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robur.q
Utente Senior
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Inserito il - 19/12/2009 : 20:56:50
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non sono un tecnico come Andrew1 e non mi metto a fare calcoli difficili di produttività degli impianti, di livelli di emissioni ecc. però mi sento di dire alcune cose: 1 - l'ambientalismo è un'ideologia politica e come tale Dio ce ne guardi: ottenebra i cervelli e impedisce di affrontare i problemi con realismo; tipico esempio questa storiaccia vergognosa del Global Warming che non ha una seria dimostrazione scientifica ma che serve ai politici per pavoneggiarsi in eleganti meetings e a buttare soldi di Pantalone; 2- la Sardegna ha bisogno di energia per le sue città e per le sue industrie (e di grandi industrie energivore ce ne sono forse di più che in Friuli); le tecnologie alternative non sono efficienti, non ancora almeno; che l'Andalusia produca il 75 % del suo fabbisogno con energie rinnovabili mi sembra una grande panzana: sono 8 milioni di abitanti, numerose grandi città, semplicemente impossibile... 3 - non sono virtuoso come Andrews1: io il condizionatore lo uso eccome, anche perchè da queste parti fa i 40° e a Udine forse no; oggi si fa presto a sparare contro le grandi industrie, col senno di poi, ma 40 anni fa erano il miraggio per tanta gente che aveva conosciuto solo le dure fatiche della campagna e della miniera: chiedete ai vostri genitori o nonni; 4 - ripeto, non sono in grado di fare conti, ma, siamo sicuri che produrre bottiglie di vetro sia più energivoro che produrne di plastica? ne dubito, senza contare che l'inquinamento da vetro è di gran lunga più pericoloso! Se siete mamme di cosa avete paura per vostro figlio, di bottiglie di plastica o di cocci di bottiglie di birra spaccate e disperse dappertutto?
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sonos
Utente Attivo
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Inserito il - 20/12/2009 : 15:06:01
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| andrew1 ha scritto:
...Ripeto ... consideriamo l'inquinamento totale ad esempio di 10mq di pannelli, minimo necessario per una casa.
Quanti Kg di CO2 producono dal primo giorno che vanno in produzione all'ultimo giorno che vengono dismessi? (và calvolata la produzione, il trasporto, lo smaltimento ecc) e quanti Kg di CO2 fanno risparmiare durante i 15-20 anni di utilizzo?
Tutto questo viene descritto dal coefficiente che indicavo, e risulta molto basso, come dire che sarà pure vero che in 15-20 anni producono energia pulita, ma le emissioni residue per produrla sono più alte di quelle che fanno risparmiare.
E' come il discorso dell'auto Euro 0 o auto Euro 5, a conti fatti, una Euro 0 inquina di meno di una Euro 5, perchè l'euro 0 esiste già, l'Euro 5 bisogna costruirla quindi trasportare materiali, pezzi ecc ecc e siccome viaggia tutto su gomma ecc ecc la Euro 5 inquina di più di una Euro 0. |
Continuo a non vedere dati che suffraghino queste parole. Comunque, l'Euro 0 (per esempio) non è stato creato dal nulla: sono stati cercati e lavorati i materiali, assembalti i pezzi, trasportati quindi ha già inquinato in fase di costruzione e continua ad inquinare, più dell'Euro5, in fase di utilizzazione; considerando poi che il progresso tecnologico aumenta l'efficenza (e di conseguenza diminuisce l'inquinamento), l'intero discorso mi pare azzardato
Resto in attesa di conoscere i costi reali di 1 KWh da nucleare...
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sonos
Utente Attivo
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Inserito il - 20/12/2009 : 15:18:26
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| robur.q ha scritto:
non sono un tecnico come Andrew1 e non mi metto a fare calcoli difficili di produttività degli impianti, di livelli di emissioni ecc. però mi sento di dire alcune cose: 1 - l'ambientalismo è un'ideologia politica e come tale Dio ce ne guardi: ottenebra i cervelli e impedisce di affrontare i problemi con realismo; tipico esempio questa storiaccia vergognosa del Global Warming che non ha una seria dimostrazione scientifica ma che serve ai politici per pavoneggiarsi in eleganti meetings e a buttare soldi di Pantalone; 2- la Sardegna ha bisogno di energia per le sue città e per le sue industrie (e di grandi industrie energivore ce ne sono forse di più che in Friuli); le tecnologie alternative non sono efficienti, non ancora almeno; che l'Andalusia produca il 75 % del suo fabbisogno con energie rinnovabili mi sembra una grande panzana: sono 8 milioni di abitanti, numerose grandi città, semplicemente impossibile... 3 - non sono virtuoso come Andrews1: io il condizionatore lo uso eccome, anche perchè da queste parti fa i 40° e a Udine forse no; oggi si fa presto a sparare contro le grandi industrie, col senno di poi, ma 40 anni fa erano il miraggio per tanta gente che aveva conosciuto solo le dure fatiche della campagna e della miniera: chiedete ai vostri genitori o nonni; 4 - ripeto, non sono in grado di fare conti, ma, siamo sicuri che produrre bottiglie di vetro sia più energivoro che produrne di plastica? ne dubito, senza contare che l'inquinamento da vetro è di gran lunga più pericoloso! Se siete mamme di cosa avete paura per vostro figlio, di bottiglie di plastica o di cocci di bottiglie di birra spaccate e disperse dappertutto? |
Facile affermare che le cose scritte son sbagliate, ma dovresti anche dimostrare che le tue negazioni siano veritiere. E' stato già ricordato, comunque: informarsi bene è doveroso oltre che utile per formarsi un punto di vista più corretto e meno superficiale...si evitano discorsi demagogici e populistici. Per esempio, pensa a come si costruiva (e si costruisce) in quei paesi con temperature molto più elevate delle nostre (oddio anche in Sardegna si possono ancora avere esempi efficienti seppur tradizionali) in modo da avere condizioni di comfort più che accettabili spendendo poca energia e scordandosi dei condizionatori.
Cercate di supportare le vostre parole con fatti, dati ed informazioni precise e verificabili...altrimenti sono solo parole al vento che francamente mi stanno un pò stancando.
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desi satta
Utente Medio
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Inserito il - 20/12/2009 : 15:29:00
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| sonos ha scritto:
| andrew1 ha scritto:
...Ripeto ... consideriamo l'inquinamento totale ad esempio di 10mq di pannelli, minimo necessario per una casa.
Quanti Kg di CO2 producono dal primo giorno che vanno in produzione all'ultimo giorno che vengono dismessi? (và calvolata la produzione, il trasporto, lo smaltimento ecc) e quanti Kg di CO2 fanno risparmiare durante i 15-20 anni di utilizzo?
Tutto questo viene descritto dal coefficiente che indicavo, e risulta molto basso, come dire che sarà pure vero che in 15-20 anni producono energia pulita, ma le emissioni residue per produrla sono più alte di quelle che fanno risparmiare.
E' come il discorso dell'auto Euro 0 o auto Euro 5, a conti fatti, una Euro 0 inquina di meno di una Euro 5, perchè l'euro 0 esiste già, l'Euro 5 bisogna costruirla quindi trasportare materiali, pezzi ecc ecc e siccome viaggia tutto su gomma ecc ecc la Euro 5 inquina di più di una Euro 0. |
Continuo a non vedere dati che suffraghino queste parole. Comunque, l'Euro 0 (per esempio) non è stato creato dal nulla: sono stati cercati e lavorati i materiali, assembalti i pezzi, trasportati quindi ha già inquinato in fase di costruzione e continua ad inquinare, più dell'Euro5, in fase di utilizzazione; considerando poi che il progresso tecnologico aumenta l'efficenza (e di conseguenza diminuisce l'inquinamento), l'intero discorso mi pare azzardato
Resto in attesa di conoscere i costi reali di 1 KWh da nucleare...
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E aspetterai ancora a lungo. Alla conclusione di tanti ragionamenti, di dare qualche dato non se ne parla nemmeno, nella migliore tradizione di chi parla per sentito dire. Si vede che la segretaria è in vacanza. Te la senti di aspettare che passi l'Epifania?
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robur.q
Utente Senior
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Petru2007
Moderatore
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Inserito il - 20/12/2009 : 16:21:40
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| robur.q ha scritto: oggi si fa presto a sparare contro le grandi industrie, col senno di poi, ma 40 anni fa erano il miraggio per tanta gente che aveva conosciuto solo le dure fatiche della campagna e della miniera:
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Il problema non è il fatto che ci sia il "senno di poi", ma il fatto che non ci fu il "senno di prima" I risultati sono sotto gli occhi di tutti, sia in termini di degrado ambientale che di occupazione disoccupazione...
| Se siete mamme di cosa avete paura per vostro figlio, di bottiglie di plastica o di cocci di bottiglie di birra spaccate e disperse dappertutto?
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Premesso che non sono mamma (o papà) di nessuno, ma se lo fossi non mi preoccuperei solo per i miei figli. In ogni caso mi preoccupa soprattutto il fatto che ci sia gente che va in giro a sparpagliare plastica, cocci di vetro e altre porcherie.
Però mi pare che si stia scivolando nell'OT...
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Modificato da - Petru2007 in data 20/12/2009 16:22:51 |
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Nuraghe Succuronis
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robur.q
Utente Senior
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Inserito il - 20/12/2009 : 18:04:18
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facile a dirlo oggi Petru, anche con le conoscenze sull'inquinamento di cui allora poco si sapeva; io ho passato molte delle mie estati da bambino a Portoscuso negli anni '60 e '70 perchè mio padre lavorava lì e ti assicuro che la differenza della qualità della vita tra Portoscuso e i paeselli agricoli dell'interno era abissale, forse oggi ne abbiamo perso memoria, ma c'era gente che non ce la faceva a campare, che viveva nella miseria materiale e culturale più spaventosa, per i quali un posto in fabbrica era un miraggio!! Ci siamo dimenticati delle centinaia di migliaia di sardi emigrati allora per garantirsi la semplice sopravvivenza? abbiamo una memoria storica corta
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Petru2007
Moderatore
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Inserito il - 20/12/2009 : 18:31:40
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@ Robur... Visto che si parla di qualità della vita, non penso minimamente di fare paragoni tra chi vive fra i fumi puzzolenti delle ciminiere e chi invece vive lontano da queste realtà, ma in ambienti sicuramente più salubri. Fabbriche di veleni che sono nate e che sopravvivono solo grazie a cospicui contributi finanziari, a spese della collettività, per ingrassare pochi "fortunati", e produrre disoccupazione e patologie oncologiche a danno di molti "poveri diavoli", come si è fatto con i petrolchimici del passato e come si vuole fare con le centrali nucleari. Se questo è migliorare la qualità della vita, magari inseguendo improbabili sogni di ricchezza... evidentemente le cavolate del passato non ci hanno insegnato niente... conservare la memoria storica dovrebbe servire anche a questo...
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robur.q
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Inserito il - 20/12/2009 : 20:49:19
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ripeto Petru, parli col senno di oggi non con quello di allora! è ovvio che oggi non ci affideremmo più a quel tipo di sviluppo ed è gravissimo riproporlo o continuare a farlo sopravvivere in maniera antieconomica. ma ti assicuro che le campagne di allora non erano affatto salubri (in senso lato), sennò la gente non ne sarebbe scappata a frotte per andare a lavorare in industrie puzzolenti ma che ti garantivano un reddito minimo per la tua famiglia, che le campagne non ti davano. Quella industrializzazione ha permesso alla nostra economia di crescere e svilupparsi, ha creato reddito, ha implementato conoscenze tecnologiche, ha permesso a milioni di persone di sognare un futuro che altrimenti neppure potevano immaginare; è vero, oggi ne paghiamo le conseguenze, e soprattutto le pagano chi ci ha lavorato (io tra le altre cose mi occupo per lavoro anche di Asbestosi che non è uno scherzo), ma era un passaggio inevitabile, senza di esso oggi non potremmo permetterci di scegliere!
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Petru2007
Moderatore
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Inserito il - 20/12/2009 : 21:11:19
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| robur.q ha scritto: Quella industrializzazione... ha creato reddito....
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Non certo alla Sardegna e ai sardi... visto che ancora oggi stiamo dibattendo gli stessi argomenti... e la gente continua a emigrare o va a fare il carabiniere...
Una centrale nucleare (o forse più) non migliorera la qualità della vita in Sardegna, così come non l'hanno migliorata le raffinerie, le petrolchimiche e le altre porcherie che ci hanno propinato con il miraggio/ricatto dei posti di lavoro. Qualsiasi tentativo di rilancio economico non può prescindere dalla salvaguardia dell'ambiente...
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robur.q
Utente Senior
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Inserito il - 20/12/2009 : 21:34:07
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l'ha migliorata, l'ha migliorata eccome lasciatelo dire da uno che l'ha potuta vedere, sono vecchio per oggi hai ragione, non possiamo tellerare uno sviluppo che prescinde dall'ambiente in cui viviamo. Ma qua stiamo proprio discutendo sulla rischio ambientale delle centrali nucleari, cercando di non avere pregiudizi ideologici.
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Petru2007
Moderatore
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Inserito il - 20/12/2009 : 22:10:36
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Beh anch'io non sono più un ragazzino...
La tua citazione di prima mi ha fatto venire alla memoria un argomento del quale si discuteva molti anni fa. Mi riferisco a prodotti tipo Eternit e al suo famigerato componente: l'amianto. Le argomentazioni dei nuclearisti a volte ricordano quelle che a suo tempo portavano avanti gli amiantisti. Il risultato fu che quantunque si sapesse che tale prodotto era fortemente cancerogeno si è continuato a produrlo fino a pochi anni fa; non vado oltre nel problema perchè tra l'altro ci sono ancora alcuni processi relativi in corso. Però una cosa mi preme sottolineare: l'enormità delle spese che devono sostenere i Comuni nei quali ricadevano le fabbriche di eternit, al fine di bonificare le zone inquinate dalle polveri d'amianto, che la fabbrica disperdeva nell'ambiente tramite appositi ventilatori. Ora mi chiedo, se una semplice fabbrica di manufatti in cemento causa così tante spese per la sua bonifica, quanto verrà a costare lo smaltimento di scorie prodotte da una centrale nucleare, considerato che i tempi di smaltimento sono molto più lunghi e che il prodotto è sicuramente più pericoloso?
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andrew1
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Inserito il - 20/12/2009 : 22:22:53
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Purtroppo non mi permettono di pubblicare i dati che sono di proprietà dell'Università di Trieste e del CERN, posso solo linkare questi che ormai sono assodati e che cmq danno una idea:
http://www.webdomino.it/EnergiaFotovoltaica.asp
rimane valido l'invito a venire qui che vi porto sugli impianti, da dove si capisce "quanto" producono.
Comunque assodato che:
- ci serve più energia perchè non siamo disposti a rinunciare a nulla; - non vogliamo le centrali nucleari
mi dite con cosa cavolo la produciamo questa energia che ci serve??? Nessuno ha ancora risposto ...
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robur.q
Utente Senior
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Inserito il - 21/12/2009 : 18:33:01
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io penso che si debba discutere sulla via nucleare senza pregiudizi o paure ingiustificate, ma facendo i conti per bene, valutando costi e benefici; e non dimenticando che i tempi di realizzazione di una centrale nucleare sono piuttosto lunghi! che non significa non progredire anche con le cosiddette fonti rinnovabili; però se per produrre energia solare dobbiamo sacrificare enormi estensioni di territorio (ho letto 800 ettari di pannelli per una città come Sassari), forse, anche dal punto di vista ambientale, meglio il nucleare
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Modificato da - robur.q in data 21/12/2009 18:33:51 |
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sonos
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Inserito il - 12/01/2010 : 09:48:48
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E' passato un pò di tempo...io ancora aspetto di conoscere quanto realmente costa 1 kWh di energia elettrica prodotta con il nucleare. Senza questo dato parlare di "convenienza" dell'energia prodotta dal nucleare mi sembra quantomeno inopportuno
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