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mikelina
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Inserito il - 29/05/2007 : 08:45:07
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Concordo con Ziama...nascondersi dietro un monitor nn serve proprio a niente e ancora meno giudicare o meglio sputare veleno su persone che di cose ne sanno più di te... Lazzarinu...visto che ti intendi tanto di quasto genere di cose...daci tu le informazioni giuste poi si vedrà chi ne sa davvero e chi fa solo finta di sapere...mi sa proprio che scrivi in questo forum giusto per perdere tempo..t do un consiglio...visto che da quanto ho capito non hai niente di meglio da fare....perchè al posto di scrivere qua non inizi a prendere qualche lezione x imparare qualcosa del folklore in generale??????????solo dopo che imparerai qualcosa potrai permetterti il lusso di parlare di folklore con il mitico interfolk...
michelina
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paola
Salottino
Utente Guru
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Inserito il - 29/05/2007 : 08:50:03
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condivido ziama e sottoscrivo.....
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paola
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sardosempre
Utente Attivo
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Inserito il - 29/05/2007 : 09:53:54
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anche io concordo....un confronto civile prima di tutto.. troppo facile fare ivettive da dientro un pc.
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meurreddu
Salottino
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Gonnesino Doc
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Inserito il - 29/05/2007 : 10:50:05
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guarda ... fin ora .. interfolk .. ha dimostrato di conoscere .. il ballo sardo .. e l'ha dimostrato tantissime volte .. con i suoi interventi .. non interessanti ma di più .. e spero che continui .... tu invece fin ora .. non hai fatto altro che aattaccare. e rispondere alle domande di interfolk con altre domande .. ... cmq .. aspettiamo le tue risposte per illuminarci
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topozizzo
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Inserito il - 29/05/2007 : 11:36:33
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Salve, avevo lasciato questo thread tempo fà, ma visto la piega che sta prendendo la discussione non posso fare a meno di intervenire(visto che lo fanno tutti) . Lazzarinu non si è posto in maniera educatissima, è entrato nel forum e ha detto la sua senza neanche presentarsi, facendo allusioni su persone e fatti non noti a tutti.
Detto questo, non mi sento di dargli torto. Anche io come lui penso che in questo 3d ci sia molta gente che predica bene e razzola male, decanta i valori della cultura popolare e poi all'estero (fuori dalla sardegna) propone balli e musiche che non gli sono propri. Ma il vero punto dolente per chi legge (e magari non ha cognizione della cultura Sarda) è sentire discorsi che inevitabilmente ricadono tutti sulla zona del Campidano e/o provincia di Cagliari/Oristano. Delle altre zone si parla, ma solo a livello episodico, non di conoscenza diretta, e le discussioni finiscono per essere ristrette solo ad alcuni aspetti della tradizione. Tradizione che secondo me dovrebbe essere considerata come viva, e non tratta da libri e studi che chiunque, anche un continentale, puo leggere(e pensare di averne assorbito l'essenza).
Volevo inoltre far presente una cosa che mi lascia molto perplesso. Sicuramente Interfolk può vantare una conoscenza molto ampia in materia di Balli e tradizioni (..del campidano...), cosa che assolutamente non metto in dubbio. Ma la maggioranza degli altri utenti, spesso e volentieri pendono dalle sue labbra come se lui avesse la scienza infusa. Ho letto frasi del tipo: "..interfolk insegnaci tu..", oppure ".. vogliamo diventare come te Interfolk..". E' bello scambiarsi le proprie esperienze sulle tradizioni popolari in un forum, ma non è sicuramente leggendo libri o threads che se ne diventa esperti conoscitori (.. sono certo che qualcuno l'ha pensato..), le tradizioni VERE sono da tutt'altra parte. E' necessario avere un po di senso critico, mentre tutti, quando interfolk è stato attaccato hanno pensato bene di dare addosso a Lazzarinu che, come ho detto in precedenza, non si è posto nel migliore dei modi, ma qualche cosa di vero l'ha detta.
Adiosu
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Modificato da - topozizzo in data 29/05/2007 11:38:16 |
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meurreddu
Salottino
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Gonnesino Doc
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Inserito il - 29/05/2007 : 11:51:50
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scusami .. io non sono esperto nel campo .. e se trovo qualche persona che ne sa più di me .. e mi spiega le cose che sa lui .. ben venga .. imparo quanche cosa in più ..
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Modificato da - meurreddu in data 29/05/2007 11:52:16 |
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giannos
Salottino
Utente Medio
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Inserito il - 29/05/2007 : 13:20:46
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E si è proprio vero e troppo bello sputare veleno addosso agli altri da dietro un monitor, voi che criticate così tanto illuminateci delle vostre esperienze, inoltre se fate parte di qualche gruppo folk possiamo incontrarci e magari organizzare qualche ballo,ok??? se non fate parte di tutto ciò allora e meglio che scrivete in un altro post tanti saludusu
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sardosempre
Utente Attivo
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Inserito il - 29/05/2007 : 14:14:08
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| topozizzo ha scritto:
Salve, avevo lasciato questo thread tempo fà, ma visto la piega che sta prendendo la discussione non posso fare a meno di intervenire(visto che lo fanno tutti) . Lazzarinu non si è posto in maniera educatissima, è entrato nel forum e ha detto la sua senza neanche presentarsi, facendo allusioni su persone e fatti non noti a tutti.
Detto questo, non mi sento di dargli torto. Anche io come lui penso che in questo 3d ci sia molta gente che predica bene e razzola male, decanta i valori della cultura popolare e poi all'estero (fuori dalla sardegna) propone balli e musiche che non gli sono propri. Ma il vero punto dolente per chi legge (e magari non ha cognizione della cultura Sarda) è sentire discorsi che inevitabilmente ricadono tutti sulla zona del Campidano e/o provincia di Cagliari/Oristano. Delle altre zone si parla, ma solo a livello episodico, non di conoscenza diretta, e le discussioni finiscono per essere ristrette solo ad alcuni aspetti della tradizione. Tradizione che secondo me dovrebbe essere considerata come viva, e non tratta da libri e studi che chiunque, anche un continentale, puo leggere(e pensare di averne assorbito l'essenza).
Volevo inoltre far presente una cosa che mi lascia molto perplesso. Sicuramente Interfolk può vantare una conoscenza molto ampia in materia di Balli e tradizioni (..del campidano...), cosa che assolutamente non metto in dubbio. Ma la maggioranza degli altri utenti, spesso e volentieri pendono dalle sue labbra come se lui avesse la scienza infusa. Ho letto frasi del tipo: "..interfolk insegnaci tu..", oppure ".. vogliamo diventare come te Interfolk..". E' bello scambiarsi le proprie esperienze sulle tradizioni popolari in un forum, ma non è sicuramente leggendo libri o threads che se ne diventa esperti conoscitori (.. sono certo che qualcuno l'ha pensato..), le tradizioni VERE sono da tutt'altra parte. E' necessario avere un po di senso critico, mentre tutti, quando interfolk è stato attaccato hanno pensato bene di dare addosso a Lazzarinu che, come ho detto in precedenza, non si è posto nel migliore dei modi, ma qualche cosa di vero l'ha detta.
Adiosu
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ciao topozizzo. dal tuo intervento si potrebbero trarre degli spunti interessanti per la nostra discussione...pero occorre che tutti noi interveniamo con un po piu di umilta´e soprattutto civismo. io non concordo con te su alcuni punti: dici che non serve leggere dei libri sul pballo sardo...perche la tradizione e`da tutt'altra parte...allora MI CHIEDO: COSA INTENDIAMO NOI PER TRADIZIONE? secondo me non si puo dare una definizione univoca. e`vero i libri ci possono dare una visione storica e statica della tradizione, ma e`uno strumento necessario, se affiancato al vivere quotidiano della nostra cultura, per aquisire un senso critico e verificare che tutte le espressioni della nostra cultura hanno subito contaminazioni, sono cambiate, si sono evolute...a volte sono scomparse inesorabilmente. quindi secondo me non ci si puo rifare solo a su connottu, a quello dhe abbiamo visto coi nostri occhi o che ci hanno raccontato, o che abbiamo vissuto...sarebbe molto limitante e soffrirebbe di immobilismo. se quindi tu ritieni che ci si debba rifare a quello che si vive nel momento...ebbene questo vuole dire che i gruppi del campidano (se pur con mille condraddizioni) stanno vivendo appieno la tradizione...oggi viviamo in una societa´dell'informazione, che ha limitato al mimnimo le distanze...alla tv possiamo vedere gruppi dl campidano, del nuorese del sassarese.su internet possiamo scricare musica sarda di qualsiasi zona...con la macchina possiamo raggiungere qualsiasi zona...i musicisti si spostano in continuazione...suonano prima a ovodda e dopo 1 ora stanno suonand a cagliari.tutto questo influenzail quotidiano vivere la tradizione, la quale non segue regole prefissate o sritte, ma si lascia andare al gusto del momento...e cosi si rinnova ...e continua a vivere. dunque...la tradizione e`quella che si puo leggere sui libri o quella che si e`vissuta e si vive? io penso che sia una media ponderata tra i due! non si puo affermare di consocere le tradizioni senza mai avere letto nessun testo che parli di esso. un'altra domanda che sorge spontanea e`la seguente: un gruppo folcloristico all'estero che cosa deve roporre della proria cultura? a mio avviso penso che sia molto limitante che un gruppo folk presenti solo i balli del proprio paese (che nella migliore delle ipotesi sono 2 o 3)..come ci si puo´confrontare con altri gruppi di ballo esteri con un repertorio cosi ristretto? la gente all'estero a delle aspettative diverse rispetto a qulle che si hanno quando balli nella tua terra. faccio un esempio: io vivo al'estero e quando parlo in sardo coi miei genitori al tel, i miei colleghi di lavoro pensano che stia continuando a parlare in italiano.se parlo in campidanese con mio padre o in nuorese con mia madre, loro non vedono minima differenza. per noi e`diverso: conoscimao la notra cultura( piu o meno!!) e riusciamo a cogliare differenze che per noi sono sostanziali ma che all'estero e`difficile cogliere perche in relata' agli occhi di uno estraneo alla nostra cultura appaiono come semplici sfumature...lo stesso succede nel ballo sardo: all'estero la gente coglie molto meno queste diffeenze. le soluzioni potrebbero essere 3: 1 non andare all'estero 2 annoiare la gente con un repertorio ristretto 3 rappresentare l'insieme della nostra cultura proponendo uno spettacolo piu´o meno completo. per me e`giusto che quando si va all'estero non si rappresenti solo un paese piuttosto che un altro...ma che faccia conoscere alle persone la nostra cultura variegata. maria carta ha sempre cantato canzoni campidanesi...es trallallera. musicisti nuoresi cantano e incidono cd con musiche logudoresi. almeno all'ester cerchiamo di essere uniti...di rappresentare e rappresentarci come popolo...e non come somma di una miriade di piccoli campanili... paolo pillonca diceva una cosa del genere in un suo libro: il problema della sardegna non e`la disoccupazione, la siccita´o quant'altro......il vero problema sono i muretti a secco!!.(quelli che continuamente ci dividono)
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ziama
Salottino
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Inserito il - 29/05/2007 : 14:37:55
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Sardosempre, concordo pienamente con te. Quando si va all'estero, gli spettatori ti vedono come rappresentante della Sardegna e non di questa o quella specifica zona. In molte manifestazioni, a cui anche io anni fa partecipai, si facevano persino delle degustazioni dei prodotti tipici sardi. Seguendo la logica della "ZONA" che si fa allora??? Non si portano determinati vini, formaggi o dolci perche tipici di un'area diversa della Sardegna??? Quando la gente mi chiede da dove vengo, non rispondo "dal Campidano", dalla "Gallura" o chissa che, ma con grande orgoglio mi presento come SARDA. Facciamo lo stesso con le nostre tradizioni!!!
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Bryluen
Salottino
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topozizzo
Utente Normale
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Inserito il - 29/05/2007 : 15:31:49
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Premetto che se ho dato l'impressione di voler "sputare veleno" non ne avevo l'intenzione, quello che volevo fare era esporre il mio modo di vedere le cose.
Ringrazio Sardosempre che mi sembra che abbia colto lo spirito del mio intervento rispondendo in maniera costruttiva.
Proprio a SardoSempre volevo dire che per quanto riguarda il modo di interpretare la tradizione, la pensiamo allo stesso modo(più o meno). Io non sono contrario alla lettura di testi che trattano di tradizioni popolari, ma l'importante è che non prendano il posto dell'esperienza diretta. Altrimenti ci ritroveremmo tutti a parlare tra di noi di tradizioni come di qualcosa da proteggere in un museo, e da osservare dentro una teca di vetro. Sono fortemente convinto che la tradizione più genuina, è quella che si vive ogni giorno nei paesi e nelle feste, e che viene "messa in pratica" senza neanche rendersene conto dalle persone. Prendere una tradizione che hai letto su un libro e cercare di "rispolverarla" mi sembra una forzatura.
Per quanto riguarda i balli che un gruppo propone all'estero (penisola e oltre) non sono affatto d'accordo con te. Bisogna innanzitutto chiarire se i gruppi folk siano ambasciatori della cultura tradizionale del loro paese o se siano semplicemente dei corpi di ballo. Vogliamo rappresentare la tradizione che conosciamo o andare incontro ai gusti del pubblico (che tralaltro è spesso ignorante in materia)? Le domande che mi hai posto tu le riformulerei cosi: 1 E' meglio proporre un repertorio noioso e ristretto ma originale e sentito? 2 Oppure un repertorio più divertente, ampio ma che non può essere rappresentato appieno(perchè non mi appartiene), tanto all'estero non capiscono...
Personalmente opterei per la prima scelta. In ultimo vorrei dire la mia a proposito dei campanilismi in Sardegna. Essere sardi, vuol dire anche questo. Lo so che sarebbe facile dire che ci rifugiamo nei particolarismi, ma quello che rende speciale la cultura sarda è proprio questo. Un unico tipo di Sardo non esiste, e come hai detto tu la bellezza della nostra cultura è il suo essere variegata. Non penso che siano le differenze, di parlata o di provenienza geografica, a limitarci( i famosi muretti a secco...), quanto piuttosto il nostro atteggiamento di rifiuto verso quelle che non conosciamo. Il fatto è che per quanto ci sforziamo di essere uniti, le differenze ci sono, e ci devono essere!
Adiosu.
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sardosempre
Utente Attivo
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Inserito il - 29/05/2007 : 16:06:35
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| topozizzo ha scritto:
Premetto che se ho dato l'impressione di voler "sputare veleno" non ne avevo l'intenzione, quello che volevo fare era esporre il mio modo di vedere le cose.
Ringrazio Sardosempre che mi sembra che abbia colto lo spirito del mio intervento rispondendo in maniera costruttiva.
Proprio a SardoSempre volevo dire che per quanto riguarda il modo di interpretare la tradizione, la pensiamo allo stesso modo(più o meno). Io non sono contrario alla lettura di testi che trattano di tradizioni popolari, ma l'importante è che non prendano il posto dell'esperienza diretta. Altrimenti ci ritroveremmo tutti a parlare tra di noi di tradizioni come di qualcosa da proteggere in un museo, e da osservare dentro una teca di vetro. Sono fortemente convinto che la tradizione più genuina, è quella che si vive ogni giorno nei paesi e nelle feste, e che viene "messa in pratica" senza neanche rendersene conto dalle persone. Prendere una tradizione che hai letto su un libro e cercare di "rispolverarla" mi sembra una forzatura.
Per quanto riguarda i balli che un gruppo propone all'estero (penisola e oltre) non sono affatto d'accordo con te. Bisogna innanzitutto chiarire se i gruppi folk siano ambasciatori della cultura tradizionale del loro paese o se siano semplicemente dei corpi di ballo. Vogliamo rappresentare la tradizione che conosciamo o andare incontro ai gusti del pubblico (che tralaltro è spesso ignorante in materia)? Le domande che mi hai posto tu le riformulerei cosi: 1 E' meglio proporre un repertorio noioso e ristretto ma originale e sentito? 2 Oppure un repertorio più divertente, ampio ma che non può essere rappresentato appieno(perchè non mi appartiene), tanto all'estero non capiscono...
Personalmente opterei per la prima scelta. In ultimo vorrei dire la mia a proposito dei campanilismi in Sardegna. Essere sardi, vuol dire anche questo. Lo so che sarebbe facile dire che ci rifugiamo nei particolarismi, ma quello che rende speciale la cultura sarda è proprio questo. Un unico tipo di Sardo non esiste, e come hai detto tu la bellezza della nostra cultura è il suo essere variegata. Non penso che siano le differenze, di parlata o di provenienza geografica, a limitarci( i famosi muretti a secco...), quanto piuttosto il nostro atteggiamento di rifiuto verso quelle che non conosciamo. Il fatto è che per quanto ci sforziamo di essere uniti, le differenze ci sono, e ci devono essere!
Adiosu.
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arieccomi.vedo che la discussione sta dando frutti interessanti.....ti rispondo con piacere perche vedo che conversazione si fa coivolgente topozizzo. penso che ci ritroviamo d'accordissimo su molti aspetti..peccato doverne parlare qui nel forum....perche`a volt espiegare dei concetti e`molto meno diretto per iscritto...pero lo necesito para poder praticar un poco mas el italiano. quello che dicevi tu e`verissimo.....la nostra peculiarita´e`quella di essere campanilisti...e di vivere in tanti microcosmi culturali e geografici differenti. a volte questo rappresenta una potenzialita´da sfruttare,,,a volte una limitazione. quando stai all'estero ti accorgi di quanto la gente vad aper stereotipi...questo non e`molto bello...però il semplice luogo comune o l lo stereotipo permettono didistinguerci gli uni dagli altri.all'estero si ragiona per simboli, perche e`molto piu semplice identificarci....questo succede in qualsiasi parte del mondo. quando vai all'estero con un gruppo folk olte volte sei chiamato a rappresentare non solo la sardegna, ma l'italia intera... quindi il concetto di gruppo folcloristico di paese non regge piu...ti confronti con associazioni che vanno al di la del semplice gruppo di ballo che presenta una danza....sono gruppi che invece sono in grado di sintetizzare la propria cultura con spettacoli completi...e questo dovrebbe fare anche un gruppo sardo all'estero...che sia portavoce delle tante microculture che caratterizzano la nostra isola...l'importante e`che questo di faccia seguendo una certa veridicita´storica e rispetto della tradizione....occorre fare un cambio di scala.....al quale corrisponde pure un cambio di mentalita´: in sardegna la mia cultura e`quella del mi paese e della mia zona....all'estero la mia cultura cambia scala: e`quella sarda...tutta!!!se poi si pensa che molte volte le nostre famiglie hanno origini diverse rispetto al paese in cui viviamo, questo ha ancora piu`ragione di esistere. topozizzo se hai vissuto all'estero sicuramente hai provato queste sensazioni.
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ziama
Salottino
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Inserito il - 29/05/2007 : 16:17:02
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| topozizzo ha scritto:
Per quanto riguarda i balli che un gruppo propone all'estero (penisola e oltre) non sono affatto d'accordo con te. Bisogna innanzitutto chiarire se i gruppi folk siano ambasciatori della cultura tradizionale del loro paese o se siano semplicemente dei corpi di ballo. Vogliamo rappresentare la tradizione che conosciamo o andare incontro ai gusti del pubblico (che tralaltro è spesso ignorante in materia)?
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Io penso che la cosa peggiore che si possa avere sia un pubblico annoiato. Come possiamo pretendere che la gente mostri interesse alle nostre tradizioni se non siamo capaci di intrattenere una platea? Per questo motivo io sono d'accordo nel presentare uno spettacolo che varia, dalla coreografia aggiornata al ballo tradizionale. Tutto si evolve e cambia, altrimenti vivremo ancora nelle caverne e comunicheremo a grugniti. I ballerini dei gruppi folk sono degli artisti. Se seguissimo il ragionamento di MOGLI E BUOI DEI PAESI TUOI, avremo dovuto impedire ad un Fabrizio de Andre' di cantare in sardo, perche' non poteva certo rappresentare una regione che non era la sua. O impedire ai cantanti d'opera che non sono italiani di cantare La Traviata e cosi via. Io concordo con te che siamo tutti diversi. La diversita' sta nel fatto che siamo tutti essere umani e come tali, ognuno con la propria identita'. Ma smettiamo di fare queste suddivisioni tra sardi e sardi. Mai sentito dire che l'unione fa la forza??
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sardosempre
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Inserito il - 29/05/2007 : 16:24:48
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| ziama ha scritto:
| topozizzo ha scritto:
Per quanto riguarda i balli che un gruppo propone all'estero (penisola e oltre) non sono affatto d'accordo con te. Bisogna innanzitutto chiarire se i gruppi folk siano ambasciatori della cultura tradizionale del loro paese o se siano semplicemente dei corpi di ballo. Vogliamo rappresentare la tradizione che conosciamo o andare incontro ai gusti del pubblico (che tralaltro è spesso ignorante in materia)?
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Io penso che la cosa peggiore che si possa avere sia un pubblico annoiato. Come possiamo pretendere che la gente mostri interesse alle nostre tradizioni se non siamo capaci di intrattenere una platea? Per questo motivo io sono d'accordo nel presentare uno spettacolo che varia, dalla coreografia aggiornata al ballo tradizionale. Tutto si evolve e cambia, altrimenti vivremo ancora nelle caverne e comunicheremo a grugniti. I ballerini dei gruppi folk sono degli artisti. Se seguissimo il ragionamento di MOGLI E BUOI DEI PAESI TUOI, avremo dovuto impedire ad un Fabrizio de Andre' di cantare in sardo, perche' non poteva certo rappresentare una regione che non era la sua. O impedire ai cantanti d'opera che non sono italiani di cantare La Traviata e cosi via. Io concordo con te che siamo tutti diversi. La diversita' sta nel fatto che siamo tutti essere umani e come tali, ognuno con la propria identita'. Ma smettiamo di fare queste suddivisioni tra sardi e sardi. Mai sentito dire che l'unione fa la forza??
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topozizzo ha espresso un suo parere in maniera pacata e intelligiente. mi preoccupa un po quando parli di coreografia....questa e`una aggiunta ad una danza spontanea che non ha nulla a che vedere con il ballo sardo....ci sono gruppi che non hanno alcun tipo di coreografia ma che di certo non ti annoiano... pensiamo ad esempio a dorgali, ittiri, tonara...
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Luana
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Inserito il - 29/05/2007 : 16:30:10
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Scusate se torno un po indietro!!!!!!
Anch’io carissimi utenti avevo lasciato questo trheard tempo fa, ma continuavo a seguire le discussioni senza alcun intervento, visto.. comunque che ho, avuto l’opportunità anzi (l’onore) di conoscere Interfolk grazie a questo forum.. Lazzarinu…. e Topozzizo datemi libertà di dire con ONORE. Come detto.. io ho conosciuto interfolk…che forse nessuno di voi conosce.. ma a lazazrinu li do torto, eccome , la sua presentazione non e stata civile, prima di attaccare e fare nomi di una persona bisogna conoscerla ,e il modo di lazzarinu mi sembra l’opposto di quanto dice lui di conoscerlo e di conoscere tutte quelle persone che discutono in questo post . Qui ognuno dice la sua opinione in modo placido.. come hai fatto tu (e non come lazzarinu) e interfolk non si è mai permesso di attaccare nessuno, e per quanto riguarda la mia persona non pendo dalle sue labbra, non penso che lui abbia costretto delle persone a pendere dalle sue labbra, anzi l’ho trovato disponibilissimo e altruista verso una persona che neanche conosceva come me. Dici e come se avesse una “scienza infusa” certo che lui non è una “scienze infusa “ come d’altronde in pochi lo sono , ma ti posso garantire che lui lo definisco un “ maniaco del ballo popolare, delle musiche, fino agli abiti” capito topozzizo “MANIACO”…. Sanno tutti che io mi sono iscritta in questo forum per trovare informazioni sul ballo popolare per la mia tesi.. e grazie a tutto questo (innanzitutto ho superato l’ultimo esame e adesso ho gia iniziato il lavoro per la discussione )e come dicevo grazie prima di tutto al forum. E poi ad interfolk che mi sta stradando per la preparazione .. forse se conosceresti lui cambieresti idea anche tu ..mi ha fornito del materiale che potrei darne 10 di tesi, e credimi non si tratta solo di libri e studi come dici, concordo per non essere ripetitiva quanto detto e ben espress da sardosempre sui documenti di base, forse non sai quanto lui conosce oltre al campidano, ha studiato la coreutica di altre zone, mi sono spaventata in una carrellata di video che ne è in possesso di tutti i gruppi della Sardegna, non solo, conosce quasi tutti i suonatori di organetto(e forse ci sari anche tu nelle sue registrazioni) e di tutti gli altri strumenti popolari, e tanti altri ancora che non rimango ad elencarti . Un’altra cosa che vorrei sottolineare in riguardo al suo pendere dalle sue labbra , e il fatto che come dice lazzarinu “lui se le suona e se la canta, e se ne vanta”.. beh tutto l’opposto .. mi ha voluto far conoscere un noto antropologo Sardo per i timori che lui poteva suggerirmi qualcosa di sbagliato l’incontro con un antropologo per me era una ciliegina sulla torta per ulteriori approfondimenti, ma.. il risultato non era niente di nuovo ed eccezionale .. di quanto mi avesse spiegato anticipatamente da Interfolk.. sembrava una nastro registrato . Posso aggiungere anche che tutto il sapere di interfolk .. in queste discussioni ne avrà scritto una decima parte , perché le parti dei percossi essenziali di: coreomorfologia, cenni di struttura grammaticale, la questione tassomica,la struttura modulare, le posture dominanti del ballo, i tratti distintivi del ballo sardo arcaico, la metrica modulare cinetica, l’alta specializzazione tecnica, i balli a struttura chiusa, i balli a struttura aperta , le denominazioni musicali, denominazioni cronologica, denominazione ergonomia, la denominazione strumentale , la denominazione zoologica, la denominazione anatomica, la denominazione situazionale, denominazione asemantica ritmico – sillabica.. beh miei cari … questo e tutto quanto spiegato da interfolk in persona che nelle discussioni non fa cenno per nulla . Altro non posso dire.. i nei miei interventi sono limitati perché la preparazione alla tesi mi porta via tanto tempo, quando dovrò avere dei chiarimenti so dove andare di persona, se interfolk decidesse di non scrivere tutto il suo sapere post. Quindi prima di giudicare un gruppo o una persona conoscete la persona prima.. se no sono costretta a pensare quanto detto nei post precedenti (non e che fai parte di un altro gruppo che magari non ha tanto successo quanto il suo e si vuol vendicare in questo modo)?????
PS. Al contario di ziama personalmente conosco la persona citata da voi.. e come detto da lei , per prima ci vuole il rispetto per il prossimo, prima di parlare bisogna informarsi e conoscere le persone…
Tutto il resto sono in perfetta sintonia quanto detto da Ziama Sardosempre e Giba!!!! In un gruppo oggi bisogna avere il giusto equilibrio tra tradizione e spettacolo….
Ciao a tutti
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Modificato da - Luana in data 29/05/2007 16:34:02 |
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