Forum Sardegna - Il concetto di città in archeologia
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Nota Bene: I costumi femminili di Aritzo, Belvì, Desulo e Gadoni conservano uno straordinario "fossile vestimentario ". Non comprendono, infatti, gonne a ruota, amplissime, pieghettate o increspate come tutti i restanti costumi femminili dell'Isola, ma una singolare gonna a sacco. Questo tipo di gonna e' formata da due stretti teli d'orbace raccordati ai lati da due esigui gheroni trapezoidali. Si ritiene che l'indumento derivi da arcaici capi drappeggiati o formati da due pannelli rettangolari separati, utilizzati per coprire il corpo femminile dalla vita in giu.



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robur.q

Utente Senior



Inserito il - 10/02/2010 : 14:04:32  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di robur.q Invia a robur.q un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
oltre i limiti ha scritto:

…una piccola anticipazione del mio prossimo intervento.

Nella città l’individuo rinuncia a parte della sua libertà per ottenerne sicurezza e tecnologia, insomma la città offre servizi(diremo oggi). Ho tentato di spiegare nel mio secondo intervento che la delega che l’individuo fa di parte delle sue libertà e dei suoi poteri, coincide con la sua decisione di diventare prevalentemente stanziale, muta cioè le sue relazioni con la natura: chiudendo con palizzate o mura ha la possibilità di gestire meglio le risorse che può controllare, per ottenerne sicurezza per se e per le proprie famiglie e i figli possono crescere liberamente al riparo dai pericoli. Allo stesso modo può addomesticare e allevare gli animali, conservare i raccolti e lavorare i materiali per produrre manufatti , utensili e armi.In altre parole può indirizzare il proprio futuro.
Questi aspetti possono essere connessi con la demografia, a maggiore sicurezza corrispondono comunità più numerose […], ma la demografia é una conseguenza e pone problemi a posteriori e non viceversa.
Ma le comunità sarde non sembrano stare perfettamente in questo schema: intanto alcuni modi di insediamento continuano a perdurare anche quando Roma domina, e la città ha forma e identità, e sembra costruire un altro modello che consideri l’isolamento forza aggregante. Per le comunità sarde, le forme dell’insediarsi sembra andare stretta nella definizione di villaggio ma sembra anche non coincidere con la città
Forse in questo ha influito la morfologia del territorio.
Ma un altro elemento, infine, potrebbe aver influito: la metallurgia. La ricchezza di minerali può aver “forgiato” un diverso sistema di relazioni.E qui ancora si ritorna alla possibilità di modificare a proprio vantaggio il ritmo biologico. Ritengo possa essere interessante rileggere la successione dei passaggi proprio partendo dalla progressiva discontinuità offerta proprio nella capacità di insediarsi. […]


ti quoto, anche se non per l'ipotesi metallurgica, poichè questa attività era preponderante solo in parte del territorio; ciò che invece caratterizza quasi tutta la Sardegna da sempre è la dominanza del pastoralismo sull'agricoltura, che ne fa un caso pressochè unico in Italia e in tutto il bacino mediterraneo. Mi sono divertito a calcolare la densità "pecoreccia" odierna dell'isola: ha paragoni solo con alcune parti del Regno Unito e della Nuova Zelanda, dove però non si può parlare di pastoralismo ma di allevamento stanziale legato poi alla nascita dell'industria tessile in età ormai contemporanea.
Le comunità pastorali erano semi-nomadi: erano stanziali le donne ma non gli uomini; secondo me è questo il modello di aggregazione che ha prevalso nella creazione del paesaggio umano dell'isola in epoca protostorica.
Volevo inoltre chiederti se quando parli di "comunità sarde" ti riferisci alla civiltà nuragica o in genere al modello di aggregazione nella storia dell'isola








Modificato da - robur.q in data 10/02/2010 14:20:26

 Regione Sardegna  ~ Prov.: Cagliari  ~ Città: assemini  ~  Messaggi: 1124  ~  Membro dal: 06/06/2009  ~  Ultima visita: 04/05/2013 Torna all'inizio della Pagina

DedaloNur
Salottino
Utente Master



Inserito il - 10/02/2010 : 18:00:36  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di DedaloNur Invia a DedaloNur un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
oltre i limiti ha scritto:

Ancora una cosa, partendo dalle considerazioni di DedaloNur.

Le tombe o le città dei morti –stanzialità dei morti- sono antecedenti alla stanzialità dei vivi e forse potrebbe essere questa la base su cui poggiare la struttura societaria di una comunità che intende garantire non tanto la privacy ma la sicurezza. Il ritorno delle comunità nei luoghi dove si erano fermati i padri muove forse da un rapporto primordiale di appartenenza
Certo mi sorprende lo slittamento in avanti di certi manufatti edilizi e di certe tecniche costruttive, e, questo potrebbe far pensare a una sostituzione di popolazione, come dire: un modo di dare forma alle comunità non va avanti perché quelle comunità smettono di esistere.

scusa Oltre i limiti, ma non riesco a seguirti nella frase in grassetto. Qali esempi storico archeologici porti a favore della tua tesi?
Levi in un intitolato,città Antiche, riferendosi agli allineamenti a menhir, o per quelli con tombe a galleria e quindi tombe a tumolo, suggerisce la presenza di insediamenti stabili e organizzati gerarchicamente, la cui presenza archeologica è inesistente a causa dei materiali con cui eran costruiti i villaggi: legno, mattoni di fango ecc; un altro fantablog insomma..

non ricordo di aver letto che le tombe comuni precedano Los Millares; ne che le tombe di castelluccio (sicilia) precedano l'eventuale insediamento "urbano"; non mi pare d'aver letto analoghe cose per gli insedimaneti in grecia in generale, o di quelli orientali.
Potresti dnque spiegarmi il tuo punto di vista? non è che per caso alludi ala pratica di seppellire i defunti sotto le case di civile abitazione in alcune civiltà? se fosse così il tuo discorso nonmi pare estendibile...
pensa u poco agli insediamenti fenici qui in Sardegna di cui urbanisticamente parlando non ci rimane nulla, se non il tophet...non si dice per caso che il Tophet, segnali che si sia raggiunto il rango di città dando per implicito che l'insediamento fosse anteriore?

E visto che probabilmente i Shardana era popolo guerriero, forse, i loro insediamenti erano più simili a quelli dell’età del ferro che non a quella del bronzo.
Ipotesi fantasiosa ?

cioè?









Modificato da - DedaloNur in data 10/02/2010 18:01:33

  Firma di DedaloNur 
Freddie Mercury - In My Defence
http://www.youtube.com/watch?v=4TgX...ture=related

"La parola è un'ala del silenzio"Neruda.

“Ahi serva Italia, di dolore ostello, nave senza nocchiere in gran tempesta, non donna di province, ma bordello!” Dante Alighieri

 Regione Sardegna  ~ Prov.: Sassari  ~ Città: sassari  ~  Messaggi: 2565  ~  Membro dal: 15/09/2008  ~  Ultima visita: 07/10/2014 Torna all'inizio della Pagina

DedaloNur
Salottino
Utente Master



Inserito il - 10/02/2010 : 18:42:27  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di DedaloNur Invia a DedaloNur un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
robur.q ha scritto:

Mi permetto di tentare un riassunto; abbiamo elaborato diversi concetti di città:
1 - un concetto urbanistico, basato sulla nascita di borghi accentrati con un sistema di passaggi o strade, di sistemi anche rudimentali di acque di scolo e con una presa d'acqua, pozzo o altro;
2 - un concetto socio-economico, che privilegia la trasformazione di un borgo rurale in un centro con un'economia più diversificata, con prevalenza del settore terziario (commercio e servizi), e con la formazione di una classe sociale il cui status symbol non è più basato sulla proprietà di terre e di animali, ma sul consumo di beni di lusso generalmente di importazione;
3 - un concetto politico, che privilegia l'appartenenza alla Civitas, e quindi è basato sull'identità di gruppo ma anche sul controllo sul territorio esercitato dalla stessa Civitas;

I tre concetti non vanno necessariamente di pari passo;
la Civitas può esistere anche senza la formazione di un borgo accentrato, questo a sua volta può esistere senza che si abbia la terziarizzazione dell'economia.
Il secondo concetto presuppone però sia il primo che il secondo: una economia divesificata di un gruppo umano è strettamente legata all'identità urbana ed anche alla costituzione di un borgo accentrato.
A mio parere, ciò che sembra apparire della civiltà nuragica, presa nel suo complesso anche temporale è la mancanza del secondo punto e la scarsa elaborazione del primo.
Almeno, allo stato attuale delle conoscenze.
Sembra cioè che l'economia non sia in grado di sostenere nè borghi rurali particolarmente sviluppati, nè consistenti comunità di commercianti e altre figure sociali non rurali.
Questo per ciò che riguarda la forma urbana, che non ha direttamente a che fare con la consitenza demografica.

nel bronzo medio:
forme urbane in età nuragica, sono un controsenso.
organizzazione urbana sono ugualmente un controsenso.
nel bronzo recente finale, c'è qualcosa di diverso
maggiore accentramento sia dal punto di vista degli insediamenti che dal punto di vista religioso. "nascono santuari federali".

Levi nel suo libro parla anche d città "religiose" defineno tali quei centri che non hanno la loro forza nei commerci, nel potere militare economico, e neppur nella loro posizione geografica. tra gli es. più antichi alcune siti di Malta. pure le città Minoiche stando ad alcuni son nate così.

questa situazione secondo me, stava lentamente progredendo anche in Sardegna dove i santuari federali esercitavano un influenza regionale, come richiesto da Levi.
si intravedono imfatti pure tenui segnali d protorbanesimo.

questo protourbanesimo, e accentamento politico religioso esemplificato dai santuari per me rappresenta una prima incognita.

vi sarebbe l'incognita shardana. spero di non essere nuovamente tacciato di fantarcheologia se citando Garbini faccio notare che nessuno delle città fenice abbian nome fenicio, ma "shardana".

terzo, delle città fenice più arcaiche oltre al tophet, non rimangono strutture urbane.
tophet che allo stadio attuale è esclusivo del mediterraneo centrale

quarto i post-nuragici ad un certo punto si acculturano; Sant'Imbenia lo evidenzia. e non recano nelle loro tombe alcun corredo salvo rare eccezioni.

questo per me è l'orizzonte di problemi da risolvere...per parlare di città, in sardegna.











  Firma di DedaloNur 
Freddie Mercury - In My Defence
http://www.youtube.com/watch?v=4TgX...ture=related

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desi satta

Utente Medio


Inserito il - 10/02/2010 : 19:00:38  Link diretto a questa risposta  Rispondi Quotando
Faulas ha scritto:
.... Poi possiamo fare conti meramente matematici ma senza escludere che una comunità poteva essere la costruttrice di 40 nuraghi nell' arco di 200 anni come un'altra erigerne 4 nel medesimo lasso di tempo:proporzioni che esulano dalla media matematica e dal numero di individui da cui gruppo poteva essere costituito quando si vanno ad aggiungere le variabili costituite da contingenze e necessità ascrivibili al fattore umano.

Saludos


Confesso che mi ero persa questo commento, che soffre evidentemente di un errore logico. Se fosse come dici tu, dovresti trovare i segni della consistenza numerica che è stata in grado di costruire i nuraghi in un lasso di tempo così breve. Siccome non parliamo di pochi nuraghi ma di 7000, sarebbe davvero strano se avendo scavato tutti quelli che sono stati scavati, non si sia mai trovato nulla del genere.
Vedi Faulas, tu, come altri, usi la statistica in modo errato, considerando che dica sempre che i polli li ha mangiati solo uno e quindi la media è sbagliata.
Te lo dico in un altro modo: sono stati scavati un certo numero di nuraghi (pochi in confronto al numero totale, ma in zone diverse e di tipologie difefrenti) ed in nessun caso si è trovato traccia di quello che ipotizzi tu.
O in altri termini: dove sarebbero le prove, se tutti i dati dicono il contrario?

Spero non ti offenda anche tu per la questione dei polli, ma se ti offendi, mangiati un'ala e non pensarci più.








  Firma di desi satta 
desi
desi.satta@alice.it

 Regione Sardegna  ~ Città: Cagliari  ~  Messaggi: 309  ~  Membro dal: 16/04/2009  ~  Ultima visita: 16/04/2010 Torna all'inizio della Pagina

desi satta

Utente Medio


Inserito il - 10/02/2010 : 19:34:46  Link diretto a questa risposta  Rispondi Quotando
Trambuccone ha scritto:

@ Desi e Robur

Sommessamente, vorrei suggerirvi di vedere qualcosa sulla trasposizione dei dominii....da una disciplina all'altra.
Cioè, cercate di intendervi su alcune questioni di base. Magari prima privatamente.
Altrimenti finisce che per esempio: Desi pretenda che Robur produca fibule da A1 o Robur pretenda che Desi dati A1 col C14......
Sono esempi limite chiaramente......
Mi capisco?
T.


Quantrilla, trattasi di questioni irrilevanti e decisamente fuori tema. A mio parere un qualche mod. dovrebbe cancellare tutto.

In realtà il mio commento sottendeva una critica, e precisamente il fatto che si apre un topic su un argomento che si dovrebbe aver sviscerato molto bene prima di ritenerlo così importante. In altri termini, se si afferma che la costruzione delle torri richiedesse un'elevata densità di popolazione, si dovrebbe avere un'idea di quante risorse venissero impiegate... e invece si parla d'altro... però le torri sono il segno di un'elevata etc. etc.
Più o meno come Faulas (al quale ho risposto esplicitamente) che rigira la statistica senza tenere conto di quello che si tira fuori dagli scavi...
E comunque non è che ci sia da perderci il sonno.








Modificato da - desi satta in data 10/02/2010 19:40:40

  Firma di desi satta 
desi
desi.satta@alice.it

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.machiavelli.

Utente Senior


Inserito il - 10/02/2010 : 20:51:27  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di .machiavelli. Invia a .machiavelli. un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
desi satta ha scritto:
In altri termini, se si afferma che la costruzione delle torri richiedesse un'elevata densità di popolazione, si dovrebbe avere un'idea di quante risorse venissero impiegate... e invece si parla d'altro.


La costruzione delle torri richiede un elevato tenore di vita, ossia avere a disposizione un notevole numero di ore da dedicare ad attività che non riguardano la produzione di alimenti per sopravvivere. Se qualcuno sostiene che la Sardegna fosse poco popolata dovrebbe dimostrare che i 4 gatti che vivevano nell'isola erano nababbi e disponevano di una casta di schiavi numerosa al loro servizio. Mi pare più logico ipotizzare che la densità di popolazione fosse nella media dell'epoca e iniziare a considerare che la civiltà dei costruttori di torri fosse molto evoluta.








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Faulas

Nuovo Utente


Inserito il - 10/02/2010 : 21:23:33  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Faulas Invia a Faulas un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
desi satta ha scritto:

Faulas ha scritto:
.... Poi possiamo fare conti meramente matematici ma senza escludere che una comunità poteva essere la costruttrice di 40 nuraghi nell' arco di 200 anni come un'altra erigerne 4 nel medesimo lasso di tempo:proporzioni che esulano dalla media matematica e dal numero di individui da cui gruppo poteva essere costituito quando si vanno ad aggiungere le variabili costituite da contingenze e necessità ascrivibili al fattore umano.

Saludos


Confesso che mi ero persa questo commento, che soffre evidentemente di un errore logico. Se fosse come dici tu, dovresti trovare i segni della consistenza numerica che è stata in grado di costruire i nuraghi in un lasso di tempo così breve. Siccome non parliamo di pochi nuraghi ma di 7000, sarebbe davvero strano se avendo scavato tutti quelli che sono stati scavati, non si sia mai trovato nulla del genere.
Vedi Faulas, tu, come altri, usi la statistica in modo errato, considerando che dica sempre che i polli li ha mangiati solo uno e quindi la media è sbagliata.
Te lo dico in un altro modo: sono stati scavati un certo numero di nuraghi (pochi in confronto al numero totale, ma in zone diverse e di tipologie difefrenti) ed in nessun caso si è trovato traccia di quello che ipotizzi tu.
O in altri termini: dove sarebbero le prove, se tutti i dati dicono il contrario?

Spero non ti offenda anche tu per la questione dei polli, ma se ti offendi, mangiati un'ala e non pensarci più.


Ebbene Desi Desi sappi che nn mi offendo per nulla! Anzi....magari cerco di capire cosa abbia compreso di ciò che ho scritto.Ricapitoliamo:

-Consistenza numerica??? Dimmi a tuo parere quate persone dovevano essere impiegate nella costruzione di un monotorre?Quante ,qualora il materiale lapideo fosse da trasportare in loco?E in quanto tempo? Posso affermare con certezza matematica al massimo 40 e al massimo per 6/8 mesi ad opera finita.
-Prove di quello che affermerei:"Poi possiamo fare conti meramente matematici ma senza escludere che una comunità .....".Dimmi tu gli argomenti ad excludendum che rendono così balzana e scorretta la mia ipotesi.Cosa ci dicono gli scavi dei circa 1/7 dei nuraghi scavati con metodo e che formano il paniere della tua personalissima statistica?
-L' unica ad usare statistica a spron battuto ,in questi post,mi sembra sei tu;io proprio nn l' ho utilizzata,essendo per me strumento secondario a servigio della logica;
-Quando ho parlato di "una comunità poteva essere la costruttrice di 40 nuraghi nell' arco di 200 anni come un'altra erigerne 4 nel medesimo lasso di tempo", facevo un paradosso,indicandoti come certi fattori possano influenzare l' analisi statistica qualora vengano estromessi (o siano incognite) dal paniere;
-Per il resto :ipotetico il mio perorare quanto ipotizzabile il tuo enumerare in mancanza di dati accertati per la totalità di strutture in esame(in particolare ascrivibili al medesimo contesto territoriale).
-"...i polli li ha mangiati solo uno e quindi la media è sbagliata" media giusta ma logica sbagliata....Peccato:tutto petto!!!!

Ciò per non annoiare gli astanti! Bada bene,non nego l' esattezza della tua semplice formula matematica: critico solo il fatto che nel tirare le tue somme non tieni conto di dinamiche e fattori non condensabili in cifre. Allo scopo ti suggerisco di elaborare un equazione complessa con più incognite che numeri.

Saludos








 Regione Sardegna  ~ Città: iglesias  ~  Messaggi: 39  ~  Membro dal: 22/11/2009  ~  Ultima visita: 07/08/2013 Torna all'inizio della Pagina

Faulas

Nuovo Utente


Inserito il - 10/02/2010 : 21:33:33  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Faulas Invia a Faulas un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Dimenticavo:

@Desi

"...Più o meno come Faulas (al quale ho risposto esplicitamente) che rigira la statistica senza tenere conto di quello che si tira fuori dagli scavi..."

Rigiro???? Che c'è da rigirare:numero degli anni in cui si costruiva : 7000 nuraghi?Mah....









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Faulas

Nuovo Utente


Inserito il - 10/02/2010 : 22:14:16  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Faulas Invia a Faulas un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Faulas ha scritto:

desi satta ha scritto:

Faulas ha scritto:
.... Poi possiamo fare conti meramente matematici ma senza escludere che una comunità poteva essere la costruttrice di 40 nuraghi nell' arco di 200 anni come un'altra erigerne 4 nel medesimo lasso di tempo:proporzioni che esulano dalla media matematica e dal numero di individui da cui gruppo poteva essere costituito quando si vanno ad aggiungere le variabili costituite da contingenze e necessità ascrivibili al fattore umano.


Saludos


Confesso che mi ero persa questo commento, che soffre evidentemente di un errore logico. Se fosse come dici tu, dovresti trovare i segni della consistenza numerica che è stata in grado di costruire i nuraghi in un lasso di tempo così breve. Siccome non parliamo di pochi nuraghi ma di 7000, sarebbe davvero strano se avendo scavato tutti quelli che sono stati scavati, non si sia mai trovato nulla del genere.
Vedi Faulas, tu, come altri, usi la statistica in modo errato, considerando che dica sempre che i polli li ha mangiati solo uno e quindi la media è sbagliata.
Te lo dico in un altro modo: sono stati scavati un certo numero di nuraghi (pochi in confronto al numero totale, ma in zone diverse e di tipologie difefrenti) ed in nessun caso si è trovato traccia di quello che ipotizzi tu.
O in altri termini: dove sarebbero le prove, se tutti i dati dicono il contrario?

Spero non ti offenda anche tu per la questione dei polli, ma se ti offendi, mangiati un'ala e non pensarci più.


Ebbene Desi sappi che nn mi offendo per nulla! Anzi....magari cerco di capire cosa abbia compreso di ciò che ho scritto.Ricapitoliamo:

-Consistenza numerica??? Dimmi a tuo parere quate persone dovevano essere impiegate nella costruzione di un monotorre?Quante ,qualora il materiale lapideo fosse da trasportare in loco?E in quanto tempo? Posso affermare con certezza matematica al massimo 40 e al massimo per 6/8 mesi ad opera finita.
-Prove di quello che affermerei:"Poi possiamo fare conti meramente matematici ma senza escludere che una comunità .....".Dimmi tu gli argomenti ad excludendum che rendono così balzana e scorretta la mia ipotesi.Cosa ci dicono gli scavi dei circa 1/7 dei nuraghi scavati con metodo e che formano il paniere della tua personalissima statistica?
-L' unica ad usare statistica a spron battuto ,in questi post,mi sembra sei tu;io proprio nn l' ho utilizzata,essendo per me strumento secondario a servigio della logica;
-Quando ho parlato di "una comunità poteva essere la costruttrice di 40 nuraghi nell' arco di 200 anni come un'altra erigerne 4 nel medesimo lasso di tempo", facevo un paradosso,indicandoti come certi fattori possano influenzare l' analisi statistica qualora vengano estromessi (o siano incognite) dal paniere;
-Per il resto :ipotetico il mio perorare quanto ipotizzabile il tuo enumerare in mancanza di dati accertati per la totalità di strutture in esame(in particolare ascrivibili al medesimo contesto territoriale).
-"...i polli li ha mangiati solo uno e quindi la media è sbagliata" media giusta ma logica sbagliata....Peccato:tutto petto!!!!

Ciò per non annoiare gli astanti! Bada bene,non nego l' esattezza della tua semplice formula matematica: critico solo il fatto che nel tirare le tue somme non tieni conto di dinamiche e fattori non condensabili in cifre. Allo scopo ti suggerisco di elaborare un equazione complessa con più incognite che numeri.

P.s. Tutti siamo edotti sul fatto che la "densità" (abitativa o di strutture)scaturisca da una media! Quindi nn spiegarcelo più!!!

Saludos









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Trambuccone
Salottino
Utente Senior



Inserito il - 10/02/2010 : 22:21:17  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Trambuccone Invia a Trambuccone un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
1/7 dei nuraghi scavati con metodo


1000 nuraghi;

750 : sterro
200 :metodo Wheeler
48 : ?
2 : US (forse)......



T.









  Firma di Trambuccone 
Errare humanum est, perseverare autem diabolicum......et tertia non datum.

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.machiavelli.

Utente Senior


Inserito il - 10/02/2010 : 22:28:33  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di .machiavelli. Invia a .machiavelli. un Messaggio Privato  Rispondi Quotando








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Lessa
Salottino
Utente Attivo



Inserito il - 10/02/2010 : 23:32:25  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Lessa Invia a Lessa un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
sempre che i nuraghi fossero tra i 7 e gli ottomila....




ma ho letto anche di diecimila...perfino 20.000 torri (e se dico HO LETTO vuol dire "ho letto NON in blog che parlano di ufo e balle varie")









  Firma di Lessa 
"La storia scritta dai vincitori non può dire cose giuste"

Il mio Blog sulla rievocazione storica, il combattimento, e la ricostruzione Nuragica: http://sardinianwarrior.blogspot.com

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Faulas

Nuovo Utente


Inserito il - 11/02/2010 : 00:12:59  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Faulas Invia a Faulas un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Trambuccone ha scritto:

1/7 dei nuraghi scavati con metodo


1000 nuraghi;

750 : sterro
200 :metodo Wheeler
48 : ?
2 : US (forse)......



T.


Chiaramente escludendo dai 7000 quelli interrati,fuoriterra ma mai scavati,e quelli la cui presenza è solo intuibile(giusto il tanto da farli inserire nel censimento ufficiale). Ai 7000 sarebbero da aggiungere quelli distrutti del tutto e quelli inglobati nei centri urbani e quindi occultati( P.s a Carbonia rifacendo condotte ne son comparsi almeno 3...non censiti).
Ma Desi questo lo sà bene...sono informazioni che vanno oltre il preconcetto che può avere riguardo ai suoi interlocutori,o meglio ad alcuni,di questo blog!!! Tra gli alcuni annovero pure il "polletto" Faulas....








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DedaloNur
Salottino
Utente Master



Inserito il - 11/02/2010 : 09:42:41  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di DedaloNur Invia a DedaloNur un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Ma Desi questo lo sà bene...sono informazioni che vanno oltre il preconcetto che può avere riguardo ai suoi interlocutori,o meglio ad alcuni,di questo blog!!! Tra gli alcuni annovero pure il "polletto" Faulas....

il più castigato da questo "preconcetto " molto eufemisticamente parlando sono io. ma non me ne lagno... mi ricorda più che altro i tempi dell'asilo nido <<m'ha fatto la bua, io con con quello non ci parlo!>>. quindi la cosa è solo risibile.
Io ai miei avversari ho sempre rivolto l'attenzione dovuta. è obbligatorio se non si vuol ragionare coi paraocchi. ed è obbligatorio anche per un minimo di educazione.

Ciò per non annoiare gli astanti! Bada bene,non nego l' esattezza della tua semplice formula matematica: critico solo il fatto che nel tirare le tue somme non tieni conto di dinamiche e fattori non condensabili in cifre. Allo scopo ti suggerisco di elaborare un equazione complessa con più incognite che numeri.

Faulas sarebbe un consiglio saggio il tuo se non fosse che, la dimostrazione matematica, se ha più incognite che "numeri" verificabili (ovvero i dati) funziona davvero poco. Robur ha citato l'esempio della macro e micro economia. giustamente; Oltre alle leggi sulla fiducia potrei citare quella sul moltiplicatore...e su tanti altri aspetti.

io vorrei fare un altro esempio, più pertinente al mondo archeologico: alcune scuole archeologiche del passato, costituivano na sorta di equazione tra il tipo di corredo funerario e lo status sociale degli inumati.

Applicando in sostanza la forma mentis e la metodologia delle scienze positive si concludeva che ad inumato senza corredo corrispondeva un "povero", viceversa, ad inumato con corredo, corrispondeva un ricco.

Concetto cristallino ed elegantissima simmetria logica...; non troppo lontano dal n.nuraghi/nuragici

naturalmente pure io sto sintetizzando... per non tediare e non andare troppo O.t.

purtroppo il ragionare di sopra, e la forma mentis che si rivolgeva esclusivamente al metodo delle scienze positive otteneva null'altro che teorie fittiziamente scientifiche e pericolosissime ( ai fini di scansare pregiudizi) certezze.
infatti entrò in crisi quando qualcuno, ha fato notare come nell'ambito dei corredi funerari entrasse in gioco l'ideologia. Si è per es. appurato come società ricchissime spesso fanno a meno di corredi funerari. Gli esempi sono tantissimi. mentre società poverissime, e poco più che tribali tendono ad incrementare i corredi.

per di più la "riccheza" e lo status dell'inumazione dipendono oltre che dal corredo dal rito; noi del rito possiamo vedere solo una minimissima parte, quella finale. un pasto sfarzoso, una cerimonia con moltitudini di partecipanti, e offerte agli dei non depositate nella tomba o deperibili, le processioni, non lasciano granchè traccia...; quindi gli archeologi in questo caso come in quello sulle costruzioni effimere (Levi Docet..) sono costretti a considerare pure quello che non si può vedere..se non vogliono cadere in certi schematismi. d'altronde l'invisibile è considerato pure dai fisici..per tentare di penetrarlo. qui invece si accusa di fantarcheolgia.

Ricordo cmq le parole di Sirigu/Balck a cui rinvio...sperando sia l'ultima vlta...che si debba intervenire sull'argomento.
infine:
quale equazione sia pur complessa, può misurare l'ideologia?









Modificato da - DedaloNur in data 11/02/2010 10:06:47

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tholoi
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Il titolo è sempre "Il concetto di città in archeologia"









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