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ziama
Salottino
Utente Maestro
AmBASCIUatrice in USA
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Inserito il - 29/05/2007 : 16:34:10
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[/quote] topozizzo ha espresso un suo parere in maniera pacata e intelligiente.[/quote]
mai messo in dubbio che lo abbia fatto, altrimenti non sarei qui ad intrattenere questa conversazione.
.[/quote] mi preoccupa un po quando parli di coreografia....questa e`una aggiunta ad una danza spontanea che non ha nulla a che vedere con il ballo sardo....ci sono gruppi che non hanno alcun tipo di coreografia ma che di certo non ti annoiano... pensiamo ad esempio a dorgali, ittiri, tonara... [/quote]
Io mi sto mettendo nei panni dello spettatore che di cultura sarda sa ben poco. E ho sentito i commenti degli spettatori. E purtroppo ho visto spettatori, in Sardegna e fuori, lasciare uno spettacolo dopo qualche minuto perche annoiati a morte, nonostante la fama internazionale del gruppo in questione (e ti faccio l'esempio di un famosissimo gruppo di Tenores che hanno visto la platea svuotarsi in meno di 15 minuti).
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Modificato da - ziama in data 29/05/2007 16:45:15 |
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topozizzo
Utente Normale
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Inserito il - 29/05/2007 : 16:54:45
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| Scusate se torno un po indietro!!!!!!
Anch’io carissimi utenti avevo lasciato questo trheard tempo fa, ma continuavo a seguire le discussioni senza alcun intervento, visto.. comunque che ho, avuto l’opportunità anzi (l’onore) di conoscere Interfolk grazie a questo forum.. Lazzarinu…. e Topozzizo datemi libertà di dire con ONORE. Come detto.. io ho conosciuto interfolk…che forse nessuno di voi conosce.. ma a lazazrinu li do torto, eccome , la sua presentazione non e stata civile, prima di attaccare e fare nomi di una persona bisogna conoscerla ,e il modo di lazzarinu mi sembra l’opposto di quanto dice lui di conoscerlo e di conoscere tutte quelle persone che discutono in questo post . Qui ognuno dice la sua opinione in modo placido.. come hai fatto tu (e non come lazzarinu) e interfolk non si è mai permesso di attaccare nessuno, e per quanto riguarda la mia persona non pendo dalle sue labbra, non penso che lui abbia costretto delle persone a pendere dalle sue labbra, anzi l’ho trovato disponibilissimo e altruista verso una persona che neanche conosceva come me. Dici e come se avesse una “scienza infusa” certo che lui non è una “scienze infusa “ come d’altronde in pochi lo sono , ma ti posso garantire che lui lo definisco un “ maniaco del ballo popolare, delle musiche, fino agli abiti” capito topozzizo “MANIACO”…. Sanno tutti che io mi sono iscritta in questo forum per trovare informazioni sul ballo popolare per la mia tesi.. e grazie a tutto questo (innanzitutto ho superato l’ultimo esame e adesso ho gia iniziato il lavoro per la discussione )e come dicevo grazie prima di tutto al forum. E poi ad interfolk che mi sta stradando per la preparazione .. forse se conosceresti lui cambieresti idea anche tu ..mi ha fornito del materiale che potrei darne 10 di tesi, e credimi non si tratta solo di libri e studi come dici, concordo per non essere ripetitiva quanto detto e ben espress da sardosempre sui documenti di base, forse non sai quanto lui conosce oltre al campidano, ha studiato la coreutica di altre zone, mi sono spaventata in una carrellata di video che ne è in possesso di tutti i gruppi della Sardegna, non solo, conosce quasi tutti i suonatori di organetto(e forse ci sari anche tu nelle sue registrazioni) e di tutti gli altri strumenti popolari, e tanti altri ancora che non rimango ad elencarti . Un’altra cosa che vorrei sottolineare in riguardo al suo pendere dalle sue labbra , e il fatto che come dice lazzarinu “lui se le suona e se la canta, e se ne vanta”.. beh tutto l’opposto .. mi ha voluto far conoscere un noto antropologo Sardo per i timori che lui poteva suggerirmi qualcosa di sbagliato l’incontro con un antropologo per me era una ciliegina sulla torta per ulteriori approfondimenti, ma.. il risultato non era niente di nuovo ed eccezionale .. di quanto mi avesse spiegato anticipatamente da Interfolk.. sembrava una nastro registrato . Posso aggiungere anche che tutto il sapere di interfolk .. in queste discussioni ne avrà scritto una decima parte , perché le parti dei percossi essenziali di: coreomorfologia, cenni di struttura grammaticale, la questione tassomica,la struttura modulare, le posture dominanti del ballo, i tratti distintivi del ballo sardo arcaico, la metrica modulare cinetica, l’alta specializzazione tecnica, i balli a struttura chiusa, i balli a struttura aperta , le denominazioni musicali, denominazioni cronologica, denominazione ergonomia, la denominazione strumentale , la denominazione zoologica, la denominazione anatomica, la denominazione situazionale, denominazione asemantica ritmico – sillabica.. beh miei cari … questo e tutto quanto spiegato da interfolk in persona che nelle discussioni non fa cenno per nulla . Altro non posso dire.. i nei miei interventi sono limitati perché la preparazione alla tesi mi porta via tanto tempo, quando dovrò avere dei chiarimenti so dove andare di persona, se interfolk decidesse di non scrivere tutto il suo sapere post. Quindi prima di giudicare un gruppo o una persona conoscete la persona prima.. se no sono costretta a pensare quanto detto nei post precedenti (non e che fai parte di un altro gruppo che magari non ha tanto successo quanto il suo e si vuol vendicare in questo modo)?????
PS. Al contario di ziama personalmente conosco la persona citata da voi.. e come detto da lei , per prima ci vuole il rispetto per il prossimo, prima di parlare bisogna informarsi e conoscere le persone…
Tutto il resto sono in perfetta sintonia quanto detto da Ziama Sardosempre e Giba!!!! In un gruppo oggi bisogna avere il giusto equilibrio tra tradizione e spettacolo….
Ciao a tutti |
Vedi, io non metto in discussione il sapere di interfolk che, ripeto, per quanto riguarda la sua zona potrà essere ferratissimo, ma il tuo cara Luana. Ora che hai letto un sacco di materiale sei un esperta di tradizioni popolari? Ovviamente no, sei "solo" in grado di farci una tesi. Non che questo sia poco, ma per conoscere le tradizioni a fondo non basta una vita. Bisogna fare proprio come interfolk o come i "maniaci" delle tradizioni popolari: essere presente ogni volta che un gruppo balla, che un organetto o una fisarmonica suona, che c'è una manifestazione o festa degna di questo nome.
per il resto /* /No comment */
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sardosempre
Utente Attivo
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Inserito il - 29/05/2007 : 17:06:26
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topozizzo ha espresso un suo parere in maniera pacata e intelligiente.[/quote]
mai messo in dubbio che lo abbia fatto, altrimenti non sarei qui ad intrattenere questa conversazione.
.[/quote] mi preoccupa un po quando parli di coreografia....questa e`una aggiunta ad una danza spontanea che non ha nulla a che vedere con il ballo sardo....ci sono gruppi che non hanno alcun tipo di coreografia ma che di certo non ti annoiano... pensiamo ad esempio a dorgali, ittiri, tonara... [/quote]
Io mi sto mettendo nei panni dello spettatore che di cultura sarda sa ben poco. E ho sentito i commenti degli spettatori. E purtroppo ho visto spettatori, in Sardegna e fuori, lasciare uno spettacolo dopo qualche minuto perche annoiati a morte, nonostante la fama internazionale del gruppo in questione (e ti faccio l'esempio di un famosissimo gruppo di Tenores che hanno visto la platea svuotarsi in meno di 15 minuti).
[/quote] ziama pero a questo non ci trovo mlte soluzioni.se il canto a tenore non piace che proponi?cantare come un coro a voci bianche per intrattenere il pubblico? le nostre tradizioni vanno difese e non snaturate in funzione dei gusti di un pubblico piu´o meno interessato e maturo culturalmente...io credo che in questi casi sia stata anche colpa dell'organizzazione del festival... quando vai all'estero e`fondamentale presentare quel determinato aspetto della cultura popolare......ci scommetto che se avessero spiegato da cosa ha origine il canto a tenore il pubblico sarebbe rimasto affascinato da quelle voci arcaiche. e se cosi non fosse stato (cioe se se ne fossero andati comunque) allora non ce ne facciamo nulla di un pubblico ignorante. la nostra cultura va difesa e fatta conscere ma non si puo svendere al gusto di questo o quel pubblico piu o meno preparato.
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ziama
Salottino
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Inserito il - 29/05/2007 : 17:17:54
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Assolutamente no! Io volevo giusto affermare il concetto che non si possono tramandare tradizioni e mantenerle vive se non si riesce a creare interesse. I tenores? Probabilmente li avrei inseriti in un concetto piu ampio all'interno della manifestazione per evitare esattamente cio' che e' successo. Sono sicura che sarebbero stati apprezzati di piu.
Ti faccio qui presente che il concerto si era svolto a New York, con un pubblico composto prevalentemente da immigrati sardi che accorrono a fiotte ogni volta che c'e' qualcosa che riguarda la Sardegna. Tu vivi all'estero e sai quanti piu ci si sente legati alla propria terra quando si e' fuori. Eppure neanche loro seppero resistere!!!
Io non penso che cercare di intrattenere un pubblico sia SVENDERSI ma piu che altro un'abile strategia di marketing. Se vuoi vendere il tuo prodotto devi fare in modo di attirare l'acquirente, ma una volta ottenuta la sua attenzione devi anche sapere mantenerla.
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Modificato da - ziama in data 29/05/2007 17:33:57 |
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topozizzo
Utente Normale
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Inserito il - 29/05/2007 : 17:19:11
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| arieccomi.vedo che la discussione sta dando frutti interessanti.....ti rispondo con piacere perche vedo che conversazione si fa coivolgente topozizzo. penso che ci ritroviamo d'accordissimo su molti aspetti..peccato doverne parlare qui nel forum....perche`a volt espiegare dei concetti e`molto meno diretto per iscritto...pero lo necesito para poder praticar un poco mas el italiano. quello che dicevi tu e`verissimo.....la nostra peculiarita´e`quella di essere campanilisti...e di vivere in tanti microcosmi culturali e geografici differenti. a volte questo rappresenta una potenzialita´da sfruttare,,,a volte una limitazione. quando stai all'estero ti accorgi di quanto la gente vad aper stereotipi...questo non e`molto bello...però il semplice luogo comune o l lo stereotipo permettono didistinguerci gli uni dagli altri.all'estero si ragiona per simboli, perche e`molto piu semplice identificarci....questo succede in qualsiasi parte del mondo. quando vai all'estero con un gruppo folk olte volte sei chiamato a rappresentare non solo la sardegna, ma l'italia intera... quindi il concetto di gruppo folcloristico di paese non regge piu...ti confronti con associazioni che vanno al di la del semplice gruppo di ballo che presenta una danza....sono gruppi che invece sono in grado di sintetizzare la propria cultura con spettacoli completi...e questo dovrebbe fare anche un gruppo sardo all'estero...che sia portavoce delle tante microculture che caratterizzano la nostra isola...l'importante e`che questo di faccia seguendo una certa veridicita´storica e rispetto della tradizione....occorre fare un cambio di scala.....al quale corrisponde pure un cambio di mentalita´: in sardegna la mia cultura e`quella del mi paese e della mia zona....all'estero la mia cultura cambia scala: e`quella sarda...tutta!!!se poi si pensa che molte volte le nostre famiglie hanno origini diverse rispetto al paese in cui viviamo, questo ha ancora piu`ragione di esistere. topozizzo se hai vissuto all'estero sicuramente hai provato queste sensazioni.
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| Io penso che la cosa peggiore che si possa avere sia un pubblico annoiato. Come possiamo pretendere che la gente mostri interesse alle nostre tradizioni se non siamo capaci di intrattenere una platea? Per questo motivo io sono d'accordo nel presentare uno spettacolo che varia, dalla coreografia aggiornata al ballo tradizionale. Tutto si evolve e cambia, altrimenti vivremo ancora nelle caverne e comunicheremo a grugniti. I ballerini dei gruppi folk sono degli artisti. Se seguissimo il ragionamento di MOGLI E BUOI DEI PAESI TUOI, avremo dovuto impedire ad un Fabrizio de Andre' di cantare in sardo, perche' non poteva certo rappresentare una regione che non era la sua. O impedire ai cantanti d'opera che non sono italiani di cantare La Traviata e cosi via. Io concordo con te che siamo tutti diversi. La diversita' sta nel fatto che siamo tutti essere umani e come tali, ognuno con la propria identita'. Ma smettiamo di fare queste suddivisioni tra sardi e sardi. Mai sentito dire che l'unione fa la forza??
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Io invece penso che la cosa peggiore è cercare di divertire le persone a tutti i costi, ma peggio ancora è assecondare gli stereotipi. Se dovessimo ragionare così, dovremmo cantare "O' sole mio" ogni volta che usciamo fuori dall'italia visto che la gente si aspetta questo da noi. Il pubblico si annoia perchè si aspetta qualcos'altro, non perchè il ballo è interessante o divertente. E' questione di gusti..
In tutte le manifestazioni in cui sono stato,( una in particolare in cui il mio gruppo rappresentava l'italia) abbiamo sempre riscosso particolare successo nonostante gli altri gruppi fossero tecnicamente 2-3 spanne sopra di noi (parlo di scuole di ballo serie, con fama nazionale e non di gruppi folk). Ed abbiamo proposto "solo" i balli dei gruppi di provenienza senza bisogno di scomodare altri paesi.
Questo come si spiega?
PS: i tag apriteli e chiudeteli senno non si legge granchè quote /quote OK /quote /quote NO quote quote NO
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Modificato da - topozizzo in data 29/05/2007 17:27:57 |
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ziama
Salottino
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Inserito il - 29/05/2007 : 17:28:58
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In tutte le manifestazioni in cui sono stato,( una in particolare in cui il mio gruppo rappresentava l'italia) abbiamo sempre riscosso particolare successo nonostante gli altri gruppi fossero tecnicamente 2-3 spanne sopra di noi (parlo di scuole di ballo serie, con fama nazionale e non di gruppi folk). Ed abbiamo proposto "solo" i balli dei gruppi di provenienza senza bisogno di scomodare altri paesi.
Questo come si spiega?
[/quote]
Considerato che quella di cui parli era una manifestazione con diversi gruppi, non credo che il vostro spettacolo si sia dilungato piu di tanto (vedi le due ore e passa che alcuni gruppi hanno invece dovuto fare). E' facile cosi limitarsi alla propria zona! Di sicuro la varieta' del programma ha fatto in modo che il pubblico apprezzasse ciascuno dei gruppi presenti, con alcuni di loro naturalmente riscuotendo piu o meno successo degli altri.
Ognuno di noi qua puo' solo parlare delle proprie esperienze. Sono contenta per te per il successo ottenuto e orgogliosa del fatto che un gruppo sardo (in questo caso il tuo -indipendentemente da quale zona venga!!) si sia fatto valere. Bravo!!!!
Vorrei poter dire la stessa cosa di tutti quanti, ma le mie esperienze personali mi portano a parlare diversamente. E ho vissuto entrambe le situazioni, ossia sono stata sia ballerina che spettatrice e da entrambi le parti ho potuto constatare la reazione del pubblico (che qui riporto - ben vengano tutti quelli che invece hanno riscosso solo successi)
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Modificato da - ziama in data 29/05/2007 17:31:40 |
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ziama
Salottino
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Inserito il - 29/05/2007 : 17:47:48
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TOPOZIZZO DICE: .... Oppure un repertorio più divertente, ampio ma che non può essere rappresentato appieno(perchè non mi appartiene), tanto all'estero non capiscono...
In ultimo vorrei dire la mia a proposito dei campanilismi in Sardegna. Essere sardi, vuol dire anche questo. Lo so che sarebbe facile dire che ci rifugiamo nei particolarismi, ma quello che rende speciale la cultura sarda è proprio questo. Un unico tipo di Sardo non esiste..... quanto piuttosto il nostro atteggiamento di rifiuto verso quelle che non conosciamo. Il fatto è che per quanto ci sforziamo di essere uniti, le differenze ci sono, e ci devono essere!
Adiosu.
[/quote]
Topozzizo, sono tornata indietro e ho riletto le tue parole. Io avrei qualche domanda, giusto perche' vorrei un attimo capire meglio il tuo punto di vista.
1) cosa significa "non puo' essere rappresentato perche' non mi appartiene"?
ti ho fatto l'esempio di De Andre. Secondo te lui non avrebbe mai dovuto cantare in sardo perche non nativo della Sardegna (tanto poi sono in pochi a capire cosa dice!!) Perche' pensi che un gruppo non possa rappresentare balli e canzoni di un'altra zona se nel farlo si sono documentati, si sono informati, hanno studiato?
2) per favore, illustrami quali sono i diversi tipi di sardi di cui parli giusto perche' cosi anch'io mi possa riconoscere in questa o quella categoria.
3) dici "atteggiamento di rifuto verso quello che non conosciamo". Cosa intendi dire con questo? Non vorrei aver interpretato male le tue parole quindi correggimi se sbaglio. Vuoi forse dire che il sardo ha una mentalita' chiusa e mostra un rifiuto verso tutto cio che e' nuovo???
Se cosi fosse, e' come darsi la zappa sui piedi.
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Modificato da - ziama in data 29/05/2007 17:53:57 |
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topozizzo
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Inserito il - 29/05/2007 : 18:08:47
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| Ma allora cosa ci stanno a fare gli antropologi che conscono le tradizioni? e in sardegna ne abbiamo molto bravi.. che sono di uno zona e conoscono l'altra, o che sono dell'altra e conosco la nostra !!!e loro non si fermano quanto hanno studiato dai documenti o libri.. ma girano tanto e conoscono dal vivo tutto cio che circonda la nostra cultura. |
Rimango sempre perplesso quando sento questi grandi studiosi che mi dicono come vivevano i miei antenati , come si deve ballare il ballo sardo o cantare a tenore, e poi non sanno parlare neanche in sardo corretto. Quella degli studiosi è comunque una descrizione tecnica fatta dall'esterno fatta da studiosi per studiosi.
Per es: Sarebbe come apprendere la teoria musicale e studiare la struttura di tutte le partiture di Jimi Hendrix senza aver mai preso una chitarra in mano. Theoricamente sono un esperto di Hendrix ma chiunque suona i suoi pezzi con le mani ha una conoscenza neache paragonabile alla mia( .. e senza neanche aver mai aperto un libro!!).
| Ho spesso parlato con Totore uno che conosce molto bene le tradizioni delle baronie.. ma non è da meno delle conoscenze della nostra zona.
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Pensa che nonostante ciò non riesce a suonare il ballo del mio paese che è lontano pochi chilometri da Irgoli (.. e non è su ballu Brincu..). Questo non perchè non ne sia capace... tutt'altro.. Semplicemente il discorso che ho fatto per le tradizioni e per i balli vale anche per l'organetto e quindi anche per Totore.. Ognuno è esperto delle proprie tradizioni..
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Modificato da - topozizzo in data 29/05/2007 18:56:06 |
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ziama
Salottino
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Inserito il - 29/05/2007 : 18:21:34
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Piccola puntualizzazione:
L'antropologia (dal greco composto da ànthropos = "uomo" e lògos = nel senso di "studio") è la scienza che studia l'uomo dal punto di vista sociale, culturale e fisico.
La linguistica è la disciplina scientifica che studia: a) la lingua intesa come potenziale innato dell'uomo di produrre il linguaggio (vedi punto b). In altre parole, la linguistica studia la capacità espressiva umana pre-esistente alla sua realizzazione concreta (fonazione o parlato, scrittura ecc.). Fino a circa due anni di vita, il neonato possiede la lingua, ma non (ancora) il linguaggio. b) Il linguaggio, in quanto prodotto di questa facoltà. Linguaggi sono ad esempio l'italiano o l'inglese, il linguaggio dei segni ecc. o altri sistemi comunicativi umani complessi, costituiti cioè di segmenti minimi portatori di significato (as es. i morfemi e i fonemi) articolati tra loro in un sistema gerarchico complesso (ad es. il periodo).
Topozzizzo, due cose separate e ben distinte. Mai sentito che un antropologo debba laurearsi pure in lingue.
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Modificato da - ziama in data 29/05/2007 18:23:29 |
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sardosempre
Utente Attivo
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Inserito il - 29/05/2007 : 18:24:02
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| topozizzo ha scritto:
| arieccomi.vedo che la discussione sta dando frutti interessanti.....ti rispondo con piacere perche vedo che conversazione si fa coivolgente topozizzo. penso che ci ritroviamo d'accordissimo su molti aspetti..peccato doverne parlare qui nel forum....perche`a volt espiegare dei concetti e`molto meno diretto per iscritto...pero lo necesito para poder praticar un poco mas el italiano. quello che dicevi tu e`verissimo.....la nostra peculiarita´e`quella di essere campanilisti...e di vivere in tanti microcosmi culturali e geografici differenti. a volte questo rappresenta una potenzialita´da sfruttare,,,a volte una limitazione. quando stai all'estero ti accorgi di quanto la gente vad aper stereotipi...questo non e`molto bello...però il semplice luogo comune o l lo stereotipo permettono didistinguerci gli uni dagli altri.all'estero si ragiona per simboli, perche e`molto piu semplice identificarci....questo succede in qualsiasi parte del mondo. quando vai all'estero con un gruppo folk olte volte sei chiamato a rappresentare non solo la sardegna, ma l'italia intera... quindi il concetto di gruppo folcloristico di paese non regge piu...ti confronti con associazioni che vanno al di la del semplice gruppo di ballo che presenta una danza....sono gruppi che invece sono in grado di sintetizzare la propria cultura con spettacoli completi...e questo dovrebbe fare anche un gruppo sardo all'estero...che sia portavoce delle tante microculture che caratterizzano la nostra isola...l'importante e`che questo di faccia seguendo una certa veridicita´storica e rispetto della tradizione....occorre fare un cambio di scala.....al quale corrisponde pure un cambio di mentalita´: in sardegna la mia cultura e`quella del mi paese e della mia zona....all'estero la mia cultura cambia scala: e`quella sarda...tutta!!!se poi si pensa che molte volte le nostre famiglie hanno origini diverse rispetto al paese in cui viviamo, questo ha ancora piu`ragione di esistere. topozizzo se hai vissuto all'estero sicuramente hai provato queste sensazioni.
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[quote]Io penso che la cosa peggiore che si possa avere sia un pubblico annoiato. Come possiamo pretendere che la gente mostri interesse alle nostre tradizioni se non siamo capaci di intrattenere una platea? Per questo motivo io sono d'accordo nel presentare uno spettacolo che varia, dalla coreografia aggiornata al ballo tradizionale. Tutto si evolve e cambia, altrimenti vivremo ancora nelle caverne e comunicheremo a grugniti. I ballerini dei gruppi folk sono degli artisti. Se seguissimo il ragionamento di MOGLI E BUOI DEI PAESI TUOI, avremo dovuto impedire ad un Fabrizio de Andre' di cantare in sardo, perche' non poteva certo rappresentare una regione che non era la sua. O impedire ai cantanti d'opera che non sono italiani di cantare La Traviata e cosi via. Io concordo con te che siamo tutti diversi. La diversita' sta nel fatto che siamo tutti essere umani e come tali, ognuno con la propria identita'. Ma smettiamo di fare queste suddivisioni tra sardi e sardi. Mai sentito dire che l'unione fa la forza??
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Io invece penso che la cosa peggiore è cercare di divertire le persone a tutti i costi, ma peggio ancora è assecondare gli stereotipi. Se dovessimo ragionare così, dovremmo cantare "O' sole mio" ogni volta che usciamo fuori dall'italia visto che la gente si aspetta questo da noi. Il pubblico si annoia perchè si aspetta qualcos'altro, non perchè il ballo è interessante o divertente. E' questione di gusti..
In tutte le manifestazioni in cui sono stato,( una in particolare in cui il mio gruppo rappresentava l'italia) abbiamo sempre riscosso particolare successo nonostante gli altri gruppi fossero tecnicamente 2-3 spanne sopra di noi (parlo di scuole di ballo serie, con fama nazionale e non di gruppi folk). Ed abbiamo proposto "solo" i balli dei gruppi di provenienza senza bisogno di scomodare altri paesi.
Questo come si spiega?
PS: i tag apriteli e chiudeteli senno non si legge granchè quote /quote OK /quote /quote NO quote quote NO [/quote
topozzizzo vorreicapire il motivo per il quale all'estero non ti senti di rappresentare l'intera sardegna... ti racconto un episodio personale...magari puo essere noioso...pero io credo che possa essere un utile spunto di riflessione. io fino ai 24 anni ho vissuto in campidano.....anche se la mia cultura ha risentito dell'influenza barbaricina, in quanto figlio di madre di un paese del gennargentu. i primi passi di ballo sardo li feci da molto piccolo. mi ricordo che alla tosatura delle pecore che mio zio organizzava ogni maggio nel suo ovile, tutti i barbaricini ci si incontrava nel suo terreno a fare gran festa...di pomerriggio tutti giocavano a sa murra e poi si ballava pure. pero`non tutti....quasi esclusivamente le donne...perche gli uomini un po per vergogna, un po perche erano gia alticci, non ballavano. mi ricordo che mia madre mi trascinava dal tavolo al piazzale per ballare.come quando mi costringeva a mangiar ela fettina, cosi pure mi contringeva a ballare il ballo sardo....il suo ballo, quello del gennargentu. (quello che loro chiamavano ballu sardu...perche per loro era solo quello ballu sardu)..cosi incominciai ad accennare i primi passi. fino a che all'eta`di 13 anni un'altra volta mia madre mi obbligo' ad andare a imparai su balllu sardu (pero stavolta il campidanese..perche mi trovavo in campidano). ebbene...ora sono passati credo 23 da quando ballaii la prima volta un ballo del gennrgentu e 14 da quando ballai per la prima volta un ballo del campidano...li sento miei entrambi...sono espressione della mia cultura...sintetizzano il mio essere un po dell'interno e un po campidanese. lo trovo un valore aggiunto...una ricchezza culturale molto grande e ne vado fiero. quando vado in gennargentu mi sento barbaricino....quando sono al mio paese dove ho sempre vissuto mi sento campidanese....ora che sono all'estero....m'intendu SARDU!
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topozizzo
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Inserito il - 29/05/2007 : 18:48:08
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| cosa significa "non puo' essere rappresentato perche' non mi appartiene"? i ho fatto l'esempio di De Andre. Secondo te lui non avrebbe mai dovuto cantare in sardo perche non nativo della Sardegna (tanto poi sono in pochi a capire cosa dice!!) Perche' pensi che un gruppo non possa rappresentare balli e canzoni di un'altra zona se nel farlo si sono documentati, si sono informati, hanno studiato? |
Non puoi rappresentare qualcosa che non è tuo e che non capisci appieno. Sarebbe come quelli che vestono il kilt perchè si sentono in sintonia con la cultura nordica (ogni citazione alla padania è puramente casuale) e invece fanno solo ridere. Per quanto riguarda De Andrè non mi sembra che si sia mai fatto portavoce della cultura Sarda, e mi risulta che abbia scritto più canzoni in genovese che in Sardo.
| per favore, illustrami quali sono i diversi tipi di sardi di cui parli giusto perche' cosi anch'io mi possa riconoscere in questa o quella categoria |
Io parlo di diversi tipi di Sardo non di sardi, intendevo le varianti linguistiche...
| dici "atteggiamento di rifuto verso quello che non conosciamo". Cosa intendi dire con questo? Non vorrei aver interpretato male le tue parole quindi correggimi se sbaglio. Vuoi forse dire che il sardo ha una mentalita' chiusa e mostra un rifiuto verso tutto cio che e' nuovo??? |
Assolutamente no. Intendevo dire che il vero problema della Sardegna non sono le diversità(..i muretti a secco di Pillonca..) tra un sardo e un altro, quanto piuttosto il disprezzo di ciò che non ci apprtiene o ci è estraneo. Le diversità vanno preservate e custodite perchè sono il patrimonio culturale più grande che abbiamo (e che ci rende diversi da un piemontese o laziale) senza però che queste ci impediscano di apprezzare tutto ciò che è diverso.
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Modificato da - topozizzo in data 29/05/2007 18:56:38 |
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sardosempre
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Inserito il - 29/05/2007 : 18:50:52
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| topozizzo ha scritto:
| Ma allora cosa ci stanno a fare gli antropologi che conscono le tradizioni? e in sardegna ne abbiamo molto bravi.. che sono di uno zona e conoscono l'altra, o che sono dell'altra e conosco la nostra !!!e loro non si fermano quanto hanno studiato dai documenti o libri.. ma girano tanto e conoscono dal vivo tutto cio che circonda la nostra cultura. |
Rimango sempre perplesso quando sento questi grandi studiosi che mi dicono come vivevano i miei antenati , come si deve ballare il ballo sardo o cantare a tenore, e poi non sanno parlare neanche in sardo corretto. Quella degli studiosi è comunque una descrizione tecnica fatta dall'esterno fatta da studiosi per studiosi.
Per es: Sarebbe come apprendere la teoria musicale e studiare la struttura di tutte le partiture di Jimi Hendrix senza aver mai preso una chitarra in mano. Theoricamente sono un esperto di Hendrix ma chiunque suona i suoi pezzi con le mani ha una conoscenza neache paragonabile alla mia( .. e senza neanche aver mai aperto un libro!!).
| Ho spesso parlato con Totore uno che conosce molto bene le tradizioni delle baronie.. ma non è da meno delle conoscenze della nostra zona.
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Pensa che nonostante ciò non riesce a suonare il ballo del mio paese che è lontano pochi chilometri da Irgoli (.. e non è su balu Brincu..). Questo non perchè non ne sia capace... tutt'altro.. Semplicemente il discorso che ho fatto per le tradizioni e per i balli vale anche per l'organetto e quindi anche per Totore.. Ognuno è esperto delle proprie tradizioni..
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io credo che totore non suona il tuo ballo perche a lui non va di farlo...ma non perche non ci riesca. un giapponese una volta vinse un concorso come miglior pizzaiolo del mondo....sicurmante se mangi la pizza nella sua pizzeria perdi un po il fascino della pizza italiana...ma non gli puoi di derto dire che non sia buona.
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sardosempre
Utente Attivo
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Inserito il - 29/05/2007 : 18:53:08
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| sardosempre ha scritto:
| topozizzo ha scritto:
| Ma allora cosa ci stanno a fare gli antropologi che conscono le tradizioni? e in sardegna ne abbiamo molto bravi.. che sono di uno zona e conoscono l'altra, o che sono dell'altra e conosco la nostra !!!e loro non si fermano quanto hanno studiato dai documenti o libri.. ma girano tanto e conoscono dal vivo tutto cio che circonda la nostra cultura. |
Rimango sempre perplesso quando sento questi grandi studiosi che mi dicono come vivevano i miei antenati , come si deve ballare il ballo sardo o cantare a tenore, e poi non sanno parlare neanche in sardo corretto. Quella degli studiosi è comunque una descrizione tecnica fatta dall'esterno fatta da studiosi per studiosi.
Per es: Sarebbe come apprendere la teoria musicale e studiare la struttura di tutte le partiture di Jimi Hendrix senza aver mai preso una chitarra in mano. Theoricamente sono un esperto di Hendrix ma chiunque suona i suoi pezzi con le mani ha una conoscenza neache paragonabile alla mia( .. e senza neanche aver mai aperto un libro!!).
| Ho spesso parlato con Totore uno che conosce molto bene le tradizioni delle baronie.. ma non è da meno delle conoscenze della nostra zona.
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Pensa che nonostante ciò non riesce a suonare il ballo del mio paese che è lontano pochi chilometri da Irgoli (.. e non è su balu Brincu..). Questo non perchè non ne sia capace... tutt'altro.. Semplicemente il discorso che ho fatto per le tradizioni e per i balli vale anche per l'organetto e quindi anche per Totore.. Ognuno è esperto delle proprie tradizioni..
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io credo che totore non suona il tuo ballo perche a lui non va di farlo...ma non perche non ci riesca. un giapponese una volta vinse un concorso come miglior pizzaiolo del mondo....sicurmante se mangi la pizza nella sua pizzeria perdi un po il fascino della pizza italiana...ma non gli puoi di derto dire che non sia buona.
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questo della pizza e`volutamente provocatorio
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topozizzo
Utente Normale
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Inserito il - 29/05/2007 : 18:54:25
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| L'antropologia (dal greco composto da ànthropos = "uomo" e lògos = nel senso di "studio") è la scienza che studia l'uomo dal punto di vista sociale, culturale e fisico.
La linguistica è la disciplina scientifica che studia: a) la lingua intesa come potenziale innato dell'uomo di produrre il linguaggio (vedi punto b). In altre parole, la linguistica studia la capacità espressiva umana pre-esistente alla sua realizzazione concreta (fonazione o parlato, scrittura ecc.). Fino a circa due anni di vita, il neonato possiede la lingua, ma non (ancora) il linguaggio. b) Il linguaggio, in quanto prodotto di questa facoltà. Linguaggi sono ad esempio l'italiano o l'inglese, il linguaggio dei segni ecc. o altri sistemi comunicativi umani complessi, costituiti cioè di segmenti minimi portatori di significato (as es. i morfemi e i fonemi) articolati tra loro in un sistema gerarchico complesso (ad es. il periodo).
Topozzizzo, due cose separate e ben distinte. Mai sentito che un antropologo debba laurearsi pure in lingue.
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Come fai a studiare il comportamento di un popolo se non ne conosci il linguaggio? Ti volevo far notare inoltre che il mio discorso era rivolto agli studiosi in generale, non solo agli antropologi.
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ziama
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Inserito il - 29/05/2007 : 18:59:59
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quote]
Non puoi rappresentare qualcosa che non è tuo e che non capisci appieno. Sarebbe come quelli che vestono il kilt perchè si sentono in sintonia con la cultura nordica (ogni citazione alla padania è puramente casuale) e invece fanno solo ridere. Per quanto riguarda De Andrè non mi sembra che si sia mai fatto portavoce della cultura Sarda, e mi risulta che abbia scritto più canzoni in genovese che in Sardo.
[quote]
allora, per prima precisiamo che il kilt non fa parte della cultura nordica, ma di una zona geografica ben limitata alla Scozia e a parti dell'Irlanda (non diffondiamo false notizie qui). In secondo luogo come fai a dire che un sardo del campidano non capisce quelle che possono essere le tradizioni di un gallurese o viceversa?? Su cosa basi questa tua affermazione? Come fai a giudicare il grado di conoscenza che un'altra persona puo' avere semplicemente basandosi sulla sua provenienza???
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