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Nota Bene: A Orani (Nuoro) si tesseva una singolare stoffa con ordito di lino e canapa e trama di lana nera di pecora, mediante una tecnica ,diversa da quella dell'orbace, che dava una superficie lucida e quasi iridescente. Il tessuto era utilizzato per la gonna nuziale e festiva ed era detto ISCARRAMAGNU , con termine che deriva dal bizantino " scaramanion" riferito a preziosi abiti di corte. La medesima stoffa si ritrova in costumi popolari spagnoli.



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Grodde

Utente Attivo



Inserito il - 27/09/2007 : 21:04:34  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Grodde Invia a Grodde un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
qui si dice anche : in caminu s'acconzan bàrrios (i carichi si aggiustano durante il tragitto)





 Regione Sardegna  ~ Prov.: Sassari  ~ Città: Tana de su Grodde  ~  Messaggi: 930  ~  Membro dal: 05/06/2007  ~  Ultima visita: 12/10/2015 Torna all'inizio della Pagina

nio84

Utente Medio



Inserito il - 29/09/2007 : 11:08:01  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di nio84 Invia a nio84 un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Io penso che trovare un sardo comune a tutti sia una cosa bellissima, ma per ora potrebbe anche andare bene utilizzare il Logudorese e il Campidanese, ma c'è bisogno di un ente che sviluppi e publicizzi l'utilizzo di queste lingue. Al momento attuale siamo quasi fermi in quanto noi giovani sardi per la maggior parte non la parlano più, figuriamoci i nostri figli, se non iniziamo ad incentivarla prima o poi la perdremo.



 Regione Sardegna  ~ Città: Olbia  ~  Messaggi: 433  ~  Membro dal: 03/09/2007  ~  Ultima visita: 18/01/2013 Torna all'inizio della Pagina

Nadja

Nuovo Utente


Inserito il - 30/09/2007 : 10:46:46  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Nadja Invia a Nadja un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Al momento attuale siamo quasi fermi in quanto noi giovani sardi per la maggior parte non la parlano più, figuriamoci i nostri figli, se non iniziamo ad incentivarla prima o poi la perdremo.

Sarrebbe un vero peccato. Con la perdita della lingua madre si perde un po´di identitá. Vi auguro di cuore che salvarete la vostra lingua - la vostra identitá unica. Siete sardi, un bellissimo popolo che ha la sua storia un po´diffirente dal Stato Italiano.




 Regione Estero  ~ Città: Berlino  ~  Messaggi: 16  ~  Membro dal: 27/09/2007  ~  Ultima visita: 07/11/2008 Torna all'inizio della Pagina

Sarvadore Asara

Utente Medio


Inserito il - 30/09/2007 : 18:05:49  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo Invia a Sarvadore Asara un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Per noi non è questione di "salvare" e neppure di "difendere", termini che consideriamo più adatti a uno zoo o una riserva... per noi è questione di valorizzare la lingua sarda, e crediamo di farlo continuamente, nel nostro piccolo.



 Messaggi: 309  ~  Membro dal: 11/04/2006  ~  Ultima visita: 14/01/2010 Torna all'inizio della Pagina

Nadja

Nuovo Utente


Inserito il - 30/09/2007 : 19:00:58  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Nadja Invia a Nadja un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Sarvadore Asara
Per noi non è questione di "salvare" e neppure di "difendere", termini che consideriamo più adatti a uno zoo o una riserva... per noi è questione di valorizzare la lingua sarda, e crediamo di farlo continuamente, nel nostro piccolo.

Scusate la parola sbagliata, naturalmente intendevo "valorizzare" la lingua e usarla piú nel parlare con i figli.




 Regione Estero  ~ Città: Berlino  ~  Messaggi: 16  ~  Membro dal: 27/09/2007  ~  Ultima visita: 07/11/2008 Torna all'inizio della Pagina

Nadja

Nuovo Utente


Inserito il - 26/10/2007 : 19:02:21  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Nadja Invia a Nadja un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
[quote][

/quote]




 Regione Estero  ~ Città: Berlino  ~  Messaggi: 16  ~  Membro dal: 27/09/2007  ~  Ultima visita: 07/11/2008 Torna all'inizio della Pagina

Nadja

Nuovo Utente


Inserito il - 26/10/2007 : 19:10:55  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Nadja Invia a Nadja un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
[quote][/Sarvadore Asara


Per noi non è questione di "salvare" e neppure di "difendere", termini che consideriamo più adatti a uno zoo o una riserva... per noi è questione di valorizzare la lingua sarda, e crediamo di farlo continuamente, nel nostro piccolo.


Scusate la parola sbagliata, naturalmente intendevo "valorizzare" la lingua e usarla piú nel parlare con i figli.

quote]
Mi sono scusata prima per la parole sbagliata, ma non era proprio necessario vedo che voi sardi usate le stesse parole. Nel "Nuova Sardegna" Michel Contini scrive: "la nostra lingua merita di essere protetto e salvaguardato ".
Il vostro problema signore Salvadore Asara vedere nelle persone non sarde solo nemici. Mi raccomando non giocare un´eterna partita Sardegna contro il Resto del Mondo.
Con cordiali saluti




 Regione Estero  ~ Città: Berlino  ~  Messaggi: 16  ~  Membro dal: 27/09/2007  ~  Ultima visita: 07/11/2008 Torna all'inizio della Pagina

Nadja

Nuovo Utente


Inserito il - 22/03/2008 : 19:22:31  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Nadja Invia a Nadja un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Grazie a tutti chi ha partecipato a questo forum. Sono assolutomente d´accordo con opinione von nio84
Io penso che trovare un sardo comune a tutti sia una cosa bellissima, ma per ora potrebbe anche andare bene utilizzare il Logudorese e il Campidanese, ma c'è bisogno di un ente che sviluppi e publicizzi l'utilizzo di queste lingue. Al momento attuale siamo quasi fermi in quanto noi giovani sardi per la maggior parte non la parlano più, figuriamoci i nostri figli, se non iniziamo ad incentivarla prima o poi la perdremo.
Gia insegnare due varieta del sardo a scuola sarrebbe un buon inizio per salvaguardare limba sarda




 Regione Estero  ~ Città: Berlino  ~  Messaggi: 16  ~  Membro dal: 27/09/2007  ~  Ultima visita: 07/11/2008 Torna all'inizio della Pagina

Donovan
Salottino
Utente Medio



Inserito il - 25/03/2008 : 09:36:55  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Donovan Invia a Donovan un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Nadja ha scritto:

Grazie a tutti chi ha partecipato a questo forum. Sono assolutomente d´accordo con opinione von nio84
Io penso che trovare un sardo comune a tutti sia una cosa bellissima, ma per ora potrebbe anche andare bene utilizzare il Logudorese e il Campidanese, ma c'è bisogno di un ente che sviluppi e publicizzi l'utilizzo di queste lingue. Al momento attuale siamo quasi fermi in quanto noi giovani sardi per la maggior parte non la parlano più, figuriamoci i nostri figli, se non iniziamo ad incentivarla prima o poi la perdremo.
Gia insegnare due varieta del sardo a scuola sarrebbe un buon inizio per salvaguardare limba sarda


Indubbiamente questa è la soluzione che al momento può essere più facilmente messa in pratica, ma ricordiamoci che comunque ha un certo prezzo. In una situazione nella quale l' italiano viene usato come lingua franca perchè conosciuta pressochè da tutti dividere il sardo in due varianti non darebbe questa certezza, che è proprio la caratteristica che dà all' italiano la forza che attualmente il sardo non ha.
Sarei perciò d' accordo con l' insegnamento delle due varianti a queste condizioni:

-Che l' insegnamento sia obbligatorio in tutte le scuole pubbliche della Sardegna e che venga incentivato in quelle private.

-Che entrambe le varianti vengano insegnate in tutta l' isola, o meglio, che una volta acquisita la propria variante si studino le differenze rispetto all' altra, in modo che si possano utilizzare indifferentemente l' una o l' altra nella comunicazione, senza dover ricorrere all' utilizzo dell' italiano per capirsi, se non, naturalmente, per libera scelta.

-Che entrambe le varianti vengano guidate da un' Accademia centrale che dia regole comuni riguardo l' ortografia e la costruzione di neologismi. Riguardo grammatica e sintassi siamo già a cavallo, in quanto al 95% tutti i dialetti del sardo sono identici. Inoltre sul piano lessicale sarebbe opportuno declinare/coniugare i termini tradizionalmente presenti in una variante e non nell' altra: es "LEARE" in log --> "LEAI" in camp; "ARRUGA" in camp --> RUGA in log. Tutto ciò per iniziare una convergenza a medio termine. Di differente a quel punto rimarrebbe solo la fonetica che è proprio ciò che caratterizza le diverse varianti.

-Che le sottovarianti di riferimento scelte siano rispettivamente un logudorese meridionale ed un campidanese settentrionale, in modo da agevolare la costruzione nel medio termine di uno standard comune a tutta l' isola, lavoro che dovrà essere svolto dall' Accademia centrale parallelamente all' insegnamento delle due varianti.

Riguardo poi alle critiche fatte alla LSC circa la sua presunta artificiosità sono assolutamente fuori luogo: credo che chi le faccia non abbia mai letto qualcosa in LSC o pur avendolo letto non si sia reso conto del fatto che si trattasse di LSC o che lo faccia in pura malafede po "abuluzare sas abbas"...
E' piuttosto difficile costruire uno standard sardo completamente artificiale, ci si dovrebbe mettere davvero d' impegno...e comunque sia se la LSC davvero è artificiale, artificiali sarebbero anche un qualunque logudorese o campidanese standard, o qualunque normalizzazione che tenda a dare al sardo una valenza sovramunicipale.

Il vero problema della LSC è casomai l' eccessivo sbilanciamento verso il logudorese, questo è un dato di fatto, il problema che potrebbe conseguirne sarebbe quello di creare malumori nella zona campidanese che potrebbero quindi ostacolare qualunque progetto di insegnamento scolastico.





  Firma di Donovan 
"I sardi a mio parere deciderebbero meglio
se fossero indipendenti all'interno di una comunità
europea ma anche mediterranea"

Fabrizio De Andrè

 Regione Sardegna  ~  Messaggi: 362  ~  Membro dal: 10/11/2007  ~  Ultima visita: 24/02/2011 Torna all'inizio della Pagina

Turritano

Utente Virtuoso




Inserito il - 25/03/2008 : 12:19:05  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Turritano Invia a Turritano un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Bene Donovan, bell’intervento!
Sono d’accordo pressoché su tutto, tranne come al solito, su qualche piccolo particolare.
Mi permetto perciò di fare delle osservazioni.

In primis, qualunque iniziativa tendente a risolvere il problema di un Sardo Ufficiale comune non può che avere, da parte mia, un favorevole accoglimento. Questa è una “condicio sine qua non” perché la Lingua Sarda non muoia (e questo è il punto base). Inoltre questa”divisione” dialettale ci ha impedito di sentirci più uniti e solidali anche in tante altre cose
Quindi non posso che condividere anche la frase
“viene usato come lingua franca perchè conosciuta pressochè da tutti dividere il sardo in due varianti non darebbe questa certezza”,
-Che l' insegnamento sia obbligatorio in tutte le scuole pubbliche della Sardegna e che venga incentivato in quelle private.
Su questa opinione (o proposta) ho sempre la solita obiezione da fare:
a mio parere è una condizione necessaria ma non risolvente, perché una lingua insegnata a scuola, come tutte le materie, viene seguita bene da alcuni ma da altri di malavoglia e, sopratutto, non le dà la completa dignità che si merita. Quindi io insisto nel dire che bisogna istituire delle Scuole Sarde (con iscrizione facoltativa), dove il Sardo sia la lingua veicolare. Nelle scuole “italiane” invece il Sardo deve essere insegnato come materia (facoltativa con la regola “del silenzio-assenso” o obbligatoria, è da vedersi) comunque il tutto va incentivato: senza incentivi, la gente “non apprezza”, preferisce non cambiare, magari sotto l’influenza di quelli in mala fede, e sono tanti!.
Che sia NECESSARIA l’istituzione di un’ ACCADEMIA DELLA LINGUA SARDA permanente è fuor di dubbio.
Anche per “le critiche fatte alla LSC”, non posso non essere d’accordo.
Saluti
Turritano




Modificato da - Turritano in data 25/03/2008 12:34:01

  Firma di Turritano 
Le dominazioni passano ... i Sardi restano!

 Regione Sardegna  ~ Prov.: Sassari  ~ Città: Sassari  ~  Messaggi: 4480  ~  Membro dal: 13/01/2008  ~  Ultima visita: 04/10/2016 Torna all'inizio della Pagina

Donovan
Salottino
Utente Medio



Inserito il - 25/03/2008 : 17:30:16  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Donovan Invia a Donovan un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Turritano ha scritto:

Bene Donovan, bell’intervento!
Sono d’accordo pressoché su tutto, tranne come al solito, su qualche piccolo particolare.
Mi permetto perciò di fare delle osservazioni.

In primis, qualunque iniziativa tendente a risolvere il problema di un Sardo Ufficiale comune non può che avere, da parte mia, un favorevole accoglimento. Questa è una “condicio sine qua non” perché la Lingua Sarda non muoia (e questo è il punto base). Inoltre questa”divisione” dialettale ci ha impedito di sentirci più uniti e solidali anche in tante altre cose
Quindi non posso che condividere anche la frase
“viene usato come lingua franca perchè conosciuta pressochè da tutti dividere il sardo in due varianti non darebbe questa certezza”,
-Che l' insegnamento sia obbligatorio in tutte le scuole pubbliche della Sardegna e che venga incentivato in quelle private.
Su questa opinione (o proposta) ho sempre la solita obiezione da fare:
a mio parere è una condizione necessaria ma non risolvente, perché una lingua insegnata a scuola, come tutte le materie, viene seguita bene da alcuni ma da altri di malavoglia e, sopratutto, non le dà la completa dignità che si merita. Quindi io insisto nel dire che bisogna istituire delle Scuole Sarde (con iscrizione facoltativa), dove il Sardo sia la lingua veicolare. Nelle scuole “italiane” invece il Sardo deve essere insegnato come materia (facoltativa con la regola “del silenzio-assenso” o obbligatoria, è da vedersi) comunque il tutto va incentivato: senza incentivi, la gente “non apprezza”, preferisce non cambiare, magari sotto l’influenza di quelli in mala fede, e sono tanti!.
Che sia NECESSARIA l’istituzione di un’ ACCADEMIA DELLA LINGUA SARDA permanente è fuor di dubbio.
Anche per “le critiche fatte alla LSC”, non posso non essere d’accordo.
Saluti
Turritano



Ok, ok, capisco le tue osservazioni e chiarisco meglio il mio punto di vista. Innanzitutto bisogna fare i conti con le leggi attuali dello Stato, lo Statuto speciale prevede che la Regione possa solo "integrare" l' istruzione fornita dallo Stato.

http://www.sitos.regione.sardegna.it/statuto.htm (Art 5)

Perciò, secondo la mia personale interpretazione, è consentito integrare l' orario scolastico attuale con delle ore di lingua sarda, ma non l' istituzione di scuole proprie della Regione.
Inoltre:
- Bisognerebbe chiarire se è legittimo obbligare gli studenti a studiare la materia in questione
- Bisognerebbe chiarire se è legittimo poter fare delle lezioni su altre materie con il sardo come lingua veicolare. Non essendo scontata nè finora garantita la sua conoscenza, potrebbero venire a galla dei reali problemi di discriminazione per chi non lo conosce, che verrebbe così privato del suo legittimo diritto all' istruzione (immaginiamoci un docente che spiega storia in sardo in un liceo).

Anche ignorando momentaneamente questi problemi ne resta un altro: è tuttora molto difficile trovare delle combinazioni di sardi che sanno parlare bene il sardo e che hanno una buona conoscenza della propria materia da poterla insegnare. Inoltre sorgerebbero numerosi problemi legati al lessico: il sardo a livello "tecnico" non è univoco e deve ricorrere a degli italianismi perchè di fatto la sua evoluzione è ferma all' 800. Perciò avremmo comunque la trasmissione orale di un sardo iper-mescolato con degli italianismi ed inoltre questo potrebbe indurre delle difficoltà proprio a livello di spiegazione, con un docente che non sa che pesci pigliare e che letteralmente "non trova la parola adatta": questo potrebbe indurre molti ad abbandonarla, e a non vederla di fatto come una scuola all' altezza di quella "italiana". Rischierebbero di rimanere solo coloro i quali al sardo ci tengono a livello passionale, ma non sarebbero una grande conquista; quello "zoccolo duro" ci sarebbe comunque.

Al momento la situazione del sardo non permette purtroppo di poter ragionare in termini di equipollenza con l' italiano, questo è un dato di fatto, ci vuole necessariamente un lavoro di lunga durata i cui frutti arriveranno dopo decenni, ma a quel punto sarà difficile tornare indietro.

Dunque, partendo oggi con l' istruzione obbligatoria nelle due varianti e con lo sviluppo parallelo di un' Accademia permanente che curi tutte le varie sfumature linguistiche, che curi le equivalenze lessicali tra sardo e lingue europee (e non solo con l' italiano) avremmo:

- Dei bambini che dopo cinque anni di scuole elementari hanno già recuperato la naturalezza dell' approccio alla sardofonia; parallelamente l' Accademia curerà le equivalenze lessicali, creando il vocabolario ufficiale univoco e valido per entrambe le varianti.
Alle scuole medie lo studio della lingua avverrà sui dei piccoli compendi sulle materie che parallelamente si faranno in italiano (storia, geografia, musica, educazione artistica etc) in modo da cominciare a diffondere il lessico. Per la parte strettamente concettuale ci si continuerà ad avvalere ancora dell' italiano. Contemporaneamente l' Accademia elabora la norma standard di riferimento che dovrà essere inserita nelle scuole superiori e dovrà essere univoca per tutti: questa norma sarà oggetto di studio assieme a dei compendi simili a quelli delle scuole medie (un po' più elaborati) ed allo studio della letteratura sarda.
Arrivati all' Università in ogni corso di laurea dovrà essere posto in essere perlomeno un esame che tratti a tutto tondo il corso di laurea e che riguardi soprattutto la padronanza lessicale in sardo degli argomenti trattati, ovviamente assieme a degli esami in Lettere di Lingua e letteratura sarda (che esistono già).
Sono passati quindi circa vent' anni ed il recupero linguistico è stato fatto, pressochè in ogni àmbito ed è a questo punto che si può iniziare a parlare realisticamente di lezioni col sardo come lingua veicolare, una lingua che oramai è diffusa discretamente tra le future classi dirigenti ed inizia a non essere più vista come da sottoacculturati o da classi subalterne, anzi chi ha un ruolo più prestigioso nella società la conosce meglio.
Inoltre dopo qualche anno si potranno già indire dei concorsi dove sarà richiesta le conoscenza del sardo assieme a tantissime ripercussioni a catena sul piano sociale e culturale, non è fantascienza, in Catalogna sono arrivati a questo livello già da qualche anno, basta volerlo ed incentivarlo.

Un' ultima precisazione riguardo la "malavoglia": so che per molti le cose potrebbero essere così, è così per tutte le materie, ma se si vogliono ottenere dei risultati bisogna puntare sul maggior numero di persone possibili, se anche solo 1 su 10 non sarà svogliato sarebbe già un grosso successo rispetto ad oggi.





Modificato da - Donovan in data 25/03/2008 17:40:52

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se fossero indipendenti all'interno di una comunità
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Turritano

Utente Virtuoso




Inserito il - 25/03/2008 : 18:20:39  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Turritano Invia a Turritano un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Tutto vero, Donovan, tutto vero… e lo so anch’io, purtroppo!
E bisogna “ob torto collo” (= a maragana) accontentarci di quel che ci è permesso dalla legislazione attuale, che peraltro avremmo dovuto mettere in pratica sin da decenni fa e invece, al giorno d’oggi, siamo quasi al punto di partenza! (anche io al momento mi sarei “accontentato” di un buon 10%).
Ma il mio era un semplice punto di vista, quello che credo sia il miglior modo per risolvere il problema, ma con soddisfazione (occulta o palese) di tante persone, so bene che allo stato delle cose, è inattuabile. Rimane un desiderio e una grande speranza.
Finché noi sardi non avremo anche nelle cose serie, quel senso di UNITA’ e di orgoglio di appartenenza che dimostriamo in tante altre occasioni, non otterremo mai niente. Perderemo inesorabilmente, generazione dopo generazione, le nostre peculiarità. Saremo sempre più: “pocos, locos y malunidos”.
Turritano




Modificato da - Turritano in data 25/03/2008 18:33:24

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nio84

Utente Medio



Inserito il - 27/03/2008 : 11:55:12  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di nio84 Invia a nio84 un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Ma mi chiedo per istituire una ACCADEMIA DELLA LINGUA SARDA c'è bisogno di aspettere la Regione??? noi non possiamo fare nulla?



  Firma di nio84 
La Sardegna è l'isola più bella del mondo! http://www.sardegnadavedere.it/

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Turritano

Utente Virtuoso




Inserito il - 27/03/2008 : 12:32:23  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Turritano Invia a Turritano un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
nio84 ha scritto:

Ma mi chiedo per istituire una ACCADEMIA DELLA LINGUA SARDA c'è bisogno di aspettere la Regione??? noi non possiamo fare nulla?

Non lo so. Ma NOI (Sardi), se ci organizzassimo, potremmo fare tanto, per esempio organizzare una Associazione di Parlanti in Sardo, per far valere i nostri diritti. Servirebbe a tante cose: spingere perchè il Sardo vengo insegnato seriamente nelle Scuole e, magari, per l'Istituzione di scuola Sarde dove cioè il Sardo venga usato come "lingua veicolare" (ho letto proprio ieri che, nella Scuola Media di Sorso, viene usato l'inglese come lingua veicolare per alcune materie!), l’istituzione di patentini per Sardofoni, l’istituzione di concorsi riservati ai Sardofoni, promozione dell’uso della Lingua Sarda negli Uffici e nella burocrazia, ecc. ecc. ma prima di tutto incentivare l'uso in famiglia del Sardo con i bambini come "lingua madre" (fin dalla nascita). Se aspettiamo che i “nostri rappresentanti” politici lo facciano di loro iniziativa, stiamo freschi: potremmo aspettare sino al giorno del giudizio universale! Quelli per muoversi ragionano solo in termini di voti, sempre che non ci sia il veto di Roma! Un’associazione di questo tipo, seria e diffusa in tutta la Sardegna, peserebbe e come! e allora questi problemi verrebbero presi finalmente in considerazione. Ma chi la fa? Ci vuole tempo e danaro e una bella dose di coraggio… non è facile.




  Firma di Turritano 
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asia
Salottino
Utente Senior



Inserito il - 27/03/2008 : 12:37:44  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di asia Invia a asia un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
... prima di tutto incentivare l'uso in famiglia del Sardo con i bambini come "lingua madre" (fin dalla nascita). Se aspettiamo che i “nostri rappresentanti” politici lo facciano di loro iniziativa, stiamo freschi: potremmo aspettare sino al giorno del giudizio universale!


Ecco, Turritano, qui mi trovi veramente d'accordo.
Credo che sia un primo passo essenziale.

Il resto è macchinosa forzatura che odora d'incenso e di lucerna.





Modificato da - asia in data 27/03/2008 12:38:10

  Firma di asia 

 Regione Sardegna  ~ Città: Cagliari  ~  Messaggi: 1634  ~  Membro dal: 29/12/2007  ~  Ultima visita: 14/10/2012 Torna all'inizio della Pagina
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