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Flore
Salottino
Utente Master
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 Inserito il - 24/03/2011 : 08:38:42
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| Tharros ha scritto:
Sempre meglio del morbillo Flore!!
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tadaaaaaaaaaaaaaaa beccato! miiiiiiiiiiiiiii non ricordarmelo, che mi sembrava di essere una grattarola............
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Grazia
Orsù, dunque.....
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crisma1206
Nuovo Utente
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Inserito il - 29/03/2011 : 14:01:01
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Caio Tharros,
mi chiamo Cristina e sono nuova nel forum.
Prima di tutto volevo dirti che le tue foto sono stupende e....poi
volevo sapere se potevi essere interesato a parteciapare ad una corta intervista sul tuo viaggio.
Lo so puo sembrare una domanda particolarmente strana ma......
Al momento sto facendo la mia tesi di laurea sulla relazione fra le commnita locale ed i turist nelle provincie di Nuoro e Olbia-Tempio.....quindi tu potresti avere tutti i requisiti per agliutarmi con la mia ricerca
Se decidi di agliutarmi, l`intervista sara tramite e-mail completamente anonima e che ti prometto non sara lunga.
Aspetto per la tua risposta
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Tharros
Salottino
Utente Virtuoso
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Inserito il - 01/04/2011 : 08:37:49
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Va bene....se ti posso aiutare in qualcosa..
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Tharros
Salottino
Utente Virtuoso
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Inserito il - 17/04/2011 : 17:42:23
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Da
Esterzili
A
Cala Fuili
Km percorsi 207
E’ presto ad Esterzili. Sono ancora attorniato dal buio, punteggiato dalle luci del paese più in basso e un pezzetto di luna poco sopra l’orizzonte verso est. Metto in moto il van per andare verso il Monte Vittoria sicuro di incontrare poche automobili in giro. La salita è abbastanza lunga. All’arrivo sul monte, l’aurora ha gia fatto la sua comparsa e sta allontanando, lentamente, il buio della notte appena passata. Parcheggio il van e mi preparo il caffè mentre attendo che il sole faccia la sua comparsa. Mentre la caffettiera mi annuncia, con il sommesso borbottio che il caffè è pronto, sento il rumore di un’automobile che sta sopraggiungendo. Arrivata alla mia altezza si ferma e ne scende un uomo in divisa da forestale. Mi guarda piuttosto sorpreso. Penso guardi me ma, forse guarda la tazzina del caffè che tengo in mano. Con un gesto della mano saluto e gli chiedo se desidera farmi compagnia. Considerata l’ora e l’incontro non mi aspettavo un rifiuto e così è stato. Gli porgo una tazza con il caffè chiedendogli cosa facesse a quell’ora in questo posto deserto. Sorridendo mi dice che quella domanda avrebbe dovuto farla lui visto che è quasi la prima volta che gli capita di trovare persone a quell’ora su questa strada. Persone intende lui che non siano pastori, che comunemente frequentano la montagna, ma “continentali” che anche di giorno si vedono pochissimo. Ha aggiunto che per lui è nomale trovarsi lì, per via che ci lavorava, invece per me, normale non lo era del tutto. Chiacchierando del più e del meno, come si fa in queste occasioni gli dico che sto girando l’Isola, che ho trascorso la notte ad Esterzili e che sono diretto verso Cala Fuili. Di sé mi disse che stava andando s’una postazione, e me la indicò, nella quale avrebbe passato la giornata controllando che non vi fossero incendi o comportamenti che avrebbero danneggiato l’ambiente circostante. Restammo ancora a parlare per qualche minuto e gentilmente mi dette delle indicazioni relative ad a due posti che potevo visitare. Uno lo conoscevo ed era il sito del tempio a megaron, l’altro era una casa che si trova poco più avanti, invisibile da qui per via del bosco che la circonda e m’indicò la strada per arrivarci. Se ne andò salutandomi cordialmente e dimenticando di ridarmi la tazzina che teneva in mano. Lasciai il van parcheggiato e mi diressi lungo la stradina indicatami attraversando un boschetto d’alberi. Arrivai in pochissimo tempo sulla sommità dalla quale posso vedere tutto il territorio sottostante. Una veduta spettacolare. Ad accogliermi ci sono due simpatici cagnolini che non mi abbandoneranno più fino alla partenza. Alcune costruzioni, una in muratura ed altre in legno occupano in parte lo spazio intorno. Quelle in legno ho la sensazione servano per l’allestimento di feste campestri. Ci sono ammassati tavolini, sedie e panchine. L’altra, quella in muratura ospita una guardia forestale alla quale chiedo informazioni sui paesi sottostanti per conoscerne il nome. Proseguendo sulla destra arrivo su un'altra piccola cima dove trovo una piccola costruzione circolare in pietra. Mi trattengo per diverso tempo guardando il panorama poi, salutati i due cagnetti ritorno al van.
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Modificato da - Tharros in data 17/04/2011 17:50:29 |
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Tharros
Salottino
Utente Virtuoso
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Inserito il - 17/04/2011 : 17:51:10
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Percorro qualche centinaio di metri e poi una nuova sosta per una visita alla Domu de Orgìa, un tempio a megaron risalente al periodo Nuragico, probabilmente fra il 1600 ed il 500 a.C. Il nome Orgìa deriva da una figura femminile leggendaria che uccise, tra gli altri, anche i propri figli. Con sorpresa, noto subito che nel sito sono avvenuti dei cambiamenti. Ripulito dalle erbacce, costruito un basso muro in pietra tutt’ intorno, la costruzione è stata oggetto di interventi di manutenzione con i conci che la compongono rimessi in sito, un lavoro fatto molto bene! Una bella differenza, da come lo ricordavo. Dopo la visita percorro la stretta strada in discesa lasciandomi alle spalle il monte e dirigendomi, con lentezza e guardando il panorama intorno, verso Escalaplano che credo di aver intravisto dalla cima. Escalaplano è un bel paesino, piccolo e raccolto lunga la strada che lo attraversa. Mi fermo per un caffè seduto ad un tavolino fuori un locale e guardo la gente che passa. Una breve passeggiata fino alla Chiesa parrocchiale di S.Sebastiano, entro in un negozio d’alimentari per fare un po’ di spesa e poi, risalito sul van esco dal paese in direzione Perdasdefogu. La strada è molto panoramica e facilmente percorribile. Anche se molti mi avevano detto che la viabilità in Sardegna è un disastro. Ora mi sto chiedendo quali vie abbiano fatto. Non ho mai trovato strade molto danneggiate o lasciate all’incuria, tranne alcune ma sono veramente poco frequentate, e non vedo nemmeno grandi differenze fra quelle della mia regione e queste. Il viaggio prosegue fra una sosta e l’altra per fare delle foto quando vedo qualcosa che mi piace. Pochissimo il traffico che incontro. Attraverso senza fermarmi Perdasdefogu ma, appena uscito dal paese, faccio una sosta presso una fontana per riempire le taniche d’acqua, cosa che faccio spesso. Facendo delle soste per la notte dove capita fare una doccia è quasi impossibile se non ho un cospicuo rifornimento. Riparto dopo circa un quarto d’ora ed entro nel territorio dei tacchi. Il panorama intorno è quanto meno straordinario. Queste “montagne” di roccia scura dominano su un territorio cosparso di piccole valli, prati d’erba, che hanno gia assunto un colore giallo. Qualche gruppetto di alberi, ma spesso alberi isolati, costellano questa landa dove è assente qualsiasi presenza umana; rare le case, non ci sono muretti a secco. Mi fermo spesso sul lato della strada, tanto non passa nessuno, per osservare quanto mi circonda. Lungo i pendii, sotto i tacchi, posso vedere i segni di sentieri. I tacchi sono cosparsi di cespugli e la roccia ha un colore diverso dove invece non hanno colonizzato e probabilmente a causa di frane che devono essere frequenti ( su scala geologica). Raggiungo il paese di Jerzu e anche una piccola sosta lungo la strada. A destra le case a sinistra un muretto che guarda verso la valle sottostante. Mi siedo un attimo per una sigaretta e mentre sto lì guardando il panorama vedo una signora, vestita di nero, non avanti con l’età, che risale la strada nella mia direzione. In mano un’ ombrello, pure nero, tenuto chiuso e appoggiato su una spalla. Avvicinandosi mi guarda fisso senza mai distogliere gli occhi, poi arrivata a circa tre metri, attraversa la strada si allontana di qualche metro e poi riattraversa la strada continuando nel suo andare. Mi è venuto da sorridere anche perché non capivo la manovra era come se volesse evitare di passarmi vicino per qualche sua idea a me sconosciuta. D’accordo, che io non sia un’ adone ne ho avuta riprova molte volte nella mia vita, ma non mi era mai capitato di far paura a nessuno..Ripensando al simpatico siparietto, riprendo la mia strada.
[imghttp://img857.imageshack.us/img857/9554/a12u.jpg]
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Modificato da - Tharros in data 17/04/2011 17:59:22 |
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Tharros
Salottino
Utente Virtuoso
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Inserito il - 17/04/2011 : 18:00:20
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Essendoci gia stato mi ricordo perfettamente che dopo il paese c’è uno spiazzo piuttosto grande dove ci sono anche due fontane. Oltretutto fa anche molto caldo e il posto dove sto andando ha anche molta ombra. C’è una notevole differenza di temperatura fra quella di adesso e quella di ieri sera ad Esterzili. Parcheggio alla grande, non c’e nessuno. Il van è all’ombra e pure io. Mi preparo un piatto di pasta e poi, bevuto il caffè mi siedo sulla mia seggiola per una sigaretta beandomi della brezza e del fresco che produce. Arrivano dei motociclisti che si fermano per rinfrescarsi; poi un’automobile con due persone a bordo che riempiono delle taniche d’acqua. E’ una cosa che ho visto fare spesso da quando sono sull’ Isola. Tornando ai fatti miei mi rendo conto che ho fatto piuttosto presto ad arrivare fino a qui. Non ho programmi e consulto la cartina per vedere se posso fare qualcosa per riempire il resto della giornata. In un paio d’ore posso essere a cala Gonone. Non mi vengono idee.
Fino ad ora ho percorso circa 60 km praticamente in 6 ore. Una velocità mica da ridere, nemmeno Schumacher da piccolo!! Adesso sono le 15 e fino alla meta che mi ero riproposto sono altri 100 km, più o meno due ore e considerate soste per qualche foto, anche tre. Devo rifare parte della strada fatta l’altro giorno cioè la SS125. Non mi dispiace. E’ una strada bellissima che attraversa territori diversi. Parte da Palau ed arriva a Cagliari dopo circa 360 Km. La si può percorrere comodamente in tre giorni facendo delle tappe Si possono osservare straordinari panorami sulla costa est fino ad Orosei; si sale verso il Sopramonte. Dopo aver passato Dorgali, continuando la strada si snoda in parte lungo un altopiano e si raggiunge Baunei.
Si prosegue verso Tortolì, Barìsardo. Più avanti s’incrocia la strada che porta a Jerzu (dove sono ora). Proseguendo si transita nei pressi di Tertenia, Quirra dove si trova il castello di Medusa poi Villaputzu quindi Muravera. Si raggiunge poi S. Priamo dove, lasciata la costa continua verso l’interno. Dopo S. Priamo il paese di S. Gregorio, arrivati al lago di Simbrizzi s’incrocia Viale Europa che porta al Margine Rosso e poi a Quartu S. Elena. Domani avevo programmato di fare un bel giro in Barbagia, andare a visitare quei paesi, che in parte ho gia visto. Considerato tutto mi posso prendere una mezza giornata di sosta. Sull’isola le strade principali sono chiamate col loro numero ma hanno anche un nome. Ad esempio la SS125 è anche Orientale Sarda, la 292 chiamata Occidentale Sarda, la Ss195 o Sulcitana. Poi ci sono le due strade costiere a Nord che attraversano la provincia di Sassari ed Olbia-Tempio che sono rispettivamente la SS200 o dell’Anglona e la SS 291 della Nurra. Poi c’è la SS 131 la spina dorsale dell’Isola, attraversandola tutta con una grande “S”. Porta il nome di Carlo Felice ed è così è chiamata, perché è costui che l’ ha voluta. La statua del suddetto campeggia in Piazza Yenner, a Cagliari, con il braccio puntato verso Nord che indica la direzione, da Cagliari fino a Porto Torres. Dopo Abbasanta la diramazione verso Est si chiama sempre SS131 ma anche “diramazione centrale Nuorese” vale a dire SS131dcn, perché è li che va per poi proseguire fino ad Olbia della quale diventa la circonvallazione. Ben poco felici coloro che sono costretti a percorrerla frequentemente visto che i lavori di riammodernamento sono assai lenti e pare sarà completata non prima del 2011. Una volta si chiamava S.S. 131 Alborense perché collegava a Cagliari quel territorio. Dal 1928 in poi la strada, a tratti ed in tempi diversi, fu portata fino a Porto Torres. La SS131 pur essendo molto simile ad un’ autostrada non lo è. La velocità consentita è di 90 Km all’ora essendo una strada extraurbana di II° categoria. Non mi pare che questo, il limite di velocità, impensierisca alcuni velocisti che mi sorpassarono di gran carriera. Tutto il mondo è paese, c’è sempre qualcuno che va più veloce di un altro.
Per domani ho in programma di fare un bel giro in Barbagia, andare a visitare quei paesi, che in parte ho gia visto. Considerato tutto mi posso prendere una mezza giornata di sosta (Mezza giornata si fa per dire). Mi riavvio col van scendendo la strada che attraversa la valle del Rio Pardu e poi, raggiunta la 125 giro a sinistra alla volta della meta.. Arrivando sopra Cala Fuili, verso le 18 ho trovato un bel parcheggio di fianco alla strada, che qui termina. Tenendo aperta la porta laterale del van percepisco distintamente il rumore del mare che arriva fino a qui. Adesso andrò fin giù alla Cala, a prendere un bagno, starmene un po’ al sole, quel che resta, con un bel libro in mano. Non ho letto molto ultimamente a parte quei soliti dieci minuti prima di dormire. Per oggi penso di aver concluso la giornata di viaggio. Ancora non ho deciso se andare o no a Cala Gonone stasera per lo “struscio” ma suppongo che resterò qui, a godermi questa quiete ed un probabile bellissimo tramonto ad una quiete improbabile in paese. Buonanotte.
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Modificato da - Tharros in data 17/04/2011 18:07:37 |
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maria
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Inserito il - 18/04/2011 : 09:04:21
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Weeeeeeeeeeeeeeeee super si riparte
merci Tharros
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Flore
Salottino
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Inserito il - 18/04/2011 : 09:15:05
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Messere, state parlando di una zone che non conosco, magiormente interessante quindi
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Grazia
Orsù, dunque.....
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Tharros
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Inserito il - 18/04/2011 : 10:51:52
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Sapete...lascio passare un pò di tempo altrimenti finisce presto...bisogna farsi aspettare, da chi è interessato!!
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Flore
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Inserito il - 18/04/2011 : 12:22:32
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| Tharros ha scritto:
Sapete...lascio passare un pò di tempo altrimenti finisce presto...bisogna farsi aspettare, da chi è interessato!!
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sisivabbè, hai avuto il tuo momento di gloria, ma adesso, come diciamo noi, 'sbàsa i al e vegna zu (zeta scivolata)'
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Grazia
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Tharros
Salottino
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Inserito il - 18/04/2011 : 14:07:29
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Come dire che " Non mettere mai il pesciolino nell'acqua minerale sennò si gasa???"
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Flore
Salottino
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Inserito il - 18/04/2011 : 14:39:38
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| Tharros ha scritto:
Come dire che " Non mettere mai il pesciolino nell'acqua minerale sennò si gasa???"
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ahahahahah splendida traduzione
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Grazia
Orsù, dunque.....
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maria
Salottino
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Inserito il - 19/04/2011 : 08:19:00
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| Tharros ha scritto:
Sapete...lascio passare un pò di tempo altrimenti finisce presto...bisogna farsi aspettare, da chi è interessato!!
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Si pero aspettando si muore
ciao Mister
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Redentore - Monte Ortobene
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Tharros
Salottino
Utente Virtuoso
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Inserito il - 19/04/2011 : 08:31:42
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dai Maria su non essere così negativa...magari solo una piccola indisposizione, morire mi pare troppo!! Comunque nella prossima tappa sarò anche a Nugoro...
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maria
Salottino
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Inserito il - 19/04/2011 : 08:39:10
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| Tharros ha scritto:
dai Maria su non essere così negativa...magari solo una piccola indisposizione, morire mi pare troppo!! Comunque nella prossima tappa sarò anche a Nugoro...
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hahahaha nn sono negativa questo mai e un proverbio Belga
Weeeeeeeeeee allora aspetero Nugoro con ansia buona die Mister
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