Forum Sardegna - Giuseppe Aricò - Poesie
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Nota Bene: A Villacidro aveva sede il comando della X Brigata Aerea Marte, composta da due stormi da bombardamento l'8° che stazionava al campo di Trunconi e il 32° di stanza a Decimomannu, per un totale di 70 Trimotori Savoia Marchetti SM 79, detti SPARVIERI.
Comandante della Marte era il generale Cagna, che morì proprio nel 1940.
Il campo di Trunconi era il più vasto campo di aviazione in Sardegna durante la II guerra mondiale, tanto che una rivista specializzata dell'epoca ("Le vie dell'aria") ebbe a definirlo: "un campo che ha le dimensioni dell'orizzonte".



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Nevathrad

Utente Maestro




Inserito il - 28/12/2008 : 22:30:05  Link diretto a questa risposta  Rispondi Quotando
Struggenti, intimiste, belle...







  Firma di Nevathrad 

 Regione Sardegna  ~  Messaggi: 5815  ~  Membro dal: 13/10/2008  ~  Ultima visita: 05/04/2011 Torna all'inizio della Pagina

John tutor
Salottino
Utente Senior



Inserito il - 29/12/2008 : 22:44:02  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di John tutor Invia a John tutor un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Giuseppe Aricò ha scritto:


Rocce bianche di Gallura

Resta fra i tuoi ripari
perché il vento non ferisca
lo sguardo antico, sfinito
dalla dolcezza naturale
delle solitudini interiori

Lascia che scorrano i giorni
degli uomini disponibili
dei nuovi cannibali
dagli occhi freddi, senza sentimenti

Quest’alba eterna, lunga una vita,
che noi spezziamo in briciole di tempo
nel calice dell’ostia benedetta,
annega in una nuova primavera

Deborda l’onda lungo la sabbia
sospinta con violenza dal mare,
un cappio stretto doma il vento
fino a quietare polvere e aghi di pino.

Luccica d’argento all’orizzonte
un vascello deserto dalle vele bianche
c’è ancora tempo prima che faccia notte
c’è ancora mare prima di nuove rotte






Bellissima. Hugo.









  Firma di John tutor 

Ascolta...è silenzio, svela la tua essenza, la tua luce nell'ombra, la tua ombra nella luce, l'eternità in un istante.

http://blog.libero.it/HUGOPOET/view.php



 Regione Sardegna  ~ Città: macopsissa  ~  Messaggi: 1126  ~  Membro dal: 19/11/2007  ~  Ultima visita: 04/03/2009 Torna all'inizio della Pagina

Giuseppe Aricò

Utente Medio


Inserito il - 10/01/2009 : 00:52:37  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Giuseppe Aricò Invia a Giuseppe Aricò un Messaggio Privato  Rispondi Quotando

Nel vuoto e nel pieno di luce nera

Questa notte percorro strade deserte
porto i pensieri
stretti nel pugno
perché voglio vedere la radice maligna
del mio silenzio
originario
Follia di chi cerca una qualunque ragione
madre dolorosa
vedova silenziosa

Questa notte tornerò negli antichi palazzi
d’una vacanza
dolce e stranita
ma non ci sarà il tuo stupore infantile
Il tuo braccio
appeso al mio
Ogni cosa scivolerà senza consistenza
incomprensibile
impalpabile

Questa notte Torinese che l’assenza ingombra
toglie l’aria
uccide il ricordo
Le strade sono vigne d’acini secchi
erba marcia
stalattiti nere
Dietro le luci gialle di piazza Vittorio
la polvere
m’incanta

Impalpabile come questo strano destino








  Firma di Giuseppe Aricò 
Non so dirti come e quando ma vedrai che cambierà.......

 Regione Piemonte  ~ Prov.: Torino  ~ Città: Scalenghe  ~  Messaggi: 396  ~  Membro dal: 26/08/2008  ~  Ultima visita: 23/05/2019 Torna all'inizio della Pagina

errante
Salottino
Utente Senior


Inserito il - 10/01/2009 : 07:11:44  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di errante Invia a errante un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Si! strano destino, il nostro.
bella! Antonio









  Firma di errante 

I bastioni

Alghero (SS)

..un altro meraviglioso angolo di Sardegna

 Regione Estero  ~ Città: Thajngen  ~  Messaggi: 1322  ~  Membro dal: 22/12/2008  ~  Ultima visita: 09/11/2011 Torna all'inizio della Pagina

Giuseppe Aricò

Utente Medio


Inserito il - 17/01/2009 : 23:14:11  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Giuseppe Aricò Invia a Giuseppe Aricò un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Quando mi parli,

le parole hanno luce, sono profonde,
colorate dai sentimenti, s’avvolgono
perché il sole non sciolga l’incanto
ed il vento non interrompa le onde.

Sfilano lungo il raggio d’uno sguardo
come bimbi in un giorno di festa
e modulano in echi allungati, suoni
ricchi di curve armoniche, ed angoli
a legare pensieri e scale cromatiche
dei chiaroscuri raccolti nell’anima.

Potrei morire dei tuoi lunghi silenzi
che gelano il tempo, e tu dei miei

Le tue pause mute, sono isole
di galassie lontane dove si nutre
l’aspra consapevolezza d’un eterno
ancora a venire, nero ed inconsistente.








  Firma di Giuseppe Aricò 
Non so dirti come e quando ma vedrai che cambierà.......

 Regione Piemonte  ~ Prov.: Torino  ~ Città: Scalenghe  ~  Messaggi: 396  ~  Membro dal: 26/08/2008  ~  Ultima visita: 23/05/2019 Torna all'inizio della Pagina

John tutor
Salottino
Utente Senior



Inserito il - 17/01/2009 : 23:59:10  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di John tutor Invia a John tutor un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Giuseppe Aricò ha scritto:

Quando mi parli,

le parole hanno luce, sono profonde,
colorate dai sentimenti, s’avvolgono
perché il sole non sciolga l’incanto
ed il vento non interrompa le onde.


Sfilano lungo il raggio d’uno sguardo
come bimbi in un giorno di festa
e modulano in echi allungati, suoni
ricchi di curve armoniche, ed angoli
a legare pensieri e scale cromatiche
dei chiaroscuri raccolti nell’anima.

Potrei morire dei tuoi lunghi silenzi
che gelano il tempo, e tu dei miei

Le tue pause mute, sono isole
di galassie lontane dove si nutre
l’aspra consapevolezza d’un eterno
ancora a venire, nero ed inconsistente.




Complimenti Giuseppe, quanta verità, ..le parole hanno luce..le parole dell'essenzialità, un bagliore..in piena libertà di ascolto..prima che la luce si spenga e che l'eco svanisca. I silenzi, gli unici silenzi..son quelli di Dio..degli abissi che sprofondano uno dentro l'altro..cento universi che fuggono uno dentro l'altro e si chiudono per sempre nell'oscurità..nell'ignoto. bello il contrapposto Voce-silenzi, ma non sono separabili e vanno letti insieme. Complimenti. Hugo










  Firma di John tutor 

Ascolta...è silenzio, svela la tua essenza, la tua luce nell'ombra, la tua ombra nella luce, l'eternità in un istante.

http://blog.libero.it/HUGOPOET/view.php



 Regione Sardegna  ~ Città: macopsissa  ~  Messaggi: 1126  ~  Membro dal: 19/11/2007  ~  Ultima visita: 04/03/2009 Torna all'inizio della Pagina

UtBlocc

Utente Bloccato



Inserito il - 18/01/2009 : 06:22:53  Link diretto a questa risposta  Rispondi Quotando
Giuseppe Aricò ha scritto:

Quando mi parli,

le parole hanno luce, sono profonde,
colorate dai sentimenti, s’avvolgono
perché il sole non sciolga l’incanto
ed il vento non interrompa le onde.

Sfilano lungo il raggio d’uno sguardo
come bimbi in un giorno di festa
e modulano in echi allungati, suoni
ricchi di curve armoniche, ed angoli
a legare pensieri e scale cromatiche
dei chiaroscuri raccolti nell’anima.

Potrei morire dei tuoi lunghi silenzi
che gelano il tempo, e tu dei miei

Le tue pause mute, sono isole
di galassie lontane dove si nutre
l’aspra consapevolezza d’un eterno
ancora a venire, nero ed inconsistente.


Bella...le parole hanno luce, si Giuseppe...il silenzio gela la vita. Complimenti, è stupenda.








  Firma di UtBlocc 
6169

 Regione Liguria  ~ Prov.: Genova  ~ Città: genova  ~  Messaggi: -1  ~  Membro dal: 08/06/2007  ~  Ultima visita: 07/05/2009 Torna all'inizio della Pagina

Giuseppe Aricò

Utente Medio


Inserito il - 18/02/2009 : 22:34:07  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Giuseppe Aricò Invia a Giuseppe Aricò un Messaggio Privato  Rispondi Quotando

Armonie senza speranza

Arrivo col fiato corto
nel cono di luce dei lampioni
guerra d’ombre gialle e nere
striscia colorata dentro la notte

Tu sei fortezza impenetrabile
mentre dormi nel cuore delle cose.
Una reggia sontuosa di silenzi
un corpo senza volto, un ricordo

La risacca è una baiadera
Si muove lungo curve sinuose
di spuma bollente e fasci di luce
che accendono rocce laviche

immobili armonie dimenticate








  Firma di Giuseppe Aricò 
Non so dirti come e quando ma vedrai che cambierà.......

 Regione Piemonte  ~ Prov.: Torino  ~ Città: Scalenghe  ~  Messaggi: 396  ~  Membro dal: 26/08/2008  ~  Ultima visita: 23/05/2019 Torna all'inizio della Pagina

Tizi
Salottino
Utente Virtuoso



Inserito il - 19/02/2009 : 10:01:42  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Tizi Invia a Tizi un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
ciao Giuseppe ben tornato e come sempre alla grande....








  Firma di Tizi 

Panorama

Villa Sant' Antonio (Or)

..un altro meraviglioso angolo di Sardegna

 Regione Sardegna  ~ Prov.: Oristano  ~ Città: Villa S. Antonio/Orbassano  ~  Messaggi: 4943  ~  Membro dal: 10/09/2008  ~  Ultima visita: 01/06/2020 Torna all'inizio della Pagina

Giuseppe Aricò

Utente Medio


Inserito il - 19/02/2009 : 14:01:17  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Giuseppe Aricò Invia a Giuseppe Aricò un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Grazie Tizi....! Sai, avevo innanzi agli occhi Isd Aruttas quando l'ho scritta.....
Un abbraccio.








  Firma di Giuseppe Aricò 
Non so dirti come e quando ma vedrai che cambierà.......

 Regione Piemonte  ~ Prov.: Torino  ~ Città: Scalenghe  ~  Messaggi: 396  ~  Membro dal: 26/08/2008  ~  Ultima visita: 23/05/2019 Torna all'inizio della Pagina

Tizi
Salottino
Utente Virtuoso



Inserito il - 19/02/2009 : 15:16:23  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Tizi Invia a Tizi un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
meravigliosa descrizione....poetica....
un abbraccio









  Firma di Tizi 

Panorama

Villa Sant' Antonio (Or)

..un altro meraviglioso angolo di Sardegna

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Giuseppe Aricò

Utente Medio


Inserito il - 28/02/2009 : 18:18:44  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Giuseppe Aricò Invia a Giuseppe Aricò un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
La lontananza

Devo dare risposte a qualcuno ?
Al mio datore di lavoro o alla donna che pensava d’amarmi ?
Il tavolo colmo di gusci sembra un golfo piatto, un mare
che non possiede risposte. Ingoio noci novelle
per dare vita alle stanche mascelle di vecchio.
Inciampo nel tempo indeciso, tutto è disordine.

Scrivo un trattato sulla solitudine e le righe simmetriche
sono la rappresentazione dell’inutile, escrescenze
in forma di poesia, parole male assortite, diluvio nero.
La donna che pensava d’amarmi s’è ritratta
sconfitta dal filo spinato che circonda l’anima
senza amore, un deserto d’anima che invita a desistere

Devo mostrare la pelle piena di cicatrici?
Il tavolo colmo di gusci non possiede risposte
alle mie domande e il tempo sembra più deciso
mentre ispeziona le stanze, colme di lenzuola bianche

Ho finito il trattato sulla solitudine
Ho finito le noci e la voglia di parlare
La poesia s’allontana dentro le pagine
d’un libro in formato tascabile
C’è l’ombra avvilente del mio passato
a ricordarmi le cose frantumate dal tempo
L’orchestra ripiega gli strumenti e il concerto
finisce. Spengo lo schermo bianco e dormo

Io sono solo un poeta che ha scritto un trattato sulla solitudine










Modificato da - Giuseppe Aricò in data 28/02/2009 18:21:48

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Giuseppe Aricò

Utente Medio


Inserito il - 05/08/2009 : 02:07:29  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Giuseppe Aricò Invia a Giuseppe Aricò un Messaggio Privato  Rispondi Quotando

La quieta morte

Certo, c’è fatica in questa vita
passata a leggere nel fiume
echi d’antichi suoni di marine
stremate dall’andare e ritornare

Certo, c’è dolore a ricordare
secchi rimpianti d’un amore perso
quando sui prati il corpo suo riverso
scioglieva il peso d’una notte oscura

Il ciclo dei tramonti e dei risvegli
ha l’ombra affascinante dei suoi occhi,
quegli occhi chiari dagli sguardi puri
Certo che c’è dolore a ricordare

Questo presente a cui rinuncio,
le ore che abbandono infastidito,
hanno l’impronta d’un lontano addio
ancora vivo, un male corrosivo

E c’è fatica in ogni nuovo giorno
a scendere e salire cento scale
col peso dei ricordi sulle spalle,
a trasportare vento senza tracce

Dietro un castello diroccato
abbandonato dalla buona sorte
sale maestoso il sole del mattino
e quieta s’avvicina la mia morte










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oltre i limiti

Utente Medio


Inserito il - 05/08/2009 : 07:55:32  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di oltre i limiti Invia a oltre i limiti un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
[ ciò che noi comunemente chiamiamo arte, nel moderno, si differenzia da qualsiasi altro lavoro perché l’artista è committente di se stesso
pone lui-stesso le domande e trova gli approdi; cerca non contando su ciò che vede ma su ciò che avrebbe valuto vedere, per tracciare la rotta; dunque, trova in ciò che l’artista chiama ‘intuizione’.
Il risultato non è tuttavia un percorso per se stesso.
La cosa che tutte le volte ci appassiona non è, tanto, in ciò che dice, ma nel distacco che lui riesce a porre da se stesso, e se ciò può essere di consolazione per chi legge, per l’artista diventa ancora più lacerante e senza soluzione; così, i suoi mali possono essere consolazione per noi, perché espressi proprio come noi avremmo voluto esprimerli.

Nel tuo lavoro , manca un po’ questo -distacco-, ciò che dici finisce per essere ‘affar-tuo’ e il sentimento che entra in gioco nella relazione fra il testo e il lettore, è di partecipazione , non di catarsi.]

avrei isolato il -certo- iniziale
r








Modificato da - oltre i limiti in data 05/08/2009 08:09:14

 Regione Lombardia  ~ Prov.: Milano  ~ Città: milano  ~  Messaggi: 132  ~  Membro dal: 17/03/2009  ~  Ultima visita: 10/01/2014 Torna all'inizio della Pagina

Giuseppe Aricò

Utente Medio


Inserito il - 05/08/2009 : 10:16:57  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Giuseppe Aricò Invia a Giuseppe Aricò un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Condivido la tua analisi; a volte chi scrive cerca di rappresentare a sè stesso la lontananza dalla propria vita e ne cerca la radice. Per quanta riguarda il "Certo" devo dirti che nella versione ultima sono stati eliminati quelli della 1 e della 2 strofa.
Grazie della tua lettura molto attenta!








  Firma di Giuseppe Aricò 
Non so dirti come e quando ma vedrai che cambierà.......

 Regione Piemonte  ~ Prov.: Torino  ~ Città: Scalenghe  ~  Messaggi: 396  ~  Membro dal: 26/08/2008  ~  Ultima visita: 23/05/2019 Torna all'inizio della Pagina
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