Forum Sardegna - Gestione e salvaguardia dei siti archeologici
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Nota Bene: All’alba del 14 agosto di ogni anno a Guasila si tiene “sa cassa de s’acchixedda”, una sorta di gara a cavallo di significato beneaugurale di origine pagana la cui origine si perde nella notte dei tempi. Gli scapoli del paese, ostacolati dagli ammogliati, devono catturare con un laccio una giovenca “a corrus limpius” cioè il laccio deve prendere solo le corna. Al vincitore spetta un fazzoletto di seta ed una catenina d’oro. In passato le carni dell’animale catturato venivano cucinate e distribuite ai meno abbienti ora invece l'animale viene restituito indenne al proprietario.



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Aschy
Salottino
Utente Mentor




Inserito il - 13/06/2009 : 00:20:45  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Aschy Invia a Aschy un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Trambuccone ha scritto:

Come volevasi dimostrare.......
Per conto mio gli farei smontare anche un nuraghe.Almeno ,vedendo come diavolo è fatto, forse si smetterebbe d' imbottirli di cemento nei "restauri".
T.

Trambu a chi ti riferisci?







  Firma di Aschy 
c'è ancora molto da fare per valorizzare la Sardegna in tutti i suoi aspetti..

 Regione Sardegna  ~ Prov.: Cagliari  ~ Città: Sinnai  ~  Messaggi: 3636  ~  Membro dal: 08/11/2008  ~  Ultima visita: 22/04/2022 Torna all'inizio della Pagina

Trambuccone
Salottino
Utente Senior



Inserito il - 13/06/2009 : 00:34:58  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Trambuccone Invia a Trambuccone un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
A chi "restaura " i nuraghi col cemento o trapanando i conci..tanto col secondo metodo non si vede....
T.







  Firma di Trambuccone 
Errare humanum est, perseverare autem diabolicum......et tertia non datum.

 Regione Sardegna  ~ Città: Nord Sardegna  ~  Messaggi: 1509  ~  Membro dal: 16/09/2007  ~  Ultima visita: 07/09/2013 Torna all'inizio della Pagina

.machiavelli.

Utente Senior


Inserito il - 14/06/2009 : 09:00:19  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di .machiavelli. Invia a .machiavelli. un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
gallosu ha scritto:

Ecco la tutela.
Da L'Unione Sarda di oggi:

<< Villacidro Segariu. Le capanne nuragiche saranno spostate: accordo tra le parti alla Regione
Cava bloccata, archeologi al lavoro
Venerdì 12 giugno 2009
Un incontro interlocutorio nel quale però tutte le parti hanno preso gli impegni di propria competenza. I lavoratori non riprenderanno oggi o domani ad estrarre calcare ed altri materiali utilizzati in edilizia nella cava di Segariu. Però Regione, Comune, Soprintendenza e vertice della ditta A.pri.ca perseguiranno in queste settimane un obiettivo condiviso: far tornare al più presto al lavoro nella cava della Marmilla 13 operai in ansia per il proprio futuro. E' il risultato dell'incontro convocato ieri in prefettura a Cagliari per risolvere la vertenza della cava della Marmilla, dove l'attività è bloccata da un anno perché in una zona del sito sono stati ritrovati resti di cinque capanne neolitiche. «Adesso è tutto nelle mani dell'azienda visti gli impegni assunti ieri da tutti i soggetti presenti alla riunione», ha spiegato Gianni Olla, segretario provinciale della Feneal Uil, «la ditta Aprica ha chiesto ieri l'autorizzazione all'uso di esplosivi per la ripresa dell'attività di cava e sia il prefetto che i rappresentanti dell'assessorato regionale ai beni culturali si sono impegnati a sollecitare l'assessorato all'industria perché questi permessi vengano concessi nel più breve tempo possibile». Inoltre è stata perfezionata la convenzione fra la Soprintendenza ed il Comune di Segariu. Il primo ente si occuperà della fine degli scavi e del trasferimento dei reperti in un sito già messo a disposizione dall'amministrazione comunale guidata dal sindaco Bruno Silenu. Sarà invece l'assessorato regionale ai beni culturali a finanziare questi interventi. «Siamo soddisfatti perché ogni ente convocato all'incontro in prefettura si è preso le sue responsabilità ed i suoi impegni», ha concluso Olla. Alla riunione era presente anche Alberto Mulas, segretario provinciale della Fillea Cgil. >>

Capisco che i lavoratori debbano essere tutelati e che di questi tempi trovare alternative non è molto semplice ma secondo voi ha molto senso trasferire le capanne in altro sito fuori dal loro contesto?



A volte la capacità di prendere decisioni dannose da parte di politici o governatori è allarmante. Mi chiedo se non sarebbe meglio spostare la casa dei decisori in altro luogo!






 Regione Sardegna  ~ Prov.: Cagliari  ~ Città: Cagliari  ~  Messaggi: 1141  ~  Membro dal: 20/03/2008  ~  Ultima visita: 11/11/2013 Torna all'inizio della Pagina

Trambuccone
Salottino
Utente Senior



Inserito il - 15/06/2009 : 00:01:13  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Trambuccone Invia a Trambuccone un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Notato solo ora....ma 'ste capanne sono nuragiche o sono neolitiche????????Ci sarebbe un po' di differenza.....
Anche se certo non ai fini della doverosa salvaguardia..
T.







  Firma di Trambuccone 
Errare humanum est, perseverare autem diabolicum......et tertia non datum.

 Regione Sardegna  ~ Città: Nord Sardegna  ~  Messaggi: 1509  ~  Membro dal: 16/09/2007  ~  Ultima visita: 07/09/2013 Torna all'inizio della Pagina

kigula

Moderatore



Inserito il - 18/07/2009 : 17:54:12  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di kigula Invia a kigula un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Che idee! Ma a cosa serve trasferire i resti di capanne? Ma se proprio non si possono salvare che le scavino e documentino per bene e poi si buttino giù. Se poi son capanne neolitiche non credo ci sia così tanto da trasferire...
Ora non gridate al sacrilegio per quello che ho detto, ma considerate che i fini dell'archeologia non corrispondono solo alla musealizzazione.
Per me salverei tutto , ma quando proprio non c'è verso è bene che si cerchi di carpire tutta l'informazione che i resti antichi possono darci (scavare, documentare, studiare) e poi se si deve distruggere pace.






Modificato da - kigula in data 18/07/2009 17:58:07

 Regione Estero  ~ Città: Cordoba  ~  Messaggi: 1738  ~  Membro dal: 07/05/2007  ~  Ultima visita: 15/01/2014 Torna all'inizio della Pagina

gallosu

Utente Attivo


Inserito il - 23/07/2009 : 15:33:24  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di gallosu Invia a gallosu un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
"Che idee! Ma a cosa serve trasferire i resti di capanne? Ma se proprio non si possono salvare che le scavino e documentino per bene e poi si buttino giù. Se poi son capanne neolitiche non credo ci sia così tanto da trasferire.."

Infatti a mio avviso trasferire i resti delle capanne non ha alcun senso sia che siano neolitiche sia che siano nuragiche. Si tratta solo di una spesa inutile.
Inoltre, non vorrei sbagliare, ma se non vado errato il villaggio sorge su una collina (se è la stessa cui penso io) per una parte fortificata naturalmente da pareti a picco mentre nei versanti più accessibili è protetta da muri ciclopici.

Mi dispiace ma Kigula non concordo con te sia per quanto riguarda la distruzione (anche se previo scavo e documentazione) in quanto spesso particolari che sono sfuggiti a chi effettua lo studio possono essere successivamente colti da altri oppure essere letti, come sempre più frequentemente accade, in un ottica diversa e sia per il fine dell'archeologia che non deve essere solo lo studio fine a se stesso e che magari rimane, come spesso accade, conoscenza di un ristretto gruppo di persone.
Vedo infatti nelle varie pubblicazioni che anche molti archeologi lamentano questo problema della scarsa circolarizzazione delle conoscenze acquisite da altri colleghi.






  Firma di gallosu 
Gallosu
http://trexentastorica.blogspot.com/

 Regione Sardegna  ~ Prov.: Cagliari  ~ Città: Guasila  ~  Messaggi: 785  ~  Membro dal: 26/11/2008  ~  Ultima visita: 22/04/2014 Torna all'inizio della Pagina

kigula

Moderatore



Inserito il - 23/07/2009 : 20:48:19  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di kigula Invia a kigula un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Beh non è che predichi la distruzione, anzi io conserverei il più possibile! Ma ti immagini se dovessimo salvare tutto tutto? Pensa alle città storiche! E' impensabile, qualcosa è inevitabile che si debba sacrificare. Non so in questo caso cosa sia più conveniente, ma pensiamo anche che la gente deve continuare a vivere.
Rileggendo bene mi sembra che saranno trasferiti i reperti non le capanne, cosa che a me sembrava strana visto che delle capanne preistoriche solitamente rimane ben poco da trasferire. Molte volte si conserva solo il "fondo" cioè uno strato di terra ricco di resti organici e di testimonianze di vita quotidiana (resti di cibo, frammenti di utensili e contenitori ecc.); quando si è fortunati si conserva lo zoccolo di pietra di base della capanna. In questi casi cosa vogliamo trasferire?
Secondo me l'importante in questo caso è studiare e documentare tutto.
Particolari ne sfuggono e ne sfuggiranno sempre e una volta che si scava si sta già distruggendo, per cui eventualmente ulteriori dettagli potranno essere colti solo dalla documentazione.
Per quanto riguarda il problema della diffusione gli archeologi solitamente (nei limiti del possibile) pubblicano i risultati dei lavori che sono accessibili a tutti, non solo a pochi colleghi.
Ci sono delle eccezioni, gente che non pubblica o che non condivide, ma per fortuna è una minoranza e credo che queste cose succedano in tutti i campi.






Modificato da - kigula in data 23/07/2009 20:49:46

 Regione Estero  ~ Città: Cordoba  ~  Messaggi: 1738  ~  Membro dal: 07/05/2007  ~  Ultima visita: 15/01/2014 Torna all'inizio della Pagina

Aschy
Salottino
Utente Mentor




Inserito il - 03/08/2009 : 12:20:50  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Aschy Invia a Aschy un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Mentre l'intellighenzia archeologica sarda, l'opinione pubblica e i politici sardi mecenati dell'archeologia (almeno per una volta!) sono impegnati assiduamente ad individuare la fantomatica necropoli fenicia-punica-romana a Villa Certosa, in Sardegna continuano a perpetrarsi diversi scempi che avvengono in concreti siti archeologici, e in ambiti archeologici ben più importanti..

Il 29 luglio 2009 sono andato con due miei amici che scrivono su questo forum (Tholoi e McCurry) a visitare la bellissima necropoli prenuragica di Sos Forrighesos nel territorio comunale di Anela (nei pressi del confine territoriale del comune di Nughedu San Nicolò).

Di sicuro per bellezza spicca la bellissima tomba IX (detta anche "Sa Tumba de Su Re”), una domu de janas a prospetto architettonico, che solo poterla ammirare dall'esterno "vale il prezzo del biglietto" (sebbene il sito archeologico sia liberamente accessibile, anche se non agevolmente).

Tuttavia all'interno della tomba si cela un tesoro archeologico ancora più appetibile..
Infatti la domu de janas risulta essere ricca di decorazioni architettoniche di particolare pregio, fra cui spiccano le corna taurine stilizzate...

Fatta questa doverosa premessa, veniamo purtroppo alle noti dolenti:
molte di queste decorazioni sono state raschiate, e in alcuni tratti addirittura estirpate dalle pareti come avenne a suo tempo nella necropoli prenuragica di Sas Concas ad Oniferi.
Tuttavia a parte me mai nessuno scriverà qualcosa di questa tomba, anche perchè la necropoli risulta essere di difficile accessibilità e sopratutto lo scempio (anzi gli scempi) sembravano essere compiuti di recente...

Purtroppo per una volta distratto dalla bellezza della tomba ho scattato poche immagini degli scempi, mentre la maggiorparte delle immagini hanno per oggetto dei particolari archeologici.
Chiedo pertanto ai miei due amici e compagni di avventura se hanno materiale fotografico a tale riguardo...



il prospetto architettonico della tomba IX di Sos Forrighesos (Anela), che riproduce fedelmente una stele delle tombe di giganti presenti al centro-nord della Sardegna







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Aschy
Salottino
Utente Mentor




Inserito il - 03/08/2009 : 12:24:22  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Aschy Invia a Aschy un Messaggio Privato  Rispondi Quotando





Come si vede nella prima immagine, una parte della colonna è stata irrimediabilmente danneggiata.
Nella seconda immagine invece la parte inferiore di una delle sculture (che sono state ricalcate con gesso bianco come accade in diverse necropoli prenuragiche) risulta essere palesemente raschiata.
Tuttavia i veri scempi sono ancora peggiori e mi rammarico di non averli potuti documentare fotograficamente..







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McCurry
Salottino
Utente Master



Inserito il - 03/08/2009 : 13:19:11  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di McCurry Invia a McCurry un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Aschy ha scritto:

Mentre l'intellighenzia archeologica sarda, l'opinione pubblica e i politici sardi mecenati dell'archeologia (almeno per una volta!) sono impegnati assiduamente ad individuare la fantomatica necropoli fenicia-punica-romana a Villa Certosa, in Sardegna continuano a perpetrarsi diversi scempi che avvengono in concreti siti archeologici, e in ambiti archeologici ben più importanti..


Come non essere d'accordo ....

Aschy ha scritto:
Fatta questa doverosa premessa, veniamo purtroppo alle noti dolenti:
molte di queste decorazioni sono state raschiate, e in alcuni tratti addirittura estirpate dalle pareti come avenne a suo tempo nella necropoli prenuragica di Sas Concas ad Oniferi.
Tuttavia a parte me mai nessuno scriverà qualcosa di questa tomba, anche perchè la necropoli risulta essere di difficile accessibilità e sopratutto lo scempio (anzi gli scempi) sembravano essere compiuti di recente...
Purtroppo per una volta distratto dalla bellezza della tomba ho scattato poche immagini degli scempi, mentre la maggiorparte delle immagini hanno per oggetto dei particolari archeologici.
Chiedo pertanto ai miei due amici e compagni di avventura se hanno materiale fotografico a tale riguardo...


Provvedo subito! A te il commento, io preferisco evitare.












  Firma di McCurry 
Gli specchi farebbero bene a riflettere prima di rimandarci la nostra immagine.
(Anonimo)

 Regione Sardegna  ~ Prov.: Cagliari  ~ Città: Paradisola City  ~  Messaggi: 2491  ~  Membro dal: 26/09/2008  ~  Ultima visita: 05/10/2010 Torna all'inizio della Pagina

McCurry
Salottino
Utente Master



Inserito il - 03/08/2009 : 13:35:59  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di McCurry Invia a McCurry un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Appena possibile, si potrebbe discutere anche di questo, sempre in territorio Sassarese .....

Puddighinu, fermati i tombaroli
Nuova Sardegna — 01 agosto 2009

di Francesco Bellu
BENETUTTI. Quando gli uomini del Corpo forestale sono entrati nel nuraghe Puddighinu, a due passi dagli stabilimenti termali, sono rimasti di sasso. Tutto si sarebbero aspettati di trovare, ma non certo un kit completo del “tombarolo perfetto” composto da un metal-detector, una tuta bianca mono uso, uno zaino, mascherine antipolvere, secchi, candele e piccozze. Per terra cocci sparsi alla rinfusa e buche fresche di scavo. Così l’ennesimo danno al patrimonio archeologico di Benetutti si trasforma in un vero e proprio giallo. Tanto che le indagini, partite a metà aprile e condotte dalla Forestale locale, sono ancora in corso e ben poco è trapelato dagli ambienti ufficiali. Una cosa sembra comunque certa: chi ha sventrato le due camere della torre centrale del nuraghe Puddighinu non è alle prime armi. Gli oggetti trovati lasciano pensare ad habitué degli scavi clandestini, a professionisti in piena regola e senza scrupoli. La scoperta degli scavi abusivi è avvenuta per caso, grazie alla segnalazione di due funzionari del Comune di Benetutti, impegnati nel censimento del patrimonio archeologico del paese. I due avevano appena finito una ricognizione lungo la piana di San Saturnino e avevano così deciso, per puro caso, di fare una piccola deviazione per salire a vedere lo stato del nuraghe Puddighinu. Qui l’amara sorpresa: cumuli e cumuli di terra erano sparsi vicino all’ingresso principale del monumento, ceramica a pezzi un po’ ovunque, buche. Segni inequivocabili del passaggio dei tombaroli. Tornati precipitosamente in paese, hanno avvisato il Corpo forestale che, mandata subito una pattuglia per un primo sopralluogo, ha poi avuto la sorpresa di trovare dentro il nuraghe buona parte dell’attrezzatura usata per lo scavo illegale. Forse i tombaroli erano tanto sicuri di non essere visti da azzardarsi a lasciare tutto il loro armamentario nel nuraghe per non caricarselo ogni volta, oppure è stato precipitosamente abbandonato perché i loro movimenti possono essere stati notati da qualcuno. Il nuraghe Puddighinu era l’unico a essere rimasto ancora inviolato: buona parte dell’ingresso era infatti ostruito da terra e detriti che impedivano l’accesso all’interno. Terra che i tombaroli hanno pian piano asportato, fino a riuscire a entrare dentro la grande camera centrale. Qui, alla luce delle candele, si sono creati un varco in una stanza secondaria.







  Firma di McCurry 
Gli specchi farebbero bene a riflettere prima di rimandarci la nostra immagine.
(Anonimo)

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tholoi
Salottino
Moderatore



Inserito il - 03/08/2009 : 15:05:42  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di tholoi Invia a tholoi un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Le immagini postate sono alquanto eloquenti, spero questa sera di riuscire a postare un'immagine di come doveva essere prima dello scempio la figura di cervo. Mi chiedo intanto se qualcuno era già a conoscenza dei danni, seppur visti dal vivo hanno la forte probabilità di essere recenti. Quoto in toto la sensazione di Aschy, dopo avere faticosamente raggiunto il sito ed avere assorbito l'impatto emotivo alla vista della grandiosa stele a prospetto della tomba IX, è difficile inghiottire il boccone amaro alla vista dello scempio perpetrato alla tomba con il più alto numero di petroglifi conosciuta finora in Sardegna. Tra tutte le domus che ho visto pongo Sos Furrighesos tra le più belle e ricche di fascino, e non mi spiego lo stato in cui miseramente si trovano.






  Firma di tholoi 
tholoi - neroargento.com

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gallosu

Utente Attivo


Inserito il - 03/08/2009 : 15:36:18  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di gallosu Invia a gallosu un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Dire assassini è poca ben cosa





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Gallosu
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Aschy
Salottino
Utente Mentor




Inserito il - 03/08/2009 : 17:22:45  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Aschy Invia a Aschy un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Grazie Lorenzo per le immagini postate, anche se vederle mi rattrista di nuovo... ogni commento è superfluo.. nelle immagini si vede in modo chiaro l'intervento degli scempi...
poichè questi si ripetono in più punti, penso siano stati attuati in modo scientifico..

Inoltre la mancanza di conoscenza della tomba al grande pubblico e quindi l'assenza di eventuali visitatori (o comunque sono davvero pochi coloro che possono vantare di aver visitato le domus de janas di Sos Forrighesos) ha contribuito e agevolato il lavoro dei "tombaroli" (anche se il termine proposto da Gallosu di assassini mi trova più d'accordo)..

Per questo motivo continuo a ribadire che i siti archeologici più conosciuti della sardegna dovrebbero essere più accessibili e allo stesso tempo tutelati dal continuo controllo di qualche soggetto (barracelli, guardie comunali, volontari ), l'importante è che non siano dimenticati...

Bisogna iniziare a ribellarsi al concetto che in Sardegna i siti archeologici sono tanti e quindi lasciarli in balia di malviventi senza scrupolo...
siti archeologici come quello di Sos Furrighesos sono unici al mondo e meriterebbero un po' di tutela.

E' troppo facile intervenire ponendo una porta di ferro, come accaduto a Sas Concas ad Oniferi e poi sbattersene.. se andate ad Oniferi vi renderete conto che è facilissimo entrare nella tomba (vedi foto sotto)in cui sono presenti i petroglifi, perchè la stessa porta di ferro è stata semplicemente spostata..
morale della favola: la domu de janas è stata deturpata da una porta in ferro e i malviventi comunque teoricamente potrebbero portare via quello che vogliono dalla tomba, ciò nonostante il putiferio che lo scempio in questa tomba aveva scatenato..


spero che anche a Sos Forrighesos non venga scelto questo sistema per proteggere la tomba







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Aschy
Salottino
Utente Mentor




Inserito il - 03/08/2009 : 17:33:00  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Aschy Invia a Aschy un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
McCurry ha scritto:

Appena possibile, si potrebbe discutere anche di questo, sempre in territorio Sassarese .....

Puddighinu, fermati i tombaroli
Nuova Sardegna — 01 agosto 2009


anche in questo caso è palese come alcune persone (per usare un eufemismo) hanno potuto sfruttare la mancanza di visitatori (o controllori) per compiere un'azione che di sicuro ha richiesto diversi giorni (o ore)..

Sempre per restare nel tema di quello che è accaduto purtroppo in questi giorni, se ci fossero più controlli del territorio non ci sarebbero grosse opportunità per appiccare degli incendi di natura dolosa, e più controlli anche per evitare dei comportamenti colposi (coloro che oggi compiono dei comportamenti irresponsabili privi di sicurezza sarebbero allarmati dalla presenza di controlli nell'area e prenderebbero tutte le misure del caso).

Per cui in Sardegna occorre un controllo più vasto del territorio che può essere utile sia nell'ambito della prevenzione degli incendi, che nel controllo del patrimonio archeologico..
E con un po' di formazione i controllori potrebbero fungere anche da guide naturalistiche e/o archeologiche

I danni al patrimonio naturale e archeologico sono ben più ingenti dei costi che si dovrebbero sostenere per tenere sotto controllo il territorio e per agire sucessivamente una volta che il danno è stato compiuto (pensate ai restauri, all'installazione di quell'inutile porta di ferro, alle bonifiche dopo gli incendi, agli spegnimenti ecc...)

ovviamente i controllori dovrebbero essere conoscitori del territorio e così si potrebbe anche almeno in parte risolvere il problema della disoccupazione nei piccoli centri dell'interno della Sardegna!







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