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DedaloNur
Salottino
Utente Master
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Inserito il - 19/10/2008 : 10:28:37
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| DedaloNur attenzione a non confondere nuraghi e pozzi sacri, parliamo di strutture molto differenti strutturalmente, funzionalmente e persino cronologicamente. |
Kigula, scusa se mi permetto , ma se affermi che avessero funzioni distinte, escludi implicitamente quella di Tempio per i Nuraghi.
La mia obiezione riguardava essenzialmente la possibilit? di risalire alla funzione dei Nuraghi partendo dagli accumoli di beni. Non la ritengo la strada privilegiata per svolgere questa indagine,per vari motivi.
1) anzitutto mi chiedo se l'archeologia sia riuscita a risalire al primissimo momento abitativo dei Nuraghi. Perch? mi pare che questo manchi.
2) la natura dei rinvenimenti all'interno dei Nuraghi non si discosta da quella dei pozzi. Se prendiamo in considerazione uno dei pochi Nuraghi scavati (il Funtana di Ittireddu), vi troveremo beni attinenti alla vita cultuale (Barchette, vasi askoidi), beni di natura militare ( punte di lancia in ferro, trovate nello strato di crollo), beni legati all'attivit? fondiaria, beni legati alla vita quotidiana.
| se per noi ua chiesa ? soltanto un luogo di culto e lo rester? sempre (salvo eccezioni), nell'antichit? non ? detto si ragionasse cos?. |
forse non ho capito allora....si sta discorrendo della funzione originaria, o di quella che il nuraghe ha assunto nel corso dei secoli? Perch? se parliamo di funzione originaria, forse dobbiamo riferirci solo ai Nuraghe monotorre. nel secondo caso invece si pu? anche parlare di quelli complessi. nel post iniziale, machiavelli parla di: | se ? vero che la presenza di spalti, feritoie e antimurali rivela il carattere militare |
riferendosi evidentemente ai nuraghi complessi. io per esempio posso condividere in parte questa affermazione se il discorso verte solo sui nuraghi complessi. E posso parlare di fortezze per i Nuraghi cinti da mura esterne come il Losa. Dove l'aspetto militare ? dato appunto da un perimetro difensivo esteso. In questo caso al Losa assegno un valore polifunzionale, in quanto nel Losa sono anche stati rinvenuti (pare) degli orientamenti astronomici interessanti.
Ma questo cos'ha a che fare con la funzione originaria?
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lucio
Salottino
Utente Attivo
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Inserito il - 20/10/2008 : 09:15:19
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Ciao a tutti! Leggo con molto interesse i post sull'archeolog?a, mi limito a leggerli perch? le mie conoscenze in merito non sono molto approfondite, tuttavia per quanto riguarda la funzione dei nuraghi mi permetto di dire la mia opinione, che negli anni si ? andata rinforzando. In generale, l'errore che si fa spesso parlando di nuraghi, ? quello di irrigidirsi sul loro uso, come se il nuraghe si esplicasse esclusivamente in una sua particolare funzione. Ritengo invece che parlare di nuraghi significhi parlare di una tecnica edificatoria che si applicava in genere a imponenti costruzioni di grande importanza collettiva, ma di utilizzo molto vario. Come non pensare alla funzione militare in un nuraghe come il Losa, munito di muraglioni e di torrette? Come, viceversa, pensare alla funzione militare in tanti altri nuraghi che, seppur imponenti, in caso di assedio sarebbero serviti agli assediati solo per fare la fine dei topi in gabbia? Mi pare evidente che in quasi mille anni di edificazione, questa tecnica potesse finalizzarsi differentemente a seconda della necessit?. Non credo per? che i nuraghi potessero essere usati come abitazioni. Chi ha dovuto starci dentro d'inverno per qualche ora, penso sia d'accordo: una grande capanna sarebbe stata molto pi? funzionale e facile da costruire. Tutt'al pi? potevano usarsi come...residenze estive! Molto verosimile la funzione di "status symbol", di deposito per derrate o altri generi di importanza per la collettivit? oltre che di punti di osservazione e controllo del territorio. La tentazione di pensare anche a luogo di culto, almeno in determinati periodi ? grande, ma da quanto so, non si ? trovata uno straccio di prova, lo stesso per quanto riguarda gli usi come osservatorio astronomico. Termino complimentandomi con i partecipanti al topic, in particolare con il moderatore, per il bon ton degli interventi.
Tre cose comunque voglio chiedere agli esperti: 1) ? vero che esiste un disegno del Lamarmora che descrive un altare in pietra trovato dentro il nuraghe Santa Barbara di Villanova Truschedu? 2) Le "garitte" agli ingressi! Ho l'impressione che facciano dannare non solo appassionati come me, ma pi? di un archeologo: a cosa diavolo servivano? 3) Possibile che non ci sia qualche documetazione di epoca romana che almeno in parte descriva a cosa serviva qualche nuraghe?
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L. |
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DedaloNur
Salottino
Utente Master
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Inserito il - 20/10/2008 : 14:33:59
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| Come non pensare alla funzione militare in un nuraghe come il Losa, munito di muraglioni e di torrette? |
tutti i nuraghi hanno" muraglioni" e "torrette". Cio che rende il Losa militarmente pi? funzionale di altri ? il muro esterno (non l'antemurale comune con gli altri polilobati). Infatti il muro esterno consente di proteggere il villaggio e ad avere riserve di cibo e di uomini per resistere ad un assedio. Cosa che non si ha nell'aerea in genere troppo ristretta del solo Nuraghe+antemurale.
Un particolare degno di nota delle torri del muro esterno del Losa ? la doppia uscita, che probabilmente aveva carattere militare.
Quindi sarebbe pi? corretto secondo me dire che nel Losa c'era una struttura di carattere difensivo. ma da qui a dire che l'intera complesso fosse di carattere militare ce ne passa. | Come, viceversa, pensare alla funzione militare in tanti altri nuraghi che, seppur imponenti, in caso di assedio sarebbero serviti agli assediati solo per fare la fine dei topi in gabbia? |
questo lo asseriva anche il Generale La Marmora
| Molto verosimile la funzione di "status symbol", di deposito per derrate o altri generi di importanza per la collettivit? oltre che di punti di osservazione e controllo del territorio. |
il deposito di derrate poteva avvenire in altri luoghi. per esempio in silos scavati nel terreno o in grandi doline. Con questo non voglio dire che i Nuraghi non abbiano ospitato tali scorte, ma non vuol dire che fosse la funzione per eccellenza.
? la stessa obiezione che fai tu per le abitazioni, esistono modi pi? di pi? facile costruzione, e pi? sicuri (porre i depositi entro fortificazioni) per conservare le derrate e proteggerli dalle bardane. Cos? come anche per avere punti d'osservazione. Questi sono rimasugli della teoria militarista.
La realt? ? che il bene pi? prezioso, ovvero le popolazioni dei Nuraghi facevan a meno di mura per i loro insediamente, cio? dei villaggi. Non ? certo un caso che i villaggi del Bronzo recente e finale siano sistematicamente privi di difese murarie. Peraltro proprio i villaggi per primi, in caso di guerra, avrebbero dovuto subire le devastazioni, ma ci? non appare affatto allo stato attuale delle ricerche ( parole di Ugas).
Voglio poi equilibrare le parole di Ugas: esistono insediamente ai quali fu aggiunta una fortificazione ma questo non inficia il senso della sua affermazione. faccio qualche esempio:
Il villaggio di Serbissi, e di Sceri sono fortificati. Come anche esistono le fortezze nuragiche Tout court ad esempio quella di S'Urecci a Guspini o quella di Arzachena, forse una anche a Bonorva. Questo dimostra che quando volevano i nuragici avevano una edilizia militare funzionale e molto pi? efficace dei monotorre come anche ddi alcuni polilobati. La fortezza di S'Urecci per? , che io sappia fu costruita nell'et? del ferro. | La tentazione di pensare anche a luogo di culto, almeno in determinati periodi ? grande, ma da quanto so, non si ? trovata uno straccio di prova, lo stesso per quanto riguarda gli usi come osservatorio astronomico. |
Lo stesso Lilliu parla di Nuraghi luoghi di culto una volta che la loro funzione originaria (per lui quella militare ) cess?. Di rinvenimenti che fan pensare a luoghi di culto contrariamente a quanto sai ne son stati trovati molti. Per quanto riguarda la funzione di osservatorio astronomico, forse sai male. Glistudi ci sono, ma vanno approfonditi.
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maurizio feo
Salottino
Utente Master
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Inserito il - 20/10/2008 : 18:00:41
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Mi piace il modo di esporre di Danilo, che ricorre a frequenti e convincenti esempi giustificativi ed esemplificativi degli argomenti che porta.
Mi sembra di capire che anche per la Sardegna si cominci ad adombrare che il passaggio Bronzo - Ferro fu un passaggio forzato, sgradevole, a cui gli abitanti furono costretti da un cambiamento socioeconomico in grande scala interessante almeno tutto il bacino del Mediterraneo, nel corso del quale scomparvero le classi nobili dominanti e s'interruppero le linee marine e terrestri di scambio e commercio consolidate in passato da dette nobilt?. Credo che questo rivolgimento (il passaggio dal bronzo di stagno, ormai ben noto e lavorato perfettamente ovunque, al ferro, pi? rozzo, pi? difficile da lavorare e con risultati peggiori, almeno fino a quando non si faranno i primi acciai) fosse incomprensibile, se non imposto dalle circostanze, in quanto non vantaggioso n? comodo da ogni punto di vista. Altrettanto lo fu il contemporaneo ritorno alla pastorizia ed alla coltivazione in modo estensivo come unico o principale metodo di sussistenza in tutta l'area mediterranea. Effetti di queste modifiche sono probabilmente rilevabili in alcune modifiche strutturali anche nell'edilizia isolana, che inizia a mostrare la presenza di chiare opere volte alla difesa militare. (Non diversamente da come le zone minerarie estrattive in Spagna, che prima non erano difese, ma in seguito mostrano segno di attivit? militare evidentemente ormai necessaria ed abituale).
Sei d'accordo con questa possibile interpretazione delle modifiche strutturali funzionali dell'et? del Ferro?
M.
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Modificato da - maurizio feo in data 20/10/2008 18:02:44 |
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Nurkara
Salottino
Utente Medio
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Inserito il - 20/10/2008 : 22:17:03
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Scusate se mi intrometto,se posso dare il mio parere personale. di nuraghi ne ho visitato tanti,ma non credo che servissero ad un'impiego militare diffensivo. penso che in quell'epoca non esistessero nemici con armi cosi potenti da doversi costruire una fortezza di quelle dimensioni. quanta gente poteva rifugiarsi in un nuraghe? i nemici erano cosi sprovveduti da non pensare che con un piccolo incendio potevano fagli fare la fine del topo,visto che sicuramente questi erano sicuramente appartenenti ad un'altro villaggio-nuraghe? da quanti assalitori potevano diffendersi e con quali armi? penso che le battaglie all'epoca erano corpo a corpo,al massimo con spada-pugnale dopo aver scagliato l'ultima freccia. scusatemi di nuovo se mi sono permesso .
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In palas anzenas corrias largas!!! |
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Turritano
Utente Virtuoso
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Inserito il - 20/10/2008 : 22:42:27
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Ma non pensi che i nuraghi potessero avere funzioni diverse? Per esempio c'erano nuraghi semplici, in punti strategici, sempre a vista con altri nuraghi, con cui potevano benissimo comunicare con il fuoco e con il fumo. Potevano servire come vedette, un p? come le torri costiere ancora esistenti in Sardegna, da dove dare il segnale d'allarme, aspettare i rinforzi o andarsene in posti pi? sicuri. Poi, al centro di ogni zona (che io immagino come un piccolo regno), generalmente in pianura e sempre circondati da un villaggio c'erano le cos? dette "Regie nuragiche", che potevano benissimo reggere un assedio, come un castello medievale. Io immagino i nuraghi come espressione della civilt? che porta il loro nome, con un'architettura tipica, ma con edifici ben differenziati nell?uso. Turritano
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Nurkara
Salottino
Utente Medio
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Inserito il - 20/10/2008 : 22:57:36
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ma penso che i nuraghi pi? che come punto di avvistamento x difesa era controproducente!!! mi spiego.. essendo ben individuabile,bastava passare alla larga da questo e arrivare facilmente all'obiettivo, credo invece che avessro la funzione di templi-luogo di culto-sepolture importanti. come in tutte le epoche i popoli hanno fatto sforzi collettivi x costruzioni religiose,in ogni villaggio,piccolo o grande. nei grandi centri le cattedrali. anche allora hanno fatto cos?,barumini,losa,s.antine ecc. erano luoghi di culto principali ,zonali,cantonali. gl'altri monotorre erano nei piccoli centri.
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DedaloNur
Salottino
Utente Master
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Inserito il - 21/10/2008 : 00:22:32
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| maurizio feo ha scritto:
Credo che questo rivolgimento (il passaggio dal bronzo di stagno, ormai ben noto e lavorato perfettamente ovunque, al ferro, pi? rozzo, pi? difficile da lavorare e con risultati peggiori, almeno fino a quando non si faranno i primi acciai) fosse incomprensibile, se non imposto dalle circostanze, in quanto non vantaggioso n? comodo da ogni punto di vista.
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io su questo sono d'accordo. Il passaggio al ferro fu una necessit?. Forse degli indizi li si hanno anche per il caso sardo. Il manufatto in ferro di Antigori ? datato 1200 A.c. (? anche il pi? antico manufatto in ferro dell'Europa Occidentale). Per? sembra che i sardi inizino a frequentare le coste dell'etruria per le loro imprese minerarie (come dice Lilliu) solo a partire dal X- IX secolo A.c. Questo almeno ci dice l'archeologia. Quindi esisterebbe uno lasso di tempo minimo tra la prima conoscenza del ferro e la necessit? d'aver miniere in Toscana. In realt? probabilmente molto pi? tempo poich? il 1200 A.c. ? il terminus post quem. questo pone una serie d'interrogativi, come anche la sperimentazione di nuove leghe bronzee, o il riutilizzo tramitela rifusione, dei precedenti manufatti in bronzo.
Sulle armi ? come dici: per buona parte dell'et? del primo ferro le armi in bronzo erano ancora superiori. Resistenti quanto quelle in ferro dolce, pi? leggere, e non deperibili. Quindi anche in questo caso forgiare armi in ferro fu dovuto pi? a necessit? che a convenienza.
Putrtroppo per completare questi discorsi ci manca un tassello importante che ? dato dall'archeologia mineraria in Sardegna. Non mi risulta che le varie miniere di rame e argento, o i giacimenti di ferro e stagno, piombo ed altro nell'isola siano stati oggetto d'indagine. | Altrettanto lo fu il contemporaneo ritorno alla pastorizia ed alla coltivazione in modo estensivo come unico o principale metodo di sussistenza in tutta l'area mediterranea. Effetti di queste modifiche sono probabilmente rilevabili in alcune modifiche strutturali anche nell'edilizia isolana, che inizia a mostrare la presenza di chiare opere volte alla difesa militare. (Non diversamente da come le zone minerarie estrattive in Spagna, che prima non erano difese, ma in seguito mostrano segno di attivit? militare evidentemente ormai necessaria ed abituale). |
Le modifiche con l'aggiunta di strtture militari mi pare che sia di difficle datazione. Questo ? uno dei nodi. Bisognerebbe sapere per esempio se la cinta esterna de Losa ? stata creata successivamente e di quanto. Questo ? un esempio. Sulla data della fortezza di S'Urecci non ho trovato molti dettagli come al solito... magari domani posto un immagine tratta dal Libro di Lilliu...
| Sei d'accordo con questa possibile interpretazione delle modifiche strutturali funzionali dell'et? del Ferro? |
Caro Maurizio...in generale s?. Sopratutto dopo aver letto quanto afferma Ugas sui villaggi del bronzo recente e finale, e della scarsa funzionalit? militare dei monotorre e dei nuraghi complessi come per esempio il SantuAntine.
Sono un appassionato di storia militare e in quel senso a mio modesto parere i nuraghi hanno grave difetto: troppa "massa piena" e troppo poco "spazio vuoto". Grazie mille per i complimenti....non abusarne che poi mi monto la testa! cmq li ricambio.......
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kigula
Moderatore
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Inserito il - 21/10/2008 : 20:37:26
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| Nurkara ha scritto:
ma penso che i nuraghi pi? che come punto di avvistamento x difesa era controproducente!!! mi spiego.. essendo ben individuabile,bastava passare alla larga da questo e arrivare facilmente all'obiettivo, credo invece che avessro la funzione di templi-luogo di culto-sepolture importanti. come in tutte le epoche i popoli hanno fatto sforzi collettivi x costruzioni religiose,in ogni villaggio,piccolo o grande. nei grandi centri le cattedrali. anche allora hanno fatto cos?,barumini,losa,s.antine ecc. erano luoghi di culto principali ,zonali,cantonali. gl'altri monotorre erano nei piccoli centri.
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Mi sembra che tu appoggi la teoria di Pittau sulla funzione religiosa-cultuale del nuraghe. Posto che io concordo con te (e con Pittau) sulla scarsa utilit? militare del nuraghe, come giustifichi la mancanza di elementi materiali che ci facciano pensare che il nuraghe fosse un luogo di culto? Che il nuraghe fosse sacro ? anche possibile, ma i dati addotti da Pittau per giustificare la sua teoria del nuraghe-luogo di culto non mi sembrano molto convincenti, soprattutto quelli materiali (statue sparite senza lasciare traccia alcuna).
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kigula
Moderatore
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Inserito il - 21/10/2008 : 20:53:33
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| maurizio feo ha scritto:
Mi piace il modo di esporre di Danilo, che ricorre a frequenti e convincenti esempi giustificativi ed esemplificativi degli argomenti che porta.
Mi sembra di capire che anche per la Sardegna si cominci ad adombrare che il passaggio Bronzo - Ferro fu un passaggio forzato, sgradevole, a cui gli abitanti furono costretti da un cambiamento socioeconomico in grande scala interessante almeno tutto il bacino del Mediterraneo, nel corso del quale scomparvero le classi nobili dominanti e s'interruppero le linee marine e terrestri di scambio e commercio consolidate in passato da dette nobilt?. Credo che questo rivolgimento (il passaggio dal bronzo di stagno, ormai ben noto e lavorato perfettamente ovunque, al ferro, pi? rozzo, pi? difficile da lavorare e con risultati peggiori, almeno fino a quando non si faranno i primi acciai) fosse incomprensibile, se non imposto dalle circostanze, in quanto non vantaggioso n? comodo da ogni punto di vista. Altrettanto lo fu il contemporaneo ritorno alla pastorizia ed alla coltivazione in modo estensivo come unico o principale metodo di sussistenza in tutta l'area mediterranea. Effetti di queste modifiche sono probabilmente rilevabili in alcune modifiche strutturali anche nell'edilizia isolana, che inizia a mostrare la presenza di chiare opere volte alla difesa militare. (Non diversamente da come le zone minerarie estrattive in Spagna, che prima non erano difese, ma in seguito mostrano segno di attivit? militare evidentemente ormai necessaria ed abituale).
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M.
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Maurizio secondo me il passaggio Bronzo-Ferro in Sardegna non fu cos? sgradevole e difficile come dici. A me da l'idea di un cambiamento al quale i Nuragici si adattarono anche abbastanza in fretta e soprattutto ne trassero benefici economici, visto che mi sembra che le testimonianze nuragiche fuori dall'isola da quel momento in poi raddoppiano. Io non vedo grande aumento di opere difensive, ma anzi mi sembra di vedere una maggiore apertura verso l'esterno con fioritura di centri costieri "multietnici" dalla evidente vocazione commerciale come il villaggio di Santa Imbenia, Porto Conte. Non vedo neanche interruzioni delle linee di scambio marittime o terrestri, anzi credo che la continuit? delle relazioni trasmarine del Bronzo Finale e dell'et? del Ferro si stia rendendo sempre pi? chiara. Quello che effettivamente si vede ? una loro maggiore intensificazione e adattamento alle nuove realt? economiche, sociali e culturali: nuove rotte, nuovi prodotti, nuovi modi di impostare le relazioni gli scambi. Non so se il cambiamento fosse comprensibile o meno (difficile dirlo oggi), ma credo che i Nuragici si siano adattati abbastanza bene. Forse perch? in fondo le cose avevano iniziato a cambiare gi? dalle ultime fasi dell'et? del Bronzo,in linea con il resto del Mediterraneo.
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Turritano
Utente Virtuoso
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Inserito il - 21/10/2008 : 22:53:48
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| DedaloNur ha scritto: ......... Sopratutto dopo aver letto quanto afferma Ugas sui villaggi del bronzo recente e finale, e della scarsa funzionalit? militare dei monotorre e dei nuraghi complessi come per esempio il SantuAntine.
Sono un appassionato di storia militare e in quel senso a mio modesto parere i nuraghi hanno grave difetto: troppa "massa piena" e troppo poco "spazio vuoto". Grazie mille per i complimenti....non abusarne che poi mi monto la testa! cmq li ricambio.......
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Io parto dal principio che la Sardegna nuragica era organizzata in piccoli regni, come la Grecia dei tempi omerici, spesso in lotta fra di loro. La tecnica di allora (massa piena), per quanto riguarda la difesa, era quella che era, non certo paragonabile ai tempi successivi. Del resto, anche le difese medievali erano "a massa piena". Io, vedendo diversi nuraghi complessi e, sopratutto, quello di Sant'Antine, ho proprio avuto l'impressione di una grande opera difensiva. Quelli singoli in posizione dominante, uno a contato visivo con l'altro, non petevano essere che punti di confine con i soldati pronti ad agire in caso di infiltrazioni di piccole entit? e/o segnalare infiltrazioni pi? grosse perch? fossero fronteggiate da un numero di guerrieri pi? consono. Turritano
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Modificato da - Turritano in data 21/10/2008 23:10:18 |
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DedaloNur
Salottino
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Inserito il - 22/10/2008 : 14:11:45
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| Quelli singoli in posizione dominante, uno a contato visivo con l'altro |
Quelli singoli possono non essere in posizione dominate. Se tu andassi a vedere il Nuraghe Izzana ad Aggius, vedresti ammireresti un nuraghe posizionato in una piana, cinta da colline abbastanza alte, per? l'Izzana pare non volersi "aiutare", con questi vantaggi naturali, e rimane dentro un "fosso". Distante alcuni km c'? il Polcu che effettivamente ? in contatto visivo ed in posizione abbastanza elevata. Il problema ? che di Nuraghi come l'Izzana per? ve ne sono parecchi. Cio nonostante il Lilliu immagina quest'uso militare prorpio per l'Izzana: | Parimenti, nello ?zzana, le soluzioni a incrocio angolare dei corridoi, per la gran parte piattabandati, la disposizione ?labirintica? degli stessi e soprattutto delle celle minori fatte per attirare il nemico nel viluppo oscuro dei vani, disorientarlo e colpirlo di sorpresa all?arma bianca, il generale aspetto dell?interno, rivelano segni propri dei ?pseudonuraghi?. Anche la datazione del Maras?righes e dello ?zzana non sembrerebbe discostarsi di troppo da quella dei nuraghi precedenti: VII-VI secolo a.C. |
Da Lilliu Nuraghi torri preistoriche p. 82 ? concetto bellico abbastanza insolito..... i nemici non vanno mai ritenuti degli allocchi come fa lilliu in questo caso...
Secondo me i nuraghi complessi, privi di recinto esterno (come il Losa) possono assolvere ad una qualche funzione tattica, ma perdono la loro funzione strategica.
Cio? se affrontati possono opporre una qualche resistenza (funzione tattica) ma, se aggirati non disponendo di una valida guarnigione (per il barumini Lilliu parla di 200 armati a piedi) non sarebbero di eccessivo disturbo per assalire alle spalle il nemico e tagliargli le linee di rifornimento (una delle funzioni strategiche vera e proprioa del castello Medievale). E qui c'? un secondo problema. Se avessero voluto almeno incrementare questa funzione, avrebbero potut costruire un recinto esterno che protegesse il villaggio, e allo stesso tempo garantisse riserve di cibo e uomini abbondanti. Ma non lo hanno fatto nella gran parte dei casi...pur sapendolo fare.
Visto che son costretto a fare paragoni con il castello Medievale li faccio, ma ne farei volentieri a meno....
Tra l'altro nel Losa il recinto esterno sarebbe stato creato poich? | l?antemurale costituito di cinque torri collegate da cortine rettilinee, non circonda l?intero corpo polilobato del bastione interno (...) lasciando scoperto ed esposto all?urto diretto il tratto Est-nordest del bastione stesso Analogamente ne Losa stando a quanto ora appare, resta coperto dall?antemurale ? formato da due torri unite da una cortina a spezzata ? soltanto il fianco Nordovestovest del bastione trilobato mentre il resto sembra lasciatoaperto alle offese . |
Da Lilliu Nuraghi torri preistoriche p. 73
Le feritoie in genere sono a livello di "battiscopa" a pochi centimetri dal suolo., e per esempio, nel Santu Antine prive di strombature. Un arciere sarebbe costretto ad una posizione e ad un tiro o impossibile o difficoltoso.
L'andamento concavo delle mura troppo poco accentuato per permettere il tiro d'infilata. A quel punto sarebbe stato il caso di accentuare la concavit?.
Rimane il ballatoio i le "cinte a gradoni" (Mura e torri di altezza progressiva). per? al riguardo vorrei far notare come il ballatoio e piombatoio del mastio centrale, avrebbe poco senso e poco tempo per venire utilizzato poich? in questo caso i nemici starebbero gia entro l'antemurale, e una difesa dall'alto sarebbe soltanto disperata. E anche superflua. Basterebbe attendere la fine delle loro scorte di cibo e acqua. Quindi pongo un dubbio, se la funzione di piombatoio del ballatoio sul mastio centrale era inutile, dobbiamo ritenere che servisse a qualcos'altro. Se ci? fosse vero perch? non pernsare che quest'altra funzione fosse propria anche delle altre torri?
la conclusione e la premessa sono uguali: il paragone nuraghi-torri medievali ? un delitto contro la logica, ed anche un modo poco scientifico per analizzare i nuraghi.
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Modificato da - DedaloNur in data 22/10/2008 14:18:32 |
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DedaloNur
Salottino
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Inserito il - 22/10/2008 : 14:51:37
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| kigula ha scritto: Mi sembra che tu appoggi la teoria di Pittau sulla funzione religiosa-cultuale del nuraghe. Posto che io concordo con te (e con Pittau) sulla scarsa utilit? militare del nuraghe, come giustifichi la mancanza di elementi materiali che ci facciano pensare che il nuraghe fosse un luogo di culto? Che il nuraghe fosse sacro ? anche possibile, ma i dati addotti da Pittau per giustificare la sua teoria del nuraghe-luogo di culto non mi sembrano molto convincenti, soprattutto quelli materiali (statue sparite senza lasciare traccia alcuna). |
Non so cosa dica il Pittau, ma se i beni di culto sono i medesimi dei pozzi, (bronzetti, Askos, navicelle.... armi) bhe..... mi risulta anche una statuina di dea madre (neolitica) in un nuraghe al sud.
Le centinaia di ex voto (tra le quali anche statue ) a Demetra. Se pure di epoca tarda, la venerazione per Demetra (importata in epoca Punica) da rappresentare una sovrapposizione (come anche il culto di Ercole)a culti precedenti (altrimenti non sarebbe cos? estesa) in Sardegna. Finisce quindi con l'essere pure un indizio dell'originaria funzione dei nuraghi.
nel caso del Santu Antine poi ci sarebbero gli allineamenti delle tre torri con i solstizi invernali ed estivi. Questi allineamenti denunciano un rito periodico e non legato solo alla fondazione del nuraghe. ? un dato positivo che pu? esser sempre verificato, va quindi tenuto in considerazione a meno di confutazione.
| Severa ed impietosa la critica di Giovanni Lilliu nei confronti di certo dilettantismo della archeoastronomia isolana: ?Si tratta di un sottobosco di archeoastronomi improvvisati che pullulano in varie parti del mondo e prosperano anche nel nostro Paese. Essi vanno qua e l?, aggrediscono i monumenti, prendono misure e indicano orientamenti a vanvera e danno interpretazioni personali fantastiche, strampalate, e propongono teorie scriteriate e campate in aria, suscitando, per?, la curiosaggine del pubblico privo di discernimento. Di questi gruppuscoli ne contiamo pi? d?uno in Sardegna, malamente indottrinati, i cui componenti si radunano in congressi e scrivono in riviste esibendo idee cervellotiche, quali, ad esempio, quella sul nuraghe Santu Antine di Torralba ? Ebbene, questi sciagurati archeoastronomi ne hanno fatto un osservatorio astronomico? (G. Lilliu, ?Il mondo dei megaliti?, in AA.VV., Archeoastronomia, credenze e religioni nel mondo antico. Atti del Convegno Internazionale (14-15 maggio 1997), Roma, Accademia Nazionale dei Lincei, 1998, pp. 251-252). |
Lilliu non si riferiva certamente a Proverbio, il quale per fare un esempio ha dato anche dei dati corretti sulla planimetria del tempio d'Accoddi (sbagliata da altri archeologi) ..docente universitario di Astrofisica, o al Zedda..... le sue ricerche sono posteriori al 1998...e pubblicate...
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tholoi
Salottino
Moderatore
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Inserito il - 22/10/2008 : 15:05:50
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X Dedalonur, non rispondo quotando per non allungare troppo il post, volevo solo dire che le citazioni che porti di Lilliu su "Nuraghi, torri preistoriche di Sardegna" sono degli anni sessanta. Lo stesso Lilliu 20 anni dopo rivede le sue posizioni, vedi le datazioni dei pseudonuraghi e la loro collocazione temporale nell'evoluzione da pseudo a nuraghi a tholos. Quel libro ? molto utile solo per le belle tavole complete di misure e immagini che ormai possiamo considerare "d'epoca" visto che hanno quasi mezzo secolo. Spesso io mi ritrovo a confrontarle con le mie di foto per cercare eventuali cambiamenti.
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DedaloNur
Salottino
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Inserito il - 22/10/2008 : 15:25:11
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Ciao Tholoi, io per? i punti sui quali lilliu si ? corretto non li ho toccati. non ho criticato il discorso di Turritano (e sopratutto di Lilliu) sulla questione delle datazioni dei pseudonuraghi e la loro collocazione temporale. non ? questo l'argomento...
Ho fatto solo 2 citazioni dai "Nuraghi torri di pIetra".
Una citazione sulla struttura del Losa che a meno di scavi successivi e ritrovamenti nel lato nord est sarebbe ancora attuale. Se cos? fosse, non mi cambierebbe nulla...se invece tutto ? come ai tempi di quel libro, c'? una incongruenza nella funzione militare del Losa (perch? lascare un lato sguarnito?)
e infine una citazione sull'uso militare di un monotorre come l'Izzana. Visto che si parla ancora di funzione militare per i monotorre, mi sembra attinente ed (ahim?) attuale anch'essa...
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Modificato da - DedaloNur in data 22/10/2008 15:32:39 |
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