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Turritano
Utente Virtuoso
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Inserito il - 16/02/2010 : 13:14:18
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| robur.q ha scritto:
Ok ragazzi, pace fatta eppoi non ho mica detto che voglio la centrale nucleare in Sardegna .......... Per Turri Ti è piaciuta l'immagine dei tuguri di fango? Oggi il ladiri va pure di moda, trattato con mezzi moderni ha pure dei pregi, ma con piogge violente si scioglieva (vedi alluvione in campidano del 1889), e poi non era molto salubre: io ho fatto in tempo a vedere povere case in ladiri, e penso che la parola tuguri non sia sprecata.
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Pace fatta , anche se mi sembra non sia mai stata messa in discussione
Ribadisco: una centrale nucleare è una cosa pericolosa e io ne farei volentieri a meno per i motivi anzidetti. Non ci serve. Oggi possiamo sfruttare altre energie naturali e rinnovabili molto abbondanti in Sardegna. Il progresso si muove in quella direzione. Non ci serve. L'"eventuale" (anzi "sicuro") sovrapiù di energia verrebbe dirottato altrove, magari ben lontani da eventuali perdite radioattive. Ricordo il "Black Out" avvenuto diversi anni fa in Italia, dove improvvisamente tutto si è fermato. In Italia, non in Sardegna che, grazie a Dio, non era collegata alla rete italiana. Ladiri: si proprio quello pensavo, quando ripetevo la parola "tuguri di fango". Però un tugurio è sempre un tugurio, indipendentemente dal materiale con cui è stato costruito: argilla cruda, legno, pietra, cemento mattoni e chissà cos'altro: sono sempre da evitare per una vita dignitosa. Ma, come tu stesso accenni , i "ladiri" oggi si stanno giustamente rivalutando per gli enormi vantaggi (se fatti bene sono duraturi e per niente insalubri) ad impatto ambientale zero, dei mattoni di argilla cruda mischiata con paglia. E non solo in Sardegna. Questo mi fa piacere Turritano
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Modificato da - Turritano in data 16/02/2010 13:15:17 |
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Turritano
Utente Virtuoso
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Inserito il - 16/02/2010 : 14:02:43
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| Nevathrad ha scritto: ...... E se accadesse un disastro grave in Francia, pensi veramente che noi ce la scamperemmo????? E in questo disastro conto terzi cosa faremmo? Tanto ormai si tratta di scegliere se ci necessita un disastro "una botta e via" come quello nucleare oppure morire un po' al giorno come avviene a Sarroch, a .......
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..... .......
Le ricadute radioattive di un disastro nucleare in Francia si avrebbero anche da noi: abbiamo avuto ricadute di radioattività per il disastro di Cernobyl, nella lontana Ucraìna, figuriamoci se avvenisse in Francia … Però… però … anche la Francia non è la Sardegna. La Francia è grande: bisogna vedere in quale zona sarebbe la centrale interessata. Poi molto dipende dai venti: se sono meridionali, settentrionali od orientali a noi poco ci tocca, se arriva il maestrale arriverebbe anche la radioattività e ci cadrebbe addosso se, oltre al maestrale si avessero anche delle piogge. Ma questo è un discorso quasi marginale. Mi spiego: un conto è avere una bomba sotto la sedia in cui sono seduto, un altro è se la bomba è sotto la sedia di un vicino di casa. Nel caso di una esplosione accidentale (il vicino mi perdoni) io me la caverei solo con un grande spavento e i vetri rotti, mentre lui … Di Sarroch, di Portovesme (il “Piombello del Sulcis” ne è un esempio) e, perché dimenticarlo?, anche P. Torres, ne abbiamo già parlato. Sono sistemi di produzione che danno lavoro a migliaia di persone, ma non sono proprio indicati per una vita sana. D’accordo… Ma occorre precisare: 1 non sono sistemi che producono energia ma , al contrario, ne consumano ; 2 Uno quel lavoro se lo ha scelto, non è obbligato a subirlo 3 Sono ormai industrie di tipo obsoleto 4 Cosa più importante, gli effetti nocivi, l’inquinamento di quelle attività sono limitate nel tempo e nello spazio.
Sintetizzando: un “eventuale” (attenzione: “eventuale”) disastro nucleare in Sardegna renderebbe invivibile tutta l’isola per migliaia e migliaia di anni. Non mi sembra esattamente la stessa cosa. E poi perché? Per produrre energia che a noi non serve, un tipo di energia che, come giustamente ha osservato Lucca, sta diventando obsoleta e la cui materia prima (l’uranio) non è illimitato, ma è illimitato invece l’inquinamento delle scorie e di quello che rimane in una centrale dismessa. Naturalmente dovremmo caricarci questo onere sotto il ricatto di posti di lavoro e sempre in nome di una fantomatica e di comodo “solidarietà nazionale”? Non è cambiato nulla nei secoli, e noi non abbiamo imparato nulla. Eppure sistema è vecchio, sempre il solito : “Pingi la legna e portala in Sardegna”. No, grazie Turritano
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Modificato da - Turritano in data 16/02/2010 14:04:34 |
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Nevathrad
Utente Maestro
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Inserito il - 17/02/2010 : 13:47:39
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| Turritano ha scritto: Però… però … anche la Francia non è la Sardegna. La Francia è grande: bisogna vedere in quale zona sarebbe la centrale interessata. Poi molto dipende dai venti: se sono meridionali, settentrionali od orientali a noi poco ci tocca, se arriva il maestrale arriverebbe anche la radioattività e ci cadrebbe addosso se, oltre al maestrale si avessero anche delle piogge. Ma questo è un discorso quasi marginale. Mi spiego: un conto è avere una bomba sotto la sedia in cui sono seduto, un altro è se la bomba è sotto la sedia di un vicino di casa. Nel caso di una esplosione accidentale (il vicino mi perdoni) io me la caverei solo con un grande spavento e i vetri rotti, mentre lui … |
Io invidio le tue certezze granitiche, riesci perfino a sapere che grazie ai venti non avremmo granchè ricadute... Essere seduti o meno sulla bomba non diminuisce certo la pericolosità dei possibili avvenimenti, perchè la distanza con la Francia è talmente breve che sarà come se avvenisse da noi... Ah dimenticavo però che si ragiona con la sempre ottima posizione "Cicero pro domo sua" e perchè naturalmente la Liguria, la Val d'Aosta, il Piemonte, ecc. non sono regioni italiane, stanno lassù e chissenefrega.... not in my yard!!!
| Sintetizzando: un “eventuale” (attenzione: “eventuale”) disastro nucleare in Sardegna renderebbe invivibile tutta l’isola per migliaia e migliaia di anni. Non mi sembra esattamente la stessa cosa. E poi perché? Per produrre energia che a noi non serve, un tipo di energia che, come giustamente ha osservato Lucca, sta diventando obsoleta e la cui materia prima (l’uranio) non è illimitato, ma è illimitato invece l’inquinamento delle scorie e di quello che rimane in una centrale dismessa. Naturalmente dovremmo caricarci questo onere sotto il ricatto di posti di lavoro e sempre in nome di una fantomatica e di comodo “solidarietà nazionale”? |
Un disastro nucleare in Francia provocherebbe danni gravi anche da noi, e sia che durino cento anni o centomila anni non c'è differenza alcuna. Il ricatto sarebbe lo stesso e l'onere sarebbe lo stesso (sto parlando di principi, naturalmente) delle nostre industrie fallimentari di cui la comunità italiana tutta si fa carico.
| Non è cambiato nulla nei secoli, e noi non abbiamo imparato nulla. Eppure sistema è vecchio, sempre il solito : “Pingi la legna e portala in Sardegna”. No, grazie |
E qui siamo perfettamente d'accordo Turri, non è cambiato nulla... (anche se ci stiamo riferendo a cose diverse).
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robur.q
Utente Senior
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Inserito il - 17/02/2010 : 13:55:33
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a proposito il verde (si fa per dire, mica è marziano) presidente USA, Obama, gran cavaliere contro il global warming, ha appena annunciato la costruzione di una sventagliata di nuove centrali nucleari. Si dice che le voglia costruire a Puertorico (vabbè, questa era bruttina, scusa Turri, sono un monellaccio)
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Modificato da - robur.q in data 17/02/2010 13:57:29 |
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Nevathrad
Utente Maestro
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Inserito il - 17/02/2010 : 17:28:39
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Fosse stato a PuertoTorres sarebbe stato peggio!!!
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Turritano
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Inserito il - 17/02/2010 : 19:49:44
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| robur.q ha scritto:
a proposito il verde (si fa per dire, mica è marziano) presidente USA, Obama, .....
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Monellaccio (ossia "pitzinnu pizoni") tu? sarà una tua impressione
“Bruttina”? direi freddina, insipida … insomma: “sgiàbbiddina”, si commenta da sola. In quanto a me, non mi fa né caldo né freddo Per il resto … non mi sembra che Il “verde” Obama sia presidente della Sardegna… Comunque, se fosse vero, il "verde Obama" si comporterebbe non diversamente dagli italiani e, i portoricani (quelli che decidono, ovviamente), non diversamente dai sardi . In ogni modo... non sono affari miei Turritano
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Modificato da - Turritano in data 17/02/2010 20:10:57 |
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Turritano
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Inserito il - 17/02/2010 : 19:50:22
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| Nevathrad ha scritto: Io invidio le tue certezze granitiche, riesci perfino a sapere che grazie ai venti non avremmo granchè ....
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Prima di tutto non mi piace la polemica fine a se stessa, poi non mi piace l'accanimento che dimostri verso chi non la pensa come te, quasi da farne un puntiglio personale, né sentire o ripettere all'infinito le stesse cose. Tutto questo è ben diverso da un discorso o un civile scambio di opinioni.
“Le mie certezze granitiche”? perché quelle tue o degli altri di cosa sono, di ricotta? ….. Dì che non cole condividi e fai prima. E poi non sono “mie” certezze, ma dati di fatto. Quando è scoppiata la centrale di Cernobyl si sono avute ricadute in Sardegna perché proprio in quel periodo soffiavano venti da Nord Est e, contemporaneamente si sono avute piogge. Si sono inquinati i pascoli e abbiamo bevuto latte inquinato da polvere radioattiva. Noi non lo sapevamo. Ce lo hanno detto dopo. Ma i dati delle analisi sono ancora oggi disponibili. Si temevano alla media distanza (di tempo) un aumento dei tumori alla tiroide, ma fortunatamente questo aumento non si è verificato. E insisti con la distanza dalla Francia, “talmente breve che è come se avvenisse da noi” , caspita, questa sì che è una “certezza”! sarebbe come sostenere che tutta l’Ucraìna oggi è contaminata ed invivibile e invece non è così: il danno vero, quello permanente, lo subisce la zona circostante alla centrale, diciamo grosso modo 50, 100 di km di raggio. Ovviamente, più ci si allontana, minore è il danno. "Cicero pro domo sua" e perché naturalmente la Liguria, la Val d'Aosta, il Piemonte, ecc. non sono regioni italiane, stanno lassù e chissenefrega.... not in my yard!!!” Non ho capito bene? Si da il caso “sa domo mia” sia la Sardegna, non la Liguria, la Versilia La Savoia o la Patagonia. Oristano, sino a prova contraria è in Sardegna, altrimenti non avrei perso il mio tempo a partecipare a questa discussione, dove chi non è della tua opinione viene ridicolizzata (o almeno ci tenti). “Chissenefrega” l’hai detto tu, non io. Non ho capito: perché dovrei preoccuparmi dei problemi degli altri quando i miei bastano e avanzano? Se tu sei tanto altruista, buon pro ti faccia, ma non pretendere che lo siano anche gli altri. È poi perché pensare sempre all’Italia? Perché non pensare anche agli altri? Gli africani, i cinesi e gli indonesiani, non sono anche loro esseri umani? Sarebbe cosa buona e giusta, ma cosa ci posso fare: io mica sono un missionario. Tu puoi pensarla come vuoi ma io, se permetti, sono solidale con la “mia gente” e, secondo una “mia granitica opinione” (attenta: “opinione”, non certezza!), mi dispiace per te, non sento l’Italia come uno stato diverso dalla Francia o dalla Spagna. Ma questo è un altro discorso, che non intendo continuare né in questa sede né in questi termini. Il discorso con te finisce qua: tu tieniti le tue opinioni “di ricotta”, che io mi tengo le mie “granitiche” certezze (?) Turritano
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Modificato da - Turritano in data 17/02/2010 19:52:03 |
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Nevathrad
Utente Maestro
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Inserito il - 17/02/2010 : 23:00:25
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Io ho solo espresso il mio pensiero come tu hai fatto col tuo, se ci vedi una vis polemica non so cosa dirti, ma non ti sei accorto nemmeno che la prima frase era assolutamente scherzosa. Una cosa certa è che la vis polemica, soprattutto se fine a se stessa, non piace a me, quindi non preoccuparti, il post non avrà seguito.
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Bidus
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Inserito il - 18/02/2010 : 14:42:36
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Poveri noi...da certi commenti si capisce il disorientamento che anno molti sardi: Obama non ha deciso di impiantare una centrale nucleare alle Hawai o Portorico, ma nello setrminato territorio degli States. Qualcuno dice che se scoppia una centrale in Francia siamo fregati lo stesso quinti tanto vale... Credo sia vero che le centrali atomiche siano relativamente sicure, ma se ne scoppia una in Francia noi siamo anche relativamente distanti da sentirci un po' più sicuri. Vorrei ricordare che non siamo in Piemonte. Se scoppia una centrale atomica in Franza... c...i loro! Se l'Italia ha bisogno di energia...c...i loro, noi abbiamo già dato e stiamo ancora dando. Basta con il servilismo. Il criterio per cui la Sardegna è stata scelta per impiantare una centrale è anche perchè c'è una bassa densità abitativa. Cosa sottintende questo? Che del tutto sicure non sono, che in caso di incidente creperanno meno persone e il maetrale porterà le radiazioni lontano dalla penisola. In caso di incidente il popolo sardo avrà serie probabilità di estinguersi. Qualcuno mi garantisce che non averrà MAI? Diamo per certa questa garanzia. Vi sembra compatibile un tipo di sviluppo simile in una terra come la nostra? In una zona che verrebbe compromessa per sempre la sua naturale vocazione turistica e culturale. Nucleare significherebbe unica forma di sviluppo con tutti i suoi limiti e morte per tutte le altre aspirazioni turistiche, agricole, culturali. Un autentico nonsenso...un crimine per una zona così ricca di storia e natura. Quando la finiamo di autocastrarci in questo modo? Tutto perchè cosa?... Perché qualche genio allogeno ha deciso che quella deve essere la nostra strada. Sto iniziando seriamente a credere a chi dice che noi sardi siamo un popolo senza midollo altrochè mito di fierezza e balentia. Sull'Unione di oggi viene riportata un intercettazione a Cappellacci che dice in sostanza che i sardi sono un grande limite per la Sardegna. Io ho motivazioni diverse dalle sue, però la penso anch'io così.
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Modificato da - Monteferru in data 18/02/2010 14:54:19 |
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robur.q
Utente Senior
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Inserito il - 18/02/2010 : 15:27:15
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mamma mia che filippica abbiamo giò dato e stiamo dando.... cosa e a chi? non credo ci sia alcuna regione d'Italia che non abbia le sue brave industrie inquinanti, le sue servitù militari (che ne dici del Friuli?); devo dire che non capisco quest'acredine, l'espressione "sono c.... loro" mi fa rabbrividire; mi domando quali siano le ragioni di questa rabbia; non siamo l'ultima regione d'Italia, i nostri guai economici e sociali sono assai inferiori di quelli del sud; allora? forse il punto è che lo stato centralista è un rullo compressore nei confronti delle culture locali, e noi sardi abbiamo un'identità forte che lo stato non riconosce, ma perchè questi toni da guerra civile o addirittura di "autorazzismo": "popolo senza midollo"..... A CHI? p.s.: non sono affatto disorientato, ho le idee chiare e ho a cuore il bene della mia patria assai più di te, anche se ho idee agli antipodi delle tue
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Bidus
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Inserito il - 18/02/2010 : 20:14:42
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Qual'è la tua patria, Robur? Chiariamo questo così ci capiamo meglio. Non ho nessuna acredine, il fatto è che tu ragioni su coordinate che per me non hanno senso: regione d'Italia; regione del sud... almeno la geografia dovrebbe lasciare pochi dubbi. Mi piacerebbe si facesse un passo avanti e si ragionasse finalmente in termini di nazione sarda senza nessuna ambiguità. Io ho un forte sentire indipendentista, voglio bene all'Italia, ma mi interessano di più i problemi della Sardegna. E' su questo che non riusciamo mai a concentrarci perché... perché siamo in Italia, perchè l'Italia ha bisogno. Dimmi onestamente, cosa darà una centrale nucleare ai sardi a parte qualche misero posto di lavoro CLIENTELARE? L'autodeterminazione dei sardi è per me l'unico presupposto sul quale dobbiamo ragionare.
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robur.q
Utente Senior
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Inserito il - 18/02/2010 : 20:55:22
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| Bidus ha scritto:
Qual'è la tua patria, Robur? Chiariamo questo così ci capiamo meglio. Non ho nessuna acredine, il fatto è che tu ragioni su coordinate che per me non hanno senso: regione d'Italia; regione del sud... almeno la geografia dovrebbe lasciare pochi dubbi. Mi piacerebbe si facesse un passo avanti e si ragionasse finalmente in termini di nazione sarda senza nessuna ambiguità. Io ho un forte sentire indipendentista, voglio bene all'Italia, ma mi interessano di più i problemi della Sardegna. E' su questo che non riusciamo mai a concentrarci perché... perché siamo in Italia, perchè l'Italia ha bisogno. Dimmi onestamente, cosa darà una centrale nucleare ai sardi aarte qualche misero posto di lavoro CLIENTELARE? L'autodeterminazione dei sardi è per me l'unico presupposto sul quale dobbiamo ragionare.
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la mia patria è la Sardegna, visto che sono nato e sempre vissuto qui, e così la mia famiglia da innumerevoli generazioni!! ma questo non significa affatto che ritenga che le prospettive migliori per la mia patria siano in un (impossibile e irrealistico) indipendentismo; possiamo ragionare su di un mix costituzionale che distribuisca meglio competenze e risorse, decentrandole rispetto alle aree più forti nello stato italiano, ma io ritengo sempre che l'unione faccia la forza: Sinn Fèin non è un motto che mi attira, anzi lo ritengo immorale, un motto che violenta l'individuo a favore di un supposto interesse "nazionale" sia esso sardo o italiano. Senza contare peraltro che nel mondo moderno e nell'Unione Europea in particolare, i poteri reali degli stati sono sempre meno incisivi: l'economia la scelgono più i mercati che i governi, la politica monetaria è delegata ad un istituto tecnico che si chiama Banca Centrale Europea, in cui l'Italia conta poco, figuriamoci la Sardegna da sola. Col trattato di Lisbona, buona parte delle competenze statali si traferiranno alle istituzioni europee, non solo Esteri e Difesa; già da tempo l'agricoltura è di fatto gestita da Bruxelles, le regole del mercato e del lavoro sono sempre più imposta dalla Regolamentazione europea; parlare di indipendenza totale oggi è......molto lontano dalle reali possibilità ed interessi; a meno che tu non voglia uscire da Nato, UE e magari ONU
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Monteferru
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Inserito il - 18/02/2010 : 22:13:27
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Vi ricordo che in questa discussione si parla dell'eventuale costruzione di una centrale nucleare in Sardegna e non di indipendenzia; vi invito pertanto a non continuare ad andare OT.
Grazie
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Modificato da - Monteferru in data 18/02/2010 22:15:27 |
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Punta Sirboni
Ogliastra
..un altro meraviglioso angolo di Sardegna |
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robur.q
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Inserito il - 19/02/2010 : 13:46:55
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| Monteferru ha scritto:
Vi ricordo che in questa discussione si parla dell'eventuale costruzione di una centrale nucleare in Sardegna e non di indipendenzia; vi invito pertanto a non continuare ad andare OT.
Grazie
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hai ragione per chiosare ricordo che, per la costituzione della repubblica nonchè per lo statuto della regione autonoma, la regione ha competenza, concorrente per la legislazione, primaria per normazione regolamentare e funzioni amministrative, in materia di energia: questo significa che scelte di questo tipo ben difficilmente possono essere attuate senza il consenso della regione (giunta e consiglio) che le dovrebbero ospitare. Quello che dobbiamo capire è se una centrale nucleare possa riuscire ad abbassare tanto il costo dell'energia in modo da consentire od aiutare il superamento di quelle diseconomie, legate ad insularità e marginalità, che rallentano lo sviluppo della nostra economia.
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BizioFolk
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Inserito il - 19/02/2010 : 23:13:34
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Andiamo avanti Ho un terreno in montagna........................ se non mi fanno pagare la corrente per una cinquantina di anni il terreno lo cedo io gratuitamente , tanto avere le centrali in qualsiasi parte d' Italia non cambia niente.
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