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euneada
Salottino
Utente Attivo
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Inserito il - 02/04/2008 : 18:06:12
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CARLA
Vorrei rimanere... e sciegliere per te un nome leggero, un risveglio antico su questo terso foglio che è oggi il cielo. Su, vieni, e guarda lassù, quel lenzuolo di luce, quel passo di donna che corre felice, io lo sento, senti anche tu, seppur con contorni remoti e slabbrati, sussurra la vita nei nostri cuori feriti. Vieni, son cosi grandi i tuoi occhi e troppo piccoli i miei grani, oggi, per una preghiera, quando mi tremano gli occhi per la pena, mentre ho ancora l'odore delle tue lacrime sulle dita. Vieni, guarda, ormai è l'alba, ricorda quel punto quei passi nel cielo, come te hanno amato il coraggio con cui han cercato di non perdermi, come te hanno amato sapermi felice, respirarmi accanto,in un giorno d'aprile. Non sciuparne il silenzio.
Vai ora, con i tuoi grandi occhi, le tue colombe, le piccole mani, fanne ali nel vento. Ora sai, dei miei singhiozzi infiniti, senza una lacrima, senza una parola d'addio, Vai ora, non spegnere il cuore trova la strada, io son qui, con versi di poeta, rimasto a vita amore.
[/quote]
….“ quel passo di donna sussurra la vita nei nostri cuori feriti “…. ascoltala… … ma un’anima sanguina …… …. forse una dolce farfalla vorrebbe smettere di volare ?….. o no !!!!… …. non si smette di saper volare… ….non smette di librarsi leggera chi ha negli occhi i colori vivi dell’amore…. fermati… asciuga le lacrime… e vola in alto….. libera… con i colori delle tue ali…. ancora piu’ accesi…..
bravo come sempre. un abbraccio
Euneada
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John tutor
Salottino
Utente Senior
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Inserito il - 02/04/2008 : 18:46:04
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| euneada ha scritto:
CARLA
Vorrei rimanere... e sciegliere per te un nome leggero, un risveglio antico su questo terso foglio che è oggi il cielo. Su, vieni, e guarda lassù, quel lenzuolo di luce, quel passo di donna che corre felice, io lo sento, senti anche tu, seppur con contorni remoti e slabbrati, sussurra la vita nei nostri cuori feriti. Vieni, son cosi grandi i tuoi occhi e troppo piccoli i miei grani, oggi, per una preghiera, quando mi tremano gli occhi per la pena, mentre ho ancora l'odore delle tue lacrime sulle dita. Vieni, guarda, ormai è l'alba, ricorda quel punto quei passi nel cielo, come te hanno amato il coraggio con cui han cercato di non perdermi, come te hanno amato sapermi felice, respirarmi accanto,in un giorno d'aprile. Non sciuparne il silenzio.
Vai ora, con i tuoi grandi occhi, le tue colombe, le piccole mani, fanne ali nel vento. Ora sai, dei miei singhiozzi infiniti, senza una lacrima, senza una parola d'addio, Vai ora, non spegnere il cuore trova la strada, io son qui, con versi di poeta, rimasto a vita amore.
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….“ quel passo di donna sussurra la vita nei nostri cuori feriti “…. ascoltala… … ma un’anima sanguina …… …. forse una dolce farfalla vorrebbe smettere di volare ?….. o no !!!!… …. non si smette di saper volare… ….non smette di librarsi leggera chi ha negli occhi i colori vivi dell’amore…. fermati… asciuga le lacrime… e vola in alto….. libera… con i colori delle tue ali…. ancora piu’ accesi…..
bravo come sempre. un abbraccio
Euneada [/quote]
Sei...incredibile!!! magnificamente incredibile!!! commenti con una poesia ad altri versi, è questa è poesia euneada, la tua è poesia, le poche parole dell'essenzialità, colte prima che la luce si spenga , svanisca. Sono per te i complimenti, non per me. Brava!!!!!!
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Modificato da - John tutor in data 02/04/2008 18:47:47 |
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Ascolta...è silenzio, svela la tua essenza, la tua luce nell'ombra, la tua ombra nella luce, l'eternità in un istante.
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John tutor
Salottino
Utente Senior
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Inserito il - 06/04/2008 : 00:47:03
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QUEL SOLE...
Quel sole... fiumana prodigiosa che si gira di colori, che intride gli abiti ed il cuore di tanti pesciolini, esuli e curiosi. Quel sole... tanto in alto, naturale tempio, di gote rosee e ciuffi d'anima che sanno d'acqua e mille isole gitane. Quel sole... luce discreta, coriandoli sparsi, del quotidiano fondamenta, quasi maree su camicie di luna. Quel sole... mi disse che io esisto, anche se in coda ad un corteo di lucciole, a lume di lucerna in quella matassa spettinata che è nido del mio cuore.
Quel sole sei tu, amica, che hai soccorso labbra, ombre di viole e menta, tra dune silenziose e cretesi lune, stremate; mentre temevo la rugiada, i gemiti del vento e quel diafano gufeggiare della luna, groviglio d'incertezze, prigione di paure, a mezz'aria, fra supplizi e carcerate rose. Quel sole...amico, come le piccole mani che questo scrivono, che vedranno da una vela, con riconoscenza, le luminarie della tue città, la cortesia, il dialogo lento, bussola e clessidra, principio d'allegria.
Quel sole...amico, te.
"Un giorno qualcuno chiederà, ed io risponderò: osservavo soltanto le farfalle di fiume, dalle ali delicate, una si fermò, sulle mie piccole mani", sui miei anni di uomo.
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Ascolta...è silenzio, svela la tua essenza, la tua luce nell'ombra, la tua ombra nella luce, l'eternità in un istante.
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annika
Nuovo Utente
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Inserito il - 06/04/2008 : 00:54:27
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Good bye...!!
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Modificato da - annika in data 06/04/2008 00:57:38 |
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"I confini ? esistono eccome !!! " Nei miei viaggi ne' ho incontrati molti..e stanno tutti nella mente degli uomini. (Lizard) |
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asia
Salottino
Utente Senior
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Inserito il - 06/04/2008 : 02:37:29
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| QUEL SOLE... Quel sole... fiumana prodigiosa che si gira di colori, che intride gli abiti ed il cuore di tanti pesciolini, esuli e curiosi. Quel sole... tanto in alto, naturale tempio, di gote rosee e ciuffi d'anima che sanno d'acqua e mille isole gitane. Quel sole... luce discreta, coriandoli sparsi, del quotidiano fondamenta, quasi maree su camicie di luna. Quel sole... mi disse che io esisto, anche se in coda ad un corteo di lucciole, a lume di lucerna in quella matassa spettinata che è nido del mio cuore.
Quel sole sei tu, amica, che hai soccorso labbra, ombre di viole e menta, tra dune silenziose e cretesi lune, stremate; mentre temevo la rugiada, i gemiti del vento e quel diafano gufeggiare della luna, groviglio d'incertezze, prigione di paure, a mezz'aria, fra supplizi e carcerate rose. Quel sole...amico, come le piccole mani che questo scrivono, che vedranno da una vela, con riconoscenza, le luminarie della tue città, la cortesia, il dialogo lento, bussola e clessidra, principio d'allegria.
Quel sole...amico, te.
"Un giorno qualcuno chiederà, ed io risponderò: osservavo soltanto le farfalle di fiume, dalle ali delicate, una si fermò, sulle mie piccole mani", sui miei anni di uomo. |
La tua capacità non comune di combinare le parole facendole diventare emozioni mi raggela il sangue e mi procura quei brividi che solo la vera poesia mi sa dare. I passaggi evidenziati dal grassetto sono fantastici.
I tuoi anni di uomo e le tue grandi mani meritano dolci farfalle e caldi soli appaganti, per districare i nodi del tuo cuore con il pettine dell'amore.
Un abbraccio.
[/quote]
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Modificato da - asia in data 06/04/2008 02:44:40 |
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euneada
Salottino
Utente Attivo
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Inserito il - 06/04/2008 : 13:03:31
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| QUEL SOLE...
Quel sole... fiumana prodigiosa che si gira di colori, che intride gli abiti ed il cuore di tanti pesciolini, esuli e curiosi. Quel sole... tanto in alto, naturale tempio, di gote rosee e ciuffi d'anima che sanno d'acqua e mille isole gitane. Quel sole... luce discreta, coriandoli sparsi, del quotidiano fondamenta, quasi maree su camicie di luna. Quel sole... mi disse che io esisto, anche se in coda ad un corteo di lucciole, a lume di lucerna in quella matassa spettinata che è nido del mio cuore.
Quel sole sei tu, amica, che hai soccorso labbra, ombre di viole e menta, tra dune silenziose e cretesi lune, stremate; mentre temevo la rugiada, i gemiti del vento e quel diafano gufeggiare della luna, groviglio d'incertezze, prigione di paure, a mezz'aria, fra supplizi e carcerate rose. Quel sole...amico, come le piccole mani che questo scrivono, che vedranno da una vela, con riconoscenza, le luminarie della tue città, la cortesia, il dialogo lento, bussola e clessidra, principio d'allegria.
Quel sole...amico, te.
"Un giorno qualcuno chiederà, ed io risponderò: osservavo soltanto le farfalle di fiume, dalle ali delicate, una si fermò, sulle mie piccole mani", sui miei anni di uomo.
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…. meravigliosa …. finalmente luce …. si commenta da sola … un esplosione di ottimismo … è talmente piena di vita… che tutto sarebbe … superfluo … bella … bellisssssssssima !!!!
bravo !!!
Euneada
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John tutor
Salottino
Utente Senior
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Inserito il - 06/04/2008 : 22:11:56
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Grazie asia, grazie Euneada, Grazie Annika..un'abbraccio affettuoso..Hugo
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John tutor
Salottino
Utente Senior
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Inserito il - 10/04/2008 : 22:56:40
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In ogni lacrima di questo orfano cuore c'è una strada, tra coscienti occhi di stelle ubriachi e ciliegi, che tremano, sciupati d'anima.
In ogni lacrima c'è un campo, antiche cicatrici, come aspetti di sentieri chiuse ai venti, diventate solchi ormai.
Vita, libera le fonti secche dell'umanità, fa che ascendan spighe d'anima, magia e di tempo regno: ho agili mani ancora, protese, verso chiome e messi d'oro.
Vita, dammi quel bacio, delirante già di gemme, qui, nell'atrio puro, e l'indicibile canto rauco d'ogni esausta lacrima, tornerà grembo, di rivoli d'amore.
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asia
Salottino
Utente Senior
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Inserito il - 10/04/2008 : 23:35:54
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| john tutor ha scritto:
In ogni lacrima di questo orfano cuore c'è una strada, tra coscienti occhi di stelle ubriachi e ciliegi, che tremano, sciupati d'anima.
In ogni lacrima c'è un campo, antiche cicatrici, come aspetti di sentieri chiuse ai venti, diventate solchi ormai.
Vita, libera le fonti secche dell'umanità, fa che ascendan spighe d'anima, magia e di tempo regno: ho agili mani ancora, protese, verso chiome e messi d'oro.
Vita, dammi quel bacio, delirante già di gemme, qui, nell'atrio puro, e l'indicibile canto rauco d'ogni esausta lacrima, tornerà grembo, di rivoli d'amore.
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Che meraviglia, Hugo. Leggo, rileggo e leggo ancora... e mi si aprono nuovi orizzonti, nuovi pertugi dell'anima.
Ti trovo straordinario.
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Modificato da - asia in data 10/04/2008 23:36:15 |
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John tutor
Salottino
Utente Senior
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Inserito il - 11/04/2008 : 12:45:11
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| asia ha scritto:
| john tutor ha scritto:
In ogni lacrima di questo orfano cuore c'è una strada, tra coscienti occhi di stelle ubriachi e ciliegi, che tremano, sciupati d'anima.
In ogni lacrima c'è un campo, antiche cicatrici, come aspetti di sentieri chiuse ai venti, diventate solchi ormai.
Vita, libera le fonti secche dell'umanità, fa che ascendan spighe d'anima, magia e di tempo regno: ho agili mani ancora, protese, verso chiome e messi d'oro.
Vita, dammi quel bacio, delirante già di gemme, qui, nell'atrio puro, e l'indicibile canto rauco d'ogni esausta lacrima, tornerà grembo, di rivoli d'amore.
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Che meraviglia, Hugo. Leggo, rileggo e leggo ancora... e mi si aprono nuovi orizzonti, nuovi pertugi dell'anima.
Ti trovo straordinario.
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Esageri, ma è un piacere, sono un piacere i tuoi commenti, ti danno la forza di continuare...in questo viaggio che è la vita. Grazie asia. un bacio
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UtBlocc
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Inserito il - 11/04/2008 : 16:13:55
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Bravissimo Hugo! questa è poesia...questa è vita...questo è amore...questo è sentimento vero.
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euneada
Salottino
Utente Attivo
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Inserito il - 11/04/2008 : 19:34:29
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| john tutor ha scritto:
In ogni lacrima di questo orfano cuore c'è una strada, tra coscienti occhi di stelle ubriachi e ciliegi, che tremano, sciupati d'anima.
In ogni lacrima c'è un campo, antiche cicatrici, come aspetti di sentieri chiuse ai venti, diventate solchi ormai.
Vita, libera le fonti secche dell'umanità, fa che ascendan spighe d'anima, magia e di tempo regno: ho agili mani ancora, protese, verso chiome e messi d'oro.
Vita, dammi quel bacio, delirante già di gemme, qui, nell'atrio puro, e l'indicibile canto rauco d'ogni esausta lacrima, tornerà grembo, di rivoli d'amore.
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.... Dio mio quanto è bella .......... solo questo !!
Euneada
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John tutor
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Inserito il - 17/04/2008 : 00:23:22
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Il mio azzurro s'è fatto infinito stasera, solcato da sandali di silenzio e pena. Lassù sull'orlo di un tramonto crucci di nuvole plasmano un viso, il suo vestito fatto di riso e fiori improvvisi sulle mie mani sonnambule e in ogni dita.
Urli di vento, come finito riso piombano, dissolvendo la fibra gentile, piegando mandorli in fiore, e un dolcissimo amore, quegli istanti perduti soliloquio e risacca ogni volta più notte a morire nel mare.
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interfolk
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Inserito il - 17/04/2008 : 00:29:37
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Ho sempre letto le tue poesie con piacere JHON !!!! Che dirti, sei fantastico nel scriverle !!! complimentissimi
non aggiungo altro
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asia
Salottino
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Inserito il - 17/04/2008 : 01:57:28
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| john tutor ha scritto:
Il mio azzurro s'è fatto infinito stasera, solcato da sandali di silenzio e pena. Lassù sull'orlo di un tramonto crucci di nuvole plasmano un viso, il suo vestito fatto di riso e fiori improvvisi sulle mie mani sonnambule e in ogni dita.
Urli di vento, come finito riso piombano, dissolvendo la fibra gentile, piegando mandorli in fiore, e un dolcissimo amore, quegli istanti perduti soliloquio e risacca ogni volta più notte a morire nel mare.
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Che dirti Hugo... mi perdo tra i tuoi versi che rileggo più volte per cercare nuove emozioni e percorsi segreti, ancora più intimi. Hai un talento non comune ed uno stile particolare che lascia il segno.
E regala promesse.
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Modificato da - asia in data 17/04/2008 01:58:25 |
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