Nota Bene: Nella penisola di Sinis, lungo la costa che va da Is Arutas a San Giovanni, si trovano alcune antiche cave di arenaria carbonatica utilizzate già in epoca romana e localizzate in riva al mare per un più agevole trasporto del materiale su imbarcazioni. Scavate con la tipica tecnica a grandi riquadri e soggette all'erosione dei venti e del mare, attualmente sono parzialmente sommerse. Di interesse turistico è, non lontana dalla torre costiera di Seu, la così detta “Sala da ballo” che presenta un pavimento particolarmente liscio racchiuso da pareti verticali.
A tutti gli amici di Suite. A coloro che entrano per lasciare un magico segno fatto di parole e suoni. A coloro che entrano solo per deliziarsi di questo.
......Per dimostrare che la nostalgia può essere anche venata di allegria, ti offro un personalissimo ricordo del poetto di Cagliari e dello stabilimento balneare IL LIDO. E' solo un flash, dedicato a tutti coloro che hanno conosciuto quei posti, che oggi appartengono soltanto alla memoria.
Dalla fine degli anni '60 ai primissimi anni '80 è stato uno dei luoghi chiave della mia infanzia e della adolescenza. Arrivavo a metà mattina, cabina a destra, ultima fila in alto (di fronte al settore che oggi non esiste più, quello delle scale a incrocio davanti alle docce e della enorme terrazza panoramica). Spesso andavo via all’ora della chiusura, quasi al tramonto, dopo una sfibrante partita di calcio sul bagnasciuga e un tuffo nell’acqua tiepida delle serate estive cagliaritane.
Di quegli anni ricordo tutto. Innanzitutto che avevo l’incosciente felicità di chi ha ancora tutto il tempo davanti. Ricordo gli amici, le sfide alla piscina di sabbia, i tuffi dalla rotonda (con inevitabile nuotata per sfuggire ai bagnini sempre incazzati), i palloni sequestrati dai medesimi incxxxxsi, le gite in pattìno alla boa, gli sconfinamenti ai casotti, al Cavalluccio Marino e a Marina Piccola (quando c'erano ancora le baracche con veranda sul mare), i pranzi in cabina e il panino con nutella mangiato a merenda prima di andar via mentre mamma mi pettinava i capelli ancora umidi.
Ho conosciuto i pomeriggi bevuti in un attimo giocando a guardie e ladri o a biglie (quelle con le facce dei ciclisti. Tre ore per costruire fantastiche piste con la sabbia, un’ora di gara), poi a calcio, a tennis (nei tunnel) e a calcio-tennis, poi a corteggiare le ragazze. Passavano gli anni e gli interessi si allargavano, di pari passo con il testosterone.
Nei primi anni '70, verso la fine della stagione, la Direzione organizzava una specie di "giochi senza frontiere" per bambini. Del decennio successivo, invece, ricordo gli accesissimi tornei di calcetto nel cemento tra il bar e la rotonda. E le dure sfide a calcio, sulla sabbia, contro il D’Aquila, stabilimento rivale. Ricordo Arturo. Quanta paura mi faceva quando ero bambino. Ricordo Bob, un militare canadese che venne a Cagliari negli anni sessanta per starci un anno: l’ho visto al Lido anche l'estate scorsa, è da vent’anni in pensione e non abita più in viale Poetto. Ricordo anche intense sessioni di pinacolo e king. ................. Poi, si sa, il tempo ti scivola via davvero come sabbia dalle dita e da circa 25 anni ho diradato la mia presenza al Lido, fino a ridurla a poche mattine, più che altro per andare a trovare mia madre. Oggi ci passeggio molto volentieri nelle giornate soleggiate d’inverno. Lo stabilimento è stato largamente mutilato con il passare degli anni, ma i ricordi di quelle splendide estati restano incancellabili, impermeabili a qualsiasi ripascimento.
E oggi - nostalgicamente - mi tuffo nel caleidoscopio di ricordi, sollecitati anche da Suite : sì, perchè quest'oggi mi sembra la prima giornata che meriti d'essere chiamata estiva . Già di primo mattino si sentiva nell'aria il profumo del mare , il che -per chi vive a Cagliari - riporta come per incanto alla spiaggia per antonomasia , alla sua finissima sabbia , al Poetto d'antan , per intenderci . Con tutta la nostalgia venata d'allegria e non solo , solo per oggi , o solo per il momento di guardare queste immagini e lavarmi gli occhi e il cuore . Buona visione .
25/11/1972
16/12/1972
20/01/1973
11/02/1973
28/01/1973
* Le immagini sono della Collez. Ciuti.
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Marialuisa, sono immagini bellissime. Devo dire che, per me che sono un profano, pur trattandosi di casotti, l'impatto estetico è notevole. C'è qualcosa di affascinante nel costrasto tra i colori del cielo, della sabbia, del mare e queste strutture semplicissime, dipinte a colori vivaci. Doveva essere una bella atmosfera.
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Che bel regalo, Marialuisa. Foto molto belle, sembra quasi di veder volare granelli di sabbia sulla tastiera del computer. Sembra di sentire in faccia il maestralino dal profumo di mare che si nascondeva tra i casotti variopinti e silenti e ti tendeva agguati dietro gli angoli di legno verniciato con cura.
Uomini tristi e senza la risacca negli occhi hanno portato via dal Poetto i colori e con essi le ombre e la poesia e l'identità. E la sabbia.
E' in arrivo una nuova splendente, chiassosa, anonima estate. In un poetto che è una spiaggia, non è più il Poetto.
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Questo brandello di sigla tv trovato su YouTube (Gli eroi di cartone, 1971) mi ha riportato alla mente gli anni nei quali ero un divoratore di fumetti e cartoni animati. Tex Willer, Paperino, Topolino, Nick Carter, La Pantera Rosa, Willy Coyote, Braccio di ferro, I Fantastici 4, L'uomo ragno, Zagor, Alan Ford, Sturmtruppen, Diabolik, Il comandante Mark, Mister Magoo, Gatto Silvestro, eccetera eccetera. L'elenco potrebbe continuare. Quanti bei ricordi. Ad alcuni dovrei dedicare un post specifico. Non nascondo che molti di loro ho continuato a leggerli da adulto. Perchè non è vero che i fumetti piacciono soltanto ai bambini. Anzi. Non credo che i bambini di oggi si abbandonino alla lettura dei fumetti. Troppo distratti dall’informatica, da internet, dalla Playstation, da Sky. Troppo smaliziati e superficiali per essere affascinati dai fumetti del passato, che tanto ci sono piaciuti nella nostra fanciullezza ormai demodé, ma anche da quelli attuali. A meno che non siano eccessivi, trasgressivi e violenti. Segno dei tempi? Forse. Anche Zagor (più leggerino e dal tessuto narrativo meno complesso rispetto a Tex) sarebbe troppo per loro. A volte ho la sensazione che gli odierni bambini di 10 anni corrispondano ai quindicenni degli anni ’60 e ’70. Dopo i 13 anni, poi, passano ai primi approcci sessuali, per cui è come se saltassero una fase della giovinezza.
Tex, Zagor e i loro “coetanei” non hanno la carica di violenza giusta per acchiappare i ragazzini. Di sesso, poi, neanche la minima traccia. A pensarci bene, è tramontato – non soltanto nei più giovani - il gusto per il western. Quanti film di genere sono stati prodotti negli ultimi 20 anni? Non sorprende pertanto che Tex&co. non conquistino nuovi lettori, ma tengano a stento i vecchi. La mia collezione di Tex si è fermata al n. 400. Dopo, è diventato un altro fumetto. Una delle tante frasi memorabili che ricordo è “Hai fretta di andare a vedere nascere l’erba dalla parte delle radici?”. Grande. Non sapevo che il cognome di Tex fosse originariamente Killer. Sapevo invece che uno dei disegnatori si ispirò chiaramente a Gigi Riva per definire i tratti somatici del ranger. Non mi sembra fosse Aurelio Galleppini, il famoso Galep, credo si trattasse di Erio Nicolò.
Disney è un capitolo a parte. Più nazional-popolare di Tex, per resistere anche nell’immaginario delle generazioni più recenti è dovuto scendere a compromessi con i tempi, modificando temi e personaggi. E’ un potente dollarificio, che si alimenta di colossal furbescamente costruiti e di imponenti parchi giochi. Ma dei “nostri” personaggi cosa è rimasto? Del mitico Paperino, del supponente Topolino, della disastrosa Banda Bassotti, dell’improbabile Archimede, dello sgangherato Paperoga, dei pedanti Qui Quo Qua, dell’indolente Ciccio, dell’indigno Gastone, dell’avido Paperone, dello svogliato Pippo? Nulla.
Vorrei parlare anche di tanti altri personaggi straordinari (e attualissimi), ma il dovere mi chiama. Ci tornerò. Buona giornata a tutti.
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Bellissimo post , Mansardo . E io partirei da ben più lontano , la mia età lo permette : partirei dai bellissimi libri di fiabe illustrate per raccontare di come si possa viaggiare con la fantasia per immagini o come le immagini riescano ad enfatizzare il mondo dei libri . Sai , conservo ancora moltissimi libri per l'infanzia e non solo : un bellissmo Principe felice di Oscar Wilde illustrato da Janecek , I Racconti di Edgar Allan Poe che se non fossero stati illustrati non si sarebbero cristallizzati nella mia memoria in maniera indelebile e tanto tanto altro . I fumetti poi , se non lo racconti a nessuno ti dirò : leggo ancora Topolino e non disdegno il mondo di Dyd . Ma hai ragione , svisceriamo l'argomento con delicatezza , parliamone ricordando .
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Penso che tu, Marialuisa, faresti la felicità di un mio caro amico, collezionista (altro aspetto già visto) di fumetti sempre alla ricerca del "numero impossibile" come Miles Davis cercava la nota più alta. Questo vecchio pazzo - l'affetto che ci lega mi permette di chiamarlo così - spende talvolta anche cifre irriferibili, ma, lui mi assicura, di mercato, per una copia di "Cino e Franco" degli anni '30 o per il Tex n. 1, "La mano rossa", che fu ritirato in fretta dal commercio perchè una squaw aveva il gonnellino troppo corto e subito ristampato con la squaw avvolta in un montgomery (scherzo solo in parte). Io, per farlo barcollare almeno per un millesimo di secondo, mi diverto a proporgli numeri inesistenti di presunte copie rarissime, in realtà frutto di miei vergognosi fotomontaggi. Come questi.
Anche io leggo ancora i fumetti, quando ho il tempo e lo spirito giusto. Ovviamente Topolino, Tex et similia. Dei fumetti recenti trovo interessante soltanto Julia, che ha storie costruite e disegnate bene e raccontate con garbo.
Appena possibile vorrei parlare del mio preferito, che è anche il mio avatar "storico", anche se qui - finora - non l'ho mai usato. C'è bisogno di presentarlo?
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Che bei ricordi mi state riportando alla memoria! Quanti pomeriggi assolati passati a leggere Il Corriere dei Piccoli, Michelino (chi lo ricorda?), L'Intrepido, Il Monello, Topolino. Mia madre mi aveva proibito tutta la stampa ritenuta "non adatta ad una signorina di buona famiglia" come Sorrisi e Canzoni TV, i vari fotoromanzi; ma non mi aveva proibito il FUMETTO. Grande mamma! Avevi capito che lì - in quel libretto - risiedeva letteratura e immagine d'arte contemporaneamente. Libretto che portava la fantasia di una bambina lontano...molto lontano... Ahhhhh BILLY BIS......
Solo per farvi sorridere : non trovate attualissime queste strisce ?
E ora vi lascio con questa mia creatura ," La Piccola Dorrit "regalo per la Prima Comunione della mia meravigliosa maestra . Vedete quanto è bello , ancora oggi mi sembra un gioiello .
Ps: Scusate l'enormità della foto ma è grande quanto lo spazio che occupa il libro nel mio cuore .
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UtOld
Salottino
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Inserito il - 25/05/2009 : 17:44:13
Marialuisa .... - Mafalda este unu geniu -
Però “Corpo di mille puzzole puzzolenti” non mi avete citato il grande blek.
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