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Jolao
Utente Medio
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Inserito il - 07/02/2011 : 11:47:11
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In un altro topic, qualcuno si ostina a chiamarci "nativi". E' un termine che sostituirei volentieri con "residenti" o "sardi".
Wikipedia alla voce "Popoli indigeni" riporta quanto segue:
Per popoli indigeni o aborigeni o nativi si intendono quelle popolazioni le cui origini in un particolare luogo risalgono alla preistoria.
E quindi è innegabile che siamo "nativi".
La maggior parte di questi popoli, come per esempio i Pigmei, i Boscimani, la civiltà bantu, gli Australiani aborigeni, i nativi americani, è stata vittima del colonialismo degli Imperi di origine Europea e tuttora lotta per mantenere il proprio territorio, le proprie lingue, la propria cultura e la sovranità in genere.
Caspita, anche in questo ha ragione.
Solo pochissimi popoli, come ad esempio quelli dell'Amazzonia, non hanno avuto contatti con le società europee e mantengono l'indipendenza, che fanno rispettare scacciando gli intrusi.
Qui, purtroppo non ci siamo.
Storicamente i popoli indigeni si sono opposti a qualsiasi tentativo da parte degli estranei di definire la propria identità o influenzare le loro strutture tradizionali di governance.
Siiiiiii, cerchiamo di farlo anche noi!
Sembra imprudente tentare di caratterizzare questi popoli al di là di quanto sopra, poiché le loro storie differiscono drasticamente, così come le loro auto-immagini.
E vabbè.
Sarà un caso, ma forse in qualcosa ha ragione. Comunque, preferisco la definizione residente o sardo.
Scusate l'OT ma mi sembrava coerente con il tentativo di spiegare certe vicende che accadono in Sardegna, qualche volta per "scontri tribali" altri invece per rivendicare i nostri sacrosanti diritti. E poi, chi lo dice che nella Nuova Sardegna non sia presente una pagina dedicata alla cultura che tratta questo tema? Sarà stata dimenticata dalla mitica scaletta?
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maurizio feo
Salottino
Utente Master
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Inserito il - 07/02/2011 : 12:26:43
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Mi dispiace di avere postato l'argomento. Per il futuro me ne asterrò. Chiarisco - una volta per tutte - che non è mai mia intenzione dimostrare che la Sardegna sia meno vivibile o peggiore di qualsiasi altra terra al mondo. Tra l'altro - nel caso dimostri qualche cosa - è la terra in cui mia moglie ed io ci ritireremo in pensione. Mi dispiace molto per le reazioni polemiche ed astiose che ho suscitato e specialmente per le incomprensioni che non credo giustificate. La pagina non l'ho inventata: era una brutta scaletta di un giornale sardo. Non credo che il giornale sardo desisderasse provocare alcuno. Né lo volevo io, che mi sono limitato a commentare tristemente che i sardi sono tuttora molto pochi, eppure riescono egualmente a riempire la loro brava pagina di pagina di cronaca nera. Ma non giudico in modo più tenero i "non sardi" che compiono nefandezze. Purtroppo, il post è proprio nel posto che gli compete: nella "Sardegna che non mi piace" e che - così come il quotidiano sardo la descrive - non credo piaccia proprio a nessuno. Se vogliamo aprire un post "sull'Italia Che non mi piace ", oppure sulla "provincia di Latina che non mi piace", facciamolo. Sono ben cosciente della caduta verticale di tutti i valori morali in tutto il globo: so bene che la cosa non riguarda unicamente l'isola, se qualcuno teme che io sia pazzo, si tranquillizzi pure: non lo sono. Si desidera sempre qualche cosa di più dai soggetti che si amano: li si desidera sempre belli, perfetti, migliori, non toccati da certi vezzi negativi. Talvolta, ci si deve arrendere ad una realtà differente... Ma - permettetemi di affermare - trovo molto inopportuna la reazione "controrazzista" (sarebbe più opportuna un'altra definizione, che è più corretta e coerente, ma non la uso, non perché io non la conosca purtroppo bene, bensì perché è proprio quella che vogliono sentirmi usare certi commentatori) ad una notazione non razzista. Se volete - alla luce delle reazioni piuttosto malevole e oltremodo offese - fuori luogo (un po' come parlare di corda in caso dell'impiccato). Per il futuro - ripeto - mi asterrò dal postare nella "Sardegna che non mi piace", anche quando ne dovessi (spero mai) trovare ulteriori motivi per farlo. Forse, alla fine, scriverò solamente di cucina. Saluti.
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Modificato da - maurizio feo in data 07/02/2011 12:48:30 |
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Jolao
Utente Medio
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Inserito il - 07/02/2011 : 12:41:21
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| maurizio feo ha scritto:
Mi dispiace di avere postato l'argomento. Per il futuro me ne asterrò. Chiarisco - una volta per tutte - che non è mai mia intenzione dimostrare che la Sardegna sia meno vivibile o peggiore di qualsiasi altra terra al mondo. Tra l'altro - nel caso dimostri qualche cosa - è la terra in cui mia moglie ed io ci ritireremo in pensione. Mi dispiace molto per le reazioni che ho suscitato e specialmente per le incomprensioni che non credo giustificate. Per il futuro - ripeto - mi asterrò dal postare nella "Sardegna che non mi piace". Forse, alla fine, scriverò solamente di cucina. Saluti.
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Grazie Dott. Feo per la pacatezza con cui chiude questa terribile discussione. Personalmente avrei gradito conoscere anche le motivazioni per cui ha deciso di aprirla, aiuterebbero a capire tante cose che purtroppo ancora non sono chiare. Grazie ancora.
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maurizio feo
Salottino
Utente Master
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Inserito il - 07/02/2011 : 13:16:25
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Inoltre, mi dispiace - ma esattamente allo stesso modo e nella stessa entità - che qualcheduno abbia voluto dare un senso tutto negativo e critico al post, che era scritto di getto e spontaneamente, sull'onda empatica delle brutte notizie, che mi dispiacevano molto e sinceramente. E - purtroppo, devo ammettere ora - senza pensare affatto (perché l'ingiuria mancava nel pensiero, nell'idea e nelle intenzioni e la mente credeva che si sarebbe capito chiaramente che mancava totalmente anche nella parola) che qualcuno avrebbe potuto attribuire al mio pensiero malevolenza verso i Sardi e la Sardegna (del tipo alla Vittorio Emanuele, per intenderci...). Sanguinari, nativi, Savoia etc etc. Temo sinceramente che siamo andati troppo lontano. Chiedo la cancellazione anche del post: è stato un errore.
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Nostalgia
Utente bloccato
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Inserito il - 07/02/2011 : 13:59:25
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| maurizio feo ha scritto:
Inoltre, mi dispiace - ma esattamente allo stesso modo e nella stessa entità - che qualcheduno abbia voluto dare un senso tutto negativo e critico al post, che era scritto di getto e spontaneamente, sull'onda empatica delle brutte notizie, che mi dispiacevano molto e sinceramente. E - purtroppo, devo ammettere ora - senza pensare affatto (perché l'ingiuria mancava nel pensiero, nell'idea e nelle intenzioni e la mente credeva che si sarebbe capito chiaramente che mancava totalmente anche nella parola) che qualcuno avrebbe potuto attribuire al mio pensiero malevolenza verso i Sardi e la Sardegna (del tipo alla Vittorio Emanuele, per intenderci...). Sanguinari, nativi, Savoia etc etc. Temo sinceramente che siamo andati troppo lontano. Chiedo la cancellazione anche del post: è stato un errore.
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Non esageriamo ora... Vanno bene le scuse ma fino a un certo punto.
Non penso che in Sardegna approvino la censura alla Hitleriana !
Abbiamo parlato più o meno animatamente di determinati argomenti scottanti forse ma reali... ANCHE SE IN PERCENTUALE MINIMA in confronto alla totalità del territorio e popolo sardo.
Odio la censura se non in caso di offese dirette e personali verso i partecipanti di un forum..
Questo può solo servire per le generazioni future del come i sardi sanno discutere ma trovare sempre un compromesso seguendo valori di pace e fraternità universale !
Io ci credo, ci voglio credere e ne sono convinta.
Grazie di essere intervenuto alla discussione.
P.S. Perdonatemi ma mi hanno chiesto un favore... molti miei amici e parenti sardi chiedono che non venga applicata la censura... Mi hanno chiesto di dirvelo.
Loro non amano scrivere nei forum... ma hanno seguito tutto il discorso dall'inizio.. Fatto. Contenti ?
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Modificato da - Nostalgia in data 07/02/2011 14:14:41 |
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maurizio feo
Salottino
Utente Master
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Inserito il - 07/02/2011 : 15:06:18
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Vorrei fosse chiaro che io non chiedo scusa: per il semplice motivo che non sono in torto. Un'esclamazione di dolore e di rammarico, partita di getto, (senza pensare, come capita in questi casi) spontaneamente, e senza alcuna offesa, potrà anche essere ritenuta "fuori luogo" da alcuni, potrà anche essere rimproverata, ma non richiede scuse, per chi la sa leggere.
A meno che non la si voglia caricare di sottointesi e secondi fini (che non aveva nel modo più assoluto), nel qual caso la colpa sta in chi vede malvagità e cattiveria dove non ce n'è.
E anche lì, posso ammettere che vi sia stato un malinteso, (in buona parte dovuto anche alla parola scritta, che è sempre peggio compresa di quella parlata, che si giova delle espressioni facciali e dei toni della voce) per cui anche da quelli non sono richieste scuse.
Ma - una volta che tutto sia chiarito, come mi auguro - comprendiamo bene una cosa, una buona volta: se ci parlassimo di persona, faccia a faccia, di persona... non credete, tutti, che staremmo un bel poco più attenti nel trinciare alla leggera troppo facili giudizi?
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Nostalgia
Utente bloccato
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Inserito il - 07/02/2011 : 16:00:24
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| Jolao ha scritto:
In un altro topic, qualcuno si ostina a chiamarci "nativi". E' un termine che sostituirei volentieri con "residenti" o "sardi".
Wikipedia alla voce "Popoli indigeni" riporta quanto segue:
Per popoli indigeni o aborigeni o nativi si intendono quelle popolazioni le cui origini in un particolare luogo risalgono alla preistoria.
E quindi è innegabile che siamo "nativi".
La maggior parte di questi popoli, come per esempio i Pigmei, i Boscimani, la civiltà bantu, gli Australiani aborigeni, i nativi americani, è stata vittima del colonialismo degli Imperi di origine Europea e tuttora lotta per mantenere il proprio territorio, le proprie lingue, la propria cultura e la sovranità in genere.
Caspita, anche in questo ha ragione.
Solo pochissimi popoli, come ad esempio quelli dell'Amazzonia, non hanno avuto contatti con le società europee e mantengono l'indipendenza, che fanno rispettare scacciando gli intrusi.
Qui, purtroppo non ci siamo.
Storicamente i popoli indigeni si sono opposti a qualsiasi tentativo da parte degli estranei di definire la propria identità o influenzare le loro strutture tradizionali di governance.
Siiiiiii, cerchiamo di farlo anche noi!
Sembra imprudente tentare di caratterizzare questi popoli al di là di quanto sopra, poiché le loro storie differiscono drasticamente, così come le loro auto-immagini.
E vabbè.
Sarà un caso, ma forse in qualcosa ha ragione. Comunque, preferisco la definizione residente o sardo.
Scusate l'OT ma mi sembrava coerente con il tentativo di spiegare certe vicende che accadono in Sardegna, qualche volta per "scontri tribali" altri invece per rivendicare i nostri sacrosanti diritti. E poi, chi lo dice che nella Nuova Sardegna non sia presente una pagina dedicata alla cultura che tratta questo tema? Sarà stata dimenticata dalla mitica scaletta?
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PERDONO !!
Mi sembrava anzi di farvi un complimento per l'appunto.. Essendo io sarda ma non residente... non posso dire genericamente sardi perchè non riesco a differenziare l'argomento di cui tratto ! Sardo-nativo da Sardo-continentale
P.S. Neanche Continetale è molto carino... preferirei ITALIANO.
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Turritano
Utente Virtuoso
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Inserito il - 07/02/2011 : 22:54:27
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| maurizio feo ha scritto:
Inoltre, mi dispiace - ma esattamente allo stesso modo e nella stessa entità - che qualcheduno abbia voluto dare un senso tutto negativo e critico al post, che era scritto di getto e spontaneamente, sull'onda empatica delle brutte notizie, che mi dispiacevano molto e sinceramente ........ Chiedo la cancellazione anche del post: è stato un errore.
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Finalmente ti sei fatto vivo, e tanto ci voleva?
Caro Maurizio, tu sai che ti sono amico e ti ritengo un amico sincero di tutta la Sardegna, perciò la tua "scaletta" mi è sembrata doppiamente assurda. Niente di personale. Niente xenofobia, nessuna chiusura, ma non posso accettare quanto dici, né nella forma né nella sostanza.
Dirai: "ma quelle che ho scritto sono cose brutte, realmente successe in Sardegna, quindi era giusto aprire una bella discussione in GdS nella apposita sezione “La Sardegna che non mi piace” In apparenza non fa una grinza, ma… è ragionevole pensare che nella sezione “La Sardegna che non mi piace” andrebbe inserita una cosa alla volta, possibilmente di fatti che ci riguardano in modo particolare, e non un’insieme di 11notizie11 prese a casaccio da un giornale che possono succedere (e succedono) anche da altre parti. Posso capire il tuo rammarico e la tua indignazione ma ... certe cose non si scrivono di getto (cioè senza pensare), prima di scriverle bisogna pensarci e pensarci bene, rifletterci. Il fatto è che, tralasciando “offese” e “mancanza di rispetto”, quella “scaletta” è del tutto risibile per i motivi esposti più volte: una notizia positiva (che secondo te era l’unica!), in mezzo a un guazzabuglio di altre notizie di cui una sola veramente cruenta (peraltro accaduta diversi giorni prima) ma che succede in qualsiasi periferia urbana del globo, altre 3 che se certamente non si possono giudicare ragazzate, ma non sono certo gesti di maggior gravità di un “Duomo di Milano” tirato in testa a un povero Capo di Governo, un’altra di una infezione che si credeva debellata già da anni, una riguardava un episodio maialesco (l’ennesimo) compiuto da un Milanese a danno di ragazze sarde, altri episodi completamente insignificanti e, infine una ottima notizia (sportiva) buttata in mezzo alle altre come se si trattasse di chissà quale misfatto. È evidente il tutto era “scritto di getto”, senza pensare. Ci mancava solo qualche notizia di questo tipo: “ubriaco sbatte contro un palo e si fa un bernoccolo”; oppure: “bambino succhia un lecca lecca e si prende la diarrea”. È questo il punto. A parte il fatto che non abbiamo bisogno che vengano a farcelo notare da fuori, che' se una cosa è buona o brutta lo capiamo da soli, a parte la già evidenziata estrema confusione nel confezionare quell’incredibile pastrocchio, ti rendi conto che “scalette” di cattive notizie, io (o chiunque altro) ne potrei scrivere a iosa (e non “di getto” ma riflettendoci bene, senza confondere il grano con il miglio) per qualunque regione italiana. O forse un bel giorno ti sei svegliato, hai letto La Nuova Sardegna (quotidiano di Sassari) e hai scoperto con estrema meraviglia che la Sardegna non è quell’”isola felice” che fino ad allora ti eri illuso che fosse, e via, senza pensarci nemmeno un pochino, hai aperto una nuova discussione. Ma cosa ti aspettavi, che noi tutti, cristianamente, facessimo un bell’esamino di coscienza e dicessimo in coro: “è vero, siamo i più cattivi di tutti, ci pentiamo! E voi, genti evolute e civili venute dal mare, condannateci, fustigateci! Così impariamo. Aboliremo il Centro delle cellule staminali, non vinceremo più contro squadre italiane, faremo palpeggiare le nostre donne da tutti i Milanesi, Torinesi e Romani che lo vorranno … però, perdonateci” Bè, mi fermo qua. Ce n’è abbastanza
Ah, un’ultima cosa: il tuo proposito di scrivere solo argomenti di cucina (sarda, naturalmente) non è male. Attento però a non mettere dentro le “seadas” fettine di cipolla anziché scorzetta d’arancia Con immutata stima Turritano
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Modificato da - Turritano in data 07/02/2011 23:14:14 |
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Le dominazioni passano ... i Sardi restano! |
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Jolao
Utente Medio
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Inserito il - 07/02/2011 : 23:00:16
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Continentale significa abitante del continente ... Italia/Europa. Noi, come te siamo Italiani ma ... isolani. Ecco dove sta la differenza, che a me pare corretta. Se ti capitasse di andare a Carloforte, non ti sarebbe difficile sentirli dire: andiamo in Sardegna. Pur facendo parte della stessa regione, non abitano la stessa isola. Quindi è corretto dire andiamo in Sardegna. Ti stupirà, ma è così. Quindi, siamo tutti Italiani, ma noi non possiamo dire: andiamo in Italia perchè ci siamo gia e diciamo andiamo in continente o meglio NEL continente. Chiamare gli abitanti del continente "continentali" è definire quella parte di italiani senza distinzione regionale. Se siamo certi di andare, ad esempio in Toscana, diciamo appunto: vado in Toscana. Non so se è macchinosa la spiegazione, ma in effetti funziona così. Ciao
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Turritano
Utente Virtuoso
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Inserito il - 07/02/2011 : 23:06:06
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| Nostalgia ha scritto:
............. Neanche Continetale è molto carino... preferirei ITALIANO.
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Siamo un po' OT ma dev dirlo Guarda il caso: anche io preferirei chiamarvi semplicemete "italiani", senza tanti giri di parole La risposta di Jolao è tecnicamente condivisibile ed ineccepibile ma ... soltanto dal punto di vista burocratico Turritano
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Modificato da - Turritano in data 07/02/2011 23:07:45 |
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Petru2007
Moderatore
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Inserito il - 07/02/2011 : 23:34:25
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| Nostalgia ha scritto: In linea di massima tutte le famiglie in Piemonte hanno la cultura del coltello SOLO per tagliare il pane !
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Meno male... che sono rispettosi delle sane tradizioni locali... ovviamente salvo qualche eccezione alla regola... e soprattutto senza scomodare il Niceforo o il suo degno maestro...
http://torino.repubblica.it/cronaca...?ref=HREC1-3
http://www.cuneocronaca.it/news.asp?id=34661
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Nuraghe Succuronis
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Petru2007
Moderatore
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Inserito il - 07/02/2011 : 23:37:37
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| Jolao ha scritto: Non so se è macchinosa la spiegazione, ma in effetti funziona così. Ciao
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Si sembra che sia proprio così. Ad esempio in Corsica, spesso, i Francesi, intesi naturalmente come abitanti della Francia, sono chiamati "continentali".
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dadynette
Salottino
Utente Attivo
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Inserito il - 08/02/2011 : 00:21:06
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| Petru2007 ha scritto:
| Jolao ha scritto: Non so se è macchinosa la spiegazione, ma in effetti funziona così. Ciao
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Si sembra che sia proprio così. Ad esempio in Corsica, spesso, i Francesi, intesi naturalmente come abitanti della Francia, sono chiamati "continentali".
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verissimo.... ci abito! continentali non é dispregiativo ! indica solamente il fatto di essere "attaccati" a un continente! isolani si descrive da solo ... e tra parentesi qui in Corsica i "continentali" preferiscono chiamarli "pinzuti"...... perché nel passato quelli che venivano dal "continente" erano quasi tutti gendarmi con un cappello a punta...e nel linguaggio corso credetemi, non é un vero complimento
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non datemi consigli...so sbagliare da sola http://dadynette.boosterblog.com/
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Nostalgia
Utente bloccato
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Inserito il - 08/02/2011 : 00:28:03
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| Jolao ha scritto:
Continentale significa abitante del continente ... Italia/Europa. Noi, come te siamo Italiani ma ... isolani. Ecco dove sta la differenza, che a me pare corretta. Se ti capitasse di andare a Carloforte, non ti sarebbe difficile sentirli dire: andiamo in Sardegna. Pur facendo parte della stessa regione, non abitano la stessa isola. Quindi è corretto dire andiamo in Sardegna. Ti stupirà, ma è così. Quindi, siamo tutti Italiani, ma noi non possiamo dire: andiamo in Italia perchè ci siamo gia e diciamo andiamo in continente o meglio NEL continente. Chiamare gli abitanti del continente "continentali" è definire quella parte di italiani senza distinzione regionale. Se siamo certi di andare, ad esempio in Toscana, diciamo appunto: vado in Toscana. Non so se è macchinosa la spiegazione, ma in effetti funziona così. Ciao
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Ti sei spiegato benissimo.
Per me è funzionale dire sardo "nativo" per chi è un sardo nato in Sardegna e sardo "continentale" per chi è sardo di origine ma non nato in Sardegna.
Hai colto nel segno.. Italiani lo siamo tutti... Sardi lo siamo tutti Vedo che ultimamente ci troviamo d'accordo... sono contenta
Buona notte a tutti
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ziama
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Inserito il - 08/02/2011 : 00:30:43
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Petru!! Ma nell'articolo che hai postato quel cognome non ti suona tanto sardo (ho tutta una serie di parenti dal cognome Cardia)? Che una coppia di sardi sia stata LEGATA e PICCHIATA e DERUBATA e MINACCIATA CON UN COLTELLO in Piemonte? Quello che non hai ancora capito e' che queste cose succedono RARAMENTE! Ma quante volte te lo devono ripetere? Miii ti prego.....che qui si ricomincia tutto daccapo!!!!!!!!!!!!
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Siamo sardi Siamo spagnoli, africani, fenici, cartaginesi, romani, arabi, pisani, bizantini, piemontesi. Siamo le ginestre d'oro giallo che spiovono sui sentieri rocciosi come grandi lampade accese. Siamo la solitudine selvaggia, il silenzio immenso e profondo, lo splendore del cielo, il bianco fiore del cisto. Siamo il regno ininterrotto del lentisco, delle onde che ruscellano i graniti antichi, della rosa canina, del vento, dell'immensità del mare. Siamo una terra antica di lunghi silenzi, di orizzonti ampi e puri, di piante fosche, di montagne bruciate dal sole e dalla vendetta. Noi siamo sardi. Grazia Deledda. |
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