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ser_jazz57
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Inserito il - 20/05/2009 : 23:34:56
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Mi sono incritto da poco (adesso), perchè ho anch'io covato quest'interesse per le sonorità mediterranee ed in particolare della nostra amata Sardegna, suono qualche strumento ..Oddio riesco a farle emettere qualche rumore, ma non desisto. Una domanda che mi è venuta spontanea, considerando che i liutai esperti si contano sulle dita di una mano, tra Sardegna e Sicilia, una chitarra "Sarda" considerando la particolarità dello strumento, quanto verrebbe a costare ? Premetto che è l'ultima cosa che osservo nel campo degli strumenti musicali mi interessa + la qualità, ma è che non avrei la piu pallida idea su quale fascia di costo si collochi. Vi ringrazio. Poi a voi esperti chi chiederò sulla tecnica, accordature e arpeggi. Buona ser_jazz57
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sweetdark
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Inserito il - 20/07/2010 : 09:03:05
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Scusate l'intrusione. Sto studiando per l'esame di etnomusicologia e vorrei qualche informazione in più sulla chitarra sarda,potreste aiutarmi?Ho avuto la fortuna di seguire una lezione tenuta da Paolo Ageli,però lui utilizza una chitarra sarda "preparata" e si è soffermato più sulle modifiche che sulla struttura principale.La dispensa su cui studio è molto vaga.
Mi piacerebbe sapere con quale varietà di legni viene realizzata,la dimensione della cassa e la sua profondita,l'inclinazione dei fasci,lo spessore del legno utilizzato,le misure della paletta e del manico,da quanti tasti è composta,che tipo di corde si usano tradizionalmente,come è fatto il ponte e il materiale usato,come è realizzato il capotasto e il suo materiale,la verniciatura e una panoramica sulle decorazioni e i loro materiali.
Bekkiseddu a quanto ho letto,sei tu l'esperto.Spero tu possa rispondermi. Grazie mille a tutti.
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sweetdark
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Inserito il - 20/07/2010 : 10:04:42
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Gironzolando per il web mi sono stati girati altre tipologie di accordatura.
Mi2 Do3 Do3 Sol3 Do4 Mi4
Mi2 Do3 Do3 Sol3 Si3 Mi4
perdonate l'ignoranza ma non comprendo in questo schema cosa indichino i numeri
In più per trasportarli su chitarra normale dovrei accordarmi in questo modo
Do2 Sol2 Do3 Sol3 Do4 Mi4
oppure in dropped C (Do2 Sol2 Do3 Sol3 Si3 Mi4) o in dropped G (Re2 Sol2 Re3 Sol3 Si3 Mi4) Su una chitarra normale cambiano le tensioni,ma così non cambia anche il suono?
Le corde poi rimangono le stesse o cambiano disposizione come indicate da bekkiseddu?
grazie per il vostro aiuto
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bakkiseddu
Salottino
Utente Medio
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Inserito il - 20/07/2010 : 23:51:33
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| ser_jazz57 ha scritto:
Mi sono incritto da poco (adesso), perchè ho anch'io covato quest'interesse per le sonorità mediterranee ed in particolare della nostra amata Sardegna, suono qualche strumento ..Oddio riesco a farle emettere qualche rumore, ma non desisto. Una domanda che mi è venuta spontanea, considerando che i liutai esperti si contano sulle dita di una mano, tra Sardegna e Sicilia, una chitarra "Sarda" considerando la particolarità dello strumento, quanto verrebbe a costare ? Premetto che è l'ultima cosa che osservo nel campo degli strumenti musicali mi interessa + la qualità, ma è che non avrei la piu pallida idea su quale fascia di costo si collochi. Vi ringrazio. Poi a voi esperti chi chiederò sulla tecnica, accordature e arpeggi. Buona ser_jazz57
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il costo della chitarra " sarda" ( ma forse è più esatto definirla chitarra baritono) varia per una serie di motivi. anzitutto ci sono le chitarre " commerciali" in vendita in alcuni negozi di articoli musicali o addirittura in web ( www.musikalia.it) il cui costo si aggira sui mille euro circa. sono chitarre costruite in maniera semi artigianale e approssimative, e spesso l'assemblaggio e la qualità dello strumento non è delle migliori. poi ci sono le chitarre costruite sotto ordinazione , da liutai di fiducia. il prezzo di questi strumenti è legato , oltre che dalla perizia e dalla cura di chi costruisce,anche dalla qualità e dal tipo di legno usato. in questo caso un buon strumento può costare anche oltre 2000 euro. se vuoi qualche indirizzo di buoni liutai contattami pure. bakkiseddu.
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bakkiseddu
Salottino
Utente Medio
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Inserito il - 21/07/2010 : 00:02:39
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| sweetdark ha scritto:
Gironzolando per il web mi sono stati girati altre tipologie di accordatura.
Mi2 Do3 Do3 Sol3 Do4 Mi4
Mi2 Do3 Do3 Sol3 Si3 Mi4
perdonate l'ignoranza ma non comprendo in questo schema cosa indichino i numeri
In più per trasportarli su chitarra normale dovrei accordarmi in questo modo
Do2 Sol2 Do3 Sol3 Do4 Mi4
oppure in dropped C (Do2 Sol2 Do3 Sol3 Si3 Mi4) o in dropped G (Re2 Sol2 Re3 Sol3 Si3 Mi4) Su una chitarra normale cambiano le tensioni,ma così non cambia anche il suono?
Le corde poi rimangono le stesse o cambiano disposizione come indicate da bekkiseddu?
grazie per il vostro aiuto
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l'accordatura per la chitarra sarda , o meglio , per l'accompagnamento del canto sardo logudorese tradizionale e di circa tre toni più bassa del convenzionale. mi spiego meglio: noi accordiamo lo strumento con il la sulla quarta corda anzichè sulla quinta. di conseguenza la quintq corda sarà un mi , la terza un re e così via per le altre corde. ne consegue che per avere uno strumento che risponda bene bisogna adottare una scalatura adeguata a questo tipo di accoradatura. io personalmente uso per le mie chitarre la seguente scalatura: 016 , 017 , 025 , 035, 045, 052. spero di esserti stato utile. il tipo di accordature che citi tu servono sopratutto per l'esecuzione di balli sardi o comunque di pezzi strumentali e non per l'accompagnamento dei canti tradizionali. di consiglio di visionare il seguente filmato , per altri chiarimenti sul tema e eventuali approfondimenti in riguardo. ritienimi a disposizione se hai bisogno ancora di altre informazioni in merito.
http://www.sardegnadigitallibrary.i...26&id=198738
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sweetdark
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Inserito il - 21/07/2010 : 13:15:14
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grazie mille. Ho provato ad accordare in questo modo Do2 Sol2 Do3 Sol3 Do4 Mi4 il pizzicato è interessante,anche se il manico dell'acustica regge con difficoltà questo tipo di accordatura perchè c'è moltissima tensione,oltre ad aver armeggiato un pò per trovare la scalatura adatta.
Se ho capito bene dalla tua spiegazione l'accordatura che viene utilizzata è SI SOL RE LA MI SI.
Mi piacerebbe sapere con quale varietà di legni viene realizzata,la dimensione della cassa e la sua profondita,l'inclinazione dei fasci,lo spessore del legno utilizzato,le misure della paletta e del manico,da quanti tasti è composta,che tipo di corde si usano tradizionalmente,come è fatto il ponte e il materiale usato,come è realizzato il capotasto e il suo materiale,la verniciatura e una panoramica sulle decorazioni e i loro materiali.
Ci sono libri a riguardo?
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bakkiseddu
Salottino
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Inserito il - 21/07/2010 : 18:30:51
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| sweetdark ha scritto:
Se ho capito bene dalla tua spiegazione l'accordatura che viene utilizzata è SI SOL RE LA MI SI.
Ci sono libri a riguardo?
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non esattamente. infatti è SI FA# RE LA MI SI.
non esistono libri a riguardo sulla chitarra sarda. comunque se vuoi posso metterti in contatto con un liutaio che costruisce solo questo tipo di strumenti.
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Turre
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Inserito il - 29/07/2010 : 10:07:40
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Entro nell'argomento per suggerirvi un libro/saggio che illustra completamente la chitarra sarda usata per i canti logudoresi: Andrea Carpi "Canti sardi a chitarra". vi sono contenuti tutte le accordature adatte ai vari tipi di canto o ballo, nonchè tutte le partiture complete (con le parti specifiche[ per la chitarra) per tutte le varie tipologie di canto: re, muttos, mi e la, disisperada, etc.
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bakkiseddu
Salottino
Utente Medio
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Inserito il - 29/07/2010 : 18:12:41
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| Turre ha scritto:
Entro nell'argomento per suggerirvi un libro/saggio che illustra completamente la chitarra sarda usata per i canti logudoresi: Andrea Carpi "Canti sardi a chitarra". vi sono contenuti tutte le accordature adatte ai vari tipi di canto o ballo, nonchè tutte le partiture complete (con le parti specifiche[ per la chitarra) per tutte le varie tipologie di canto: re, muttos, mi e la, disisperada, etc.
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in realtà il libro del professor carpi ( come lui stesso precisa nel suo libro ) tratta di una ricerca ristretta in una zona specifica del logudoro. per la precisione florinas, codrongianus e ploaghe. trascrive le esperienze di alcuni personaggi che , come migliaia di persone in sardegna, sono appassionati al canto logudorese. sono interessanti le partiture alla fine del libro; ma essendo il canto logudorese semi-estemporaneo , le suddette partiture altro non rispecchiano se non una minima parte di quello che il canto sardo è. praticamente il professor carpi ha registrato con un magnetofono alcuni appassionati che in diverse occasioni cantavano e suonavano e ha trascritto sul pentagramma le note e gli accordi. ancora :i testi trascritti nel libro altro non sono che una miscellanea di poesie di grandi autori. con madornali errori di rime, parole e talvolta stravolgono il senso delle poesie stesse. di ciò il professor carpi non ha colpa. come egli stesso precisa si è limitato a trscrivere ciò che gli veniva dettato dai suoi ospiti. infine : è la prima opera che in un modo o in un altro tratta di canto a chitarra. di questo bisogna ringraziare l'autore. posso segnalare agli amanti o a chi fosse interessato all'argomento i libri sul canto a chitarra che ha scritto il professor giovanni perria: La Gara a Chitarra e i suoi protagonisti ed. Domus de Janas, 2005. ; Usignolo della Sardegna, trent’anni di sfide canore e altri scritti, Gasperini ed., CA, 1998; scusate per la pignoleria, ma è un argomento a cui tengo particolarmente.
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Modificato da - bakkiseddu in data 29/07/2010 18:18:26 |
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Bidus
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Inserito il - 29/07/2010 : 20:53:20
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C'è una foto abbastanza nota del vecchio cantadore di Usini Juanne Cuccuru col chitarrista Pietro Scanu. Lo Scanu aveva una chitarra fatta da un liutaio sassarese che stava in via Turritana (notizia riferitami dal figlio di Cuccuru, Pietro). Nella foto originale, più nitida, mostratami a suo tempo da tziu Pedru, si notava il nome del possessore dello strumento, Pietro Scanu, appunto. Purtroppo non ricordo il nome di questo antico liutaio, ma una cosa è certa, quel tipo di chitarre una volta erano prodotte maggiormente in Sardegna, dopodichè i siciliani ne hanno standardizzato il modello e avviato la produzione seriale. La cosa interessante sarebbe capire come si è imposto questo modello estetico che la rende riconoscibile e un po' barocca: i segnatasti quadrati, il battipenna decorato e gli intarsi bicolore lungo il borgo. Tutti elementi puramente estetici e non tecnici (che ne fanno aumentare il prezzo ) se vogliamo anche superflui, ma capisco che oramai una chitarra per essere a sa sarda, non basta sia baritona.
Quanto all'accordatura a sa sarda, cioè un quarta o una quinta più in basso, credo sia una tonalita da gara a cui tutti devono adattarsi mentre in certe registrazioni in studio a volte viene usata quella convenzionale, oppure qualche variante. Es. In una vecchia registrazione del Quartetto Logudoro, Leonardo Cabitza canta una "othieresa" in tonalità classica (molto alta quindi, per quel tipo di canto), lo stesso fa Maria Teresa Cau, sempre nel Quartetto Logudoro.
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bakkiseddu
Salottino
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Inserito il - 30/07/2010 : 17:00:01
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| Bidus ha scritto:
C'è una foto abbastanza nota del vecchio cantadore di Usini Juanne Cuccuru col chitarrista Pietro Scanu. Lo Scanu aveva una chitarra fatta da un liutaio sassarese che stava in via Turritana (notizia riferitami dal figlio di Cuccuru, Pietro). Nella foto originale, più nitida, mostratami a suo tempo da tziu Pedru, si notava il nome del possessore dello strumento, Pietro Scanu, appunto. Purtroppo non ricordo il nome di questo antico liutaio, ma una cosa è certa, quel tipo di chitarre una volta erano prodotte maggiormente in Sardegna, dopodichè i siciliani ne hanno standardizzato il modello e avviato la produzione seriale. La cosa interessante sarebbe capire come si è imposto questo modello estetico che la rende riconoscibile e un po' barocca: i segnatasti quadrati, il battipenna decorato e gli intarsi bicolore lungo il borgo. Tutti elementi puramente estetici e non tecnici (che ne fanno aumentare il prezzo ) se vogliamo anche superflui, ma capisco che oramai una chitarra per essere a sa sarda, non basta sia baritona.
Quanto all'accordatura a sa sarda, cioè un quarta o una quinta più in basso, credo sia una tonalita da gara a cui tutti devono adattarsi mentre in certe registrazioni in studio a volte viene usata quella convenzionale, oppure qualche variante. Es. In una vecchia registrazione del Quartetto Logudoro, Leonardo Cabitza canta una "othieresa" in tonalità classica (molto alta quindi, per quel tipo di canto), lo stesso fa Maria Teresa Cau, sempre nel Quartetto Logudoro.
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naturalmente nei tempi di juanne cuccuru ( dunque tra le due guerre mondiali) le fabbriche di liuteria non è che fossero molto diffuse. dunque erano molto di più gli strumenti artigianali. a sassari ce n'erano di diversi. ad esempio pinna. a sorso c'era ignazio secchi ( grande chitarrista dell'epoca) che le chitarre se le costruiva lui stesso. il modello attuale deriva da un'ordinazione particolare che i cabizza ( nicolino ed aldo) sottoposero alla casa musicale wally ferraris che aveva sede al corso a sassari. la fecero costruire dalla ditta miroglio di catania. esistono mandolini costruiti dalla ditta miroglio che fedelmente ripropongono i temi floreali del battipenna e gli stessi intarsi della chitarra " sarda ". veniamo all'accordatura. è certo che in una chitarra accordata in maniera convenzionale ( la sulla quinta corda) facendo l'accordo la si ottiene lo stesso accordo che sulla chitarra sarda si ottiene facendo l'accordo re. ma allora perchè accordare la chitarra sarda diversamente? per almeno due motivi. 1° con l'accordo re è più semplice fare le introduzioni alla voce tipiche del canto logudorese. dunque il virtuosismo dell'esecutore è agevolato. 2° per ottenere i suoni particolari della chitarra sarda si ha bisogno di una grande cassa. accordare " all'italiana" uno strumento così grande significherebbe sottoporre a grandissima tensione il manico e la cassa dello strumento stesso. l'accordatura adottata da cabizza leonardo con maria teresa cau per l'incisione a cui tu ti riferisci è tale in quanto maria teresa cau era un soprano poco meno che ventenne all'epoca. dunque non poteva tenere le note "basse" come i cantanti uomini. prima dell'avvento della fisarmonica ( sui palchi nel 1962 ma nelle registrazioni anche prima) la chitarra si accordava ad orecchio. a volte capitava il la , a volte più alta o più bassa a seconda della forma o dei gusti dei "cantatori" . con l'avvento della fisarmonica le cose cambiano un pò . si comincia ad accordare lo strumento anche in la bemolle , oltre che in la. oppure in sol e , ultimamente addirittura in la # .
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Bidus
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Inserito il - 01/08/2010 : 09:36:15
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Non mi torna una cosa: in questa foto (1930 circa) Pietro Scanu imbraccia una chitarra (quella di cui accennavo prima) che ha già l'estetica e la dimensione tipica delle chitarre sarde che conosciamo. I cabitza lo avranno diffuso, ma qui evidentemente qualcuno prima di loro e dei Miroglio costruiva chitarre di quel tipo... che probabilmente avrà avuto a sua volta ispirazione chissà da chi e da dove. Bisognerebbe tornare ancora più indietro nel tempo, ma a questo punto le informazioni si perdono. Diamo pure per assodato il merito ai Cabitza, più che altro per il perfezionamento definitivo.
Ho riascoltato quella registrazione del Quartetto Logudoro (boghe de Utieri). Si tratta di un duetto e quindi, in effetti, Cabitza il cantadore (Leonardo) accompagnato dall'altro Cabitza del gruppo (Aldo) si adatta alla voce (molto bella) di Maria Teresa Cau.
Una domanda: a cosa sono dovute quelle variazioni di accordatura di cui accenni? Tonalità dei cantadore identiche?
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bakkiseddu
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Inserito il - 02/08/2010 : 18:29:27
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| Bidus ha scritto:
Non mi torna una cosa: in questa foto (1930 circa) Pietro Scanu imbraccia una chitarra (quella di cui accennavo prima) che ha già l'estetica e la dimensione tipica delle chitarre sarde che conosciamo. I cabitza lo avranno diffuso, ma qui evidentemente qualcuno prima di loro e dei Miroglio costruiva chitarre di quel tipo... che probabilmente avrà avuto a sua volta ispirazione chissà da chi e da dove. Bisognerebbe tornare ancora più indietro nel tempo, ma a questo punto le informazioni si perdono. Diamo pure per assodato il merito ai Cabitza, più che altro per il perfezionamento definitivo.
Una domanda: a cosa sono dovute quelle variazioni di accordatura di cui accenni? Tonalità dei cantadore identiche?
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non intendevo dire che la chitarra sarda attuale è stata partorita esclusivamente e di sana pianta dalle menti dei cabizza. più semplicemente intendevo dire che il modello attuale deriva da un'ordinazione particolare che i cabizza ( nicolino ed aldo) sottoposero alla casa musicale wally ferraris che aveva sede al corso a sassari. la fecero costruire dalla ditta miroglio di catania. con molta probabilità si ispirarano in parte anche alla chitarra di pietro scanu. la variazione dell'accordatura ( più o meno alta) veniva decisa dai cantadores in base alle proprie capacità vocali. per esempio leonardo cabizza era favorevole alle tonalità alte, al contrario per esempio di serafino murru o mariano lilliu che preferivano per lo più tonalità più basse del la. per non parlare di antonio nuvoli di ploaghe che addirittura prediligeva il sol. naturalmente cantavano anche in tonalità diverse da quelle che prediligevano, e dunque non proprio confacenti alle loro doti vocali, a scapito a volte degli ascoltatori della gara.
a proposito di chitarre costruite artigianalmente. guarda questa nella foto di questa locandina. è stata costruita dallo stesso ignazio secchi, chitarrista degli anni '30.
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Modificato da - bakkiseddu in data 02/08/2010 18:37:03 |
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PeppeLuisiPala
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Inserito il - 03/08/2010 : 10:01:27
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...salude Bakisèee...custu "" memorial "" po Agnassu Seche,...onni'annu lu faghent??? E in sa matessi die??? Saludos...
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bakkiseddu
Salottino
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Inserito il - 03/08/2010 : 11:11:28
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| PeppeLuisiPala ha scritto:
...salude Bakisèee...custu "" memorial "" po Agnassu Seche,...onni'annu lu faghent??? E in sa matessi die??? Saludos...
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magari a lu poter faghere onz'annu!!! l'happo postu su manifestu po fagher bidere sa chiterra de mastr' ignaziu. saludo a tie puru, e nos bider luego.
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