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ampuriesu
Utente Attivo
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Inserito il - 14/08/2009 : 11:56:02
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Allora delucidiamo ulteriormente... La prima foto immortala un manichino del museo di Aggius dove si mette in mostra un costume da vedova dei primi del 900. Come potete vedere il costume ha subito una grande evoluzione rispetto al costume della seconda foto. Si è come possiamo dire... ingelitito: è stato eliminato il fazzoletto di tibet nero e sostituito dal velo di tulle e non da tendine da cucina, sopra la camicia porta un jupponi di broccato, lo scialle del collo nero anche se nella foto non si vede, la gonna come potete vedere di tibet nero senza balze o broccati e infine la capitta anch'essa di tibet nero con una balza in seta nera senza fiorami. Questo costume dovrebbe essere la matrice della brutta copia de costume di Tempio, dico brutta in quanto non si possono fare nemmeno paragoni.
Questo invece è il modello più antico della vedova di Aggius e il più utilizzato. Nonna è morta nel 1986 e vestiva proprio in questo modo. Unico neo di questo costume e lo scialle del collo che ha delle frange comprate pronte e non confezionate con i fili di seta ma per il resto è originale in tutto. Vedete forse la gonna in broccato come quelle di Tempio? Vedete tendine da cucina? Niente di tutto ciò ma con grande plauso per Agguis ( questo costume e la ragazza che lo indossa sono di Aggius) un grandissimo rispetto delle tradizioni!!!
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Modificato da - ampuriesu in data 14/08/2009 11:58:03 |
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babborcu
Salottino
Utente Virtuoso
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Inserito il - 14/08/2009 : 12:33:17
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bizio,, quello è un pezzo raro! e so vede che non è stato acquisito comprandolo all'usato ieri e iinserendolo nel costume ( come fa qualcuno) me lo dice la striscina gialla che orla la tesa.. era un gallone dorato?... leggimi i marchi all'inteno per favore, che si capisce da dove li compravano,, quello che riferisci dovrebbe essere l'ultimo caso di quest'uso... in che periodo è avvenuto?? per sinnai sono certissimodi quest'uso,, ma non lo escluderei del tutto per altri centri.. è un uso derivato dalla moda ariatocratica si fine seicento e del settecento e molto presente in spagna, dove è abbinato con fazzoletti piegati a triangolo e teli di pizzo e nelle regioni italiane dove la spagna ha avuro influenze ( regno di napoli).... ah! nella ricostruzione ci voleva anche la cuffia con i fiocchi rossi pendenti ai lati del viso..
ampuriesu: chiariamo quello non è broccato,, lo si chiama cosi' impropiamente per dargli importanza,, quello è un raso damascato,, nel caso di tempio attuale una plastica damascata...
nella seconda foto che mostri .. di aggius.. mi disturba la donna senza fazzoletto, con i capelli al vento,,, magari si rifà ad un uso ormai in decadimento,, che le vedove... coperte erano... non solo dalla faldetta
capiamoci.. a osilo l'abito detto sa faldetta veniva modulato per diverse occasioni cambiando accessori e dettagli,, se vedova: giubbetto di panno nero, telo di lino non sbiancato attorno al capo, busto nero e gonna senza orlature nere si nastri operato, nemmeno tono su tono,,,, i bottoni canonici erano piccoli di lamina intiera (a buccia)
per le visite: busto colorato, telo decorato attorno al capo, bottoni anche di filigrana, giubbetto di scarlatto, velluto cremisi o anche operato, persino a fondo verde.. ciao
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thiniscole
Utente Medio
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Inserito il - 14/08/2009 : 14:04:14
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oggi ho avuto la conferma di quanta ignoranza ci sia nel mio paese in campo di costumi tradizionali.. non è mai stata fatta una ricerca approfondita, tranne quella menzionata nel volume effettuata dal sig. mario cherchi, che a quanto pare non ha portato alcuni risultati soddisfacenti. fino a 10 anni fa era possibile vedere l'ultima tzia che indossava il costume tradizionale, metteva la parte in scarlatto e galloni dorati per andare in chiesa, il resto del giorno rimaneva in camicia e su cosso con un fazzoletto bianco a coprire la camicia in modo che non si sporcasse, la riordo io personalmente.. quella foggia del corittu non è stata presentata.. basta leggere quanto scritto nella presentazione dell angius/casalis, c'è qualche corrispondenza tra quello scritto e quanto presentato? NULLA!! sono a dir poco imbestialito perchè pezzi antichi e belli se ne trovano tanti in paese, almeno per quanto riguarda i zipponi, e niente è stato fatto per mostrarli, abbiamo due modelli di costumi (corittu e zippone) ognuno presenta a sua volta la foggia quotidiana festiva, da vedova e da sposa, nel libro troviamo un zippone degli anni 30/40.. penoso a mio parere (quegli abbianamenti!) i zipponi erano originariamente in terziopelo o seta con qualche ricamo rispettivamente da sposa e festivo, e se ne trovano tanti così, sono evaporati?? i corittos!!!!!!! che il Signore ce ne scampi e ce ne liberi! innanzitutto la parte in broccato era da sposa, poi, quelle ricostruzioni orribili che eliminano la forma originale.. quella banda rossa all altezza del gomito me la devono spiegare, dev'essere scesa per gravità.. e le stoffe... no comment.. sa benda. sempre più piccola e tendente a diventare uno strappo di carta igienica.. passamaneria... nel costume maschile: dove hanno lasciato grozas e gabbanu? dove sono i bottoni che dovrebbero servire per chiudere la camcia? ah poi, tra le scritte si trova: antela ricamata a mano.. va bene, anche io lo pensavo nella mia iniziale ignoranza qualche tempo fa, ma chi l'ha portato lo sa perfettamente da dove vengono quei ricami... vabbè che ci sono anche tante scritte "broccato".. che dire, anche il trucco non lascia passare critiche... del resto... consiglio a chi voglia conoscere il costume siniscolese almeno in minima parte di guardare il libro di chiara samugheo, perchè a questa descrizione darei solo l'aggettivo che diede fantozzi all'opera della corazzata Potemkin..
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ampuriesu
Utente Attivo
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Inserito il - 14/08/2009 : 15:40:02
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Babborcu...in effetti la mancanza del fazzoletto nel costume da vedova è una leggerezza dell'indossatrice. Non ricordo di aver mai visto donne anziane senza fazzoletto e con la capitta sulla testa nuda. toglimi una curiosità... Sull'enciclopedia nelle pagine riguardanti tempio si parla di un dipinto realizzato non ricordo da chi dove è ritratta la scena di l'attittu. in effetti ho una copia e le donne indossano proprio il bavero come lo portano oggi le donne tempiesi. Che mi sai dire in merito a questo dipinto? E' attendibile oppure il pittore ha messo del suo attingendo alla sua fantasia? Sta diventando proprio un rebus questa storia del bavero e non so più come tirare le conclusioni
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laier
Salottino
Utente Virtuoso
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Inserito il - 14/08/2009 : 19:06:51
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quindi tempio nero-bianco invenzione? mi suonava molto strano che i colori tipici in tutta l'isola per il lutto, a tempio fossero festivi
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Tramonto a Porto Cauli - Masua
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..un altro meraviglioso angolo di Sardegna |
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babborcu
Salottino
Utente Virtuoso
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Inserito il - 14/08/2009 : 20:29:35
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bavero.. ampuriesu.. definiamolo con il suo nome : si chiama benda a soggolo .. elemento di origine medievale (abito di certe monache) un tempo molto diffusoi nel costume anglonese.. e logudorese .. benchè non compreso in anglona e gallura, lo conserva osilo, molto molto ingentilito e arricchito...... la stampa è tratta dall'atlante del voiage del de lamarmora, eseguita da un disegno del cominotti... un po' caricata ed enfatizzata ( l'attittadora-poetessa, che declamada da un piedistallo!! )ma in parte attendibile,... quella benda ( di lino non di pizzo, si usava anche a Bortigiadas, ad es,, si chiamava la caviedda... non era comunque un segno esclusivo del lutto.. ma anche del lutto.. comunque, se noti, in quella stampa le donne hanno un corsetto chiuso da lacci intrecciati e non hanno una gonna in testa , ma un manto nero rettangolare.. direi che c'è differenza con il 2costume di tempio,, a parte tutto "caricato" tanto tanto..
laier,, nero e lutto.. e festa è una questione complessa e variegata, per aree paesi.. in taluni paesi il lutto non era nero... in molti paesi lustto e lusso coincidono.. la moda borghese ha imposto colori scuri per le feste .. ozieri, tula, mores, sedilo ecc.
è difficile spacciare il costume di tempio come abito delle vedove ,, troppi vezzi .. il pizzo bianco ...
thiniscole: diveniamo esageratamente critici quando si tratta di una realtà che conosciamo e che ci tocca direttamente .. non e' cosa da 10 e nemmeno da 7, hai ragione, ma, sinceramente, conoscendo la situazione, mi aspettavo molto molto peggio!!!
leonardo,, integro,, ni sono piaciuti i costumi.. non alcuni gioielli i mezzi bottoni, quelli d'argento poi...!!! e lespillette artigianto sardo,, siamo convinti che una spilla per essere sarda debba ripetere il bottone,, gli amuleti,, carini, ma fatti ieri!!!
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santobevitore
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Inserito il - 17/08/2009 : 10:17:33
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Ho visto l'ultimo volume, complimenti a Sinnai: la ragazza con presunto scialle del 1795 (caspita, datarlo addirittura ad annum!) sotto lo scialle indossa una tovaglia da tavolino del bar con orlo traforato. Ora, cosa stava pensando chi ha portato i pezzi? Era una presa in giro (peraltro riuscita)? I redattori hanno dimostrato un'ignoranza completa fino ad ora, ma mi sarei aspettato che fossero stati almeno in grado di distinguere una tovaglietta del bar da un fazzoletto di seta. Terralba ha portato un amuleto, su pinnadeddu, con alcune medaglie di santi, datazione fine '800-primi '900; peccato che in primo piano trionfi la medaglia con S. Maria Goretti che, in quell'epoca, pure ammettendo che fosse già morta, certo non era ancora santa! Qui manca la conoscenza da una parte e l'onestà dall'altra...
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babborcu
Salottino
Utente Virtuoso
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Inserito il - 17/08/2009 : 11:12:41
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bravo santo!!!! avevo naotato anch'io la cosa.. ma non volevo fare il solito orco saccente... che ne ho sottolineato tante.. ed una te la dico per m.p. la sintesi che fai .. riassume il pensiero che ho espresso... ignoranza, pressapochismo e mlafede da parte di chi ha portato e incapacità e pressapochismo da parte di chi ha accolto... l'andazzo rilevato per quel che concerne chi ha portato, si riflette nelle sfilate, nei balli, ecc . non c'è nulla da fare... la nostra è una voce che urla nel deserto...
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ampuriesu
Utente Attivo
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Inserito il - 17/08/2009 : 12:24:11
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Ploaghe....ditemi se invece di portare i pezzi che hanno portato avessero portato questi non avrebbero fatto più bella figura? Li hanno dati a me che sono un'estraneo all'ambiente di quella cittadina, immaginate se avessero chiesto i ploaghesi.
fazzoletto ricamato in oro a fusetto che poi verrà sostituito con la sciarpetta (quella che hanno portato ha si e no 10 anni, si vede dal colore dell'oro).Poi se proprio volevano portare una sciarpetta povenano portare una cosa del genere...
parliamo dei busti?
il corpetto da donna...
e per finire il corpetto da uomo maniche lunghe. Probabilmente chi è andato a Cagliari ignora ferfino l'esistenza di un corpetto del genere. Poveri noi quanta tradizione fai da te
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Modificato da - ampuriesu in data 17/08/2009 12:25:05 |
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esme
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Inserito il - 17/08/2009 : 15:30:04
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che belle cose...complimenti
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laraba
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Inserito il - 18/08/2009 : 00:31:48
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in riferimento al costume della vedova di aggius mi preme dire e sottolineare che il costume al museo di aggius e' la testimonianza di quanta superficialita' ci sia nelle persone (o meglio nella persona) che lo curano.Quel pizzo bianco poco ha a che fare con la ribucculata (la doppia gonna) l'abito era e deve essere tutto nero,ma la cosa non mi meraviglia poiche' si cerca di attrarre turisti con menzogne e "accorgimenti" degni di certi "costumisti frustrati"
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ampuriesu
Utente Attivo
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Inserito il - 18/08/2009 : 08:44:02
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Laraba... benvenuto tra noi! Un'altro gallurese nel forum! Almeno non mi sentirò solo e potrai dare delucidazioni anche a me considerato che sei prorpio di Aggius. Quello che dici sulla vedova non mi è nuovo; voi chiamate la gonna la ribucculata a Valledoria e s. Maria Coghinas la capitta incuvaccata ma sempre della stessa minestra si tratta. Ho ribadito più volte che la nonna indossava la capitta e mai l'ho vista indossare veli bianchi. Comunque....consolati un po; sono salito la domenica al museo per vedere quella splendida gonna rossa e ho visto che il velo bianco è stato rimosso. Non saprei per quale motivo ma non c'è più anche se il costume sul manichino non è completo in quanto manca lu sciallu di coddu.
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babborcu
Salottino
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Inserito il - 18/08/2009 : 08:54:58
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credo che nell'uso antico un soggolo bianco, magari affumicato, si usasse,,, nelle collezioni del Musas( pinacoteca di sassari) proveniente dalla collezione del museo sanna vi è un dipinto di ballero, forse anni 1920-30, in cui ritrae la moglie in costume di calangianus,, la donna ha la gonna nera rovesciata sulla testa, un soggolo di tela e un corsetto chiuso con lacci rossi di broccato floreale a fondo azzurro... l'uso della benda o del telo bianco affumicato per il lutto è stato sostituito in molti luoghi della sardegna in tempi relativamente recenti ( in genere qulli a cui si rifanno gli informatori) da teli neri da questo a bardare il manichino con un velo di pizzo.. ce ne passa.. ma che volete: siamo nel mondo dell'apparire a tutti i costi!!!
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ampuriesu
Utente Attivo
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Inserito il - 18/08/2009 : 09:28:08
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Laraba, babborcu... una ridimensionatina al costume l'hanno data
come ben vedete hanno rimosso il velo di tulle, ma cosa importante e pezzo fondamentale del costume....manca lo scialle del collo. Dimenticanza o assenza voluta...
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laier
Salottino
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Inserito il - 18/08/2009 : 10:00:58
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anche ad Iglesias la vedova porta la perra (quella che avvolge il petto) bianca
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