Forum Sardegna - I sardi e la loro lingua
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Nota Bene: Su Crastu de Santu Eliseu (Mores). sulle pendici inferiori del Monte Santo, e' un imponente masso erratico in cui, in età neolitica, venne scavata una domus de janas.
Successivamente, in età cristiana, la tomba preistorica venne ristrutturata e ampliata per trasformarla in chiesa rupestre dedicata, appunto, al santo bizantino Eliseo. Il suo asptto attuale fa pensare davvero ad una favolosa "casa di fate"!!



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 I sardi e la loro lingua
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Autore Discussione
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asia
Salottino
Utente Senior



Inserito il - 13/03/2008 : 14:48:03  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di asia Invia a asia un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Turritano ha scritto:

X Asia
1^ Parte
Mi inserisco in un dialogo (fra Asia e S.Ard.) e questa volta senza chiedere scusa, senza sentirmi per nulla impertinente, perché mi è sembrato di capire che, nella discussioni di qualunque Forum, si può inserire chi vuole, anche se da qualcuno non gradito (per mera discriminazione ideologica), sia perché qui si tratta di un argomento che mi appassiona e mi interessa nel profondo, e sia perché nel post di Asia, vedo dei chiari, inequivocabili e sgradevoli riferimenti al sottoscritto, con epiteti spudorati e senza senso, assolutamente gratuiti:


Sei fuori gioco, Turritano.
Nessun riferimento a te... a meno che tu non abbia sensi di colpa, in merito a qualche tua intromissione.
In ogni caso non è da buon generale combattere il nemico sbagliato.
Nella fattispecie mi riferivo a Perdixeddu e a Donovan.

“Però capita che qualcuno -e non è la prima volta in questo contesto- si inserisca in un dialogo tra due persone svilendo, con epiteti poco consoni ad un confronto urbano, la persona che non appoggia la sua tesi”.
“E fioccano le critiche di superficialità, di provincialismo, di limitatezza”. Le “critiche fioccano”? E da parte di chi? da due-tre persones? (e se ce ne fosse qualcuna di più, il discorso non cambierebbe di una virgola)! Sempre le stesse, coalizzate tra loro. Strano modo di interpretare il significato del verbo “fioccare”, ma quando si vuole forzare qualcosa a proprio favore si fa questo ed altro.
“ di superficialità, di provincialismo, di limitatezza”. Certo parole facili facili se si vogliono distruggere le idee degli altri, quando non combaciano con le proprie. “Superficialità”: io non credo di essere superficiale per natura (e non me l’ha MAI detto nessuno!), non l’ho dimostrato in questo Forum e tantomeno in questa discussione. All’occorrenza, son sempre sceso nei particolari e sono stato sempre disponibile ad andare sempre più a fondo. Ma questo non piace ai nemici della lingua Sarda né del Nazionalismo Sardo, che preferiscono fare le vittime e, come in questo caso, tirar fuori insulti inqualificabili e gratuiti, invece che continuare una discussione seria e responsabile (pur conservando ognuno le sue idee). “Provincialismo”: quale provincialismo? Il Nazionalismo, la risolutezza nel difendere ciò che si ha di più caro? E’ ovvio che per gli italiani (e neanche tutti) e gli italianofili è facile e comodo bollare queste convinzioni, questo idealismo come “provincialismo”. Troppo comodo!
“Limitatezza”? parola del tutto gratuita a cui si può dare la stessa risposta data per il “provincialismo” e “superficialità”. E “limitatezza” perché? Anche questo, oppure il contrario, si può benissimo dimostrare leggendo i miei post. Dimostralo! È io dimostro il contrario. Sì, queste sono offese personali evidenti, pesanti e grossolane quanto assolutamente gratuite, dettate solo dall’odio per le opinioni altrui. E poi hai anche il coraggio di dire: “Però capita che qualcuno -e non è la prima volta in questo contesto- si inserisca in un dialogo tra due persone svilendo, con epiteti poco consoni ad un confronto urbano, la persona che non appoggia la sua tesi”. Sai quante volte ti sei inserita TU in un dialogo fra due persone” in questa discussione? Contatele!
“Con epiteti poco consoni ad un confronto urbano, la persona che non appoggia la sua tesi” ? Sai che io, leggendo questa frase, vedo esattamente la descrizione di te stessa? Citami qualche esempio di “epiteti poco consoni ad un confronto urbano” detti da me! E mettiamoli a confronto con i tuoi, che trasudano di arroganza e odiosa intolleranza! Io non svilisco proprio niente, non è mia abitudine svilire le idee altrui. Stai equivocando di brutto: non è il mio stile, quando c’è rispetto per la parte opposta.


Chi sta equivocando di brutto sei tu... visto che le accuse di superficialità, limitatezza e provincialismo sono state rivolte a me.
Tu che c'entri?
Scrivi addirittura un trattato per difenderti da accuse che sono state mosse a me?

Se mai, qualche volta, ironizzo su affermazioni che mi sembrano incongrue e contraddittorie, non perché diverse dalle mie opinioni personali. Fa parte del carattere sassarese: è la “cionfra”, ma non c’è assolutamente cattiveria, né volontà di offendere. Non solo, ma nel caso mi sbagli (capita a tutti. No?) son sempre disposto ad ammetterlo pubblicamente.Questo è quanto dovuto, poi, in prossimo post più pertinente alla discussione, entrerò nel vivo del discorso sulla Lingua Sarda.
Turritano

Credo che questo sia il caso.
Quando si parte con la lancia in resta solo perchè ci si sente attaccati, non oso immaginare cosa succederebbe se si venisse attaccati sul serio.
A Predixeddu ho risposto limitandomi a restituirgli il provincialismo che mi aveva gratuitamente regalato. Nulla di più.
E malgrado ritenessi che fosse una doverosa restituzione, gli ho chiesto scusa, perchè non è mia abitudine cercare lo scontro.
Ciò non mi impedirà di continuare ad esprimere le mie idee.

Sono italianofila solo per conseguenza logica, non certo per ideologia. Altrimenti non mi sarei data da fare per studiare sa limba, come ho fatto per passione.
Sono figlia di un sardo che con me parla il dialetto veneto... ma tu pensa che mostruosità.
D'altronde, avendo sposato una veneta e vivendo nel Veneto, doveva per forza contestualizzare le sue scelte.
ADORO IL SARDO e il logudorese in particolare, ma SA LIMBA sta morendo principalmente perchè l'avete fatta morire e secondariamente perchè gli eventi hanno orientato la comunicazione verso altri approdi... naturali.

Insegnarla a scuola nella speranza che diventi competenza passiva è pia illusione, qualunque scelta linguistica si operi.
Ed è follia, a mio parere, coltivarne l'obbligatorietà.
Anche perchè ormai negli elenchi scolastici cittadini la metà dei cognomi degli alunni non finisce con la U ed è di derivazione peninsulare.
Nella mia ultima classe ci sono due cinesi, un marocchino, un russo ed un giapponese.
A questo punto... inseriamo il sardo o il cinese?









Modificato da - asia in data 13/03/2008 14:51:13

  Firma di asia 

 Regione Sardegna  ~ Città: Cagliari  ~  Messaggi: 1634  ~  Membro dal: 29/12/2007  ~  Ultima visita: 14/10/2012 Torna all'inizio della Pagina

Donovan
Salottino
Utente Medio



Inserito il - 13/03/2008 : 15:01:22  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Donovan Invia a Donovan un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
asia ha scritto:

In attesa di rispondere ad Ermosa... voglio stemperare i toni.




[URL=http://imageshack.us][/URL]
[URL=http://g.imageshack.us/g.php?h=507&i=asiaru8.jpg][/URL]







  Firma di Donovan 
"I sardi a mio parere deciderebbero meglio
se fossero indipendenti all'interno di una comunità
europea ma anche mediterranea"

Fabrizio De Andrè

 Regione Sardegna  ~  Messaggi: 362  ~  Membro dal: 10/11/2007  ~  Ultima visita: 24/02/2011 Torna all'inizio della Pagina

ziama
Salottino
Utente Maestro


AmBASCIUatrice in USA



Inserito il - 13/03/2008 : 15:10:18  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di ziama Invia a ziama un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Io proporrei di riprendere la conversazione sulla lingua, accettando le scuse, tralasciando le provocazioni e usando questo spazio per affrontare una discussione, che per quanto possa diventare 'animata', non deve necessariamente essere utilizzata per insultarsi gli uni con gli altri (magari se si ha voglia di mandarsi a quel paese l'uno con l'altro, lo si puo' fare in privato!).
Non mi sembra che nessuno abbia detto che l'apprendimento del sardo debbe essere VIETATO, quanto piuttosto ci sono opinioni discordanti sulla necessita' di rendere l'insegnamento obbligatorio.
Anche chi non pensa quest'ultima sia una soluzione adatta (nella fattispecie ASIA) ha comunque dimostrato di apprezzare la lingua sarda, vista che comunque sia, ha imparato (per conto suo) a capirla e a parlarla.
Accusarla del fatto che la voglia vedere MORTA (vedi vignetta di DONOVAN) mi fa pensare che effettivamente non leggiamo con attenzione cio' che la gente scrive, ma estrapoliamo dai discorsi solo cio' che ci fa comodo.
Vorrei pertanto chiedere a tutti quanti (e prometto!! Mi impegnero' a farlo personalmente!!!) di riportare la discussione nei ranghi.
Abbiamo sempre detto di "rispettare" le idee degli altri anche quando non le "condividiamo"...
Cominciamo a dimostrarlo!
Meda gratzias a totus!!







Modificato da - ziama in data 13/03/2008 15:11:38

  Firma di ziama 

Santa Mariedda - Senorbi

..un altro meraviglioso angolo di Sardegna

Siamo sardi
Siamo spagnoli, africani, fenici, cartaginesi, romani, arabi, pisani, bizantini, piemontesi.
Siamo le ginestre d'oro giallo che spiovono sui sentieri rocciosi come grandi lampade accese.
Siamo la solitudine selvaggia, il silenzio immenso e profondo, lo splendore del cielo, il bianco fiore del cisto.
Siamo il regno ininterrotto del lentisco, delle onde che ruscellano i graniti antichi, della rosa canina, del vento, dell'immensità del mare.
Siamo una terra antica di lunghi silenzi, di orizzonti ampi e puri, di piante fosche, di montagne bruciate dal sole e dalla vendetta.
Noi siamo sardi.
Grazia Deledda.

 Regione Estero  ~ Città: new york  ~  Messaggi: 9847  ~  Membro dal: 12/12/2006  ~  Ultima visita: 30/06/2020 Torna all'inizio della Pagina

Donovan
Salottino
Utente Medio



Inserito il - 13/03/2008 : 15:18:58  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Donovan Invia a Donovan un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
asia ha scritto:

Turritano ha scritto:

X Asia
1^ Parte
Mi inserisco in un dialogo (fra Asia e S.Ard.) e questa volta senza chiedere scusa, senza sentirmi per nulla impertinente, perché mi è sembrato di capire che, nella discussioni di qualunque Forum, si può inserire chi vuole, anche se da qualcuno non gradito (per mera discriminazione ideologica), sia perché qui si tratta di un argomento che mi appassiona e mi interessa nel profondo, e sia perché nel post di Asia, vedo dei chiari, inequivocabili e sgradevoli riferimenti al sottoscritto, con epiteti spudorati e senza senso, assolutamente gratuiti:


Sei fuori gioco, Turritano.
Nessun riferimento a te... a meno che tu non abbia sensi di colpa, in merito a qualche tua intromissione.
In ogni caso non è da buon generale combattere il nemico sbagliato.
Nella fattispecie mi riferivo a Perdixeddu e a Donovan.

“Però capita che qualcuno -e non è la prima volta in questo contesto- si inserisca in un dialogo tra due persone svilendo, con epiteti poco consoni ad un confronto urbano, la persona che non appoggia la sua tesi”.
“E fioccano le critiche di superficialità, di provincialismo, di limitatezza”. Le “critiche fioccano”? E da parte di chi? da due-tre persones? (e se ce ne fosse qualcuna di più, il discorso non cambierebbe di una virgola)! Sempre le stesse, coalizzate tra loro. Strano modo di interpretare il significato del verbo “fioccare”, ma quando si vuole forzare qualcosa a proprio favore si fa questo ed altro.
“ di superficialità, di provincialismo, di limitatezza”. Certo parole facili facili se si vogliono distruggere le idee degli altri, quando non combaciano con le proprie. “Superficialità”: io non credo di essere superficiale per natura (e non me l’ha MAI detto nessuno!), non l’ho dimostrato in questo Forum e tantomeno in questa discussione. All’occorrenza, son sempre sceso nei particolari e sono stato sempre disponibile ad andare sempre più a fondo. Ma questo non piace ai nemici della lingua Sarda né del Nazionalismo Sardo, che preferiscono fare le vittime e, come in questo caso, tirar fuori insulti inqualificabili e gratuiti, invece che continuare una discussione seria e responsabile (pur conservando ognuno le sue idee). “Provincialismo”: quale provincialismo? Il Nazionalismo, la risolutezza nel difendere ciò che si ha di più caro? E’ ovvio che per gli italiani (e neanche tutti) e gli italianofili è facile e comodo bollare queste convinzioni, questo idealismo come “provincialismo”. Troppo comodo!
“Limitatezza”? parola del tutto gratuita a cui si può dare la stessa risposta data per il “provincialismo” e “superficialità”. E “limitatezza” perché? Anche questo, oppure il contrario, si può benissimo dimostrare leggendo i miei post. Dimostralo! È io dimostro il contrario. Sì, queste sono offese personali evidenti, pesanti e grossolane quanto assolutamente gratuite, dettate solo dall’odio per le opinioni altrui. E poi hai anche il coraggio di dire: “Però capita che qualcuno -e non è la prima volta in questo contesto- si inserisca in un dialogo tra due persone svilendo, con epiteti poco consoni ad un confronto urbano, la persona che non appoggia la sua tesi”. Sai quante volte ti sei inserita TU in un dialogo fra due persone” in questa discussione? Contatele!
“Con epiteti poco consoni ad un confronto urbano, la persona che non appoggia la sua tesi” ? Sai che io, leggendo questa frase, vedo esattamente la descrizione di te stessa? Citami qualche esempio di “epiteti poco consoni ad un confronto urbano” detti da me! E mettiamoli a confronto con i tuoi, che trasudano di arroganza e odiosa intolleranza! Io non svilisco proprio niente, non è mia abitudine svilire le idee altrui. Stai equivocando di brutto: non è il mio stile, quando c’è rispetto per la parte opposta.


Chi sta equivocando di brutto sei tu... visto che le accuse di superficialità, limitatezza e provincialismo sono state rivolte a me.
Tu che c'entri?
Scrivi addirittura un trattato per difenderti da accuse che sono state mosse a me?

Se mai, qualche volta, ironizzo su affermazioni che mi sembrano incongrue e contraddittorie, non perché diverse dalle mie opinioni personali. Fa parte del carattere sassarese: è la “cionfra”, ma non c’è assolutamente cattiveria, né volontà di offendere. Non solo, ma nel caso mi sbagli (capita a tutti. No?) son sempre disposto ad ammetterlo pubblicamente.Questo è quanto dovuto, poi, in prossimo post più pertinente alla discussione, entrerò nel vivo del discorso sulla Lingua Sarda.
Turritano

Credo che questo sia il caso.
Quando si parte con la lancia in resta solo perchè ci si sente attaccati, non oso immaginare cosa succederebbe se si venisse attaccati sul serio.
A Predixeddu ho risposto limitandomi a restituirgli il provincialismo che mi aveva gratuitamente regalato. Nulla di più.
E malgrado ritenessi che fosse una doverosa restituzione, gli ho chiesto scusa, perchè non è mia abitudine cercare lo scontro.
Ciò non mi impedirà di continuare ad esprimere le mie idee.

Sono italianofila solo per conseguenza logica, non certo per ideologia. Altrimenti non mi sarei data da fare per studiare sa limba, come ho fatto per passione.
Sono figlia di un sardo che con me parla il dialetto veneto... ma tu pensa che mostruosità.
D'altronde, avendo sposato una veneta e vivendo nel Veneto, doveva per forza contestualizzare le sue scelte.
ADORO IL SARDO e il logudorese in particolare, ma SA LIMBA sta morendo principalmente perchè l'avete fatta morire e secondariamente perchè gli eventi hanno orientato la comunicazione verso altri approdi... naturali.

Insegnarla a scuola nella speranza che diventi competenza passiva è pia illusione, qualunque scelta linguistica si operi.
Ed è follia, a mio parere, coltivarne l'obbligatorietà.
Anche perchè ormai negli elenchi scolastici cittadini la metà dei cognomi degli alunni non finisce con la U ed è di derivazione peninsulare.
Nella mia ultima classe ci sono due cinesi, un marocchino, un russo ed un giapponese.
A questo punto... inseriamo il sardo o il cinese?





Accipicchiolina oh...e a questo punto inseriamo l' italiano o il cinese? Ho come la vaga impressione che per l'italiano questo discorso non debba valere...
Ma secondo te è giusto che per una percentuale risibile di figli di immigrati la Sardegna debba perdere la sua VERA lingua? E sottolineo che l' insegnamento è rivolto a bambini, che non hanno pregiudizi su cosa sia meglio o peggio studiare a scuola, a meno che non gli vengano subdolamente instillati dai genitori.
Il sardo, e lo ripeterò sino alla noia non è stato messo in una situazione critica dai sardi ma dal sistema legislativo italiano che dà dei vantaggi spropositati all' italiano. E' inutili girarci attorno, è così, e tutti gli altri casi nel mondo con un' asimmetria legislativa di questo tipo lo confermano.
Affinchè il sardo non scompaia si deve perciò adeguare la legislazione verso l' obbligo di insegnamento scolastico: l' unico sistema per dare a chiunque la certezza che dall' altra parte ci sia comprensione e perciò poterne stimolare l' utilizzo in qualunque àmbito.







  Firma di Donovan 
"I sardi a mio parere deciderebbero meglio
se fossero indipendenti all'interno di una comunità
europea ma anche mediterranea"

Fabrizio De Andrè

 Regione Sardegna  ~  Messaggi: 362  ~  Membro dal: 10/11/2007  ~  Ultima visita: 24/02/2011 Torna all'inizio della Pagina

Perdixeddu

Utente Medio


Inserito il - 13/03/2008 : 15:35:21  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Perdixeddu Invia a Perdixeddu un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
insandus, chi chistionaus de is disterraus chi ddoi funt in Sardìnnia, deu tèngiu sperièntzia.
Sìnnia, calincun'annu a oi, in crassi mia tenemu a unu pipiu de su Marocu, issu in conca teniat giai s'italianu, s'arabu de su Marocu e su frantzesu, a issu su sardu ddi praxiat meda meda, ddu at imparau illuegus bessendi bonu cumenti a is atrus pipius sinnieusus! sa mama fut prexada meda, ca a sciri su sardu, in Sardìnnia, po unu stràngiu, bolit nai a essi integrau culturalmenti in sa sotziedadi nosta.
deghinou, poita est chi is senegalesus imoi scint su sardu puru? ca ant cumprèndiu chi est sa lìngua de sa Sardìnnia e chi chistionant in sardu, is sardus funt prus prexaus e ddis comporant cosa!







 Regione Sardegna  ~  Messaggi: 336  ~  Membro dal: 22/01/2008  ~  Ultima visita: 12/03/2012 Torna all'inizio della Pagina

Perdixeddu

Utente Medio


Inserito il - 13/03/2008 : 15:44:16  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Perdixeddu Invia a Perdixeddu un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
po su chi spetat a sa scola e a cumenti fichiri su sardu...castiaus sèmpiri a s'Europa.

1920, s'Irlanda bessit indipendenti, ma sa lìngua insoru fiat giai mesu morta. Candu fiant chistionendi de cumenti fai torrai a pigai s'irlandesu, is polìticus no fiant cumbintus meda e ant nau:
"nci intraus s'irlandesu unus cantu de oras a sa cida, a marolla, ma totu is imparus depint essi in inglesu"

agoa de 70 annus, s'irlandesu est giai giai mortu, chi deu andu a Casteddu e chistionu in sardu, sa majoria manna de sa genti cumprendit giai giai totu, chi deu andu a Dublinu e chistionu in irlandesu, totus mi faint...what?...

duncas, chi eus biu chi a nci intrai in sa scola una lìngua (chi tocat a torrai a pigai) po unus cantu de oras a sa cida cumenti a una lìngua morta (latinu, gregu...) no serbit a nudda, a ita serbit a ddu proponni in Sardìnnia? mellus a pigai is essemprus chi bincint, no is chi perdint.

mi dispraxit, mancai chena de mala fidi, perou is chi nant "un paio di ore alla settimana senza obbligo" tenint una idea chi iat a bociri su sardu, ca custu est s'arresurtau de custa polìtica.

s'ùnicu manera de fai torrai su sardu a essi lìngua bia est a nci ddu intrai in sa scola cumenti a "lingua veicolare" lìngua mesu, po imparai matemàtica (sperimentu fatu, 2+2 torrat 4 in sardu puru!!! ) stòria, giografia e in prus, candu is pipius furriant a domu a agatai cartonis animaus in sardu.

comuncas, de sa sperièntzia mia, a is pipius su sardu in scola praxit meda meda e no m'est incapitau mai chi pipius no ndi sciessint nudda nudda, calincunu fueddu, calincuna fràsia, dda scint sèmpiri e tenint sa cumpetèntzia passiva, totus!






Modificato da - Perdixeddu in data 13/03/2008 15:45:56

 Regione Sardegna  ~  Messaggi: 336  ~  Membro dal: 22/01/2008  ~  Ultima visita: 12/03/2012 Torna all'inizio della Pagina

asia
Salottino
Utente Senior



Inserito il - 13/03/2008 : 15:49:34  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di asia Invia a asia un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Donovan

Affinchè il sardo non scompaia si deve perciò adeguare la legislazione verso l' obbligo di insegnamento scolastico: l' unico sistema per dare a chiunque la certezza che dall' altra parte ci sia comprensione e perciò poterne stimolare l' utilizzo in qualunque àmbito.


Mi avvalgo della facoltà di ritenerla una follia.
Chi ha creduto nel sardo e lo ha tramandato con orgoglio ai suoi epigoni ha tesaurizzato un patrimonio incalcolabile.
Chi non lo ha fatto e ha buttato la sua tradizione alle ortiche non pretenda di recuperarla sui banchi di scuola, in modo asettico ed artificioso.

Oltre che folle la scelta sarebbe ridicola.
E lo asserisco proprio perchè ritengo che il sardo meriti rispetto.

Non certo questo.








Modificato da - asia in data 13/03/2008 15:50:31

  Firma di asia 

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Perdixeddu

Utente Medio


Inserito il - 13/03/2008 : 16:07:19  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Perdixeddu Invia a Perdixeddu un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
ma insandus cadelanus, galitzianus, bascus, brètonus, corsicanus, frisonus, làponus...funt totus sballiendi ca issus puru nant, "sa lìngua nosta a marolla me is scolas deghinou si morit!" ?

chi su sardu abarrat a foras de is scolas, si morit, cumenti a calichisiat lìngua chi est a foras de is scolas, duncas, a nai "seu po su sardu" ma "a fora de is scolas" bolit nai chena duda peruna "bollu a chi si mòrgiat su sardu".

est cumenti a nai "deu tèngiu una maladia, no mi bollu curai, ma deu mi stimu" chi unu si stimat diaderus, si curat.







 Regione Sardegna  ~  Messaggi: 336  ~  Membro dal: 22/01/2008  ~  Ultima visita: 12/03/2012 Torna all'inizio della Pagina

asia
Salottino
Utente Senior



Inserito il - 13/03/2008 : 16:43:40  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di asia Invia a asia un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Perdixeddu ha scritto:

chi su sardu abarrat a foras de is scolas, si morit, cumenti a calichisiat lìngua chi est a foras de is scolas, duncas, a nai "seu po su sardu" ma "a fora de is scolas" bolit nai chena duda peruna "bollu a chi si mòrgiat su sardu".

est cumenti a nai "deu tèngiu una maladia, no mi bollu curai, ma deu mi stimu" chi unu si stimat diaderus, si curat.

Su sardu morit? De candu è mortu!

A proposito di nosocomi e sale di rianimazione... solo un medico forsennato può ritenere bisognoso di cure un defunto.
Quando ho visto mia madre all'obitorio non volevo rassegnarmi.

Poi ho capito che nessuna flebo le avrebbe più potuto ridare la vita.







  Firma di asia 

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Donovan
Salottino
Utente Medio



Inserito il - 13/03/2008 : 17:43:41  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Donovan Invia a Donovan un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Perdixeddu ha scritto:

insandus, chi chistionaus de is disterraus chi ddoi funt in Sardìnnia, deu tèngiu sperièntzia.
Sìnnia, calincun'annu a oi, in crassi mia tenemu a unu pipiu de su Marocu, issu in conca teniat giai s'italianu, s'arabu de su Marocu e su frantzesu, a issu su sardu ddi praxiat meda meda, ddu at imparau illuegus bessendi bonu cumenti a is atrus pipius sinnieusus! sa mama fut prexada meda, ca a sciri su sardu, in Sardìnnia, po unu stràngiu, bolit nai a essi integrau culturalmenti in sa sotziedadi nosta.
deghinou, poita est chi is senegalesus imoi scint su sardu puru? ca ant cumprèndiu chi est sa lìngua de sa Sardìnnia e chi chistionant in sardu, is sardus funt prus prexaus e ddis comporant cosa!




De acordu cun tegus, in bidda puru ant comintzadu dae pagu a imparare su sardu in sas primmas classes de sas iscolas primàrias, no a òbrigu "de jure" ma a òbrigu "de facto" cun d una mastra 'e iscolas in retiru. Su menzus istudiante est unu pitzinneddu marochinu e creo chi siat po s' àbidu a imparare prus limbas.
Po su chi pertocat sos senegalesos deo puru apo bidu cosas gai: unu chi benit a bidda a bender, intrat in sos tzilleris nande "Deo so unu regortorzu" , tando sa zente iscapat a rier...in cue si cheret issu...

Ma bidu chi fimis chistionande de imparu in sas iscolas, ischis comente l' ant acabada in Casteddu po sa chistione de Randazzo? Sun andande innantis o nono?







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europea ma anche mediterranea"

Fabrizio De Andrè

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Donovan
Salottino
Utente Medio



Inserito il - 13/03/2008 : 18:05:08  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Donovan Invia a Donovan un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
asia ha scritto:

Donovan

Affinchè il sardo non scompaia si deve perciò adeguare la legislazione verso l' obbligo di insegnamento scolastico: l' unico sistema per dare a chiunque la certezza che dall' altra parte ci sia comprensione e perciò poterne stimolare l' utilizzo in qualunque àmbito.


Mi avvalgo della facoltà di ritenerla una follia.
Chi ha creduto nel sardo e lo ha tramandato con orgoglio ai suoi epigoni ha tesaurizzato un patrimonio incalcolabile.
Chi non lo ha fatto e ha buttato la sua tradizione alle ortiche non pretenda di recuperarla sui banchi di scuola, in modo asettico ed artificioso.

Oltre che folle la scelta sarebbe ridicola.
E lo asserisco proprio perchè ritengo che il sardo meriti rispetto.

Non certo questo.




Ci risiamo con i due pesi e le due misure, Asia? Com'è entrato l' italiano in Sardegna se non in modo asettico ed artificioso sui banchi di scuola? E soprattutto perchè per l' italiano questo deve essere sacrosanto e legittimo mentre per il sardo no? Non mi sembra un atteggiamento pieno di rispetto quello di mettere il sardo in una posizione sempre e comunque subalterna rispetto all' italiano.




Su sardu morit? De candu è mortu!

A proposito di nosocomi e sale di rianimazione... solo un medico forsennato può ritenere bisognoso di cure un defunto.
Quando ho visto mia madre all'obitorio non volevo rassegnarmi.

Poi ho capito che nessuna flebo le avrebbe più potuto ridare la vita.


Ovviamente tu hai buon gioco a spargere pessimismo...ma non è così...mi dispiace per te ma il sardo non è ancora una lingua morta ma parlata più o meno attivamente almeno da un milione di persone, più altre centinaia di migliaia di competenti passivi, questo senza considerare gli emigrati.
Inoltre il paragone con un essere umano defunto non regge, non foss' altro perchè le lingue sopravvivono agli esseri umani. In linea puramente teorica sarebbe possibile anche ripristinare una lingua morta come il latino, ma non converrebbe perchè abbiamo già a disposizione le sue evoluzioni semplificate in modo naturale.
Perciò la flebo miracolosa in questo caso esiste e si chiama insegnamento scolastico obbligatorio.







Modificato da - Donovan in data 13/03/2008 18:11:20

  Firma di Donovan 
"I sardi a mio parere deciderebbero meglio
se fossero indipendenti all'interno di una comunità
europea ma anche mediterranea"

Fabrizio De Andrè

 Regione Sardegna  ~  Messaggi: 362  ~  Membro dal: 10/11/2007  ~  Ultima visita: 24/02/2011 Torna all'inizio della Pagina

Turritano

Utente Virtuoso




Inserito il - 13/03/2008 : 18:05:11  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Turritano Invia a Turritano un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Asia, senza polemica, dopo quanto mi hai scritto mi son reso conto dell’errore e ti chiedo scusa, mi dispiace aver equivocato perché l’idea che mi ero fatto su di te, nonostante le insanabili divergenze d’opinione, era tutt'altro che quella.
Con immutata stima
Turritano






  Firma di Turritano 
Le dominazioni passano ... i Sardi restano!

 Regione Sardegna  ~ Prov.: Sassari  ~ Città: Sassari  ~  Messaggi: 4480  ~  Membro dal: 13/01/2008  ~  Ultima visita: 04/10/2016 Torna all'inizio della Pagina

Perdixeddu

Utente Medio


Inserito il - 13/03/2008 : 18:19:10  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Perdixeddu Invia a Perdixeddu un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
asia ha scritto:

Perdixeddu ha scritto:

chi su sardu abarrat a foras de is scolas, si morit, cumenti a calichisiat lìngua chi est a foras de is scolas, duncas, a nai "seu po su sardu" ma "a fora de is scolas" bolit nai chena duda peruna "bollu a chi si mòrgiat su sardu".

est cumenti a nai "deu tèngiu una maladia, no mi bollu curai, ma deu mi stimu" chi unu si stimat diaderus, si curat.

Su sardu morit? De candu è mortu!

A proposito di nosocomi e sale di rianimazione... solo un medico forsennato può ritenere bisognoso di cure un defunto.
Quando ho visto mia madre all'obitorio non volevo rassegnarmi.

Poi ho capito che nessuna flebo le avrebbe più potuto ridare la vita.



no mi parit chi su sardu est mortu! comenti fais a nai una cosa diaici?






 Regione Sardegna  ~  Messaggi: 336  ~  Membro dal: 22/01/2008  ~  Ultima visita: 12/03/2012 Torna all'inizio della Pagina

maurizio feo
Salottino
Utente Master



Inserito il - 13/03/2008 : 18:45:36  Link diretto a questa risposta  Rispondi Quotando
E' senza dubbio un tema che ci appassiona in molti modi.
Ma non dovremmo litigare, al riguardo...

Io credo che il processo inarrestabile di globalizzazione in atto (che non riguarda solo le lingue, ma praticamente tutti i campi in cui agisce l'essere umano) porterà irrimediabilmente alla perdita di molte diversità superstiti, di ogni tipo, di alcune delle quali sentiamo fortemente di non volere assolutamente fare a meno.
Conseguentemente ci dà molto fastidio che salti su qualcuno a ricordarci l'entità, la continuità e l'inarrestabilità di questo processo, specialmente al riguardo di ciò che ci è più caro.
Ma non credo che dovremmo dividerci in difensori e nemici (in questo caso, della lingua sarda).

Anche chi è pessimista, credo, non dovrebbe dichiararsi contrario a quelle misure (come ad esempio, l'insegnamento nelle scuole, saperlo parlare e scrivere, l'uso nelle famiglie, l'uso bilingue nelle segnalazioni stradali, l'introduzione di premi letterari per la letteratura in sardo etc.) che possono rallentare un processo o arginarlo un poco, per quanto ineluttabile esso sia. In fin dei conti, è una questione di amore e di attaccamento alle proprie radici. Ma è anche un fatto culturale di una certa rilevanza. Quindi la dignità della cosa risiede nei suoi diversi aspetti ed in tutti va presa in seria considerazione.
Personalmente, non credo che l'inazione (né tanto meno l'eutanasia) siano vie consigliabili. Credo che la programmazione accurata e la realizzazione efficace di misure atte a conservare la conoscenza del sardo siano encomiabili e vadano richieste, ricercate, facilitate in tutti i modi possibili. Anche parlarne in questo Forum è sicuramente un atto utile e dovuto.
Anche se - devo confessarlo - in tempi lunghi (noi sicuramente non assisteremo alla scomparsa del sardo, né i nostri figli e nipoti) sono pessimista io stesso, per motivi che ho già elencato precedentemente. D'altro canto, io non riesco neanche a concepire - adesso - una Sardegna futura in cui non ci sia più un canto sardo, un ballo sardo, una festa tradizionale veramente sentita (non una pagliacciata finta come in altre regioni: e mi perdonino quelli delle altre regioni) e via dicendo: è un pensiero che mi fa profondamente male. Credo sia qualche cosa che nessuno dei partecipanti al Forum tollererebbe. Credo sia per questo che ci si deve attivare in ogni modo, anche contro le previsioni logiche degli studiosi (che in fin dei conti sono state, talvolta, contraddette dai fatti).

Che lo Stato Italiano abbia le sue colpe, poi, non solo non mi stupisce affatto, ma almeno in parte posso anche condividerlo.
Il fatto, però, che (per la scomparsa delle lingue) si tratti di un fenomeno di portata veramente mondiale, dovrebbe renderci più prudenti circa la quantizzazione di queste responsabilità.
Qualcuno asserisce che la colpa della progressiva perdita della lingua sarda è anche dei sardi: è certo che alcuni sardi quasi si vergognano di esserlo (ed è superfluo dire che - personalmenmte - condanno questo atteggiamento anche di più dell'orgoglio superficiale di essere sardo, quando questo sia fine a se stesso e non invece fondato su validi e pratici motivi di merito): a costoro qualche colpa va imputata, ma senza esagerare, anche qui. Infine, non credo sia troppo utile andare a cercare altri paesi in cui le lingue minoritarie stanno mostrando lo stesso stato di sofferenza: anche lì si tratta di questioni conflittuali (non soltanto dal punto di vista linguistico), in cui differenze solo apparenti, anche se talvolta molto appariscenti, hanno prodotto numerosi ed inutili martiri, che la genetica ha dimostrato essere morti per nulla!

Chiudo dicendo che io, in particolare, faccio una fatica bestia a capire chi scrive in sardo, ma mi fanno piacere sia il fatto che lo faccia, sia il fatto che lo sappia fare. Vorrei tanto saperlo fare anch'io.

Saluti a tutti,

Maurizio Feo







  Firma di maurizio feo 
Beni: ti naru unu contu...

 Regione Emilia Romagna  ~ Città: Roma  ~  Messaggi: 2962  ~  Membro dal: 11/01/2008  ~  Ultima visita: 23/03/2012 Torna all'inizio della Pagina

Turritano

Utente Virtuoso




Inserito il - 13/03/2008 : 19:31:12  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Turritano Invia a Turritano un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Per maurizio (e ovviamente tutti gli altri)
Alla mia affermazione: “I Sardi Nuragici, della civiltà Nuragica, erano i discendenti diretti degli uomini prenuragici, naturale evoluzione della civiltà prenuragica”
tu rispondi “Qui siamo in pieno conflitto. Il patrimonio genetico dei Sardi (attuali ed antichi) è stato studiato…” Si, le affinità genetiche dei sardi con altri popoli, un pochino le conosco anch’io. E sempre parlando di genetica, posso dire che per “deriva gentica" si intende “l’insieme di mutazioni casuali di qualche gene, che via via aumenta nel tempo per cui, nel corso dei millenni una specie si diversifica in varie razze”. Anche le popolazioni di razza mongoloide asiatica, da cui almeno in parte derivano gli Indiani d’America, sono privi (o lo hanno in quantità ridotta) dell’alcoldeidrogenasi, l’enzima che serve per metabolizzare l’alcol. Infatti fra i cinesi la percentuale degli alcolizzati è bassa perché, generalmente, appena devono un po’ di alcol hanno subito un mal di testa tale da scoraggiarli a continuare a bere.
Poi, a un’altra mia domanda:
“Se l’ origine della popolazione Nuragica fosse diversa da quella pre nuragica, che fine ha fatto quest’ultima?” e tu rispondi: “Alcuni sostengono che siano estinti, per la durezza estrema delle condizioni di vita (e, credo malignamente, anche per rendere più semplice il discorso espositivo). Io non credo che sia così. La grande sdifferenziazione genetica a cui sono andate incontro le popolazioni estremamente poco numerose nell'ultima glaciazione, rende conto dell'esistenza e della persistenza di alcuni marcatori genetici, che sono stati portati fino a noi dai sopravvissuti. E anche della grande uniformità genetica delle popolazioni da quelle derivate”. Cioè c’è un equivoco di fondo: stiamo dicendo la stessa cosa con parole diverse? Infatti è basilare intendersi su chi erano, chi vogliamo indicare con la parola “protosardi” e cosa intendiamo con il termine “prenuragici”. Evidentemente non mi sono spiegato bene, ma anche io nel mio post riguardante l’argomento, intendevo dire, più o meno la stessa cosa.
Cosa intendiamo con “Protosardi”, tutti gli uomini la cui presenza è documentata in Sardegna a cominciare da 350mila anni fa (periodo “Clatoniano”) o quelli di periodi più recenti, diciamo dal mesolitico? Dei primi, come già detto, risultano numerosissimi resti di strumenti, ma non c’è traccia di resti ossei per cui non si può neanche confrontarli con gli altri con l’analisi del DNA (ammesso che sia possibile rintracciare DNA nelle ossa risalenti a quel periodo), di sicuro non erano Sapiens sapiens, quindi sarebbero da escludere. Quelli presenti in periodi più recenti, diciamo almeno da 10mila anni fa ad oggi, appartenenti all’Homo Sapiens sapiens (cioè l’uomo moderno) e quindi da qui si potrebbe cominciare a discutere. A me un’estinzione totale “per la durezza estrema delle condizioni di vita”, mi sembra alquanto azzardata e frettolosa: non credo che la Sardegna fosse, all’epoca un deserto. L’uomo “raccoglitore e cacciatore” avrebbe sicuramente trovato qualcosa di cui nutrirsi, sia in mare che in terra (e questo vale anche per gli umani non del genere sapiens). Magari, aumentando la popolazione e riducendosi le risorse, si sarebbe automaticamente ristabilito un equilibrio biologico, per cui la popolazione si sarebbe ridotta (con l’eliminazione dei meno adatti) sino a raggiungere un altro punto di equilibrio. Quindi un’estinzione di massa per questo motivo mi sembra alquanto improbabile.
È sicuro anche che, successivamente sono arrivati anche altre genti di civiltà più avanzata. Allora, chi erano i protosardi? La parola ci dice che erano i primi sardi, ma per quanto ne so non si specifica meglio. Chi erano i “Prenuragici? È ovvio che erano gli uomini appartenenti alle genti della civiltà immediatamente precedente a quella nuragica.

Mi chiedi”
“Sei sicuro che tutti i documenti archeologici siano sempre stati scavati a dovere? Sei sicuro che tutto sia stato reso pubblico? Io e so di reperti tenuti nel cassetto per opportunità e scarso coraggio ” Non ne sono sicuro per niente, e bisogna vedere caso per caso quello che si vuole nascondere e perché. Sarebbe molto interessante. So anch’io di documenti nascosti o tenuti nelle cantine dei Musei. Un esempio di “documenti” non scritti ma importantissimi, scoperti e abbandonati all’incuria più totale: le statue di Monte Pramma, Anch’io so di documenti tenuti nel cassetto. So anche di grave noncuranza della Sovrintendenza verso beni archeologici di grande importanza, scoperti da privati nei pressi di Sassari, denunciati alla Sovrintendenza dei Beni Archeologici con grande senso civico, e tranquillamente abbandonati al saccheggio e alla distruzione totale, senza che venisse minimamente resa pubblica la esistenza prima e la distruzione poi. Questo lo so da chi ha fatto la scoperta e posso raccontare i particolari. Pero tornando al discorso, ribadisco la mia convinzione che la Civiltà Nuragicasi si è evoluta in Sardegna dalla civiltà precedente. Questa ipotesi può essere contestata quanto vuoi, ma a me convincono di più le prove che la sostengono che quelle contrarie. Persone competenti “super partes”? e dove le trovi? Ah, già, si trovano a grappoli in ogni filo di fieno, come la giogga minudda! Io sarei pessimista, nel senso che, questi “super partes”, si dividerebbero più o meno equamente, chi da una parte e chi dall’altra. A me interesserebbe vedere i documenti più rappresentativi e valutare da me, magari consultando qualche addetto ai lavori e poi la conclusione verrebbe da se. Ma per adesso e sino a prova contraria, per quanto ne so, ribadisco la mia convinzione: i “Nuragici” non sono arrivati in Sardegna in quanto tali, ma erano popoli diversi, arrivati in periodi diversi, dalla cui civiltà, sempre mischiandosi a quella già preesistente, si è evoluta fino a raggiungere il livello della Civiltà Nuragica”, cioè preurbana. Se mai dubbi più consistenti riguardano i Fenici e gli Shardana.

Gli scrittori di “fanta archeologia”: secondo me, non scrivono solo in base alla loro fantasia, ma anche a prove che magari vanno contro corrente, che hanno il conforto di dati di fatto. Cose per cui ci vuole coraggio ad esprimerle pubblicamente e non credo che, questo coraggio, lo trovino solo pensando alla notorietà e alla “cassetta”. Poi naturalmente bisogna vedere caso per caso. Il parere di un architetto può contare quanto il mio (in tutta modestia), poi ne trovi sempre un altro di parere opposto. E’ facile criticare dal di fuori, certo, ma anche per questo ci vuole coraggio, ma avere un’opinione in base alle proprie conoscenze mi sembra del tutto naturale.
Per tornare alla scrittura dei Nuragici, è chiaro che per edificare edifici di quel tipo, qualche nozione specifica di base dovevano pure averla, quindi qualcuno doveva conoscere e usare qualche segno convenzionale (e qualcosa pare sia stata trovata, qua e là), ma non era certo una scrittura diffusa tale da lasciare documenti scritti tecnici o letterari.
Tu dici: “Vengono chiamati uomo anche i precedenti non cospecifici con noi(perché è in fondo da uno di essi che deriviamo “
E chi ha mai detto il contrario? Mi sembra di essere stato abbastanza chiaro, al riguardo, in uno dei miei post precedenti: l’omo Sapiens sapiens pare non esistesse ancora, doveva essere un’”uomo di genere e specie precedente, ma sempre appartenente alla “famiglia” umana.

Riguardo alle pietre lavorate appartenenti al Paleolitico(Clatoniano), ma tu le hai mai viste? Non possono essere opera di bestie, neppure le scimmie antropomorfe oggi esistenti (seppure molto vicine a noi geneticamente) hanno mai realizzato qualcosa di simile. Quindi, senza enfatizzare nulla, gli artefici dovevano essere uomini , seppure ancora “lontani” dal Sapiens sapiens. Nel caso di Perfugas e Laerru (due località dell’Anglona molto vicine tra loro, circa 6 km), la data si stabilisce con la stratigrafia. Il tipo di questi strumenti, le tecniche di elaborazione, la forma e le dimensioni sono tipiche dell’industri “Clactoniana) (da Clacton, nell’Essex, G. Bretagna) quasti utensili anglonesi sono: arnesi per incisione, raspatura, taglio, e altri per armare basoni a mo’ di giavellotto.
Sull’ultima parte del tuo intervento, non commento, mi trova del tutto d’accordo.
Saludu
Turritano






Modificato da - Turritano in data 13/03/2008 19:43:16

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