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jomaru
Salottino
Utente Attivo
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Inserito il - 17/03/2011 : 19:25:43
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| ziama ha scritto:
Eppure in tanti sostengono che le rinnovabili potrebbero sostituire ampiamente e produrre energia sufficente al fabbisogno, senza i costi e senza il pericolo.
D'altro canto, pero' ricordo una discussione in cui ci si opponeva all'eolico in Sardegna (che considerata la ventosita' della regione dovrebbero essere uno dei primi produttori a questo punto). Ma se non ci va bene nulla, non e' che possiamo creare energia dal criceto che gira nella ruota in gabbia (anche perche se ne risentirebbero gli animalisti).
Mah! Sono sempre piu perplessa!
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Molti dicono e pochi dimostrano.
Il problema delle rinnovabili è la quantità, l'accumulazione e la costanza. Senza sole e senza vento non funzionano, costano moltissimo e non hanno rendimento su larga scala.
Per esempio, 1 kWh ottenuto con l’energia fotovoltaica costa sei volte rispetto a 1 kWh ottenuto con il gas.
Ci sono poi anche problemi di spazio: se tutta l’Italia fosse ricoperta di pannelli solari e la popolazione venisse trasferita su navi avremmo comunque a disposizione 1/4 dell’energia necessaria.
Continuo a sostenere l'inutile contrapposizione nucleare/rinnovabili: oggi la battaglia va condotta su entrambi i fronti per ridurre lo squilibrio con gli idrocarburi.
Se poi la ricerca in futuro ci metterà in condizione di pensionare il nucleare, sarà un grande giorno per tutti.
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Il mare l'abbraccia divina impronta del regale sandalo... |
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jomaru
Salottino
Utente Attivo
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Inserito il - 17/03/2011 : 19:34:45
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| jomaru ha scritto:
| ziama ha scritto:
Eppure in tanti sostengono che le rinnovabili potrebbero sostituire ampiamente e produrre energia sufficente al fabbisogno, senza i costi e senza il pericolo.
D'altro canto, pero' ricordo una discussione in cui ci si opponeva all'eolico in Sardegna (che considerata la ventosita' della regione dovrebbero essere uno dei primi produttori a questo punto). Ma se non ci va bene nulla, non e' che possiamo creare energia dal criceto che gira nella ruota in gabbia (anche perche se ne risentirebbero gli animalisti).
Mah! Sono sempre piu perplessa!
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Molti dicono e pochi dimostrano.
Il problema delle rinnovabili è la quantità, l'accumulazione e la costanza. Senza sole e senza vento non funzionano, costano moltissimo e non hanno rendimento su larga scala.
Per esempio, 1 kWh ottenuto con l’energia fotovoltaica costa sei volte rispetto a 1 kWh ottenuto con il gas.
Ci sono poi anche problemi di spazio: se tutta l’Italia fosse ricoperta di pannelli solari e la popolazione venisse trasferita su navi avremmo comunque a disposizione 1/4 dell’energia necessaria.
Continuo a sostenere l'inutile contrapposizione nucleare/rinnovabili: oggi la battaglia va condotta su entrambi i fronti per ridurre lo squilibrio con gli idrocarburi.
Se poi la ricerca in futuro ci metterà in condizione di pensionare il nucleare, sarà un grande giorno per tutti.
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Intervista a Tullio Regge, noto fisico e matematico:
http://www.blogenergia.it/il-nuclea...ullio-regge/
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Petru2007
Moderatore
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Inserito il - 17/03/2011 : 20:54:11
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""E' finita, non possiamo mica rischiare le elezioni per il nucleare. Non facciamo caxxxte. Bisogna uscirne ma in maniera soft". (Stefania Prestigiacomo, Ministro dell'Ambiente in carica).
(da Repubblica.it)
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..un altro meraviglioso angolo di Sardegna |
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ziama
Salottino
Utente Maestro
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Inserito il - 17/03/2011 : 21:27:21
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| Petru2007 ha scritto:
""E' finita, non possiamo mica rischiare le elezioni per il nucleare. Non facciamo caxxxte. Bisogna uscirne ma in maniera soft". (Stefania Prestigiacomo, Ministro dell'Ambiente in carica).
(da Repubblica.it)
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Della serie che rinunciano a portare avanti il discorso nucleare solo per non rischiare la poltrona? Ministro dell'Ambiente?? BOH! Gliene frega un accidente a questi dell'opinione della gente e della salvaguardia dell'ambiente!.. Basta che abbiano il posto a Montecitorio con tutti i benefici.... Queste si che sono cose pericolose!
Ma non ho capito...significa forse che il referendum non si fa piu? Perche sanno di avere gia' perso? Mamma mia quanti soldi buttati comunque e in ogni modo.... W l'Italia degli sprechi!
scusate l'esternazione che nulla ha a che vedere con il topic....
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Modificato da - ziama in data 17/03/2011 21:33:06 |
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Santa Mariedda - Senorbi
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Siamo sardi Siamo spagnoli, africani, fenici, cartaginesi, romani, arabi, pisani, bizantini, piemontesi. Siamo le ginestre d'oro giallo che spiovono sui sentieri rocciosi come grandi lampade accese. Siamo la solitudine selvaggia, il silenzio immenso e profondo, lo splendore del cielo, il bianco fiore del cisto. Siamo il regno ininterrotto del lentisco, delle onde che ruscellano i graniti antichi, della rosa canina, del vento, dell'immensità del mare. Siamo una terra antica di lunghi silenzi, di orizzonti ampi e puri, di piante fosche, di montagne bruciate dal sole e dalla vendetta. Noi siamo sardi. Grazia Deledda. |
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Nostalgia
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Inserito il - 17/03/2011 : 21:29:18
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Quando dico che la Democrazia è morta da un bel pezzo... nessuno mi crede...
W la corruzione a ogni livello !!
Coraggio... tanto ZIAMA tu sei contro il nucleare...
aaahhh ecco.... volevo ben dire !
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Modificato da - Nostalgia in data 17/03/2011 21:38:12 |
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ziama
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Inserito il - 17/03/2011 : 21:40:56
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Infatti non capisco cosa abbia da lamentarti tu, dovresti essere supercontenta!!!
Come ho detto, e' la ragione per cui si decidono di fare le cose (salvarsi il culo) piuttosto che la vera preoccupazione o interesse per cio che succede nel nostro paese cio' che mi lascia disgustata. Perche' questa volta ci puo' pure essere andata bene, ma spesso le decisioni per salvarsi il culo vengono prese a sfavore dei cittadini.
Ma perche da noi non si succede la rivolta civile come succede in altri paesi dove se n'e' avuto abbastanza? Forse perche' alla fine dei conti, anche a noi ci sta bene cosi??
Ma questo e' tutto un altro discorso da affrontarsi in separata sede.
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Nostalgia
Utente bloccato
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Inserito il - 17/03/2011 : 21:45:56
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http://www.zeroemission.eu/Rinnovab.../11332.phtml
Energia marina, ''Patrimonio da 90.000 TWh/anno'' 25-02-2011
Energia dal mare: solo un sogno? E’ il titolo di un interessante studio presentato da Adriano Piglia, direttore del Centro Studi Safe, in occasione della quinta edizione del Salone della nautica e del Mare di Roma. Al centro il potenziale di una risorsa, il mare, che potrebbe da sola soddisfare tre volte l'intero fabbisogno energetico annuo dell'umanità
Il potenziale dell'energia marina
Per risolvere l'annoso problema dell'approvvigionamento energetico, l'Italia, bagnata in gran parte dal mare, dovrebbe guardare con particolare interesse a questa fonte di energia che, a livello globale, potrebbe garantire una quantità di energia elettrica tre volte superiore all'intero fabbisogno energetico annuo dell’umanità. Questo il messaggio lanciato da Adriano Piglia, direttore del Centro Studi Safe, nel corso del Sea Heritage Day, in occasione della quinta edizione del Salone della nautica e del Mare, Big Blu 2011, a Roma.
La ricerca è partita anche dalla necessità di assicurare la crescita dei Paesi in via di sviluppo attraverso il trasferimento di tecnologie e di ridurre le emissioni climalteranti. La risposta può arrivare dalla tecnologia che consente di valorizzare risorse energetiche finora ancora largamente inutilizzate, come il mare, dal quale "si stima che si potrebbero produrre qualcosa come 90.000 TWh di energia elettrica all’anno. Quindi in teoria potremmo produrre un quantitativo 3 volte superiore a quello di cui il mondo ha bisogno ogni anno, pari a 30.000 TWh”, ha sottolineato Piglia. Oppure, giusto per dare l'idea, garantire energia elettrica al nostro paese per i prossimi trecento anni ai consumi attuali.
La difficoltà maggiore da superare è legata alla "scarsa densità energetica" e ai “costi ancora molto elevati” che solo “il progresso tecnologico ci permetterà di abbattere”. In questo senso alcune applicazioni sono già avviate, "come l'energia dalle maree'' o ''dalle onde'', mentre altre sono ancora solo a livello sperimentale ''come i gradienti termici e salini''. Nella situazione in cui ci troviamo è comunque evidente che "non possiamo fare a meno di nessuna delle fonti disponibili", ha osservato Piglia. "Sappiamo che le fonti fossili sono in esaurimento, e che non c'è un grande consenso per l'utilizzo del nucleare. A questo punto non possiamo fare altro che rivolgerci a Madre Natura ed utilizzare responsabilmente... Per risolvere l'annoso problema dell'approvvigionamento energetico, l'Italia, bagnata in gran parte dal mare, dovrebbe guardare con particolare interesse a questa fonte di energia che, a livello globale, potrebbe garantire una quantità di energia elettrica tre volte superiore all'intero fabbisogno energetico annuo dell’umanità. Questo il messaggio lanciato da Adriano Piglia, direttore del Centro Studi Safe, nel corso del Sea Heritage Day, in occasione della quinta edizione del Salone della nautica e del Mare, Big Blu 2011, a Roma.
La ricerca è partita anche dalla necessità di assicurare la crescita dei Paesi in via di sviluppo attraverso il trasferimento di tecnologie e di ridurre le emissioni climalteranti. La risposta può arrivare dalla tecnologia che consente di valorizzare risorse energetiche finora ancora largamente inutilizzate, come il mare, dal quale "si stima che si potrebbero produrre qualcosa come 90.000 TWh di energia elettrica all’anno. Quindi in teoria potremmo produrre un quantitativo 3 volte superiore a quello di cui il mondo ha bisogno ogni anno, pari a 30.000 TWh”, ha sottolineato Piglia. Oppure, giusto per dare l'idea, garantire energia elettrica al nostro paese per i prossimi trecento anni ai consumi attuali.
La difficoltà maggiore da superare è legata alla "scarsa densità energetica" e ai “costi ancora molto elevati” che solo “il progresso tecnologico ci permetterà di abbattere”. In questo senso alcune applicazioni sono già avviate, "come l'energia dalle maree'' o ''dalle onde'', mentre altre sono ancora solo a livello sperimentale ''come i gradienti termici e salini''. Nella situazione in cui ci troviamo è comunque evidente che "non possiamo fare a meno di nessuna delle fonti disponibili", ha osservato Piglia. "Sappiamo che le fonti fossili sono in esaurimento, e che non c'è un grande consenso per l'utilizzo del nucleare. A questo punto non possiamo fare altro che rivolgerci a Madre Natura ed utilizzare responsabilmente tutto quello che abbiamo a disposizione nei modi migliori possibili ai costi più bassi possibili". Ascolta l'intervista. (f.n.)
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Nostalgia
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Inserito il - 17/03/2011 : 21:59:05
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http://www.zeroemission.tv/Rinnovab.../11033.phtml
Rapporto: "Investimenti nell'energia marina a 1,2 mld di $ entro il 2015" 01-02-2011
Restano ottime le previsioni di crescita dell’energia marina ricavata ad esempio da onde e correnti, benché gran parte dei progetti in questo settore, per lo più dimostrativi, siano ancora in corso di valutazione oppure in attesa di un via libera Prospettive rosee per l'energia marina Il successo dell’energia marina sarà legato in gran parte non solo all’efficienza delle tecnologie utilizzate per convertire energia elettrica onde, correnti e dislivelli di marea, anche alla loro resistenza alle condizioni estreme delle aree a maggiore potenziale, per lo più in alto mare, sferzate da venti e sconvolte da tempeste. Altri fattori dai quali dipenderà il suo successo, il costo dell’elettricità, ma anche la capacità di grantire un ridotto impatto ambientale.
Nonostante questi interrogativi, sono comunque ottime le previsioni di crescita anche per questo segmento di mercato delle rinnovabili. Secondo un nuovo rapporto (il 'The Wave World & Tidal Market Report 2011-2015') realizzato dalla società di analisi finanziaria Douglas-Westwood, il volume degli investimenti nel settore è destinato a decollare nei prossimi 5 anni, raggiungendo e superando, entro il 2015, 1,2 miliardi di dollari (circa 880 milioni di euro).
Nel rapporto si rileva che gli impianti che entreranno in funzione nell'anno in corso sono già il doppio di quelli del 2010 e che tra il 2011 e il 2015 saranno installati non meno di 150 MW per ricavare energia dal moto ondoso e dalle correnti di marea. Il Regno Unito, seguito a distanza da Stati Uniti e Canada, rappresenta oggi il principale mercato per una nuova tecnologia le cui prospettive di sviluppo - precisa il rapporto - sono però fortemente legate all’andamento dei mercati finanziari nei prossimi due anni.
Protagoniste del settore una manciata di società, titolari delle tecnologie e sviluppatrici degli impianti: Aquamarine Power, Atlantis Resources Corporation, Ocean Power Technologies, OpenHydro, Ocean Renewable Power Company e Pelamis. Allo stato attuale delle tecnologie i progetti di energia marina presentano costi elevati lungo tutta la catena di approvvigionamento e della produzione.
Tuttavia la crescita del settore dipenderà essenzialmente dalla visibilità che questa fonte energetica saprà conquistarsi...
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Nostalgia
Utente bloccato
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Inserito il - 17/03/2011 : 22:02:44
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| ziama ha scritto:
Infatti non capisco cosa abbia da lamentarti tu, dovresti essere supercontenta!!!
Come ho detto, e' la ragione per cui si decidono di fare le cose (salvarsi il culo) piuttosto che la vera preoccupazione o interesse per cio che succede nel nostro paese cio' che mi lascia disgustata. Perche' questa volta ci puo' pure essere andata bene, ma spesso le decisioni per salvarsi il culo vengono prese a sfavore dei cittadini.
Ma perche da noi non si succede la rivolta civile come succede in altri paesi dove se n'e' avuto abbastanza? Forse perche' alla fine dei conti, anche a noi ci sta bene cosi??
Ma questo e' tutto un altro discorso da affrontarsi in separata sede.
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Chiudo l'OT... sappi che almeno e forse solo su questo la penso esattamente come te...
Miracooloooooo.......
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twingo71
Utente Medio
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Inserito il - 18/03/2011 : 10:19:59
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Su consiglio del carissimo STAFF di questo forum riscrivo il mio pensiero in merito alla tecnica del copia ed incolla.
Con il mio precedente messaggio forse sono stato frainteso. Ritengo sia particolarmente prolisso ed inefficace l'inserimento di lunghissimi articoli presi da altre fonti. Questo metodo, secondo me tende a spostare il target della discussione e a ingannare la posizione del forumista che ha appunto postato il messaggio. Sarebbe invece molto più costruttivo inserire l'indirizzo http dell'articolo che si vuole citare e sopratutto allegare ad esso un opinione personale che sarà poi condivisa o meno dagli altri interlocutori. Chiedo venia allo STAFF di questo forum se ho offeso qualcuno, ma l'intenzione era quella di rendere più interessante e semplice la discussione analizzando realmente quelle che erano le opinioni dei forumisti e noi articoli di giornale, libri interi, ecc. ecc. Divesamente domani mattina scaricherei quì dentro tutta la storia del nucleare contenuta nella treccani! Farei una bella figura? Non credo. Complimenti comunque per il tempestivo intervento degli amministratori e grazie per i vostri consigli. Ciao e buona riflessione.
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Paradisola
Amministratore
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Inserito il - 18/03/2011 : 11:18:15
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| twingo71 ha scritto:
Ritengo sia particolarmente prolisso ed inefficace l'inserimento di lunghissimi articoli presi da altre fonti. Questo metodo, secondo me tende a spostare il target della discussione e a ingannare la posizione del forumista che ha appunto postato il messaggio. Sarebbe invece molto più costruttivo inserire l'indirizzo http dell'articolo che si vuole citare e sopratutto allegare ad esso un opinione personale che sarà poi condivisa o meno dagli altri interlocutori.
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Su questo siamo completamente in accordo.
Andiamo avanti.
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jomaru
Salottino
Utente Attivo
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Inserito il - 18/03/2011 : 11:48:27
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| Paradisola ha scritto:
| twingo71 ha scritto:
Ritengo sia particolarmente prolisso ed inefficace l'inserimento di lunghissimi articoli presi da altre fonti. Questo metodo, secondo me tende a spostare il target della discussione e a ingannare la posizione del forumista che ha appunto postato il messaggio. Sarebbe invece molto più costruttivo inserire l'indirizzo http dell'articolo che si vuole citare e sopratutto allegare ad esso un opinione personale che sarà poi condivisa o meno dagli altri interlocutori.
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Su questo siamo completamente in accordo.
Andiamo avanti.
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Nostalgia
Utente bloccato
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Inserito il - 18/03/2011 : 14:18:24
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| jomaru ha scritto:
| Paradisola ha scritto:
| twingo71 ha scritto:
Ritengo sia particolarmente prolisso ed inefficace l'inserimento di lunghissimi articoli presi da altre fonti. Questo metodo, secondo me tende a spostare il target della discussione e a ingannare la posizione del forumista che ha appunto postato il messaggio. Sarebbe invece molto più costruttivo inserire l'indirizzo http dell'articolo che si vuole citare e sopratutto allegare ad esso un opinione personale che sarà poi condivisa o meno dagli altri interlocutori.
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Su questo siamo completamente in accordo.
Andiamo avanti.
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Non dubitavo jomaru ! Come volete voi.
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twingo71
Utente Medio
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Inserito il - 18/03/2011 : 15:17:13
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Bene, detto questo volevo anche io esprimere un parere in merito al nucleare lasciando da parte per un attimo, l'aspetto emotivo legato agli utlimi fatti accaduti in Giappone.
Se è vero, come dicono gli esperti (e qui chiedo appunto conferma propiro a loro), la vita di una centrale nucleare è di circa venti anni, mi chiedo "ma allora ci conviene?". Dopo venti anni dovremo realizzarne un'altra e sopratutto mettere in sicurezza la vecchia. Giusto? Certo, per carità, il nucleare eroga molta energia, ma poi comunque "ci rimangono sul groppone" queste benedette scorie. Dove le mettiamo? Ricordiamoci che malgrado gli scienziati più intelligenti del mondo dicano che la realizzazione di una centrale nucleare di terza o quarta generazione ha degli standard di sicurezza molto elevati, stiamo parlando sempre di un'opera fatta dall'uomo, e l'uomo si sa, non è perfetto. Ne tanto meno le sue opere. Se lo Stato Italiano, fin'ora non è stato in grado di gestire emergenze come "la munnezza" in Campania, le alluvioni nel Nord Italia, terremoto all'Aquila, ecc., come riuscirebbe a gestire le centrali nucleari in caso di incidente? La legge di Murphy è sempre dietro l'angolo. Allora dico: "non sarebbe meglio investire il denaro nella ricerca di fonti alternative?" Chiedo scusa se non sono stato preciso. Sto cercando di appofondire anche questo argomento e quindi ben vengano le spiegazioni tecniche dagli addetti ai lavori. Ciao
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Nostalgia
Utente bloccato
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Inserito il - 18/03/2011 : 15:43:07
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| twingo71 ha scritto:
Bene, detto questo volevo anche io esprimere un parere in merito al nucleare lasciando da parte per un attimo, l'aspetto emotivo legato agli utlimi fatti accaduti in Giappone.
Se è vero, come dicono gli esperti (e qui chiedo appunto conferma propiro a loro), la vita di una centrale nucleare è di circa venti anni, mi chiedo "ma allora ci conviene?". Dopo venti anni dovremo realizzarne un'altra e sopratutto mettere in sicurezza la vecchia. Giusto? Certo, per carità, il nucleare eroga molta energia, ma poi comunque "ci rimangono sul groppone" queste benedette scorie. Dove le mettiamo? Ricordiamoci che malgrado gli scienziati più intelligenti del mondo dicano che la realizzazione di una centrale nucleare di terza o quarta generazione ha degli standard di sicurezza molto elevati, stiamo parlando sempre di un'opera fatta dall'uomo, e l'uomo si sa, non è perfetto. Ne tanto meno le sue opere. Se lo Stato Italiano, fin'ora non è stato in grado di gestire emergenze come "la munnezza" in Campania, le alluvioni nel Nord Italia, terremoto all'Aquila, ecc., come riuscirebbe a gestire le centrali nucleari in caso di incidente? La legge di Murphy è sempre dietro l'angolo. Allora dico: "non sarebbe meglio investire il denaro nella ricerca di fonti alternative?" Chiedo scusa se non sono stato preciso. Sto cercando di appofondire anche questo argomento e quindi ben vengano le spiegazioni tecniche dagli addetti ai lavori. Ciao
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Mi hai piacevolmente stupita !! Bisogna vedere dove sono i veri addetti ai lavori....
Alcuni hanno deciso di fare un improvviso viaggio in Giappone... ( purtroppo molti sono ancora qui...)
Comunque il tuo discorso non fa una piega
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