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laier
Salottino
Utente Virtuoso
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Inserito il - 11/01/2008 : 18:36:03
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viviamo in una regione già molto degradata... basta uscire poco fuori dalla mia città e trovare tante discariche minerarie,piene di sostanze molto nocive lo stato e la regione non bonificano quelle che abbiamo e noi dovremo farci carico di quella delle altre regioni?
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cedro del Libano
Salottino
Utente Mentor
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Inserito il - 11/01/2008 : 18:45:10
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| Gio ha scritto:
I napoletani è gente meravigliosa, non capisco come il popolo sardo non li voglia aiutare. Con che coraggio si fa pagare lo smaltimento ai napoletani? Suvvia, fate i bravi....io mi sento vicino ai miei amici napoletani, gente laboriosa che non ha mai chiesto un aiuto da Roma e i pochissimi soldi ricevuti da Bruxelles li hanno sempre spesi con oculatezza e onestâ.
Forza Napoli, domenica battete il Milan e più nessuno protesterà per i rifiuti.
Sardi.....mi avete deluso....
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Gio' hai sentito il TG delle sei?
Presto l'immondezza che nessuno vuole se la prende la Svizzera. Ticino e zurigo hanno dato la loro piena disponibilita'.
Ancora una volta l'Italia ha dimostrato che ha ancora molto da imparare'. Quanto chiasso si è fatto per un problema di mala organizzazione.
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Albertina
Salottino
Utente Mentor
Poetessa Paradisolana
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Inserito il - 11/01/2008 : 18:45:28
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| ziama ha scritto:
Maahhh....io mi sono rotta le scatole di questi discorsi politici che un partito e' meglio di un altro... Quando si tratta di interessi, non esiste piu un'ideologia politica ma ognuno guarda al proprio guadagno e alle proprie tasche. E' troppo facile puntare il dito e dire QUELLI NON L'AVREBBERO FATTO!!
Scusatemi, ma la mia stima dell'essere umano non va cosi in alto!!
Non sono indipendentista e non lo saro' mai!
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Il problema è che l'unica risorsa della Sardegna è la natura, la sua storia e la sua tradizione, dunque la sua economia si potrà reggere solo sulla valorizzazione di queste componenti. Soru ha alimentato queste speranze e adesso, alla chetichella, prende accordi con Prodi e ci porta la spazzatura dalla Campania. E' chiaro che non ha più valore il voto che gli hanno dato, perché ormai lui non rappresenta più la volontà della gente che lo ha votato. Ed è naturale che i sardi si siano sentiti presi in giro. E poi, mettiamo che fosse necesario un atto di solidarietà, perché non ha avuto il coraggio di parlare? Quindi qui non si tratta di destra o di sinistra: qui si tratta di aver scordato il suo ruolo che è quello di rappresentare la sua gente.
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pisittu
Utente Medio
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Inserito il - 11/01/2008 : 18:47:37
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aggiornamenti...con bugie
Soru ora annuncia: «Arriveranno dieci navi» [Regione]
Giornata di tensioni e di contestazioni nei confronti del presidente, in serata il vertice
«Noi stiamo bene, possiamo essere solidali» Saranno coinvolti tutti i territori dell’isola
CAGLIARI. Dieci navi da Napoli per complessive seimila tonnellate di rifiuti. Solo al termine di una giornata di tensioni e polemiche politiche e scontri violenti al porto canale, Renato Soru ha accettato di rivelare il «peso» della solidarietà alla Campania che, consultando soltanto la sua giunta, aveva immediatamente garantito a Romano Prodi a nome della Sardegna. Soru ha dato l’annuncio durante il vertice con gli amministratori locali, al quale hanno partecipato tre presidenti e due vice presidenti di Provincia ma solo pochissimi sindaci. Saranno coinvolti tutti i territori. Convocato prima per le 19 e poi spostato alle 19.30, il vertice è iniziato poco dopo le 20 perché il presidente della Regione aveva deciso di trasferirsi nello studio di una televisione locale per parlare dell’emergenza rifiuti in una trasmissione con i neolaureati. Ad attenderlo in viale Trento, oltre all’assessore all’Ambiente Cicito Morittu («sono sicuro che la maggioranza dei sardi è d’accordo con noi», ha dichiarato alla Rai»), c’erano innanzitutto tre presidenti di Provincia: Graziano Milia (Cagliari), Pietrina Murrighile (Olbia-Tempio) e Piero Carta (Ogliastra), più i vice presidenti di Oristano e del Sulcis-Iglesiante. E c’erano i sindaci di Ozieri, Porto Torres e Villacidro. Nella sua introduzione Soru è stato breve. In estrema sintesi ha detto che «la Regione Sardegna sta andando bene nella politica della raccolta e dello smaltimento dei rifiuti ed è quindi in grado di dare un segno di solidarietà forte secondo il principio sancito dall’articolo 2 della Costituzione. Il presidente ha riferito che il quantitativo di rifiuti trasportato da una nave da Napoli equivale alla quantità raccolta ogni giorno nell’area vasta di Cagliari: una quantità che è sopportabile e che non creerà problemi nell’isola. Quasi tutti gli amministratori locali hanno detto di apprezzare la decisione del presidente della Regione e lo hanno difeso dalle critiche durissime che gli sono piovute soprattutto dal Centrodestra e dagli indipendentisti. «Non entusiasta» ma «responsabile» si è detto Graziano Milia. Il presidente della Provincia di Cagliari ha preso subito le distanze dalla questione delle «procedure» e dalla mancata consultazione preventiva che ha fatto infuriare anche molti esponenti del Centrosinistra provocando anche clamorose assenze politiche al vertice, come quelle del sindaco e del presidente della Provincia di Sassari. Del caso delle procedure, ha tagliato corto Milia, «discuteremo quando sarà risolta l’emergenza». Se Soru alla fine ha accettato di parlare di numeri pare che lo abbia fatto dietro le insistenze di Milia: «Se siamo di fronte a una o due navi non c’è problema, se dobbiamo affrontare altro vogliamo saperlo subito». Quando il presidente della Regione ha riferito delle dieci navi e delle 5-6 mila tonnellate di rifiuti, Milia ha commentato: «E’ ancora sopportabile, ma che non siano di più, perché altrimenti anche la Sardegna inizierebbe ad avere problemi». Ma in futuro questi numeri potranno cambiare ancora? Soru ha risposto a Milia, secondo quanto riferito dallo presidente della Provincia di Cagliari, affermando che gli accordi non prevedono altro e che egli non ha infatti altre informazioni. Per quanto riguarda la solidarietà, il rappresentante di Oristano ha chiesto che quanto Soru ha dimostrato nei confronti di Napoli sia ripetuto in caso di crisi della discarica di Bau Craboni. Crisi che, ha avvertito, potrebbe non essere lontana. Il rappresentante del Sulcis-Igliesiente, a sostegno di Soru, ha ricordato che la Sardegna ha un debito di solidarietà con la penisola: «Sappiamo bene - ha detto - che dalla Sardegna partono 480 mila tonnellate di rifiuti tossici nocivi». E’ infine passata la proposta del sindaco ozierese Leonardo Ladu, che cioé siano tutti i territori isolani attrezzati a farsi carico della situazione di emergenza. Poco prima del vertice, registrando la trasmissione televisiva, Renato Soru ha detto che «le cose stanno esattamente come appaiono: c’è una regione che ha un’estrema difficoltà e c’è un’emergenza che è diventata nazionale. Chi può dà una mano d’aiuto, senza bisogno di distinguerci tra destra e sinistra. Le cifre non sono così spaventose come qualcuno diceva». Parlando di solidarietà, Soru ha spiegato: «E’ esattamente quello che ci aspettiamo noi quando siamo in difficoltà. Vorrei ricordare l’articolo 2 della Costituzione: ‘La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell’uomo, sia come singolo sia nelle formazioni sociali ove svolge la sua personalità, e richiede l’adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale’. Questo è lo Stato di cui siamo cittadini». Alla domanda sulle proteste in corso a Cagliari, compresa quella di alcuni sindaci, annunciata per oggi, il presidente ha aggiunto: «Credo che sbaglino, e vorrei tranquillizzarli. Posto che credo di interpretare i sentimenti dei sardi: noi siamo un popolo solidale, generoso e responsabile. Credo che sbaglino anche perché devono considerare che la Sardegna può dare una grossa mano perché in questi tre anni ha svolto un’attività esemplare nel campo della gestione dei rifiuti. Si è data un Piano regionale dei rifiuti. Siamo messi piuttosto bene. Soprattutto siamo in un percorso molto virtuoso: in questi tre anni siamo passati dallo zero al 30 per cento di raccolta differenziata. E non sono ancora partite alcune città capoluogo, quando partiranno arriveremo al 40 per cento. Con l’obiettivo del 70 per cento entro il 2012, ci sarà un ricorso molto modesto alle discariche e ai termovalorizzatori». A proposito di termovalorizzatore, si è parlato di Ottana: «Era stato avviato un bando di gara. Eravamo pronti a passare alla seconda fase, ma erano emerse delle difficoltà, un’opinione diversa del territorio, così avevamo coinvolto le popolazione locale. Rispetteremo la loro opinione. Ma se raggiungeremo il 70 per cento di differenziata, non avremo bisogno di termovalorizzatori».
http://www.rassegnanuoro.it/rassegn...asp?ID=28283
--------------------- nel testo ho trovato l'ennesimo esempio di bugia politica è quello evidenziato in rosso che parla delle 480000 tonnellate esportate!
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Il Piano regionale per i rifiuti speciali
Il decreto legislativo n. 22 del 1997 (più noto come “legge Ronchi”), in attuazione delle direttive comunitarie sui rifiuti urbani, sui rifiuti pericolosi e sugli imballaggi, ha profondamente innovato la disciplina della pianificazione in materia, spostando l’attenzione verso il concetto di “gestione integrata dei rifiuti”. Questa nuova impostazione ha reso necessario procedere ad una profonda revisione degli strumenti pianificatori esistenti in Sardegna. Per quanto riguarda i rifiuti speciali, la Regione ha elaborato nell’aprile del 2002 uno specifico Piano, che indica il complesso delle attività e dei fabbisogni degli impianti necessari ad assicurare lo smaltimento in luoghi prossimi a quelli di produzione, al fine di favorire la riduzione della movimentazione dei rifiuti. Inoltre, compito del Piano è anche quello di determinare le iniziative dirette a limitare la produzione dei rifiuti ed a favorire il riutilizzo, il riciclaggio ed il recupero, sia di materia che di energia. Il Piano regionale parte da una disamina del panorama produttivo dei rifiuti speciali, che evidenzia il persistere di un importante comparto metallurgico nel polo industriale di Portovesme; il crollo, rispetto agli anni 80 e 90, dell’industria chimica e delle fibre, con un ridimensionamento delle attività che risultano concentrate nei poli industriali di Cagliari-Portotorres-Ottana, mentre è rimasta immutata nel tempo l’importanza del polo petrolifero di Sarroch; la significativa presenza dell’industria alimentare, con numerose aziende nel settore lattiero-caseario; l’importanza del settore della lavorazione dei minerali non metalliferi, con concentrazione delle attività legate alla lavorazione del marmo e del granito in provincia di Nuoro; il persistere delle attività legate alla produzione di energia, pur con un ridimensionamento del polo di Portovesme a favore di una nuova realtà produttiva nel polo di Sarroch.
Provenienza e la produzione - Dall’analisi dei dati più recenti emerge come la Sardegna sia caratterizzata, dal punto di vista della produzione dei rifiuti speciali, dalla presenza di alcuni flussi omogenei legati alle attività più rilevanti, quali i residui dall’industria della produzione e lavorazione del metallo (fanghi rossi dalla lavorazione dell’Euroallumina e scorie metallurgiche dell’impianto dell’ex-Enirisorse, entrambi di Portovesme) ed i residui dagli impianti termoelettrici (ceneri e gessi dagli impianti di potenza), e da una più limitata produzione di rifiuti da utenze diffuse. Infatti, su un totale di 2.200.000 t/a di rifiuti speciali complessivi prodotti, i flussi omogenei incidono per circa 1.400.000 t/a (oltre il 60%). Basta un esame anche superficiale dei contenuti del Piano per ricavarne in maniera chiara che la produzione dei rifiuti industriali è concentrata nella provincia di Cagliari (93%), in modo particolare nell’area industriale di Portovesme (fanghi rossi e scorie solide del polo piombo-zinco rappresentano il 75% del totale regionale). Le altre province incidono in misura ridotta, in particolare quella di Oristano, che non raggiunge l’uno per cento. A livello regionale, i rifiuti pericolosi rappresentano circa il 22% del totale (scorie del polo piombo-zinco di natura solida, in provincia di Cagliari), mentre i fanghi rappresentano l’aliquota principale (63%) della produzione totale di rifiuti industriali. Quanto ai rifiuti speciali da attività non industriali, vale a dire quelle commerciali, artigianali e di servizio, risulta localizzata principalmente in provincia di Cagliari (52%) e Sassari (34%), mentre le altre due province incidono in modo più modesto. La natura solida del rifiuto è quella preponderante, ma anche i fanghi rivestono un’importanza particolare, interessando il 14% del totale; i rifiuti liquidi risultano essere di entità trascurabile. I rifiuti sono soprattutto di natura non pericolosa, ma in misura assoluta la quantità dei pericolosi (circa 15 mila t/a) non è trascurabile.
Destinazione - Lo smaltimento in discarica rimane la forma di maggiore utilizzo, ma anche il recupero risulta essere significativo. Le altre forme di smaltimento sono più marginali, così come quello in territorio extra-regionale, che non raggiunge l’1 per cento. L’analisi di dettaglio delle varie situazioni ha permesso di riscontrare le seguenti caratteristiche delle tipologie di smaltimento adottate: – per i flussi omogenei (fanghi rossi e scorie metallurgiche), la destinazione specifica risulta essere la discarica, con opere ad esse esclusivamente dedicate, mentre per le ceneri ed i gessi da impianti di potenza la
http://www.sardegnaindustriale.it/a...zine=2005001
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Modificato da - pisittu in data 11/01/2008 18:49:51 |
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ziama
Salottino
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Inserito il - 11/01/2008 : 18:50:47
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Citando Albertina:
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Esatto! Concordo con te... Io rispondevo a chi, usando e abusando di questa situazione, vuole fare propaganda politica e far apparire coloro che non aderiscono ad una certa ideologia come i "cattivi"...
Io potrei fare parte dei "cattivi", in quanto non credo e non credero' mai ad un Sardegna in grado di governarsi da sola... tanto una volta arrivati al potere (come il lupo addomesticato che sente per la prima volta il gusto del sangue in bocca) SONO TUTTI UGUALI e TUTTI VENDUTI, o VENDIBILI!!!!!!!!!
Se avessi potuto ieri, sarei stata in prima fila a dimostrare accanto ai miei CONTERRANEI e non accanto ai miei COMPAGNI DI PARTITO!
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Modificato da - ziama in data 11/01/2008 18:53:07 |
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cedro del Libano
Salottino
Utente Mentor
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Inserito il - 11/01/2008 : 18:55:55
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Quoto il pensiero di Ziama.
Non è il momento giusto per una indipendenza e poi io ci vedo solo unaguerra civile.
Scusatemi tanto ma pe reggersi da soli non basta solo l'amor di patria ,occorrono anche materie prime che la Sardegna ha esaurito gia' da parecchio tempo.
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laier
Salottino
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Inserito il - 11/01/2008 : 18:56:59
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non volevo fare discorsi politici concordo solo con il fatto che dobbiamo essere noi sardi a decidere il nostro futuro,non le segreterie centrali dei partiti nazionali
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marcello
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Inserito il - 11/01/2008 : 18:58:31
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Sono alibito dagli avvenimenti delle ultime 24 ore è una cosa vergognosa vedere dei conterranei presi a botte solo per manifestare la loro pacifica indignazione nei confronti di un governatore suddito di roma e che ha autorizato il trasferimento della mmonneza campana. Mi sembrava di vedere immagini da regime sudamericano e mentre a napoli venivano consumate le solite sceneggiate con urla pianti gente che si vuole dar fuoco e commettere grossi crimini come incendiare autobus, cassonetti, mezzi dei vigili del fuoco, poi aggiungiamoci pure la ciliegina sulla torta l'interruzione di pubblico servizio insomma hanno combinato di tutto e di più è non hanno avuto lo stesso trattamento spettato ai nostri conterranei, grazie a quel che si dice del ministro amato (scusate se non gli metto la maiuscola)che ha allertato le forze dell' ordine di respingere i teppisti VERGOGNA!!non parliamo poi del ministro dell'ambiente stercorario scanio (mi pare che si chiami cosi) che ha contribuito alla situazione venitasi a creare nel napoletano dovrebbe dimettersi dall'ambiente e diventare il ministro della mmonneza VERGOGNA!! ed in fine il nosrtro governatore che con il suo "SI" dovrebbe essre promosso per minimo altri 5 anni come governatotre della mmonneza campana altro che "Sardegna fatti bella"[ VERGOGNA!!
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Albertina
Salottino
Utente Mentor
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Inserito il - 11/01/2008 : 19:00:10
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| ziama ha scritto:
Citano Albertina:
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Esatto! Concordo con te... Io rispondevo a chi, usando e abusando diquesta situazione, vuole fare propaganda politica e far apparire coloro che non aderiscono ad una certa ideologia come i "cattivi"...
Io potrei fare parte dei "cattivi", in quanto non credo e non credero' mai ad un Sardegna in grado di governarsi da sola... tanto una volta arrivati al potere (come il lupo addomesticato che sente per la prima volta il gusto del sangue in bocca) SONO TUTTI UGUALI e TUTTI VENDUTI, o VENDIBILI!!!!!!!!!
Se avessi potuto ieri, sarei stata in prima fila a dimostrare accanto ai miei CONTERRANEI e non accanto ai miei COMPAGNI DI PARTITO!
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Brava, Ziama. Votare per un partito non significa ingabbiarsi e fare tutto ciò che ci dicono di fare, ma scegliere una strada per far valere le nostre idee. Io credo che persone di tutti i partiti avevano il diritto di protestare contro queste decisioni imposte. E credo anche che sui gesti di soldarieta sia necessaria l'informazione; doveroso far conoscere il prezzo della solidarietà richiesta.
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ziama
Salottino
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Inserito il - 11/01/2008 : 19:00:41
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| cedro del Libano ha scritto:
Quoto il pensiero di Ziama.
Non è il momento giusto per una indipendenza e poi io ci vedo solo unaguerra civile.
Scusatemi tanto ma pe reggersi da soli non basta solo l'amor di patria ,occorrono anche materie prime che la Sardegna ha esaurito gia' da parecchio tempo.
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Occorrerebbe anche un'unita' che tra sardi non c'e'!!! Anche in questa situazione, pur protestando per la stessa cosa, si e' subito colta l'occasione di farsi la forca l'uno con l'altro (perche' di un partito piuttosto che di un altro).. Allora ribadisco POCOS, LOCOS Y MALOS UNIDOS... E ci vogliamo governare da soli???? Si, alla moda delle tribu' africane con le loro faide interne!!
Chiudo qui che e' meglio!
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Albertina
Salottino
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Inserito il - 11/01/2008 : 19:02:42
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| marcello ha scritto:
Sono alibito dagli avvenimenti delle ultime 24 ore è una cosa vergognosa vedere dei conterranei presi a botte solo per manifestare la loro pacifica indignazione nei confronti di un governatore suddito di roma e che ha autorizato il trasferimento della mmonneza campana. Mi sembrava di vedere immagini da regime sudamericano e mentre a napoli venivano consumate le solite sceneggiate con urla pianti gente che si vuole dar fuoco e commettere grossi crimini come incendiare autobus, cassonetti, mezzi dei vigili del fuoco, poi aggiungiamoci pure la ciliegina sulla torta l'interruzione di pubblico servizio insomma hanno combinato di tutto e di più è non hanno avuto lo stesso trattamento spettato ai nostri conterranei, grazie a quel che si dice del ministro amato (scusate se non gli metto la maiuscola)che ha allertato le forze dell' ordine di respingere i teppisti VERGOGNA!!non parliamo poi del ministro dell'ambiente stercorario scanio (mi pare che si chiami cosi) che ha contribuito alla situazione venitasi a creare nel napoletano dovrebbe dimettersi dall'ambiente e diventare il ministro della mmonneza VERGOGNA!! ed in fine il nosrtro governatore che con il suo "SI" dovrebbe essre promosso per minimo altri 5 anni come governatotre della mmonneza campana altro che "Sardegna fatti bella"[ VERGOGNA!!
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Sì, anche io ho notato la sproporzione tra la protesta pacifica e l'intervento delle forze dell'ordine.
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laier
Salottino
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Inserito il - 11/01/2008 : 19:05:13
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la forca se la sono fatta i partiti l'uno contro l'altro non la gente comune...
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mauroalfa
Nuovo Utente
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Inserito il - 11/01/2008 : 19:07:46
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almeno adesso che sappiamo che domani arrivera la seconda nave facciamoci valere scendiamo tutti in strada e feghiamocene di quelli che dicono la solidarieta . forse dovreddero portarla a casa di quelle persone io la mia SARDEGNA la voglio cosi com' è incontaminata e appunto come dice qualcuno per quello che inquina la saras, basta con altro inquinamento scendiamo in strada scendiamo in strada e non facciamoci vedere titubanti perche seno diventeremo il mondezzaio d'italia , con i relativi posti di lavoro di mondezzari, vorrei vedere chi non vorrebbe un altro futuro per i propri figli.
Beati i sardi che hanno la sardegna
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ziama
Salottino
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Inserito il - 11/01/2008 : 19:09:25
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Laier, guarda tu stesso i commenti qui....sui chi e' andato a protestare... Gia' si accusavano alcuni dei manifestanti di essere andati li solo per mettersi in mostra.... Gia' si puntava il dito contro chi, non avendo la stessa fede di altri, andava a manifestare in "malafede" e non ci metteva lo stesso "impegno".... Questo secondo te non e' farsi la forca gli uni con gli altri? Tutti in piazza per lo stesso motivo, ma c'e' ancora chi ci trova da ridire... Ma stiamo scherzando? E vogliamo una Sardegna unita e indipendente?
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cedro del Libano
Salottino
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Inserito il - 11/01/2008 : 19:15:43
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| ziama ha scritto:
| cedro del Libano ha scritto:
Quoto il pensiero di Ziama.
Non è il momento giusto per una indipendenza e poi io ci vedo solo unaguerra civile.
Scusatemi tanto ma pe reggersi da soli non basta solo l'amor di patria ,occorrono anche materie prime che la Sardegna ha esaurito gia' da parecchio tempo.
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Occorrerebbe anche un'unita' che tra sardi non c'e'!!! Anche in questa situazione, pur protestando per la stessa cosa, si e' subito colta l'occasione di farsi la forca l'uno con l'altro (perche' di un partito piuttosto che di un altro).. Allora ribadisco POCOS, LOCOS Y MALOS UNIDOS... E ci vogliamo governare da soli???? Si, alla moda delle tribu' africane con le loro faide interne!!
Chiudo qui che e' meglio!
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Chiudi ,Chiudi che tanto non ne vale la pena, vai e farglielo capire che vivere non occorre solo l'aria.
Chiudi ,ma io quoto di nuovo.
Sta politica di partito mi ha proprio rotta,quando mi arriva la scheda per votare la metto nel riciclo.
Votare per che cosa,per vedere solo i pasticci che combinano?.
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