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John tutor
Salottino
Utente Senior
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Inserito il - 18/03/2008 : 21:43:46
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Quel calmo ondeggiare tra due pagine bianche, un giorno inventerà un tramonto. E noi due, fermi, come una vela dipinta.
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Ascolta...è silenzio, svela la tua essenza, la tua luce nell'ombra, la tua ombra nella luce, l'eternità in un istante.
http://blog.libero.it/HUGOPOET/view.php
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Albertina
Salottino
Utente Mentor
Poetessa Paradisolana
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Inserito il - 18/03/2008 : 21:44:05
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| asia ha scritto:
| john tutor ha scritto:
Mendicante d'azzurro
Dove andrò? dove sono quei prati di stelle? quel silenzio appeso al mio cuore? Una risposta sbatte le ali, e và, delirante, a scrutare pollini e parole, che risorgono, mentre singhiozza il mare. Nostalgia. Nostalgia è questa grata, oltre, pioli verso il cielo, dove non so arrivare...
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Un sogno... una primavera senza colori, il mare che piange di nostalgia e la tua solitudine. La scala verso il cielo, tra speranza e fede, ti è negata dall'incertezza del finito. Che continua ad inghiottirti nel baratro della lontananza.
Ma vale la pena di provare a salire...
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Sì, sali John, perché ne vale la pena, perché in alto l'aria si fa più leggera e visto da lassù il mondo sembra più bello. Complimenti! Bravissimo, come sempre.
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euneada
Salottino
Utente Attivo
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Inserito il - 19/03/2008 : 18:44:10
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| john tutor ha scritto:
Quel calmo ondeggiare tra due pagine bianche, un giorno inventerà un tramonto. E noi due, fermi, come una vela dipinta. Bellissima .... mi ripeto lo so .... ops....devo pero' dire... che " Mendicante d'azzurro " mi è rimasta nel cuore... già dal suo titolo che è "pieno" ....a quelle grate... ...e qui mi fermo !!!.... ciao Euneada
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Modificato da - euneada in data 19/03/2008 18:45:01 |
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John tutor
Salottino
Utente Senior
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Inserito il - 19/03/2008 : 18:53:19
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In quest'alba dolce, mite d'aprile, tra baci sanguigni, donne raccolgono vocianti come canti gabbiani il mio sangue disperso da un effimero incanto.
Ora petali, guardo tremare, sparsi su bianche lenzuola; furono rose, inconsolabili labbra, vinte, che invoco nel sonno.
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Modificato da - John tutor in data 19/03/2008 18:55:10 |
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Ascolta...è silenzio, svela la tua essenza, la tua luce nell'ombra, la tua ombra nella luce, l'eternità in un istante.
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John tutor
Salottino
Utente Senior
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Inserito il - 19/03/2008 : 18:54:39
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| euneada ha scritto:
| john tutor ha scritto:
Quel calmo ondeggiare tra due pagine bianche, un giorno inventerà un tramonto. E noi due, fermi, come una vela dipinta. Bellissima .... mi ripeto lo so .... ops....devo pero' dire... che " Mendicante d'azzurro " mi è rimasta nel cuore... già dal suo titolo che è "pieno" ....a quelle grate... ...e qui mi fermo !!!.... ciao Euneada
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Ciao carissima, grazie.
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Tranquillo
Salottino
Utente Senior
Ironic Man
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Inserito il - 19/03/2008 : 19:20:04
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| john tutor ha scritto:
Quel calmo ondeggiare tra due pagine bianche, un giorno inventerà un tramonto. E noi due, fermi, come una vela dipinta.
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Bella, bella!!!
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Modificato da - Tranquillo in data 19/03/2008 19:23:10 |
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asia
Salottino
Utente Senior
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Inserito il - 20/03/2008 : 15:34:38
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| john tutor ha scritto:
In quest'alba dolce, mite d'aprile, tra baci sanguigni, donne raccolgono vocianti come canti gabbiani il mio sangue disperso da un effimero incanto.
Ora petali, guardo tremare, sparsi su bianche lenzuola; furono rose, inconsolabili labbra, vinte, che invoco nel sonno.
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L'abbinamento di versi tanto profondi con quest'immagine che li rappresenta ha solo un nome: ARTE. E il fatto che tu sia un artista è per me un'unica, grande certezza.
Un bacio Hugo.
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John tutor
Salottino
Utente Senior
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Inserito il - 21/03/2008 : 12:48:36
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| asia ha scritto:
[quote]john tutor ha scritto:
In quest'alba dolce, mite d'aprile, tra baci sanguigni, donne raccolgono vocianti come canti gabbiani il mio sangue disperso da un effimero incanto.
Ora petali, guardo tremare, sparsi su bianche lenzuola; furono rose, inconsolabili labbra, vinte, che invoco nel sonno.
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L'abbinamento di versi tanto profondi con quest'immagine che li rappresenta ha solo un nome: ARTE. E il fatto che tu sia un artista è per me un'unica, grande certezza.
Un bacio Hugo.
[/q
Grazie carissima, troppo buona, esageratamente buona, è vero , la poesia viene prima di noi, è lei che ci chiama, che ci reclama, è con lei che possiamo creare" il reale, o l'immaginario", in questo caso , carissima, ho trovato questa foto, e per incanto son nati questi versi, che vivevo già, dentro me,nascosti chissà dove. Peccato non poter postare le mie cose con la musica , quasi ne raddoppia l'effetto, l'emozione, basta scegliere le note giuste... ricambio il bacio, aggiungo per te un'abbraccio, e grazie. Hugo.
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euneada
Salottino
Utente Attivo
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Inserito il - 21/03/2008 : 19:32:18
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| john tutor ha scritto:
In quest'alba dolce, mite d'aprile, tra baci sanguigni, donne raccolgono vocianti come canti gabbiani il mio sangue disperso da un effimero incanto.
Ora petali, guardo tremare, sparsi su bianche lenzuola; furono rose, inconsolabili labbra, vinte, che invoco nel sonno.
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…. Perché m’ inquieta ? …. la dolcezza dell’alba …. donne vocianti come canti gabbiani…perché le vedo senza volto ? …. “in processione …solo voci lontane, un ingorgo di labbra, “…. ….. Mi inquieta l’immagine di quell’uomo che pare quasi assente …. o forse solo stremato…non so… comunque … distante da quei petali…. ai quali volta le spalle…. i petali….o le rose ?…. ...
Ciao Euneada
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John tutor
Salottino
Utente Senior
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Inserito il - 23/03/2008 : 00:01:33
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| euneada ha scritto:
| john tutor ha scritto:
In quest'alba dolce, mite d'aprile, tra baci sanguigni, donne raccolgono vocianti come canti gabbiani il mio sangue disperso da un effimero incanto.
Ora petali, guardo tremare, sparsi su bianche lenzuola; furono rose, inconsolabili labbra, vinte, che invoco nel sonno.
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…. Perché m’ inquieta ? …. la dolcezza dell’alba …. donne vocianti come canti gabbiani…perché le vedo senza volto ? …. “in processione …solo voci lontane, un ingorgo di labbra, “…. ….. Mi inquieta l’immagine di quell’uomo che pare quasi assente …. o forse solo stremato…non so… comunque … distante da quei petali…. ai quali volta le spalle…. i petali….o le rose ?…. ...
Ciao Euneada
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Stremato, mia cara, bellissime le tue domande e le tue inquietudini.. ti rispondo con un'altra poesia.. bellissima di Alda Merini.
Maledizione d'amore
Maledetto te che hai preso il fiore dalle mie labbra e senza baciarlo l'hai buttato per terra.. maledetto te che hai cambiato i miei giorni in un orrendo frastuono e non sento più angeli ma vipere intorno.
Ciao Carissima, un bacio, e un grande augurio di buona Pasqua.
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Modificato da - John tutor in data 23/03/2008 00:02:08 |
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Ascolta...è silenzio, svela la tua essenza, la tua luce nell'ombra, la tua ombra nella luce, l'eternità in un istante.
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euneada
Salottino
Utente Attivo
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Inserito il - 23/03/2008 : 17:13:57
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| john tutor ha scritto:
| euneada ha scritto:
| john tutor ha scritto:
In quest'alba dolce, mite d'aprile, tra baci sanguigni, donne raccolgono vocianti come canti gabbiani il mio sangue disperso da un effimero incanto.
Ora petali, guardo tremare, sparsi su bianche lenzuola; furono rose, inconsolabili labbra, vinte, che invoco nel sonno.
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…. Perché m’ inquieta ? …. la dolcezza dell’alba …. donne vocianti come canti gabbiani…perché le vedo senza volto ? …. “in processione …solo voci lontane, un ingorgo di labbra, “…. ….. Mi inquieta l’immagine di quell’uomo che pare quasi assente …. o forse solo stremato…non so… comunque … distante da quei petali…. ai quali volta le spalle…. i petali….o le rose ?…. ...
Ciao Euneada
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Stremato, mia cara, bellissime le tue domande e le tue inquietudini.. ti rispondo con un'altra poesia.. bellissima di Alda Merini.
Maledizione d'amore
Maledetto te che hai preso il fiore dalle mie labbra e senza baciarlo l'hai buttato per terra.. maledetto te che hai cambiato i miei giorni in un orrendo frastuono e non sento più angeli ma vipere intorno.
Ciao Carissima, un bacio, e un grande augurio di buona Pasqua.
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….. E amiamo intensamente….e l’amore ci fa volare in alto….sopra ogni cosa…. ….. e il risveglio ….. rabbioso …. impotente….nei giorni alla ricerca del tutto e del nulla…. Dov’è il tempo in cui gli angeli abbellivano il nostro sentire con le loro dolci melodie ?….
un abbraccio
Euneada
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John tutor
Salottino
Utente Senior
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Inserito il - 24/03/2008 : 11:36:01
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| euneada ha scritto:
| john tutor ha scritto:
| euneada ha scritto:
| john tutor ha scritto:
In quest'alba dolce, mite d'aprile, tra baci sanguigni, donne raccolgono vocianti come canti gabbiani il mio sangue disperso da un effimero incanto.
Ora petali, guardo tremare, sparsi su bianche lenzuola; furono rose, inconsolabili labbra, vinte, che invoco nel sonno.
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…. Perché m’ inquieta ? …. la dolcezza dell’alba …. donne vocianti come canti gabbiani…perché le vedo senza volto ? …. “in processione …solo voci lontane, un ingorgo di labbra, “…. ….. Mi inquieta l’immagine di quell’uomo che pare quasi assente …. o forse solo stremato…non so… comunque … distante da quei petali…. ai quali volta le spalle…. i petali….o le rose ?…. ...
Ciao Euneada
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Stremato, mia cara, bellissime le tue domande e le tue inquietudini.. ti rispondo con un'altra poesia.. bellissima di Alda Merini.
Maledizione d'amore
Maledetto te che hai preso il fiore dalle mie labbra e senza baciarlo l'hai buttato per terra.. maledetto te che hai cambiato i miei giorni in un orrendo frastuono e non sento più angeli ma vipere intorno.
Ciao Carissima, un bacio, e un grande augurio di buona Pasqua.
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….. E amiamo intensamente….e l’amore ci fa volare in alto….sopra ogni cosa…. ….. e il risveglio ….. rabbioso …. impotente….nei giorni alla ricerca del tutto e del nulla…. Dov’è il tempo in cui gli angeli abbellivano il nostro sentire con le loro dolci melodie ?….
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Euneada
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Dov'è quel tempo...quella città dove una volta c'erano due angeli che cercavano il sole, ascoltando il primo suono della gioventù? dov'è quel tempo..quel vento caldo che soffia nell'animo...quell'onda che si frange sul quieto vivere...Dov'è?...quel tempo resta velato...come un fiore segreto...Come incartato da un "pierrot" disoccupato........... e il risveglio...rabbioso... impotente... non impedisce ad un angelo rimasto in terra, di levarsi ancora in volo...al sorgere del giorno...il suo volo ancora incerto... ramingo...che lo sospinge alla ricerca della vita...a cercare nell'azzurro mare, acqua per placare la sua sete... una barca, su cui posare.. posarsi e riposare...nuvole di sogno...dove libero possa sognare...e amore per continuare a volare. Un solitario angelo... la luna sua compagna...il mare ...il suo dolore...il sole...la sua meta.
Ciao. un bacio
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John tutor
Salottino
Utente Senior
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Inserito il - 30/03/2008 : 23:17:05
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CARLA
Vorrei rimanere... e sciegliere per te un nome leggero, un risveglio antico su questo terso foglio che è oggi il cielo. Su, vieni, e guarda lassù, quel lenzuolo di luce, quel passo di donna che corre felice, io lo sento, senti anche tu, seppur con contorni remoti e slabbrati, sussurra la vita nei nostri cuori feriti. Vieni, son cosi grandi i tuoi occhi e troppo piccoli i miei grani, oggi, per una preghiera, quando mi tremano gli occhi per la pena, mentre ho ancora l'odore delle tue lacrime sulle dita. Vieni, guarda, ormai è l'alba, ricorda quel punto quei passi nel cielo, come te hanno amato il coraggio con cui han cercato di non perdermi, come te hanno amato sapermi felice, respirarmi accanto,in un giorno d'aprile. Non sciuparne il silenzio.
Vai ora, con i tuoi grandi occhi, le tue colombe, le piccole mani, fanne ali nel vento. Ora sai, dei miei singhiozzi infiniti, senza una lacrima, senza una parola d'addio, Vai ora, non spegnere il cuore trova la strada, io son qui, con versi di poeta, rimasto a vita amore.
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Modificato da - John tutor in data 30/03/2008 23:22:19 |
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asia
Salottino
Utente Senior
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Inserito il - 30/03/2008 : 23:25:44
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| CARLA
Vorrei rimanere... e sciegliere per te un nome leggero, un risveglio antico su questo terso foglio che è oggi il cielo. Su, vieni, e guarda lassù, quel lenzuolo di luce, quel passo di donna che corre felice, io lo sento, senti anche tu, seppur con contorni remoti e slabbrati, sussurra la vita nei nostri cuori feriti. Vieni, son cosi grandi i tuoi occhi e troppo piccoli i miei grani, oggi, per una preghiera, quando mi tremano gli occhi per la pena, mentre ho ancora l'odore delle tue lacrime sulle dita. Vieni, guarda, ormai è l'alba, ricorda quel punto quei passi nel cielo, come te hanno amato il coraggio con cui han cercato di non perdermi, come te hanno amato sapermi felice, respirarmi accanto,in un giorno d'aprile. Non sciuparne il silenzio.
Vai ora, con i tuoi grandi occhi, le tue colombe, le piccole mani, fanne ali nel vento. Ora sai, dei miei singhiozzi infiniti, senza una lacrima, senza una parola d'addio, Vai ora, non spegnere il cuore trova la strada, io son qui, con versi di poeta, rimasto a vita amore.
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L'amore è sfumato nel ricordo di dolci evanescenze femminili che alimentano i rimpianti di una vita in solitudine. Meravigliose le immagini che ho evidenziato: la quintessenza del sublime.
Complimenti Hugo... sai trasmettere le tue emozioni. E non è un sentiero che tutti possono percorrere.
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Modificato da - asia in data 30/03/2008 23:26:18 |
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UtBlocc
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Inserito il - 31/03/2008 : 04:41:51
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Bravo Hugo, molto bella.
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