Forum Sardegna - Problemi di architettura dei nuraghi
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Nota Bene: Gesturi possiede la più grande casa patrizia della Marmilla, un'oasi al centro del paese circondato da giardini, piante esotiche, fontane in stile raffinato. Decine di case rurali e nobiliari conservano intatto il fascino e la magia del tempo passato. Caratteristici sono i portali d'accesso, che venivano costruiti con diversa cura, con diversi materiali e dimensioni, soprattutto ad arco, risalenti al XVII sec., periodo della dominazione spagnola in Sardegna.



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.machiavelli.

Utente Senior


Inserito il - 05/10/2009 : 09:12:49  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di .machiavelli. Invia a .machiavelli. un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Giusto Mirko ma tu cosa ne pensi? So bene ciò che le piante hanno fatto alle strutture ma il tuo contributo è importante,,,magari una foto sarebbe eloquente.







 Regione Sardegna  ~ Prov.: Cagliari  ~ Città: Cagliari  ~  Messaggi: 1141  ~  Membro dal: 20/03/2008  ~  Ultima visita: 11/11/2013 Torna all'inizio della Pagina

Lessa
Salottino
Utente Attivo



Inserito il - 05/10/2009 : 13:14:17  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Lessa Invia a Lessa un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Heilà Mirko! sei tornato?
Saggio consiglio...non fosse per il maiuscolo...


comunque non c'è storia: le radici degli olivastri secolari sono temibili.


una visitina al citato sito di paulilatino chiarirà ogni dubbio (è stato scavato e le radici -alcune lunghe anche 2 metri e di notevole spessore- sono ben in vista)









Modificato da - Lessa in data 05/10/2009 13:15:22

  Firma di Lessa 
"La storia scritta dai vincitori non può dire cose giuste"

Il mio Blog sulla rievocazione storica, il combattimento, e la ricostruzione Nuragica: http://sardinianwarrior.blogspot.com

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kigula

Moderatore



Inserito il - 06/10/2009 : 00:07:59  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di kigula Invia a kigula un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Mirko per favore evita il maiuscolo...







 Regione Estero  ~ Città: Cordoba  ~  Messaggi: 1738  ~  Membro dal: 07/05/2007  ~  Ultima visita: 15/01/2014 Torna all'inizio della Pagina

DedaloNur
Salottino
Utente Master



Inserito il - 06/10/2009 : 13:31:53  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di DedaloNur Invia a DedaloNur un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Tharros ha scritto:

Dedalo io non ho detto che avrebbero dovuto usare la malta. Probabilmente l' avrebbero usata se ne fossero stati a conoscenza. Un popolo intelligente come si suppone siano stati i nuragici non avrebbero addottato il sistema a secco se avessero avuto la possibilità di costruire con minore fatica e problemi di statica da risolvere. Qualche volta ho la netta impressione che ci sia una specie di sopravvalutazione campanilistica. Erano bravi ma non straordinari, se paragonati agli egiziani, per esempio..senza nulla voler togliere, sia chiaro!!

Io invece presumo che ne fossero a conoscenza. Ma che quelle costruzioni non ci siano giunte. In altri termini abbiamo una prospettiva del tutto falsata della civiltà nuragica. per due motivi:

1) non possiamo vedere le costruzioni con tecniche e materiali deperibili (mi riferisco ai mattoni di fango tenuti insime da un qualche legante)

2) siamo un po vittime dell'"evoluzionismo" in fatto di architettura per cui si presume che quanto venga utilizzato "dopo" sia migliore di quanto si utilizzasse "prima". non è così.

Per creare un muro poligonale bisogna avere una volontà superiore rispetto alla creazione di un semplice muretto in mattoni. Bisogna avere maggiore capacità organizzativa e ingegneristica. Pensiamo solo che cosa voglia dire sbozzare massi di basalto da 2 quintali per farli combaciare o quasi.

A tutto quel lavoro ciclopico quelle popolazioni non eran costrette da idiozia senile ( cioè tanto per il gusto di farlo...) ne dall'ignoranza dei tempi (conoscevano solo quel modo di edificare...) ma da un obiettivo che è tanto pratico quanto simbolico: quello di costruire un opera eterna e imperitura che non venisse scalfita dal tempo.

di fatto i muri ciclopici in Italia son proprio quelli che resitono ai terremoti, in quanto sono privi di malta, e tenuti uniti dall'incastro/attrito dei massi. Si cercava di realizzare una sorta di 2Catena di pietra" in virtù dell'attrito e dell'incastro tra i massi, ed una catena compressa dalla forza di gravità per cui i massi maggiori premevano e congelavano la posizione su quelli minori sottostanti.

Non è un caso se ancora in epoca classica molte costruzioni importanti (pensiamo all'acropoli di atene o al basamento del tempio di Apollo a delfi) sono in muratura poligonale e non in mattoni. Ancora i Calssici (greci e romani) riconoscevano la supremazia di questa tecnica. Noi che siamo più ignoranti dei romani e greci su alcune cose...non più.

Dunque le mura ciclopiche sono costruzioni ultraelastiche ed ultraresistenti. Io qundi parlerei di una involuzione piuttostosto che di evoluzione dal muro poligonale al mattone.

Non si possono più impiegare grandi sforzi umani ed economici per realizzare mura ciclopiche, quindi si ripiega sull'architettura del mattone squadrato ed uguale l'uno con l'altro..con risultati di gran lunga inferiori......

I nuraghi discendono da questa tecnica (presente in sardegna a Monte baranta) ma aggiungono l'arco orizzontale. Che se vogliamo riproduce in alzato una muraglia megalitica con filari concentrici. Forse qualcuno si rese conto della stabilità geologica della sardegna e decise d'invertire la tecnica. non più massi maggiori su quelli minori ma bensì massi maggiori su massi minori per creare torri elevate e non più solo Mura.

la coeva civiltà micenea non giunse mai a simili risultati arhitettonici.
Non è campanilismo è solo presa d'atto.









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Freddie Mercury - In My Defence
http://www.youtube.com/watch?v=4TgX...ture=related

"La parola è un'ala del silenzio"Neruda.

“Ahi serva Italia, di dolore ostello, nave senza nocchiere in gran tempesta, non donna di province, ma bordello!” Dante Alighieri

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Lessa
Salottino
Utente Attivo



Inserito il - 06/10/2009 : 14:48:46  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Lessa Invia a Lessa un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Forse queste genti venivano da zone altamente sismiche? Pelasgi?








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Tharros
Salottino
Utente Virtuoso




Inserito il - 06/10/2009 : 15:08:35  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Tharros Invia a Tharros un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Io invece presumo che ne fossero a conoscenza. Ma che quelle costruzioni non ci siano giunte. In altri termini abbiamo una prospettiva del tutto falsata della civiltà nuragica. per due motivi:

1) non possiamo vedere le costruzioni con tecniche e materiali deperibili (mi riferisco ai mattoni di fango tenuti insime da un qualche legante)

Non si può scambiare del fango con della malta, sono due cose diverse. E’ possibile che la conoscessero come fango per riempire gli interstizi ma niente di più. La malta vera è composita. I romani per esempio scoprirono che aggiungendo anche sabbia di lava la resistenza alla compressione aumentava.

2) siamo un po vittime dell'"evoluzionismo" in fatto di architettura per cui si presume che quanto venga utilizzato "dopo" sia migliore di quanto si utilizzasse "prima". non è così.

Per creare un muro poligonale bisogna avere una volontà superiore rispetto alla creazione di un semplice muretto in mattoni. Bisogna avere maggiore capacità organizzativa e ingegneristica. Pensiamo solo che cosa voglia dire sbozzare massi di basalto da 2 quintali per farli combaciare o quasi.

Sbozzati, il che è meno faticoso di renderli veramente isodomi ( come egiziani). Oltrettutto molti nuraghe hanno una sbozzatura solo esterna e non interna nei conci di base. La vera sbozzatura si trova ai piani superiori e si può parlare di isodomia. Magari una visita al nuraghe Oes di Giave sarebbe auspicabile.



A tutto quel lavoro ciclopico quelle popolazioni non eran costrette da idiozia senile ( cioè tanto per il gusto di farlo...) ne dall'ignoranza dei tempi (conoscevano solo quel modo di edificare...) ma da un obiettivo che è tanto pratico quanto simbolico: quello di costruire un opera eterna e imperitura che non venisse scalfita dal tempo.

Ma purtroppo il tempo ne ha scalfiti molti…

di fatto i muri ciclopici in Italia son proprio quelli che resitono ai terremoti, in quanto sono privi di malta, e tenuti uniti dall'incastro/attrito dei massi. Si cercava di realizzare una sorta di 2Catena di pietra" in virtù dell'attrito e dell'incastro tra i massi, ed una catena compressa dalla forza di gravità per cui i massi maggiori premevano e congelavano la posizione su quelli minori sottostanti.

Per quanto riguarda i terremoti ci sono altri fattori che contribuiscono a tenere in piedi una muratura portante. Distribuzione dei pesi, elasticità dei piedidritti e delle murature, sfasatura di spostamento in altezza. Prendi per esempio il colosseo. Se invece di essere costruito ad archi fosse stato concepito in muratura piena, data l’ altezza la sua massa sarebbe stata tale da far crollare tutto proprio per la componente di sfasatura e ridondanza nelle oscillazioni fra base ed altezza.
Massi minori sottostanti? Non credo proprio si possa costruire in questo modo. È possibile che nell’ intera costruzione vi siano delle “sviste” costruttive e che qualche masso di maggiori dimensioni sia posizionato in alto. Ma mettere i massi più piccoli in basso non è fare costruzioni, siamo al limite dell’ equilibrismo statico. In oltre nella costruzione nuragica alla base delle torri vi è sempre un tamburo che va da un metro e mezzo a due e la parte sopra della Tholos, aggettante grava sul tamburo.

Non è un caso se ancora in epoca classica molte costruzioni importanti (pensiamo all'acropoli di atene o al basamento del tempio di Apollo a delfi) sono in muratura poligonale e non in mattoni. Ancora i Calssici (greci e romani) riconoscevano la supremazia di questa tecnica. Noi che siamo più ignoranti dei romani e greci su alcune cose...non più.

Dunque le mura ciclopiche sono costruzioni ultraelastiche ed ultraresistenti. Io qundi parlerei di una involuzione piuttostosto che di evoluzione dal muro poligonale al mattone.

Non si possono più impiegare grandi sforzi umani ed economici per realizzare mura ciclopiche, quindi si ripiega sull'architettura del mattone squadrato ed uguale l'uno con l'altro..con risultati di gran lunga inferiori......

L’ elasticità non è data dal tipo di costruzione ma dai materiali impiegati. Se i materiali sono elastici anche la costruzione lo è. La pietra non ha nulla di elastico e la costruzione è statica. Se i nuraghe fossero stati in zona sismica sarebbero probabilmente solo rovine. Almeno quelli che superano i due piani. La costruzione a muratura portante crea una serie di forze tra cui la gravità e l’ attrito ma non è pensabile che avessero potuto resistere ai terremoti. In più, in caso di terremoto se una costruzione è sulla sabbia ha un comportamento diverso di una sulla roccia.

In Italia è da tutti riconosciuto che l’ edilizia è minimo 20 anni in ritardo rispetto al resto d’ Europa. Se non vi fossero grandi architetti che costruiscono in modo moderno non si sarebbe sentito parlare di titanio, tanto per fare un esempio nelle costruzioni. Per tua informazioni ci sono delle aziende che producono “ Mattoni” da costruzione di misure diverse arrivando fino a L1200 x l40 x H60 e multipli della L (lunghezza) Solo che in Italia il tradizionalismo è radicato e i prodotti nuovi fanno solo paura. Nuovi per modo di dire.



I nuraghi discendono da questa tecnica (presente in sardegna a Monte baranta) ma aggiungono l'arco orizzontale. Che se vogliamo riproduce in alzato una muraglia megalitica con filari concentrici. Forse qualcuno si rese conto della stabilità geologica della sardegna e decise d'invertire la tecnica. non più massi maggiori su quelli minori ma bensì massi maggiori su massi minori per creare torri elevate e non più solo Mura.

Immagino che tu per arco orizzontale intenda architrave. Arco orizzontale è una contraddizione in termini. O è arco o è orizzontale. E ripeto che non esiste una logica costruttiva pensare di avere pesi maggiori in alto e minori in basso. La distribuzione dei pesi era cosa ben nota ai nuragici. Conci maggiori in alto sarebbe come dire che un concio di un metro ha sotto due conci da mezzo metro e non essendo perfettamente piani la rottura sarebbe solo questione di tempo.

la coeva civiltà micenea non giunse mai a simili risultati arhitettonici.
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E' sempre meglio sembrare stupidi tacendo invece di darne la conferma parlando!!

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Tharros
Salottino
Utente Virtuoso




Inserito il - 06/10/2009 : 15:47:03  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Tharros Invia a Tharros un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Io invece presumo che ne fossero a conoscenza. Ma che quelle costruzioni non ci siano giunte. In altri termini abbiamo una prospettiva del tutto falsata della civiltà nuragica. per due motivi:

1) non possiamo vedere le costruzioni con tecniche e materiali deperibili (mi riferisco ai mattoni di fango tenuti insime da un qualche legante)

Non si può scambiare del fango con della malta, sono due cose diverse. E’ possibile che la conoscessero come fango per riempire gli interstizi ma niente di più. La malta vera è composita. I romani per esempio scoprirono che aggiungendo anche sabbia di lava la resistenza alla compressione aumentava.

2) siamo un po vittime dell'"evoluzionismo" in fatto di architettura per cui si presume che quanto venga utilizzato "dopo" sia migliore di quanto si utilizzasse "prima". non è così.

Per creare un muro poligonale bisogna avere una volontà superiore rispetto alla creazione di un semplice muretto in mattoni. Bisogna avere maggiore capacità organizzativa e ingegneristica. Pensiamo solo che cosa voglia dire sbozzare massi di basalto da 2 quintali per farli combaciare o quasi.

Sbozzati, il che è meno faticoso di renderli veramente isodomi ( come egiziani). Oltrettutto molti nuraghe hanno una sbozzatura solo esterna e non interna nei conci di base. La vera sbozzatura si trova ai piani superiori e si può parlare di isodomia. Magari una visita al nuraghe Oes di Giave sarebbe auspicabile.



A tutto quel lavoro ciclopico quelle popolazioni non eran costrette da idiozia senile ( cioè tanto per il gusto di farlo...) ne dall'ignoranza dei tempi (conoscevano solo quel modo di edificare...) ma da un obiettivo che è tanto pratico quanto simbolico: quello di costruire un opera eterna e imperitura che non venisse scalfita dal tempo.

Ma purtroppo il tempo ne ha scalfiti molti…


di fatto i muri ciclopici in Italia son proprio quelli che resitono ai terremoti, in quanto sono privi di malta, e tenuti uniti dall'incastro/attrito dei massi. Si cercava di realizzare una sorta di 2Catena di pietra" in virtù dell'attrito e dell'incastro tra i massi, ed una catena compressa dalla forza di gravità per cui i massi maggiori premevano e congelavano la posizione su quelli minori sottostanti.

Per quanto riguarda i terremoti ci sono altri fattori che contribuiscono a tenere in piedi una muratura portante. Distribuzione dei pesi, elasticità dei piedidritti e delle murature, sfasatura di spostamento in altezza. Prendi per esempio il colosseo. Se invece di essere costruito ad archi fosse stato concepito in muratura piena, data l’ altezza la sua massa sarebbe stata tale da far crollare tutto proprio per la componente di sfasatura e ridondanza nelle oscillazioni fra base ed altezza.
Massi minori sottostanti? Non credo proprio si possa costruire in questo modo. È possibile che nell’ intera costruzione vi siano delle “sviste” costruttive e che qualche masso di maggiori dimensioni sia posizionato in alto. Ma mettere i massi più piccoli in basso non è fare costruzioni, siamo al limite dell’ equilibrismo statico. In oltre nella costruzione nuragica alla base delle torri vi è sempre un tamburo che va da un metro e mezzo a due e la parte sopra della Tholos, aggettante grava sul tamburo.

Non è un caso se ancora in epoca classica molte costruzioni importanti (pensiamo all'acropoli di atene o al basamento del tempio di Apollo a delfi) sono in muratura poligonale e non in mattoni. Ancora i Calssici (greci e romani) riconoscevano la supremazia di questa tecnica. Noi che siamo più ignoranti dei romani e greci su alcune cose...non più.

Dunque le mura ciclopiche sono costruzioni ultraelastiche ed ultraresistenti. Io qundi parlerei di una involuzione piuttostosto che di evoluzione dal muro poligonale al mattone.

Non si possono più impiegare grandi sforzi umani ed economici per realizzare mura ciclopiche, quindi si ripiega sull'architettura del mattone squadrato ed uguale l'uno con l'altro..con risultati di gran lunga inferiori......

L’ elasticità non è data dal tipo di costruzione ma dai materiali impiegati. Se i materiali sono elastici anche la costruzione lo è. La pietra non ha nulla di elastico e la costruzione è statica. Se i nuraghe fossero stati in zona sismica sarebbero probabilmente solo rovine. Almeno quelli che superano i due piani. La costruzione a muratura portante crea una serie di forze tra cui la gravità e l’ attrito ma non è pensabile che avessero potuto resistere ai terremoti. In più, in caso di terremoto se una costruzione è sulla sabbia ha un comportamento diverso di una sulla roccia.
In Italia è da tutti riconosciuto che l’ edilizia è minimo 20 anni in ritardo rispetto al resto d’ Europa. Se non vi fossero grandi architetti che costruiscono in modo moderno non si sarebbe sentito parlare di titanio, tanto per fare un esempio nelle costruzioni. Per tua informazioni ci sono delle aziende che producono “ Mattoni” da costruzione di misure diverse arrivando fino a L1200 x l40 x H60 e multipli della L (lunghezza) Solo che in Italia il tradizionalismo è radicato e i prodotti nuovi fanno solo paura. Nuovi per modo di dire.


I nuraghi discendono da questa tecnica (presente in sardegna a Monte baranta) ma aggiungono l'arco orizzontale. Che se vogliamo riproduce in alzato una muraglia megalitica con filari concentrici. Forse qualcuno si rese conto della stabilità geologica della sardegna e decise d'invertire la tecnica. non più massi maggiori su quelli minori ma bensì massi maggiori su massi minori per creare torri elevate e non più solo Mura.

Immagino che tu per arco orizzontale intenda architrave. Arco orizzontale è una contraddizione in termini. O è arco o è orizzontale. E ripeto che non esiste una logica costruttiva pensare di avere pesi maggiori in alto e minori in basso. La distribuzione dei pesi era cosa ben nota ai nuragici. Conci maggiori in alto sarebbe come dire che un concio di un metro ha sotto due conci da mezzo metro e non essendo perfettamente piani la rottura sarebbe solo questione di tempo.


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Modificato da - Tharros in data 06/10/2009 15:49:27

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Tharros
Salottino
Utente Virtuoso




Inserito il - 07/10/2009 : 00:53:49  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Tharros Invia a Tharros un Messaggio Privato  Rispondi Quotando


I nuraghi discendono da questa tecnica (presente in sardegna a Monte baranta) ma aggiungono l'arco orizzontale. Che se vogliamo riproduce in alzato una muraglia megalitica con filari concentrici. Forse qualcuno si rese conto della stabilità geologica della sardegna e decise d'invertire la tecnica. non più massi maggiori su quelli minori ma bensì massi maggiori su massi minori per creare torri elevate e non più solo Mura.


[/quote]

E' possibile che tu intendessi anche arco piano. In questo caso In edilizia è chiamato anche piattabanda ed è un elemento in piano, a forma di arco molto ribassato, in muratura, calcestruzzo, pietra o legno che chiude la parte superiore dei vani delle finestre o delle porte, scaricando lateralmente il peso della muratura soprastante, o sui piedritti I conci di una piattabanda sono disposti a raggiera come quelli di un arco (e pertanto essa spinge sulle spalle); tuttavia l’intradosso e l’estradosso della piattabanda sono piatti come quelli di un architrave.
Nell' edilizia moderna la piattabanda è realizzata con putrella d’acciaio o con una trave in cemento armato ma può essere costituita da una serie di mattoni posti verticalmente e con una inclinazione crescente man mano che ci si allontana dal centro della piattabanda.
e' possibile che i nuragici adottassero questo sistema negli anditi con volte a carena. Come ho gia avuto modo di osservare è possibile che gli ultimi due conci fossero in chiave con una lastra di pressione posta sopra.









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Tharros
Salottino
Utente Virtuoso




Inserito il - 07/10/2009 : 01:00:04  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Tharros Invia a Tharros un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
MirkoZaru ha scritto:

[quote]Nevathrad ha scritto:

[quote]Turritano ha scritto:

1- Forse le piante mediterranee non hanno le stesse radici degli Eucaliptus e dei "ficus", ma di sicuro nei secoli, piante come l' olivastro, il fico e la stessa "kessa" (per non parlare di altre piante, anche quelle più piccole) il loro contributo nello smuovere e spaccare i massi lo hanno dato, eccome.


Se ogni tanto guardate per terra potrete vedere, in alcune occasioni crescere l' erba nel cemento. Non si parla di migliaia di anni, Cosa possono fare le piante con le loro radici?? Danni tremendi!!









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DedaloNur
Salottino
Utente Master



Inserito il - 07/10/2009 : 10:42:43  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di DedaloNur Invia a DedaloNur un Messaggio Privato  Rispondi Quotando



Non si può scambiare del fango con della malta, sono due cose diverse.

Io non ho confuso fango e malta. Ho parlato di mattoni di fango e di un "qualche legante" non pervenutoci.

Sbozzati, il che è meno faticoso di renderli veramente isodomi ( come egiziani). Oltrettutto molti nuraghe hanno una sbozzatura solo esterna e non interna nei conci di base. La vera sbozzatura si trova ai piani superiori e si può parlare di isodomia. Magari una visita al nuraghe Oes di Giave sarebbe auspicabile.

tutta questione di tecnica costruttiva. non c'era bisogno di sbozzare e rendere isodoma la base, che infati è sempre la parte che residua di un nuraghe. C'era necessità di sbozzare la parte alta per rendere quella parte più stabile.

Ma purtroppo il tempo ne ha scalfiti molti…

e quindi? nella parte superiore probabilmente non si era riusciti a "comprimere" in modo sufficiente i conci isodomi, quindi la costruzione priva di manuntenzione crolla. oppure qualcuno, li distrusse deliberatamente. Non capisco questa obiezione.


Massi minori sottostanti? Non credo proprio si possa costruire in questo modo. È possibile che nell’ intera costruzione vi siano delle “sviste” costruttive e che qualche masso di maggiori dimensioni sia posizionato in alto. Ma mettere i massi più piccoli in basso non è fare costruzioni, siamo al limite dell’ equilibrismo statico. In oltre nella costruzione nuragica alla base delle torri vi è sempre un tamburo che va da un metro e mezzo a due e la parte sopra della Tholos, aggettante grava sul tamburo.

No. Guardati le mura poligonali italiche e scoprirai che non si tratta di mia fantasia ma è una costante di quelle opere. ad intervalli reegolari viene collocata un masso più che ciclopico tra massi di dimensioni minori. sia circostanti che sottostanti. Guarda cosa poggia su di uno degli architravi di Monte baranta. Definire "sviste" la collocazione di questi massi, scusa tanto, è un poco ingenuo da parte tua. Quei costruttori non agivano insesatamente

L’ elasticità non è data dal tipo di costruzione ma dai materiali impiegati. Se i materiali sono elastici anche la costruzione lo è. La pietra non ha nulla di elastico e la costruzione è statica. Se i nuraghe fossero stati in zona sismica sarebbero probabilmente solo rovine.

ed io che ho scritto? che qualcuno forse si rese conto della stabilità geologicadella Sardegna. Tra l'altro qualche piccolo terremoto si avverte anche in Sardegna di tanto in tanto. ma ho cmq scritto che i nuraghi invertono la tecnica delle muraglie ciclopiche che sono molto più stabili delle nostre torri. i nostri nuraghi sono simboli di arditezza e spregiudicatezza. Quasi una sfida rivolta al cielo. da tutti i loro massi spira una "aria" mista di superbia e devozione. Queste sono le sensazioni che m'ispira la vista di un Nuraghe.

Immagino che tu per arco orizzontale intenda architrave. Arco orizzontale è una contraddizione in termini. O è arco o è orizzontale. E ripeto che non esiste una logica costruttiva pensare di avere pesi maggiori in alto e minori in basso. La distribuzione dei pesi era cosa ben nota ai nuragici. Conci maggiori in alto sarebbe come dire che un concio di un metro ha sotto due conci da mezzo metro e non essendo perfettamente piani la rottura sarebbe solo questione di tempo.[/size=2][/blue]

forse tu non mi leggi. conci maggiori in alto sono nelle muraglie ciclopiche non nei Nuraghi. ho scritto anzi ch nei nuraghi è l'inverso. Francamente non sono architetto ma spiegarmi la collocazione di massi di dimensioni maggiori sopra altri di dimensioni minori con l'obiettivo di comprimere e congelare le "forze" mi soddisfa di più che spiegarmi lo stesso fatto con una "svista", o con l'assenza di logica costruttiva (il che è pure offensivo per quegli Antichi).









Modificato da - DedaloNur in data 07/10/2009 10:43:29

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Lessa
Salottino
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Inserito il - 08/10/2009 : 00:38:25  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Lessa Invia a Lessa un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Controllato alcune foto delle cosidette mura Pelasgiche al centro Italia....Dedalo ha perfettamente ragione... ricordavo bene, ma ho preferito confermare...








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Tharros
Salottino
Utente Virtuoso




Inserito il - 08/10/2009 : 05:54:19  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Tharros Invia a Tharros un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Ho gradato anche io le foto che ho dei vari nuraghe. Io non ho visto il nuraghe Monte baranta e forse non sarebbe male postare qualche foto per spiiegare cosa intendi Dedalo. Gli unici massi ciclopici che io ho potuto vedere fuori dal contesto costruttivo di base sono gli architravi. la parte più difficile di una costruzione sono le aperture praticate nel muro continuo e in questo i nuragici avevano studiato bene. Sopra l' architrave poggia tutto il peso della parte muraria sovrastante, andava messo qualcosa che potesse sorreggere tutto quel peso.
E' possibile, ma tito solo ad indovinare che i massi ciclopici di cui tu parli fossero parte di qualche apertura poi chiusa, ma così. a occhio. Nelle costruzioni è assai improbabile modificare la grandezza di un concio senza motivazione apparente. questo concorrerebbe ad una differente forza di spinta nel muro creando discontinuità sia dal punto di vista della variazione del peso nella parte sottostante sia per quanto riguarda le forze laterali che sarebbero disomogenee in quel punto. ..Poi ovviamente ci possono essere motivazioni diverse ma un motivo c'è.









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E' sempre meglio sembrare stupidi tacendo invece di darne la conferma parlando!!

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MirkoZaru

Utente Senior


Inserito il - 08/10/2009 : 20:04:09  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di MirkoZaru Invia a MirkoZaru un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Mi ero ripromesso di non intervenire più...
Ma dopo questa affermazione non potevo che dire... ma che diavolo stai dicendo? Ma dove l'hai sentita??? Pensavo che solo Laner potesse concepire una cavolata così?








Modificato da - Petru2007 in data 15/10/2009 09:32:38

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Nulla è più pericoloso di un uomo con un idea, se è l'unica che riesce a concepire.

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kigula

Moderatore



Inserito il - 08/10/2009 : 20:08:34  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di kigula Invia a kigula un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Ahahha Mirko, te lo riproponi sempre ma non resisti , lo sapevo!
Ma su che c'è spazio per tutti!








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granitu

Nuovo Utente


Inserito il - 08/10/2009 : 20:55:36  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di granitu Invia a granitu un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
MirkoZaru ha scritto:

Tharros ha scritto:

Ho gradato anche io le foto che ho dei vari nuraghe. Io non ho visto il nuraghe Monte baranta e forse non sarebbe male postare qualche foto per spiiegare cosa intendi Dedalo. Gli unici massi ciclopici che io ho potuto vedere fuori dal contesto costruttivo di base sono gli architravi. la parte più difficile di una costruzione sono le aperture praticate nel muro continuo e in questo i nuragici avevano studiato bene. Sopra l' architrave poggia tutto il peso della parte muraria sovrastante, andava messo qualcosa che potesse sorreggere tutto quel peso.
E' possibile, ma tito solo ad indovinare che i massi ciclopici di cui tu parli fossero parte di qualche apertura poi chiusa, ma così. a occhio. Nelle costruzioni è assai improbabile modificare la grandezza di un concio senza motivazione apparente. questo concorrerebbe ad una differente forza di spinta nel muro creando discontinuità sia dal punto di vista della variazione del peso nella parte sottostante sia per quanto riguarda le forze laterali che sarebbero disomogenee in quel punto. ..Poi ovviamente ci possono essere motivazioni diverse ma un motivo c'è.


Mi ero ripromesso di non intervenire più...
Ma dopo questa affermazione non potevo che dire... ma che diavolo stai dicendo? Ma dove l'hai sentita??? Pensavo che solo Laner potesse concepire una cavolata così?


Così a memoria ( dovrei riguardare le foto ) mi vengono in mente i nuraghi di S.Ssbina e nuraghe Perra i quali credo i tempi recenti sia stato rimosso l'architrave ( forse per far passare delle bestie )...credo che questi due esempi, dimostra che la stabilità del stesso nuraghe non 'è per niente compromessa.

Ahoooo!!








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