Forum Sardegna - Problemi di architettura dei nuraghi
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Nota Bene: Il nuraghe Ruiu di Chiaramonti con i suoi conci di raccordo posti nel vano scala e tra le nicchie d'andito e di camera, pone in evidenza il fatto che la costruzione della tholos e della torre esterna facciano parte del medesimo momento di costruzione, avendo faccia a vista all'esterno della torre e all'interno della tholos.



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 Problemi di architettura dei nuraghi
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Autore Discussione
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lucio
Salottino
Utente Attivo


Inserito il - 10/10/2009 : 12:06:09  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di lucio Invia a lucio un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Vi leggo, ma vi seguo un po' poco. Soprattutto non capisco bene perché stiate litigando... Mi spiego, doverosamente, perché potrebbe anche essere colpa mia.
Mi sembra sia lecito dire che quello che noi possiamo vedere - oggi - dei monumenti antichi della Sardegna, è soltanto ciò che rimane dopo l'effetto di anni ed anni di azioni naturali ed umane: scheletri.
Per esempio: si ammette che terra e "crepidine" coprisse le Tombe dei Giganti, conferendo loro tutto un altro aspetto e forma affatto differente da ciò che ci mostrano oggi.
Non credete che anche i Nuraghi fossero rifiniti in modo da essere ben più compatibili con un loro uso da parte di esseri umani - qualunque esso fosse: quotidiano, periodico, occasionale - esseri umani che, come al solito, hanno pur sempre bisogno di qualche comodità?
Perché, allora, soffermarsi soltanto su alcuni dettagli dei problemi di statica?
(a meno che questi non portino ad una ben precisa conclusione finalistica o altro, che per ora mi sfugge...).
Personalmente, forse per il fatto che io sono sempre più attirato dall'essere umano che non dalla cosa per quanto antica che ci rende sua testimonianza oggettiva, vi confesso che quei lembi di sughero e quel sospetto di "malta di fango" (una contraddizione in termini edilizi, lo so!), mi attirano molto di più, perché mirano a dire, sottointendere o rivelare molto di più su quelle vite e quei tempi, insieme allo stampo che lo strame ormai non più presente ha lasciato di sé su quel fango...Se è vero....
Io immagino il nuraghe non come lo vedo adesso - quasi uno scheletro disfatto dalle multiple ingiurie sovrappostesi nel tempo - bensì come poteva essere appena terminato dai Costruttori. Ho un troppo alto concetto di essi per credere che anche allora esso assomigliasse a ciò che appare adesso; preferisco immaginare che su quello scheletro ad essi piacesse mettere anche muscoli e nervi e vasi sanguigni (se mi perdonate la similitudine con un organismo vivente), cioé tutte quelle cose di cui essi sentivano di avere bisogno: decorazioni, protezioni, simboli.
Credo che un nuraghe "vivo" avesse tutto un altro aspetto dal suo scheletro parziale di oggi, insomma!
Un saluto,
MF

Quoto e arciquoto Maurizio, che anche in questo topic ha mostrato saggezza, oltre che prudente competenza. Ma ditemi, vi prego, dove sono state trovate le tracce di intonaco di fango ed i frammenti o calchi di sughero o strame?









  Firma di lucio 
L.

 Regione Sardegna  ~ Città: Oristano  ~  Messaggi: 517  ~  Membro dal: 08/06/2007  ~  Ultima visita: 19/09/2024 Torna all'inizio della Pagina

maurizio feo
Salottino
Utente Master



Inserito il - 10/10/2009 : 13:35:16  Link diretto a questa risposta  Rispondi Quotando
Chiedo scusa: non era mia intenzione interrompere il dialogo, che comunque stavo seguendo, come ho detto, con gli occhi ma non con il cuore...
Spero che gli amici Tharros e Mirko non si offendano, perché veramente non è mia intenzione offendere nessuno, bensì di partecipare in qualche modo alla conversazione...
Rispondo a Lucio col dire che anche in questo post è stato accennato, credo; comunque nel forum esiste l'argomento.
Ercole Contu parla dell'uso di fango nei nuraghi ("La Sardegna preistorica e Nuragica", Vol II Carlo Delfino Editore, Sassari, 2006, vol 2 pag 477) e poco più in là parla dell'uso nelle pareti e nei pavimenti di capanne nuragiche (S'Urbale-Teti-Nuoro) di materiali additivi quali fango, sughero, giungendo fino a citare un intonaco. Le tracce vegetali non sono state trovate, essendo andate perdute per via del clima sardo: ma sono state dedotte con certezza essendovi rimaste impresse. Come? Un "provvidenziale" incendio - che aveva cotto ed indurito il fango - ci ha permesso di ritrovarne lo stampo.
Insieme alla possibilità che esistessero - se non proprio diffusissimi, almeno nel Campidano - anche i mattoni di fango in Sardegna fino dall'Età del Ferro, questa ipotesi apre uno spiraglio per uno scenario un po' diverso da quello rappresentato di solito.
Che ne dite?
MF









  Firma di maurizio feo 
Beni: ti naru unu contu...

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Tharros
Salottino
Utente Virtuoso




Inserito il - 10/10/2009 : 16:31:48  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Tharros Invia a Tharros un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Io non mi sto scaldando ragazzi, qualche frase diversa era stata messa solo per fare due risate come battuta e non per offendere nessuno. Io sono convinto di quanto asserisco perchè le leggi della fisica sono uguali ovunque. Se qualcuno ha idee diverse ben venga e le esponga, io leggo e ci penso su.
la foto postata era solo un esempio di cosa io stavo dicendo e non per dare lezioni o imporre qualcosa. inoltre quello che io sostengo non è ovviamente farina del mio sacco ma notizie, dati rilevati da altri e ben più "studiati" signori che si occupano di queste questioni. E' anche vero che le correnti sui nuraghe sono diverse e non sempre concordi e sono convinto che ognuno prende quella che più si confà alle sue conoscenze. Da parte mia, e mi spiace che qualuno lo abbia pensato, non esiste ne astio ne tantomeno mancanza di rispetto verso le idee altrui che almeno io trovo stimolanti e confermo che non è mia intenzione litigare con nessuno perchè non ne vedo il motivo.
Se qualcuno si è risentito per le mie battute sia ben chiaro che non erano riferite a nessuno e il "tu" era solo colloquiale e non diretto.
Quanto a Mirko, sono sempre ben contento di leggere i suoi interventi anche se non sono concordi e che sia ritornato sulla sua decisione di non entrare più in questa discussione. Se ci è ritornato per quelle che lui ritiene le mie "caxxxte" (chiedo scusa ma quando ci vuole ci vuole) un risultato positivo c'è stato.
Con stima verso tutti. Tharros









Modificato da - Tharros in data 10/10/2009 16:39:08

  Firma di Tharros 
E' sempre meglio sembrare stupidi tacendo invece di darne la conferma parlando!!

 Regione Trentino - Alto Adige  ~ Prov.: Trento  ~ Città: Trento  ~  Messaggi: 4702  ~  Membro dal: 02/12/2006  ~  Ultima visita: 22/03/2020 Torna all'inizio della Pagina

Tharros
Salottino
Utente Virtuoso




Inserito il - 11/10/2009 : 07:31:28  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Tharros Invia a Tharros un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Per quanto riguarda il "Piedritto" e lo "stipite" sono due cose diverse. Il piedritto è un elemento architettonico verticale e portante, in questo caso, a mio avviso, porta il peso dell' architrave. Lo stipite è sempre un elemento verticale ma fa parte della muratura e non è a se stante e l' architrave posto sopra gli stipiti è normalmente prolungato sulla muratura e rinforzato da elementi ferro migliorato o acciaio che disperdono il peso posto sopra.








  Firma di Tharros 
E' sempre meglio sembrare stupidi tacendo invece di darne la conferma parlando!!

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MirkoZaru

Utente Senior


Inserito il - 11/10/2009 : 12:38:33  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di MirkoZaru Invia a MirkoZaru un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Io penso che per piedritto si intende una lastra messa a coltello!
Cmq l'invito ad andare a vedere qualche monumento insieme è sempre valida!








Modificato da - Petru2007 in data 15/10/2009 09:21:49

  Firma di MirkoZaru 
Nulla è più pericoloso di un uomo con un idea, se è l'unica che riesce a concepire.

 Regione Sardegna  ~ Prov.: Oristano  ~ Città: Oristano  ~  Messaggi: 1349  ~  Membro dal: 31/12/2007  ~  Ultima visita: 21/06/2013 Torna all'inizio della Pagina

Tharros
Salottino
Utente Virtuoso




Inserito il - 11/10/2009 : 19:39:47  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Tharros Invia a Tharros un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Elemento architettonico orizzontale, che
poggia su elementi portanti o piedritti,
sostenendo il peso delle parti soprastanti.
Definisce superiormente l’ingresso
dei nuraghi ed altri varchi interni di passaggio.

Per evitare confusioni ho trovato questa definizione di piedritto e riguarda il Nuraghe Losa

www.sardegnacultura.it/documenti/7_4_20060402101100.pdf

In questo pdf si può trovare anche un vocabolario relativo al modello costruttivo nuragico, come piattabanda, conci, chiavi di volta e altro.









Modificato da - Tharros in data 11/10/2009 19:41:55

  Firma di Tharros 
E' sempre meglio sembrare stupidi tacendo invece di darne la conferma parlando!!

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MirkoZaru

Utente Senior


Inserito il - 11/10/2009 : 23:20:08  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di MirkoZaru Invia a MirkoZaru un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Piedritto o spalla, denominazione generica delle strutture resistenti verticali considerate in rapporto a quelle orizzontali; le condizioni di stabilità, cui i piedritti devono in generale soddisfare, sono quelle relative alle sollecitazioni di compressione, dovute ai carichi verticali su di essi esistenti, e quelle relative al ribaltamento per effetto di spinte orizzontali, indotte sia dalle strutture sostenute, sia direttamente da altre forze esterne.

Dal glossario di architettura delle belle arti.

La definizione di Architrave: elemento orizzontale rettilineo di chiusura superiore di un’apertura muraria, che ripristina la continuità del muro al di sopra del vano stesso e direziona gli sforzi, determinati dal peso della muratura soprastante e dal peso proprio, su due ritti verticali di sostegno, o piedritti; può essere realizzato in pietra monolitica (in un unico blocco), in legno, in ferro o in calcestruzzo armato.

Quelli dei nuraghi allora non sono architravi :D

Stipite: ciascuno dei due elementi architettonici verticali, costruttivamente legati alla sovrastante struttura muraria, che delimitano lateralmente il vano di porte e finestre poggiando sulla soglia; è detto anche piedritto se superiormente vi è l’arco.

e qui capiamo che l'architettura ha grossi limiti di univocità:
Piattabanda : struttura architettonica simile all’architrave, di piccola portata, realizzata in muratura, con la tecnica dell’arco a conci, in legno, o con putrella metallica.









Modificato da - MirkoZaru in data 11/10/2009 23:28:39

  Firma di MirkoZaru 
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MirkoZaru

Utente Senior


Inserito il - 11/10/2009 : 23:30:22  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di MirkoZaru Invia a MirkoZaru un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Tharros ha scritto:

Elemento architettonico orizzontale, che
poggia su elementi portanti o piedritti,
sostenendo il peso delle parti soprastanti.
Definisce superiormente l’ingresso
dei nuraghi ed altri varchi interni di passaggio.

Per evitare confusioni ho trovato questa definizione di piedritto e riguarda il Nuraghe Losa

www.sardegnacultura.it/documenti/7_4_20060402101100.pdf

In questo pdf si può trovare anche un vocabolario relativo al modello costruttivo nuragico, come piattabanda, conci, chiavi di volta e altro.



Chiavi di volta nei nuraghi?








  Firma di MirkoZaru 
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gallosu

Utente Attivo


Inserito il - 12/10/2009 : 09:14:46  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di gallosu Invia a gallosu un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
maurizio feo ha scritto:

Rispondo a Lucio col dire che anche in questo post è stato accennato, credo; comunque nel forum esiste l'argomento.
Ercole Contu parla dell'uso di fango nei nuraghi ("La Sardegna preistorica e Nuragica", Vol II Carlo Delfino Editore, Sassari, 2006, vol 2 pag 477) e poco più in là parla dell'uso nelle pareti e nei pavimenti di capanne nuragiche (S'Urbale-Teti-Nuoro) di materiali additivi quali fango, sughero, giungendo fino a citare un intonaco. Le tracce vegetali non sono state trovate, essendo andate perdute per via del clima sardo: ma sono state dedotte con certezza essendovi rimaste impresse. Come? Un "provvidenziale" incendio - che aveva cotto ed indurito il fango - ci ha permesso di ritrovarne lo stampo.
Insieme alla possibilità che esistessero - se non proprio diffusissimi, almeno nel Campidano - anche i mattoni di fango in Sardegna fino dall'Età del Ferro, questa ipotesi apre uno spiraglio per uno scenario un po' diverso da quello rappresentato di solito.
Che ne dite?
MF


Aggiungerei uno degli edifici più antichi sin'ora scavati in Sardegna: la torre-capanna di Sa Korona a Villagreca nella quale durante gli scavi sono state rinvenute traccie di intonaco con fango e canne.








  Firma di gallosu 
Gallosu
http://trexentastorica.blogspot.com/

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DedaloNur
Salottino
Utente Master



Inserito il - 12/10/2009 : 09:24:27  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di DedaloNur Invia a DedaloNur un Messaggio Privato  Rispondi Quotando


maurizio feo ha scritto:

Insieme alla possibilità che esistessero - se non proprio diffusissimi, almeno nel Campidano - anche i mattoni di fango in Sardegna fino dall'Età del Ferro, questa ipotesi apre uno spiraglio per uno scenario un po' diverso da quello rappresentato di solito.
Che ne dite?
MF

perchè non diffusissimi? si tratta di una tecnologia assai primitiva. frutto della semplice osservazione del fatto che il fango al sole s'indurisce. Un qualcosa di così banale è alla portata di tutti. O forse la materia prima era irreperibile nelle altre zone della sardegna?










  Firma di DedaloNur 
Freddie Mercury - In My Defence
http://www.youtube.com/watch?v=4TgX...ture=related

"La parola è un'ala del silenzio"Neruda.

“Ahi serva Italia, di dolore ostello, nave senza nocchiere in gran tempesta, non donna di province, ma bordello!” Dante Alighieri

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Tharros
Salottino
Utente Virtuoso




Inserito il - 12/10/2009 : 14:13:53  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Tharros Invia a Tharros un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Per Mirko:

Non voglio insistere sulla chiave di volta nei nuraghe. Nel libro di Scintu si parla chiaramente di chiave di volta ma in relazione alla volte a carena degli anditi e non delle Tholos. Però, e se lo trovo posterò quanto meno l' indirizzo internet ho letto che i Nuragici la chiave di volta la conoscevano ed è stata anche usata, purtroppo non ho pezze di appoggio quindi lo dico e lo nego, fino a prova contraria, se c'è

Per quanto riguarda l' architrave nelle belle arti molte volte era un falso architrave messo solo per la continuità estetica. Permettimi la certezza perchè io con le belle arti collaboro spesso nella riconversione di antiche costruzioni.

Se non vogliamo entrare in qualche conflitto che è sempre spiacevole, sia per chi lo provoca che per chi lo subisce, proporrei di usare i termini tecnici relativi all' era moderna.
Tutto considerato l' architettura nuragica è molto più simile a quella moderna di quella degli egizi, che oltrettutto le cupole non sapevano nemmeno farle, le scavano.










Modificato da - Tharros in data 12/10/2009 14:14:40

  Firma di Tharros 
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granitu

Nuovo Utente


Inserito il - 12/10/2009 : 19:57:04  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di granitu Invia a granitu un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
maurizio feo ha scritto:

Chiedo scusa: non era mia intenzione interrompere il dialogo, che comunque stavo seguendo, come ho detto, con gli occhi ma non con il cuore...
Spero che gli amici Tharros e Mirko non si offendano, perché veramente non è mia intenzione offendere nessuno, bensì di partecipare in qualche modo alla conversazione...
Rispondo a Lucio col dire che anche in questo post è stato accennato, credo; comunque nel forum esiste l'argomento.
Ercole Contu parla dell'uso di fango nei nuraghi ("La Sardegna preistorica e Nuragica", Vol II Carlo Delfino Editore, Sassari, 2006, vol 2 pag 477) e poco più in là parla dell'uso nelle pareti e nei pavimenti di capanne nuragiche (S'Urbale-Teti-Nuoro) di materiali additivi quali fango, sughero, giungendo fino a citare un intonaco. Le tracce vegetali non sono state trovate, essendo andate perdute per via del clima sardo: ma sono state dedotte con certezza essendovi rimaste impresse. Come? Un "provvidenziale" incendio - che aveva cotto ed indurito il fango - ci ha permesso di ritrovarne lo stampo.
Insieme alla possibilità che esistessero - se non proprio diffusissimi, almeno nel Campidano - anche i mattoni di fango in Sardegna fino dall'Età del Ferro, questa ipotesi apre uno spiraglio per uno scenario un po' diverso da quello rappresentato di solito.
Che ne dite?
MF


Io personalmente non credo a questa visione in qualche modo "catturante......in virtù del fatto che esistono moltissimi nuraghe che presentano la peculiare condizione della " zeppatura "elegante realizzata ad arte. Negli interstizi tra un masso e l'altro procedevano al meticoloso inserimento delle zeppe, in modo millimetrico e ordinato come in una sorta di incorniciamento.
Offrendo la visione di continiutà dei massi, senza nessun genere di appiglio, e tutto questo nella globalità delle mura sia esterne che interne.
Insomma un gran lavoro di "Rifinitura "che sarebbe stato davvero un peccato intonacarlo.

Ahoooo!!








 Regione Sardegna  ~ Città: quartu  ~  Messaggi: 41  ~  Membro dal: 23/09/2009  ~  Ultima visita: 07/10/2012 Torna all'inizio della Pagina

maurizio feo
Salottino
Utente Master



Inserito il - 13/10/2009 : 19:45:53  Link diretto a questa risposta  Rispondi Quotando
Scusami, ma non ti ho capito, granitu.
Oppure non mi hai capito tu...Forse.
Di quale visione catturante stai parlando?
Ho descritto ed offerto qualche visione senza accorgermene? Quale?
Ho soltanto proposto alcune ipotesi di altri, collegate ad alcuni loro ritrovamenti.
Ed ho azzardato un'ipotesi teorica ed astratta (praticamente solo un' idea di principio) mia di un nuraghe in uso ai "suoi" tempi, completamente diverso da quello - in disuso e distrutto da molti secoli - che noi osserviamo oggi in rovine parziali, incomplete e spogliate dagli anni di devastazione umana e naturale.
Non sei forse d'accordo che dovevano esserci rifiniture pratiche, decorative e simboliche, sui nuraghi?
E' questo che tu affermi?
MF









Modificato da - maurizio feo in data 13/10/2009 19:50:58

  Firma di maurizio feo 
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Tharros
Salottino
Utente Virtuoso




Inserito il - 14/10/2009 : 08:24:58  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Tharros Invia a Tharros un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Non si può escludere l' uso di piccole zeppe e rifiniture di fango negli interstizi. In qualche modo le fessurazioni fra concio e concio dovevano pu essere fermate e credo che il fango sia stata la soluzione ottimale. Per la saldatura del fango la sola essicazione mi pare improbabile sarebbe stata delavata dalla pioggia, almeno all' esterno e forse si può supporre l' uso del fuoco per il rassodamento. Forse l' etimologia Nur-hag potrebbe essere ricondotta a questa pratica. Quanto al sughero non è di semplice lavorazione e potrebbe essere stato impastato con il fango o usato in lastre quale rifinitura all'interno o anche poi per i tetti di capanne.








  Firma di Tharros 
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maurizio feo
Salottino
Utente Master



Inserito il - 14/10/2009 : 11:24:09  Link diretto a questa risposta  Rispondi Quotando
Tharros ha scritto:

Per la saldatura del fango la sola essicazione mi pare improbabile sarebbe stata delavata dalla pioggia, almeno all' esterno e forse si può supporre l' uso del fuoco per il rassodamento.

Infatti - qualora il fango per ipotesi ci fosse mai stato - adesso non è più nelle sue sedi di destinazione iniziale: la sua presenza varia ed eventuale (nelle sedi in cui l'acqua atmosferica lo avrebbe potuto condurre per gravità) potrebbe essere stata utilizzata dalle tesi del "seppellimento volontario" da parte dei nuragici,prima, mentre più recentemente avrebbe ispirato il seppellimento per via di un enorme maremoto (che scientificamente si sa non c'è mai stato, nel Mediterraneo occidentale ed anche in quello orientale - dove un maremoto si verificò nel 1630 a.C. circa - non avrebbe avuto la forza di seppellire i nuraghi indiziati in quella teoria).
Un saluto
MF









Modificato da - maurizio feo in data 14/10/2009 11:26:16

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