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magnum
Utente Normale
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Inserito il - 10/03/2009 : 09:48:11
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non, sono contro il nucleare in Sardegna e nel mondo. j' hanno fornito semplicemente un'informazione!! un ciao del Belgio.
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Zio Eu
Salottino
Utente Attivo
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Inserito il - 10/03/2009 : 09:56:33
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| magnum ha scritto:
non, sono contro il nucleare in Sardegna e nel mondo. j' hanno fornito semplicemente un'informazione!! un ciao del Belgio.
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Ok.
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siaras
Nuovo Utente
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Inserito il - 10/03/2009 : 16:18:50
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sono molto dispiaciuto nel sentire che magnum e favorevole al nucleare sia in SARDEGNA che nel mondo,visto che queste centrali gli sono molto simpatiche (con scorie che non si possono smaltire) ci spieghi cosa ne facciamo noi ,con tutte le fonti alternative che potremmo avere qui ( e non producono scorie) e con tanta energia che potremmo produrre.Sono certo che qui non le vogliamo
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siaras |
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patrizia
Salottino
Utente Senior
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Inserito il - 10/03/2009 : 16:47:45
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Gianfranco hai capito male, Magnum è contro il nucleare anche io appena letto mi è sembrato così, quel non iniziale vuol dire non favorevole al nucleare nè in Sardegna e nè nel mondo!!!
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patrizia
Salottino
Utente Senior
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Inserito il - 10/03/2009 : 16:53:41
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Comunque tornando al discorso del nucleare fate il conto che una zona che avrebbero scelto è proprio vicino ad Oristano, tra Cirras ed Arborea!! Comunque sè ci sarà da combattere noi della zona saremo in prima linea come abbiamo fatto x le antenne faremo anche x le centrali nucleari!!! L'importante è che all'occorrenza ci siano tantissimi sardi a darci una mano!!!
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nio84
Utente Medio
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Inserito il - 10/03/2009 : 20:13:34
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| patrizia ha scritto:
Comunque tornando al discorso del nucleare fate il conto che una zona che avrebbero scelto è proprio vicino ad Oristano, tra Cirras ed Arborea!! Comunque sè ci sarà da combattere noi della zona saremo in prima linea come abbiamo fatto x le antenne faremo anche x le centrali nucleari!!! L'importante è che all'occorrenza ci siano tantissimi sardi a darci una mano!!!
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Io sono di Olbia, ma se c'è da protestare vado in qualsiasi posto della Sardgna, è una questione troppo importante
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McCurry
Salottino
Utente Master
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Inserito il - 10/03/2009 : 20:44:35
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Considerando che (pare) il combustibile per le centrali nucleari, durerà ancora (solo) per vent'anni..... Considerando che per costruire una centrale ci vogliono dieci anni ..... Considerando che attualmente la Sardegna produce più energia di quanto ne consuma (e l'eccedenza la esporta in Corsica) ..... Considerando che esportarla nel resto della penisola avrebbe dei costi proibitivi .... .... mi chiedo ....... Se facessero delle centrali eoliche e fotovoltaiche e con i soldi rimanenti ci danno una sistemata alla regione ..... non sarebbe un'ottimo investimento?
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Modificato da - McCurry in data 10/03/2009 20:46:09 |
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Gli specchi farebbero bene a riflettere prima di rimandarci la nostra immagine. (Anonimo) |
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siaras
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Inserito il - 11/03/2009 : 14:58:14
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sono felice nel sapere che ho interpretato male il" non " di Magnum e mi scuso.grazie Patrizia per avermi tolto un peso,perche' e piu' di un peso sapere che qualcuno non pensi prima a eventuali fonti alternative e va direttamente alle fonti peggioribattiamoci con tutti i mezzi leciti contro queste decisioni che ormai mio malgrado penso siano state gia' prese,che il nucleare non vada avanti in SARDEGNA, ma in nessuna parte del MONDO.
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siaras |
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siaras
Nuovo Utente
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Inserito il - 11/03/2009 : 15:18:21
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Sono un fanatico del mare,quando posso mi immergo con le bombole per scrutare i stupendi fondali che abbiamo in tutta la SRDEGNA. Certe volte capita che per colpa di un piccolo inquinamento causato da qualche perdita fognaria,vedo che si stravolge (e non sono frottole ma verita) la vita marina ,piccolo inquinamento pensate all'inquinamento relativo alle centrali nucleari.Sono certo che avremmo un deserto sotto la superficie marina.Ma vogliamo tenerci la SARDEGNA sana e bella o noooooo-vediamo di essere molto uniti in questo periodo molto delicato per la nostra ISOLA-ciao--
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siaras |
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Marialuisa
Utente Master
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Inserito il - 11/03/2009 : 15:27:59
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Credo che per ora basti vigilare e tenerci informati , a parer mio tutta questa questione , un po' come quella del ponte sullo stretto di Messina , è pura strategia elettorale (giugno si avvicina ). Il tempo ci ha sempre insegnato che tra il dire e il fare qualcosa passa .
Intanto ecco un contributo di tutto rispetto .
Il grande inganno dell'energia nucleare
Si torna al nucleare. Decidendo per le scelte monumentali, contro scelte meno pompose ma più concrete e razionali: il grandioso ponte di Messina anziché le strade, gli acquedotti e le ferrovie che in Sicilia sono mostruosamente in ritardo e in condizioni pietose. Le centrali nucleari che comportano spese immense e mastodontiche costruzioni contro i più modesti ma sicuri investimenti sul solare o sull`eolico. Un argomento poco dibattuto, su cui si sofferma Angelo Baracca nel suo bel libro L`Italia torna al nucleare? è che le centrali producono solo energia elettrica. Ma l`elettricità costituisce un quinto dei consumi totali. Più dell`80% dell`energia che serve per trasporti e agricoltura non è elettrica. Quindi, anche costruendo venti centrali nucleari saremmo sempre costretti a importare petrolio e uranio. Anche la Francia, il paese d`Europa più nuclearizzato, importa petrolio, ancora più che l`Italia. Quindi chi dice che costruiamo centrali per renderci indipendenti dalle importazioni di combustibile fossile, mente, o dà fumo negli occhi. L`argomento cardine è che comunque le energie alternative non sarebbero sufficienti. La risposta è che se non si investe non c`è ricavo. La Spagna in un anno ha creato impianti eolici per 3500 megawatt, pari a due centrali nucleari e mezzo. E la Germania a sua volta produce più del 30% della sua energia attraverso il solare. Andiamo ai tempi di costruzione, che sono lunghi e ai costi che sono altissimi. Proprio nel nostro Paese, dove per costruire un pezzo di autostrada ci si mette dieci anni, cosa succederà con le centrali di cui ancora non sappiamo nemmeno dove dovrebbero essere impiantate? Si parla di 15 0 20 anni. Questo significa che quando sarà pronta la prima delle tante annunciate le tecnologie nucleari saranno già obsolete. Inoltre le centrali hanno bisogno di materiale (cemento e acciaio) raffinato e di grande qualità. In un Paese come il nostro in cui si scoprono continuamente imbrogli sul materiale per costruire case e scuole, dove la mano delle organizzazioni criminali si infila con tanta disinvoltura nei lavori pubblici, possiamo stare sicuri? Per non parlare delle scorie che nessuno sa dove seppellire, soprattutto in un Paese ad alto rischio sismico e geologico, ad alta densità di popolazione come il nostro. Ricordando che il plutonio per uso civile ha una durata di contaminazione che dura 24.360 anni. Se si osserva una carta delle centrali nucleari in costruzione si vede che solo la Bulgaria, l`Ucraina, la Finlandia e la Russia sono in procinto di costruirne di nuove. Tutti gli altri paesi, fra cui Germania, Belgio, Olanda, Gran Bretagna, Spagna, Svizzera, Svezia, Ungheria, Slovacchia e Repubblica Ceca stanno intelligentemente investendo su energie rinnovabili e pulite. «La tecnologia nucleare francese, che da qualche anno ha difficoltà a scovare nuovi mercati - dice Emma Bonino - ha trovato l`Eldorado in Italia con la commessa di ben 4 nuovi-vecchi impianti». E ragionevole spendere venti miliardi di euro per produrre il 5% di energia del Paese?
Dacia Maraini
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Zio Eu
Salottino
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Inserito il - 12/03/2009 : 08:50:00
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sonos
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Inserito il - 12/03/2009 : 09:22:41
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Pensandoci e ripensandoci, mi sto facendo l'idea che più della centrale (che comporta elevati costi anche per il trasporto dell'elettricità fuori dall'isola) a noi toccheranno le scorie nucleari. Magari all'interno di un poligono militare (Quirra?), i costi sarebbero solo quelli di trasporto e per il controllo ci sarebbero i militari...le centrali chissà se davvero si faranno, le scorie ci sono già (entro pochi anni ci rimanderanno quelle riprocessate dalla Gran Bretagna e dalla Francia) e dovremo stoccarle
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patrizia
Salottino
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Inserito il - 12/03/2009 : 12:14:50
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| McCurry ha scritto:
Considerando che (pare) il combustibile per le centrali nucleari, durerà ancora (solo) per vent'anni..... Considerando che per costruire una centrale ci vogliono dieci anni ..... Considerando che attualmente la Sardegna produce più energia di quanto ne consuma (e l'eccedenza la esporta in Corsica) ..... Considerando che esportarla nel resto della penisola avrebbe dei costi proibitivi .... .... mi chiedo ....... Se facessero delle centrali eoliche e fotovoltaiche e con i soldi rimanenti ci danno una sistemata alla regione ..... non sarebbe un'ottimo investimento?
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Hai ragione Lorenzo io spero che sia vero, e anche io sono d'accordo per le centrali eoliche e fotovoltaiche che sicuramente non sono dannose!!! Mà vedremo come andrà a finire!!
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maurizio feo
Salottino
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Inserito il - 12/03/2009 : 15:16:18
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Enzo Boschi è un umorista di razza. Peccato che gli scrivano dei testi piuttosto scarsi. Il Mondo intero, senza eccezioni, si sta dirigendo verso l'energia rinnovabile (fotovoltaico, eolico, geotermico, idroelettrico dolce e marino), verso tecnologie avanzate e a più basso costo di realizzazione e di esercizio, edilizia sostenibile più facilmente realizzabile e molto più conveniente... Ma i suoi autori gli scrivono ancora vecchi copioni, a Enzo Boschi, che parlano di nucleare, quando tutti gli altri autori più aggiornati hanno ormai abbandonato il tema, perché è superato dagli eventi, dai rischi, dai tempi...I sardi dovranno davvero dare buona prova di sé, in un futuro che si profila abbastanza prossimo. Dovranno informarsi tutti molto bene sui pro e sui contro in materia di energia. Dovranno dimostrare all'Italia - cifre alla mano - che non solo non conviene il nucleare (anche se di terza generazione), ma soprattutto non conviene in Sardegna. Dovranno tornare uniti, perché sono pur sempre un unico popolo di antichissima origine. Quello che è sopravvissuto a TUTTO: il primitivo viaggio per mare, i Micenei, i Fenici, i Greci, i Cartaginesi, i Romani, i Catalani e gli Aragonesi, i Pirati Saraceni, i Pisani, i Genovesi, i legnaioli toscani, i Savoiardi, gli Italiani. Laddove gli Etruschi si sono estinti: e sì che avevano di gran lunga migliori possibilità dei Sardi. Io credo nei Sardi, spero che anche loro credano in se stessi. Allora proviamo a stilare un elenco, pensiamoci bene sopra in modo positivo e propositivo. Fino a qui abbiamo detto diverse cose: 1) L'arco alpino è a rischio di prossimità immediata del Nucleare, perché tutte le centrali si trovano al confine: sono francesi, svizzere, austriache e slave. Una o due centrali Italiane, al di qua del confine, cambierebbero qualche cosa? (Verrebbe da dire no, ma mi esprimerò più completamente dopo). Almeno,però, non spargerebbero il rischio di prossimità troppo oltre a dove esso è già presente. 2) Produrre energia nucleare in un'isola - con la neccessaria costruzione, posa, manutenzione di circa 300 km di cavi sottomarini, nel caso della Sardegna, per trasferire detta energia alla Penisola – è per lo meno stupido. Gli elevatissimi costi e la dispersione abbondante renderebbero molto meno vantaggioso il tutto. A parte il fatto che la Sardegna è energeticamente autosufficiente, si costruirebbe un nuovo e vulnerabilissimo “bersaglio sensibile” per i terrorismi di qualsivoglia colore. 3) Non si vede, poi, perché mai si dovrebbe sconvolgere il delicato e laborioso equilibrio idrico dell’isola, così faticosamente raggiunto (anche oggi non è completo e necessita di onerosi interventi) e destinare alle centrali nucleari le enormi quantità di acqua necessarie per il loro raffreddamento. 4) Al tempo della catastrofe di Cernobyl, il sistema di controllo doganale nazionale mostrò tutte le sue pecche (non dispone di strumenti per identificare i materiali radioattivi) lasciando passare alimenti pericolosi. Semplicemente accadeva che gli esportatori (ed importatori!) facevano transitare gli alimenti pericolosi prodotti nell’Est attraverso paesi insospettabili (Francia, Svizzera), dato che la Dogana Italiana fermava soltanto i prodotti provenienti direttamente dall’Est Europeo. Aziende come la Plasmon, che produce alimenti per la Salute del bambino, sono costrette per legge ad usare strumenti di rilevazione estremamente sofisticati contro diversi rischi e pericoli alimentari: furono loro a “fermare” numerosi campioni di alimenti contaminati non considerati pericolosi al confine e a respingerli. Ciò non impedì a Cernobyl di fare aumentare in tutto il Mondo i casi di tumore, per aumento della radioattività ovunque (persino in Australia, ove si sono verificati aumenti dei casi di tumore della tiroide negli erbivori: erba e funghi diventano depositi di Cesio radioattivo). 5) Le costruende centrali italiane sarebbero di III generazione, cioè più moderne di quelle esistenti oggi, salvo pochissime eccezioni (due o tre). Ma autorevoli fonti scientifiche (Rubbia ad esempio), dichiarano che il Nucleare Civile sicuro ancora non esiste. Forse un cambiamento definitivo verso la sicurezza si potrebbe avere con centrali di IV generazione, che però esistono solamente in progetti sperimentali: cioè letteralmente non esistono affatto. Consideriamo i tempi lunghi necessari per costruire una centrale, come è giustamente stato detto: quando sarà terminata, l'unico a ridere sarà l'impresa (francese?) che ha ricevuto la commissione. 6) In un paese che non rispetta regole di comportamento e di funzionamento, non segue (non conosce) le norme vigenti, evade tasse, leggi e regolamenti d’ogni genere, non segue fedelmente alcun metodo, a parte il più selvaggio ed egoista individualismo, è giustificato un brivido di paura al pensiero di che cosa potrebbe succedere alla prima attivazione di una centrale nucleare italiana. Che cosa potrebbe causare un disastro nucleare in Italia? Forse una festa del Santo Patrono a cui si è particolarmente devoti, oppure la vittoria (la sconfitta) in un decisivo derby calcistico stracittadino, o anche un giorno di caldo particolarmente torrido, oppure uno sciopero veramente motivato in cui anche i crumiri non lavorano, o magari un giorno freddo freddo: praticamente tutto. Non scordiamoci il pasticcio incredibile che siamo riusciti a combinare con la sola conduzione dell’energia elettrica: un black-out memorabile, durato diversi giorni su tutto il suolo nazionale, di cui ancora non sono noti i responsabili, né le modalità. Né sono stati rimborsati i danni. Figurarsi che cosa sapremmo creativamente fare con un bel pasticcio nucleare! 7) Legambiente e la CGIL si sono recentemente incontrate, per identificare quali possibilità utili ci siano nell’energia pulita (non è estranea la volontà dichiarata della Presidenza Statunitense a risolvere la crisi attuando tecniche ambientaliste, né i programmi mondiali già esistenti e paralleli a quello americano): hanno identificato interessanti possibili sviluppi, che vanno dall’aumento del numero dei posti lavoro (da impiegarsi nell'energia verde), all’aumento del risparmio, all’incremento del PIL (1-2%), nel pieno rispetto dell’ambiente e con un miglioramento della qualità della produzione e diminuzione dei costi correlati. Hanno anche indicato dove e come reperire i fondi necessari, senza gravare sul bilancio nazionale.Anche Confindustria si è dichiarata molto favorevole e disponibile alla realizzazione del piano, includente l’edilizia “sostenibile” e l’introduzione di più sofisticati e più economici sistemi di produzione dell’energia. Pertanto, non si tratta di utopie, ma di vere dichiarazioni d'intenti, realizzabili nei fatti, a detta di parti che più comunemente spesso sono avverse. Prendiamo pure atto del fatto che molto di ciò che si ventila al momento (riguardo al nuclearizzare l'Italia) può effettivamente essere già soltanto propaganda elettorale. Ma prepariamo tutti i nostri migliori argomenti contro la nuclearizzazione, se vogliamo salvare la Sardegna (forse anche l'Italia?). Specialmente se pensiamo che sia una cosa sbagliata, inutile e dannosa, come molti motivi logici e scientifici (per carità: non etichette politiche) fanno pensare. E prepariamo - già che ci siamo - anche un dossier su come liberarci una buona volta dal Petrolio. Ciao a tutti, M.
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Beni: ti naru unu contu... |
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gallosu
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Inserito il - 12/03/2009 : 15:29:46
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Purtroppo bisogna anche dire che non aiuta il fatto che l'ambientalismo spesso ha atteggiamenti integralisti. Siamo tutti d'accordo che la dipendenza dal petrolio debba essere superata, che servono energie rinnovabili (sole, vento, maree) però nel contempo si bloccano i progetti per i campi fotovoltaici, le centrali eoliche ecc. in quanto deturpano il territorio. Questo ha fatto sì che il pro-nucleare abbia ripreso piede e non saprei se rivotando oggi come oggi vincerebbe un'altra volta chi pensa che il nucleare sia dannoso.
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Gallosu http://trexentastorica.blogspot.com/
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