Forum Sardegna - Cucina sarda e dintorni (a cura di Mario Vacca)
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Nota Bene: Oasi di Monte Arcosu, area protetta di proprietà del WWF. Tra le Oasi italiane del WWF è la più estesa con i suoi 3600 ettari. Situata nella montagne del Sulcis a pochi chilometri da Cagliari, nasce nel 1985 per la salvaguardia del Cervo Sardo.



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 Cucina sarda e dintorni (a cura di Mario Vacca)
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Ichnos
Salottino
Utente Attivo



Inserito il - 05/01/2008 : 23:54:20  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Ichnos Invia a Ichnos un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Analisi della Cucina o cucina nella storia?

La primitiva forma di cucina fu la semplice cottura del cibo, praticata fin dai tempi dell'uomo di Neandertal, già mezzo milione di anni fa: essa poteva rendere commestibili numerosi alimenti altrimenti indigeribili accrescendone il valore nutritivo (anche se di questo, quasi certamente, l'uomo neandertaliano non era consapevole).
Dapprima, quindi, si arrostì la carne sulla fiamma viva, poi sulla brace (che garantiva una cottura più uniforme e una minore perdita di peso degli alimenti), infine si scoprì la cottura in buche, dove la carne e le radici, avvolte in foglie, subivano una specie di cottura a vapore.(a carraju)
I cibi lessati in pietre concave, grosse conchiglie e stomaci di animali sono molto più recenti; i recipienti di ceramica furono introdotti non prima del VI millennio a.C.. Le polente di cereali tostati e macinati grossolanamente, il pane non lievitato e i primi stufati di cereali e carne risalgono al Neolitico inferiore.
Nel corso di questa età si scoprì anche il fenomeno della fermentazione, che permetterà sia la produzione di pane lievitato (originario dell'Egitto)(ispianada?) che quella delle bevande alcoliche (la birra, originaria della Mesopotamia, il vino e l'idromele).
pensando rido,se guardando determinati tipi di cotture............ siamo ancora al periodo neolitico o neandertaliano?
heheheh tradizioni che si conservano sempre
mario vacca





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 Regione Estero  ~ Città: berlino  ~  Messaggi: 606  ~  Membro dal: 29/10/2007  ~  Ultima visita: 09/10/2023 Torna all'inizio della Pagina

Ichnos
Salottino
Utente Attivo



Inserito il - 07/01/2008 : 12:02:06  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Ichnos Invia a Ichnos un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Gli Spaghetti con i Calamari

calamari freschi non tanto grandi
1 spicchio d'aglio
prezzemolo
peperoncino
olive nere
una manciata di pomodorini
olio extravergine
vino bianco (Vernaccia)
sale
Spaghetti

Nel padellone schiacciare l'aglio e soffriggere in olio con prezzemolo e peperoncino, aggiungere i calamari precedentemente lavati e tagliati a rondelle con i tentacoli interi.
Lasciar cuocere per qualche minuto e aggiungere mezzo bicchiere di vino bianco secco e far
Fate cuocere per 15/20 minuti con coperchio. A questo punto aggiungete i pomodorini tagliati a metà, le olive nere e aggiustare di sale (poco)
Terminare la cottura non facendola asciugare troppo
Condite la pasta.
mario vacca


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alamar34
Salottino
Utente Master



Inserito il - 07/01/2008 : 12:34:01  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di alamar34 Invia a alamar34 un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
ahahaha questa riesco a farla anche io copiata! grazie






 Regione Lombardia  ~ Città: Salò  ~  Messaggi: 2743  ~  Membro dal: 11/04/2006  ~  Ultima visita: 08/04/2013 Torna all'inizio della Pagina

carol
Salottino
Utente Master



Inserito il - 07/01/2008 : 21:49:15  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di carol Invia a carol un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
grazie ichnos.............proverò sicuro le melanzane!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!









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Ichnos
Salottino
Utente Attivo



Inserito il - 08/01/2008 : 10:44:11  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Ichnos Invia a Ichnos un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Le Pappardelle alle Zucchine

calamaretti
1 zucchina
bustina di zafferano
1 spicchio d'aglio
2 cucchiai d'olio extra vergine di oliva
Pappardelle di pasta fresca all'uovo
sale
pepe
Lavate e pulite bene i calamaretti, lavate, mondate le zucchine e affettatele. Diluite lo zafferano in una tazzina da caffè con pochissima acqua calda.
Sbucciate l'aglio, schiacciatelo e fatelo appassire in una padella con un filo d'olio. Dopo qualche minuto, eliminate l'aglio e cuocetevi i calamaretti per 4/5 min. Prelevateli dal recipiente e metteteli da parte.
Nella stessa padella, fate cuocere per 5 min. anche le zucchine insaporite con sale e pepe. Poi, profumatele con lo zafferano, aggiungetevi i calamaretti, mescolate bene e togliete dal fuoco.
Lessate la pasta in abbondante acqua salata, scolatela al dente, conditela con il sugo e portate in tavola.


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Ichnos
Salottino
Utente Attivo



Inserito il - 09/01/2008 : 10:41:35  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Ichnos Invia a Ichnos un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
La mia Zuppa di pesce

Grongo o Murena
Scampetti
Cannocchie
Cozze
Gallinella
Pescatrice
Seppie
Totani
Cozze
Polpa di pomodoro
vino bianco secco (tipo Vernaccia)
1 cipolla, 1 foglia di salvia, 1 spicchio d'aglio, peperoncino rosso, prezzemolo, olio extravergine di oliva, sale, pepe
fette di pane
Tagliate a pezzi i pesci grandi, lasciate interi i piccoli. Preparate un trito con cipolla, prezzemolo, aglio, salvia, un po' di peperoncino e soffriggetelo in un recipiente di coccio, con dell ottimo olio di oliva, sale, pepe.
Bagnate con il vino, bianco secco e fate evaporare. Unite la polpa dei pomodori, lasciate sobbollire 10 minuti.
Unite i pesci piu' sodi, bagnateli con un po' d'acqua calda o brodo di pesce, cuocete a fuoco vivace 10 minuti. Aggiungete i pesci a carne piu' tenera e portate a cottura per mezz'ora. Servite con fette di pane abbrustolito soffregate con uno spicchio d'aglio.
mario vacca


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Ichnos
Salottino
Utente Attivo



Inserito il - 10/01/2008 : 10:57:53  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Ichnos Invia a Ichnos un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
La terrina di Tacchino e salsiccia

600 grammi di fesa di tacchino in un pezzo solo
• 400 gr di salsiccia
• una fetta spessa di prosciutto cotto
• un piccolo panino
• una cipolla bianca media
• sale e pepe
• abbondante noce moscata
• 3 uova
• 50 grammi di pistacchi sgusciati
• 2 cucchiai di cognac o brandy


Cuocete le carni nella medesima pentola. Prima la fesa di tacchino quindi, brevemente, la salsiccia spellata e spezzata. Dopo la rosolatura, bagnate con un bicchiere d'acqua. In pentola a pressione, indicativamente, ci vanno 15 minuti per il tacchino da solo, più altri 5-10 con la salsiccia. Quindi lasciate intiepidire. Prima di salare il tacchino, tenete presente che la salsiccia è già piuttosto salata e così pure il prosciutto.
Imbevete il pane nel sughetto di cottura. Non dovrebbe essere necessario strizzarlo.
Tagliate il prosciutto a dadini.
Sgusciate i pistacchi.
Tritate finemente la cipolla.
Quando la carne si è raffreddata, mettetela a tocchi nel mixer e tritate un po', quindi aggiungete il pane ammollato, il cognac, le spezie, la cipolla e le uova intere. Mixate bene, quindi versate nello stampo. Uno strato di impasto, uno di dadini di prosciutto, un altro di impasto e, infine, i pistacchi.
Conviene mettere i pistacchi sopra sennò, com'è capitato a me questa volta, l'umidità della cottura li dissocia dalla carne e il risultato finale è bruttino. Inoltre, tostandosi, acquistano sapore.
Forno a 200 gradi per un'ora abbondante, tenendo a portata di mano un foglio di alluminio per coprire se dovesse colorarsi troppo.
Quando una lama di coltello esce asciutta, togliete dal forno e lasciate raffreddare un momento. Se non disponete di una terrina che possa andare in frigo quindi in tavola, passate un coltello lungo le pareti della forma e capovolgete. Riponete in frigo in un contenitore o avvolta con pellicola. Si serve, non troppo fredda, a fette spesse.
mario vacca


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Modificato da - Ichnos in data 10/01/2008 10:58:36

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Ichnos
Salottino
Utente Attivo



Inserito il - 11/01/2008 : 09:29:19  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Ichnos Invia a Ichnos un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
La Mousse di Limone


n. 30 rossi d'uovo,
g.100 colla di pesce,
succo di 25 limoni,
lt. 1 di bianchi d'uovo,
g. 650 di zucchero semolato
1/2 litro di panna montata.


Foderare e cuocere tortiere di frolla con il bordo. Mettere a bagno la colla di pesce in acqua fredda. Far bollire il succo dei limoni ed aggiungere i rossi, levare dal fuoco, unire la colla dì pesce, raffreddare, poi aggiungere i bianchi mon­tati con lo zucchero ed infine la panna montata. Versare nelle tortiere già pronte, tirare a cupola,fare rafreddare benissimo e decorare poi con panna e limone. Servite poi con un ciuffetto di mentuccia brinata
mario vacca




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Ichnos
Salottino
Utente Attivo



Inserito il - 12/01/2008 : 10:07:57  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Ichnos Invia a Ichnos un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
gironzolando nel web.........


Il carpaccio di orata in crema di cetriolo


Ingredienti per 1 orata:
un’orata da circa 400 gr. a persona
1 cetriolo
1 spicchio d’aglio
2 limoni
1 cucchiaino di aceto di vino rosso
2 cucchiai di olio extravergine d’oliva
Mezzo vasetto di yoghurt greco oppure yoghurt bianco
3 cucchiai di panna fresca
Mezzo cucchiaino di sale
Mezzo cucchiaino di pepe nero
Preparate una marinata con mezzo spicchio d’aglio, 1 cucchiaio d’olio ed il succo di due limoni, aggiungetevi del sale e del pepe. Preparate la vostra orata sfilettandola e mettete i filetti ottenuti a marinare per circa 15/20 minuti, nel contempo potrete preparare un mini tzatziki per il pesce.
In un tritatutto frullate un cetriolo, meglio se privato dei semi, senza sbucciarlo, aggiungetevi via via l’olio, l’aceto, il mezzo spicchio d’aglio, lo yoghurt greco il sale ed il pepe. Frullate fino a raggiungere la consistenza di una crema non troppo densa. Scolate i filetti di orata dal succo di limone, spennellateli con dell’olio extravergine d’oliva e coprite il vostro carpaccio con lo tzatziki.
Se preferite una salsa più densa, oltre all’utilizzo dello yoghurt greco, vi consigliamo di servire la vostra orata con la salsa accanto in modo da poter gustare la salsa nella quantità desiderata…cambiando la densità sarà sufficiente una quantità minore.


Volete una nota fresca? Aggiungete una sola fogliolina di menta selvatica...
Un tocco esotico? Grattugiate mezzo cucchiaino di zenzero fresco e mettetelo nello tzatziki!
Il vino ideale? Per quanto mi riguarda... un Vermentino di Gallura
mario vacca


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Ichnos
Salottino
Utente Attivo



Inserito il - 13/01/2008 : 10:11:28  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Ichnos Invia a Ichnos un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
La Mostarda di Pomodori verdi

1000 g. pomodori verdi
300 g. zucchero scuro di canna
250 g. aceto di vino bianco
200 g. uvetta sultanina
2 spicchi aglio
40 g. radice di zenzero fresca
1 peperoncino piccante
1 cucchiaio senape in polvere
1 cucchiaino sale

Lavate i pomodori, divideteli in due, privateli dei semi e tagliuzzateli lasciandoli cadere in una casseruola di acciaio a fondo pesante. Unitevi lo zucchero, l'aceto, l'uvetta lavata e asciugata, l'aglio tritato, la radice di zenzero, pelata e grattugiata, il peperoncino, la senape e il sale. Mettete la casseruola sul fuoco, fate alzare l'ebollizione, quindi abbassate un po' la fiamma e proseguite la cottura, senza coperchio, per un paio d'ore, fino a quando il composto sarà diventato denso e consistente come una marmellata. Versate il chutney, ancora bollente, in vasetti di vetro [sterilizzati in acqua in ebollizione e ben scaldati in forno] chiudeteli subito e conservateli in ambiente fresco. Questa salsa, di origine indiana, appartiene ormai alla cucina tradizionale italiana dove viene usata come classico accompagnamento ad arrosti di carni grasse: oca, anatra e maiale. Può essere servita anche con carni fredde come il pollo lesso, il prosciutto cotto, ecc.
mario vacca


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Modificato da - Ichnos in data 13/01/2008 10:16:45

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mallygiorgia
Salottino
Utente Medio



Inserito il - 13/01/2008 : 20:57:26  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di mallygiorgia Invia a mallygiorgia un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
ICHNOS ha scritto:

La Mousse di Limone


n. 30 rossi d'uovo,
g.100 colla di pesce,
succo di 25 limoni,
lt. 1 di bianchi d'uovo,
g. 650 di zucchero semolato
1/2 litro di panna montata.


Foderare e cuocere tortiere di frolla con il bordo. Mettere a bagno la colla di pesce in acqua fredda. Far bollire il succo dei limoni ed aggiungere i rossi, levare dal fuoco, unire la colla dì pesce, raffreddare, poi aggiungere i bianchi mon­tati con lo zucchero ed infine la panna montata. Versare nelle tortiere già pronte, tirare a cupola,fare rafreddare benissimo e decorare poi con panna e limone. Servite poi con un ciuffetto di mentuccia brinata
mario vacca




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quali sono le dosi per 4 persone? grazie mally







 Regione Liguria  ~ Prov.: Genova  ~  Messaggi: 240  ~  Membro dal: 30/12/2007  ~  Ultima visita: 14/09/2008 Torna all'inizio della Pagina

Ichnos
Salottino
Utente Attivo



Inserito il - 14/01/2008 : 10:09:10  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Ichnos Invia a Ichnos un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Sulla Mousse di limone è difficile stabilire le porzioni,ma comunque è come una torta che io normalmente servo x 18 persone.

Il risotto con zucca uva passa e gorgonzola


Ingredienti per 4 persone:
120 gr. di riso carnaroli per persona
400/500 gr. di zucca gialla
2 cipolle bianche di medie dimensioni
150 gr. di gorgonzola
50 gr. di burro
1 bicchiere di Vermentino di Monti
Olio extravergine d'oliva
Pepe nero da macinare
Parmigiano grattugiato o pecorino dolce
Sale q.b.
1 manciata di uvetta
Brodo di gallina
Preparate la zucca tagliandola a tocchetti e fatela cuocere in un tegame con un fondo d'olio e 1 cipolla tagliata sottilmente. Quando la zucca comincerà a disfarsi, mettetela in una pentola, anche antiaderente, preparate un fondo con il burro e un filo d'olio ed aggiungetevi il riso. Fatelo tostare per un minuto o due girandolo per bene a fiamma alta aggiungendo il bicchiere di vino.
Lasciate riposare il riso per 10 o 15 minuti ed intanto mettete l'uvetta in una tazza con acqua calda per farla rinvenire. Preparate il risotto avendo cura di aggiungere via via un mestolo di brodo di pollo quando necessita e regolate di sale. A cottura quasi terminata, unitevi il parmigiano, una noce di burro e, a cottura completata, il gorgonzola. Lasciatelo sciogliere a fuoco spento e poi girate il risotto per mantecarlo.
Prendete l'uvetta ormai rinvenuta e strizzatela, quindi unitela al risotto e girate con un cucchiaio di legno o una spatola in legno. Servite il riso grattugiando il pepe nero lì per lì dopo averlo fatto riposare per 3 - 4 minuti a fuoco spento coperto con un coperchio.
Premetto che questo risotto si è classificato nelle prime posizioni nell ambito di una rassegna gastronomica in germania

La cucina povera ispira ricette fantasiose, abbinamenti che ormai sono entrati nella storia: zucca e gorgonzola sono ingredienti che non solo si sposano bene ma che si compenetrano per creare un gusto unico. Il riso, mantecato col gorgonzola è senz'altro l'ingrediente più adatto per farvi assaporare il particolare equilibrio creato con l'uvetta.
Mario vacca


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Deby
Salottino
Utente Medio


Inserito il - 14/01/2008 : 10:49:57  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Deby Invia a Deby un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Proverò anchio a copiare queste ricette specialmente le Pappardelle alle Zucchine








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Ichnos
Salottino
Utente Attivo



Inserito il - 15/01/2008 : 10:13:00  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Ichnos Invia a Ichnos un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
St Honoree

La torta classica per eccellenza

Applicare attorno alla superficie di un disco di sfoglia ben cotto dei piccoli bignè riempiti con crema pastic­cera a cui sono stati aggiunti panna e liquore. L’applicazione verrà fatta con zucchero caramello. Tra un bignè e l'altro ap­plicare pure ciliegie candite usando sempre zucchero cara­mello. Il vuoto centrale va riempito con crema St Honoré (crema pasticcera soda passata ai setaccio, panna, liquore), usando l'apposito sacchetto con cornetto tagliato a foglia, alternando però le foglie bianche a foglie scure a cioccolato, dividendo la crema sopra segnata metà al naturale e metà scura, aggiungendovi cacao. In estate aggiungere all'a crema poca colla di pesce sciolta.
mario vacca


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Ichnos
Salottino
Utente Attivo



Inserito il - 16/01/2008 : 10:36:04  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Ichnos Invia a Ichnos un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
L' Orata all arancio


Togliete le viscere all'Orata,squamatela, lavatela, asciugatela e mettete al suo interno una grossa noce di burro e del prezzemolo tritato. Prendete poi una pirofila, oliatela ed adagiatevi sopra l'Orata, salatela, pepatela e mettetela a cuocere in forno a 190° per circa venti minuti ; durante la cottura dovrete di tanto in tanto muovere la pirofila per staccare il pesce dal fondo(senza però toccarlo) e irrorarlo con il liquido di cottura sprigionato.
Quando mancheranno 5 minuti, versate sul pesce il succo di un’arancia un pizzico di Maggiorana fresca e fate terminare la cottura in forno; sfornate poi l' Orata e adagiatela su di un piatto da portata.
Versate poi nel fondo di cottura la panna e mescolate; aggiustate di sale e mettete il tutto a cuocere a fuoco bassissimo affinché il sughetto si scaldi e si riduca bene, dopodichè versatelo sull'Orata e servite immediatamente dopo aver messo come decorazione alcuni spicchi di arancia pelati a vivo.
mario vacca


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Modificato da - Ichnos in data 16/01/2008 10:38:19

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