Nota Bene:Pau - è un comune di poco più di 300 abitanti della provincia di Or, situato nell'area geografica denominata Alta Marmilla, sul versante occidentale del massiccio vulcanico del Monte Arci, noto come paese dell'ossidiana e nel territorio è presente il campeggio montano Sennixeddu.
Mansardo ha scritto: Se pensiamo che l'essenziale è invisibile agli occhi possiamo credere che ci sia qualcosa di spirituale, immateriale, che in qualche modo ci accompagna e spesso ci salva. C'è chi lo chiama angelo custode e chi con altri nomi.
Se invece riteniamo che esista soltanto ciò che vediamo e che possiamo toccare, allora sono tutte coincidenze.
C’ è un luogo dove il tempo sembra essersi fermato , un luogo dove favola e realtà spesso si confondono e si sovrappongono , dove tutto è chiaro anche se denso di ombre ; un luogo che se lo “intendi “ ami visceralmente ma , per continuare ad amarlo - senza soffrirne - , te ne devi allontanare .
Molte voci hanno parlato e narrato di quel luogo: in musica , a teatro e in poesia , regalandoci segmenti di una realtà difficile , sempre attuale ; momenti di giornate trascorse a indossare maschere , a improvvisare mestieri , a invocare il sacro per disperazione , a cercare di cambiare per ritrovarsi sempre nello stesso sòttano o nella collina di Posillipo magari accomunati dal medesimo “scuorno “ .
Una delle voci più belle - accorate e disincantate al contempo - è stata quella di Anna Maria Ortese .E’ sua la favola del Cardillo addolorato , in una Napoli dove tutto riesce a esser credibile , in uno scenario d’ altri tempi , con un pensiero per un ’umanità travagliata e un altro verso l’imperscrutabile ,l’insondabile «…..in questo mondo le cose appaiono e scompaiono, piove, spiove, c'è festa, non c'è più festa; e c'è qualcuno, dietro, che muove ogni cosa. Sono gli Angeli!».
E’ di Napoli il detto << Le coincidenze sono la mano di Dio quando non vuol farsi notare >>
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Marialuisa ha scritto: C’ è un luogo dove il tempo sembra essersi fermato , un luogo dove favola e realtà spesso si confondono e si sovrappongono , dove tutto è chiaro anche se denso di ombre ; un luogo che se lo “intendi “ ami visceralmente ma , per continuare ad amarlo - senza soffrirne - , te ne devi allontanare .
Prende forma l'aurora. Apri gli occhi. Non hai fatto brutti sogni, forse non hai sognato nemmeno. Ti sei svegliato perché il sonno è finito prima del buio. La luce dei lampioni, smorzata dagli avvolgibili chiusi male, ridisegna profili e ombre della stanza. Tutto dorme, soltanto tu hai gli occhi sbarrati. La somma dei silenzi produce un sottofondo antracite: è il brusio delle cose. E’ un bel momento per pensare, per lanciare l’amo della memoria nel mare dei ricordi ed aspettare che uno abbocchi. Incroci le braccia dietro la testa e rassegnato ascolti il respiro della tua casa, del tuo quartiere. E’ l’unico momento in cui puoi sentire anche quello.
L’alba vissuta così rende più vulnerabili alla vendetta dei sentimenti, è un bel faccia a faccia con se stessi, in bilico tra un colpo di sonno e l’imboscata di un pensiero improvviso. E’ come se, dopo aver giocato a fondo campo per tutta la partita, il tuo animo decidesse di scendere a rete e ti costringesse in difesa. Bene, accetti la sfida: non si può essere pallettari per tutta la vita, senza un briciolo di sollievo, in attesa di una parola rassicurante che chiuda con coraggio il tempo passato, sepolto vivo, dimenticato dentro una vecchia cassapanca chiusa male. Forse romperai un incantesimo. Oppure più semplicemente ti libererai di esso.
Dalle tapparelle filtra sempre più luce. I tuoi oggetti prendono vita, restituiti al bianco e nero dalla luce incerta dell’alba. Li fissi e la loro assenza di colori ti consegna inavvertitamente alla tua infanzia. Sai di appartenere all’ultima generazione che ha ancora ricordi in bianco e nero: le foto di famiglia, la televisione tutta valvole e manopoloni, il quotidiano che leggeva tuo padre in soggiorno nei pomeriggi di tanti anni fa, quando il mondo era più silenzioso. Ti giri nel letto e cambi posizione. Socchiudi gli occhi ma non ti sfiora nemmeno l’idea di dormire. C’è un tavolo che ti aspetta per giocare a poker con i ricordi. Bluffare è un’arte, non dimenticarlo mai. Certo, se ti entrano quattro assi non ne hai bisogno, ma tu quattro assi non li hai mai avuti. E comunque qualche mano l’hai vinta, quando hai giocato bene le tue carte.
Decidi di togliere la sicura alla memoria, metti l’abito buono alla nostalgia e la prendi sottobraccio per invitarla ad un ultimo giro di valzer. La nostalgia quasi mai è bella ma può essere affascinante e a te non disturba: hai sempre pensato che la perfezione è fredda e noiosa, il vero fascino sta nell’armonia dei difetti. Non sei mai stato un gran ballerino, ma non fa niente. Balla come se nessuno ti guardasse, ti suggerisce la nostalgia. Ha ragione. Siete entrambi consapevoli che la vita prima o poi presenta il conto: non conosci la faccia del cameriere, non sai quando arriverà, ma è certo che arriverà. Volteggiando nel buio come non hai fatto mai, disegni un valzer lento. Lento, libero e liberatorio. E, senza una ragione precisa, sorridi.
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Decidi di togliere la sicura alla memoria, metti l’abito buono alla nostalgia e la prendi sottobraccio per invitarla ad un ultimo giro di valzer. La nostalgia quasi mai è bella ma può essere affascinante e a te non disturba: hai sempre pensato che la perfezione è fredda e noiosa, il vero fascino sta nell’armonia dei difetti. Non sei mai stato un gran ballerino, ma non fa niente. Balla come se nessuno ti guardasse, ti suggerisce la nostalgia. Ha ragione. Siete entrambi consapevoli che la vita prima o poi presenta il conto: non conosci la faccia del cameriere, non sai quando arriverà, ma è certo che arriverà.
Mansardo.....i miei pensieri in questi giorni.....la nostalgia mi prende per mano e mi porta lontano.....momenti belli e dolci ma anche tristi e dolorosi......e io mi lascio trasportare.........ma spesso fà male, il tempo che passa, la consapevolezza che tutto prima o poi finisce......i tuoi affetti, le persone a te care, prima o poi ti saluteranno.....e questo mi rende molto vulnerabile e fragile..... Questa musica straordinaria che accompagna le tue bellissime parole...chiudo gli occhi e volo lontano......grazie
Luisa andando idietro di pagina ho letto e ascolatato il fantastico Eduardo con "io vulesse truvà pace".....meravigliosa....Napoli, il loro parlare musicale e poetico.....io adoro questa terra e la sua gente......
FANTASIA (1956) Eduardo De Filippo
Pigliammoce sta vita cumme vene, llassammo for''a porta 'a pucundria, mparammece a campà c''a fantasia: nce sta cosa cchiù bella pè campà? 'A fantasia se sceta ogne matina comme si fosse prencepe regnante, affonna 'e mane aperte int''e brillante e nun s''e ppiglia: che s''e ppiglia a ffa? E che curredo tene! Nu mantello ca luce cchiù d''o sole e nun è d'oro; quanno se mena ncuollo stu tesoro, abbaglia 'a vista: nun se può guardà. Pò tene nu relogio cumpiacente, cun sissanta minute d'allegria, mmiez''o quaranta liegge : FANTASIA e fa tà-ti, tà-ti, nun fa ti-tà.....
Luisa andando idietro di pagina ho letto e ascolatato il fantastico Eduardo con "io vulesse truvà pace".....meravigliosa....Napoli, il loro parlare musicale e poetico.....io adoro questa terra e la sua gente......
Tizi cara , so quanto ti porti Napoli e la napoletanità nel cuore . E quanto sia triste e dolce quel sentire lo capisce solo chi ama Napoli .
Che non è solo pizza , mandolino , Vesuvio e spaghetti , e neanche tutta monnezza , camorra e sfaticati imbroglioni . Infatti parlavo di “scuorno “ come punto di partenza , scuorno che è dei sòttani ai quartieri spagnoli come delle ville superbe nascoste a Posillipo ; “Scuorno” è anche un bel saggio- racconto di Francesco Durante , un invito a guardare Napoli stando lontano dai luoghi comuni e dagli stereotipi .
E , per fortuna , anche in musica possiamo scegliere
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Sorrido anche io , adesso. Mansardo , quando la forza della parola risveglia emozioni , riesce a regalarti energia positiva e musicalità , quella forza diventa poesia . La parola dell’anima che si rivolge all’anima è poesia , comunque sia detta e scritta . La magia della parola che sorprende e illumina altro non è che poesia e non v’ è bisogno di spiegarla né di interpretarla , solo di sentirla . Oggi hai scritto in poesia .
" Io non ho bisogno di denaro. Ho bisogno di sentimenti, di parole, di parole scelte sapientemente, di fiori detti pensieri, di rose dette presenze, di sogni che abitino gli alberi, di canzoni che facciano danzare le statue, di stelle che mormorino all'orecchio degli amanti.... Ho bisogno di poesia, questa magia che brucia la pesantezza delle parole, che risveglia le emozioni e dà colori nuovi."
Alda Merini (Terra d'Amore 2003)
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Si Luisa...conoscevo questa meravigliosa poesia che Benigni ha dedicato al grandissimo Massimo.....un'alto grande rappresentante di Napoli ( San Giorgio A Cremano alle porte di Napoli) sono d'accordissimo quando dici che per conoscere Napoli non bisogna fermarsi ai luoghi comuni....ma andare oltre, e approfondire quello che c'è di bello e di poetico in questa terra.....non solo pizza, mare e mandolino.......arte, poesia amore per la propria terra......ma anche fatica e disperazione.....e voglia di riscatto.....per una terra non capita da molti, ma facilmente giudicata e condannata......
due poesie di Massimo Troisi
'O SSAJE COMM FA 'O CORE
Tu stive 'nzieme a n'ato je te guardaje e primma 'e da' 'o tiempo all'uocchie pe' s'annammura' già s'era fatt' annanze 'o core. A me, a me 'o ssaje comme fa 'o core quann' s'è 'nnamurato.
Tu stive 'nzieme a me je te guardavo e me ricev' comme sarà succiesso ca è fernuto ma je nun m'arrenn' ce voglio pruva'.
Po' se facette annanze 'o core e me ricette:
tu vuo' pruvà? e pruova, je me ne vaco
'o ssaje comme fa 'o core quann s'è sbagliato.
ANCHE IL RIMPIANTO
Io sciupai il tuo candido seno di giovane madre, di donna piacente
Rubai allo specchio la tua bellezza
E nelle tue mani sempre più vecchie, fotografie.
I discorsi di mio padre li ho imparati a memoria.
Fosse per lui crederei ancora ai libri di storia.
Con te devo riincontrarmi in un fiume nero
E tra fiori e marmi ritorna il rimpianto.
La guerra ti tolse dalle labbra il sorriso
Io cancellai anche quel po' di rossetto.
Ti vedevo gigante, poi un rivolo di saliva all' angolo della bocca.
E ti vidi bambina, ti vidi morire e tra fiori e marmi
Tra un pugno e un bacio, tra la strada e il mio portone
Tizi ha scritto: Mansardo.....i miei pensieri in questi giorni.....la nostalgia mi prende per mano e mi porta lontano.....momenti belli e dolci ma anche tristi e dolorosi......e io mi lascio trasportare.........ma spesso fà male, il tempo che passa, la consapevolezza che tutto prima o poi finisce......i tuoi affetti, le persone a te care, prima o poi ti saluteranno.....e questo mi rende molto vulnerabile e fragile.....
E' un sentire comune, Tizi. E' la condizione umana. A cui possiamo in parte rimediare curando i migliori ricordi come un giardino prezioso pieno di fiori (i nostri fiori preferiti) che aiutano a vivere e guardare avanti.
La consapevolezza di cui parli tu deve rappresentare la nostra forza. Dobbiamo fare in modo che "quel" saluto sia un lungo, caloroso abbraccio. Silenzioso, se è il caso, perchè i sentimenti a volte sono allergici ai lacci delle parole.
Se ci pensi, la vita è un eterno rincorrersi di incontri e di addii. I genitori che ci accolgono poi ci passano il testimone, gli amori che condividono solo un tratto di strada, i figli che prendono la rincorsa per spiccare il loro volo.
Marialuisa ha scritto: Sorrido anche io , adesso. Mansardo , quando la forza della parola risveglia emozioni , riesce a regalarti energia positiva e musicalità , quella forza diventa poesia . La parola dell’anima che si rivolge all’anima è poesia , comunque sia detta e scritta . La magia della parola che sorprende e illumina altro non è che poesia e non v’ è bisogno di spiegarla né di interpretarla , solo di sentirla.
Ieri notte mi sono affacciato nel forum e ho assistito al vostro poetico duetto sulla napoletanità. Non potevo intervenire. Avrei interrotto il filo magico creato da voi. Conosco e apprezzo molto sia Pino Daniele che Massimo Troisi. Non avevo mai sentito invece la tenera poesia di Benigni. Grazie anche per questo.
Buona giornata.
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Grazie, musica meravigliosa......è proprio vero, la musica aiuta in ogni momento della vita.....se sei triste, se sei allegro, basta lasciarsi trasportare......buona giornata......
Tornando un po' bambina , auguro buon 1° Aprile con questo video della BBc ( 1° aprile 2008 ). E' bello - ogni tanto - risvegliare il bambino che è in noi .
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Dopo una giornata di lavoro piuttosto impegnativa e lunga torno a casa, apro una delle finestre del tetto, guardo il cielo che ha ancora gli ultimi riverberi di luce, mi sento piccolo e insignificante e accetto di essere partecipe di un'incomprensibile ma pur sempre confortante immensità. Signore e signori, Mozart.
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