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Nota Bene: Capoterra durante la dominazione Spagnola fu fondato nell’attuale paese di Capoterra un primo nucleo abitativo chiamato villa di Sant’ Efisio; fu il nobile Gerolamo Torrellas che si impegnò di fondare il nuovo villaggio nella sua baronia invitando a popolarlo dei fuoriusciti del Logudoro e della Gallura. Da qui la leggenda che vede Capoterra fondata da banditi (ex carcerati). Certo che, per i primi abitatori dell’attuale Capoterra non fu semplice affrontare i sacrifici per la bonifica del territorio da tempo abbandonato anche a causa del terreno paludoso e della malaria che già allora mieteva molte vite.



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CodicediSorres

Utente Medio


Inserito il - 01/08/2012 : 17:06:55  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di CodicediSorres Invia a CodicediSorres un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Per robur.q: Grazie per la conferma relativa al significato del termine "massaio", e per le delucidazioni relative al termine "ortu" per i secoli passati.
Per quanto riguarda il termine "maistru", in effetti in passato riguardava specialmente attività artigianali, ma anche professioni "notabili" (notai, scrivani, avvocati), specie nelle zone rurali. Però appunto a volte venivano appellati "Mastro" anche Ufficiali di Giustizia, poi a volte qualche Alguazil, e se non ricordo male qualche volta anche Ufficiali di milizie locali e proprietari terrieri.

Qualcuno saprebbe dare una possibile spiegazione del termine "carruale", a volte scritto anche "caruale"? Mi riferisco all'aerea di documentazione nuorese-logudorese. Interessa un mio conoscente, che vuole capire meglio se in origine era un termine con funzione di soprannome accostato al primo cognome (ma attualmente esiste proprio come cognome).






 Regione Sardegna  ~ Prov.: Cagliari  ~ Città: CAGLIARI  ~  Messaggi: 471  ~  Membro dal: 29/05/2008  ~  Ultima visita: 05/10/2016 Torna all'inizio della Pagina

Rita Niffoi

Utente Medio


Inserito il - 01/08/2012 : 19:23:53  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Rita Niffoi Invia a Rita Niffoi un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Pittau fa derivare carruale da carruaje, carriaggio, un grosso carro a quattro ruote. Intendevi questo, non carrale, vero?





 Regione Sardegna  ~ Prov.: Nuoro  ~ Città: ...  ~  Messaggi: 154  ~  Membro dal: 27/06/2012  ~  Ultima visita: 16/01/2015 Torna all'inizio della Pagina

CodicediSorres

Utente Medio


Inserito il - 01/08/2012 : 20:28:38  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di CodicediSorres Invia a CodicediSorres un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Per Rita Niffoi: Grazie per la risposta. Si, intendevo proprio il termine "carruale", documentato tra 500 e 700 tra Monteacuto, Goceano e zona di Nuoro. E appunto in apparenza sembrerebbe un soprannome (tipo Satta Carruale etc..), però poi da altri atti si evince una presenza, anche se rara, di quello che pare un vero e proprio cognome Carruale (e non è escluso che sia doppio cognome).
Il termine risulta forse poco chiaro perché sembrerebbe non molto diffuso nell'uso ordinario linguistico sia attuale ma anche antico.






 Regione Sardegna  ~ Prov.: Cagliari  ~ Città: CAGLIARI  ~  Messaggi: 471  ~  Membro dal: 29/05/2008  ~  Ultima visita: 05/10/2016 Torna all'inizio della Pagina

Rita Niffoi

Utente Medio


Inserito il - 02/08/2012 : 19:21:55  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Rita Niffoi Invia a Rita Niffoi un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Io ho idea (forse sbaglio) che su massaiu fosse più una sorta di padroncino, perchè poteva lavorare per altri con l'ausilio del giogo di buoi, che, intendiamoci, non era cosa da poco ma non costituiva una ricchezza, diciamo, stabile. Da noi, almeno, in genere non possedeva terreni. Può anche darsi che la sua posizione sociale dipendesse dalle zone, per esempio nella storia del mio paese chi contava, oltre ai nobili (a volte di incerta nobiltà), erano i pastori ricchi, quelli che potevano contare su terreni e bestiame. Il termine "mastru" ha certo avuto nel passato una vasta e varia applicazione; da noi si usa ancora ma solo per i mestieri, quindi: mastru de iscarpas, mastru de linna, mastru de pannos, mastru de muru...





 Regione Sardegna  ~ Prov.: Nuoro  ~ Città: ...  ~  Messaggi: 154  ~  Membro dal: 27/06/2012  ~  Ultima visita: 16/01/2015 Torna all'inizio della Pagina

CodicediSorres

Utente Medio


Inserito il - 02/08/2012 : 20:18:33  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di CodicediSorres Invia a CodicediSorres un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Nel Goceano per esempio è documentato per metà 500 anche un Mastro Antonio de Cubello, uno dei "principali" (proprietari terrieri)del suo villaggio. A tale Cubello fu cavato un'occhio da un Cristoforus Carta, e infatti compare in atti giudiziari. Non ho capito una cosa, e cioè per "ricchi pastori" si intendevano quelli che oggi chiamano "allevatori benestanti"? Perché a volte sembrerebbero rientrare in quella categoria citata come "nobiltà incerta", anche perché spesso erano imparentati con nobili effettivi dal punto di vista giuridico, e avevano consanguinei ecclesiastici o "altamente" istruiti (relativamente a quei contesti e a quei tempi).
Che significano i nomi personali "Tulipu" e "Comida", ancora presenti addirittura per tutto il 600? Erano senz'altro nomi non del Campidano.






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Rita Niffoi

Utente Medio


Inserito il - 02/08/2012 : 20:56:31  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Rita Niffoi Invia a Rita Niffoi un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Si, l'equivalenza pastori ricchi=allevatori benestanti si potrebbe fare, ammesso e non concesso che esistano ancora allevatori benestanti di questi tempi. Le grosse famiglie di proprietari terrieri compravano i titoli nobiliari, in realtà. Tulipu non l'ho mai sentito, Comida si, ma non è logudorese? Azzardiamo (o sbarelliano, visto il caldo che fa): dal latino comedere, uguale allo spagnolo, che significa divorare. Mi voglio sbilanciare: tulipu da turpu (per noi thurpu), cieco? Si lo so che è pura improvvisazione!





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CodicediSorres

Utente Medio


Inserito il - 02/08/2012 : 21:50:01  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di CodicediSorres Invia a CodicediSorres un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
In effetti per nomi così antichi non è facile individuare il significato originario. Però stavo pensando che il fatto che siano documentati ancora per il 600 forse implica che ancora era vivo il loro significato (non è detto però).
Comunque, per il nome Tulipu, a parte i documenti a cui mi riferivo (in particolare di conoscenti) qualcosa c'è anche nel web

http://angioy.altervista.org/Campus...y-Campus.htm

È citato anche in tale sito, relativo ad una delle zone che ho citate.






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Gonariu

Utente Medio


Inserito il - 02/08/2012 : 21:54:59  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Gonariu Invia a Gonariu un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
A Rita: anche da noi a Orotelli ci sono espressioni analoghe con la parola "mastru", le stesse che hai riportato tu; a questo punto ti volevo chiedere, viste le somiglianze fra i nostri tipi di sardo: perché Orotelli e Orani hanno praticamente lo stesso costume sardo, a parte qualche piccola differenza ? Me lo sto chiedendo da un po' di tempo.
A Rita e a CodicediSorres: il nome Comida é di origine bizantina, cosí mi pare di aver letto nella pregevole trattazione del Boscolo: "La Sardegna bizantina e alto-giudicale", peró non so che cosa significhi (come saprete dalla storia, la Sardegna é stata con l'Impero Romano d'Oriente dal 534 al 1000 all'incirca). Ci sono anche altri nomi di origine bizantina in sardo, prendete ad esempio "Gonario" che secondo il Boscolo significa "mercante di pelliccie", infatti in Greco moderno "guna" significa "pelliccia".






  Firma di Gonariu 
Agostino Zoroddu

 Regione Sardegna  ~ Prov.: Nuoro  ~ Città: Orotelli  ~  Messaggi: 263  ~  Membro dal: 22/05/2012  ~  Ultima visita: 21/09/2021 Torna all'inizio della Pagina

Rita Niffoi

Utente Medio


Inserito il - 03/08/2012 : 19:13:34  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Rita Niffoi Invia a Rita Niffoi un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Non sono una grande esperta di costumi tradizionali, ma mi sembrano un poco diversi. Quello Oranese ha sa tivazola, quello di Orotelli su muccadore color vinaccia. E' vero che la versione più moderna del costume Oranese, detto su nugoresu, ha la gonna di orbace, ma quello più antico, detto s'iscarramagnu (dal bizantino scaramaion, veste di gala), ha una gonna lavorata con l'ordito di canapa e la trama di lino nero, che è naturalmente molto più bella e fine, di aspetto lucido, direi iridescente. Il costume maschile è quello barbaricino, direi simile un po' in tutti i paesi della zona.
Ho visitato quel sito, che mi pare verta sulla storia degli Angioy, ma il computer si è bloccato tre volte, riproverò. A proposito degli Angioy, esiste anche un antico ramo oranese della famiglia, però non è una storia che conosco bene. Mi piacciono le ricerche genealogiche, e personalmente sono in grado di ricostruire il mio modesto albero genealogico per diverse generazioni.






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CodicediSorres

Utente Medio


Inserito il - 03/08/2012 : 20:17:28  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di CodicediSorres Invia a CodicediSorres un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Per Gonariu: Grazie per le notizie relative all'antico nome Comida, molto interessanti; evidentemente nel 600 era comunque uno dei nomi in via di rapida estinzione.

Per Rita Niffoi: In realtà non esistono alberi genealogici modesti o meno modesti; infatti tali ricerche sono interessanti a prescindere dalla situazione personale dei vari antenati e antenate. Poi ovviamente può essere interessante anche esplorare le caratteristiche personali.
Tra l'altro posso dire che anche per i rami titolati o considerati nei secoli passati molto benestanti o notabili, in realtà solo una minoranza di componenti di tali rami raggiunsero caratteristiche particolari (alte cariche militari e civili, alte cariche religiose, grandi ricchezze etc..).
E quanti Cavalieri eredit. in realtà ad un certo punto erano ormai modesti proprietari, o addirittura agricoltori in proprio? Molti, più di quanti si possa immaginare. Spesso vari personaggi sono denominati con il Don o con il Cavaliere, ma poi si scopre che sono indicati anche come agricoltori, certe volte come generici proprietari, e a volte addirittura come "contadino senza beni". E parlo dell'800 e della seconda metà del 700, ma anche per periodi precedenti si hanno situazioni del genere, specie nelle zone rurali (in realtà per molte famiglie ci fu una evidente decadenza economica e sociale dopo la dominazione spagnola, ma a volte anche prima, spesso dovuta ai troppi figli). Altri rami comunque cercarono di mantenere il "decoro" tramite la conservazione di parte della proprietà terriera e tramite anche imparentamenti opportuni.
Per quanto riguarda gli Angioy, a quanto pare è proprio Orani il centro di irradiazione dei vari rami Angioy, compresi quelli titolati. E lo stesso per vari rami Satta e per altri cognomi (ma solo gli Angioy sembrerebbero veramente autoctoni in antico in Orani, gli altri arrivarono da altrove). Conosco un pò tali fatti perché conosco delle persone che in parte sono interessati a quella zona per le loro ricerche.






Modificato da - CodicediSorres in data 03/08/2012 20:20:42

 Regione Sardegna  ~ Prov.: Cagliari  ~ Città: CAGLIARI  ~  Messaggi: 471  ~  Membro dal: 29/05/2008  ~  Ultima visita: 05/10/2016 Torna all'inizio della Pagina

Gonariu

Utente Medio


Inserito il - 04/08/2012 : 13:15:03  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Gonariu Invia a Gonariu un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
A Rita: per quanto riguarda i costumi sardi di Orani e di Orotelli, mi riferivo a quelli maschili che sono quasi uguali; per quello femminile provo a vedere nell'enciclopedia dei costumi pubblicata dall'Unione Sarda un paio d'anni fa.
A CodicediSorres e a Rita: il congnome "Angioi" c'é anche ad Orotelli (scritto peró "Angioi" e non "Angioy"). Pensavo che fosse un cognome tipico di Orotelli, non pensavo che fosse originario di Orani.






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CodicediSorres

Utente Medio


Inserito il - 04/08/2012 : 14:58:06  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di CodicediSorres Invia a CodicediSorres un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Tra fine '300 e prima metà '400 è documentato in Orani il capostipite e i primi discendenti degli Angioy, mentre in altri centri sembrerebbe assente per quel periodo. Inoltre sono documentate successive diramazioni di tale cognome o famiglia da Orani in altri centri della Sardegna centro-settentrionale; in questo senso possiamo affermare che i vari rami Angioy anche attuali derivano tutti da Orani, anche se a rigore occorrerebbe svolgere una ricerca genealogica precisa da oggi fino alla prima metà del '500. Comunque di fatto la maggiorparte degli Angioy fino al '500 e anzi fino alla prima metà del '600 erano residenti in Orani.
Tale cognome graficamente era scritto in varie forme, Angioy, Angioj, Anjoi, e anche Angioi (la forma "più italiana").
Orotelli è abbastanza vicino ad Orani, è normale che qualche ramo Angioy si sia insediato lì.
Esistono vari siti relativi agli Angioy, eccone un'altro
http://angioy.altervista.org/storia%20casato.htm

Credo scritti da componenti di tali famiglie, specie i rami titolati (che hanno preferito in tempi recenti mantenere la forma grafica Angioy). Alcune notizie a mio avviso non sono attendibili, tipo l'origine in parte francese di tale famiglia; secondo me il cognome deriva dal termine "agnello", e lo stemma del ramo titolato confermerebbe tale ipotesi.
Non escludo che parte degli Angioy e Angioi attuali abbiano ereditato il cognome per via materna (da antenata Angioy), magari già prima del '700. Comunque era uno dei cognomi più antichi della zona di Orani.






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robur.q

Utente Senior



Inserito il - 04/08/2012 : 17:31:53  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di robur.q Invia a robur.q un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Se Angioy significasse "agnello" vorrebbe dire che il capostipite era originario del Campidano centrale dove si usano le vocali nasali.
Guardate quest'interessante sito:
http://www.mondosardegna.net/all-la.../cognomi.php






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Rita Niffoi

Utente Medio


Inserito il - 04/08/2012 : 18:44:05  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Rita Niffoi Invia a Rita Niffoi un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Ho dato un'occhiata alle mie scartoffie: vero, sembrerebbe che gli Angioy siano originari della zona di Orani, e da qui derivino i diversi rami presenti in altri paesi. In particolare credo che a Bono si siano spostati nella prima metà del Settecento, visto che esiste un atto di vendita di Don Juan Maria Anyoy Demartis, natural de esta villa (Orani, appunto), ma residente a Bono, figlio di Don Pedro Francesco Anyoy e di Violante Demartis. Che cosa dici, Robur, questo modo di scrivere il cognome (visto che ne esistono diversi) ti dice qualcosa? (Io non ne so un bel nulla). Gli Angioy a Orani abitavano in Santa Cruz, piazza Santa Gruche attuale, e confinavano, tra l'altro, con i Bande (Gonà, ti dice qualcosa questo cognome?).
Cambiamo questa discussione con il titolo Ammentos?






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Gonariu

Utente Medio


Inserito il - 04/08/2012 : 23:06:36  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Gonariu Invia a Gonariu un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
A robur.q: leggendo quello che hai scritto, mi sono ricordato che a Sanluri (campidano centrale) agnello si dice angiõi, prima non ci avevo fatto caso.
A Rita: quanto dici torna con ció che so; da mio padre ho sentito che Bande é un tipico cognome di Orani (come Zoroddu ad Orotelli, per esempio!).






  Firma di Gonariu 
Agostino Zoroddu

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