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ampuriesu
Utente Attivo
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Inserito il - 01/10/2009 : 12:16:39
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sabry... bene come procedimento anzi corretto! Eventualmente volessi modificare qualche fiore come dimensione, vedi di non eccedere altrimenti il ricamo perde l'amonia che dovrebbe avere. Se ci fai caso gli scialli portano all'angolo i fiori più grandi per poi andare a rimpicciolirsi mano mano che arrivi alla fine. Altra cosa ancora più importante, se decidi di modificare o aggiungere qualche fiore tieni presente lo stile del motivo altrimenti rovini tutto. Giusto per capire...non puoi fare su uno scialle che reca quei piccoli melograni e quelle rose tipiche del ricamo imbottito a punto pieno, rose tipiche della balza della gonna di Sennori, di quelle di Osilo o quelle del costume di Ittiri che sono belle realizzate a punto raso e non a punto pieno. Del resto penso che con un po di fantasia potresti anche sbizzarrirti un tantino e creare qualcosa di originale ma che rispecchia la tradizione.
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babborcu
Salottino
Utente Virtuoso
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Inserito il - 01/10/2009 : 12:57:59
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saggi consigli quelli di ampuriesu.. devi rispettare le caratteristiche di disposizione ,quella che ioc hiamo sintassi, e le proporzioni dei fiori,,, va bene il procedere cosi' creanco man mano ,,ma a scapito di sorprese io delimiterei bene gli spazi pieni e quelli vuoti,, per es definendo l'ingombro di un fiore con un'imbastitura rondeggiante,, poi deciderai se are una rosa ,un garofano o magari una foglia,,, perchè se non definisci bene la struttura generale della decorazione potresti sbagliare...
anche a me non convince l'ipotesi dell'importazione ... ma non posso escluderla recisamente ... sebbene sia convinto che quegli scialli con fiori "piatti "e grandi siano di riretta ispirazione, e i proptotipi magari, di provenienza spagnola... con imitazioni locali...erano gli scialli alla carioca tanto di moda in europa dopo il 1918---- quello che e' stato detto da manu conferma quanto ho affermato.. per quanto sappia che alcune realtà ristrettamente locali a volte negano la norma.... per esempio a ittiri non sono mai stati accolti,,,soltanto quelli violacei per velare le staue dei santi nella settimana santa... mentre scialli di tibet non ricamati sono stati introdotti negli anni 20-30 del novecento..analogamente a oisilo, thiesi e circondario..
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sabry
Utente Attivo
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Inserito il - 01/10/2009 : 13:06:55
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per intenderci, gli scialli che stò prendendo come linea guida sono uno di vallermosa e uno di villasor di cui già ho postato le foto che in linea di massima hanno la stessa struttura, ci sono cose che mi piacciono sia dell'uno che dell'altro quindi semplicemente prenderò spunto da entrambi. ciau
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sabry
Utente Attivo
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Inserito il - 01/10/2009 : 13:10:27
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per quanto riguarda il disegno, ho riportato entrambi su carta lucida da progetti a dimensione reale (deformazione professionale) quindi sarà impossibile destrutturarli.
se vi mando la foto dell'abito che ho cucito mi promettete di non massacrarmi?
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ampuriesu
Utente Attivo
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Inserito il - 01/10/2009 : 15:25:33
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| sabry ha scritto:
se vi mando la foto dell'abito che ho cucito mi promettete di non massacrarmi?
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Tranquilla che qui siamo amici e non giudici del periodo dell'inquisizione. A meno che... non si veda plastica, tendine da cucina, chincaglieria cinese ecc...
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babborcu
Salottino
Utente Virtuoso
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Inserito il - 01/10/2009 : 15:32:00
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paura sabry'??? posso garantire per ampuriesu,,e lui, credo per me... siamo degli agnellini... a meno che.. ma non credo sia il tuo caso,, sei scrupolosa.,, si vede.. e poi le critiche, se davvero e' il caso di farle debbono essere sempre costruttive,,,,
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santobevitore
Utente Medio
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Inserito il - 01/10/2009 : 16:00:54
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| babborcu ha scritto: a ittiri i grembiali copricapo erano stampati in fabbrica... quando le stoffe con i disegni ormai divenuti canonici non erano più fabbricate alcune artigliane li dipingono e stampano in posto..,. dovrebbero essere più pregiati,, invece in questo caso sono ritenuti meno importanti di quelli continentali.. soltanto oggi diciamo:e' dipinto e li apprezziamo di piu?
credo che la stessa cosa,santobevitore mi conforti, avvenga a cabras per i fazoletti stampati e dipinti...
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Verissimo. I fazzoletti dipinti, sebbene eseguiti spesso con grande dispendio di tempo e con ottimi risultati, non erano tenuti in grande considerazione. Per questo si preferiva usarli ogni giorno e tenere quelli stampati (sempre più rari col tempo) per le domeniche o le feste. Il prodotto di importazione era ritenuto migliore anche nel caso delle camicie. Molto presto, nei costumi femminili, si sostituì la tela di lino di fattura domestica con la tela di importazione, più morbida e di un bianco smagliante. Per quanto riguarda gli scialli, oltre a quelli di seta, destinati a poche donne ricche, esistono solo quelli di tibet nero, piegati di lungo e non in diagonale, giunti, come dice Babborcu, negli anni '20-'30. Quello ricamato, che mi sembra abbastanza diffuso in Sardegna, da noi è completamente sconosciuto. Saluti
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babborcu
Salottino
Utente Virtuoso
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Inserito il - 01/10/2009 : 17:31:13
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santo testimonia le usanze della sua zona... ed anche qui la minore reputazione di elaborati ai nostri occhi pregiati, rispetto a quelli comprati...
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sabry
Utente Attivo
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Inserito il - 02/10/2009 : 09:09:41
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per ora inserisco una foto con l'abito indossato poi questo fine settimana faccio le foto più dettagliate e lunedì ve le posto.
tre generazioni, io come avrete intuito sono la prima a sinistra, mio figlio al centro e mia madre a dx, l'abito di mia madre è preso in affitto, mentre il mio e quello del bimbo li ho cuciti io. alla carica con delicatezza.
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ampuriesu
Utente Attivo
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Inserito il - 02/10/2009 : 10:42:32
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Sabry.... dai che non sono male i tuoi costumi! Forse avrei evitato i bottoni finto gioiello del gilet di tuo figlio ma per il resto lo trovo bello e ben fatto. Il fatto dei bottoni è per fare il giudice della santa inquisizione. Comunque niente da dire per il confezionamento per il resto dovrebbe esprimersi qualcuno della tua zona che conosce bene la foggia. Invece per il costume che indossa tua madre avrei da dire... sicuramente l'ha affittato in qualche negozio di vestiti di carnevale (scherzo ovviamente), il corpetto è lucidissimo realizzato con quel lampasso di plastica che al solo pensiero di stirarlo si è già attaccato al ferro. Il tuo mi sembra di broccato vero invece anche se non si vede bene. O sbaglio? Se mi dici che è sintetico riparto con le critiche
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sabry
Utente Attivo
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Inserito il - 02/10/2009 : 11:24:18
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no non sbagli, è vero. i bottoni dell'abito del bambino li posso sostituire con quelli classici neri? o cosa mi consigliate?
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furittu
Salottino
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Inserito il - 02/10/2009 : 14:04:33
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maria giovanna carta fine 1800 con il clasico doppiu muccadori
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furittu
Salottino
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Inserito il - 02/10/2009 : 14:12:20
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http://i37.tinypic.com/2ui9cv5.jpg[/imgfine 1800 giuseppe luigi picciau copostipite dei picciau a sestu il suo vestito tradizionale a me non sembra di monserrato anche qua vorrei una schiarita ciao a tutti siete bravissimi
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Modificato da - furittu in data 02/10/2009 14:13:56 |
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ampuriesu
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Inserito il - 02/10/2009 : 15:37:44
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| sabry ha scritto:
no non sbagli, è vero. i bottoni dell'abito del bambino li posso sostituire con quelli classici neri? o cosa mi consigliate?
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Non conosco la foggia del vostro abbigliamento tradizionale. In anglona per esempio il gilet è di velluto con doppia fila di bottoni. Solitamente sono neri di osso o rivestiti di velluto e ne ho visti alcuni confezionati come abiti di matrimonio che invece di questi classici bottoni hanno i bottoni in filigrana d'argento come quelli dei gemelli.
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maniscialli
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Inserito il - 02/10/2009 : 18:34:01
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Sabry…porta pazienza se non ci sono indicazioni la strada è molto difficile…continua a cercare dei capi dell’abito tradizionale…quando e dove meno te lo aspetti trovi quel che cerchi…esperienza personale. Le foto che hai postato tempo fa ripeto non aiutano molto…mi incuriosisce,ma non riesco a decifrare la donna che sta la centro della foto…potresti postarla nuovamente con una risoluzione maggiore...dirti così senza “prove” cosa devi cucire è impossibile…
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