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Discussione |
Donovan
Salottino
Utente Medio
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Inserito il - 02/05/2008 : 23:40:29
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| Petru2007 ha scritto:
| asia ha scritto:
gomito = cubidale - guidu vicinato = trichinzu - bixinau affettare = tazzolare - afitai tornare a casa = ghirare - torrai controllare,guardare = abbaidare - controllaim, castiai incontrare = abbodiare - incontrai vomitare = bombere - caciai cuscino = pumma - coscinu scuotere = iscutzinare - scutullai pastore = berbecarju - pastori asino = poleddu - burrincu cavalla = ebba - egua pazzia = macchighine - machiori ora = commo - imoi palpeggiare = abbunzare - aprapudai bere = bibere - bufai soffiare = buffare - suai (vedi sopra...da noi bufai significa BERE e non SOFFIARE!!!)
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Semplicemente incredibile.
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Il bello è che da qualche parte della Sardegna esiste anche: gomito = cuitu vicinato = vizinanti; affettare = intazzà, taddhà a fitti; = tazzulare/affittare tornare a casa = turrassinni controllare = cumputà guardare = figghjulà incontrare = intuppà vomitare = bumbittà, ruzì cuscino = capitali scuotere = scuzzulà pastore = picuragghju - capragghju asino = asinu - burriccu cavalla = ebba - calarina pazzia = macchini ora = abà palpeggiare = palpuddhà bere = bì soffiare = suffià - sulà
Come si può ben vedere, sono molto simili alle altre già viste, cambia solo la pronuncia... ma poco poco però... [/quote]
A parte che questo è gallurese e non fa parte del gruppo linguistico "Sardo" (la grammatica e la sintassi sono molto simili ma non uguali come tra logudorese e campidanese), per il lessico nella gran parte di questi casi vale esattamente la diversità di pronuncia:
gomito = cuitu = cuidu vicinato = vizinanti; = bighinadu affettare = intazzà, taddhà a fitti; = tazzulare/affittare (stessa radice, ma diversa "evoluzione" tornare a casa = turrassinni = si nde torrare (differenza grammaticale) controllare = cumputà = cumpidare guardare = figghjulà = abbaidare (differenza lessicale) incontrare = intuppà = attoppare (vedi sopra per intazzà) vomitare = bumbittà, ruzì = bombitare cuscino = capitali = capidale scuotere = scuzzulà = iscutzulare/iscutinare pastore = picuragghju - capragghju = berbegarzu (differenza lessicale) - crabarzu asino = asinu - burriccu = àinu - burriccu cavalla = ebba - calarina = ebba pazzia = macchini = macchine ora = abà = como (differenza lessicale) palpeggiare = palpuddhà = palpuddare/ parpuddare bere = bì = bìbere/buffare soffiare = suffià - sulà = sulare
Il lessico non è un problema per fare entrare il gallurese in uno standard sardo, il problema sono la coniugazioni e le declinazioni. Se ad esempio anche il lessico gallurese venisse incluso nello standard attuale, ad esempio il verbo fighjulà dovresti coniugarlo in questo modo:
Deo figiulo Tue figiulas Issu figiulat Nois figiulamus Bois figiulais Issos figiulant
E' un po' forzare la mano, ma non è che sia un' impresa impossibile, alcuni propongono una soluzione di questo tipo per far entrare sia Sassarese che Gallurese in un unico standard sardo, ovviamente affiancato da Sassarese e Gallurese tradizionali.
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"I sardi a mio parere deciderebbero meglio se fossero indipendenti all'interno di una comunità europea ma anche mediterranea"
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sdan
Nuovo Utente
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Inserito il - 02/05/2008 : 23:46:34
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sto seguendo la vostra discussione e mi fa venire in mente quello che dissero gli spagnoli a proposito dei sardi ( 1200 circa): POCOS, LOCOS ET MAL ORGANIZADOS (scusate ma non conosco lo spagnolo) tralasciando i LOCOS che non e' il caso dei sardi, le altre 2 continuano a essere presenti perche' tutti si ostinano a difendere la propria variante linguistica senza rendersi conto che senza un unica limba il sardo scomparira'. sara' un impresa ardua ma secondo me LSC e' giusta
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Petru2007
Moderatore
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Inserito il - 03/05/2008 : 00:13:17
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| Donovan ha scritto:
Il lessico non è un problema per fare entrare il gallurese in uno standard sardo, il problema sono la coniugazioni e le declinazioni. Se ad esempio anche il lessico gallurese venisse incluso nello standard attuale, ad esempio il verbo fighjulà dovresti coniugarlo in questo modo:
Deo figiulo Tue figiulas Issu figiulat Nois figiulamus Bois figiulais Issos figiulant
E' un po' forzare la mano, ma non è che sia un' impresa impossibile, alcuni propongono una soluzione di questo tipo per far entrare sia Sassarese che Gallurese in un unico standard sardo, ovviamente affiancato da Sassarese e Gallurese tradizionali.
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Scusa ma non vedo un motivo valido perché si debba infilare nella LSC...
Serve forse a salvaguardare quel modo di esprimersi? Quella lingua non ha bisogno di essere insegnata a scuola perché la imparano a casa da piccoli... perchè i genitori hanno l'accortezza di insegnare ai loro figli la lingua che gli stessi hanno appreso dai loro genitori a sua volta tramandata dai nonni e così via... praticamente da sempre... perché fa parte della loro cultura a sua volta derivata dalle vicende storiche e dalla posizione geografica... è praticamente un fardello appiccicato a ciascuno di loro che sta li ad attestare la propria identità storica e culturale con conseguenti annessi e connessi... Invece così non va bene prendiamo un po di tutto, lo mescoliamo e lo buttiamo dentro un calderone, così ci facciamo un bel minestrone... e obblighiamo tutti a mangiarlo... sempre... anche a chi non piace...
Non mi pare di aver detto che volevo a tutti i costi inserire nel paiolone come ingredienti del minestrone anche alcuni dei vocaboli da me citati... Io ho solo citato il fatto che da qualche parte della Sardegna usano quei termini...
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nicode
Salottino
Utente Medio
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Inserito il - 04/05/2008 : 10:39:28
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| Albertina ha scritto:
| nicode ha scritto:
| Turritano ha scritto:
Ieri, "Sa Die de sa Sardinia", il nostro governatore Renato Soru ha tenuto un discorso in Sardo (Campidanese). Bravo Soru, qualche volta piaci pure a me! Turritano
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Un motivo in più per non considerarlo il governatore di tutti .... Se teneva il discorso in Italiano lo avrebbero capito TUTTI i sardi.
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Anche io ho avuto l'impressione che il Governatore non si stesse rivolgendo a tutti, perché non tutti i sardi parlano il sardo e non tutti quelli che parlano il sardo parlano il campidanese.
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Ecco quanto è stato pubblicato sulla Nuova Sardegna del 03 Maggio a firma della Prof. Eugenia Tognotti.
Sa Die, festa senza popolo un rito stanco chiuso tra le pareti dell’aula consiliare
Diciamocela tutta. Fa una strana impressione seguire in audio-video il discorso in campidanese - debitamente sottotitolato come si trattasse di una lingua “straniera” – che il presidente della Regione, Renato Soru ha pronunciato, nell’aula dei Consiglio regionale in occasione di Sa Diede de Sa Sardigna. A proposito della quale non si può non rilevare - a quindici anni dalla sua istituzione - la sua trasformazione in “rito” e vacanza scolastica; nonché la crescente difficoltà di suscitare un’atmosfera intensamente partecipativa, nell’assenza di un’organizzazione comunitaria e di un condiviso “sentimento di festa”. E questo nonostante l’impegno indefesso dei “padri fondatori” e della Regione che l’ha imposto dall’alto - con “tirannia”, tanto per restare in tema - disseppellendo un episodio minore della storia sarda - la famosa cacciata dei piemontesi da Cagliari - che non poteva diventare un “mito delle origini”, da commemorare e celebrativamente rievocare per trarne un rinnovato impulso a sostenere le ragioni dell’Autonomia. Ma cosa fatta, capo ha, come si dice. E, quindi, dato che c’è, perché, non tentare, nel futuro, di trasformare la “giornata del popolo sardo” in qualcosa che evochi valori condivisi, unità, orgoglio regionale, identità da inserire nel circolo virtuoso dello sviluppo? Non va davvero in questa direzione ciò che si è visto anche quest’anno. A cominciare dalla solenne - per definizione - celebrazione della “giornata del popolo sardo”, posta quest’anno - come da “ogetu” (ogetu!) di un’apposita delibera regionale - sotto il segno della lingua sarda. Limba sarda comuna, Ufitziu de sa limba sarda, esperimento partito nel 2006 e ancora molto avaro, se non del tutto privo di risultati, nonostante il denaro speso. La cerimonia - ha compreso discorsi ufficiali, canti, musiche e l’ennesima riproposizione - in sardo-logudorese - degli “avvenimenti del 1794”. Pezzo forte, il discorso del presidente Soru, che ha parlato in campidanese. Difficile, oggettivamente, aspettarsi che i sottotitoli possano suscitare emozioni, scaldare e infiammare i cuori e “rafforzare la presa di coscienza identitaria”. Sarebbe interessante sapere quanti di coloro che non fanno parte della comunità dei sardo parlanti effettivi abbiano capito quel discorso. E, soprattutto a quanti giovani la grande maggioranza dei quali, come si sa, non parla il sardo - sia giunto il messaggio soriano: “Ammentamus una die de rebellia de sos sardos cun s’idea chi finas oe nos depimus ribellare, ma chi sa rebellia de sa Sardigna de oe est s’intelligènzia, s’istrutzione, sa limba” (“Ricordiamo un giorno di ribellione dei sardi con l’intenzione di ricordare che anche oggi dobbiamo ribellarci con l’intelligenza, l’istruzione, la lingua”). Alla fine, dicono le cronache dell’avvenimento, tutti i consiglieri, in piedi, hanno cantato con l’innopatriottico - sardo “Procurad’e moderare Barones sa tirannia”. Per una volta, i contrasti, le divisioni, le dispute che caratterizzano le sedute consiliari sono stati messi da parte. Fuori di quell’aula nessuna vera “festa” che comporta - si sa - una cesura del tempo “ordinario” in cui incombono nuovi “piemontesi”, nuovi detentori di un potere arrogante e protervo - e all’orizzonte non ci sono segnali di nuovi Vespri.
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Albertina
Salottino
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Inserito il - 04/05/2008 : 15:16:18
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“Ammentamus una die de rebellia de sos sardos cun s’idea chi finas oe nos depimus ribellare, ma chi sa rebellia de sa Sardigna de oe est s’intelligènzia, s’istrutzione, sa limba”
[/quote]
Perché, secondo voi, questo discorso è scritto in campidanese?
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Modificato da - Albertina in data 04/05/2008 15:22:00 |
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UtBlocc
Utente Bloccato
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Inserito il - 04/05/2008 : 16:04:02
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| Albertina ha scritto:
“Ammentamus una die de rebellia de sos sardos cun s’idea chi finas oe nos depimus ribellare, ma chi sa rebellia de sa Sardigna de oe est s’intelligènzia, s’istrutzione, sa limba”
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Perché, secondo voi, questo discorso è scritto in campidanese?
[/quote] A me sembra del nuorese.
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Albertina
Salottino
Utente Mentor
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Inserito il - 04/05/2008 : 18:25:49
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Ascoltate. La figlia di una mia amica una volta, si era rivolta al nonno parlando il sardo. Il nonno l'ascoltava sorpreso e non osava interromperla. Alla fine, quasi supplichevole, le aveva chiesto: - Narasiddu me italianu a nonnu su chi teis de ddi nai, ca no ti cumprendidi fueddendu su sadru.
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annika
Nuovo Utente
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Inserito il - 04/05/2008 : 18:41:41
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| Albertina ha scritto:
“Ammentamus una die de rebellia de sos sardos cun s’idea chi finas oe nos depimus ribellare, ma chi sa rebellia de sa Sardigna de oe est s’intelligènzia, s’istrutzione, sa limba”
Perché, secondo voi, questo discorso è scritto in campidanese?
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"I confini ? esistono eccome !!! " Nei miei viaggi ne' ho incontrati molti..e stanno tutti nella mente degli uomini. (Lizard) |
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Albertina
Salottino
Utente Mentor
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Inserito il - 04/05/2008 : 19:44:37
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| annika ha scritto:
| Albertina ha scritto:
“Ammentamus una die de rebellia de sos sardos cun s’idea chi finas oe nos depimus ribellare, ma chi sa rebellia de sa Sardigna de oe est s’intelligènzia, s’istrutzione, sa limba”
Perché, secondo voi, questo discorso è scritto in campidanese?
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No..non e' Campidanese.........
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Quindi ciò che si dice in campidanese si scrive in logudorese... o com'è la storia?
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Modificato da - Albertina in data 04/05/2008 19:45:42 |
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Turritano
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Inserito il - 07/05/2008 : 08:40:50
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| Albertina ha scritto:
Ascoltate. La figlia di una mia amica una volta, si era rivolta al nonno parlando il sardo. Il nonno l'ascoltava sorpreso e non osava interromperla. Alla fine, quasi supplichevole, le aveva chiesto: - Narasiddu me italianu a nonnu su chi teis de ddi nai, ca no ti cumprendidi fueddendu su sadru.
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Invece a me succedeva il contrario. Siccome mia madre, di madrelingua Sarda ma fissata con l’italiano, non voleva che noi figli ((8 )dicessimo una sola parola in Sardo, quando mia nonna veniva a casa (o quando noi andavamo da lei) io le dicevo, a sa cùa de mama: "Minnà, a faedhamus in sardhu?" e lei pronta mi parlava e mi incoraggiava! Che caro ricordo di mia nonna! e anche grazie a lei, se ho imparato perfettamente il Sardo. Turritano
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Le dominazioni passano ... i Sardi restano! |
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Petru2007
Moderatore
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Inserito il - 07/05/2008 : 09:12:50
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| Turritano ha scritto:
Ieri, "Sa Die de sa Sardinia", il nostro governatore Renato Soru ha tenuto un discorso in Sardo (Campidanese). Bravo Soru, qualche volta piaci pure a me! Turritano
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| Albertina ha scritto:
Perché, secondo voi, questo discorso è scritto in campidanese?
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| miss diamante ha scritto:
A me sembra del nuorese.
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| annika ha scritto:
No..non e' Campidanese.........
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| Albertina ha scritto:
Quindi ciò che si dice in campidanese si scrive in logudorese... o com'è la storia?
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Mah ... sicuramente interessante come esperimento... Però, se non si è capito che lingua ha usato, si può sperare di capire cosa ha detto?....
Meno male che siamo nell'era della comunicazione globale... Boh
Va a finire che ci vorranno i sottotitoli anche quando parla in pubblico...
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Modificato da - Petru2007 in data 07/05/2008 09:15:44 |
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asia
Salottino
Utente Senior
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Inserito il - 07/05/2008 : 11:18:31
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| Petru2007 ha scritto:
Mah ... sicuramente interessante come esperimento... Però, se non si è capito che lingua ha usato, si può sperare di capire cosa ha detto?....
Meno male che siamo nell'era della comunicazione globale... Boh
Va a finire che ci vorranno i sottotitoli anche quando parla in pubblico...
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Come dovevasi dimostrare.
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Petru2007
Moderatore
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Inserito il - 07/05/2008 : 11:35:25
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| asia ha scritto:
Come dovevasi dimostrare.
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Però alla radio i sottotitoli non si possono usare...
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Nuraghe Succuronis
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asia
Salottino
Utente Senior
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Inserito il - 07/05/2008 : 11:49:31
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| Petru2007 ha scritto:
| asia ha scritto:
Come dovevasi dimostrare.
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Però alla radio i sottotitoli non si possono usare...
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Appunto: come dovevasi dimostrare. Pitticcu su casinu! Non si cumprendeus... non c'esti nudd' e fai. Ho detto bene, magister?
Alla faccia della LSC e dei sogni di gloria.
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Donovan
Salottino
Utente Medio
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Inserito il - 07/05/2008 : 12:57:52
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| Albertina ha scritto:
| annika ha scritto:
| Albertina ha scritto:
“Ammentamus una die de rebellia de sos sardos cun s’idea chi finas oe nos depimus ribellare, ma chi sa rebellia de sa Sardigna de oe est s’intelligènzia, s’istrutzione, sa limba”
Perché, secondo voi, questo discorso è scritto in campidanese?
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No..non e' Campidanese.........
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Quindi ciò che si dice in campidanese si scrive in logudorese... o com'è la storia?
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Non è esattamente così, anche se nella pratica il concetto si avvicina in quanto la LSC è sbilanciata verso i dialetti settentrionali. Inoltre la trascrizione del discorso di Soru (oltre ad essere, a mio parere, errata di per sè, io avrei semplicemente citato l' originale) non segue le norme LSC, che impongono il mantenimento del lessico e non la ricerca di sinonimi, perciò "ammentamus" non è corretto e l' impiegato avrebbe dovuto utilizzare "Arregordaus" normalizzato in "Regordamus".
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"I sardi a mio parere deciderebbero meglio se fossero indipendenti all'interno di una comunità europea ma anche mediterranea"
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