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gallosu
Utente Attivo
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Inserito il - 10/08/2009 : 09:39:15
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| MirkoZaru ha scritto:
Purtroppo si è dovuti intervenire! Frau stava cercando fondi per effettuare carotaggi nei nuraghi del Sinis! Come dire che io domani mi alzo e vado a fare carotaggi sui nuraghi...ma siamo pazzi?
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Non vedo dove stia il problema. Se dai carotaggi emerge che non esiste alcuna evidenza di presunti tzunami (e ripeto, questa per me è una sciocchezza) chi sostiene questa tesi ha una solida e inoppugnabile base scientifica (questa sì scientifica al 100% senza possibilità di interpretazioni) di argomentazione rispetto a chi sostiene il contrario (ovviamente limitatamente alla tesi di Frau sul maremoto perchè altri punti varrebbe comunque la pena di approfondirli).
Inoltre se farà i carottaggi presumo abbia ottenuto le dovute autorizzazioni. Non mi sembra che ci siano poi troppe differenze se un carotaggio viene fatto per un pozzo artesiano e nel Sinis come ben sai c'è ne sono a decine anche in siti chiaramente interessati da evenienze archeologiche di superfice per i quali nessuno si è stracciato le vesti. E non mi si dica spero che si rovinano i siti perchè una carota di 10 cm di diametro non pregiudica certo la lettura scientifica complessiva del contesto se è questo di cui si ha timore.
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Gallosu http://trexentastorica.blogspot.com/
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MirkoZaru
Utente Senior
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Inserito il - 10/08/2009 : 20:27:56
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| gallosu ha scritto:
| MirkoZaru ha scritto:
Purtroppo si è dovuti intervenire! Frau stava cercando fondi per effettuare carotaggi nei nuraghi del Sinis! Come dire che io domani mi alzo e vado a fare carotaggi sui nuraghi...ma siamo pazzi?
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Non vedo dove stia il problema. Se dai carotaggi emerge che non esiste alcuna evidenza di presunti tzunami (e ripeto, questa per me è una sciocchezza) chi sostiene questa tesi ha una solida e inoppugnabile base scientifica (questa sì scientifica al 100% senza possibilità di interpretazioni) di argomentazione rispetto a chi sostiene il contrario (ovviamente limitatamente alla tesi di Frau sul maremoto perchè altri punti varrebbe comunque la pena di approfondirli).
Inoltre se farà i carottaggi presumo abbia ottenuto le dovute autorizzazioni. Non mi sembra che ci siano poi troppe differenze se un carotaggio viene fatto per un pozzo artesiano e nel Sinis come ben sai c'è ne sono a decine anche in siti chiaramente interessati da evenienze archeologiche di superfice per i quali nessuno si è stracciato le vesti. E non mi si dica spero che si rovinano i siti perchè una carota di 10 cm di diametro non pregiudica certo la lettura scientifica complessiva del contesto se è questo di cui si ha timore.
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Carotaggi di 10 cm...chiaramente parli del diametro? io voglio vedere se per "sfortuna" con quel carotaggio danneggiano una struttura sotterranea... o se per puro caso danneggiano un alabastron che poteva essere intero! A SA OSA (Brabau) si cerca con i polpastrelli nel fango per evitare di rovinare qualsiasi oggettino... sei sicuro che i carotaggi non danneggino niente? E sopratutto c'è bisogno di un carotaggio per capire se c'è stato un maremoto che ha coperto un nuraghe? O ti immagini se mentre si fanno dei carotaggi a distanza di qualche centimetro si andasse ad intaccare un mosaico occultato dalla terra? ...e se sotto uno di quei carotaggi ci fosse stata la stele di nora...cosa avremo dovuto dire?
E sopratutto, Frau è THE RIGHT MAN IN THE RIGHT PLACE?
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Modificato da - MirkoZaru in data 10/08/2009 20:31:34 |
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Nulla è più pericoloso di un uomo con un idea, se è l'unica che riesce a concepire. |
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DedaloNur
Salottino
Utente Master
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Inserito il - 10/08/2009 : 21:29:33
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| maurizio feo ha scritto:
Il punto fondamentale della questione non consiste affatto nel dovere dimostrare la non esistenza di Atlantide (o di Never -Never Island, o di Lilliput, o della Terra di Mezzo, come pure di qualsiasi altra più o meno abile e credibile creazione della fantasia). Bensì consiste nel non poterne affatto dimostrare l'esistenza, in quanto creazione letteraria e di fantasia.
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Se invece accostassimo per un attimo il racconto Platonico (che si rifà a fonti Egizie...) sopra Atlantide, alla narrazione delleinvasioni dei popoli del mare, scopriremmo non poche coincidenze, trale quali una delle più rimarchevoli è che la Capitale dei Pdm venne distrutta all'improvviso cosa...
tra l'altro nei testi egiziani si scorge la stessa denuncia della hybris umana che poi sarà considerata da Platone come la causa reale della distruzione di Atlantide.
non è questo un punto di contatto tra le due storie?
pure laprovenienza degli attacchi coinciderebbe, giacchè Platone usa il termine "Atlante" "atlantide per indicare la provenienza occidentale dell'attacco ad Atene, specificando poi, in particolare la Tirrenide e la libia, come le due propaggini estreme dell'impero atlantideo.
gli stessi Libu ricorrono nelle storie d'invasioni legate ai popoli dl mare, e se identificassimo i sardi con shardana, anche il particolare della Tirrenide coinciderebbe.
dunque è cruciale la ricerca archeologica in Egitto come gia dicevo sopra.
alla luce di questi punti di contatto (e altri se ne potrebbero citare) tra il racconto di Atlantide e quello sipra i PdM, non sarebbe necessaria una maggiore prudenza nell'affermre che Atlanide fu opera di fantasia come la saga di Tolkien o capuccetto rosso?
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Freddie Mercury - In My Defence http://www.youtube.com/watch?v=4TgX...ture=related
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maurizio feo
Salottino
Utente Master
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Inserito il - 10/08/2009 : 21:33:55
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E visto che si invoca un atteggiamento scientifico, cerchiamo tutti di esserlo un poco di più. Ammettiamo - tutti, una buona volta! - che gli unici studi seri, scientifici ed esaustivi mai condotti circa terremoti, tzunami ed eruzioni nel Mare Mediterraneo, sono stati a cura dell'Istituto National Geographic (fondato nel 1888 e avente sede a Washington D.C. - autore e promotore di più di 7.000 progetti di ricerca rigorosi e non solo iconograficamente insuperabili). E' stato realizzato un video - regolarmente trasmesso più volte sul N.G. Channel (2006) e poi riprodotto in un video venduto a basso costo insieme alla rivista anche in Italia (febbraio 2008; titolo italiano: il Vulcano dell'Apocalisse) e (credo) reperibile anche separatamente. Questi studi - che invito tutti a procurarsi ad un costo sicuramente inferiore ai 10 Euro - sono per ora unici: sono i migliori, i più recenti e conclusivi. L'unico cataclisma che sia mai avvenuto nel Mediterraneo è quello di circa 3.600 anni fa: riguarda l'attuale isola di Thera-Santorini. Non ce ne sono stati altri. Le prove stanno nelle più che evidenti tracce che tali eventi di enorme portata lasciano nel Mondo, un poco dovunque. Bisogna sapere cercare queste tracce e si devono avere quella dovizie di mezzi che solo i finanziamenti enormi del N.G I. possono mobilizzare. Ma le tracce sono evidenti e chiare. Scientifiche: nel fondo del mare, rocce e sedimenti; e poi nei carotaggi del Polo, nei cerchi d'accrescimento di alberi antichi, in Nord America, nei registri cinesi, nelle rive dei paesi Medio orientali. Su Thera.
Il resto, tutto il resto, è Folk Lore: certamente affascinante, stuzzicante, suggestivo. Ma sempre e definitivamente non scientifico e credibile quanto i coccodrilli albini e ciechi nelle fogne di New York.
E con questo, non farò più altri interventi sul tema, che mi ha ormai un po' annoiato, ammetto.
Ma mi interesserà sicuramente molto sapere che cosa Alfonso Stiglitz dirà in merito, anche se temo che si troverà a dovere affrontare una parte di auditorio con questi "contos de Foghile". Mi dispiace non potere essere con lui, perché molti potrebbero confondere la grandezza del numero con la forza della ragione e questo sicuramente mi dispiacerebbe.
D'altro canto, anche i lemmings si sacrificano a decine di migliaia: a qualche cosa servirà pure, nel disegno della natura. Ma è una chiara dimostrazione del fatto che la forza del numero non coincide sempre con la forza della Ragione e della Logica.
Atlantide non è mai esistita. La Sardegna sì. E questo mette fine ad ogni possibile identificazione di una con l'altra.
Un saluto MF
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Modificato da - maurizio feo in data 10/08/2009 21:35:57 |
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Acab
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Inserito il - 10/08/2009 : 23:56:53
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Scusa Maurizio ma sei andato fuori tema, l'argomento tzunami era stato chiuso praticamente da tutti; se poi vuoi che ti si dica che hai ragione su tutto va bene, se ti può far star meglio ..... dopo tutta la tiritera sui cataclismi nel mar Mediterraneo, non è che sei di quelli che, sotto sotto, crede che Atlantide vada cercata fuori dal Mediterraneo? Mario
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DedaloNur
Salottino
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Inserito il - 11/08/2009 : 00:08:22
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io non capisco tutto questo accanirsi contro Atlantide. Prove archeologiche che Atlantide fosse la Sardegna per adesso non ve ne sono.
ma non mi si venga a dire che eistano pure le prove archeologiche che Atlantide non sia ma esistita!
dove sono e quali sono?
se tali prove non esitono una interpretazione su Atlantide vale l'altra.
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Trambuccone
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Inserito il - 11/08/2009 : 00:45:24
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........Però ci speri e continui a cercare, a studiare...E magari scoprire altro. Che è esattamente ciò che Platone voleva ottenere. Praticamente la carota appesa davanti all'asino che cerca di raggiungerla e continua a camminare. Carota = Atlantide, asino = ...! Grande lezione. T.
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.machiavelli.
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Inserito il - 11/08/2009 : 08:28:02
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...la sete del sapere...
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kigula
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Inserito il - 11/08/2009 : 13:08:41
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Signori cari non fatevi travolgere dallo tzunami sennò finiamo a largo
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maurizio feo
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Inserito il - 13/08/2009 : 20:54:46
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Comunque - e non per spirito polemico, ma solo per curiosità - vorrei chiedere: non è perlomeno curioso che Platone mostri di avere dettagliatissime conoscenze da archivi antichissimi, puntigliosi e completi circa un avvenimento cataclismico (che per me è falso, per altri ipoteticamente possibile, per altri addirittura reale); mentre dimostra di non possedere la minima cognizione circa una catastrofe reale e provata in modo definitivo quale fu l'eruzione / tsunami di Thira nel 1630 a.C. circa, cioé molto, molto più vicino a lui dell'altra catastrofe? Perché sceglierne un'altra, allora? Questo mi sembra del tutto inverosimile, specialmente se teniamo presente che Thira è stato l'evento tellurico di gran lunga più vasto che mai sia avvenuto nel Mondo (di entità VEI 7, cioé almeno 10 volte più forte di Tambora)- Tambora è l'evento più famoso, perché fu registrato ed è uno dei più recenti: determinò la famosa "estate senza sole", con un cambiamento planetario del clima. Thira fece di più e di peggio: non poteva non figurare negli archivi (anzi, se questi archivi c'erano, gli avevano dedicato un posto di riguardo). Distrusse la Civiltà Minoica nelle sue isole e cancellò probabilmente le tracce della scrittura pre greca e greca del tempo, che era un patrimonio palaziale. Successivamente nacque l'alfabeto greco vocalico che conosciamo come greco. Michael Ventris dimostrò - pur essendo solo un architetto inglese d'origine greca - con grande passione, che il Lineare B era già un tipo di notazione della lingua greca, in forma sillabica. E cioé che la popolazione aveva avuto una sua continuità culturale di tradizioni e di lingua. Insomma, la mia opinione è chiara: Platone non aveva affatto notizie precise riguardo agli eventi distruttivi del passato. Probabilmente conosceva i racconti tramandati, i miti, tutto ciò che poi è entrato anche in altri racconti e scritti: la colonna di fuoco del dio di vendetta, le piaghe d'Egitto, il moto delle acque distruttivo e non normale e quanto conosciamo anche dalla Bibbia. Ha usato quello che lo ha ispirato di più, trasponendolo in un'epoca così antica che nessuno potesse mai contraddirlo. Ed ha parlato del tema che più gli stava a cuore, veicolandolo abilmente con quella sua invenzione. Ma aspetto la replica. MF
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Modificato da - Adelasia in data 14/08/2009 23:06:00 |
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DedaloNur
Salottino
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Inserito il - 15/08/2009 : 08:53:34
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| E cioé che la popolazione aveva avuto una sua continuità culturale di tradizioni e di lingua. |
anche religiosi....proprio il termine Poseidone (edaltri ancora) compaiono nela lineare B micenea...
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alfonso
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Inserito il - 18/08/2009 : 12:10:13
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Riprendo le connessioni dopo un po’ di ferie e se non erro debbo una risposta a Gallosu (hai tutto il diritto a farmi queste domande) che mi chiede:
| gallosu ha scritto:
Quello che non riesco a concepire, però e qui mi rivolgo ad Alfonso, (che potrà sempre dirmi come è tuo diritto di farmi i fatti miei) è perchè solo qua in Sardegna il dibattito si è fatto così acceso e con toni fortemente polemici da parte di studiosi tanto da dover fare raccolte di firme, conferenze e dibattiti per affermare che Atlantide non è in Sardegna (o in nessun altro posto).
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A dire il vero il tono acceso e polemico è stato portato avanti da Frau che non risponde mai ai dati ma insiste, ancora negli attacchi personali e negli insulti: se hai letto nelle settimane passate la Nuova Sardegna avrai notato l’aggressione personale a Valerio Manfredi, reo di aver semplicemente affermato che secondo lui Atlantide non esiste. L’aggressione di Frau è stata condotta contro tutti gli archeologi sardi o che lavorano in Sardegna (con le furbesche lisciature a Lilliu) e con il sostegno convinto o meno di alcuni studiosi che, chissà perché, mai si sono occupati di civiltà nuragica o ne hanno la competenza. E parlo di aggressione non di contestazione scientifica. Non solo, il tutto è avvenuto senza alcuna possibilità di replica a livello di mass media (i giornali e le riviste hanno sistematicamente rifiutato gli inviti a interpellare gli archeologi) e solo mie arrabbiature hanno strappato alcuni (tre) striminziti articoli, da me firmati (e ai quali sono seguite sfilze di insulti, ancora leggibili on line). Quanto alle conferenze, credo che in tutta la Sardegna siano state quattro o cinque, non di più, a fronte delle decine e decine di articoli e conferenze di Frau. Il documento firmato dagli studiosi è uno strumento per far conoscere l’opinione scientifica, fortemente censurata; in quel documento se lo leggi (ma l’hai letto?) non c’è nessuna aggressione né nessun insulto, ma solo l’espressione dei dati scientifici; hai letto la risposta di Frau? Confrontale. Se fossi venuto alla conferenza non avresti sentito un solo accenno polemico, mio, nei confronti di Frau, ma solo dati scientifici. Mi è solo dispiaciuto che ci siano stati solo due interventi nel dibattito, entrambi interessanti, ma non nel merito dei dati. Alfonso
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maurizio feo
Salottino
Utente Master
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Inserito il - 18/08/2009 : 22:44:49
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Confermo e sottoscrivo la definizione dei modi inurbani ed aggressivi del giornalista. Confermo la sua disposizione a non controbattere i dati con altri dati, bensì unicamente con insulti verbali e ripetizioni scomposte. Confermo e sottoscrivo i suoi modi spiacevoli. Mi meraviglia molto che il soggetto abbia un seguito. Non mi meraviglia che cerchi finanziamenti regionali ovunque. Non mi meraviglia che abbia reagito more solito, quando gli è stato proposto (da me) di rivolgersi al National Geographic per detti finanziamenti: con molto imbarazzo - in pubblico - ha sostenuto che "preferisce che la cosa resti in famiglia". In privato mi ha mostrato rabbia ed aggressività, condendo le sue frasi con un poco elegante romanesco irripetibile. Un vero uomo di cultura... Considero un vero peccato che si debba organizzare una conferenza per smentire una panzana come Atlantide. Maurizio Feo
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sisera
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Inserito il - 24/08/2009 : 23:24:23
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Caro sig. Feo, lei si meraviglia del fatto che Frau abbia un seguito, io mi chiederei, piuttosto, come mai abbia tanti detrattori così...agguerriti (per usare un eufemismo). Nel lavoro di Frau la questione tzunami è secondaria, ma chi lo attacca usa soltanto questo argomento per costruire delle critiche monocorde, dando quasi sempre l’idea di non averlo proprio letto “Le Colonne d’Ercole”, ma di averne soltanto sentito parlare e magari di averne sentito parlare male. Sono sicuro, sig. Feo, che non è questo il suo caso. E allora vorrei invitarla a riflettere sul fatto che già Massimo Pallottino accostò la vicenda dei Popoli del Mare al racconto platonico dell’attacco all’Egitto da parte di una civiltà occidentale, e che lo stesso Ugas ha recentemente dichiarato di aver scritto sul parallelo Atlantide-PdM qualche anno prima di Frau, dunque, forse, l’idea non pare a tutti cosi balzana.
Caro dott. Stiglitz, il fatto che tanti studiosi di chiara fama, soprattutto non sardi, si siano interessati e abbiano discusso le tesi di Frau, non è dovuta alla loro incompetenza in fatto di civiltà nuragica ma, piuttosto, al fatto che il lavoro di riposizionamento delle Colonne più antiche, compiuto dal giornalista di Repubblica, è di straordinaria rilevanza, e apre alla possibilità di considerare nuovi scenari per le epoche remote di cui parliamo. Se vuole, poi, si può discutere di come da quel famoso appello, che avrebbe dovuto ribadire il “primato della scienza”, emerga, punto per punto, tutta la desolante ignoranza in fatto di scienza e metodo scientifico sia di chi ne è stato l’ideatore, sia, ovviamente, di chi ne ha approvato il contenuto con la propria firma. Saluti
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MirkoZaru
Utente Senior
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Inserito il - 24/08/2009 : 23:37:33
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| sisera ha scritto:
Caro sig. Feo, lei si meraviglia del fatto che Frau abbia un seguito, io mi chiederei, piuttosto, come mai abbia tanti detrattori così...agguerriti (per usare un eufemismo). Nel lavoro di Frau la questione tzunami è secondaria, ma chi lo attacca usa soltanto questo argomento per costruire delle critiche monocorde, dando quasi sempre l’idea di non averlo proprio letto “Le Colonne d’Ercole”, ma di averne soltanto sentito parlare e magari di averne sentito parlare male. Sono sicuro, sig. Feo, che non è questo il suo caso. E allora vorrei invitarla a riflettere sul fatto che già Massimo Pallottino accostò la vicenda dei Popoli del Mare al racconto platonico dell’attacco all’Egitto da parte di una civiltà occidentale, e che lo stesso Ugas ha recentemente dichiarato di aver scritto sul parallelo Atlantide-PdM qualche anno prima di Frau, dunque, forse, l’idea non pare a tutti cosi balzana.
Caro dott. Stiglitz, il fatto che tanti studiosi di chiara fama, soprattutto non sardi, si siano interessati e abbiano discusso le tesi di Frau, non è dovuta alla loro incompetenza in fatto di civiltà nuragica ma, piuttosto, al fatto che il lavoro di riposizionamento delle Colonne più antiche, compiuto dal giornalista di Repubblica, è di straordinaria rilevanza, e apre alla possibilità di considerare nuovi scenari per le epoche remote di cui parliamo. Se vuole, poi, si può discutere di come da quel famoso appello, che avrebbe dovuto ribadire il “primato della scienza”, emerga, punto per punto, tutta la desolante ignoranza in fatto di scienza e metodo scientifico sia di chi ne è stato l’ideatore, sia, ovviamente, di chi ne ha approvato il contenuto con la propria firma. Saluti
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Ancora a parlare di Frau? e basta... ma ancora qualcuno crede alle sue teorie? Tra un pò dirà che le colonne d'Ercole sono quei due falsi colossali di Tharros lato mare morto!.
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Modificato da - MirkoZaru in data 24/08/2009 23:40:15 |
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Nulla è più pericoloso di un uomo con un idea, se è l'unica che riesce a concepire. |
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