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meurreddu
Salottino
Utente Mentor
Gonnesino Doc
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 Inserito il - 25/09/2010 : 15:49:43
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| giorgia di torres ha scritto:
| laier ha scritto:
grazie per questa prima spiegazione!!!
la mia curiosità è tanta, ma mi piace anche poter dire di "conoscere" il vostro abito...
all'inizio incontrerete tante diffidenza, vi accuseranno di invenzioni e carnevalate, ma andate dritti per la vostra strada
chi sa di essere nel giusto no avrà mai sensi di colpa!
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grazie laier, chiedi pure tutte le delucidazioni che vuoi  ....sulla diffidenza hai ragione, è tantissima e non posso dare torto a chi la manifesta (un pò meno a chi è ottuso e chiuso anche dopo le spiegazioni  ) perchè è qualcosa di cui si era persa la memoria ( non di tutti a dir la verità) ma noi siamo sicuri di ciò che stiamo facendo e che continueremo a fare, senza inventare, con la consapevolezza che qualche tessera di questo puzzle mancherà sempre, che ricucire i fili strappati della nostra tradizione è un lavoro lungo e difficile, ma se ci stiamo mettendo la faccia, se ce la sta mettendo un esperto come Demartis, è perchè siamo davvero in pace con la coscienza......e poi, se ce l'avessimo inventato, sinceramente l'avremmo fatto più bello e più ricco 
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complimenti per il lavoro che state facendo .. lo facessero tutti i gruppi questo lavoro qua!!! a quest'ora ci sarebbero meno schifezze in giro !!!!
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Torre spagnola a Porto Paglia
Gonnesa (CI)
..un altro meraviglioso angolo di Sardegna |
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laier
Salottino
Utente Virtuoso
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Inserito il - 25/09/2010 : 15:49:57
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infatti, tutti fanno abiti ricchi...
pochi si affidano a fonti ed esperti, soprattutto quando come voi ci sono poche tracce dell'abito
io vorrei vedere gli abiti con una tua breve descrizione, ma per ora ti domando...
come mai si è perso l'uso dell'abito?fino a che periodo si usava?
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Tramonto a Porto Cauli - Masua
Iglesias (CI)
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babborcu
Salottino
Utente Virtuoso
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Inserito il - 25/09/2010 : 17:13:37
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laier.. credoche ti interessi ( ovviamente ) il fazzoletto da collo e,capisco, il grembiale bianco.... e' stato fatto cosi' perche cosi' e' nell'acquerellodel manca di mores.. intuisco che nel passato alcuni grembiali feriali venissero fatti con tela di casa..ma esiste la possibilità di varianti .. purtoppo non documentata per porto torres...
per il fazzoletto copriseno.. esso e' un classico del vestiario del nord e della gallura ( a volte e' sentito come elemento estraneo al vestiario e si raccontano episodi di parroci che lo imposero..enrico costa, che era nolto attratto dal seno femminile.. leggete come si ferma nelle descrizioni ne sottolinea l'estraneità e il suo carattere di innovazione.. effettivamente nessun costume della sardegna centrale prevede un accessorio simile)... nella moda colta esiste il parallelo : il fichu del periodo rococo' .. credo che a laier risulti particolare e più o meno simile a iglesias quando e' portato dalle bimbe senza il bustino, perchè con il bustino assume un "estetica" diversa,, ad ogni modo era usato in quasi tutto il circondario di sassari: ossi, uri, ittiri, putigigari, cargeghe, muros, codrongianos,ploaghe ecc... ed era denominato muncaloru de pettorra o muncaloru e coddos o pannos de coddos.. in tempi relativamente recenti e' stato trasformato in una stola o sciarpetta sagomata che ha assunto un'aspetto ancora diverso,,, permane nella forma a scialletto a nulvi,dove si chiama "paletta"
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giorgia di torres
Utente Normale
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Inserito il - 25/09/2010 : 17:32:00
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| laier ha scritto:
infatti, tutti fanno abiti ricchi...
pochi si affidano a fonti ed esperti, soprattutto quando come voi ci sono poche tracce dell'abito
io vorrei vedere gli abiti con una tua breve descrizione, ma per ora ti domando...
come mai si è perso l'uso dell'abito?fino a che periodo si usava?
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allora, la storia di Porto Torres è particolare fin dall'inizio...era, fino al 1843 (anno di costituzione del comune indipendente da Sassari) divisa in due borgate vicinissime, ma molto diverse: quella attorno al porto, abitata da pescatori indigeni, ma anche da molti venuti "da fuori" e quella medievale attorno alla basilica, detta di Santu Bainzu, dove vivevano agricoltori e pastori e che, contrariamente a quanto si dice da tanto, non sono mai state spopolate, ne prima, ne dopo l'unione, ma che anche per molti anni dopo quest'ultima hanno mantenuto un'invisibile confine (oggi sparito) ma che mi ha regalato divertentissimi racconti di mio padre, che è del '41 ed è bainzino d.o.c  ....gli abiti che noi abbiamo ricostruito sono quelli indossati da questi ultimi, molto più legati alla tradizione agro-pastorale della nurra, che lavoravano (la maggior parte delle volte sotto i baroni sassaresi) i fertilissimi terreni della flumenargia, resi tali dal riu mannu ..."purtroppo" la nostra posizione geografica, il fatto di essere soggetti all'influsso di molte genti provenienti dal continente, ma anche da paesi del circondario, ha accelerato il processo di "nazionalizzazione" dell'abbigliamento, abbandonando l'uso di quello tradizionale attorno alla fine dell'800, ma già a quei tempi era poco diffuso...ancora qualche anziano ricorda i propri bisnonni che vestivano in "costume", anche se la povertà di Porto Torres non ha mai permesso una stratificazione sociale tale da portare ad un "abito tradizionale", tant'è che io preferisco dire "abbigliamento tradizionale"....questo rispettava i canoni tipici dell'abbigliamento logudorese......in realtà non c'è uno strappo traumatico, come invece è avvenuto per altre tradizioni turritane, come la corsa all'anello e le pariglie in onore di San Gavino, regolarmente praticata fino agli anni 60, poi abolita improvvisamente, ma c'è stato per lungo tempo un abbigliamento ibrido (conosciuto anche da me, perchè indossato da mia nonna quando ero bambina ) che è lo stesso usato in tanti paesi, cioè la "blusa"o "l'isgiacca", la fashdetta lunga, panneddhu e muncaroru di gabbu e di pettu.....l'industrializzazione ha dato un colpo di spugna a tanti aspetti delle nostre tradizioni, quasi ci fosse la volontà di dimenticare, almeno di facciata....ma non tutto è andato perduto, non si può cancellare con la forza l'amore per la propria terra e per la propria città, come non si può cancellare la memoria delle persone, come i miei genitori, che sanno come fosse PRIMA, che ricordano tutti i toponimi del nostro territorio, le tradizioni delle feste e non si può impedire di raccontarle e farle rivivere.....scusate se mi sono dilungata  ....
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giorgia di torres
Utente Normale
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Inserito il - 25/09/2010 : 17:44:29
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| meurreddu ha scritto:
| giorgia di torres ha scritto:
| laier ha scritto:
grazie per questa prima spiegazione!!!
la mia curiosità è tanta, ma mi piace anche poter dire di "conoscere" il vostro abito...
all'inizio incontrerete tante diffidenza, vi accuseranno di invenzioni e carnevalate, ma andate dritti per la vostra strada
chi sa di essere nel giusto no avrà mai sensi di colpa!
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grazie laier, chiedi pure tutte le delucidazioni che vuoi ....sulla diffidenza hai ragione, è tantissima e non posso dare torto a chi la manifesta (un pò meno a chi è ottuso e chiuso anche dopo le spiegazioni ) perchè è qualcosa di cui si era persa la memoria ( non di tutti a dir la verità) ma noi siamo sicuri di ciò che stiamo facendo e che continueremo a fare, senza inventare, con la consapevolezza che qualche tessera di questo puzzle mancherà sempre, che ricucire i fili strappati della nostra tradizione è un lavoro lungo e difficile, ma se ci stiamo mettendo la faccia, se ce la sta mettendo un esperto come Demartis, è perchè siamo davvero in pace con la coscienza......e poi, se ce l'avessimo inventato, sinceramente l'avremmo fatto più bello e più ricco
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complimenti per il lavoro che state facendo .. lo facessero tutti i gruppi questo lavoro qua!!! a quest'ora ci sarebbero meno schifezze in giro !!!!
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grazie meurreddu ......le parole di persone appassionate come voi, ma anche molto attente alla correttezza delle ricostruzioni sono doppiamente gradite
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babborcu
Salottino
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Inserito il - 25/09/2010 : 17:59:07
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 avevo preparato una risposta per laier sul fazzoletto tipo perra e per mustayini,, descrivendo gliacquerelli che gli interessano,ma la "chiavetta del mi ha tradito e tutto e' stato cancellato irrecuperabilmente,, ma e' nella mia testa, scusate,, più tadi o domani rifaro' il compitino,cciau
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laier
Salottino
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Inserito il - 27/09/2010 : 09:54:45
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grazie giorgia e babborcu...
trovo interessante la storia sulla "perdita" dell'abito
soprattutto per fare i paragoni con gli altri centri
tipo qui ad Iglesias l'industrializzazione, avvenuta a partire dal 1850 circa non ha fatto perdere l'uso dell'abigliamento tradizionale
sarà perchè le miniere erano in mano di dirigenti italiani e stranieri che nulla avevano a che fare con le classi sociali locali?
ma basta vedere le tante foto dei guardiani della miniera, tantissimi con l'abito completo
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musthayoni
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Inserito il - 27/09/2010 : 12:35:03
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| babborcu ha scritto:
avevo preparato una risposta per laier sul fazzoletto tipo perra e per mustayini,, descrivendo gliacquerelli che gli interessano,ma la "chiavetta del mi ha tradito e tutto e' stato cancellato irrecuperabilmente,, ma e' nella mia testa, scusate,, più tadi o domani rifaro' il compitino,cciau
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.. dai Babbai .. aspettiamo con ansia le descrizioni ...
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musthayoni
Utente Attivo
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Inserito il - 27/09/2010 : 12:41:58
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| laier ha scritto:
grazie giorgia e babborcu...
trovo interessante la storia sulla "perdita" dell'abito
soprattutto per fare i paragoni con gli altri centri
tipo qui ad Iglesias l'industrializzazione, avvenuta a partire dal 1850 circa non ha fatto perdere l'uso dell'abigliamento tradizionale
sarà perchè le miniere erano in mano di dirigenti italiani e stranieri che nulla avevano a che fare con le classi sociali locali?
ma basta vedere le tante foto dei guardiani della miniera, tantissimi con l'abito completo
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.. l'introduzione dell'industria mineraria in Sardegna creò un esodo dalle campagne nostrane .. verso la miniera .. di ampi strati sociali della popolazione che portavano con se il bagaglio dei propri usi e costumi .. anche se in seguito certa manodopera fu fatta arrivare dal continente .. perchè i sardi nei momenti di riposo e non solo .. continuassero a praticare il ballo e altre consuetudini tradizionali ... 
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babborcu
Salottino
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Inserito il - 28/09/2010 : 00:38:35
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musta. cagliari direi nessuna grossa novità trane dettagli... quartucciu.. abiti scuri,molto severi, la donna e' avvolta in unagonna copricapo nera,come nel sassarese,sotto si intravvede una cona rossa con balza stretta nera.. attorno al capo ha un fazzoletto bianco,,e' un'anziana.. asseimini l'uomo ha un corpetto di stoffa operata color malva a disegni tipo rombi blu ed una corta giacchetta testa di moro con risvolti lucidi fermati con bottoni discoidali .. la donna ha unagicchetta tipo gipponi vrdone u ngrembiale a pannelllo corto stessocolore orlato digiallo oro e,ATTENTO! una gonna che ricorda l'abordau,ma più scura di quelle che conosciamo , granato marrone,direi ,nelle liste rosse ,una larga e due laterali strette ,su fondo beige.. non si apprezza il blu... reca un nastro orizzontale stretto a tre quarti dall'orlo.. fazzoletto corto,color malva decorato a disegni scuti a doggolo e legato con un fiocchetto al sommo del capo.. contento??? molto interessante la donna di pula perchè porta di certo un mucadori tanau e l'uomo che na un ricchissimo sereniccu lungo sin quasi ai talloni con applicazioni di un bel verde
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musthayoni
Utente Attivo
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Inserito il - 28/09/2010 : 16:02:21
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. grazie Babbai .. contentissimo .. ma adesso ancor più incuriosito dalle tue descrizioni. La prossima volta chje ci vediamo di chiederò la cortesia di mostrarmi queste preziose dia .. sempre che per te non ci siano problemi ..
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babborcu
Salottino
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Inserito il - 28/09/2010 : 18:19:30
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nessun problema... musta credo che ti invitero' penso verso capodanno per l'inaugurazione della sala costumi del museo sanna,... siamo in pieno riallestimento...
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musthayoni
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Inserito il - 29/09/2010 : 08:38:11
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.. va bene .. fammelo sapere in tempo e farò di tutto per andarci .. anche perché mi fa piacere rivederti ..
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giorgia di torres
Utente Normale
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Inserito il - 01/10/2010 : 15:29:45
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| laier ha scritto:
grazie giorgia e babborcu...
trovo interessante la storia sulla "perdita" dell'abito
soprattutto per fare i paragoni con gli altri centri
tipo qui ad Iglesias l'industrializzazione, avvenuta a partire dal 1850 circa non ha fatto perdere l'uso dell'abigliamento tradizionale
sarà perchè le miniere erano in mano di dirigenti italiani e stranieri che nulla avevano a che fare con le classi sociali locali?
ma basta vedere le tante foto dei guardiani della miniera, tantissimi con l'abito completo
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io intendevo il petrolchimico quindi molto più recente e deleterio delle miniere 
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giorgia di torres
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Inserito il - 01/10/2010 : 15:34:15
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Ciao a tutti!!!! la mostra in second life è stata un successo!!!! gli organizzatori hanno detto che non hanno mai avuto così tanti utenti on-line....c'è stata tanta curiosità dal continente, con domande che hanno tenuto impegnato il mio ragazzo (portavoce dell'associazione in quell'occasione ed attivissimo nelle ricerche di ricostruzione dell'abito ) impegnato per quasi due ore!!!!! purtroppo io non ero presente in quanto una gentile signora ha pensato bene di non fermarsi allo stop e investirmi mentre ero in moto  ......e mi è dispiaciuto tantissimo, perchè è stata una "serata" interessantissima!!!!!!
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