Nota Bene: Il copricapo del costume femminile di gala di Sennori ( Sassari) è costituito da ben quattro elementi sapientemente accostati e modellati. Il primo elemento e "su tucchè ", che stringe le chiome nascondendole quasi del tutto; il secondo e' un fazzoletto di seta, detto" mucaloru de sa luisina ";il terzo e' un sottogola di pizzo (" su elu"); l'ultimo e più visibile e' "su biccu", un telo di cotone o lino ricamato a sfilato e a traforo, inamidato e piegato in maniera particolare con il ferro da stiro. Alcuni studiosi ritengono la caratteristica acconciatura di derivazione monacale.
Cari amici vicini e lontani, Buona Giornata ovunque voi siate
IL PIU' BELLO DEI MARI
Il più bello dei mari è quello che non navigammo. Il più bello dei nostri figli non è ancora cresciuto. I più belli dei nostri giorni non li abbiamo ancora vissuti. E quello che vorrei dirti di più bello non te l'ho ancora detto.
- Nazim Hikmet
Foto Aldo G
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Cari amici vicini e lontani, Buona Giornata ovunque voi siate
IL PIU' BELLO DEI MARI
Il più bello dei mari è quello che non navigammo. Il più bello dei nostri figli non è ancora cresciuto. I più belli dei nostri giorni non li abbiamo ancora vissuti. E quello che vorrei dirti di più bello non te l'ho ancora detto.
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Ma grazie Aldo Che piacere di rileggerti che bellissima foto
Che bel regalo questo settembre Aldo !!!!!!! E' una gioia, rivederti, risentirti, averti con noi. Bentornato........e quella foto...sei artista con le mani Aldo...e con il cuore ancora di più. anto
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Salottino
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Inserito il - 23/09/2011 : 21:55:21
@ Anto
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E' arrivato! E' arrivato! Questa lunga estate ci aveva avviluppato con le sue spire di caldo. Ci aveva come zittiti. Ammutoliti. Il sole è calore, energia, forza. Ma il sole s'impossessa di sensi, anima, corpo. E' arrivato! E' arrivato! L'autunno è arrivato. Dimentico la sensazione che mi ha ammaliato fin ora. Spalanco la finestra e respiro la briosa tramontana che arriva dalle Alpi Graie. Basta sensuale torpore, ora si ricomincia a creare, a scrivere, a meditare.
E saluto l'autunno con una rustica semplice torta di mele. E la offro a voi amici cari di Suite. Tornate! Tornate!
Un plauso al Brotzu di Cagliari e uno sberleffo a chi ha criticato questo video. Perchè? Fa discutere perchè si balla in corsia? Come se l'ospedale fosse solo luogo di dolore e di pianto. L'ospedale è luogo anche di guarigione, e quindi di gioia. Io ne so qualcosa per esperienza. Quante volte ne sono uscita ringraziando il mio Signore e i medici. E poi: w la gioia di donare. E di ricevere. Un organo per esempio.
Io credo che il sorriso, l'allegria trasmettano voglia di vivere, di farcela, anche negli ospedali o forse soprattutto negli ospedali c'è bisogno di sorrisi.....il video è carino e cerca di sensibilizzare e coinvolgere con il ballo che è fonte di allegria e condivisione!
Scusate se mi intrometto. Sono nuovo. Questo topic è bellissimo. Mi piacerebbe contribuire con una poesia
Tutto questo e' una scacchiera di Notti e Giorni Dove il Destino gioca con gli Uomini : Li muove di qua e di la' - da' scacco e li uccide, E uno dopo l'altro li ripone nella Custodia.
Di Omar Khayam.
Ciao a tutti
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UtOld
Salottino
Utente Senior
Inserito il - 11/10/2011 : 22:40:50
LA PARABOLA DEGLI ASINI NEL VILLAGGIO
Un uomo in giacca e cravatta è apparso un giorno in un villaggio.
In piedi su una cassetta della frutta, gridò a chi passava che avrebbe comprato a € 100 in contanti ogni asino che gli sarebbe stato offerto.
I contadini erano effettivamente un po' sorpresi, ma il prezzo era alto e quelli che accettarono tornarono a casa con il portafoglio gonfio, felici come una pasqua.
L'uomo venne anche il giorno dopo e questa volta offrì 150 € per asino, e di nuovo tante persone gli vendettero i propri animali.
Il giorno seguente, offrì 300 € a quelli che non avevano ancora venduto gli ultimi asini del villaggio.
Vedendo che non ne rimaneva nessuno, annunciò che avrebbe comprato asini a 500 € la settimana successiva e se ne andò dal villaggio.
Il giorno dopo, affidò al suo socio la mandria che aveva appena acquistato e lo inviò nello stesso villaggio con l'ordine di vendere le bestie 400 € l'una.
Vedendo la possibilità di realizzare un utile di 100 €, la settimana successiva tutti gli abitanti del villaggio acquistarono asini a quattro volte il prezzo al quale li avevano venduti e, per far ciò, si indebitarono con la banca.
Come era prevedibile, i due uomini d'affari andarono in vacanza in un paradiso fiscale con i soldi guadagnati e tutti gli abitanti del villaggio rimasero con asini senza valore e debiti fino a sopra i capelli.
Gli sfortunati provarono invano a vendere gli asini per rimborsare i prestiti. Il corso dell'asino era crollato. Gli animali furono sequestrati ed affittati ai loro precedenti proprietari dal banchiere.
Nonostante ciò il banchiere andò a piangere dal sindaco, spiegando che se non recuperava i propri fondi, sarebbe stato rovinato e avrebbe dovuto esigere il rimborso immediato di tutti i prestiti fatti al Comune.
Per evitare questo disastro, il sindaco, invece di dare i soldi agli abitanti del villaggio perché pagassero i propri debiti, diede i soldi al banchiere (che era, guarda caso, suo caro amico e primo assessore).
Eppure quest'ultimo, dopo aver rimpinguato la tesoreria, non cancellò i debiti degli abitanti del villaggio ne quelli del Comune e così tutti continuarono a rimanere immersi nei debiti.
Vedendo il proprio disavanzo sul punto di essere declassato e preso alla gola dai tassi di interesse, il Comune chiese l'aiuto dei villaggi vicini, ma questi risposero che non avrebbero potuto aiutarlo in nessun modo poiché avevano vissuto la medesima disgrazia.
Su consiglio disinteressato del banchiere, tutti decisero di tagliare le spese: meno soldi per le scuole, per i servizi sociali, per le strade, per la sanità ... Venne innalzata l'età di pensionamento e licenziati tanti dipendenti pubblici, abbassarono i salari e al contempo le tasse furono aumentate.
Dicevano che era inevitabile e promisero di moralizzare questo scandaloso commercio di asini.
Questa triste storia diventa più gustosa quando si scopre che il banchiere e i due truffatori sono fratelli e vivono insieme su un isola delle Bermuda, acquistata con il sudore della fronte. Noi li chiamiamo fratelli Mercato.
Molto generosamente, hanno promesso di finanziare la campagna elettorale del sindaco uscente.
Questa storia non è finita perché non sappiamo cosa fecero gli abitanti del villaggio. Ma abbiamo ben chiaro quello che dovremo fare noi
Modificato da - UtOld in data 11/10/2011 22:41:53
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Caro Aldo, questa parabola dal sapore amaro è stranamente simile ad avvenimenti che conosciamo in molti. La mia esperienza mi fa dire che niente è più facile dell'approfittare della buona fede della gente onesta, è questo il motivo per il quale il numero degli imbroglioni privi d'ogni senso morale, continua a crescere !
Firma di Giuseppe Aricò
Non so dirti come e quando ma vedrai che cambierà.......
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