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kigula
Moderatore
   

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Inserito il - 01/02/2008 : 19:00:33
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Si, sono io che sono "mesu attontada"
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Turritano
Utente Virtuoso
 
    

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Inserito il - 01/02/2008 : 19:02:28
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Oh! scusate, mentre scrivevo il mio post, Grodde aveva già risposto. 
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Le dominazioni passano ... i Sardi restano! |
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Grodde
Utente Attivo
  

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Inserito il - 01/02/2008 : 19:25:14
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p.s.
comunque il verbo da cui deriva Preguntare è Percontari e non Precontari come avevo scritto io
sapete com'è, a volte le dita sulla tastiera sono più veloci del cervello
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kigula
Moderatore
   

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Inserito il - 01/02/2008 : 20:12:32
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già...
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atandha
Nuovo Utente

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Inserito il - 18/02/2008 : 14:34:30
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| Istella ha scritto:
Sono d'accordo con Gio quando afferma che salvaguardare la lingua locale non è una passeggiata. Non sta dicendo che non condivide le intenzioni, sta dicendo che è una strada in salita. La questione è molto complessa, su "come" valorizzare la lingua. Secondo me non ha senso pretendere che i documenti siano scritti in sardo SE poi, nel quotidiano, ci esprimiamo in italiano. Allo stesso modo (l'ho scritto in un altro post) mi pare un artificio inutile sentir parlare di limba sarda comuna. Penso che le lingue, proprio per la loro naturalità, vadano prima parlate e poi la scrittura va da sè. Ricominciamo a parlare il sardo, nel quotidiano, e poi le quisquilie grammaticali si risolveranno da sole!!!
_____________________ Il cuore ha le sue ragioni che la ragione non conosce. Pascal
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Chiedo scusa se intervengo su tale argomento, probabilmente senza esserne debitamente preparato, tuttavia è una questione che mi sta davvero a cuore (nonostante non abbia assolutamente padronanza con sa limba in quanto non ho avuto molto tempo di frequentare mio nonno prima della sua morte). Ricordo che era un indipendentista convinto e pensava che se davvero poteva sembrare difficile (oltre che non del tutto corretto) gestire una limba sarda comuna, tuttavia era a favore del fatto (già se ne parlava allora) del bilinguismo sui cartelli, sui documenti ufficiali e persino, (lui lo avrebbe certamente voluto per se stesso anche se poi è morto nel Lazio) sulle epigrafi tombali. Inoltre ricordo, ma questo forse potrebbe sembrare esagerato, che si trovava totalmente in disaccordo con coloro che volevano semplificare grammatica e scrittura sarda in quanto sarebbe stato un altro passo verso l'assimilazione all'Italiano. Giustamente, aggiungo io, se si studia il tedesco con tutte le difficoltà del caso, o il francese dalla grammatica così complessa (e l'italiano stesso non dà del filo da torcere con le sue evvezioni grammaticali?) perchè non poter studiare almeno le due varietà principali del sardo (senza naturalmente escludere gli altri due dialetti) con tutte le proprie caratteristiche? Per esempio perchè voler togliere il dh? Tipo castedhu, fuedhu, Nannedhu.... Molti dicevano che non vi è differenza tra casteddu e castedhu, ma per esempio nel Bonàrcadese questo dh si fa sentire eccome nella pronuncia...... Vabè mi sono dilungato troppo, ma spero qualcuno abbia compreso cosa volevo intendere. Grazie e scusate il papiro.
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sardosempre
Utente Attivo
  
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Inserito il - 19/02/2008 : 11:58:17
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| Grodde ha scritto:
secondo me un popolo non può definirsi tale se non ha una propria lingua e una propria cultura che lo contraddistingue dagli altri
in quanto a cultura noi Sardi abbiamo una cultura, usi e costumi totalmente diversi da quelli del continente, lingue ne abbiamo addirittura due, Logudorese e Campidanese; quindi possiamo a buon diritto ritenerci un popolo a parte; se queste condizioni in un futuro dovessero venire a mancare non potremmo più definirci un popolo, ma saremmo indistinguibili dal resto dell'italia.
Per quanto riguarda il mio rapporto col Sardo, fino ai 15 anni circa i miei genitori mi hanno sempre parlato in Italiano, mentre tra di loro parlavano in Sardo, finchè a un certo punto non mi sono rotto le scatole e ho iniziato a parlare anche io in Sardo, cosi si sono dovuti adeguare, per il resto, oltre a parlarlo in casa lo parlo anche fuori ogni volta che è possibile; certo se uno mi rivolge la parola in Italiano, io per educazione rispondo nella stessa lingua, cosi come se mi rivolge la parola in Sardo io gli rispondo in Sardo; se poi ci fosse una maggiore diffusione della lingua, specie nelle scuole, alla radio, nelle tv locali sarebbe molto meglio, se una tv locale diffusa in tutta l'isola come ad esempio Videolina facesse un'edizione del tg in Sardo, magari metà in Campidanese e metà in Logudorese, invece di fare 4 edizioni del tg una dietro l'altra tutte in Italiano, sarebbe un ottimo veicolo per riportare il Sardo nelle case dove non è più parlato
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sono d'accordo con te grodde...a me e`capitato piu o meno la stessa cosa...non sono invece assolutamente d'accordo con le prese di posizione estremiste di S.ard.....la frase che utilizza "no semus italianos, no l'amus a esser mai" io la metterei al singolare...in quanto molti dei sardi, credo, nn si sentono rappresentati da queste parole...io mi sento sardissimo, pero allo stesso tempo mi sento pure italiano e come me tantissimi altri...ho assorbito appieno la cultura italiana sposandola perfettamente con la mia cultura sarda. la cultura della nostra isola ha delle specificita´e peculiarita´uniche, che contribuiscono, come altre a forgiare il sistema di microculture che costituiscono l'italia. VIVA LA SARDEGNA , VIVA L'ITALIA.
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S.ard
Utente Normale


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Inserito il - 19/02/2008 : 13:27:11
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| sardosempre ha scritto:
| Grodde ha scritto:
secondo me un popolo non può definirsi tale se non ha una propria lingua e una propria cultura che lo contraddistingue dagli altri
in quanto a cultura noi Sardi abbiamo una cultura, usi e costumi totalmente diversi da quelli del continente, lingue ne abbiamo addirittura due, Logudorese e Campidanese; quindi possiamo a buon diritto ritenerci un popolo a parte; se queste condizioni in un futuro dovessero venire a mancare non potremmo più definirci un popolo, ma saremmo indistinguibili dal resto dell'italia.
Per quanto riguarda il mio rapporto col Sardo, fino ai 15 anni circa i miei genitori mi hanno sempre parlato in Italiano, mentre tra di loro parlavano in Sardo, finchè a un certo punto non mi sono rotto le scatole e ho iniziato a parlare anche io in Sardo, cosi si sono dovuti adeguare, per il resto, oltre a parlarlo in casa lo parlo anche fuori ogni volta che è possibile; certo se uno mi rivolge la parola in Italiano, io per educazione rispondo nella stessa lingua, cosi come se mi rivolge la parola in Sardo io gli rispondo in Sardo; se poi ci fosse una maggiore diffusione della lingua, specie nelle scuole, alla radio, nelle tv locali sarebbe molto meglio, se una tv locale diffusa in tutta l'isola come ad esempio Videolina facesse un'edizione del tg in Sardo, magari metà in Campidanese e metà in Logudorese, invece di fare 4 edizioni del tg una dietro l'altra tutte in Italiano, sarebbe un ottimo veicolo per riportare il Sardo nelle case dove non è più parlato
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sono d'accordo con te grodde...a me e`capitato piu o meno la stessa cosa...non sono invece assolutamente d'accordo con le prese di posizione estremiste di S.ard.....la frase che utilizza "no semus italianos, no l'amus a esser mai" io la metterei al singolare...in quanto molti dei sardi, credo, nn si sentono rappresentati da queste parole...io mi sento sardissimo, pero allo stesso tempo mi sento pure italiano e come me tantissimi altri...ho assorbito appieno la cultura italiana sposandola perfettamente con la mia cultura sarda. la cultura della nostra isola ha delle specificita´e peculiarita´uniche, che contribuiscono, come altre a forgiare il sistema di microculture che costituiscono l'italia. VIVA LA SARDEGNA , VIVA L'ITALIA.
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Sarebbe come dire "sono francese ma anche tedesco"!! La cultura della nostra isola ha delle specificita´e peculiarita´uniche, come la lingua, che contribuiscono a forgiarne la nazionalità; io queste peculiarità non riesco a definirle "microculture", mi dispiace. La storia dei sardi non nasce 180 anni fà con la creazione dello stato italiano. Cosa c'è di estremista in questo?
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S.ard "No semus italianos, no l'amus a esser mai" |
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atandha
Nuovo Utente

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Inserito il - 19/02/2008 : 13:55:30
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| S.ard ha scritto: Sarebbe come dire "sono francese ma anche tedesco"!! La cultura della nostra isola ha delle specificita´e peculiarita´uniche, come la lingua, che contribuiscono a forgiarne la nazionalità; io queste peculiarità non riesco a definirle "microculture", mi dispiace. La storia dei sardi non nasce 180 anni fà con la creazione dello stato italiano. Cosa c'è di estremista in questo?
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Probabilmente estremista tale "motto" potrebbe sembrarlo solo considerandolo come ostilità gratuita verso lo Stato Italiano o l'Italia continentale in genere, ma se lo si prende effettivamente per quel che è:
- rivendicazione dell'antichità culturale e di stato della Sardegna (c'è da ricordare per esempio che la Sardegna è stata un Regno ben prima che l'Italia presa nel suo insieme, senza contare il retaggio ancora precedente);
- peculiarità di lingua e tradizioni.
- forte senso di appartenenza ad una terra unica nel suo genere (non bisogna mai dimenticarlo).
allora, di estremista non vi è proprio nulla... ben venga piuttosto questo sano campanilismo se serve a ricondurre la Sardegna all'importanza che gli spetta!!
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Modificato da - atandha in data 19/02/2008 13:58:38 |
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sardosempre
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Inserito il - 19/02/2008 : 16:27:52
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ma quindi l'importanza che spetta alla sardegna si puo raggiungere solo attraverso l'indipendenza?nn sono d'accordo.
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sardosempre
Utente Attivo
  
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Inserito il - 19/02/2008 : 16:35:07
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il sardo e`un mix di latino, catalano, spagnolo e italiano. allora potrei sentirmi besissimo catalano e spagnolo, visto che la corona d'aragona ha regnato in sardegna per quesi 500 anni e considerato che molte delle nostre tradizioni provengono dalla penisola iberica!!!!
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atandha
Nuovo Utente

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Inserito il - 19/02/2008 : 17:55:35
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| sardosempre ha scritto:
ma quindi l'importanza che spetta alla sardegna si puo raggiungere solo attraverso l'indipendenza?nn sono d'accordo.
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No, perchè necessariamente con l'indipendenza? Eppoi bisogna vedere cosa si intende con tale termine!!!! In un tempo in cui si anela all'unità europea a tutti gli effetti, l'indipendenza sarda come stato a se, come quella scozzese, come quella di altre etnie, non è nemmeno auspicabile se è per questo, ma, una forte autonomia con tutela ed uso totale di lingua, usi costumi e tradizioni si.... altrimenti con il tempo andrebbe tutto a farsi friggere!!!!! Da ricordare che la Sardegna, oltretutto, non è nemmeno paragonabile a regioni tipo la Valle d'Aosta, il Friuli o l'Alto Adige dove all'interno vi sono minoranze nelle minoranze... la Sardegna è un popolo a se stante, completo, fatto e finito... che ne pensi?
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Modificato da - atandha in data 19/02/2008 17:57:28 |
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sardosempre
Utente Attivo
  
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Inserito il - 19/02/2008 : 19:22:16
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| atandha ha scritto:
| sardosempre ha scritto:
ma quindi l'importanza che spetta alla sardegna si puo raggiungere solo attraverso l'indipendenza?nn sono d'accordo.
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No, perchè necessariamente con l'indipendenza? Eppoi bisogna vedere cosa si intende con tale termine!!!! In un tempo in cui si anela all'unità europea a tutti gli effetti, l'indipendenza sarda come stato a se, come quella scozzese, come quella di altre etnie, non è nemmeno auspicabile se è per questo, ma, una forte autonomia con tutela ed uso totale di lingua, usi costumi e tradizioni si.... altrimenti con il tempo andrebbe tutto a farsi friggere!!!!! Da ricordare che la Sardegna, oltretutto, non è nemmeno paragonabile a regioni tipo la Valle d'Aosta, il Friuli o l'Alto Adige dove all'interno vi sono minoranze nelle minoranze... la Sardegna è un popolo a se stante, completo, fatto e finito... che ne pensi?
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rispondo che non sono d'accordo perche sinceramente nn mi pare che in sardgnann ci sinao minoranxe nelle minoranze...ti pare che tutti i sardi siano uguali? che la cultura campidanese e`uguale a quella barbaricina? che carloforte abbia gli stessi usi e costumi di alghero? queste differenze sono storiche, sono smepre esistite.....quindi la tua tesi mi sembra un po sbagliata.
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Turritano
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Inserito il - 19/02/2008 : 23:44:36
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| sardosempre ha scritto:
il sardo e`un mix di latino, catalano, spagnolo e italiano. allora potrei sentirmi besissimo catalano e spagnolo, visto che la corona d'aragona ha regnato in sardegna per quesi 500 anni e considerato che molte delle nostre tradizioni provengono dalla penisola iberica!!!!
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Troppo semplice. Tutte le lingue sono un mix di qualcosa. il Sardo è una lingua neolatina come lo Spagnolo, il Francese, il Portoghese ecc. Si tratta di una evoluzione durata più di mille anni. in tutti questi anni è naturale che nel sardo siano entrati vocaboli di altre lingue, ma il Sardo ha conservato una sua propria struttura e un suo proprio vocabolario. Che cosa significa "molte delle nostre tradizioni provengono dalla penisola iberica"? "molte" quanto? potresti citarne qualcuna? La "Corona d'Aragona" ha regnato in Sardegna, dopo una lunga lotta durata circa un secolo, per meno di cento anni. Poi dal1479, ha cessato di esistere ed è subentrata la "Spagna", unione del Regno d'Aragona col Regno di Castiglia. Tu puoi sentirti anche italiano, come in effetti durante la dominazione spagnola, i sardi si credevano spagnoli. Domani, se vuoi, potremmo parlare delle differenze tra sardi, e di che cosa c'entrano con la Sardegna i "catalani" e i "carlofortini" . Per adesso dico che ognuno è libero di sentirsi ciò che vuole, ma la storia parla chiaro.
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Modificato da - Turritano in data 19/02/2008 23:58:17 |
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atandha
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Inserito il - 19/02/2008 : 23:59:35
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| sardosempre ha scritto:
| atandha ha scritto:
| sardosempre ha scritto:
ma quindi l'importanza che spetta alla sardegna si puo raggiungere solo attraverso l'indipendenza?nn sono d'accordo.
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No, perchè necessariamente con l'indipendenza? Eppoi bisogna vedere cosa si intende con tale termine!!!! In un tempo in cui si anela all'unità europea a tutti gli effetti, l'indipendenza sarda come stato a se, come quella scozzese, come quella di altre etnie, non è nemmeno auspicabile se è per questo, ma, una forte autonomia con tutela ed uso totale di lingua, usi costumi e tradizioni si.... altrimenti con il tempo andrebbe tutto a farsi friggere!!!!! Da ricordare che la Sardegna, oltretutto, non è nemmeno paragonabile a regioni tipo la Valle d'Aosta, il Friuli o l'Alto Adige dove all'interno vi sono minoranze nelle minoranze... la Sardegna è un popolo a se stante, completo, fatto e finito... che ne pensi?
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rispondo che non sono d'accordo perche sinceramente nn mi pare che in sardgnann ci sinao minoranxe nelle minoranze...ti pare che tutti i sardi siano uguali? che la cultura campidanese e`uguale a quella barbaricina? che carloforte abbia gli stessi usi e costumi di alghero? queste differenze sono storiche, sono smepre esistite.....quindi la tua tesi mi sembra un po sbagliata.
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In pratica diciamo la stessa cosa: le minoranze che dicevo di Valle d'Aosta, Alto Adige e Friuli, sono minoranze davvero in quanto diverse totalmente dalla terra in cui sono stanziate.... Se in Sardegna vi sono delle differenze le vorremo mica chiamare minoranze no? E' più giusto semmai chiamarle varietà: Logudorese, Campidanese, Nugorese, Gallurese, Algherese, Carlofortina.... insomma i Sardi sono tutti uguali? Ma no, per carità, ma non lo sono nemmeno i laziali o i lombardi o i veneti e chi più ne ha più ne metta. Ciò non vuol dire che i Sardi non siano un popolo fatto e finito: lo sono eccome, con tutte le sfumature e varietà e differenze che dir si voglia, ma tutti insieme formano rispetto all'esterno un'unità unica nel suo genere. Questa ovviamente è solo la mia umile idea e non una tesi. Con simpatia.
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asia
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Inserito il - 20/02/2008 : 00:13:29
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| Messaggio di S.ard
Leggendo la mia firma potete capire che riguardo alla "sardità" ho idee ben precise; quello che vorrei capire però è che tipo rapporto avete voi con il sardo. Ovvero, secondo voi, l'uso del sardo è una condizione senza la quale non possiamo definirci sardi? E poi, come e quando andrebbe usato? P.S. ovviamente anche il parere dei non sardi sarà molto apprezzato. S.ard "No semus italianos, no l'amus a esser mai" |
Io sono sarda a metà, essendo figlia di un sardo e di una veneta. Adoro la Sardegna e ci abito da tanto tempo. Ma la sardità certamente non si misura con la padronanza de sa limba. Conosco persone che si esprimono in sardo, ma non amano la Sardegna. Diciamo che dietro questo amore per sa limba, che spesso rasenta il feticismo, talvolta si nasconde un'ideologia tendenziosa che traspare da tante sfumature. Chi difende la parlata locale al grido di no semus italianos è inutile che chieda il parere dei non sardi, i quali dovrebbero essere quegli italiani tanto aborriti. Quando il campanilismo odora di indipendentismo, comincia ad avere valore strumentale. E sa limba viene asservita ad un'ideologia irrispettosa di quell'italianità che la stragrande maggioranza dei sardi difende a spada tratta. Teniamone conto.
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Modificato da - asia in data 20/02/2008 00:26:41 |
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