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Nota Bene: Nata a Ozieri nel 1887, Maria Rosa Punzirudu è stata fra le prime donne sarde a esibirsi sul palco nel canto a chitarra. Il suo esordio risale ai primi anni venti, mentre le incisioni sono del 1930, cantando con Nicolino Cabizza e Gavino Delunas.
Fra le sue esibizioni più importanti, da ricordare quella avvenuta in Vaticano, davanti a Papa Pio XII, dove propose una toccante interpretazione di Deus ti salvet Maria.



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manu79

Utente Medio


Inserito il - 02/10/2009 : 18:24:14  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di manu79 Invia a manu79 un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Salve Andros e compagnia. Rispondo prima di tutto ad Andrea dicendo che la mia ricerca di carattere storico-antropologico- etnografico (la si chiami un pò come si vuole, visto che riguarda tanti aspetti) ha come oggetto principale Elmas, ma abbraccia comunque per i temi che la riguardano una realtà molto più ampia, che è quella appunto di tutti i centri del campidano di Cagliari (con qualcuno in modo più specifico per la contiguità con i nostri confini, con altri per la presenza di legami familiari e/o di amicizia) con i quali spesso ci siamo confrontati e dai quali talvolta abbiamo tratto spunto per le nostre indagini locali. Del resto, per chi è pratico di queste cose e cerca di fare un buon lavoro credo possa ritenere ovviamente impossibile rinchiudersi e limitarsi al proprio ambito territoriale in maniera quasi "a tenuta stagna". Ribadisco insomma quanto detto negli interventi precedenti "......., una ricerca sul campo a livello specifico sul mio paese, con piccoli allargamenti solo nei centri vicini" (intendendo per centri vicini un concetto di interland un pò allargato).



  Firma di manu79 
emanuele mudu

 Regione Sardegna  ~ Prov.: Cagliari  ~ Città: elmas  ~  Messaggi: 229  ~  Membro dal: 29/09/2009  ~  Ultima visita: 10/11/2021 Torna all'inizio della Pagina

Andros
Salottino
Utente Attivo



Inserito il - 02/10/2009 : 19:45:11  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Andros Invia a Andros un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
E' interessante e apprezzabile quel che dici, Emanuele!
Gli sconfinamenti sono inevitabili ma arricchiscono questo tipo di ricerca...
Grazie, Emanuele...
Andrea





  Firma di Andros 
Andrea L.

 Regione Sardegna  ~ Prov.: Cagliari  ~ Città: Quarto Josso  ~  Messaggi: 645  ~  Membro dal: 26/03/2008  ~  Ultima visita: 15/01/2017 Torna all'inizio della Pagina

manu79

Utente Medio


Inserito il - 02/10/2009 : 19:57:52  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di manu79 Invia a manu79 un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Ti ringrazio Musta per avermi invitato a partecipare alla discussione sul ballo sardo di Sestu e sulla questione del fazzoletto lanciata da Furittu. Accettando il fatto che si tratti di due foto scattate durante due balli differenti (anche se non vedo perchè non possano essere due momenti diversi de su ball'i ogai") consideriamo la foto con il maggior numero di coppie inquadrate e con tutti i ballerini tenuti per mano "su ballu tundu" e l'altra con un numero inferiore ed unite solo in coppie "su ball'i ogai ", per l'appunto. Occorre premettere che la considerazione fatta da Furittu ...............ho notato che le mani tra uomo e donna non si toccano ma sono tenute da un fazzoletto............ é vera solo in parte, in quanto tra le coppie nessuno ha il fazzoleto ma solamente tra l'unione delle coppie si intravvede per certo in quattro casi su sette: nella foto de su ballu tundu ce l'ha la famosa Assunta farris(la prima donna a destra), la seconda e la terza coppia non si vede, nella quarta coppia la donna tiene la mano a Tziu Bissenticcu Serra (il vostro famoso insegnante) ed ha il fazzolettino, nella quinta coppia formata da Tziu Antoni Farris (il nonno o prozio di furittu) la sua compagna ha il fazzoletto così come nella sesta, la settima purtroppo è spezzata e la mano della donna è nuovamente nascosta. Nella foto de su ball'i ogai dove le coppie sono libere, partendo stavolta da sinistra sembra averlo la donna che sta dietro il suonatore, la donna con la gonna nera ha il pugno chiuso e quindi potrebbe averlo, la compagna di tziu Antoni Farris che per sua fortuna é sempre la stessa ha ancora il fazzoletto ed infine la compagna di tziu Bissenticcu Serra che nella foto precedente era seminascosta dietro i suonatori tiene con la mano destra il lembo della gonna (come compostamente si usava anche ai tempi in cui imperava "su bordau") ma nella stessa mano patrebbe racchiudere anche il fazzoletto. Insomma tutto questo noioso é lungo discorso per dire che la considerazione iniziale di Furittu è totalmente errata per ciò che riguarda l'unione tra uomo -donna della medesima coppia ed in alcuni casi poco certa anche per l'unione tra le diverse coppie. Oggi però voglio essere magnanimo e chiudere un occhio su questi particolari da me evvidenziati, accettando l'idea che tra coppie etereogenee tutte le donne abbiano il fazzoletto....................



  Firma di manu79 
emanuele mudu

 Regione Sardegna  ~ Prov.: Cagliari  ~ Città: elmas  ~  Messaggi: 229  ~  Membro dal: 29/09/2009  ~  Ultima visita: 10/11/2021 Torna all'inizio della Pagina

manu79

Utente Medio


Inserito il - 02/10/2009 : 22:36:13  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di manu79 Invia a manu79 un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Bene! Abbiamo assodato il fatto che tutte le donne delle fotografie in questione tengono il fazzoletto, e qui preciserei nella mano destra. In ogni coppia del ballo quindi, l'uomo sta a sinistra e tiene con la sua mano destra quella sinistra appunto della compagna. Un'ulteriore informazione che si evince da questo documento è l'impostazione delle braccia durante il ballo campidanese: le braccia, son tenute parallele o quasi al corpo e l'unione tra i due ballerini della medesima coppia avviene quindi all'altezza delle coscie oltrettutto non "a manu prena" ma quasi a sfioro "a attumbadura"(addirittura in questo caso pare senza nessun contatto fisico ma dando la continuità dei ballerini con l'aggrapparsi al fazzoletto). Si nota inoltre che nella foto de su ballu tundu le donne sono piu accostate al proprio compagno di coppia di quanto non lo siano con il ballerino della coppia accanto. Ciò per evidenziare le differenze con la riproposizione attuale dello stesso passo, eseguita da alcuni gruppi che si tengono uniti a braccietto (con l'avambraccio a squadra con il resto del corpo), tutti alla medesima distanza (tra l'altro molto stretti) e con le mani intrecciate completamente. E' questa un'impostazione non tradizionale che non tiene conto del contesto sociale e delle regole ferree che regolavano lo stesso, delle quali ha accennatto precedentemente Mustayoni. Occorre esplicitare meglio tali regole ed il loro contesto: nella società rurale di quei tempi vi era una netta separazione non solo di compiti ma anche in senso fisico tra uomo e donna. Il contatto fisico tra i due sessi, sopratutto in pubblico e tra estranei era bandito. In taluni casi era bandito tra estranei (nel senso di non parenti o legati da un rapporto di lavoro) persino il poter parlare apertamente, si pensi per esempio al rituale del fidanzamento dove si concedeva al futuro sposo di poter parlare sull'uscio di casa con la futura consorte solamente dopo "s'accabbamentu de coia" ossia a fidanzamento ufficializzato. Questa netta divisione si aveva in tutti gli ambiti, persino in quello religioso e chi ne sa meglio di me potrà confermare che fu proprio la chiesa a fomentarlo maggiormente se non proprio a farlo nascere ! Nella chiesa stessa, gli uomini erano divisi dalle donne e per le processioni ugualmente: le società femminili nelle file davanti con gli stendardi e, gli uomini in fila appresso con le bandiere poi il sacerdote con il gruppo degli uomini ed il gruppo delle donne a concludere. Ho chiaramente impresse le espressioni di disapprovazione con le quali gli ultimi ballerini e ballerine di allora, giudicavano riprovevoli ed errati i cambiamenti apportati dai gruppi folk non tanto in termini di passi o coreografie ma sopratutto in termini di portamento e comportamento durante il ballo (e qui recondite reminescenze insite in ognuno di loro circa la sacralità e serietà dell'esecuzione, dico recondite perchè nonostante tutto dicevano "e puru si spassiammusu!")



  Firma di manu79 
emanuele mudu

 Regione Sardegna  ~ Prov.: Cagliari  ~ Città: elmas  ~  Messaggi: 229  ~  Membro dal: 29/09/2009  ~  Ultima visita: 10/11/2021 Torna all'inizio della Pagina

manu79

Utente Medio


Inserito il - 02/10/2009 : 23:15:44  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di manu79 Invia a manu79 un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Sto compiendo probabilmente un'azzardo nel dilungarmi così tanto! Ma l'argomento e troppo meritevole anche se lo spunto è sembrato un pò banale e per la serie chi non risica non rosica.........se non mi fermate vado avanti! Andros e Mustayoni hanno gia trattato, riportando se non sbaglio fonti autorevoli come citazioni, la funzione non solo ludica (ossia di divertimento maggiormente comprensibile secondo la nostra mentalità, per cui festa-ballo-divertimento) del ballo ma bensì propiziatoria e di corteggiamento. Da ciò che è emerso sembrerebbe quindi che sa sciampitta racchiudesse nel suo svolgimento ambedue le funzioni. Su ball'i ogai invece è palesemente un ballo di corteggiamento e per la sua descrizione dettagliata gradirei, appena ne ha la possibilità l'intervento di Mustayoni che mi pare sia più ferrato di me. Su ball'e cresia non so esattamente sotto quale categoria collocarlo, chiedo anche qui per la sua classifficazione l'aiuto sia di Andros che di Mustayoni; a proposito di questo ballo, ho la registrazione di un'anziana ballerina masese, ormai novantenne che dice :"su ball'e cresia a s'essida de sa missa cantada, fiat su ballu chi is piccioccus baddanta cun sa picciocca chi fastiggianta. A merì poi su ballu du baddanta cun chini olianta". Se l'informatrice non ha detto fesserie, era anche su ball'e cresia un ballo di corteggiamento? E durante il ballo era consentito quindi fare delle cose che andavano oltre le normali regole di comportamento, cioè tenere per mano anche se a sfioro (ma avendo comunque un minimo contatto fisico con l'altro sesso) la persona per la quale si teneva. Alla sera poi al ballo pubblico la ragazza con cui "si fastiggiada" poteva anche non esser presente perchè i genitori troppo severi, intuite le intenzioni del ragazzo(e della ragazza), espresse magari in precedenti "Ballus di ogai" e palesate in su ball'e cresia "non da lassanta bandai a is ballus" cosa che non potevano impedirle al mattino vista la neccessità di partecipare alla messa! Quindi il ballo sardo come completamento di quel rituale chiamato fastiggiu a castiadasa, ossia corteggiamento con gli sguardi. Finite queste lunghe premesse cerchiamo di sciogliere il nodo "dei fazzoletti"!



  Firma di manu79 
emanuele mudu

 Regione Sardegna  ~ Prov.: Cagliari  ~ Città: elmas  ~  Messaggi: 229  ~  Membro dal: 29/09/2009  ~  Ultima visita: 10/11/2021 Torna all'inizio della Pagina

manu79

Utente Medio


Inserito il - 03/10/2009 : 02:41:52  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di manu79 Invia a manu79 un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Ma allora chi partecipava ai balli pubblici pomeridiani o serali, sia domenicali che festivi in genere? Partecipavano sicuramente "bagadius e bagadias" (giovani di ambo i sessi non sposati, diremo ora "in cerca dell'anima gemella", non necessariamente del posto, ma talvolta invitati alla festa o riccorrenza e provvenienti dai centri più o meno vicini),"sposus cun sa sposa insoru" (coppie giovani già fidanzate ufficialmente), "madiru e mulleri noeddusu" (coppie giovani appena sposate), "babbus de famiglia cun is mulleris "(coppie di marito e moglie non sposate di recente, appassionate del ballo), "madiru e mulleri giai de una certa edadi "(coppie di marito e moglie non più giovanissimi, talvolta anziane secondo i concetti del tempo, ma appassionate e ancora in grado fisicamente di reggere il ballo). Da tutte queste categorie occorre escludere le situazioni in cui ci si trovasse in lutto più o meno stretto (mesu luttu o luttu carrigu) per la morte di un qualsiasi parente, e come sapete capitava spessissimo............. Rimangono esclusi i vedovi e le vedove, coloro che erano ormai vecchissimi ed i bambini, che probabilmente osservavano in disparte per apprendere i segreti del ballo e che potevano essere coinvolti a parer mio nell'esecuzione dei primi passi durante le feste familiari. Per la categoria delle coppie di anziani, capitava che qualche moglie non fosse più interessata al ballo per vari motivi (o comunque ballava solo qualche passo per accontentare il consorte) e concedesse al marito di ballare con qualche "bagadia in circa de sposu", in ciò nessuno vedeva nulla di riprovevole data la supervisione della moglie, presente ai balli e la differenza d'età tra i due ballerini. E'la stessa novantenne di cui parlavo prima a dirmi: "femmu picciochedda, e mi praxiada baddai; m'hiada imparau unu dei mannus baddadorisi de bidda de inzandusu...... fiada giai un omini de una certa edadi...... Tziu...... mi pigada a baddai poitta narada ca femmu liggera in su ballu" Per contro, vista la società maschilista d'allora dubito che i mariti lasciassero ballare le proprie mogli con qualcun'altro! Mah! E i fazzoletti che attinenza hanno con tutto ciò? Di persè nulla perchè sono semplicemente legati alle mode dell'abbigliamento di quell'epoca. Avrete sicuramente sentito parlare dei fazzoletti da mano! In quasi tutte le foto d'epoca di quei tempi le donne hanno in mano un piccolo fazzoletto bianco. Il tenerlo in mano faceva parte della moda e lo dimostra il fatto che pur avendo, sopratutto con il costume sardo, la possibilità di riporlo "in sa bucciacca o busciacca" presente sotto il grembiule o dentro la gonna, si preferiva tenerlo in mano cosi in bella mostra, come sciccheria! E' una moda oltretutto, che ho potuto osservare in prima persona, in quanto protrattasi fino ai nostri giorni in alcune donne particolarmente tradizionaliste nate ai primi del novecento(nonostante i tempi fossero cambiati e con essi anche il vestiario e la cultura in genere). Durante il ballo sardo non so che cosa accadesse di tale fazzoletto che agli occhi delle mie stesse considerazioni, certamente dovevano avere tutte le donne delle due foto, anche quelle in cui non si nota , probabilmente qualcuna raccolto dentro il pugno chiuso e qualcun'altra forse dentro una tasca interna della gonna. Talune però, o forse più di una, considerando che si trattava di un fazzoletto detto appunto "muncadori de manu", come la foto ci esplicita , in mano lo teneva ed in mano continuava a portarlo anche durante il ballo (essendo pur sempre un fazzoletto, all'occorrenza si poteva usare anche per tamponare delicatamente il viso, o le labbra arse dalla fatica del ballo; poverine con il caldo che dovevano patire ballando all'aperto, sotto il sole e nelle grandi occasioni con abiti non propriamente estivi!) !So per esempio che qualcuna che indossava is prendas all'uscita de "sa missa manna", per evitare che le perdesse o che si guastassero, sbattacchiandosi tra loro durante l'esecuzione de "su ball'e cresia" se le toglieva e le lasciava ad un'amica o comunque a qualcuno dei presenti per tutta la durata del ballo, ma non mi ero mai posto il problema di questo indumento, ripeto quasi sempre utilizzato. Nelle foto di Sestu quindi, lasciando perdere il discorso tasche, di sopra o di sotto che siano, grembiuli di varie foggie più o meno presenti (Mustayoni, è palese sopratutto nella foto con le coppie separate che non ci sono donne con il vestiario tipico sardo ma soltanto donne con abiti di ispirazione cittadina, o continentale che dir si voglia! Anche queste gonne comunque potevano avere tasche interne- in merito all'abbigliamento cercheremo poi di raggiungere un accordo nell'altra discussione che ci vede coinvolti-) la questione dei fazzoletti secondo il mio umile parere così è risolta. Si potrebbe, secondo me per assurdo, ipotizzare che il fazzoletto in mano serviva per evitare quel contatto fisico uomo-donna di cui si è parlato prima; ma allora ogni donna avrebbe dovuto avere due fazzoletti, uno nella mano destra ed uno in quella sinistra! Potrebbe dipendere dalla lettura che si dà alle coppie separate della foto detta de "su ball'i ogai" e cioè: sono tutte coppie uomo-donna già ufficializzate o sposate, per cui il fazzoletto serve solo per evitare il contatto tra la donna e l'uomo di coppie diverse? Se stiamo parlando de "su ball'i ogai" questo non ha molto senso proprio perche si tratta di un ballo di corteggiamento (tra persone non sposate o fidanzate) nel quale la donna potrebbe cambiare il partner durante il ballo, è a sua discrezione è vero, ma qualcuna fra tante avrebbe potuto accettare ed avere il fazzoletto a quel punto nella mano sinistra e non nella destra. Rimane l'ultima possibilità e cioè valutare il ballo formato da coppie fisse, cioe fidanzati o sposati e vedere le due foto non immortalare due balli differenti ma due momenti diversi, contrariamente a quanto io stesso ho ipotizzato all'inizio, non de "su ball'i ogai" ma de "su ballu tundu", nella versione coppie tutte unite e coppie disunite. Mi pare comunque ancora una volta una forzatura. QUINDI RISPOSTA A FURITTU SECONDO IL PARERE DEL PROLISSISSIMO MUDU: FAZZOLETTO IN MANO PERCHE' QUELLA E' LA MODA , NE PIU' E NE MENO! Attendo comunque la succittata e richiesta descrizione da parte di Mustayoni de"su ball'i ogai(la più dettagliata possibile). Attendo oltremodo, la notizia che sono stato bannato dal forum per la mia eccessiva lungaggine. A tal proposito cari amici, se non vi ho tediato troppo con le mie elucubrazioni o spaventato eccessivamente per la sintassi e gli orrori grammaticali presenti nel mio precedente romanzo, mettete una buona parola in mia difesa con l'autorizzazione a castigarmi se ho scritto troppe cose campate per aria: questo è ciò che ho dedotto fin'ora da una parte delle mie ricerche! A presto !.AMEN ..........A presto!!!



  Firma di manu79 
emanuele mudu

 Regione Sardegna  ~ Prov.: Cagliari  ~ Città: elmas  ~  Messaggi: 229  ~  Membro dal: 29/09/2009  ~  Ultima visita: 10/11/2021 Torna all'inizio della Pagina

musthayoni

Utente Attivo


Inserito il - 03/10/2009 : 09:00:21  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di musthayoni Invia a musthayoni un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Andros ha scritto: 0

Ti dirò, sono possibilista e quel che racconti tu sulla sciampitta è una risorsa conoscitiva in più per tutti noi! Ho apprezzato molto...Se dovesse trovare conferme letterarie o di qualche altro tipo, potrebbe avere un più "alto" riconoscimento, una vasta eco...

Per quanto riguarda il corteggiamento e il rito...una domanda:
-perchè la presenza di una delle componenti (propiziatorio o corteggiamento) in un ballo, dovrebbe, automaticamente escludere l'altra?

Anche nel racconto che fai di tziu Bissenticcu sono presenti il rito propiziatorio (dominante) ma anche il corteggiamento (seppur in maniera minore)...Il rito lo si faceva in pubblico e non in privato e sebbene le ragazze non partecipassero attivamente a quel ballo, avevano comunque la possibilità di "ammirare"...correggimi se sbaglio!

Ciao Mustha,Andrea



.. ciao Andros .. a mio parere .. il corteggiamento è l'involucro .. il rituale la sostanza .. il primo è in funzione dell'eros .. il secondo in funzione di una sacralità temporale .. all'interno del momento festivo che irrompe nel .. tempo della produzione .. conferendo alla festa qualità e significato specifici ..
.. non so se ho reso l'idea ... ma per ora mi fermo qui ..




 Regione Sardegna  ~ Prov.: Cagliari  ~ Città: Campidano di Cagliari  ~  Messaggi: 927  ~  Membro dal: 25/08/2009  ~  Ultima visita: 19/09/2013 Torna all'inizio della Pagina

musthayoni

Utente Attivo


Inserito il - 03/10/2009 : 09:56:34  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di musthayoni Invia a musthayoni un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
.. ciau .. manu è la seconda volta che cerco di dare alcune precisazioni sulle cose che hai scritto ... ma infine il PC mi butta fuori .. facenomi perdere sistematicamente il tutto .. mi dispiace ma per ora sono costretto a fermarmi perchè voglio capire il perché di questo disguido tecnico ..
.. una cosa però te la voglio dire subito ... le foto dove partecipano al ballo anche le donne ... rappresentano due balli diversi .. su ballu de 'ogai (appunto) .. e su ballu tundu ..
.. guarda meglio le foto .. vedrai che le coppie pur inquadrate da prospetiva diversa (e non solo) .. sono cmq le stesse ... così come pur all'interno della stessa abitazione e in occasione dello stesso evento .. eè diverso il luogo in cui il ballo si svolge .. uno vicino a su prociu de su portali .. l'altro vicino a sa lolla .. che si affacciava nell'ampio cortile interno ....

.. un'altra cosa .. e poi chiudo ... interessanti le descrizioni che fai .. basate sulle interviste .. ma a mio parere è importante attribuire il giusto lasso temporale .. in cui medesimi eventi della tradizone si attuano nel tempo .. o no?
.. saluti ...




 Regione Sardegna  ~ Prov.: Cagliari  ~ Città: Campidano di Cagliari  ~  Messaggi: 927  ~  Membro dal: 25/08/2009  ~  Ultima visita: 19/09/2013 Torna all'inizio della Pagina

manu79

Utente Medio


Inserito il - 03/10/2009 : 12:40:12  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di manu79 Invia a manu79 un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Dai Mustayooni, risolvi al più presto le tue difficoltà tecniche con il PC e dammi tutte le tue ulteriori precisazioni su ciò che ho scritto, tutte quelle che tu possa ritenere necessarie! Tutte le osservazioni che vengono fatte, rappresentano per me un momento di crescita e di approffondimento della conoscenza di questi argomenti!
Sul discorso delle foto del ballo sestese: dalle foto (scattate giustamente una nei pressi del loggiato ed una
nei pressi dell'ingresso) non conosco benissimo l'abitazione in cui sono state fatte, per cui analizzandole, essendo molto diversa l'angolatura e la prospettiva tra le due, non ho tenuto conto della distanza tra i due ambienti della casa; oltretutto ho evidenziato io stesso, indicando pure alcuni nomi e cognomi, che le coppie nei due momenti del ballo sono sempre le medesime! Quest'ultima osservazione non risolve la disquisizione anzi, e proprio quella che mi ha fatto sorgere alcuni ulteriori dubbi.
"..... ma a mio parere è importante attribuire il giusto lasso temporale.... in cui medesimi eventi della tradizione si attuano nel tempo........ " cosa intendi dire esattamente? Non si sta sta parlando del ballo, quello di matrice arcaica con tutta la sua regolamentazione (le regole del ballo appunto)? Forse che queste regole anche allora non erano poi così rigide come si possa pensare, ma seppur in maniera più lenta rispetto al presente, soggette a dei mutamenti a seconda del momento storico? Forse vi erano delle regole comuni a tanti centri (magari vicini) per gestire le danze, ma all'interno di questa regolamentazione ve ne era una più specifica a livello locale.
Allora dai! Son curioso di sapere cosa pensi dei fazzoletti e di sentire la descrizione de "su ball'i ogai " sestese. Anche tu Andros, appena puoi fatti vivo a supportare o correggere eventualmente con riferimenti ad autori meritevoli quanto sia stato esposto finora . Ciao!




  Firma di manu79 
emanuele mudu

 Regione Sardegna  ~ Prov.: Cagliari  ~ Città: elmas  ~  Messaggi: 229  ~  Membro dal: 29/09/2009  ~  Ultima visita: 10/11/2021 Torna all'inizio della Pagina

Andros
Salottino
Utente Attivo



Inserito il - 03/10/2009 : 15:41:48  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Andros Invia a Andros un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Ballu de 'ogai, de bogai, ballu skrobau, ballu ogau, ballu de s'iscova....
E' un ballo carnascialesco con scambio di partner...in alcune zone lo si eseguiva anche in altre occasioni. Le zone di diffusione sono: il Sulcis, Medio Campidano, Campidano di Cagliari, oristanese, basso oristanese (così mi sembra di ricordare)...
Partecipavano una serie di coppie più una persona senza compagna o compagno (solitamente maschio)
L'uomo senza dama daveva cercarsi una compagna. Egli dava una spinta all'uomo (o accennava ad un semplice invito alla donna) di una coppia e si "accoppiava" con la donna...e così via...
In alcuni paesi l'uomo senza partner teneva in mano una scopa che passava all'uomo della coppia da lui divisa...
A Ortacesus, durante il ballo, la musica si interrompeva per permetttere a tutte le donne di cambiare partner
Il senso del ballo era questo... far fare una penitenza a chi, alla fine del ballo, rimaneva senza dama....

Nel libro di Pillai, tanto caro a me e mustha, si accenna ad uno sgarro fra due ballerini proprio durante lo svolgimento di questo ballo...

Ciao,Andrea
per Emanuele... non essere così sintetico nelle tue analisi! Scherzo!


Sono dati riferiti ad uno studio di Luisa Orrù (1840 circa-primi del '900)





  Firma di Andros 
Andrea L.

 Regione Sardegna  ~ Prov.: Cagliari  ~ Città: Quarto Josso  ~  Messaggi: 645  ~  Membro dal: 26/03/2008  ~  Ultima visita: 15/01/2017 Torna all'inizio della Pagina

Andros
Salottino
Utente Attivo



Inserito il - 03/10/2009 : 18:04:39  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Andros Invia a Andros un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
musthayoni ha scritto:

[quote][red]

.. ciao Andros .. a mio parere .. il corteggiamento è l'involucro .. il rituale la sostanza .. il primo è in funzione dell'eros .. il secondo in funzione di una sacralità temporale .. all'interno del momento festivo che irrompe nel .. tempo della produzione .. conferendo alla festa qualità e significato specifici ..
.. non so se ho reso l'idea ... ma per ora mi fermo qui ..




Leggo e rileggo ma credo di non aver capito...a che ti riferisci??? Al ballo in generale, alla sciampitta di tziu Bissenticcu o a che altro?

il secondo in funzione di una sacralità temporale .. all'interno del momento festivo che irrompe nel .. tempo della produzione .. conferendo alla festa qualità e significato specifici ..


...e qui, permettimi una battuta,... hai superato te stesso...
sarai mica allievo di Placido Cherchi???

A presto, Andrea





  Firma di Andros 
Andrea L.

 Regione Sardegna  ~ Prov.: Cagliari  ~ Città: Quarto Josso  ~  Messaggi: 645  ~  Membro dal: 26/03/2008  ~  Ultima visita: 15/01/2017 Torna all'inizio della Pagina

musthayoni

Utente Attivo


Inserito il - 04/10/2009 : 16:19:50  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di musthayoni Invia a musthayoni un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Andros ha scritto:

musthayoni ha scritto:

[quote][red]

.. ciao Andros .. a mio parere .. il corteggiamento è l'involucro .. il rituale la sostanza .. il primo è in funzione dell'eros .. il secondo in funzione di una sacralità temporale .. all'interno del momento festivo che irrompe nel .. tempo della produzione .. conferendo alla festa qualità e significato specifici ..
.. non so se ho reso l'idea ... ma per ora mi fermo qui ..




Leggo e rileggo ma credo di non aver capito...a che ti riferisci??? Al ballo in generale, alla sciampitta di tziu Bissenticcu o a che altro?

il secondo in funzione di una sacralità temporale .. all'interno del momento festivo che irrompe nel .. tempo della produzione .. conferendo alla festa qualità e significato specifici ..


...e qui, permettimi una battuta,... hai superato te stesso...
sarai mica allievo di Placido Cherchi???

A presto, Andrea



.. ciao Andros .. cosa non ti è chiaro? .. e poi non capisco perché avrei superato me stesso ... in che ? ... per il resto questo Cherchi che citi non so neppure chi sia .. perdonerai allora la mia ignoranza al riguardo ?!!!!!!!...

... tempo della produzione .. c'è sempre stato seppure in forme e concetti diversi ... prima si il tempo della produzione era correlato ad una economia di sussitenza all'interno del sistema feudale ... oggi invece è legato al mercato all'intrno del sistema globalizzato .. o no?




 Regione Sardegna  ~ Prov.: Cagliari  ~ Città: Campidano di Cagliari  ~  Messaggi: 927  ~  Membro dal: 25/08/2009  ~  Ultima visita: 19/09/2013 Torna all'inizio della Pagina

musthayoni

Utente Attivo


Inserito il - 04/10/2009 : 16:30:59  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di musthayoni Invia a musthayoni un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
.. manu .. ritengo che il ballo eseguito nella foto .. sia su ballu de 'ogai .. per ovvii motivi correlati sempre agli insegnamenti tramandati da tziu Bissenticcu .. e cmq anche da altri/e che a questo ballo partecipavano ..



.. bene guarda la rappresentazione coreografica di ieri .. se così potremo chiamarla e guarda come si è tramandato lo stesso ballo fino ai nostri tempi .. prima che subisse delle modifiche in funzione delle esigenze di spettacolo .. (sic) ... .. la disposizione al ballo è la stessa ...

Ballu de Ogai





.. il maestro Luigi Lai .. grande suonatore di launeddas ..




... questa invece era la sciampitta .. che cmq aveva già introdotto elementi coreografici .. seppur minimi .. rispetto al modello esecutivo effettuato in passato .....










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musthayoni

Utente Attivo


Inserito il - 04/10/2009 : 16:33:39  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di musthayoni Invia a musthayoni un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
... e siccome mi è stato richiesto .. posto anche queste foto .. de unu ballu tundu .. fattu in pratza de Cresia Manna .. po Santu Giroxi ...








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Tizi
Salottino
Utente Virtuoso



Inserito il - 04/10/2009 : 17:54:55  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Tizi Invia a Tizi un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
E adesso dopo tante parole, benchè molto interessanti, tante cose non le conoscevo assolutamente e grazie alla vostra sapienza le sto imparando ora,.....però visto che oggi è domenica giorno di festa vi propongo una pausa naturalmente con u' bellu ballu sadru da ballare tutti insieme....ci state?


Volevo postarne uno di Luigiu o Giuanni Saderi, non so se li conoscete ma erano bravissimi.....non ho trovato nulla e allora eccone uno suonato da Tonino Masala......






  Firma di Tizi 

Panorama

Villa Sant' Antonio (Or)

..un altro meraviglioso angolo di Sardegna

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