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28aprili1794
Utente Medio
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Inserito il - 17/05/2007 : 14:32:35
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Io ho letto i porti nuragici e Shardana di Giangiacomo Pisu, e tanti altri libri sulla questione concludo che i nuragici navigavano senza ombra di dubbio.
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kirkandesossardos
Nuovo Utente
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Inserito il - 23/05/2007 : 20:33:24
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L'argomento, in linea generale, non reputiamo affatto peregrino. Crediamo peraltro che la sua impostazione sia inficiata da una visione parziale della generale problematica che attiene al vissuto centimillenario dei Sardiani, ed in quanto tale non potrà produrre dei risultati definitivi. (è opportuno precisare che l'etnico Sardiani da noi appena usato, fu coniato da Massimo Pittau nel suo "Origine e Parentela dei Sardi e degli Etruschi" ed è da noi destinato all'uomo che calpestò il suolo della Sardegna Paleolitica, a partire dal Pleistocene medio inferiore (circa 650.000 anni fa, fino al 238 a.c.) Infatti ove noi scoprissimo che i Sardiani dell'epoca dei Nuraghi fossero dei navigatori, non avremmo risolto che una piccola parte del problema, che è legato ad un breve periodo del vissuto dei Sardiani, il quale periodo, a nostro modo di vedere, non fu certo il più ragguardevole. Infatti dovremmo subito dopo chiederci come potrebbero non essere considerati dei provetti navigatori i Sardiani che diffusero l'ossidiana raccolta, prelavorata e lavorata nelle trecento officine situate nei pressi del Monte Arci. Sappiamo infatti che questo prezioso vetro vulcanico sardo, fu trovato in giro per tutto il mediterraneo, dalla Catalogna, alla Francia meridionale, alla Liguria, al nord Italia, alla Bosnia, alla Palestina. Ma dobbiamo aggiungere che i contesti temporali in cui furono rinvenuti tali reperti sono databili a 12.000 anni fa, alcuni di quelli rinvenuti tra Francia e Liguria, e a 10.000 anni addietro, quelli rinvenuti nella Gerico Preceramica (essendo peraltro questa ultima, una inferanza, ma riteniamo molto ben documentata, da noi posta in essere. Ma dovremmo ancora chiederci quale potrebbe essere stato il momento in cui i Sardiani divennero dei provetti navigatori, capaci di andare (almeno) in giro per tutto il Mediterraneo, percorrendo il periplo della Sardegna Paleolitica e della Sicilia. Noi abbiamo dedicato una cospicua parte del nostro tempo, nel recente passato proprio a questo ultimo aspetto, avendo avuto come stimolo l'assiomatica frase di Erodoto che nel V secolo a.c. affermava essere la Sardegna la più grande di tutte le isole. Scoprimmo delle cose molto importanti che a nostro modo di intendere sono uno dei pilastri della preistoria della Sardegna, ancora tutta da scrivere. Coloro i quali manifestassero indole ricercatoria verso questo ultimo aspetto, sappiano che il lavoro, con il titolo "La più grande isola del Mediterraneo" è stato pubblicato sui numeri 27 e 28 della rivista: Sardegna antica. Culture mediterranee. Cordiali saluti.
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EdoSardo
Utente Medio
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Inserito il - 25/05/2007 : 07:21:55
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Per quanto riguarda l' ossidiana sarda posso dire che in Palestina e in Bosnia c'è sì l' ossidiana, ma non è sarda. Inoltre è assolutamente fuorviante pensare ad un "commercio" vero e proprio, con i prenuragici che giravano per il Mediterraneo a distribuirla...purtroppo ci si continua a basare sul vecchio lavoro di Cornelio Puxeddu, che fece tanta confusione anche se ebbe il merito di trovare parecchi siti. Le sue "officine", ad esempio, officine non sono, o non lo sono tutte; spesso parlava di officine di lavorazione dell' ossidiana quando ritrovava ossidiana presso dei nuraghi! Recenti pubblicazioni stanno rivoluzionando le vecchie teorie, e si sta cominciando solo da qualche anno a fare degli studi scientifici seri sull' argomento, con dei risultati molto interessanti. Alcuni luoghi comuni sono stati sfatati...
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Tharros
Salottino
Utente Virtuoso
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Inserito il - 25/05/2007 : 16:58:57
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Da quanto ho letto i nuragici non erano dei navigatori. Lo sono diventati dopo l'arrivo dei punici ma con poca fortuna. Bisogna ricordare che in Sardegna i pericoli per la popolazione venivano sempre dal mare per questo motivo i nuragici preferivano abitare l'interno. Lo dimostra anche il fatto che i Nuraghe sono per lo più all'interno dell' isola, mentre sulle coste se ne contano molto pochi e solo a Torre e non dei nuclei abitativi.
g.p.
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shardanaleo
Utente Attivo
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Inserito il - 25/05/2007 : 20:27:52
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Sei male e poco informato, almeno sui nuraghes... perchè sulla NAVIGAZIONE sei proprio FUORI STRADA DEL TUTTO! 1° I Sardi Non sono nati qui sull'isola, ma ci sono arrivati... A NUOTO? 2° e' stata trovata ossidiana sarda in tutto il mediterraneo e persino in francia... la portavano a... Nuoto? 3° naturlamente anche tu sei convinto che quelle navicelle IN BRONZO del II Millennio a.C. sono LAMPADE AD OLIO, NO? SHAR
| giorgiopge ha scritto:
Da quanto ho letto i nuragici non erano dei navigatori. Lo sono diventati dopo l'arrivo dei punici ma con poca fortuna. Bisogna ricordare che in Sardegna i pericoli per la popolazione venivano sempre dal mare per questo motivo i nuragici preferivano abitare l'interno. Lo dimostra anche il fatto che i Nuraghe sono per lo più all'interno dell' isola, mentre sulle coste se ne contano molto pochi e solo a Torre e non dei nuclei abitativi.
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kigula
Moderatore
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Inserito il - 26/05/2007 : 14:31:59
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| giorgiopge ha scritto:
Da quanto ho letto i nuragici non erano dei navigatori. Lo sono diventati dopo l'arrivo dei punici ma con poca fortuna. Bisogna ricordare che in Sardegna i pericoli per la popolazione venivano sempre dal mare per questo motivo i nuragici preferivano abitare l'interno. Lo dimostra anche il fatto che i Nuraghe sono per lo più all'interno dell' isola, mentre sulle coste se ne contano molto pochi e solo a Torre e non dei nuclei abitativi.
g.p.
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Avrai letto vecchi articoli ormai superati. Rispondo a tutti i tuoi punti: -Nuraghi costieri ce ne sono a bizzeffe, di solito presso potenziali approdi, io ci ho fatto sopra la tesi. Un paio di esempi: il Nuraghe Punta Nuraghe sul golfo di Cugnana, il Nuraghe Cabu Abbas sul golfo di Olbia, il Nuraghe di Cala del Vino ad Alghero e tanti tanti altri. Molte volte non ci si rende conto che si trattava di nuraghi costieri perchè le condizioni geomorfologiche son cambiate. Il fatto che molti siano monotorre non vuol dire proprio niente. I villaggi ci sono eccome, ti faccio l'esempio di Belveghile e Cabu Abbas nel golfo di Olbia, e lu Brandali a Santa Teresa. Chiaramente i centri più grandi erano nelle zone piùsfruttabili economicamente, ossia nelle pianure coltivabili o nelle aree adibite all'allevamento, solitamente all'interno perchè la maggior parte delle coste sarde non è buona nè per l'agricoltura nè per l'allevamento. -Per quanto riguarda i pericoli che venivano dal mare non credere che allora ci fosse la fila dei conquistatori... Pirati lo erano un po' tutti i naviganti. E addirittura i rapporti coi famigerati pirati micenei mi sembrano abbastanza buoni a giudicare dai ritrovamenti archeologici. A meno che dopo i saccheggi non lasciassero dei souvenirs... -Quando i Fenici son arrivati in Sardegna i Nuragici avevano traffici col Sud della penisola iberica da molto tempo. Per non tornare indietro ai traffici dell'ossidiana... I Fenici usarono le rotte che già avevano i Nuragici per i loro traffici con l'occidente mediterraneo. Mi pare che continuare a dubitare non abbia proprio senso.
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meurreddu
Salottino
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Inserito il - 26/05/2007 : 15:31:25
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Chiaramente i centri più grandi erano nelle zone piùsfruttabili economicamente, ossia nelle pianure coltivabili o nelle aree adibite all'allevamento, solitamente all'interno perchè la maggior parte delle coste sarde non è buona nè per l'agricoltura nè per l'allevamento.
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scusami .. ma il complesso nuragico di seruci .. è vicinissimo alla costa(golfo del leone -gonnesa ) eppure è molto grande ( Il complesso nuragico di Seruci, che si estende su circa sei ettari ed è uno dei più grandi della Sardegna, è formato da un grande nuraghe con un mastio contornato da almeno cinque torri unite da un bastione, dal villaggio composto da oltre cento capanne e da almeno tre tombe dei giganti. Il nuraghe, ancora in fase di scavo da parte della Sovrintendenza Archeologica, fu scoperto nel 1897, e in seguito fu studiato e parzialmente scavato dal Taramelli nel 1913. Il villaggio, situato a sinistra del mastio, è formato da capanne circolari e monocellulari, di cui sono attualmente visibili, interamente scavate, cinque capanne, una delle quali divisa da un tramezzo interno (elemento raro nell'architettura nuragica), e un grande isolato formato da un cortile con intorno undici ambienti probabilmente ad uso abitativo. Le capanne formano degli agglomerati divisi da strette stradine che portano tutte verso una piazza centrale, al centro del villaggio si trova quella che è stata denominata la Sala del Consiglio, i cui muri sono costruiti con grossi blocchi di trachite di varie dimensioni. All'interno vi sono dei blocchi squadrati, che addossati alla parete uno accanto all'altro, formano un sedile. Sulle pareti sono posizionate alcune nicchie di diverse grandezze, situate ad altezze diverse. A ovest del villaggio si trova una delle tre tombe dei giganti, mentre le altre due si trovano nei pressi del nuraghe.)
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EdoSardo
Utente Medio
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Inserito il - 27/05/2007 : 07:48:35
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L' ossidiana a nuoto non arriva da nessuna parte, questo è chiaro. Ma nessuno può dire CHI la portava a spasso per il Mediterraneo...non è detto che fossero le popolazioni che abitavano la Sardegna.
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shardanaleo
Utente Attivo
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Inserito il - 27/05/2007 : 08:20:14
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Ma che bravo! E originale senza dubbio!.... Col tuo sistema potremmo sempre dire che i VASI MICENEI presenti in Sardinia possono averli portati i Sumeri, gli egizi, i thursa ... persino i SARDI! NO, questi No! I sardi in castigo! NON possono aver fatto alcun che! stavano nelle CAVERNE DEL jENNA'E BENTU a guardare cosa facevas tutta quella gente che veniva in Sardinia a commerciare, guerreggiare, costruire città... Si potrebbe ipotizzare anche che persino le SARDINE, che prendono il nome dal Popolo che abitava la SARDINIA, le portavano in giro per il mondo ALTRI... i sardi infatti le pescavano a.... NUOTO! Peccato però che ARISTOTELE dicesse che "I Sardi commerciano in tutto il mondo un pesce che DA LORO prende il nome!"... benedetta pazienza!... Dimenticavo. ANCHE I SARDI qui li può aver portati CHIUNQUE! SHAR
| EdoSardo ha scritto:
L' ossidiana a nuoto non arriva da nessuna parte, questo è chiaro. Ma nessuno può dire CHI la portava a spasso per il Mediterraneo...non è detto che fossero le popolazioni che abitavano la Sardegna.
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kigula
Moderatore
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Inserito il - 27/05/2007 : 12:33:20
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| meurreddu ha scritto:
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Chiaramente i centri più grandi erano nelle zone piùsfruttabili economicamente, ossia nelle pianure coltivabili o nelle aree adibite all'allevamento, solitamente all'interno perchè la maggior parte delle coste sarde non è buona nè per l'agricoltura nè per l'allevamento.
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scusami .. ma il complesso nuragico di seruci .. è vicinissimo alla costa(golfo del leone -gonnesa ) eppure è molto grande ( Il complesso nuragico di Seruci, che si estende su circa sei ettari ed è uno dei più grandi della Sardegna, è formato da un grande nuraghe con un mastio contornato da almeno cinque torri unite da un bastione, dal villaggio composto da oltre cento capanne e da almeno tre tombe dei giganti. Il nuraghe, ancora in fase di scavo da parte della Sovrintendenza Archeologica, fu scoperto nel 1897, e in seguito fu studiato e parzialmente scavato dal Taramelli nel 1913. Il villaggio, situato a sinistra del mastio, è formato da capanne circolari e monocellulari, di cui sono attualmente visibili, interamente scavate, cinque capanne, una delle quali divisa da un tramezzo interno (elemento raro nell'architettura nuragica), e un grande isolato formato da un cortile con intorno undici ambienti probabilmente ad uso abitativo. Le capanne formano degli agglomerati divisi da strette stradine che portano tutte verso una piazza centrale, al centro del villaggio si trova quella che è stata denominata la Sala del Consiglio, i cui muri sono costruiti con grossi blocchi di trachite di varie dimensioni. All'interno vi sono dei blocchi squadrati, che addossati alla parete uno accanto all'altro, formano un sedile. Sulle pareti sono posizionate alcune nicchie di diverse grandezze, situate ad altezze diverse. A ovest del villaggio si trova una delle tre tombe dei giganti, mentre le altre due si trovano nei pressi del nuraghe.)
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certo, lo conosco, e ce ne sono diversi sulla costa, non dico il contrario. Probabilmente sono quelli legati al commercio e alla navigazione, o semplicemente in zone costiere sfruttabili anche dal settore primario dell'economia. Con questo volevo solo spiegare che se ci sono più villaggi grandi all'interno che sulla costa è solo per motivi geografici ed economici.
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Adelasia
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Inserito il - 27/05/2007 : 20:51:02
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| kirkandesossardos ha scritto: Coloro i quali manifestassero indole ricercatoria verso questo ultimo aspetto, sappiano che il lavoro, con il titolo "La più grande isola del Mediterraneo" è stato pubblicato sui numeri 27 e 28 della rivista: Sardegna antica. Culture mediterranee. Cordiali saluti. |
Saluti a te, benvenuto e grazie per la segnalazione. Il tuo intervento è davvero molto interessante e stimolante, speriamo che sia il primo di tanti.... “Sardegna Antica”, ottima rivista del Centro Studi Culture Mediterranee di Nuoro, era stata citata da Bakis, che se non ricordo male rimpiangeva di non averne rinnovato l’abbonamento …
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kigula
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Inserito il - 27/05/2007 : 20:55:06
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non la conosco, da cercare quando rientro...
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Adelasia
Moderatore
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Inserito il - 27/05/2007 : 21:00:20
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A mio avviso la discussione , grazie a tutti gli interventi, è diventata piuttosto intrigante...
| EdoSardo ha scritto:
purtroppo ci si continua a basare sul vecchio lavoro di Cornelio Puxeddu, che fece tanta confusione anche se ebbe il merito di trovare parecchi siti.
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Edo, chi è Cornelio Puxeddu? Cosa ha scritto? Grazie!
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EdoSardo
Utente Medio
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Inserito il - 28/05/2007 : 07:50:18
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Puxeddu era un archeologo che pubblicò nel 1958 il primo lavoro sistematico sull' ossidiana del Monte Arci. In risposta a shardanaleo dico solo che l' italiano bisogna saperlo leggere. E non travisare in modo subdolo e furbesco. Basta con questi metodi terroristici...chi è che ha scritto che NON erano i sardi a portare l' ossidiana in giro per il Mediterraneo?? di sicuro, visto che sono tanto scontato (tra l' altro...da quando è che essere originali è un merito negli studi scientifici? non è meglio essere prudenti?), anche tu saprai che il "commercio" nel neolitico antico non esisteva...tu dici che erano i sardi che portavano in giro l' ossidiana?BRAVO!!! IO PREFERISCO DIRE CHE NON SI SA!!!
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alfonso
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Inserito il - 28/05/2007 : 09:36:53
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Sono d’accordo con Edosardo sia sulla prudenza sia sul fatto che di ossidiana nel Mediterraneo non c’è solo quella sarda; nel Mediterraneo occidentale va ricordata anche quella di Pantelleria anch’essa presente nel Nord Italia e Francia meridionale. Mentre in oriente ci sono grandi giacimenti ai quali va riferita l’ossidiana rinvenuta nel Vicino oriente. Per avere qualche dato scientificamente corretto vi consiglio di leggere l’articolo di Carlo Lugliè, il nostro maggior esperto, ricercatore dell’Università di Cagliari, pubblicato sul quaderno n.2 della rivista Darwin, dedicato all’archeologia sarda, ancora reperibile in edicola. A questa lettura potete aggiungere i testi reperibili on line di R. Tykot, che si è occupato anche dell’ossidiana sarda: http://luna.cas.usf.edu/~rtykot/ Infine per avere un ampio quadro mondiale si può far riferimento all’ International Association for Obsidian Studies (http://www.peak.org/obsidian/) e al suo bollettino scaricabile gratuitamente. In questo modo credo ci si possa fare un’idea un po’ più ampia della problematica e aprire un po’ di più gli occhi e la mente. Cordialmente alfonso alfonsostiglitz
alfonso
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