Forum Sardegna - quarta parete ovvero isola o de limite
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Nota Bene: Capoterra Era il 1655, il barone Gerolamo Torrellas metteva a disposizione parte del suo feudo per la nascita di un nuovo paese che ne avrebbe accresciuto il valore socio-economico. Dopo un anno si contavano nel piccolo villaggio 7 famiglie, ogni famiglia veniva conteggiata per un numero medio di 4 persone per cui possiamo considerare che la villa di Sant’Efisio (attuale Capoterra) poteva essere abitata da circa 28-30 persone. Possiamo notare da un censimento effettuato 22 anni dopo cioè nel 1678 le famiglie erano 39 per una popolazione di 156 persone.



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oltre i limiti

Utente Medio


Inserito il - 20/07/2009 : 23:17:00  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di oltre i limiti Invia a oltre i limiti un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
notte futura


può essere che una notte senza stelle ti faccia vedere il mare
ti riporti le lucciola per aprire le pupille sino a sentire onde
notte dal profumo d’amaro incenso
e dal sapore di miele di corbezzolo
la sebbi ni pidda l’aria e lu rispiru
e tarra di sabbioni incendi e coci
pa’ da saori a sudori e a occhi boni solu a figghiulà[+]


può essere che una notte senza stelle sia specchio
e racconto futuro
e tu lo scruti fino a incidere i polpastrelli e farli sanguinare
me suredda e come mamma mea
pighja li bicchi dila tuadda
pa cuànni suspiri[++]


hai bisogno di un canto che vaga come cometa
come lamento
-chi’dd’o’ palchi seti pignendi?
pelchhì lamentu e soli so la ostra compagnia..?[+++]



l’ombra dormiva, ritta,come gnomone pronto a segnare
ombra




[+]
la siepe toglie l’aria e il respiro
mentre la terra sabbiosa e rossa incendia e fa maturare
per dare sapore a sudore e a occhi capaci solo di vedere

[++]
mia sorella e come mia madre
piega gli angoli della tovaglia
per nascondere i sospiri

[+++]
-signore perche state piangendo?
perché lamento e sole sono la vostra compagnia








Modificato da - oltre i limiti in data 20/07/2009 23:23:55

 Regione Lombardia  ~ Prov.: Milano  ~ Città: milano  ~  Messaggi: 132  ~  Membro dal: 17/03/2009  ~  Ultima visita: 10/01/2014 Torna all'inizio della Pagina

oltre i limiti

Utente Medio


Inserito il - 24/07/2009 : 08:07:37  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di oltre i limiti Invia a oltre i limiti un Messaggio Privato  Rispondi Quotando



se potessi difendere le tue idee senza condividerle

tu,

francois marie arouet nel somigliare in giovane
come a dormire
in parole che nel suono surrogano
significati
e assolvono
visioni simili a passati
di verità
espresse in simboli
nel voler offrire indice come inverso
segno
mostrasti limpido
il pensare
ma ora, se fossi qui
vedresti ciò che ti attribuimmo a rimedio di coscienze
assolute e munte
per apparire nasi
odore di fiele e odore di foglie di fico
lancia, per stagioni spaccate a metà
e tegola, nel coprire parte
vedresti poteri in illuminate gioie e incanti in soli splendenti

tu francois non perderesti tempo a sgranocchiare semi
e mondi estremi

errore fu tuo
nel pensare e nel porre ponte, come scala, nel passare
in note felici
armonie che allettano
canti di monasteri di montagna
e ozi notturni
francois marie, se avessi distratto la perfezione da orizzonti
mostrati alti
oggi
noi non saluteremmo sciocchezze come poche miserie ma
miserie come otri
otri come campane fesse








 Regione Lombardia  ~ Prov.: Milano  ~ Città: milano  ~  Messaggi: 132  ~  Membro dal: 17/03/2009  ~  Ultima visita: 10/01/2014 Torna all'inizio della Pagina

oltre i limiti

Utente Medio


Inserito il - 29/07/2009 : 22:56:01  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di oltre i limiti Invia a oltre i limiti un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Un gesto è mercanzia lasciata a asciugare
“Vuoi vendermi un ricordo e una carezza ?“
Preambolo incantato come le case di terra dal colore
di terra sventurata
“No, sono cose ,qui, lasciate come recipiente sano
Contenitori di ricordi,
un sasso,
luogo santo in visita perpetua”

Andava avanti a raccontare ma puntualmente alle quattro
Un colpo di cannone
Quindi…
“Non c’è più tempo e non c’è la morte a convincermi
Puoi andare per la tua strada, se non credi, altrimenti mostra all’acqua il tuo sangue e mondalo dai peccati …del mondo”

Un canto cola in canto per mostrare l’infinito piccolo al dio
mostrato crudeltà come strappo che partorisce
abbandonando acqua e sorgenti


AFGHANISTAN


[vorrei tenere i segreti per crescere
vorrei la tua vita
mentre la paura pone orizzonti insoluti
chiami limite ciò che io imploro come ora
e chiami
forza quando la pioggia sovrasta ogni rumore]

non ho un passo da vivere
solo
universo
e spendere
materia per
ciò che è
scambiato in deiezione








 Regione Lombardia  ~ Prov.: Milano  ~ Città: milano  ~  Messaggi: 132  ~  Membro dal: 17/03/2009  ~  Ultima visita: 10/01/2014 Torna all'inizio della Pagina

oltre i limiti

Utente Medio


Inserito il - 04/08/2009 : 20:28:32  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di oltre i limiti Invia a oltre i limiti un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Mediterranea....isola



vorrei andare per mare
e tagliare dell’onda
il sapere
e come indice puntato
opposti orizzonti toccare
nei dubbi stemperati in indaco


isola è proscenio

in mare aperto
è cuore lasciato in secca a aspettare








Modificato da - oltre i limiti in data 04/08/2009 20:29:15

 Regione Lombardia  ~ Prov.: Milano  ~ Città: milano  ~  Messaggi: 132  ~  Membro dal: 17/03/2009  ~  Ultima visita: 10/01/2014 Torna all'inizio della Pagina

babborcu
Salottino
Utente Virtuoso




Inserito il - 05/08/2009 : 13:27:48  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di babborcu Invia a babborcu un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
leggo ora,, ero distratto da filologie costumistiche , forse un po' onanistiche, scusate ed amenità varie.. ah! finalmente su questo forum una sequenza di componimenti diversi .. come una boccata d'aria in una cantina stantia!!! Grazie, oltre, facci altri di questi regali..

"....I limiti non sono soltanto i muri a secco del tempo delle chiudende
e degli accordi familari che sposavano cugini, rimescolando sempre lo stesso sangue..
illudendosi di rinnovarlo ( intanto le tanche restavano intatte)
e non sono neppure il campanile, il fiume, le creste delle colline che, ignari dei monti, chiamiamo monti..
e nemmeno la terra e il cielo .. e neppure il regno dei cieli e l'inferno..
Forse per un atto di superbia o di disperazione ? ( Biblicamente e puntualmente puniti)
ne costruiamo altri ( steccati, fossi, trincee immateriali o meno) per superarli o per illuderci di farlo..
e sono più reali e concreti questi di quelli sempre palpabili e reali...









 Regione Sardegna  ~ Prov.: Sassari  ~ Città: Sassari  ~  Messaggi: 4364  ~  Membro dal: 18/02/2008  ~  Ultima visita: 28/05/2012 Torna all'inizio della Pagina

babborcu
Salottino
Utente Virtuoso




Inserito il - 07/08/2009 : 09:44:10  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di babborcu Invia a babborcu un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
una cara, gentile ed intelligentemente amica, giustissimamente, mi ha tirato le orecchie per la mia espressione infelice ed affrettata : " cantina stantia" usata sopra...
la necessità di sintetizzare un pensiero, in realtà più articolato e diverso, e , lo ripeto , la fretta ( che dovrei frenare) e l'abitudine ad enfatizzare eccessivamente ( idem) mi ha portato a scrivere un pensiero, che certamente non ho e non ho mai avuto e che si presta a travisamenti:
non ho voluto dire che tutto il forum è una cantina stantia.. ci mancherebbe!!! volevo soltanto esprimere il mio personale entusiamo per componimenti freschi e nuovi, diversi da altri, più numerosi , consueti e tradizinali.. ( ma spesso , anch'essi validi e comunque rispettabili .)..fra i quali si pongonmo anche i miei... magari meno validi ...
faccio ammenda della gaffe, mi scuso.. cerchero' di essere più ponderato!! ciao!!









 Regione Sardegna  ~ Prov.: Sassari  ~ Città: Sassari  ~  Messaggi: 4364  ~  Membro dal: 18/02/2008  ~  Ultima visita: 28/05/2012 Torna all'inizio della Pagina

oltre i limiti

Utente Medio


Inserito il - 17/08/2009 : 08:51:47  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di oltre i limiti Invia a oltre i limiti un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
vagare su questo----à [ma(l/ r)e]


se non stai attento un giorno
v------e--------r----------r----------------à
lo indicava come una strada segnata
un vicolo cieco escluso a altri viaggiatori
se non stai attentato… le regole ti inghiottiranno
senza sciacquare la tazza della colazione
s------e--------n----------z----------------a
preavviso di tre settimane

la musica continuò a suonare, a segnare il passo
un delitto denunciato in anticipo

se non stai attento …un giorno

ci sarà solo la tua coscienza
conservata nel bitume per rendere indifferente il mare










Modificato da - oltre i limiti in data 17/08/2009 08:53:48

 Regione Lombardia  ~ Prov.: Milano  ~ Città: milano  ~  Messaggi: 132  ~  Membro dal: 17/03/2009  ~  Ultima visita: 10/01/2014 Torna all'inizio della Pagina

oltre i limiti

Utente Medio


Inserito il - 17/08/2009 : 09:11:54  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di oltre i limiti Invia a oltre i limiti un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
babborcu,

"stantio"!…babborcu, io potrei risentirmi per "cantina"…che è fatta per il vino , per conservare il lavoro e il frutto della terra…l’idea, nella vinificazione, è colloquio intimo con il naturale…per la poesia no , non può essere…non é una ricerca intima con la naturalità , é al contrario un bisogno di allontanarsene, opporle razionale e comprensione.
quindi a essere immaginato come un vino , tenuto li a migliorarsi invecchiando, a immaginare un futuro,é essere stappato dal presente.
l
io ,invece vorrei essere presente, i miei pensieri li vorrei da consumare e metabolizzare centinaia di volte e ogni volta defecato diverso come altro ma non me stesso.



....babborcu
grazie,
con molta stima!
raimondo








Modificato da - oltre i limiti in data 17/08/2009 09:23:34

 Regione Lombardia  ~ Prov.: Milano  ~ Città: milano  ~  Messaggi: 132  ~  Membro dal: 17/03/2009  ~  Ultima visita: 10/01/2014 Torna all'inizio della Pagina

oltre i limiti

Utente Medio


Inserito il - 20/08/2009 : 19:21:47  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di oltre i limiti Invia a oltre i limiti un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
1

[una morte spontanea
familiare come nascere , rigurgitare per donarsi
una morte inutile pronta a imbrattare le pareti
bianche
con i propri escrementi
inconsistenti per il troppo permanere
morte , giovane dalle braccia bianche
vittima fra le vittime e fra i militari armati contro se stessi
le proprie idee e le proprie convinzione

convinzioni della propria terra]


sciopero della fame



2

[non credo che la libertà possa essere frutto di morti
di vite perse
di guerre donate ai bambini come teste tenute ferme da piccozze e ramponi
non credo
al canto ordinato in coro, basso continuo e voce roca di dittatore
visto con il sesso in mano per mostrare
democrazia

non so leggere parole allineate come fatti
storici
e
conseguenti
azioni, frutti o decisioni
decisioni e frammenti al vento per nascondere tracce e intenzioni

le truppe sono sempre pronte
di pace o di attacco
rispondono a un
ordine]








Modificato da - oltre i limiti in data 20/08/2009 19:26:22

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oltre i limiti

Utente Medio


Inserito il - 27/08/2009 : 21:38:03  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di oltre i limiti Invia a oltre i limiti un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
l’emozione erra e segna con cerchi rossi i pericoli per renderli evidenti e necessari

vuoto in camicia scarlatta





aveva lasciato la chiave sul davanzale

[sarebbero potuti entrare]

aveva lasciato li la sua attenzione, quel giovedì di quaresima

svolto da un predicatore, gesto automatico,

viola a chiederne passione e sofferenza



potrei dormire tutto il tempo oppure giocare

aspettare il nonno, come l’incudine lega nel battere il martello

ma il ferro preferiva il fuoco e il diventare rosso

forgiarsi nel razionale connettere forza e abilità

le vie protette da un cielo azzurro , la meta,

inverosimile nella preghiere a dichiarare la passione e il volto

insanguinato

rappresentazione



il patriarca

mostrò la morte

non come cruenta sorte o dipinta nel sangue

simile al dolore nella risposta

la mostrò cadenza regolare delle attese

nello svolgersi inossidabile di ogni gesto, nel differire l’ansia

che per distaccarsene la rapprende

come fondo di caffè o gretto argilloso

lui lo rappresentò in una piccola e apparente frase

-ti sei fatto male?



aveva lasciato la chiave sul davanzale

simile a un peso maturato, una croce di legno, un salmo





si allontanò!





[potrei parlarti nella lingua della terra e offrirti doni, ma le tue cadenze

hanno seminato la ribellione e il solco del vomere

ha scavato fino a mostrare l’osso

il mio ricordo è uno stivaletto nero e la sua facilità nel cavalcare le vie e i ricordi

ho desiderato mille volte la tua calma e il tuo mostrare il cammino,

assenza,

| bianco |

ne hai estratto sostanza senza chiedere all’acqua il riflesso

hai pregato senza distruggere,

te ne sei allontanato, senza innalzare mura o mausolei

hai costruito ponendo la mano non più alta del sorgere,

bicchiere di vino

nel momento del respiro

giovanni, ti vedo patriarca e fratello

infinitamente grande e acerbo germoglio

mi hai lasciato , qui

io

dove ti lasciai, per attraversare la strada, per allontanarmi

|per provare dolore|

fu un rumore e l’abisso

profondo

una vita futura e voglia di bestemmiare

frutto e gesto sano, ribelle

giovanni, mi cerchi ancora nelle cadute e nelle voglie

|imparai non sapendo|








Modificato da - oltre i limiti in data 27/08/2009 21:40:59

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oltre i limiti

Utente Medio


Inserito il - 01/09/2009 : 12:09:56  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di oltre i limiti Invia a oltre i limiti un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
appunti di viaggio




[ buon senso

alzi la mano chi non l’ha?
nessuna mano si alza nessuna a dichiarare assente, virtù così pronta e salvacondotto per ciascuna azione
...io,alzo la mano e non tanto per condizione sempre estrema e contraria, o per ribadire la mia condizionata omologazione , quanto per abiurarne uso e condizione essenziale.
Si , penso che tutti noi dovremmo usare il buon senso solo per porre limite al buon senso, alla voglia autoreferenziale di mostrarsi commissario tecnico, come si dice in certi ambienti, o salutare manifesto.
Senza contare poi, che alcune categorie non dovrebbero essere mai sfiorate da tale condizione. Da come viene chiamato in causa , infatti, sembrerebbe che il buon senso sia uno stato d’animo, o condizione automatica della democrazia, una posizione morale che si esprime, in qualcuno, (riferendosi alle banche): noi vi abbiamo dato i soldi , voi , mi raccomando ,spendeteli bene.
[il buon senso= mi raccomando spendeteli bene].



Il buon senso é d'abolire dal nostro breviario e dalle nostre preghiere, se non per mostrasi limite. Dovrebbe abbandonare i campi di battaglia, le trincee, i confessionali, le aule di tribunali, le condanne a morte, le trattative per l’Alitalia o per la cassa integrazione. Dovrebbe essere bandita dalle cattedre e dalle materie d’insegnamento
Al suo posto sarà solo la competenza, la delega intesa non come supina adorazione del potere, ma estensione delle proprie possibilità operative.
Il buon senso dovrà essere cancellato dai nostri pensieri, come un dio sconosciuto, e nelle nostre azioni non sarà gravido angelo di acqua ristoratrice e generativa.

Si faccia appello alla responsabilità, ma non a quella moralista o etica che ci pone come correi manifesti di errori e incompetenze, che ci pone in terra immunizzata, ma responsabilità come movimento in lucide presenze, in passaggi; responsabilità come differenza fra l’agire in un vuoto[essere qui e ora] e l’agire in un pieno dove ciò che si manifesta è potere in unica metà.]









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oltre i limiti

Utente Medio


Inserito il - 01/09/2009 : 21:20:56  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di oltre i limiti Invia a oltre i limiti un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
il tramonto chiuse un tempo
rotondo e congelato in ciclo glaciale
il vecchio si mostro sole nascente e impose



morte

tu decidi ogni volta il prevedibile ritorno di un giorno nuovo e lo imponi vuoto
carro cigolante in valle colma di frutti e acqua
io non ho utilizzato i miei talenti li ho seminati in aride virtù e li ho innaffiati con l’urina
questa è quanto dicono i miei detrattori
mentre le dita mie accompagnano le parole al patibolo della conoscenza.
i semi anche quando ammutoliscono nella muffa a causa di un terreno privo d’aria e fagocitante
fioriscono come terreno dei miracoli
futuri e preziosi
imprevedibili
in ciò che hanno ceduto e non sottratto
semi









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oltre i limiti

Utente Medio


Inserito il - 08/09/2009 : 16:24:12  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di oltre i limiti Invia a oltre i limiti un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
K
come ogni mattina diresse il traffico rispecchiato in caffè nero
verso un dirupo, liscio e profondo come i luoghi comuni , le voglie comuni
le disaffezioni comuni e le ostriche comprate al supermercato, e non nelle bancarelle di Parigi.

[K aspetta, sottobraccio a ribellino, distrutto per il troppo capire
remoto , ma dimenticato, come un libro nello scaffale della casa di villeggiatura]

[ notti magiche é aspettare; é il tentativo nel capire i materiali che compongono le scale del potere,
assaggiare il caffè nella mistura preferita dagli inquisitori
intuire la fine, o, meglio, i capi d’imputazione,
é riconoscersi esistente e oggetto vuoto opponibile come confettura pronta per la pastorizzazione,
Mai nessuno collegò l’incompiutezza con la ragione stessa della trama e della storia, vita ridotta a racconto, vita ridotta a vita,
mai nessuno vide nel rincorrere l’assenza, proprio quella assenza compresa , l’efficacia dei suoi passi che ogni mattina si risolvevano obbiettivo finito, scrivania vuota e congelata senza odori di gesti conclusi
K dormiva in piedi per determinarne la logica e lo stato della stabilità .
K scavò nel nulla il piacere di sentirsi nulla e moltiplicatore di terre promesse.
ma non pose mai il possibile: -è poi stata raggiunta la terra promessa?-
si costrinse popolo a vagare inconsapevole , destino preferito del movimento , qualche volta sepolcro dell’apostasia, qualche volta innominabile segnatura.]










Modificato da - oltre i limiti in data 08/09/2009 16:36:11

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oltre i limiti

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Inserito il - 11/09/2009 : 12:09:05  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di oltre i limiti Invia a oltre i limiti un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
visibilmente simbolo/11 settembre


e io contino a scrivere di marmi,

di legni, di mobili e

di luci

che raccontano come lame taglienti

dolore

non essere

e continuo a ispessire la pelle per allontanarti dalla morte

dalla natura leggiadra e libera

continuo a innalzarti re e imperatore

invidiato e cercato

in bottiglia e bicchiere o tazzina di caffè..anche tu avrai

la tua isola

una patria e una tomba … strada e fuga di eremita

cavalcatura

per approdi

poderi dove basso continuo si infrange in accordi



l’occhio cerca e

procede come un toro inseminatore

toro che in cima a un colle ingravida giumente

e guarda il mare

giaciglio per un parto fecondo













Modificato da - oltre i limiti in data 11/09/2009 12:13:09

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Utente Medio


Inserito il - 18/09/2009 : 21:55:05  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di oltre i limiti Invia a oltre i limiti un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
interno - 16 settembre


è solo deserto
la distanza
spoglia e carne triturata


via battuta da scarpe corazzate
è rimasto il credo e una pietra
e tu
a obbligarmi
nell’usare
denaro tuo e
dire
basta e dirlo con i tuoi morti e con i miei
.............................. eroi
.................................................. dimenticati
mia antica pace
tu sei venuta da me , insapore
ancora,
con le scarpe e con vestiti verdi
e il suono dei tuoi racconti
cieco
è il mio destino, urlo di madre o di una sposa
e i miei figli privi di parole




terra


............siamo


deserto








Modificato da - oltre i limiti in data 18/09/2009 21:56:59

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