Forum Sardegna - I sardi e la loro lingua
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Nota Bene: Scrinia Sacra è un museo d’arte sacra realizzato a Guasila presso le ex carceri mandamentali in pieno centro storico. Le opere, molte delle quali in oro ed in argento e altri materiali preziosi, sono esposte in ordine cronologico (dal XVI al XX secolo) lungo un percorso di sei ambienti tematici che raccolgono un’importante collezione di oggetti liturgici, devozionali e paramenti sacri provenienti sia dalla parrocchiale della Vergine Assunta che dalle altre chiese guasilesi.



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Turritano

Utente Virtuoso




Inserito il - 20/02/2008 : 22:06:59  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Turritano Invia a Turritano un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
asia ha scritto:
Io sono sarda a metà, essendo figlia di un sardo e di una veneta.
Adoro la Sardegna e ci abito da tanto tempo.
Ma la sardità certamente non si misura con la padronanza de sa limba.
Conosco persone che si esprimono in sardo, ma non amano la Sardegna.
Diciamo che dietro questo amore per sa limba, che spesso rasenta il feticismo, talvolta si nasconde un'ideologia tendenziosa che traspare da tante sfumature.
Chi difende la parlata locale al grido di no semus italianos è inutile che chieda il parere dei non sardi, i quali dovrebbero essere quegli italiani tanto aborriti.
Quando il campanilismo odora di indipendentismo, comincia ad avere valore strumentale.
E sa limba viene asservita ad un'ideologia irrispettosa di quell'italianità che la stragrande maggioranza dei sardi difende a spada tratta.
Teniamone conto.

La sardità non si misura con la padronanza de “sa limba”, è vero (e chi dice il contrario?!). Ma tu non puoi dire di amare la Sardegna e disprezzarne i valori, quelli veri.
Io persone che si esprimono in sardo, ma non amano la Sardegna non ne conosco. Diciamo che il parlare in sardo, non è per ovvie ragioni, l’unico metro per giudicare “l’ amore per la Sardegna”, ma può esserlo. Io non sono di madre lingua sarda, perché mia madre (come tante madri), lei di madre lingua sarda, mi ha sempre parlato in italiano. Ma io son cresciuto impregnato di questa limba, della NOSTRA lingua e, per conto mio, l’ho imparata, tanto che la parlo e la scrivo perfettamente. Non solo, ma per AMORE della Sardegna, delle sue tradizioni e della sua “limba”, d’accordo con mia moglie (lei sì, di madre lingua sarda) abbiamo deciso di parlare in sardo ai nostri figli, con l’appagante risultato che fra loro e con noi, parlano solo in sardo.
Ma questo non è “feticismo” (adorazione cieca per qualcuno o qualcosa), in quanto non è “adorazione” né tantomeno “cieca”: si tratta di amore per qualcosa che ci è proprio, ci appartiene da secoli, si è evoluta nel tempo per arrivare fino a noi, con i riflessi della nostra storia, moderna ma con i suoi tratti peculiari. Si tratta di una eredità culturale che ci è stata tramandata e che noi amiamo e rispettiamo, perciò non può essere “strumentale”, non è “asservita” a nessuna ideologia, perché la LINGUA è parte integrante del patrimonio culturale di un popolo, cioè è qualcosa che fa di un popolo una NAZIONE. E non “nasconde” proprio niente, “nessuna ideologia tendenziosa”. Io lo dico apertamente, chiaro e netto: sono SARDO, NAZIONALISTA e INDIPENDENTISTA, senza “se”, senza “ma” e senza “sfumature”. Fra “campanilismo” e “nazionalismo” c’è una differenza abissale, sono due cose COMPLETAMENTE diverse.
Il nazionalismo non è “l’ideologia irrispettosa” nemmeno nei confronti di una italianità dei sardi inesistente (a prescindere dalla percentuale dei sardi che ci crede) e che tu ti ostini a vedere, ma è la difesa dei propri valori. Valori offuscati, nascosti e negati da una nazione egemone e proterva e dai suoi servitori.
Ho conosciuto tanti italiani che, una volta apprese le nostre ragioni, si sono schierati dalla nostra parte.
Mi dispiace per te (e per chi la pensa come te) ma i tempi di Carlo felice, del Conte di Moriana e di Bogino, sono finiti da un pezzo.

Giò Maria Angioy






Modificato da - Turritano in data 20/02/2008 22:08:08

  Firma di Turritano 
Le dominazioni passano ... i Sardi restano!

 Regione Sardegna  ~ Prov.: Sassari  ~ Città: Sassari  ~  Messaggi: 4480  ~  Membro dal: 13/01/2008  ~  Ultima visita: 04/10/2016 Torna all'inizio della Pagina

asia
Salottino
Utente Senior



Inserito il - 20/02/2008 : 22:10:58  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di asia Invia a asia un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Grodde ha scritto:

la Sardegna in passato era uno stato indipendente e sovrano, finchè non è stata invasa da Pisani, Genovesi, Aragonesi, ed essere in seguito passata ai Savoia dopo che gli Spagnoli avevano perso una guerra contro un'alleanza di stati europei

quindi come vedi la Sardegna oggi è parte dell'Italia solo per un capriccio della storia, non perchè abbiamo una cultura in comune (che non c'è)

Ogni nazione è frutto di capricci della storia, di espansionismi, di guerre, di dominazioni. Ogni lingua è la sovrapposizione di tante parlate che si sono sedimentate nella storia.
Anche la lingua sarda, che porta le ferite (o gli arricchimenti?) della dominazione romana (domo mea), di quella spagnola (sa ventana)... è il prodotto di commistioni.
Concordo con Maurizio... tra la globalizzazione e la conservazione dell'identità ci deve essere una via di mezzo.
Che sicuramente non consiste nè nell'autodeterminazione e nell'indipendentismo massimalista... nè nella polverizzazione delle tradizioni locali in nome del pensiero unico e della moneta standard.
Ha ragione Istella... una vera autonomia sarebbe auspicabile come giusto mezzo.

Ma riportiamo il discorso IN TOPIC.
Non si parlava della lingua?







  Firma di asia 

 Regione Sardegna  ~ Città: Cagliari  ~  Messaggi: 1634  ~  Membro dal: 29/12/2007  ~  Ultima visita: 14/10/2012 Torna all'inizio della Pagina

asia
Salottino
Utente Senior



Inserito il - 20/02/2008 : 22:42:02  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di asia Invia a asia un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
TURRITANO: Io lo dico apertamente, chiaro e netto: sono SARDO, NAZIONALISTA e INDIPENDENTISTA, senza “se”, senza “ma” e senza “sfumature”.


Si era capito dalla ruvidità del tuo primo intervento, quando ti eri insinuato tra me e Odisseo, volendo riportare il discorso della monnezza sul solco del riscatto indipendentista.

Fra “campanilismo” e “nazionalismo” c’è una differenza abissale, sono due cose COMPLETAMENTE diverse.
Il nazionalismo non è “l’ideologia irrispettosa” nemmeno nei confronti di una italianità dei sardi inesistente (a prescindere dalla percentuale dei sardi che ci crede) e che tu ti ostini a vedere, ma è la difesa dei propri valori. Valori offuscati, nascosti e negati da una nazione egemone e proterva e dai suoi servitori.


L'italianità dei sardi sarebbe inesistente?
Sarei io ad ostinarmi a vederla?
Ma per favore... io ho un marito sardissimo che considera ben altri i valori della Sardegna e ritiene i nazionalisti ad oltranza un manipolo di esaltati.
Ho amici che parlano il sardo, che vivono al Nord e che hanno preso le distanze dalla Sardegna e dai suoi limiti.
La amano, ma come si può amare una matrigna.
Vi trascorrono due mesi d'estate e poi non vedono l'ora di ripartire.
E non certo perchè l'isola sia serva d'Italia.

Ho conosciuto tanti italiani che, una volta apprese le nostre ragioni, si sono schierati dalla nostra parte.
Mi dispiace per te (e per chi la pensa come te) ma i tempi di Carlo felice, del Conte di Moriana e di Bogino, sono finiti da un pezzo.


Io ne ho conosciuto solo uno... e mi è bastato.
Sono finiti i tempi di Carlo Felice e di Su Bogginu?
Sei sicuro?
Credo che ci sia DI PEGGIO... solo che attualmente è tutta roba nostrana.

Trovo infine inconcepibile che ogni topic che tratti di lingua, di storia o di problemi della Sardegna sia usato da alcuni indipendentisti (pochi fortunatamente) come trampolino di lancio non per diffondere idee, ma ideologie.
E tutto viene riportato agli slogan nazionalisti, all'autodeterminazione, all'indipendentismo come movimento.
Con alcuni -più garbati- il confronto è proficuo e stimolante, con altri si respira odore di scontro, di intransigenza e di banchetto elettorale.
E la nausea potrebbe diventare incontenibile.







Modificato da - asia in data 20/02/2008 22:48:29

  Firma di asia 

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Turritano

Utente Virtuoso




Inserito il - 20/02/2008 : 23:02:19  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Turritano Invia a Turritano un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
asia ha scritto:
Ogni nazione è frutto di capricci della storia, di espansionismi, di guerre, di dominazioni. Ogni lingua è la sovrapposizione di tante parlate che si sono sedimentate nella storia.
Anche la lingua sarda, che porta le ferite (o gli arricchimenti?) della dominazione romana (domo mea), di quella spagnola (sa ventana)... è il prodotto di commistioni.
Concordo con Maurizio... tra la globalizzazione e la conservazione dell'identità ci deve essere una via di mezzo.
Che sicuramente non consiste nè nell'autodeterminazione e nell'indipendentismo massimalista... nè nella polverizzazione delle tradizioni locali in nome del pensiero unico e della moneta standard.
Ha ragione Istella... una vera autonomia sarebbe auspicabile come giusto mezzo.

Ma riportiamo il discorso IN TOPIC.
Non si parlava della lingua?

“Ogni nazione è frutto di capricci della storia, di espansionismi, di guerre, di dominazioni”.
Sui capricci della storia siamo d’accordo (è proprio per un capriccio che la Sardegna “è diventata" italiana), di guerre siamo d’accordo (pare proprio che l’uomo non possa fare a meno di allungare le mani sui propri vicini), anche per le dominazioni sarei d’accordo, ma ci sarebbe da fare una piccola aggiunta: c’è chi le fa e c'è chi le subisce. Questo comunque non è la descrizione del termine “nazione”, ma ne spiega molto brevemente e affrettatamente e superficialmente di cosa "è frutto" una nazione. Quindi il concetto di Nazione non è esattamente quello da te citato.
La lingua poi (tutte le lingue), non è sovrapposizioni di tante “parlate” ma è il modo di esprimersi di un popolo e, quando è peculiare, fa parte del concetto di Nazione. L a LINGUA SARDA è, come tante altre, una LINGUA NEOLATINA, deriva quindi direttamente dal Latino, conservando però caratteristiche sue proprie, anche modificandosi e arricchendosi di termini di altre nazioni che, bene o male fanno parte della Nostra Storia. Questa non è “commistione”: lo spagnolo ha lasciato tracce nella nostra lingua, come ne hanno lasciato anche il greco o l’italiano, ma questo succede in tutte le lingue, non solo nel sardo (siamo in topic).
Tra globalizzazione e conservazione della propria identità non c’è nessuna via di mezzo: o si difende la propria identità o si piomba nell’anonimato globale (o meglio, della nazione egemone) perdendo di colpo tutto il patrimonio sviluppato dai nostri avi nel corso dei secoli.
Auto determinazione o no, l’indipendenza è un diritto di ogni Nazione, anche a quella Sarda.
Furat ki enit dae su mare!






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Turritano

Utente Virtuoso




Inserito il - 21/02/2008 : 00:10:52  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Turritano Invia a Turritano un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
asia ha scritto:
Si era capito dalla ruvidità del tuo primo intervento, quando ti eri insinuato tra me e Odisseo, volendo riportare il discorso della monnezza sul solco del riscatto indipendentista... ecc. ecc.

L'italianità dei sardi sarebbe inesistente? , io ho motivi per credere di sì, se tu dici il contrario, dimostralo. Rispondi a questa domanda: in che cosa consiste? Da dove viene?
Io sono NAZIONALISTA e ne sono convinto, nonostante le intimidazioni e le offese di persone che hanno paura delle idee, ma non sono un esaltato: difendo i miei diritti nei limiti del dovuto, democraticamente. I valori della Sardegna sono proprio questi, non il mare, le coste, le montagne o il folklore. Non mi interessa chi “ama” la Sardegna, ma non i sardi, non i suoi valori, non mi interessa ma di sicuro non l’apprezzo. I “sardi” poi che amano (?) la Sardegna come si può amare una matrigna, che parlino in sardo o in turco, c’è solo una parola per definirli, ma per ora non la dico (tanto è chiara per tutti). Tu trovi inconcepibile quello che non piace a te. E’ questo il concetto che tu hai di democrazia. Io discuto, mi piace discutere senza impormi o schiacciare nessuno, accetto il confronto purché sia corretto. Ma quali slogans? Quale intransigenza da banchetto elettorale Nessuno scontro nessuna intransigenza contro nessuno, ma solo quella sacrosanta di difendere con franchezza le proprie idee.. Sono concetti, spiegazioni, dati di fatto. Non mi sembra di essere ne ruvido né sgarbato, ma capisco che certe idee possono sembrare orride e inconcepibili a chi non la pensa come me. Se hai la nausea non ci posso fare niente, ti passerà quando diventerai più democratica, quando non scambierai le opinioni o le idee altrui, per provocazioni, ruvidezza, sgarbatezza o altri complimenti.
Sono finiti i tempi di Carlo Felice, conte di Moriana e di Bogino (non”su bogginu), anche se qualcuno li rimpiange. Sì, ne sono sicuro: ora siamo nel duemila, non c’è più la forca né la tortura per i “sovversivi” e non credo che ora esista di peggio. Ma forse tu dici così perché non sai chi erano (dal punto di vista giudiziario) né cosa hanno fatto, ma se vuoi te lo dico, senza difficoltà, ce ne sono di cose da raccontare... Per ora, tanto per fartene un'idea, leggiti questo, che non è frutto della mia esaltazione:

Lapide sulla facciata della biblioteca comunale in Piazza Tola a Sassari






Modificato da - Turritano in data 21/02/2008 00:22:49

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asia
Salottino
Utente Senior



Inserito il - 21/02/2008 : 00:47:16  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di asia Invia a asia un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
I “sardi” poi che amano (?) la Sardegna come si può amare una matrigna, che parlino in sardo o in turco, c’è solo una parola per definirli, ma per ora non la dico (tanto è chiara per tutti).

Complimenti per il pluralismo culturale ed il rispetto del diverso.
Tu trovi inconcepibile quello che non piace a te. E’ questo il concetto che tu hai di democrazia. Io discuto, mi piace discutere senza impormi o schiacciare nessuno


Senti tesoro... io trovo inconcepibile quello che è obiettivamente fuori dal seminato, non quello che non piace a me.
Io non ANDREI mai per mari in canoa... ma ho grande rispetto di Frakayak e delle sue escursioni.
Non mi piacciono i rebus... ma è gradevole il modo di proporli di Campidano... e ci ho provato.
Non mi interessano tante altre cose... ma ho sempre rispettato le persone che le propongono.
Nel tuo caso non mi piacciono i modi.
Te l'ho già detto.
Il bello è che vieni a raccontare che non ti vuoi imporre.
Non hai neppure capito l'ironia di Su Bogginu
e pontifichi con questa espressione:

Ma forse tu dici così perché non sai chi erano (dal punto di vista giudiziario) né cosa hanno fatto, ma se vuoi te lo dico, senza difficoltà, ce ne sono di cose da raccontare


A questo punto rasenti il ridicolo.
E la presunzione.
Sei vuoi restare in topic e parlare di lingua dei sardi, continuerò a prendere parte al dibattito con piacere.
Se invece vuoi utilizzare i personaggi chiave della storia nostrana come antesignani del tuo progetto nazionalista... ho l'impressione che resterai da solo.
Almeno per quanto mi riguarda.
















Modificato da - asia in data 21/02/2008 00:47:45

  Firma di asia 

 Regione Sardegna  ~ Città: Cagliari  ~  Messaggi: 1634  ~  Membro dal: 29/12/2007  ~  Ultima visita: 14/10/2012 Torna all'inizio della Pagina

sardosempre

Utente Attivo


Inserito il - 21/02/2008 : 10:11:54  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di sardosempre Invia a sardosempre un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Grodde ha scritto:

sardosempre ha scritto:

[quote]S.ard ha scritto:

Sardosempre,
gli italiani sono indipendenti avendo un loro Stato o no?
Sono per caso una regione autonoma della Germania?
Quindi per te' e giusto che gli italiani in quanto nazione abbiano il loro Stato, o che
i francesi in quanto nazione abbiano il loro Stato, ma non ritieni corretto che i sardi in
quanto nazione abbiano un loro stato; due pesi e due misure?





stiamo discutendo su questo...l'itlaia e`uno stato la sardegna no....o sbaglio?


la Sardegna in passato era uno stato indipendente e sovrano, finchè non è stata invasa da Pisani, Genovesi, Aragonesi, ed essere in seguito passata ai Savoia dopo che gli Spagnoli avevano perso una guerra contro un'alleanza di stati europei

quindi come vedi la Sardegna oggi è parte dell'Italia solo per un capriccio della storia, non perchè abbiamo una cultura in comune (che non c'è)
[/quote

ma ti rendi conto che stai tornando indietro di quasi 800 anni, mettendo in discussione tutti i percorsi della storia???
io sono d'accordo sull'accettare passivamente o acriciticamente ogni passo della storia, ma ti stai attaccando morbosamente a una realta´storica e sociale remota,,,troppo remota per giustificare la creazione di uno stato indipendente...attingi dalla storia quello chi ti fa comodo dimenticando tanti altri momenti storici che inceve ci legano allo stato italiano, la cui cultura e`stata assorbita dai sardi e fatta propria, seppure con le sue peculiarita´e differenze.se poi tu nn ti riconosci in queste,,,ebbene...e`una cosa che riguarda la tua persona.






 Regione Sardegna  ~  Messaggi: 689  ~  Membro dal: 19/04/2007  ~  Ultima visita: 11/08/2011 Torna all'inizio della Pagina

sardosempre

Utente Attivo


Inserito il - 21/02/2008 : 10:13:24  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di sardosempre Invia a sardosempre un Messaggio Privato  Rispondi Quotando

io sono d'accordo sull'accettare passivamente o acriciticamente ogni passo della storia


scusa qui c'e`un eroore: volevo dire NN SONO D'ACCORDO






 Regione Sardegna  ~  Messaggi: 689  ~  Membro dal: 19/04/2007  ~  Ultima visita: 11/08/2011 Torna all'inizio della Pagina

S.ard

Utente Normale



Inserito il - 21/02/2008 : 10:53:52  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di S.ard Invia a S.ard un Messaggio Privato  Rispondi Quotando

Asia scrive:
"Ho amici che parlano il sardo, che vivono al Nord e che hanno preso le distanze dalla Sardegna e dai suoi limiti.
La amano, ma come si può amare una matrigna.
Vi trascorrono due mesi d'estate e poi non vedono l'ora di ripartire."


Si si, un grande amore indubbiamente!!
Siamo seri per favore!






  Firma di S.ard 
S.ard
"No semus italianos, no l'amus a esser mai"

 Regione Sardegna  ~  Messaggi: 72  ~  Membro dal: 29/08/2007  ~  Ultima visita: 25/11/2008 Torna all'inizio della Pagina

sardosempre

Utente Attivo


Inserito il - 21/02/2008 : 11:38:21  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di sardosempre Invia a sardosempre un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Turritano ha scritto:

asia ha scritto:
Ogni nazione è frutto di capricci della storia, di espansionismi, di guerre, di dominazioni. Ogni lingua è la sovrapposizione di tante parlate che si sono sedimentate nella storia.
Anche la lingua sarda, che porta le ferite (o gli arricchimenti?) della dominazione romana (domo mea), di quella spagnola (sa ventana)... è il prodotto di commistioni.
Concordo con Maurizio... tra la globalizzazione e la conservazione dell'identità ci deve essere una via di mezzo.
Che sicuramente non consiste nè nell'autodeterminazione e nell'indipendentismo massimalista... nè nella polverizzazione delle tradizioni locali in nome del pensiero unico e della moneta standard.
Ha ragione Istella... una vera autonomia sarebbe auspicabile come giusto mezzo.

Ma riportiamo il discorso IN TOPIC.
Non si parlava della lingua?

“Ogni nazione è frutto di capricci della storia, di espansionismi, di guerre, di dominazioni”.
Sui capricci della storia siamo d’accordo (è proprio per un capriccio che la Sardegna “è diventata" italiana), di guerre siamo d’accordo (pare proprio che l’uomo non possa fare a meno di allungare le mani sui propri vicini), anche per le dominazioni sarei d’accordo, ma ci sarebbe da fare una piccola aggiunta: c’è chi le fa e c'è chi le subisce. Questo comunque non è la descrizione del termine “nazione”, ma ne spiega molto brevemente e affrettatamente e superficialmente di cosa "è frutto" una nazione. Quindi il concetto di Nazione non è esattamente quello da te citato.
La lingua poi (tutte le lingue), non è sovrapposizioni di tante “parlate” ma è il modo di esprimersi di un popolo e, quando è peculiare, fa parte del concetto di Nazione. L a LINGUA SARDA è, come tante altre, una LINGUA NEOLATINA, deriva quindi direttamente dal Latino, conservando però caratteristiche sue proprie, anche modificandosi e arricchendosi di termini di altre nazioni che, bene o male fanno parte della Nostra Storia. Questa non è “commistione”: lo spagnolo ha lasciato tracce nella nostra lingua, come ne hanno lasciato anche il greco o l’italiano, ma questo succede in tutte le lingue, non solo nel sardo (siamo in topic).
Tra globalizzazione e conservazione della propria identità non c’è nessuna via di mezzo: o si difende la propria identità o si piomba nell’anonimato globale (o meglio, della nazione egemone) perdendo di colpo tutto il patrimonio sviluppato dai nostri avi nel corso dei secoli.
Auto determinazione o no, l’indipendenza è un diritto di ogni Nazione, anche a quella Sarda.
Furat ki enit dae su mare!



turritano...il sardo che parli ai tuoi figli e`quello che si parlava prima della dominazione romana????beato tu che sai parlare la vera lingua sarda!

quindi secondo te nn esiste una identita`itlaiana nel popolo sardo???
io ti invito, per favore,affinche abbia ulteriori chiarimenti, di spiegarmi,come gia chiesto altre volte (ma nn ho avuto mai nessuna risposta) che cos'e`per te essere itlaiano ed essere sardo....qual'e`la cultura sarda e qual'e`quella italiana. Sulla base dei tuoi ragionamenti fatti nei messaggi precedenti_i quali negano categoricamente l'esistenza di varie microculture che forgiano la nostra bella cultura sarda,nonche negano altrettanto categoricamente l'esistenza di micro-o macro-culture che compongono la cultura Italiana,svilendola e semplificandola in una maniera orrenda_mi sembra che sei troppo estremista e quello che mi preoccupa che che usi la lingua sarda come uno strumento di battaglia e di rivendicazione per uno Stato Sardo.....spero che possa entrare in contatto con altre culture in modo da poter confrontarti con essere e sicurmaent earricchire il bagaglio di esperienze, perche le generalizzazioni contenute nei tuoi discorsi mancano di obbiettivita´.
unàltra cosa vorrei dire: sulla base dei tuoi discorsi, mi sono reso conto di non essere sardo del tutto, in quanto figlio di madre Barbaricina (li si che da sempre hanno lottato contro le dominazioni esterne) e padre campidanese (un miscuglio di dominatori...fenici,romani spangoli romani, catalani)...caxxo non sono sardooooo....ed io che ero convinto di si!!

io voglio per il popolo sardo maggiore potere di autodeterminazione....nn di certo uno stato!






 Regione Sardegna  ~  Messaggi: 689  ~  Membro dal: 19/04/2007  ~  Ultima visita: 11/08/2011 Torna all'inizio della Pagina

asia
Salottino
Utente Senior



Inserito il - 21/02/2008 : 16:35:25  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di asia Invia a asia un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
S.ard ha scritto:


Asia scrive:
"Ho amici che parlano il sardo, che vivono al Nord e che hanno preso le distanze dalla Sardegna e dai suoi limiti.
La amano, ma come si può amare una matrigna.
Vi trascorrono due mesi d'estate e poi non vedono l'ora di ripartire."

Si si, un grande amore indubbiamente!!
Siamo seri per favore!


Appunto... amano la Sardegna come si può amare una matrigna cosa significa?

Meno del minimo sindacale.
Eppure parlano sardo.
La sardità è impalpabile mio caro... e non è catalogabile entro schemi, caselle o curve di Gauss.

Sardosempre lo ha dimostrato con simpatia... ed è riuscito a farmi ridere, anche se sono seria.
Ma...giusto per favore.









Modificato da - asia in data 21/02/2008 16:36:52

  Firma di asia 

 Regione Sardegna  ~ Città: Cagliari  ~  Messaggi: 1634  ~  Membro dal: 29/12/2007  ~  Ultima visita: 14/10/2012 Torna all'inizio della Pagina

Turritano

Utente Virtuoso




Inserito il - 22/02/2008 : 00:07:25  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Turritano Invia a Turritano un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Ciao Sardosempre, ma cos’è un interrogatorio di terzo grado? comunque accetto l’invito con piacere.
Sei veramente “strano”. Mi fai un mucchio di domande precipitosamente, tanto da non renderti conto che, molte volte, la risposta è nei post precedenti. Per esempio ho già detto più di una volta che la lingua Sarda è una lingua neolatina, il che ovviamente ESCLUDE a priori che sia la lingua parlata prima dei romani. Poi, trovami un solo esempio in cui io ho detto “che so parlare la vera lingua Sarda”, se mai ho detto semplicemente e modestamente che so parlare “Sardo”, la “vera lingua del Popolo Sardo” (in ovvia, palese e lampante contrapposizione a quella italiana), ne più e ne meno che come tanti altri sardi.
Tu dici: “quindi secondo te non esiste una identità italiana del popolo sardo?” Una domanda un po’ contorta, ogni popolo ha la sua identità, quindi sarebbe una contraddizione in termini se il popolo sardo avesse un’identità sarda e una italiana “(“l’identità” non è la “cittadinanza” che può anche essere doppia), e questo non secondo me, ma secondo logica, una logica ben condivisa.
Tu dici: “Che cos’è per te essere italiano e essere sardo, qual è la cultura sarda e quella italiana”: ma la risposta è semplice, un concetto esposto in altri post, comunque non ho nessuna difficoltà a spiegartelo meglio. Le differenze sono nette e sostanziali. La cultura sarda, come quella di ogni altro popolo (o gruppo etnico) è l’insieme di costumi, tradizioni, tecniche, di prodotti artigianali, artistici ecc. ecc. influenzata più o meno da quella di altri popoli con i quali, nel corso della storia è venuta in contatto, ecc. Cultura sarda che (e non solo per me, ma è notorio ) è peculiare e dferente anche da quella italiana. A questo aggiungiamoci anche una sua Storia peculiare e senz’altro diversa da quella di ogni altro popolo. Così è soddisfatto il concetto di Nazione e spiegata la differenza fra l’essere “italiano” è l’essere “sardo”.

Tu dici: “Sulla base dei tuoi ragionamenti fatti nei messaggi precedenti i quali negano categoricamente l'esistenza di varie microculture che forgiano la nostra bella cultura sarda…” ecco, bravo, anche qui ti invito a citarmi, una mia frase (una solo) o anche un mio “ragionamento” dove io nego (addirittura “categoricamente”?!) l’esistenza di “micro o macro culture che compongono la sarda”. Forse si tratta di una tua personale interpretazione. Io non ne ho mai manco accennato. Perciò spiegati meglio. così potrò risponderti in maniera appropriata, oltretutto questa è una questione che merita un discorso a parte.
“…nonche negano altrettanto categoricamente l'esistenza di micro-o macro-culture che compongono la cultura Italiana,svilendola e semplificandola in una maniera orrenda…” anche qui stesso discorso: citarmi, una mia frase (una solao) o anche un mio “ragionamento” dove io “nego (categoricamente ?!) l'esistenza di micro-o macro-culture che compongono la cultura Italiana. Perciò non ho “svilito” né semplificato proprio niente, ma come al solito sono disposto a parlarne in seguito, se tu lo vorrai.
Ti sembro troppo estremista ? in che senso? Ho le mie idee e le mie convinzioni come te, e sono disposto a discuterle, quindi dov’è questo “troppo estremista”? a meno che tu non ti riferisca semplicemente alle mie idee indipendentiste. Certo, se le contrapponiamo al voler essere o rimanere legati allo stato italiano effettivamente sono all’altra estremità di un variegato rang di punti di vista, ma questo è ovvio: fa parte della natura umana.
Tu dici: “…e quello che mi preoccupa che usi la lingua sarda come uno strumento di battaglia e di rivendicazione per uno Stato Sardo…” e perché dovresti preoccuparti, rilassati, fa bene alla salute! Comunque entrando nel merito, ho già risposto in altre occasioni che non uso la lingua sarda come strumento di rivendicazione perché di per se la lingua è una delle componenti più caratteristiche e importanti della cultura di un popolo, quindi, che ti piaccia o no: di fatto è un valore peculiare e, come tale va difesa. La strumentalizzazione la vede solo chi vuole vederla. Del resto uno stato può essere indipendente persino quando ha la stessa lingua di un altro egemone (vuoi degli esempi?).
Io culture di altri popoli ne conosco abbastanza, forse non come te… ma abbastanza: Non capisco perché, per forza, mi devo “confrontare" con altre culture, che bisogno c’é, in ogni modo i confronti, quando è il caso , li faccio sempre. Ma cosa ne sai tu delle mie esperienze?! Cosa sei, frate indovino?
E ridicolo, assurdo e pretestuoso parlare di “generalizzazioni contenute nei tuoi discorsi mancano di obiettività”: intanto vorrei saper e che nesso c’è fra “esperienza” e “generalizzazioni” da una parte e “obiettività” dall’altra: una non esclude l’altra, cioè una persona può essere obiettiva o meno a prescindere dalla sua esperienza, dalle sue idee e dal suo modo di esprimersi. In quanto a mancanza di obiettività, lo sai che potrei dire la stessa cosa a te? Ma non lo faccio, perché rispetto, anche se non lo condivido, il tuo punto di vista.
Tutti i sardi (non solo tu) sono un miscuglio di “ di dominatori...fenici,romani spagnoli romani, catalani, ma c’è da fare delle precisazioni: I fenici (ammesso che fossero davvero fenici e non Shardana) non sono da annoverarsi fra i “dominatori” perché erano semplici abitanti delle città costiere, ma forse volevi dire “cartaginesi”; romani ce li hai messi due volte (forse perché ci sono stati per un tempo più lungo degli altri?); spagnoli e catalani (i catalani fanno parte del popolo spagnolo), inoltre ti sei dimenticato dei vandali dei i bizantini, dei pisani, dei genovesi e degli austriaci, ma non ti preoccupare, si vede che non generalizzo solo io.
“caxxo non sono sardooooo....ed io che ero convinto di si!!” ma no! non me lo dire… credevo che tu fossi babilonese!
Tornando al discorso: tutta questa gente, chi più chi meno, ha lasciato traccia, ma questo è successo da per tutto nel mondo, anzi in Sardegna in maniera più limitata rispetto ad altri. Però in conclusione, stai sfondando una porta già aperta: anche io, nella mia ignoranza, inesperienza e mancanza di obiettività, so che i sardi (tutti e non solo il frutto di barbaricini e campidanesi) sono il risultato di un miscuglio di geni ed è quello che ci rende peculiari. Comunque sia, i sardi odierni hanno un patrimonio genetico unico, di gran lunga il più diverso fra i popoli europei e paragonabile solo a quello basco (di cui, guarda caso, abbiamo con quel popolo, anche qualche parola prelatina in comune). Che piaccia o no, questa non è una mia opinione, ma il frutto di una ricerca seria ed approfondita fatta dai ricercatori dell’Università di Sassari (e non solo) in tutta l’’isola. Ma forse anche qui sto generalizzando e mancando di obiettività!
E, per finire, tu dici ancora: “io voglio per il popolo sardo maggiore potere di autodeterminazione....nn di certo uno stato!”, ma chi ti dice niente…. chi ti sta contestando, mica son venuto a casa tua con il mitra puntato per importi le mie idee.
Io invece non dico “voglio” (l’erba “voglio” non esiste nemmeno nel giardino del re) una Sardegna indipendente, ma più discretamente, dico che quello è un suo diritto e sarebbe stata anche la sua destinazione se “i capricci” della storia non gliel’avessero negato.
P.S. Avrei voluto generalizzare di meno, ma non mi sembrava il caso di appesantire il discorso.
Sempre a tua disposizione per approfondire gli argomenti, in un confronto leale e costruttivo, ma per favore, una domanda alla volta, senza polemica.






Modificato da - Turritano in data 22/02/2008 00:26:11

  Firma di Turritano 
Le dominazioni passano ... i Sardi restano!

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ziama
Salottino
Utente Maestro


AmBASCIUatrice in USA



Inserito il - 22/02/2008 : 00:24:58  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di ziama Invia a ziama un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
TOC TOC...
da Italiana della Sardegna, vorrei fare una piccola domanda.
Si parla tanto di "identita' culturale sarda", di "costumi", di "tradizioni" che uniscono il popolo sardo.
Considerato che non esiste neppure un'unita' linguistica e che le tradizioni di alcune zone sono decisamente diverse da quelle di altre zone, sia per ragioni storiche quali possono essere le dominazioni straniere (vedi Alghero e Carloforte), sia per ragioni geografiche (vedi i paesi di montagna in confronto ai paesi della costa), io vorrei sapere dov'e' sta tutta questa UNITA' CULTURALE di cui tanto si parla.
E se tutte le zone con diverse "identita'" volessero l'indipendenza dalle altre, cosa succederebbe?
Se Alghero e Carloforte viste le loro caratteristiche volessero l'indipendenza dal resto della Sardegna?
Se il campidanese, non ritrovandosi negli usi e costumi barbaricini, volesse l'indipendenza?
Io sono sarda, nata in Sardegna da genitori sardi e ho sempre conosciuto la Sardegna come facente parte dell'Italia.
Sono quindi un'italiana della Sardegna e felice di essere tutto cio'.
Vivo nel presente e non nel passato.
Parlo italiano, mi auguro di farlo correttamente...parlo meno il sardo e me ne duolgo e sto lavorando per migliorare le mie conoscenze, ma solo per questioni di cultura e di apprendimento.
E ancora una domanda, perche' essendo fuori dall'Italia da tanto tempo, e interessandomi poco della politica, vorrei che qualcuno mi dicesse quale sia la percentuale dei sardi che vorrebbero vedere la Sardegna indipendente.
Qualcuno mi sa rispondere?







Modificato da - ziama in data 22/02/2008 00:31:47

  Firma di ziama 

Santa Mariedda - Senorbi

..un altro meraviglioso angolo di Sardegna

Siamo sardi
Siamo spagnoli, africani, fenici, cartaginesi, romani, arabi, pisani, bizantini, piemontesi.
Siamo le ginestre d'oro giallo che spiovono sui sentieri rocciosi come grandi lampade accese.
Siamo la solitudine selvaggia, il silenzio immenso e profondo, lo splendore del cielo, il bianco fiore del cisto.
Siamo il regno ininterrotto del lentisco, delle onde che ruscellano i graniti antichi, della rosa canina, del vento, dell'immensità del mare.
Siamo una terra antica di lunghi silenzi, di orizzonti ampi e puri, di piante fosche, di montagne bruciate dal sole e dalla vendetta.
Noi siamo sardi.
Grazia Deledda.

 Regione Estero  ~ Città: new york  ~  Messaggi: 9847  ~  Membro dal: 12/12/2006  ~  Ultima visita: 30/06/2020 Torna all'inizio della Pagina

asia
Salottino
Utente Senior



Inserito il - 22/02/2008 : 02:33:01  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di asia Invia a asia un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
ziama ha scritto:

TOC TOC...
da Italiana della Sardegna, vorrei fare una piccola domanda.
Si parla tanto di "identita' culturale sarda", di "costumi", di "tradizioni" che uniscono il popolo sardo.
Considerato che non esiste neppure un'unita' linguistica e che le tradizioni di alcune zone sono decisamente diverse da quelle di altre zone, sia per ragioni storiche quali possono essere le dominazioni straniere (vedi Alghero e Carloforte), sia per ragioni geografiche (vedi i paesi di montagna in confronto ai paesi della costa), io vorrei sapere dov'e' sta tutta questa UNITA' CULTURALE di cui tanto si parla.


Concordo in pieno.
Provo a dire la mia, senza avere la pretesa di essere un oracolo.
L'identità della Sardegna è un caleidoscopio di possibilità, un coacervo di combinazioni, un'idea che cerca di diventare ideologia.
Non parliamo poi delle varianti dialettali e delle incomprensioni strutturali.
Per diventare nazione serve una piattaforma che non può essere solo ideologica.

E se tutte le zone con diverse "identita'" volessero l'indipendenza dalle altre, cosa succederebbe?
Se Alghero e Carloforte viste le loro caratteristiche volessero l'indipendenza dal resto della Sardegna?
Se il campidanese, non ritrovandosi negli usi e costumi barbaricini, volesse l'indipendenza?


Il discorso sembra un absurdum ma, esasperando le differenze, aiuta a farci capire certe contraddizioni.

Io sono sarda, nata in Sardegna da genitori sardi e ho sempre conosciuto la Sardegna come facente parte dell'Italia.
Sono quindi un'italiana della Sardegna e felice di essere tutto cio'.
Vivo nel presente e non nel passato.
Parlo italiano, mi auguro di farlo correttamente...parlo meno il sardo e me ne dolgo e sto lavorando per migliorare le mie conoscenze, ma solo per questioni di cultura e di apprendimento.


Perfetto... sei una di quelle tante persone che sono felici di essere sarde e italiane.
Non per ignoranza ma per scelta.

E ancora una domanda, perche' essendo fuori dall'Italia da tanto tempo, e interessandomi poco della politica, vorrei che qualcuno mi dicesse quale sia la percentuale dei sardi che vorrebbero vedere la Sardegna indipendente.
Qualcuno mi sa rispondere?


La percentuale è bassa, essendo un fenomeno circoscritto.
Si parla di qualche decina di migliaia di persone.
Se aggiungi poi il fatto che i movimenti sono diversi (SN, IRS, A Manca), decisamente frammentati e che si guardano in tralìce... figurati in quale nazione unita dovrebbero credere.
In realtà si ispirano di più alla storia passata che a quella presente, rintracciando nella Carta de Logu e negli eroi della storia sarda i loro modelli.
Visto che nel presente i miti mancano.
Alcuni sono moderati. Altri più aggressivi.
Certo isolazionismo mi ricorda, con i dovuti correttivi, il piglio secessionista della Lega, prima maniera.







Modificato da - asia in data 22/02/2008 02:36:58

  Firma di asia 

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S.ard

Utente Normale



Inserito il - 22/02/2008 : 11:24:55  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di S.ard Invia a S.ard un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Sardosempre dice che la nazione italiana è composta da una serie di "microculture"
intendendo immagino le varie differenze che ci sono, per esempio tra siciliani e toscani o lombardi. Ziama e Asia dicono che in Sardegna ci sono "enormi" differenze tra campidanesi e barbaricini etc. etc. disegnando una situazione nella quale le due nazioni (Sarda e Italiana) sono spezzettate al loro interno per usi e costumi.
Su queste basi non ritengono accettabile la creazione di uno stato sardo accettando però e difendendo lo stato italiano. Siamo sempre all'uso di due pesi e due misure.

Asia, di quale isolazionismo parli? Stai dicendo che l'indipendenza e la creazione di uno stato implica l'isolazionismo? Ma allora tutti gli stati della terra sono isolazionisti? Non mi pare.

Per tornare al topic vorrei porre una domanda? Siete d'accordo nell'incrementare l'apprendimento e l'uso del sardo nella vita e nelle attività di tutti i giorni? E se la risposta è si, aggiungo un'altra domanda ( la più importante ): a che fine?






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S.ard
"No semus italianos, no l'amus a esser mai"

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