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maurizio feo
Salottino
Utente Master
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Inserito il - 25/03/2011 : 19:28:48
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Un bel salottino confortevole, in cui si sorseggi con gusto un bel cinnamon egg-nog in santa pace e si chiacchieri a proposito e con cognizione di fatto, senza strilli in maiuscolo o grassetto? Insopportabile! Troverò anche il modo di fare un uso estensivo del punto interrogativo (almeno 7/8), per rendere più penetranti le mie domande insulse...
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Modificato da - maurizio feo in data 25/03/2011 19:33:44 |
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ziama
Salottino
Utente Maestro
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Inserito il - 25/03/2011 : 19:33:56
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Ps...
Ma si dice "estimate" in italiano o sono io che mi invento nuovamente le parole? Boh!
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Santa Mariedda - Senorbi
..un altro meraviglioso angolo di Sardegna
Siamo sardi Siamo spagnoli, africani, fenici, cartaginesi, romani, arabi, pisani, bizantini, piemontesi. Siamo le ginestre d'oro giallo che spiovono sui sentieri rocciosi come grandi lampade accese. Siamo la solitudine selvaggia, il silenzio immenso e profondo, lo splendore del cielo, il bianco fiore del cisto. Siamo il regno ininterrotto del lentisco, delle onde che ruscellano i graniti antichi, della rosa canina, del vento, dell'immensità del mare. Siamo una terra antica di lunghi silenzi, di orizzonti ampi e puri, di piante fosche, di montagne bruciate dal sole e dalla vendetta. Noi siamo sardi. Grazia Deledda. |
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jomaru
Salottino
Utente Attivo
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Inserito il - 25/03/2011 : 19:37:57
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| maurizio feo ha scritto:
Un bel salottino confortevole, in cui si sorseggi con gusto un bel cinnamon egg-nog in santa pace e si chiacchieri a proposito e con cognizione di fatto, senza strilli in maiuscolo o grassetto? Insopportabile! Troverò anche il modo di fare un uso estensivo del punto interrogativo (almeno 7/8), per rendere più penetranti le mie domande insulse...
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Nel frigobar del salottino sarei disposto a mettere anche la cherry coke, che fa schifo, ma riuscirebbe ad addolcire chiunque....
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Il mare l'abbraccia divina impronta del regale sandalo... |
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ziama
Salottino
Utente Maestro
AmBASCIUatrice in USA
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Inserito il - 25/03/2011 : 19:38:47
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Jomaru, che carino che sei che credi ancora nei miracoli!
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Santa Mariedda - Senorbi
..un altro meraviglioso angolo di Sardegna
Siamo sardi Siamo spagnoli, africani, fenici, cartaginesi, romani, arabi, pisani, bizantini, piemontesi. Siamo le ginestre d'oro giallo che spiovono sui sentieri rocciosi come grandi lampade accese. Siamo la solitudine selvaggia, il silenzio immenso e profondo, lo splendore del cielo, il bianco fiore del cisto. Siamo il regno ininterrotto del lentisco, delle onde che ruscellano i graniti antichi, della rosa canina, del vento, dell'immensità del mare. Siamo una terra antica di lunghi silenzi, di orizzonti ampi e puri, di piante fosche, di montagne bruciate dal sole e dalla vendetta. Noi siamo sardi. Grazia Deledda. |
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maurizio feo
Salottino
Utente Master
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Inserito il - 25/03/2011 : 19:51:41
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| ziama ha scritto:
Ps...
Ma si dice "estimate" in italiano o sono io che mi invento nuovamente le parole? Boh!
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Esiste il vocabolo "éstimo" ma è più di uso corrente "stima", da "stimare".
Mi piace il tuo modo metodico di procedere: sì, hai ragione, nell'articolo non c'è tutto. Ma non vorrai che faccia tutto io e ti porti anche il c**o a c*****e, vero????????? You get the joke, dontcha?
Ma almeno è confortante che le notizie proposteci (o riproposteci) da Jomaru (specialmente quelle relative a Bologna e quelle sul Rubbiatron) fanno bene sperare, anche a proposito delle scorie nucleari. Il futuro non è prevedibile in modo lineare: tutte le previsioni fatte secondo questo criterio non sono mai andate neanche vicino al bersaglio prefisso.
Chissà: magari, se proprio non riusciremo a rendere inoffensive le scorie, le spediremo nello spazio siderale. Così scateneremo una guerra stellare che ci distruggerà, oppure elimineremo un'insospettata razza aggressiva di ragni spaziali che stava per aggredirci...
In fin dei conti, poi, di positivo c'è che non abbiamo posizioni sostanzialmente divergenti e che stiamo ragionando per orientarci, invece che agitarci. Mi piace.
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jomaru
Salottino
Utente Attivo
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Inserito il - 25/03/2011 : 19:55:31
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| ziama ha scritto:
Jomaru, che carino che sei che credi ancora nei miracoli!
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Carino?! Forse non sai che a forti dosi è fortemente lassativa...
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jomaru
Salottino
Utente Attivo
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Inserito il - 25/03/2011 : 19:57:22
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| jomaru ha scritto:
| ziama ha scritto:
Jomaru, che carino che sei che credi ancora nei miracoli!
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Carino?! Forse non sai che a forti dosi è fortemente lassativa...
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Per la serie: se non ci vai da sola...cherry coke in abbondanza!!!
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maurizio feo
Salottino
Utente Master
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Inserito il - 27/03/2011 : 17:51:07
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Certo di fare cosa utile, propongo questa notizia, tratta da Repubblica: http://www.google.it/url?sa=t&sourc...sig2=vBrNrqV–EnX2LshCSSOJA&cad=rja Spero che la si trovi interessante. Conservare l'ottimismo - di questi tempi - è importante...
Vorrei in special modo far notare a chi fosse interessato, che questo è un piccolo inizio di un processo che sarà lungo... Visto lo scetticismo degli stessi scienziati (infatti, si tratta di un risultato non accademico, bensì industriale e per ora, quindi "apocrifo" e segreto).
Produrre 20 volte di più l'energia necessaria per iniziare la reazione è come pagare il prezzo di una pila elettrica per averne 20. Indubbiamente, poco, per ora...
Ma è energia pulita, indubbiamente! E' un inizio, perbacco!
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Modificato da - maurizio feo in data 27/03/2011 17:59:06 |
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Nostalgia
Utente bloccato
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Inserito il - 27/03/2011 : 22:02:27
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State dimostrando solo quello che siete !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
... e poi sarei io il troll che devia l'argomento della discussione !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
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Modificato da - Nostalgia in data 27/03/2011 22:05:56 |
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jomaru
Salottino
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Inserito il - 28/03/2011 : 11:23:42
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| maurizio feo ha scritto:
Certo di fare cosa utile, propongo questa notizia, tratta da Repubblica: http://www.google.it/url?sa=t&sourc...sig2=vBrNrqV–EnX2LshCSSOJA&cad=rja Spero che la si trovi interessante. Conservare l'ottimismo - di questi tempi - è importante...
Vorrei in special modo far notare a chi fosse interessato, che questo è un piccolo inizio di un processo che sarà lungo... Visto lo scetticismo degli stessi scienziati (infatti, si tratta di un risultato non accademico, bensì industriale e per ora, quindi "apocrifo" e segreto).
Produrre 20 volte di più l'energia necessaria per iniziare la reazione è come pagare il prezzo di una pila elettrica per averne 20. Indubbiamente, poco, per ora...
Ma è energia pulita, indubbiamente! E' un inizio, perbacco!
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Si Maurizio è molto interessante e hai fatto bene a riproporla anche in questa discussione.
I risultati dell'esperimento sono incoraggianti, ora si tratta di capire il meccanismo grazie al quale dentro il reattore avvenga tale produzione di energia, che pare ribaltare alcuni postulati della fisica ufficiale.
Staremo a vedere, senza farci illusioni e, allo stesso tempo, fuggendo da sterili disfattismi.
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maurizio feo
Salottino
Utente Master
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Inserito il - 28/03/2011 : 11:49:25
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Un po' di chiarezza, per tutti: il punto della situazione
E’ evidente che dobbiamo rivedere le nostre certezze, in campo di energia, soprattutto in termini di sicurezza. Ed è altrettanto chiaro (meno che a chi continua ad interrompere con amenità, frizzi e lazzi: sarà meglio che taccia, se non ha niente da dire) che gli studi dovranno essere condotti – guarda un po’, anche qui! – in modo “multidisciplinare”: fisico-chimici- economico-sociali e forse qualcos’altro ancora. L’approccio dovrà essere ottimistico: si dovrà cercare oltre l’eolico, il solare, le biomasse ed il marino. Oltre a migliorare queste, si dovranno cercare altre fonti insospettabili ora, oppure ancora non pensate o prese in considerazione.
- Quelli favorevoli a questo nucleare penseranno: mettiamo i sistemi di raffreddamento ed i guppi elettrogeni più in alto e meglio protetti dall’onda di maremoto (l’unico fattore che ha veramente distrutto le centrali e a cui non si era pensato). In fondo, in 14.000 anni di attività delle centrali nucleari, ci sono stati “solamente” i tre incidenti Three Miles Island. Chernobyl e Fukushima. Questo atteggiamento si definisce “probabilistico” (ci vorrebbero centomila centrali per avere un incidente all’anno) e non è considerato soddisfacentemente sicuro. Anche i reattori “di terza generazione” rientrano in questa definizione d’insufficente sicurezza: essi rappresentano –più che una modifica sostanziale – un “upgrading”, oppure se si preferisce, solamente un intervento cosmetico. - Gli altri, (tra cui mi schiero anche io), infatti, preferiscono un atteggiamento “deterministico” (l’incidente non può accadere, per qualsiasi concatenazione di fatti emergenti). Tra questi c'è chi cerca di ragionare e chi, invece, no, pazienza: la stupidità è trasversale e non partitica.
Le possibilità.
C’è chi propone le centrali al Torio, campo nel quale si sono già inoltrati cinesi ed indiani, paesi emergenti, sempre più affamati d’energia. Quali sono i vantaggi di una centrale al torio? - Non produce plutonio (che può essere usato per motivi militari), l - le sue scorie s’esauriscono in tempi molto più brevi di quelle dell’uranio e – soprattutto – - possono essere spente in qualsiasi momento: non escono dal controllo di chi le ha accese. Hanno anche altri vantaggi: - una tonnellata di torio è sufficiente a produrre l’energia (1 giga-watt) che si otterrebbe da 200 tonnellate d’uranio (e da tre milioni e mezzo di carbone). - Il torio, inoltre, non è affatto raro: è abbondantissimo. Ce n’è persino, e molto, nell’Italia centrale. - Secondo i calcoli di cinesi ed indiani, esiste abbastanza torio per garantire (a loro) energia per i prossimi 20-30.000 anni.
Questo è un buon motivo di protesta da portare ai prossimi cortei: l’Italia farebbe meglio ad investire tre miliardi nella ricerca sulla centrale a torio, piuttosto che trenta miliardi nel nucleare vecchio.
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Modificato da - maurizio feo in data 28/03/2011 11:52:00 |
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maurizio feo
Salottino
Utente Master
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Inserito il - 28/03/2011 : 11:56:58
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| Nostalgia ha scritto:
State dimostrando solo quello che siete !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
... e poi sarei io il troll che devia l'argomento della discussione !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
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Come mai hai usato così poche faccine e punti esclamativi? Non trovi più niente da copiare incollare? Peccato: si rideva a crepapelle.
Vorrei confortarti circa il fatto che noi ti si consideri un troll che deraglia la discussione: non è affatto questa l'opinione che abbiamo di te! Io personalmente penso che tu non abbia affatto argomenti tuoi personali, in numerosissime materie, tra cui quelle fondamentali per la vita di relazione. Ma resto tranquillo lo stesso, perché tanto di te non me ne importa la buccia di un fico secco.
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jomaru
Salottino
Utente Attivo
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Inserito il - 28/03/2011 : 12:28:57
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| maurizio feo ha scritto:
Un po' di chiarezza, per tutti: il punto della situazione
E’ evidente che dobbiamo rivedere le nostre certezze, in campo di energia, soprattutto in termini di sicurezza. Ed è altrettanto chiaro (meno che a chi continua ad interrompere con amenità, frizzi e lazzi: sarà meglio che taccia, se non ha niente da dire) che gli studi dovranno essere condotti – guarda un po’, anche qui! – in modo “multidisciplinare”: fisico-chimici- economico-sociali e forse qualcos’altro ancora. L’approccio dovrà essere ottimistico: si dovrà cercare oltre l’eolico, il solare, le biomasse ed il marino. Oltre a migliorare queste, si dovranno cercare altre fonti insospettabili ora, oppure ancora non pensate o prese in considerazione.
- Quelli favorevoli a questo nucleare penseranno: mettiamo i sistemi di raffreddamento ed i guppi elettrogeni più in alto e meglio protetti dall’onda di maremoto (l’unico fattore che ha veramente distrutto le centrali e a cui non si era pensato). In fondo, in 14.000 anni di attività delle centrali nucleari, ci sono stati “solamente” i tre incidenti Three Miles Island. Chernobyl e Fukushima. Questo atteggiamento si definisce “probabilistico” (ci vorrebbero centomila centrali per avere un incidente all’anno) e non è considerato soddisfacentemente sicuro. Anche i reattori “di terza generazione” rientrano in questa definizione d’insufficente sicurezza: essi rappresentano –più che una modifica sostanziale – un “upgrading”, oppure se si preferisce, solamente un intervento cosmetico. - Gli altri, (tra cui mi schiero anche io), infatti, preferiscono un atteggiamento “deterministico” (l’incidente non può accadere, per qualsiasi concatenazione di fatti emergenti). Tra questi c'è chi cerca di ragionare e chi, invece, no, pazienza: la stupidità è trasversale e non partitica.
Le possibilità.
C’è chi propone le centrali al Torio, campo nel quale si sono già inoltrati cinesi ed indiani, paesi emergenti, sempre più affamati d’energia. Quali sono i vantaggi di una centrale al torio? - Non produce plutonio (che può essere usato per motivi militari), l - le sue scorie s’esauriscono in tempi molto più brevi di quelle dell’uranio e – soprattutto – - possono essere spente in qualsiasi momento: non escono dal controllo di chi le ha accese. Hanno anche altri vantaggi: - una tonnellata di torio è sufficiente a produrre l’energia (1 giga-watt) che si otterrebbe da 200 tonnellate d’uranio (e da tre milioni e mezzo di carbone). - Il torio, inoltre, non è affatto raro: è abbondantissimo. Ce n’è persino, e molto, nell’Italia centrale. - Secondo i calcoli di cinesi ed indiani, esiste abbastanza torio per garantire (a loro) energia per i prossimi 20-30.000 anni.
Questo è un buon motivo di protesta da portare ai prossimi cortei: l’Italia farebbe meglio ad investire tre miliardi nella ricerca sulla centrale a torio, piuttosto che trenta miliardi nel nucleare vecchio.
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Maurizio, quando dici:
"Questo è un buon motivo di protesta da portare ai prossimi cortei: l’Italia farebbe meglio ad investire tre miliardi nella ricerca sulla centrale a torio, piuttosto che trenta miliardi nel nucleare vecchio",
mi trovi perfettamente d'accordo. Sulla necessità di prestare attenzione alla tecnologia che sfrutta il TORIO, avevo posto l'accento circa due settimane fa (chi vuole può andarlo a ripescare tra i commenti), che tra i tanti vantaggi, offre un concreto contributo contro la proliferazione delle testate nucleari, contro le quali tutto il mondo dovrebbe convergere per la definitiva messa al bando.
Allego nuovamente un'intervista a Rubbia per renderne più agevole l'ascolto a coloro i quali fossero interessati:
http://www.youtube.com/watch?v=8xrqu4GeU1c
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maurizio feo
Salottino
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Inserito il - 28/03/2011 : 12:34:28
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Sì, Jomaru, lo so. Tu ne hai tutto il merito, è verissimo. Ma visto che sia tu, sia io, siamo stati accusati di muovere (o essere) "la macchina di fango" e anche qualche cosina di peggio, ho pensato di ribadire bene alcuni concetti, prima di chiedere non le scuse (che certi soggetti non fanno mai, nel loro personale delirio) ma l'esclusione diretta dal Forum.
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maurizio feo
Salottino
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Inserito il - 28/03/2011 : 12:38:38
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Esiste, poi, un’interessante e ricca quantità di studi vari detti “ di confine”, su come produrre energia senza inquinare. Alcuni di questi sono condotti da gente seria (Rubbia va bene?) , non da un’armata brancaleone di sfigati senza arte né parte. - Un’idea è quella vecchia di recuperare l’anidride carbonica, cosa che non è riuscita (perché difficile e costosa ed anche antiambientalista) a molti che hanno tentato fino a qui. Rubbia propone di conservare l’idea di base, che è buona: bruciare prodotti fossili, sfruttarne l’energia, ma senza produrre anidride carbonica dannosa. Come? Non utilizzando direttamente il gas metano, ma componendolo in un tubo a mille gradi in idrogeno e carbonio. L’idrogeno è un combustibile pulito ed il carbonio può essere utilizzato in numerosissimi altri prodotti (fibre, elementi sintetici vari). - Una seconda idea è quella di utilizzare l’etanolo ottenuto dalle piante (come già fanno in Brasile). Rubbia propone di mescolarlo all’anidride carbonica, e di mescolarvi l’idrogeno e di derivarne tutte le materie che oggi si estraggono dal petrolio (si pensi anche solo alle materie plastiche). In questo modo, l’anidride carbonica si trasforma da materia di rifiuto dannosa in una risorsa. - Terza opzione: i cosiddetti “latrati”. Si tratta di “ghiaccio che brucia”, reperibile in grande abbondanza nelle più grandi profondità marine: è composto da estesi sedimenti di un lattice solido d’acqua, contenente nel proprio interno metano. Una risorsa stimata oggi praticamente inesauribile. Queste sono le strade da seguire.
Rubbia, nel suo gruppo di Potsdam (Germania) lo sta facendo, seguendo anche le strade meno battute e più impensate, per ottenere una reazione esotermica da quasi nulla, senza sporcare il salotto buono.
Il mio commento conclusivo è appunto questo: meno isterismi sterili e più ottimismo. E più spirito pratico.
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