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Flore
Salottino
Utente Master
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Inserito il - 28/07/2009 : 08:39:07
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| McCurry ha scritto:
| luca56 ha scritto:
notizie Ansa : ... Decine di esche incendiarie artigianali, costituite da un mozzicone di sigaretta acceso con dei fiammiferi inseriti all'interno, sono state trovate tra Sindia (Nuoro), Suni (Oristano), Pozzomaggiore (Sassari)
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Considerando quello che il fuoco si lascia dietro (poco) il vento (maestrale) la superficie interessata dagli incendi ..... sarei curioso di vedere i reperti. Come si fa a trovare 2 cm di materiale consumato dal fuoco su 20. 000 ettari di incendio, per me è un mistero .... ma non si sa mai!
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Lorenzo, è la stessa notizia che hanno dato ieri ai vari telegiornali, dopo aver fatto vedere le immagini del disastro Sono convinta che sia vero, sono meglio di quelli di C.S.I.
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Grazia Orsù, dunque.....
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errante
Salottino
Utente Senior
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Inserito il - 28/07/2009 : 09:41:59
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Tutte le ipotesi sono valide e da valutare... "sarebbe terribile se..."
27 Lug.2009... La nuova Sardegna- Se dietro c'é la mafia allora bisogna capire... in zone dove erano necessari due giorni di marcia per arrivarci... É crollato un sistema quello della gestione delle campagne che sono... A Banari in trecento anni il bosco dei nostri nonni non è mai bruciato...
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I bastioni
Alghero (SS)
..un altro meraviglioso angolo di Sardegna |
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Tharros
Salottino
Utente Virtuoso
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Inserito il - 28/07/2009 : 10:32:06
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Ogni anno le stesse tragedie natuarli, quest' anno anche dei morti. Ormai è diventata un' abitudine. l' anno scorso anche molto è stato detto, come l' anno prima, se non sbaglio. Che altro c'è da dire che che gia non abbiamo detto dire cose nuove, cercare soluzioni che sarà difficile mettere in atto. Qualcuno qui ha fatto delle proposte intelligenti altri meno, forse portati dall' onda emozionale. Ma se non cambieranno i sardi che mettono in atto queste azioni difficilmente potrà cambiare qualcosa. Criminali, incendiari ignoranti e malevoli verso la propria terra, si può dire e pensare qualsiasi cosa di questi...codardi che agiscono nascosti. Ma questa è gente morta dentro, nella quale dubito si possa svegliare qualcosa, soprattutto una coscienza.
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Modificato da - Tharros in data 28/07/2009 10:35:08 |
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E' sempre meglio sembrare stupidi tacendo invece di darne la conferma parlando!! |
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Nevathrad
Utente Maestro
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Inserito il - 28/07/2009 : 12:52:08
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| Tharros ha scritto: Ma se non cambieranno i sardi che mettono in atto queste azioni difficilmente potrà cambiare qualcosa. Criminali, incendiari ignoranti e malevoli verso la propria terra, si può dire e pensare qualsiasi cosa di questi...codardi che agiscono nascosti. Ma questa è gente morta dentro, nella quale dubito si possa svegliare qualcosa, soprattutto una coscienza.
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Come non essere d'accordo?????
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Mokkymao
Utente Normale
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Inserito il - 28/07/2009 : 16:28:33
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| Nevathrad ha scritto:
| Tharros ha scritto: Ma se non cambieranno i sardi che mettono in atto queste azioni difficilmente potrà cambiare qualcosa. Criminali, incendiari ignoranti e malevoli verso la propria terra, si può dire e pensare qualsiasi cosa di questi...codardi che agiscono nascosti. Ma questa è gente morta dentro, nella quale dubito si possa svegliare qualcosa, soprattutto una coscienza.
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Come non essere d'accordo?????
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Credo anch'io che sia gente senza anima... Come si può agire così sapendo alle conseguenze cui si va incontro?
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Miaooo !!! |
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maurizio feo
Salottino
Utente Master
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Inserito il - 28/07/2009 : 21:05:42
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| Tharros ha scritto:
Ogni anno le stesse tragedie naturali, quest' anno anche dei morti.
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No, tutt'altro che naturali. L'incendio "spontaneo" (cioé "naturale") esiste, sì, ma è un'evenienza estremamente rara. Esso richiede: 1) una grande quantità di materiale organico che possa decomporsi (foglie morte, concime, etc). 2) una quantità di acqua sufficiente, funzionale ad una buona fermentazione, che così raggiungerà anche gli 80°C e più e potrà fare partire la combustione. E' quindi ovvio che nelle presenti condizioni di gran secco che attualmente vigono in Sardegna, nessuno (a meno che non sia una persona disinformata, o un giornalista) può permettersi di parlare di incendi naturali in Sardegna. Gli incendi sono tutti causati dall'uomo. Alcuni, forse, anni fa, potevano essere colposi, cioé causati per colpa ma senza chiara intenzione. Una piccola parte - sempre una volta - poteva anche essere preterintenzionale, cioé il colpevole irresponsabile e scriteriato voleva bruciare stoppie o sarmenti, ma non voleva certo causare un disastro. Ma dobbiamo convincerci una volta e per tutte che gli incendi in Sardegna, oggi, sono dolosi, intenzionali e causati da cinici e miserabili assassini. Pagati da mandanti, forse. Vendicatori di torti, anche. Speculatori interessati a fare scendere il valore della terra, è possibile.
Ma la causa è importante solo perché la si deve eliminare.
Si devono identificare i colpevoli e si devono neutralizzare, con un sistema di detezione che sia ineludibile, per qualità tecnica e per intensità e diffusione. Le pene devono essere deterrenti e sempre applicate.
Non possiamo continuare così, questo è certo. La Sardegna è quasi ormai l'unica parte d'Italia in cui la Natura possegga ancora qualche dignità. Salviamola.
MF
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Nevathrad
Utente Maestro
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Inserito il - 28/07/2009 : 23:01:50
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| maurizio feo ha scritto: La Sardegna è quasi ormai l'unica parte d'Italia in cui la Natura possegga ancora qualche dignità. Salviamola.
MF
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Purtroppo temo che sia l'esatto contrario, cioè che la Sardegna sia tra le regioni italiane in cui la Natura non ha alcuna dignità perchè regolarmente gliela sottraggono.
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Tharros
Salottino
Utente Virtuoso
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Inserito il - 29/07/2009 : 08:08:08
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| maurizio feo ha scritto:
| Tharros ha scritto:
Ogni anno le stesse tragedie naturali, quest' anno anche dei morti.
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No, tutt'altro che naturali.
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Intendevo naturali perchè coinvolgono la natura..infatti ho aggiunto" ...quest' anno anche dei morti"...
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Modificato da - Tharros in data 29/07/2009 08:12:15 |
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E' sempre meglio sembrare stupidi tacendo invece di darne la conferma parlando!! |
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maurizio feo
Salottino
Utente Master
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Inserito il - 29/07/2009 : 09:00:09
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[/quote] Purtroppo temo che sia l'esatto contrario, cioè che la Sardegna sia tra le regioni italiane in cui la Natura non ha alcuna dignità perchè regolarmente gliela sottraggono. [/quote] L'altro posto è la dorsale Appenninica. I parchi sono ormai artificiali come giardini di giardinieri distratti e svogliati. In Sardegna vivono poco più di un milione e mezzo di persone (d'inverno), molti dei quali non conoscono la grande fortuna che questo comportai per l'ambiente, per cui non se ne curano. Sulle creste dell'Appennino - a parte qualche solitario scalatore appassionato - non vive alcun essere umano: è l'area italiana più vicina al concetto vero di Natura selvaggia. Anche questa è una dimostrazione della scarsissima coscienza e della gravemente disattesa responsabilità degli italiani verso l'ambiente. Un saluto preoccupato, Mf
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Paradisola
Amministratore
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Inserito il - 29/07/2009 : 10:46:12
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Inoltro una lettera che mi è stata inviata da Vitale Scanu di Villaverde..
IN LAMMAS DE FOGU CHI ANDEIS, MALADITTUS!
Per giorni e notti, dal 23 luglio, il fuoco ha ferocemente azzerato l'economia di una parte considerevole della Sardegna. Migliaia di ettari di boschi, di verde, di coltivazioni e di attività di ogni tipo ridotti in cenere. Milioni di danni. Hanno bruciato vite umane, la casa dell'operaio, hanno bruciato il suo passato e distrutto il futuro dei suoi figli; hanno distrutto il suo coraggio, la voglia di fare, la sua speranza, i suoi pozzi, il suo frumento, i suoi orti, la sua bella vigna, la sua officina, il frutto del suo lavoro e il sudore di anni...annientando il passato e il futuro di vaste regioni. Hanno oltraggiato Dio e la nostra madre terra, che danno il cibo ad ogni vivente. Un breve tragitto di progresso e di civiltà compiuto con tanti sacrifici, in poche ore distrutto da pochi assassini. I disastri che non hanno causato i sardi preistorici, i cartaginesi, i romani e tutti i colonialisti in cinquecento anni, li hanno perpetrati questi maledetti in poche ore. Caino, dov'è tuo fratello? Rispondi e rendine conto! Povera terra mia, assassinata dai tuoi stessi figli, ostaggio impotente in mano alla violenza, alle invidie assurde, alle vendette disumane, alle discordie suicide, ai sabotaggi autodistruttivi, alla “cultura” del fuoco. Si ripete in grande quello che è il sistema di certi poveri sardi e di certa cultura che non conoscono il minimo di educazione civica, di civiltà... Per dirimere le questioni certi sardi ragionano col fuoco, contro i beni e contro le persone, nelle strade di Cagliari, dell'Ogliastra, della Barbagia. Uno squallore, una desolazione e una inciviltà che fanno piangere. Ho letto il nome del mio paesello Villaverde, per la prima volta, perfino sul Corriere della Sera, con la foto pietosa di un cavallo irrigidito nella morte per fuoco... Bella notizia! Non bastavano le piaghe d'Egitto, che la nostra isola conosce da sempre... No, i sardi, per non farsi mancar nulla, ne devono aggiungere almeno altre due: i delinquenti e il fuoco. Criminali miserabili. In poche ore, distrutto il lavoro e i sacrifici di una vita di tanti onesti lavoratori e anche la stessa vita di tante persone: operai, pastori, famiglie, figli... Certo che bisogna chiedere a quei maledetti incendiari e ai loro mandanti, portatori di morte e lacrime: Caino, dov'è tuo fratello? E' satanico fare il male per il male, deliberatamente, volutamente, per causare il massimo danneggiamento. E chi ci perde maggiormente sono sempre i poveri.
Le cause, come tutti i sardi sappiamo, sono tante: - una stupidità suicida al di là di ogni immaginazione umana (un piromane: “Era per vedere lo spettacolo...”) - mandanti anche fuori della Sardegna per gestire da dietro le quinte ignobili calcoli turistici o commerciali - un pompiere che appicca il fuoco per non farsi mancare il lavoro – mafia dei mezzi logistici e di spegnimento che in attività “fruttano” di più che non stando in garage - tutto va male e perciò ”quanto peggio tanto meglio” (una vendetta impersonale contro la mala politica, la disoccupazione, la miseria... una sorta di effetto Sansone: “Muoia Sansone con tutti i Filistei”) - personali vendette disumane e cattiveria vendicativa... Ma che testa vuole risollevare la Sardegna, ostaggio com'è in mano di questi mascalzoni che, dopo qualche piccolo progresso civile ed economico, ci riportano di nuovo a zero, alla barbarie più nera! E' una regione civile questa?
Continuerà per sempre questa maledizione? Sì che continuerà, finché la gente, come autodifesa, non riferirà alle autorità competenti ogni notizia utile a scoprire e punire queste carogne. Purtroppo c'è da dire che la piromania è un delitto da vigliacchi, nel senso che l'incendiario si può dare facilmente un alibi, se non è colto in fragrante. Un suggerimento potrebbe essere quello di lasciare le esche incendiarie al loro posto originario, perché il piromane può tornare sul posto del delitto per controllare ed eliminare qualche traccia compromettente. Occorre perciò una vigilanza assoluta su questa delinquenza, se no si dovrà dire ai sardi che si tengano la Sardegna che si meritano.
Un pensierino a questi delinquenti. Come si fa a vivere con la coscienza di essere la causa di tanto male, di tante lacrime, di tante famiglie rovinate? Tutti vi augurano: “Fogu chi si pighidi, maladittus! Chi potzais andai in lammas de fogu!”.
Vitale Scanu
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Tzinnigas
Salottino
Moderatore
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Inserito il - 29/07/2009 : 10:59:29
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Niente da aggiunge alla lettera del Sig. Scanu, solo mi piange il cuore a pensare che la bellissima campagna di Villaverde ( e non solo), l'abbiano ridotta in cenere!
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... Este de moros custa bandera ki furat su coro...(Cordas & Cannas)
"Ci sono due cose durature che possiamo sperare di lasciare in eredità ai nostri figli: le radici e le ali” (Hodding Carter)
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luca56
Utente Attivo
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Inserito il - 30/07/2009 : 18:45:10
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da informazioni alguer.it - CAGLIARI - Un arresto in Gallura e quattro iscritti nel registro degli indagati nell’oristanese: il primo, un operaio responsabile del rogo che si è sviluppato il 23 luglio nelle campagne di Berchideddu, gli altri, quattro responsabili dei roghi che si sono sviluppati nello stesso giorno sul Monte Arci e a Tresnuraghes, tutti denunciati per incendio colposo.
La svolta nelle indagini che gli uomini del Corpo Forestale hanno coordinato nell’oristanese, è stata illustrata nel corso di una conferenza stampa che si è svolta a Fenusu, dal comandante del Corpo Forestale Delfo Poddighe. «Il 23 luglio -ha spiegato Poddighe - ha avuto inizio l’incendio del Monte Arci, che ha avuto come punto di insorgenza un’azienda delle campagne di Pau, dove due imprenditori identificati e denunciati, in una giornata di forte vento di scirocco e con punte di quarantasette gradi, hanno deciso di bruciare materiale cartaceo, senza curarsi del divieto di abbruciamenti che scatta ogni anno in tutta la Sardegna con l’inizio della campagna antincendi. Un comportamento che ha dato il via a un incendio che ha devastato duemilacinquecento ettari del patrimonio ambientale del Parco di Monte Arci, fino a minacciare il centro abitato e i residenti dei comuni di Villaverde, Villaurbana, Pau e Usellus. Sempre lo stesso giorno - ha continuato il comandante - a Tresnuraghes altre due persone praticavano una condotta negligente: durante i lavori di trinciatura del fienatico da un trattore munito di trinciasarmenti è partita la scintilla che ha distrutto altri sessanta ettari di bosco tra Tresnuraghes e Magomadas, dove le fiamme hanno minacciato case agricole e gli abitati delle frazioni marine di Porto Alabe e Magomadas». Sono quindi stati denunciati il proprietario dell’azienda e l’autista della macchina, mentre il mezzo agricolo è stato posto sotto sequestro.
Poddighe ha sottolineato l’eccezionalità della giornata del 23 luglio nella quale in Sardegna si contarono novanta incendi, quando la media del numero degli incendi in una giornata è tra gli otto ed i quindici. Inoltre, il dirigente del Corpo Forestale ha rivolto un appello ai cittadini sardi affinché mettano in campo comportamenti virtuosi per scongiurare la percentuale altissima di incendi colposi, (circa il 30percento del totale che avvengono in Sardegna) che danno vita a situazioni drammatiche come quella di giovedì scorso.
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Proverbio cinese Lo sciocco ha mille certezze, il saggio non ne ha alcuna.
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McCurry
Salottino
Utente Master
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Inserito il - 30/07/2009 : 19:52:13
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| luca56 ha scritto:
da informazioni alguer.it - ....... Inoltre, il dirigente del Corpo Forestale ha rivolto un appello ai cittadini sardi affinché mettano in campo comportamenti virtuosi per scongiurare la percentuale altissima di incendi colposi, (circa il 30percento del totale che avvengono in Sardegna) che danno vita a situazioni drammatiche come quella di giovedì scorso.
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Anche se qualcuno non si è trovato d'accordo con me, conferma le mie teorie! Solo (se così si può dire) il 30% contro il "tutti" di altri utenti .... sono "colposi" e non "dolosi" .... il che non è differenza da poco. Ovviamente qualcuno vorrà sostenere le proprie teorie sul restante 70%. Posso precisare inoltre, da mia visita personale assieme ad Aschy nei territori fra Bonorva e Mores .... che le "fasce tagliafuoco" funzionano, la parte destra della statale verso Sassari era completamente bruciata ... la sinistra .... per niente. Ora non so con precisione quale sia la larghezza della 131, immagino circa 40 metri .... le fasce tagliafuoco presumo circa la stessa misura. Inoltre, quello che ho visto bruciato era in gran parte terreno incolto (erbacce) e non boschi o culture di pregio. Questo solo per quello che ho visto io .... ma come al solito ... posso sbagliare.
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Nevathrad
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Inserito il - 30/07/2009 : 23:46:21
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| McCurry ha scritto: Inoltre, quello che ho visto bruciato era in gran parte terreno incolto (erbacce) e non boschi o culture di pregio. Questo solo per quello che ho visto io .... |
Qualche post più su ho scritto esattamente questo: “Averle è praticamente ininfluente… al massimo potrebbero essere utili (con venti non forti) negli stoppieti bassi, dove il fuoco rotola sul terreno rimanendo basso basso (non trova essenza cespugliose o alberi che fanno torcia e propagano fiamme alte) e, contemporaneamente, si autoestingue nella parte retrostante spingendosi sempre in avanti... condizioni queste che si verificano in una percentuale irrisoria (quasi inesistente) di casi. Però, in questo caso, dove le fiamme sono bassissime, basta un tot di volontari o addetti ai lavori che con delle frasche battono le fiamme e le spengono. E anche in questo caso la costosissima fascia tagliafuoco è inutile.”
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McCurry
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Inserito il - 30/07/2009 : 23:53:55
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| Nevathrad ha scritto: Qualche post più su ho scritto esattamente questo: “Averle è praticamente ininfluente… al massimo potrebbero essere utili (con venti non forti) negli stoppieti bassi, dove il fuoco rotola sul terreno rimanendo basso basso (non trova essenza cespugliose o alberi che fanno torcia e propagano fiamme alte) e, contemporaneamente, si autoestingue nella parte retrostante spingendosi sempre in avanti... condizioni queste che si verificano in una percentuale irrisoria (quasi inesistente) di casi. Però, in questo caso, dove le fiamme sono bassissime, basta un tot di volontari o addetti ai lavori che con delle frasche battono le fiamme e le spengono. E anche in questo caso la costosissima fascia tagliafuoco è inutile.”
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E' evidente che parliamo lingue diverse! Ti ricordo che quei territori hanno causato due morti e impiegato numerosi mezzi e uomini per spegnere un incendio durato giorni. Ma forse mi esprimo male .... scusa!
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Modificato da - McCurry in data 31/07/2009 00:09:58 |
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