Nota Bene:L'isola Serpentara-Villasimius è una piccola isola situata 4 km a sud-est della Sardegna. La superficie è di 134 ettari ed è disabitata. Le rocce dell'isola sono granitiche ed il nome deriva dalla forma della costa orientale, che ricorda un serpente. Sul punto più alto dell'isola (54 m s.l.m.) si trova la Torre di San Luigi, usata durante la dominazione spagnola per l'avvistamento delle navi saracene che infestavano le coste del Sarrabus.
In punta di piedi entro in quest’angolo magico di Paradisola … queste parole di Gibran per nutrire il lupo buono/cattivo …
l' Amore[...] Allora Almitra disse: Parlaci dell'Amore. Ed egli sollevò il capo e guardò il popolo, e una gran pace discese su di loro. E a voce alta disse: Quando l'amore vi fa cenno, seguitelo, Benché le sue strade siano aspre e scoscese. E quando le sue ali vi avvolgono, abbandonatevi a lui, Benché la spada che nasconde tra le penne possa ferirvi. E quando vi parla, credetegli, Anche se la sua voce può mandare in frantumi i vostri sogni come il vento del nord lascia spoglio il giardino. Perché come l'amore v'incorona così vi crocifigge. E come per voi è maturazione, così è anche potatura. E come ascende alla vostra cima e accarezza i rami più teneri che fremono al sole, Così discenderà alle vostre radici che scuoterà dove si aggrappano con più forza alla terra. Come fastelli di grano, vi raccoglierà. Vi batterà per denudarvi. Vi passerà al crivello per liberarvi dalla pula. Vi macinerà fino a farvi farina. Vi impasterà fino a rendervi plasmabili. E poi vi assegnerà al suo fuoco sacro, perché possiate diventare il pane sacro nei sacri conviti di Dio. Tutto questo farà in voi l'amore, affinché conosciate i segreti del cuore, e in quella conoscenza diventiate un frammento del cuore della Vita. Ma se avrete paura, e cercherete soltanto la pace dell'amore ed il piacere dell'amore, Allora è meglio che copriate le vostre nudità, e passiate lontano dall'aia dell'amore, Nel mondo senza stagioni dove potrete ridere, ma non tutto il vostro riso, e piangere, ma non tutto il vostro pianto. L'amore non dà nulla all'infuori di sé, né prende nulla se non da se stesso. L'amore non possiede né vuol essere posseduto, Perché l'amore basta all'amore. Quando amate non dovreste dire: "Dio è nel mio cuore" ma, semmai, "sono nel cuore di Dio". E non crediate di guidare il corso dell'amore, poiché l'amore, se vi trova degni, guiderà lui il vostro corso. L'amore non desidera che il proprio compimento. Ma se amate e quindi avete desideri, i vostri desideri siano questi: Sciogliersi e farsi simili a un ruscello che scorra e canti alla notte la sua melodia. Conoscere il martirio della troppa tenerezza. Esser feriti dal vostro proprio intendere l'amore, E sanguinare di buon grado, gioiosamente. Svegliarsi all'alba con un cuore alato e dire grazie a un nuovo giorno d'amore; Riposare nell'ora meridiana e meditare sull'estasi amorosa; Tornare a casa con gratitudine la sera; E addormentarsi con una preghiera per chi amate nel cuore, e un canto di lode sulle labbra.
… sempre in punta di piedi vi auguro buone feste
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“(…) Non si vede bene che col cuore. L’essenziale è invisibile agli occhi.” Antoine De Saint-Exupéry “Osare è la forza più grande …” Selene
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Ringrazio Marialuisa e sartinocchja per i due bellissimi post, così profondi e istruttivi. Due post da conservare e rileggere ogni tanto. Visto che domani sarà una giornata nella quale il tempo sfuggirà dalle mani, approfitto anche io per fare a tutti i miei migliori auguri di salute, serenità e soddisfazioni equamente distribuite nel corso del 2012. Vi lascio in compagnia di un'altra piccola storia che a me ha fatto molto riflettere.
Due uomini, entrambi gravemente ammalati, occupavano la stessa stanza di ospedale. A uno dei due era permesso di drizzarsi a sedere per un’ora ogni pomeriggio per aiutare il drenaggio dei fluidi nei polmoni. Il suo letto era proprio accanto all’unica finestra della stanza. L’altro uomo invece doveva starsene sdraiato tutto il tempo sulla schiena. I due uomini chiacchieravano all’infinito: parlavano delle loro mogli e le loro famiglie, la loro casa, il lavoro, l’impegno del servizio militare, o dove avevano passato le vacanze. Ogni pomeriggio, l’uomo vicino alla finestra, quando poteva stare seduto, passava il tempo a descrivere al suo compagno di stanza tutte le cose che poteva vedere fuori, tanto che l’altro cominciò a vivere solo per quei periodi di una ora quando il suo mondo si sarebbe allargato e ravvivato da tutta l’attività e il colore dell’universo là fuori. La finestra dava su un parco con un laghetto delizioso. Anatre e cigni giocavano sull’acqua mentre i bambini facevano navigare le loro barchette. Giovani coppie di innamorati camminavano abbracciati in mezzo a fiori di tutti i colori, mentre si poteva vedere in lontananza una bellissima vista della città. Mentre l’uomo vicino alla finestra descriveva questi squisiti dettagli, l’altro chiudeva gli occhi immaginando la pittoresca scena. Un caldo pomeriggio, l’uomo alla finestra descrisse il passaggio di una banda. Sebbene egli non potesse sentirla, poteva vederla con l’occhio della sua mente mentre il compagno di stanza vicino alla finestra gliela rappresentava con parole ricche di particolari. Giorni e settimane passarono. Un mattino, entrò l’infermiera di turno con dell’acqua perché si lavassero, ma trovò l’uomo vicino alla finestra privo di vita, sembrava fosse morto nel sonno, pieno di pace. L’infermiera si rattristò molto e chiamò i portantini per portar via il corpo. Appena gli sembrò opportuno, l’altro uomo chiese se poteva essere spostato vicino alla finestra. L’infermiera fu felice di accontentarlo e, assicuratasi che tutto fosse a posto, lo lasciò solo. Lentamente, l’uomo si tirò su a fatica su un gomito e si sforzò pian piano per girarsi verso la finestra per guardare fuori. Davanti alla finestra non c’era che un muro bianco. L’uomo chiamò l’infermiera e le domandò cosa avesse potuto spingere il compagno scomparso a descrivere quelle cose meravigliose fuori della finestra. L’infermiera rispose che l’uomo era cieco e non avrebbe potuto vedere neanche il muro. Forse, disse, voleva solo incoraggiarla…. Buon 2012 a tutti. f
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Grazie a tutti voi per le belle parole, auguro un felice 2012 pieno di salute, serenità, amicizia e condivisione e che il lupo buono che è dentro di noi prevalga sempre. un mega abbraccio e un bacio Tiziana
Abbiamo concluso l'anno con perle di saggezza e voglio iniziarlo con queste parole scritte da un Indiano d'america.....questa è la speranza, che l'uomo capisca che per vivere in pace deve prevalere la saggezza e la convinzione che tutti siamo uguali, e nessuno può "uniformare gli altri al proprio volere".....ancora Buon 2012! e chi Deusu si lassidi sausu
"Sono venuto al mondo con la pelle color bronzo. Molti miei amici sono nati con la pelle gialla, nera o bianca. Ci sono fiori dai colori diversi ed ognuno di essi é bello. Io spero che i miei figli vivano in un mondo in cui tutti gli uomini, di ogni colore, vadano d'accordo e lavorino insieme, senza che la maggioranza cerchi di uniformare gli altri al proprio volere". (Tatanga Mani)
"Sos chi semus in sa palte ricca de su mundu semus de malu coro comente a Malispina."
Nois in custos annos amus chilcadu de cumprender su mundu de oe. Tres paltes sunu peveras meda meda e nois semus in sa palte ricca meda. Si che vizis istados bois nos aizis aggiuadu a ponner sas paghes, e a dare una palte a totu. Sos chi semus in sa palte ricca semus de malu coro comente a Malispina, chi fidi un omine de unu contu antigu. Si che fizis istados bois su mundu fidi istadu pis bonu, e sos pizzinnos no fini istados ilfruttados comente a oe. Nois Belchiddesos in su tempus passadu amus appidu unu preideru de lumine Pedru Casu chi iscriada cantones de Nadale, e una de custas fidi intitulada: "Andhemu a sa grutta" e un’istrofa dedicada a boisi:
Sos tres Res de levante,
s’istella caminante
sighendhe enin cun coro
e li donan inzensu, mirra e oro.
S’istella caminante semus nois creschende, e bois chi nos aggiuades dandenos sa lughe de Deu.
saludu e trigu e Bonas Pascas de Nadale e de sos Tres Res.
Clara Meloni, Pedru Dau, Valentina Sanna, Berchidda
Napoli, San Martino,Presepe Cuciniello
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Marialuisa ha scritto: Qui la storia di Helga Weissova
Grazie Marialuisa per lo struggente filmato. Non finiremo mai di ricordare (in particolare agli imbecilli che tuttora provano a negarlo) lo strazio provocato dalla criminale follia di uomini senza valore e senza valori, ammorbati nell'animo da ideologie deformi, degenerate, lorde e - pur se apparentemente agli antipodi (Hitler e Stalin non erano certo amici) - tuttavia unite dalla crudeltà, dalla vigliaccheria e dalla lucida pianificazione della sopraffazione di persone indifese.
Le memorie dei più piccoli sono, a questo proposito, le più commoventi. Anche e soprattutto quando, forse inconsapevolmente, sembrano addirittura ingentilire i volti, le situazioni, i luoghi. Una vera stretta al cuore. L'ennesima.
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@ Luisa, il video è straziante e commovente, pensare a tutto l'orrore che è stato fatto.....e come glio occhi dei bambini riescono, come giustamente dice Fabio, a ingentilire con i loro disegni semplici ma molto significativi i luoghi di tanta crudeltà.....