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tholoi
Salottino
Moderatore
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Inserito il - 31/10/2009 : 16:47:12
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| DedaloNur ha scritto:
tholoi, la tua è un affermazione assai impegnativa, di cui ti chiedo conto. Come fai a dire che non fosse prevalentemente una società militarista? definiscimi anche cosa si debba intendere per società militarista.
Io sono il primo a dire che i nuraghi fossero edifici civili (religiosi sopratutto). Questo però non osta affatto ad escludere una società militarista. Guardiamo i bronzetti, le spade rituali infisse e non, nei templi. Sulla "dimensione" militare dei nuragici si è elucubrato a sproposito. Si è calato dall'alto l'idea delle fortezze medievali, ed allora chiunque osservava un nuraghe aveva in mente il castello di Camelot. ora non vorrei che per la regola del contrappasso, s'immaginasse un popolo di lotofagi, e di chierichetti.
l'intento polemico non è nei tuoi confronti ovviamente. ciao tholoi
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Ma che l'intento polemico non sia con nessuno. Che conto ti posso dare ? Rifletto sul fatto dove mi pare di capire che per la demografia storica l'incidenza di morte per fatti bellici sia molto importante. Allora dobbiamo deciderci, se le schermaglie interne sono fantasie, resta solo la probabilità di scontro fuori dall'isola e capire quanto questi scontri abbiano sancito successi o disfatte. Io non sono per una marineria che dettava legge a suon di batoste verso gli altri nel mediterraneo. Non posso negare però neanche la presenza di individui ben armati, se mi rifaccio ai bronzetti. Non ho capito se ho dato l'impressione di considerare la società nuragica completamente all'opposto di una società militare, se è così non era mia intenzione. Il nuraghe è per me, e lo scritto già da qualche anno, il primordiale luogo di aggregazione sociale, almeno dagli elementi di cui posso disporre fino ad ora. Ripeto che il paragone nuraghe con i castelli è funzionale solo a far capire di cosa parliamo a chi non ne ha mai visto uno, anche se noi stessi ancora non sappiamo di cosa si tratti.
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maurizio feo
Salottino
Utente Master
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Inserito il - 31/10/2009 : 18:58:45
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| [red]DedaloNur ha scritto: Se brancoliamo nel buio ma si può ammettere "che fecero qualcosa di grande" come si fa ad escludere così perentoriamente che non andarono mai altrove a combattere e che in certi periodi divennero padroni del mare circostante?
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La Sardegna è il crocevia di movimenti commerciali marittimi di cui essa è protagonista, soprattutto negli ultimi secoli del II millennio (per intenderci quelli dei pozzi sacri, dei santuari e dei grandi villaggi del Bronzo Finale) e i primi del I millennio; tra i mercanti che passano qui a commerciare ci sono Micenei, Ciprioti, Filistei, Aramei, Siriani, Fenici, ma non Shardana; finora non è stato trovato niente di loro. E i commercianti nuragici che navigano nel Mediterraneo hanno lasciato oggetti a Creta, in Sicilia e poi in Spagna e in Italia, ma non nei luoghi Shardana (Ugarit, Biblo, Acco e dintorni, Egitto). Hanno navigato, sì. Ma non da padroni. E questo è un fatto. Archeolgico (lo so direttamente da loro, gli archeologi) e genetico (i "padroni" - ma anche i frequentatori abituali e numerosi - lasciano la loro firma genetica, in termini di introduzione dei loro aplogruppi distintivi). Ed i "nuragici" chiunque essi fossero, non lo hanno fatto. MF
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Modificato da - maurizio feo in data 31/10/2009 19:00:09 |
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.machiavelli.
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Inserito il - 31/10/2009 : 19:09:23
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| maurizio feo ha scritto: La Sardegna è il crocevia di movimenti commerciali marittimi di cui essa è protagonista, soprattutto negli ultimi secoli del II millennio (per intenderci quelli dei pozzi sacri, dei santuari e dei grandi villaggi del Bronzo Finale) e i primi del I millennio; tra i mercanti che passano qui a commerciare ci sono Micenei, Ciprioti, Filistei, Aramei, Siriani, Fenici, ma non Shardana; finora non è stato trovato niente di loro.
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E torra con micenei e fenici... i sardi erano parte integrante di quei "levantini", non si potranno mai trovare materiali shardana perché quella denominazione era utilizzata per distinguerli fra i popoli del mare e non fra i commercianti.
La frase dovrebbe leggersi così: La Sardegna è il crocevia di movimenti commerciali marittimi di cui essa è protagonista, soprattutto negli ultimi secoli del II millennio (per intenderci quelli dei pozzi sacri, dei santuari e dei grandi villaggi del Bronzo Finale) e i primi del I millennio; i mercanti che passano qui a commerciare costituiscono la civiltà fenicia (preferisco il termine civiltà mediterranea), quella che dopo la scomparsa della civiltà micenea e degli sconvolgimenti provocati dalle invasioni in oriente dei popoli del mare, sono da alcuni autori greci classici (ma non i primi) denominati "Fenici", e si tratta di ciprioti, filistei, aramei, siriani, sidoni, tiri, gibliti...sardi, liguri, corsi e siculi.
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Elsa Gammata
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Inserito il - 31/10/2009 : 21:21:16
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| maurizio feo ha scritto: Hanno navigato, sì. Ma non da padroni. E questo è un fatto. Archeolgico (lo so direttamente da loro, gli archeologi) e genetico (i "padroni" - ma anche i frequentatori abituali e numerosi - lasciano la loro firma genetica, in termini di introduzione dei loro aplogruppi distintivi). Ed i "nuragici" chiunque essi fossero, non lo hanno fatto. MF
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Quì mi sto perdendo....... tu dici "" i "padroni" - ma anche i frequentatori abituali e numerosi - lasciano la loro firma genetica, in termini di introduzione dei loro aplogruppi distintivi)""
Dunque visto che i cosidetti "fenici" sono stati sicuramente frequentatori abituali e numerosi" della Sardegna passata(e questo lo dicono gli archeologi...), quali firma genetica(o aplogruppo) avrebbero lasciato sui Sardi??
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maurizio feo
Salottino
Utente Master
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Inserito il - 01/11/2009 : 09:53:12
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Hanno lasciato alcuni aplogruppi distintivi in tutti i posti che sono stati conosciuti storicamente per essere scali, approdi fenici o da essi frequentati. Più spesso lungo le coste ma anche nell'interno. Per quanto concerne la Sardegna, tale presenza è certamente più sensibile nella parte meridionale, ma esiste anche al nord. Lo studio è recente e multinazionale: è stato fatto dal Genographic Project, con fondi della National Geographic Foundation, dell'IBM e di altri, con capo coordinatore Spencer Wells. I Fenici esistettero davvero: ed erano proprio i Fenici, con il proprio patrimonio genetico. Affermare che erano un gruppo eterogeneo di etnie equivale a dire che essi non esistevano (il che non esclude che essi si avvalessero di tali gruppi come forza lavoro, prima o poi). Contrariamente a quanto è stato scientificamente provato,alcuni sostengono che essi siano un'invenzione posteriore: costoro sono dichiaratamente in errore. Nulla di genetico è stato rinvenuto che possa fare pensare a possibili presenze "Shardana", anche in Sardegna (risultato analogo a quello archeologico, mi dicono, in cui la presenza riscontrata sarebbe Filistea). L'invenzione da combattere , pertanto, non sembra prprio essere quella dei Fenici, ma - semmai - quella degli Shardana. MF
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DedaloNur
Salottino
Utente Master
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Inserito il - 01/11/2009 : 10:30:33
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| tholoi ha scritto: Ma che l'intento polemico non sia con nessuno. Che conto ti posso dare ? Rifletto sul fatto dove mi pare di capire che per la demografia storica l'incidenza di morte per fatti bellici sia molto importante. Allora dobbiamo deciderci, se le schermaglie interne sono fantasie, resta solo la probabilità di scontro fuori dall'isola e capire quanto questi scontri abbiano sancito successi o disfatte. Io non sono per una marineria che dettava legge a suon di batoste verso gli altri nel mediterraneo. Non posso negare però neanche la presenza di individui ben armati, se mi rifaccio ai bronzetti. Non ho capito se ho dato l'impressione di considerare la società nuragica completamente all'opposto di una società militare, se è così non era mia intenzione. Il nuraghe è per me, e lo scritto già da qualche anno, il primordiale luogo di aggregazione sociale, almeno dagli elementi di cui posso disporre fino ad ora. Ripeto che il paragone nuraghe con i castelli è funzionale solo a far capire di cosa parliamo a chi non ne ha mai visto uno, anche se noi stessi ancora non sappiamo di cosa si tratti.
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Sì mi hai dato quell'impressione, ma pù che altro ho letto altrove alcuni commenti da cui sembra emergere questa tendenza chiamiamola, "pacifista". Basta solo spiegarsi. . Ed anch'io è forse meglio che chiarisca il mio atteggiamento.
Ti ho risposto in questo modo per far notare che per dimostrare una società Nuragica non militarizzata dovremmo conoscere la loro storia. Ora, noi possediamo solo indizi archeologici. Questi indizi non potranno spiegarci mai più di tanto. Perchè li possiamo interpretare in base alla storia degli altri popoli. Dobbiamo quindi tenerci larghi e semplicemente ammettere che se altrove vi furon conflitti interni, conflitti esterni, periodi di intensa militarizzazione oppure anche di disarmo, questi accadimenti, in mancanza di prove positive vadano tutte ammesse anche per i sardi.
Affermare che la società nuragica fosse intensamente militarizzata (come pure affermare il suo contrario), spinge verso un unica direzione lo sguardo. Io vedo questo genere di affermazioni come un passo ulteriore rispetto a quel tenersi larghi e lasciarsi aperti tutte le ipotesi (ma proprio tutte, non solo quelle che piacciono al nostro gusto).
Non ho nulla in contrario rispetto a tali "passi", e porre così un nuovo limite alle nostre conoscenze. Ma vorrei che quando si camminasse in avanti i piedi poggiassero sulla roccia piuttosto che sulle sabbie mobili. In mancanza di "roccia",piuttosto che "false certezze" preferisco tenermi le ipotesi anche quelle più contraddittorie tra loro. Almeno non m'ingannano.
Ora se vuoi posso dirti cosa io immagino: C'erano in Sardegna diversi popoli. ma uniti (almeno in quella che chiamiamo epoca Nuragica), da uguale lingua e religione. Questa è una delle poche certezze che posseggo.
I geni potevano essere anche differenti. Dori e ionici, macedoni si sentivano come popoli diversi, ed avevano radici storiche assai differenti. Quel che più mi pare solido constatare è che i nuraghi, i templi a megaron e a pozzo, le pratiche ivi connessse, che le si prenda a nord o a sud a est o a ovest della Sardegna furono omogenee.
Io quindi vedo un potere religioso sovra-tribale o anche sovra-chefferie (diciamo anche nazionale), come una deduzione obbligata a tale constatazione.
Forse questo potere governava per mezzo d'intermediari, la Sardegna (forse le chefferie stesse). Forse si occupava solo della giurisdizione tra tribù (risoluzione di conflitti locali). Forse coordinava spedizioni all'estero. Forse coordinò la difesa da agressori esterni. non conosco la loro storia, tutti questi Forse, hanno per me uguale dignità.
Cmq per mio pregiudizio risulta difficile pensare ad un governo centrale che si occupasse di tutto. Il potere va delegato. E si dovrebbe inoltre accertare l'esistenza di un grande centro di potere.
P.s.: l'immagine o esempio dei castelli, da una falsa immagine dei nuraghi. Quando si deve polemizzare si polemizza. Ciao tholoi
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.machiavelli.
Utente Senior
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Inserito il - 01/11/2009 : 10:54:54
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| maurizio feo ha scritto: I Fenici esistettero davvero: ed erano proprio i Fenici, con il proprio patrimonio genetico. Affermare che erano un gruppo eterogeneo di etnie equivale a dire che essi non esistevano (il che non esclude che essi si avvalessero di tali gruppi come forza lavoro, prima o poi).
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Certo che esistettero! Ed erano proprio i fenici con il proprio patrimonio genetico. Non era un gruppo eterogeneo...erano i marinai della civiltà mediterranea, denominata erroneamente civiltà fenicia! Erano gente di mare che imbarcava e sbarcava ad ogni porto altre genti di mare. Gli armatori erano capi in carne ed ossa, fenici per alcuni, mediterranei per me! Ti faccio una domanda provocatoria: Colombo era italiano? spagnolo? genovese? sardo? portoghese? ...e un'altra: Dante era italiano? o fiorentino? e se fra 50 anni venissimo conquistati dai cinesi nei libri di storia del 2670 di che nazionalità sarebbe? I popoli del mare di che nazionalità sono?...e i micenei?...e i fenici? Bisogna studiare ancora molto, ma non partiamo col piede sbagliato.
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DedaloNur
Salottino
Utente Master
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Inserito il - 01/11/2009 : 10:55:08
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| maurizio feo ha scritto: La Sardegna è il crocevia di movimenti commerciali marittimi di cui essa è protagonista, soprattutto negli ultimi secoli del II millennio (per intenderci quelli dei pozzi sacri, dei santuari e dei grandi villaggi del Bronzo Finale) e i primi del I millennio; tra i mercanti che passano qui a commerciare ci sono Micenei, Ciprioti, Filistei, Aramei, Siriani, Fenici, ma non Shardana; finora non è stato trovato niente di loro. E i commercianti nuragici che navigano nel Mediterraneo hanno lasciato oggetti a Creta, in Sicilia e poi in Spagna e in Italia, ma non nei luoghi Shardana (Ugarit, Biblo, Acco e dintorni, Egitto). Hanno navigato, sì. Ma non da padroni. E questo è un fatto. Archeolgico (lo so direttamente da loro, gli archeologi) e genetico (i "padroni" - ma anche i frequentatori abituali e numerosi - lasciano la loro firma genetica, in termini di introduzione dei loro aplogruppi distintivi). Ed i "nuragici" chiunque essi fossero, non lo hanno fatto. MF
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Noto con piacere dunque che molti problemi sono ormai risolti ed acclarati. Io in proposito avevo molti dubbi, ma qui abbiamo finalmente solide prove e certezze. Probabilmente sono rimasto indietro con le acquisizioni più recenti. ma vorrei a questo punto che mi si aggiornasse. Vorrei chiedere:
1) La presenza Shardana in Sardegna è esclussa. Dunque altrove si conoscono manufatti e resti biologici senz'altro shardana che in Sardegna non esistono (da qui l'esclusione). Potei avere informazioni in merito? Quali sono i resti biologici e i manufatti shardana dei luoghi Shardana?
2) come è stato spiegato l'insolito fatto per cui dati gli scambi commerciali con la civiltà micenea abbiamo sia oggetti nuragici che micenei qui e in grecia mentre a Cipro non si trovano oggetti nuragici?
3) L'unica ceramica dei popoli del mare acclarata è la copiatura fatta in loco dell'ultimo Miceneo da parte dei Filistei. Dunque per la Sardegna è ormai escluso che la medesima imitazione dei dei vasi micenei abbia a che fare coi popoli del mare. Su quali basi tale esclusione è stata ormai accertata?
4) senz'altro i popoli che meglio conoscevano i Shardana erano i libici e gli egizi (assieme agli ugariti). Come è stato filologicamente risolto la coincidenza per cui Sardo venne soprannominato Eracle proprio da egizi e libi, nonchè la coincidenza del termine Srdn tra stele di nora e rilievi egizi?
5) si presuppongono dei matrimoni misti tra sardi ed etruschi (lì alcuni archeologi sostengono che i sardi furono padroni). sono stati trovati dei geni sardi in etruria?
6) come son state spiegate le coincidenze tra Ballao e Garlo?
7) giacchè orami tutti gli archeologi sono concordi nell'eslcudere che i shardana non sono i sardi, che cosa neè stato di quegli archeologi che traducevano il termine shardana con l'espressione "uomini della sardegna"?
se vi saranno altre domande ovviamente dipende dalle rispote. Se le risposte saranno esaurienti ( e vista la sicurezza ci conto...) non domanderò più nulla.
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Modificato da - DedaloNur in data 01/11/2009 11:04:04 |
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Elsa Gammata
Nuovo Utente
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Inserito il - 01/11/2009 : 12:06:09
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| maurizio feo ha scritto:
Hanno lasciato alcuni aplogruppi distintivi in tutti i posti che sono stati conosciuti storicamente per essere scali, approdi fenici o da essi frequentati. Più spesso lungo le coste ma anche nell'interno. Per quanto concerne la Sardegna, tale presenza è certamente più sensibile nella parte meridionale, ma esiste anche al nord. |
Dunque emergerebbe che in Sardegna ci sono tracce genetiche inconfutabili di popolazioni medio-orientali e/o cananee?????
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maurizio feo
Salottino
Utente Master
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Inserito il - 01/11/2009 : 12:11:58
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| .machiavelli. ha scritto:
| maurizio feo ha scritto: I Fenici esistettero davvero: ed erano proprio i Fenici, con il proprio patrimonio genetico. Affermare che erano un gruppo eterogeneo di etnie equivale a dire che essi non esistevano (il che non esclude che essi si avvalessero di tali gruppi come forza lavoro, prima o poi).
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Certo che esistettero! Ed erano proprio i fenici con il proprio patrimonio genetico. Non era un gruppo eterogeneo...erano i marinai della civiltà mediterranea, denominata erroneamente civiltà fenicia! Erano gente di mare che imbarcava e sbarcava ad ogni porto altre genti di mare. Gli armatori erano capi in carne ed ossa, fenici per alcuni, mediterranei per me! Ti faccio una domanda provocatoria: Colombo era italiano? spagnolo? genovese? sardo? portoghese? ...e un'altra: Dante era italiano? o fiorentino? e se fra 50 anni venissimo conquistati dai cinesi nei libri di storia del 2670 di che nazionalità sarebbe? I popoli del mare di che nazionalità sono?...e i micenei?...e i fenici? Bisogna studiare ancora molto, ma non partiamo col piede sbagliato.
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Dante era sicuramente italiano. Colombo, non si sa: se avessimo il suo materiale genetico potremmo stabilirlo con certezza. Le domande non sono affatto provocatorie, ma sono, semmai, utili a distogliere l'attenzione dal filo del pensiero principale. E sono poste da chi non include la Genetica tra i propri strumenti utili. Se una popolazione antica lascia i propri segni distintivi in alcune zone geografiche - rintracciabili ancora oggi negli abitanti che sono i loro discendenti- allora quella popolazione è una vera popolazione, non un miscuglio di genti. MF
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Lessa
Salottino
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Inserito il - 01/11/2009 : 13:09:45
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Il problema è semplice....
non si trovano tracce di Shardana in Sardegna, oltre ai Fenici e ai Nuragici, perchè gli stessi nuragici erano gli Shardana...!
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MirkoZaru
Utente Senior
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Inserito il - 01/11/2009 : 16:04:29
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| DedaloNur ha scritto:
7) giacchè orami tutti gli archeologi sono concordi nell'eslcudere che i shardana non sono i sardi, che cosa neè stato di quegli archeologi che traducevano il termine shardana con l'espressione "uomini della sardegna"?
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Non ho tempo ora di rispondere a tutte ma a questa in particolare voglio dare un inizio di risposta che poi riprenderò più tardi: Ma quegli archeologi..... (Lo spano ad esempio) non è quello che affermava che il pozzo di Santa Cristina era una prigione e che altro non poteva essere?
Taramelli, invece, dal canto suo, (grande uomo di cultura dal picco sempre pronto ... ) intuì subito trattarsi di luoghi di culto.
Adesso vi espengo una mia teoria: Se il faraone in Egitto era una sorta di dio chi poteva avere a suo servizio? Non sarebbe curioso supporre che quegli abbigliamenti fossero considerati gli abbigliamenti degli dei? E che il faraone volesse comunicare che aveva alle sue difese le divinità dei PDM?
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Lessa
Salottino
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Inserito il - 01/11/2009 : 18:45:09
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quali abbigliamenti?
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maurizio feo
Salottino
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Inserito il - 01/11/2009 : 19:35:25
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Non si può dare prove certe di tutto. Non per un periodo protostorico. Chi chiede continuamente le prove a coloro che negano la possibilità di ciò che ha fantasticato - o ideato, ma non su basi scientifiche - in realtà sta dimostrando di non conoscere affatto la materia stessa di cui si tratta, e da troppi punti di vista, davvero. I "Nuragici" non erano in alcun modo gli Shardana. I Popoli del Mare - forse, addirittura - non sono mai esistiti (anche questa è una tesi possibile, secondo alcuni: e se fosse vera, stiamo parlando di aria fritta e rifritta). I nomi stessi che noi possediamo per essi non sono quelli che essi davano a sé stessi. Gli Shardana, (uno dei tanti - forse - tra circa 12 gruppi diversi di pirati aggressori che erano stati fino ad allora del tutto sconosciuti agli Egizi) possibilmente, non hanno mai lasciato l'Anatolia occidentale, se non per attività di pirateria costiera nel Mediterraneo orientale. Tutti gli altri cosiddetti popoli del mare hanno agito similmente, per terra o per mare, alcuni in modo molto più incisivo dei cosiddetti Shardana. I Peleset, ad esempio, non sono evaporati nel nulla come quasi tutti gli altri hanno fatto (dando la stura ad una serie di costruzioni fantastiche e niente affatto storiche). Esistono diversi punti assolutamente non storici e non ricostruibili nelle vicende che riferiamo ai popoli del mare. Troppi, per considerarli seriamente (infatti gli storici seri non ne scrivono e non ne parlano, salvo forse Eberhardt, che ci gigioneggia su un po') e per ispirarsi proprio a quelle vicende mitiche (e spesso funzionali alle manovre di marketing dei faraoni) per costruire un passato di rispetto ai Nuragici. I Nuragici non hanno certo bisogno di fantasie da bambini, per ottenere a sé stessi un passato antico di tutto rispetto: si dovrebbe smettere di offenderli con ricostruzioni fumettistiche, una buona volta. Mi indigno io - che non sono sardo - e credo che un sardo dovrebbe fare anche di peggio! Ossequiosamente vs. MF
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maurizio feo
Salottino
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Inserito il - 01/11/2009 : 19:56:36
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| [red]Elsa Gammata ha scritto: Dunque emergerebbe che in Sardegna ci sono tracce genetiche inconfutabili di popolazioni medio-orientali e/o cananee?
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Sì. Identifying Genetic Traces of Historical Expansions: Phoenician Footprints in the Mediterranean Pierre A. Zalloua1, 2, 13, Daniel E. Platt3, 13, Mirvat El Sibai1, Jade Khalife1, Nadine Makhoul1, Marc Haber1, Yali Xue4, Hassan Izaabel5, Elena Bosch6, Susan M. Adams7, Eduardo Arroyo8, Ana María López-Parra8, Mercedes Aler9, Antònia Picornell10, Misericordia Ramon10, Mark A. Jobling7, David Comas6, Jaume Bertranpetit6, R. Spencer Wells11, Chris Tyler-Smith4, , and The Genographic Consortium12
1 The Lebanese American University, Chouran, Beirut 1102 2801, Lebanon 2 Harvard School of Public Health, Boston, MA 02215, USA 3 Bioinformatics and Pattern Discovery, IBM Thomas J. Watson Research Centre, Yorktown Heights, NY 10598, USA 4 The Wellcome Trust Sanger Institute, Wellcome Trust Genome Campus, Hinxton, Cambridge, CB10 1SA, UK 5 Laboratoire de Biologie Cellulaire & Génétique Moléculaire, Université Ibn Zohr, 8106 Agadir, Maroc 6 Institute of Evolutionary Biology, Consejo Superior de Investigaciones Científicas, Parc de Recerca Biomèdica de Barcelona, Departament de Ciènces Experimentals i de la Salut, Universitat Pompeu Fabra, 08003 Barcelona, Catalonia, Spain 7 Department of Genetics, University of Leicester, University Road, Leicester LE1 7RH, UK 8 Universidad Complutense de Madrid, Facultad de Medicina, Ciudad Universitaria, 28040 Madrid, Spain 9 Unidad Docente de Medicina Legal, Sección de Biología Forense, Facultad de Medicina, Universidad de Valencia, 46010 Valencia, Spain 10 Laboratori de Genètica, Institut Universitari d'Investigació en Ciències de la Salut i Departament Biologia, Universitat de les Illes Balears, 07122 Palma de Mallorca, Spain 11 The Genographic Project, National Geographic Society, Washington, DC 20036, USA 12 Genographic Consortium members are listed fully in the Acknowledgments section
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13 These two authors contributed equally to this work
Abstract The Phoenicians were the dominant traders in the Mediterranean Sea two thousand to three thousand years ago and expanded from their homeland in the Levant to establish colonies and trading posts throughout the Mediterranean, but then they disappeared from history. We wished to identify their male genetic traces in modern populations. Therefore, we chose Phoenician-influenced sites on the basis of well-documented historical records and collected new Y-chromosomal data from 1330 men from six such sites, as well as comparative data from the literature. We then developed an analytical strategy to distinguish between lineages specifically associated with the Phoenicians and those spread by geographically similar but historically distinct events, such as the Neolithic, Greek, and Jewish expansions. This involved comparing historically documented Phoenician sites with neighboring non-Phoenician sites for the identification of weak but systematic signatures shared by the Phoenician sites that could not readily be explained by chance or by other expansions. From these comparisons, we found that haplogroup J2, in general, and six Y-STR haplotypes, in particular, exhibited a Phoenician signature that contributed > 6% to the modern Phoenician-influenced populations examined. Our methodology can be applied to any historically documented expansion in which contact and noncontact sites can be identified. MF
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