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Donovan
Salottino
Utente Medio
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Inserito il - 16/07/2008 : 13:39:24
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Modificato da - Donovan in data 16/07/2008 13:40:23 |
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"I sardi a mio parere deciderebbero meglio se fossero indipendenti all'interno di una comunità europea ma anche mediterranea"
Fabrizio De Andrè |
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Donovan
Salottino
Utente Medio
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Inserito il - 16/07/2008 : 14:26:59
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| Perdixeddu ha scritto:
| Donovan ha scritto:
| laier ha scritto:
straquoto perdixeddu!
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E straquoti un bel po' di bugie!
Nell' ordine:
1) E' vero che il ladino ha un doppio standard, ma non per scelta dei ladini, bensì per imposizione dei tedescofoni della Provincia di Bolzano, che bel conoscendo la portata positiva che questo avrebbe hanno ben pensato di impedirgli di utilizzare il Ladin Standard:
Riporto da http://www.vejin.com/today.html
Anche altri testi (legislativi) vengono man mano tradotti in ladino. La mole dei documenti in ladino in questo modo, molto lentamente, cresce. Con un problema sostanziale: la traduzione in due varietà di ladino. Mentre per 90 milioni di tedeschi basta una forma scritta, il Hochdeutsch, per i 18.000 Ladini della provincia di Bolzano ci sono due forme diverse. Infatti, la lingua scritta unificata, il ladin standard, è stata vietata nel 2003 dalla giunta provinciale.
La linguistica intera indica nella lingua unificata una condizione irrinunciabile per la sopravvivenza della lingua ladina. La giunta provinciale ha vietato questa forma della lingua.
Prima della decisione non sono stati consultati gli esperti del settore, al contrario. Poche settimane prima erano state presentate la grammatica ed il vocabolario del ladin standard (nel frattempo c’è anche il correttore automatico per il programma Microsoft Word). L’assessore Mussner però ha preferito non prenderne atto e far vietare la forma scritta.
Come foglia di fico per mascherare la realtà ha usato una decisione del consiglio d’amministrazione dell’Istitut Ladin „Micurà de Rü“ – consiglio nel quale risiedeva lo stesso Mussner ... Questo consiglio inoltre non ha il compito di fare politica culturale ladina, ma di amministrare l’istituto culturale.
Con il divieto della forma scritta „ladin standard“ ai Ladini è stato tolto uno strumento irrinunciabile per la sopravvivenza. Ciò nonostante i politici affermano di agire a favore della minoranza.
Con il divieto del ladin standard inoltre viene vietato anche un ponte per unire culturalmente quella Ladinia che era stata suddivisa in tre province da Benito Mussolini. Un’altra volta la politica della provincia di Bolzano porta avanti rafforzandola questa vergognosa eredità della tripartizione.
2) E' vero che il norvegese ha una doppia norma ma il buon Perdixeddu omette di specificare che il 92% ne usa uno e il restante 8% usa l' altro. Se per doppio standard nel futuro della Sardegna si intende questo sono pronto a sottoscrivere immediatamente questa soluzione.
3) I sardi non hanno sempre usato il Logudorese Illustre ed il Campidanese Letterario (addirittura da mille anni, poi...questa è proprio colossale...), lo ha fatto una piccola minoranza. Per fare un esempio, l' ottimo Benvenuto Lobina, importantissimo scrittore del Sarcidano non lo usava, preferendogli la propria variante locale.
4) Tra i siti che propone Perdu Perra almeno tre non utilizzano il Campidanese Letterario:
http://www.sinniabilingua.net/index.php
http://www.nuraminisbilingua.net/
http://www.unionecomuniparteolla.ca...sc/index.php
Sono infatti scritti in GSA (Grafia Sarda Autonoma) ideata da Antonio Lepori. E' curioso vedere che chi in passato affermava che fosse "la vera grafia sarda" ora decida di tornare "a su connottu". Naturalmente cambiare idea è legittimo, ma almeno che non si dica che "tutti i sardi hanno sempre usato Campidanese Letterario e Logudorese Illustre": qua si può leggere che ben 400 persone tra Quartu e Quartucciu in passato abbiano imparato ad utilizzare la GSA.
http://www.radiopress.it/allui/docu...iasarda.html
5) La LSC non è "Logudorese", ha semplicemente una morfologia più simile ai dialetti del Logudoro che a quelli del Campidano, sono due cose ben diverse. Se è questo il problema basta dirlo chiaramente, senza addurre motivazioni facilmente smentibili e che lasciano il tempo che trovano...
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bhe, le bugie, le vedi soltanto tu, che, è bene che tutti lo sappiano, mi insegui per i forum e le discussioni (dopo che ti ho dovuto bannare dal forum Sardegna di politicaonline, a causa del tuo atteggiamento indisponente) rimediando sempre figure barbine, parliamo poi di un certo tuo articolo di alto valore culturale apparso su l'Altravoce? e delle risposte che si è meritato? ma lasciamo perdere e andiamo ai fatti, hai cercato il tuo minuto di gloria e te lo sei bruciato con un atteggiamento arrogante, così come è arrogante il tuo intervento in questo forum...
allora, giusto per far vedere a tutti la tua preparazione (se la metti sul personale, ti rispondo in maniera personale), tu dici che i siti in questione, non sono scritti in Campidanese Letterario. Bhe, dimostri di non conoscere la differenza fra norma e sistema ortografico! io, la stessa norma, il Campidanese Letterario, posso scriverla con tutti i sistemi ortografici del mondo, anche in cirillico...pensa un po' che i primi documenti scritti in Campidanese, sono scritti con i caratteri greci. Quei siti sono stati fatti un po' di tempo fa, e ancora hanno la K e la Y, ma non sono scritti con il sistema completo ortografico proposto da Lepori, che è ben più complesso (forse solo il vecchio sito dell'unione dei comuni del parteolla) Benvenuto Lobina è proprio uno degli autori che utilizza il Campidanese Letterario, non di certo la sua varietà locale, proprio per questo si è imposto come autore pansardo, ma evidentemente, così come hai ameesso di non conoscere appieno la LSC (e l'hai dimostrato nella discussione di Sardegna e Libertà), non conosci nemmeno il Campidanese Letterario.
ti invito ad un comportamento più costruttivo, sembra che tu stia solo cercando "vendetta" nei miei confronti...guarda che non ci guadagni niente con questo tuo atteggiamento, che, fattelo dire, è un po' arrogante, ti è stato detto anche su l'altra voce!
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Atteggiamento arrogante? Esageradu.... Minuto di gloria? Po gai pagu? Come sai io non posso mica permettermi queste cose...io non sono mica da-dieci-anni-che-lavoro-con-il-sardo e non ho fatto il master-con-Blasco-Ferrer-e-Maurizio-Virdis e non ho tutti-i-titoli-per i quali-io-possa-parlare-da-un-piedistallo...
Poi non tocca a me dire che il mio atteggiamento sia arrogante oppure o no, ma sinceramente di ciò che pensano di me i signori Perdu Perra o Giorgio Melis posso farne solo un utilizzo: pulirmi il sedere quando ho finito la carta igienica.
C'è un difetto che invece mi riconosco: quello di andare a rompere le uova nel paniere a chi racconta balle, sia che esso si chiami Perdu Perra sia che si chiami Marinella Lorinczi, e fino ad adesso su Altravoce non è arrivata nessuna smentita riguardo ciò che sostenevo io. Perchè a me questo interessava: dimostrare come i "nemici della lingua sarda" cambino opinione a seconda del vento che cambia. Se questa è una figura barbina, allora viva le figure barbine!
Ma veniamo ad argomenti un po' più interessanti...
Se Benvenuto Lobina scriveva in Campidanese Standard i casi sono tre:
- o il Campidanese Standard è quello di Lobina e tu non lo hai mai usato - o non hai mai letto nulla di Lobina - o, come al solito, racconti balle
Statisticamente io sarei portato ad optare per la terza soluzione, ma ovviamente va verificata.
Prendiamo il capolavoro di Lobina "Po Cantu Biddanoa"
http://www.sardegnacultura.it/docum...20153549.pdf
Al suo interno, per citare i casi più vistosi si trovano forme come
"Nendu, sendu, torrendu, fendu, traballendu"
oppure
"Fut, fuant"
Questo è campidanese standard?
Altro caso, sempre riguardo Lobina:
http://www.emigratisardi.com/IMG/pdf/lobina.pdf
Qua addirittura il compianto Lobina non usa nemmeno la "sacra" X campidanese utilizzando forme come bosgi, pisgi, lusgi, arresginis, desgi.
E questo è Campidanese Standard?
Sì, se intendiamo la pronuncia, no se intendiamo la grafia, che, come tu dici, può essere qualunque (a proposito grazie della lezione, ne avevo proprio bisogno...). Può essere naturalmente anche il cirillico, e io aggiungo: può essere anche la LSC, dipende da che rapporto intercorre tra segno grafico e pronuncia: chentu può essere letto tranquillamente anche come centu, se è questa la convenzione che ci si dà... Non tutti i casi sono così facili da risolvere, naturalmente ed infatti è questo che io sostengo: fare proposte per risolvere questi problemi e non dividere il sardo in due sistemi di scrittura...
Su una cosa posso comunque darti ragione: una piccola vendetta me la son voluta concedere: a me i censori che usano due pesi e due misure non sono mai piaciuti...
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Donovan
Salottino
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Inserito il - 16/07/2008 : 14:33:14
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| Perdixeddu ha scritto:
questa è una perla davvero, dimostra come si sbaglia quando si ragiona con su feli
il caro Donovan dice: "E' curioso vedere che chi in passato affermava che fosse "la vera grafia sarda" ora decida di tornare "a su connottu". Naturalmente cambiare idea è legittimo, ma almeno che non si dica che "tutti i sardi hanno sempre usato Campidanese Letterario e Logudorese Illustre": qua si può leggere che ben 400 persone tra Quartu e Quartucciu in passato abbiano imparato ad utilizzare la GSA.
http://www.radiopress.it/allui/docu...iasarda.html 5) La LSC non è "Logudorese", ha semplicemente una morfologia più simile ai dialetti del Logudoro che a quelli del Campidano, sono due cose ben diverse. Se è questo il problema basta dirlo chiaramente, senza addurre motivazioni facilmente smentibili e che lasciano il tempo che trovano..."
come al solito, la poca conoscenza, porta a fare certi errori grossolani...il caro Donovan non capisce che nei crsi fatti in tutti questi anni, si è sempre insegnato il campidnaese standard, scritto con la grafia sarda autonoma, che per questioni essenzialemnte strategiche, è stata messa in stand by. e non si è fatto un ritorno a su connotu, visto che in sardegna non esiste unu connotu ortografico, eppure questo è ovvio, infatti tutta la letteratura è scritta secondo le regole ortografiche della lingua dominante, solo negli ultimi 30 anni si è cercato di mettere ordine...ma questo evidentemente il caro donovan, nella fretta di "beccarmi in fallo", l'ha dimenticato!
e bhe? tutto facilmente smentibile? le cose degli altri lasciano sempre il tempo che trovano? mi sa che le tue parole lasciano il tempo che trovano...tanto per rinfrescarti la memoria...
http://www.altravoce.net/2008/07/08/crociati.html
ammetto, stò ancora ridendo...
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E mi la so sighinde a rier deo puru! Ca cun unu muntone de maconatzadas gai solu cussu si podet fagher! So cuntentu de nde aer bogadu a pizu sa "vis comica" de Zorzi Melis...sa de sa gabina est sa chi preferzo...tropu forte!
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Perdixeddu
Utente Medio
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Inserito il - 16/07/2008 : 15:41:29
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peccato, la discussione stava tornando pacifica e poi torna il caro Davide Donovan (non mi ricordo il cognome, ma non è che sia troppo importante), a rovinare tutto con la sua sete di vendetta nei miei confronti, confermando così che la mia decisione di bannarlo dal forum di politica online, era giusta, visto che dimostra di non sapere condurre una discussione senza buttarla in rissa
nella fretta di "trovare le mie bugie", di "svergognarmi" (mi nci bessit s'arrisu), come al solito, cade...
parliamo di Benvenuto Lobina: consiglio a tutti di leggere questo suo Romanzo...
http://www.sardegnacultura.it/docum...20153549.pdf
per quanto riguarda la lettera X, non c'è bisogno nemmeno di parlarne, basta guardare a pag. 19 di questo libro, vero capolavoro di letteratura moderna in lingua sarda, per trovarne a josa...ma il caro Davide Donovan, evidentemente, aveva troppa fretta di vendicarsi per leggerlo!
continua a confondere una norma standard con un sistema ortografico...non ci posso fare niente...
poi, sempre il nostro caro forumista dai toni pacati, inciampa sulla questione del campidanese standard, infatti, se al posto di perdere tutto il suo tempo a rincorrermi, prendesse in mano qualche poesia e qualche libro, saprebbe che FIAT e FUT, sono utilizzati entrambi nella norma campidanese, anche se FIAT un po' di più (e se il nostro amico avesse avuto la voglia di studiare, saprebbe che, anche Benvenuto Lobina usa FIAT, infatti a pag. 36 del suo libro, come per miracolo, compare alla ottava riga dalla fine, un bel FIAT...e più anvanti ce ne sono altri) e che il gerundio può essere in -ENDI e -ENDU...se è questo che fa ritenere al nostro amico che il campidanese letterario non esiste, lo invito a prendere parte ad una conferenza pubblica nella quale sostiene le sue tesi... sono proprio curioso di sentire cosa avranno da dire poeti e scrittori de su cabu de giossu...
io so solo che quando scrivo in sardo, a parte questa piccola particolarità dei verbi, il mio sardo corrisponde totalmente a quello di Benvenuto Lobina...
consiglio a Davide Donovan, studia un po' di più e inseguimi di meno, ne guadagni tu
però devo anche ringraziarlo, era da un paio di anni che non prendevo in mano po cantu biddanoa, e rileggendolo, mi ha stupito come il Campidanese Standard sia così uniforme in tutta la Sardegna meridionale, e questo senza che siano mai esistite scuole per insegnarlo! evidentemente la consuetudine letteraria di secoli è più forte di quello che pensavo!
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Arthacan
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Inserito il - 16/07/2008 : 18:11:47
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Intru torra in s’arrexonada po acrarai duas cosas a suba de sa lìngua de sa bonanima de Venutu Lobina chi no minescit de essi tirau po sa giacheta de una parti a s’atra po mori de is brighixeddas nostas.. (E no at essi ora chi dd’acabbeis ‘osatrus duus de si pigai a pari de unu forum a s’atru!?.. no mi parit chi ni su sardu ni s’arrexonamentu ndi tengant pro.. e a sa genti pagu ddi ndi interessat de is crepus e de is certus de osatrus.. )
Is poesias de Lobina in sa primu arregorta cosa sua “Terra disisperada terra” de su ’74, ddas agataus scritas in cussa grafia strambeca chi est nendi Dàvidi.. A primìtziu is poesias issu ddas scriiat de aici po scioberu craru e pretzisu: arròsciu de sa traditzioni ortografica, boliat sperimentai una grafia chi torressit mellus sa fonetica de su sarcidanesu cosa sua. Un’esigèntzia poetica, duncas. A pustis, incapas nci iat torrau a pensai, bai e circa, ddas iat torradas a scriri in una grafia prus standard, (cun sa X puru), calibrendi perou beni, sempri po esigentizas poeticas, s’imperu de is paragogicas e de is consonantis allobadas, e aici ddas ant torradas a imprentai in s’arregorta definitiva “ Is canzonis” de su 1992.
Scriendi in prosa is arrexonamentus chi fait funt diferentis e imperat luegus una grafia e una lìngua prus standardizada. Esistint perou tres livellus narrativus e linguisticus in cussu romanzu. 1)Sa boxi narranti imperat unu campidanesu comunu, unificau; 2) is personagius fueddant su sarcidanesu strintu insoru. 3) is aculturaus unu campidaneus prus intziviliu e amesturau cun s’italianu. Est issu etotu a ddu acrarai. Bastat a si ligi sa prefazioni de su romanzu:
«Il narrante si serve di un sardo meridionale unificato, ma i personaggi parlano il sarcidanese di Villanova Tulo, né d’altronde avrebbero saputo parlare in altro modo … C’è poi una terza varietà del sardo meridionale, quello degli acculturati, che mutuano dall’italiano lessico e riferimenti. Ho potuto distinguere tutte queste varianti perché, come capita agli emigrati, oggi conosco il dialetto del mio paese molto più di quelli che ci abitano … Gli altri intanto hanno continuato a trattarlo male, a italianizzarlo».
a suba de su campidanesu literariu e de su logudoresu literariu, sendi ca funt duas normas literarias, no duus standards, est craru ca ddui at unu pagu de variabilidadi passendi de unu scritori a s’atru. E passendi de unu seculu a s’atru.. Castieus a sa storia literaria de s'italianu! Po su sardu in s’800 funt stètias de importu is gramaticas e is ditzionarius de Porru e Spanu, po ponni unu pagu de arregula linguistica e ortografica prus firma. Ma cussas puru no funt prus afatentis po is tempus de oi.
Candu si decidit de fai una standardizatzioni moderna, su chi si fait giai sempri in donnia logu est de partiri de sa norma de fatu chi esistit in su connotu, de studiai beni is cosas e de ndi fai una ratzionalizazioni bona, de ndi bogai arregulas prus pretzisas.
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Modificato da - Arthacan in data 16/07/2008 18:29:03 |
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Turritano
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Inserito il - 16/07/2008 : 19:06:15
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Perdixè, proite no lassamus a banda sos personalismos e sos campanilismos, ki faghent male ebia. S'a pregunta est custa: una LSC (pro totu sa Sardinia) bi keret o nono? podet servire a calki gosa o nono? Eo naro ki emmo, e meda. Keret narrer unidade de totu sos Sardos, keret narrer pratitzidade in sos uficios, kena leare logu a sas variedade de limbalzu ki b'at in totue, ki gai si balorizzant e torrant a esser impitados a conca alta. Ammentomusnos ki una LSC no si faghet mai a sa sola, ma comente in totue, si faghet, pro conventziones, (seberende in sos limbalzos ki ant pius balore litterariu o fatende una koinè totu de acordhu in una mesa). In donzi modu, at a esser semper mezus de una limba anzena. Saludos Turritanu
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Le dominazioni passano ... i Sardi restano! |
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nio84
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Inserito il - 17/07/2008 : 10:32:55
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turritanu ada rejone, puru eo la penso deasi, sa limba sarda comuna si faeddada in sa comunitade, in domo si faeddada s'antigu dialettu.
tutte le lingue si evolvolvo perchè il sardo no? dobbiamo fare un sacrificio per l'unità anche linguistica della sardegna, se no, tra una decina di anni il sardo sarà solo un ricordo
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La Sardegna è l'isola più bella del mondo! http://www.sardegnadavedere.it/ |
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Donovan
Salottino
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Inserito il - 17/07/2008 : 20:18:10
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Leo po bonu su chi narat Arthacan e che l' acabo cun sa briga ; tenes resone: su cortzu de Lobina no meresset de esser tratadu de degai.
Una cosa po Nio: in Sardigna no amos bisonzu de istandardare sa faeddada puru, nos cumprendimos a pare bastante bene po no nd' aer bisonzu. Unu pitzinneddu chi tenet su sardu che limba-mama no creo chi tenzat perunu problema a cumprender un' àteru pitzinneddu de calesisiat àteru logu in Sardigna. Certu no est sa matessi cosa d chi unu est prus mannu, su cherbeddu est "intostigadu" giai tropu po s' adatare bene a sa pronùntzia anzena. Su problema est chi in su mèdiu ue si faeddat de prus totu est tupadu dae s' italianu e de sardu no si nde intendet nudda. Si aimis tentu cada die unas 10-12 oras ue sa zente chistionat su sardu suo custu problema no bi fit istadu.
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Turritano
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Inserito il - 17/07/2008 : 23:02:57
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Su problema mannu est ki, cumente totu sos pobulos de su mundu, amus bisonzu de una limba ufitziale, si nono finit totu, mancari no kerimus. Turritano
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Modificato da - Turritano in data 17/07/2008 23:08:05 |
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vlady
Salottino
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Inserito il - 22/07/2008 : 16:25:52
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A MIO AVVISO CREDO SIA IMPORTANTE MANTENERE LA DIVERSITA' FRA TUTTE LE PARLATE DELLA NOSTRA TERRA. NON MI PIACE ACCOMUNARE TIPOLOGIE LINGUISTICHE DIFFERENTI , SOLO PER POTER "VANTARE" UNA LINGUA COMUNA...COMUNA A CHI??? PER DIRLA BREVE..IMMAGINATE LA SFILATA DI SANT'EFISO ( 1 MAGGIO) CON UN SOLO COSTUME CHE RAPPRESENTI LA TRADIZIONE E LA CULTURA SARDA...SAREBBE UNIFORMARE LA VERA RICHEZZA DEL NOSTRO POPOLO. CHE E' DIVERSO ANCHE NELLE PARLATE E TUTTE MERITANO EGUALE RISPETTO E "PROTEZIONE". LA CUTURA, E' UNA MIA OPPINIONE, SI NUTRE PREVALEMNTEMENTE DI DIVERSITA'. QUANDO SI UNIFORMA AI VOLERI DELLA BUROCRAZIA E' UN SOTTOPRODOTTO CHE NON MERITA SPAZIO, NE ATTENZIONE. VLADY | Turritano ha scritto:
Su problema mannu est ki, cumente totu sos pobulos de su mundu, amus bisonzu de una limba ufitziale, si nono finit totu, mancari no kerimus. Turritano
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Albertina
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Inserito il - 22/07/2008 : 16:54:05
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Vlady, pienamente d'accordo con te. Però, te ne accorgi, stai imponendo la tua volontà con il maiuscolo, esponi come gli altri: in corsivo...scherzo. Pienamente d'accordo su tutto il resto, ciao
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Donovan
Salottino
Utente Medio
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Inserito il - 22/07/2008 : 18:04:58
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Anch' io sono d' accordo in linea di principio col discorso di Vlady, i sardi hanno mantenuto per secoli le proprie varianti senza bisogno di una standardizzazione. Negli ultimi 50 anni, però, per chi non se ne fosse accorto, in Sardegna è presente l' italiano che sta lentamente fagocitando le parlate locali, ci uniforma e, per restare all' interno della metafora di Vlady, ci costringe a fare una sfilata di Sant' Efisio con un costume uguale e che non è quello sardo... L' italiano sta progressivamente distruggendo la trasmissione intergenerazionale ed è questo il problema. Per risolverlo esiste una sola possibilità ed è l' insegnamento scolastico, meglio se obbligatorio. Come facciamo per preservare tutte le varianti locali? Utilizziamo uno standard scritto per ogni paese? E 300 libri per l' insegnamento chi li paga? E la formazione degli insegnanti come dovrebbe avvenire? Ogni paese dovrebbe sostenere economicamente la formazione degli insegnanti della propria variante
La standardizzazione scritta, qualunque sia è un sistema per far entrare il sardo nelle scuole, abbatte i costi del materiale didattico e permette a lungo termine più ampie possibilità di avere occasioni di lavoro grazie alla lingua, senza considerare il fatto di poter trovare la lingua scritta ovunque, dai cessi alle istruzioni dei medicinali, dai telefonini al software informatico. O dobbiamo fare 300 versioni diverse di qualunque cosa scritta "perchè al mio paese si dice così"?
A me va benissimo un sistema nel quale la grafia è unica e la veicolarità dell' insegnamento avviene secondo la propria variante locale: si impara a scrivere tutti allo stesso modo ma si pronuncia così come si è sempre sentito fare. Anche in àmbito pubblico, non solo in privato o confinati all' interno della propria bidda. Io non alcuna intenzione di trasmettere ai miei eventuali figli una pronuncia che non sia la mia e non voglio nemmeno che questa venga corretta in àmbito scolastico, non è necessario.
Poi se il vostro parere è quello di conservare la vostra variante così com'è, sempre più italianizzata, sempre più parlata dalle categorie più svantaggiate (i grezzi....) e il cui utilizzo in pubblico sarà sempre più stigmatizzato, sempre più anormale, sempre più marginale e folklorico.
Una lingua così sarà sempre meno trasmessa perchè non serve a nulla, ed è questa l' anticamera della sua morte.
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vlady
Salottino
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Inserito il - 22/07/2008 : 19:00:45
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non sono molto avezzo ai forum, e quindi mi scuso Albertina, se ho usato la maiucola impropriamente. Ma per tornare a noi...certo Donovan, sarebbe economico e probabilmente "massivo" uniformare la parlata sarda. Credo che comunque esistano ancora tantissime persone che parlano bene il loro dialetto. Perchè non sfruttare didaticamente queste preziose opportunità? La lingua, qualunque essa sia verrà sempre inflazionata dal momento che si vive, per me sarebbe importante e fondamentale che i giovani, specie i più piccoli, imparassero da subito, magari alla scuola elemetare, quei vocaboli che saranno preziosi per la conservazione di una parlata..si di una parlata..io non sono d'accordo con chi definisce il sardo una lingua. Propendo per un insieme di parlate che sono, come dicevo prima il vero forziere da non scardinare. Il prezzo da pagare sarebbe troppo alto. Pensa Donovan se imnprovisamente tutti i sardi parlassero una sola lingua....non ci riconosceremo più nella nostra unicità, anche di campanile culturale. Vanno conservate tutte. Quindi le forze dedichiamole alla tutele di queste Vladi | Albertina ha scritto:
Vlady, pienamente d'accordo con te. Però, te ne accorgi, stai imponendo la tua volontà con il maiuscolo, esponi come gli altri: in corsivo...scherzo. Pienamente d'accordo su tutto il resto, ciao
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Modificato da - vlady in data 22/07/2008 19:02:39 |
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Turritano
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Inserito il - 22/07/2008 : 19:48:16
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| vlady ha scritto:
A MIO AVVISO CREDO SIA IMPORTANTE MANTENERE LA DIVERSITA' FRA TUTTE LE PARLATE DELLA NOSTRA TERRA. NON MI PIACE ACCOMUNARE TIPOLOGIE LINGUISTICHE DIFFERENTI , SOLO PER POTER "VANTARE" UNA LINGUA COMUNA...COMUNA A CHI??? PER DIRLA BREVE..IMMAGINATE LA SFILATA DI SANT'EFISO ( 1 MAGGIO) CON UN SOLO COSTUME CHE RAPPRESENTI LA TRADIZIONE E LA CULTURA SARDA...SAREBBE UNIFORMARE LA VERA RICHEZZA DEL NOSTRO POPOLO. CHE E' DIVERSO ANCHE NELLE PARLATE E TUTTE MERITANO EGUALE RISPETTO E "PROTEZIONE". LA CUTURA, E' UNA MIA OPPINIONE, SI NUTRE PREVALEMNTEMENTE DI DIVERSITA'. QUANDO SI UNIFORMA AI VOLERI DELLA BUROCRAZIA E' UN SOTTOPRODOTTO CHE NON MERITA SPAZIO, NE ATTENZIONE. VLADY | Turritano ha scritto:
Su problema mannu est ki, cumente totu sos pobulos de su mundu, amus bisonzu de una limba ufitziale, si nono finit totu, mancari no kerimus. Turritano
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Eccone un altro. Ma perché mi fai dire cose che io non penso nemmeno? Traduco in italiano ciò che ho scritto in Logudorese (e poi non ci vorrebbe una LSC, oppure e meglio una lingua estranea come stiamo facendo ora?): “Il problema grosso è che, come tutti i popoli del mondo, abbiamo bisogno (noi Sardi) di una lingua ufficiale, se no finisce tutto, anche se non vogliamo!” Adesso che ho tradotto le parole, traduco anche il senso del discorso, non si sa mai! L’avere una lingua ufficiale, ci permetterebbe di comunicare fra noi e di valorizzarla in tutte le sue espressioni. Dove hai trovato, in quella mia frase, che non sia importante mantenere la “diversità fra tutte le parlate della nostra terra”? e aggiungi allegramente: “solo per poter vantare una lingua Comuna… Comuna a chi?” Sa Limba Comuna, non serve per” vantarci” di qualcosa, quello sarebbe, tuttalpiù, l’ultimo dei motivi. I vantaggi che ne avremmo sarebbero altri e ben maggiori, come hanno capito tutti i popoli della terra che hanno avuto la forza di non scomparire nel nulla. Comuna a chi? a tutta la Sardegna naturalmente, in modo che ci permetta di esprimerci tutti nella stessa lingua Sarda, anziché con una straniera. Come mai una lingua Sarda ufficiale dovrebbe uccidere inesorabilmente le varie parlate locali, mentre una straniera no? è sotto gli occhi di tutti ciò che sta accadendo: lingua comune sì / lingua comune no! e tutte le parlate della lingua sarda si stanno estinguendo ogni anno di più: Come le salvi, con l’italiano o con la bacchetta magica? Per dirla in breve… la similitudine con la sfilata di Sant’Efisio non calza per niente. Anzi, se vogliamo rendere l’idea, facciamo così: tu te l’immagini, una “Cavalcata Sarda” una sfilata di S.Efisio e via dicendo, con unico costume, ma non sardo… italiano, che ne so, magari romano o toscano, tanto per non fare le parti a nessuno, rappresenterebbe meglio l’ attuale situazione linguistica in Sardegna, non ti pare? Ma lasciamo perdere … Sintetizzando: con una lingua Sarda ufficiale i vantaggi sarebbero enormi (e non un inutile pavoneggiarsi), non sarebbe la fine delle differenze varietali in Sardegna (tutte degne del massimo rispetto e protezione), se mai il contrario: verrebbero tutte incentivate, cosa che certamente non avviene oggi. Ci sarebbe da precisare anche altro, ma tempo al tempo. Sempre a tua disposizione e della solita cricchetta italianista Alla prossima Turritano
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Modificato da - Turritano in data 22/07/2008 19:50:06 |
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Le dominazioni passano ... i Sardi restano! |
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Salottino
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Inserito il - 22/07/2008 : 20:21:01
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| vlady ha scritto:
A MIO AVVISO CREDO SIA IMPORTANTE MANTENERE LA DIVERSITA' FRA TUTTE LE PARLATE DELLA NOSTRA TERRA. NON MI PIACE ACCOMUNARE TIPOLOGIE LINGUISTICHE DIFFERENTI , SOLO PER POTER "VANTARE" UNA LINGUA COMUNA...COMUNA A CHI??? PER DIRLA BREVE..IMMAGINATE LA SFILATA DI SANT'EFISO ( 1 MAGGIO) CON UN SOLO COSTUME CHE RAPPRESENTI LA TRADIZIONE E LA CULTURA SARDA...SAREBBE UNIFORMARE LA VERA RICHEZZA DEL NOSTRO POPOLO. CHE E' DIVERSO ANCHE NELLE PARLATE E TUTTE MERITANO EGUALE RISPETTO E "PROTEZIONE". LA CUTURA, E' UNA MIA OPPINIONE, SI NUTRE PREVALEMNTEMENTE DI DIVERSITA'. QUANDO SI UNIFORMA AI VOLERI DELLA BUROCRAZIA E' UN SOTTOPRODOTTO CHE NON MERITA SPAZIO, NE ATTENZIONE. VLADY | Turritano ha scritto:
Su problema mannu est ki, cumente totu sos pobulos de su mundu, amus bisonzu de una limba ufitziale, si nono finit totu, mancari no kerimus. Turritano
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vai a farglialo capire agli altri. Appena la lingua sara' uniformata scomparira' nello stesso modo. I ragazzi la studieranno come materia di studio qualunque per passare l'anno,dopo diranno,meno male che la scuola è finita cosi' ce ne siamo liberati.
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