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sartinocchja
Salottino
Utente Attivo
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Inserito il - 13/12/2011 : 18:32:01
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| milly73 ha scritto:
| sartinocchja ha scritto:
“su litzu maistu” credo si riferisca al nostro “pann’e carri”, su lizzigheddu ????
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su maiustu è quello che comanda, su lizzigheddu è quello che blocca i vari "scacchi".
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No, non è compreso "su pann'e carri"
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“(…) Non si vede bene che col cuore. L’essenziale è invisibile agli occhi.” Antoine De Saint-Exupéry “Osare è la forza più grande …” Selene
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sartinocchja
Salottino
Utente Attivo
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Inserito il - 14/12/2011 : 19:35:20
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A rileggere la frase “su maiustu è quello che comanda” ??? è sorto il dubbio che in gergo tecnico possa significare “ciò che comanda il disegno” quindi “sa lizza pintara” e non “su pann’e carri”????
In ogni caso, non è compreso "su pann'e carri".
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milly73
Salottino
Utente Mentor
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Inserito il - 14/12/2011 : 20:18:26
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| sartinocchja ha scritto:
A rileggere la frase “su maiustu è quello che comanda” ??? è sorto il dubbio che in gergo tecnico possa significare “ciò che comanda il disegno” quindi “sa lizza pintara” e non “su pann’e carri”????
In ogni caso, non è compreso "su pann'e carri".
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su litzu maiustu è il liccio che confina con il subbio, seguono i licci che formano il disegno, poi su lizzigheddu, come già spiegato è quello che blocca su scaccu, confina con la cassa battente. Sicuramente ogni paese ha il suo modo di chiamare i licci per distinguerli. Su pannn'è carri, centra solo in parte .
Io faccio così, rimettaggio a pann'è carri, lego i fili al subbio etc., poi tesso un pezzetto di tela, fatto ciò sfilo il secondo liccio (confinante con la cassa battente), premetto, ci vuole molta attenzione e pazienza, solo allora inizio il rimettaggio per si scaccu.
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sartinocchja
Salottino
Utente Attivo
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Inserito il - 15/12/2011 : 07:56:26
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Che cosa interesante (forse un po’ machiavellica) Milly, il tuo modo di organizzare i licci quando utilizzi la tecnica “a scaccu” ma presumo anche e “a briabi”. Per la tecnica “a scaccu” gli elementi sono tre: su litzu maiustu, i licci che formano il disegno, su lizzigheddu. Sto cercando di immaginarmi la sequenza: Nella prima parte utilizzi due licci (su litzu maiustu che confina con il subbio d’ordito), e su lizzigheddu (quello che confina con il pettine) esegui il rimettaggio a pann’e carri (armatura a tela 1:2:1:2 ecc), esegui un piccolo bordo a pann’e carri poi arrivati a questo punto, sfili il secondo liccio (su litzu maiustu???? Cosa vuol dire sfilo?) è solo a questo punto incominci il rimettaggio per la tecnica a scaccu (utilizzando su lizzigheddu e ???).
Denominazione licci per la tecnica a briabi/ a scaccu: Pann’e carri Lizza pintarasa: Aba ananti (su primu, su segundu, su tertzu ecc. de aba ananti) Aba a pabasa (su primu, su segundu, su tertzu ecc. de aba de pabasa) Mesu de ananti (su primu, su segundu, su tertzu ecc. de mesu de ananti) Mesu de pabasa (su primu, su segundu, su tertzu ecc. de mesu de pabasa)
Si lo so poca fantasia …
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milly73
Salottino
Utente Mentor
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Inserito il - 15/12/2011 : 20:05:23
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| sartinocchja ha scritto:
Che cosa interesante (forse un po’ machiavellica) Milly, il tuo modo di organizzare i licci quando utilizzi la tecnica “a scaccu” ma presumo anche e “a briabi”. Per la tecnica “a scaccu” gli elementi sono tre: su litzu maiustu, i licci che formano il disegno, su lizzigheddu. Sto cercando di immaginarmi la sequenza: Nella prima parte utilizzi due licci (su litzu maiustu che confina con il subbio d’ordito), e su lizzigheddu (quello che confina con il pettine) esegui il rimettaggio a pann’e carri (armatura a tela 1:2:1:2 ecc), esegui un piccolo bordo a pann’e carri poi arrivati a questo punto, sfili il secondo liccio (su litzu maiustu???? Cosa vuol dire sfilo?) è solo a questo punto incominci il rimettaggio per la tecnica a scaccu (utilizzando su lizzigheddu e ???).
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non sfilo su litzu maiustu ma su lizzigheddu, tolgo i licci dalla canna che li sostiene. Poi "disegno" con il rimettaggio sa mosta con i licci occorrenti, dipende da sa mosta che si vuol realizzare.
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sartinocchja
Salottino
Utente Attivo
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Inserito il - 19/12/2011 : 08:16:36
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Ok, forse ci siamo, nel tuo caso il rimettaggio ha inizio dai licci che confinano con subbio che contiene l’ordito, quindi per te quello è “su litzu maiustu” (“il nostro pann’e carri”), seguono i licci che formano il disegno, poi “su lizzigheddu”. Io il rimettaggio lo faccio partire dai licci che confinano con il pettine (trovo interessante questa differenza), per me quello è “su litzu maiustu” o “pann’e carri”. In teoria tu esegui una prima divisione dei fili a pann’e carri, poi quelli contenuti in “su lizzigheddu” li distribuisci nei licci che formano il disegno ?????? (non si complicano le cose?????). Ci sono due differenze, la prima nella fase di rimettaggio, la seconda quando si esegue il manufatto come ho detto nel mio caso mentre tesso la parte che mi appare è quella mostrata nella prima foto del campione a scaccu, però in definitiva il risultato è lo stesso (molto interessante).
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sartinocchja
Salottino
Utente Attivo
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Inserito il - 22/12/2011 : 12:28:34
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| sartinocchja ha scritto:
Milly non puoi ritornare sui tuoi passi ormai sei la nostra maestra (a breve ti faremmo avere la valutazione sull’insegnamento paura eh!!! … scherzo) … hai ragione qui impariamo tutti ...
Ti parlavo de “su scaccu imbidiosu” (“si scaccu invidiosu” come lo chiami tu devo dedurre a Santa Giusta), nella pagina precedente … è un motivo impiegato per le tovaglie, asciugamani, grembiuli, tovaglioli/salviette con cui avvolgere il pane/dolci da portare ai nonni, il tutto rifinito con delle splendide frange in macramè (trovi molti esempi nel museo di Morgongiori). Da noi è considerato il principe dei motivi decorativi realizzati con questa tecnica, esiste il detto “i, ge (ce??) no è tessiu mancu a scaccu imbidiosu!”. Io me ne sono innamorata come posso voglio realizzare una splendida tovaglia (anche se sarà difficile trovare del lino/cotone di qualità). La tessitura “a diamantina” di Nuraminis ?????, interessante … è vero ogni giorno si scoprono cose nuove. Si Milly posta l’immagine del manufatto con la tecnica a “sa fresada”, così capisco la differenza. Non sei ripetitiva … fai bene a precisare come ti muovi, come operi, cosa rappresenta per te il manufatto che realizzi ... è stimolante quando qualcuno non è d’accordo … come dici tu porta sempre a riflettere. Saluti Giovanna
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Frange asciugamano realizzato a scaccu ...
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sartinocchja
Salottino
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Inserito il - 22/12/2011 : 18:38:18
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L’arte di sfrangiare i tessuti per poi farne delle frange pare abbia origini antichissime, XVIII secolo a. C., già i Babilonesi adottavano le frange nei loro abiti, così gli Assiri e i Persiani. L’arte dei nodi oggi è un po’ sparsa in tutto il mondo, in Italia arriva attraverso gli scambi commerciali con l’Arabia tra il XIV e XV, diffondendosi in modo particole in Liguria e in Sardegna. La parola spagnola Macramè deriva dall’arabo mahramatun (fazzoletto) o da migramah (frangia per guarnizione), da cui vengono anche i termini turchi-ottomani mahrama e makrama (asciugamano o fazzoletto da capo con decorazione ricamata o tessuta). I nodi principali impiegati sono quello semplice, cordoncino, nodo piatto. In ambito tessile sono impiegate per decorare il bordo di tovaglie, asciugamani, grembiuli ecc.
Frange asciugamano “a scaccu imbidiosu”
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milly73
Salottino
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Inserito il - 26/12/2011 : 14:17:16
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Sono felicissima della mia piccola grande soddisfazione navigando in rete sempre alla ricerca di tutto ciò che riguarda la tessitura ho trovato questo blog http://www.google.it/url?sa=t&rct=j...J0pw&cad=rja
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milly73
Salottino
Utente Mentor
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Inserito il - 26/12/2011 : 14:40:11
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alcuni miei lavori tessuti in occasione del Natale
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sartinocchja
Salottino
Utente Attivo
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Inserito il - 27/12/2011 : 12:28:28
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brava Milly
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Rovanma
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Inserito il - 27/12/2011 : 17:24:19
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Tanti Auguri di Buone feste a tutti!
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sartinocchja
Salottino
Utente Attivo
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Inserito il - 27/12/2011 : 18:43:09
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Rovanma auguri di buone feste a te e a tutte le tessitrici d’Italia, … Milly possiamo utilizzare i tuoi manufatti dal tema natalizio come cartolina d’auguri ... Buon Natale!
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milly73
Salottino
Utente Mentor
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Inserito il - 29/12/2011 : 18:20:57
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Questa è un immagine a cui sono affezionata, mani che si muovono abili col telaio
Tappeti tessuti nel lontano 1930
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milly73
Salottino
Utente Mentor
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Inserito il - 29/12/2011 : 18:29:28
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Sacchetti tessuti sempre intorno al 1930 con tecnica a obraci. Tessuto a striscie con ordito in cotone e trama in lana naturale ecrù e moreto. Questo genere di manufatto veniva piegato in due e cucito sui fianchi.
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