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Istella
Salottino
Utente Medio
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Inserito il - 08/08/2008 : 20:59:09
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una curiosità, Albertina.... insegni in una città o in un piccolo centro?
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..un altro meraviglioso angolo di Sardegna |
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Turritano
Utente Virtuoso
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Inserito il - 08/08/2008 : 21:00:14
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| Albertina ha scritto: Certamente. Non solo, ma ho dato la possibilità di recitare anche in italiano. Solo che tutti ( tutti dal primo fino all'ultimo ) hanno voluto recitare in sardo. E, come ti dicevo, hanno presentato i lavori i genitori. In sardo, anche loro.
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? e in conclusione?! Turritano
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Le dominazioni passano ... i Sardi restano! |
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Albertina
Salottino
Utente Mentor
Poetessa Paradisolana
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Inserito il - 08/08/2008 : 21:51:16
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| Istella ha scritto:
una curiosità, Albertina.... insegni in una città o in un piccolo centro?
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Insegno a Villamar, un paese di circa quasi tremila abitanti. Ho una classe di 21 alunni.
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Albertina
Salottino
Utente Mentor
Poetessa Paradisolana
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Inserito il - 08/08/2008 : 21:51:48
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| Turritano ha scritto:
| Albertina ha scritto: Certamente. Non solo, ma ho dato la possibilità di recitare anche in italiano. Solo che tutti ( tutti dal primo fino all'ultimo ) hanno voluto recitare in sardo. E, come ti dicevo, hanno presentato i lavori i genitori. In sardo, anche loro.
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? e in conclusione?! Turritano
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Ho risposto a una domanda.
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Donovan
Salottino
Utente Medio
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Inserito il - 08/08/2008 : 22:02:53
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| Albertina ha scritto:
| Donovan ha scritto: Ciao Albertina, una domanda: hai chiesto ai genitori dei tuoi alunni se fossero o meno d' accordo sul fatto che ai propri figli venissero impartite lezioni di questo tipo? Precedentemente, intendo dire.
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Certamente. Non solo, ma ho dato la possibilità di recitare anche in italiano. Solo che tutti ( tutti dal primo fino all'ultimo ) hanno voluto recitare in sardo. E, come ti dicevo, hanno presentato i lavori i genitori. In sardo, anche loro.
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Avrei scommesso sul contrario, che di fatto avrebbe configurato un obbligo. Dico questo perchè risiedo in un paese che ha praticamente le stesse dimensioni del tuo e lo scorso anno scolastico è stato organizzato un corso di lingua sarda per un' ora settimanale per i bimbi delle prime elementari. Nessuno ha avuto nulla da ridire, neppure i genitori di un bambino marocchino, così come tutti i genitori dei tuoi alunni si sono prestati volentieri alla recita in sardo. Nei paesi delle dimensioni dei nostri il problema obbligo-non obbligo nemmeno si pone, a differenza delle città dove tanta gente ha la puzza sotto il naso quando si parla di sardo a scuola.
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Modificato da - Petru2007 in data 10/08/2008 21:28:09 |
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"I sardi a mio parere deciderebbero meglio se fossero indipendenti all'interno di una comunità europea ma anche mediterranea"
Fabrizio De Andrè |
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Donovan
Salottino
Utente Medio
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Inserito il - 08/08/2008 : 22:06:57
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| Turritano ha scritto:
| Albertina ha scritto: Certamente. Non solo, ma ho dato la possibilità di recitare anche in italiano. Solo che tutti ( tutti dal primo fino all'ultimo ) hanno voluto recitare in sardo. E, come ti dicevo, hanno presentato i lavori i genitori. In sardo, anche loro.
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? e in conclusione?! Turritano
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In conclusioi fiant totu prexaus, sa genti s' est spassiada e is pipius ant imparau a scriri e a ligi in sradu. It' atru ddu at de aciungi?
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Turritano
Utente Virtuoso
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Inserito il - 08/08/2008 : 22:24:56
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| Albertina ha scritto: Ho risposto a una domanda.
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Si va be', ma dove vuoi arrivare? Turritano
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Albertina
Salottino
Utente Mentor
Poetessa Paradisolana
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Inserito il - 08/08/2008 : 22:36:01
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Volevo dire che quando si fa leva sulla piacevolezza, anziché sulla rigidità delle regole si raggiungono buoni risultati Voglio dire che il sardo i mie alunni l'hanno visto in sintonia con l'ambiente, con le storie curiose del tempo passato, con la ricerca sul territorio, sugli antichi mestieri, non sulla rigidità delle regole di scrittura: questo si prununcia così, ma si scrive cosà e via dicendo.
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Modificato da - Petru2007 in data 10/08/2008 21:29:34 |
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Turritano
Utente Virtuoso
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Inserito il - 08/08/2008 : 23:13:40
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Oh, finalmente una risposta chiara. Però permetti delle legittime osservazioni Nessuno mette in discussione quanto hai detto: tutte le materie si dovrebbero insegnare in modo piacevole e coinvolgente, non c’è dubbio. Ma l’italiano, l’inglese il francese ece ecc. non si insegnano forse con regole rigide? Perché la stessa regola non dovrebbe valere per il Sardo? Senza regole si può insegnare qualcosa ma non si arriva a niente. Di certo non è così che si valorizza e si tutela la Lingua Sarda, come invece è scritto nella Costituzione Italiana. Turritano
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Modificato da - Petru2007 in data 10/08/2008 21:30:15 |
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asia
Salottino
Utente Senior
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Inserito il - 09/08/2008 : 00:53:19
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| Donovan ha scritto:
Nei paesi delle dimensioni dei nostri il problema obbligo-non obbligo nemmeno si pone, a differenza delle città dove tanta gente ha la puzza sotto il naso quando si parla di sardo a scuola. |
Puzza sotto il naso? Ma scherziamo? Adesso scopriamo che chi è contrario all'insegnamento obbligatorio del sardo in città è uno snob.
Francamente io mi vergognerei.
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assandira
Salottino
Utente Medio
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Inserito il - 09/08/2008 : 01:29:19
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| Albertina ha scritto:
Io insegno in una scuola elementare, in una terza. Quasi per gioco, mentre in pullman si andava in piscina o si rientrava organizzavo dei giochi per intrattenere i bambini. Si trattava di tradurre parole dall'italiano in sardo. I bambini ci avevano preso un gusto matto. Stessa cosa con i "Trallalleros": dovevano inventare delle rime e cantarle. A metà anno si recitavano piccole scenette e a fine anno, con il pieno coinvolgimento dei genitori e in collaborazione con le altre classi, abbiamo fatto allestire un palco e invitato genitori, nonni, parenti ed amici. I bambini hanno recitato delle scene veramente curiose. Scene che riprendevano fatti della vita quotidiana, fatti accaduti veramente con personaggi che svolgevano antichi mestieri, realmente vissuti nel nostro paese. Per portare tutto questo in scena, i bambini si sono documentati sugli arredi, attezzi da lavoro e lavori del tempo passato. Siamo in attesa di inserire la documentazione nel sito della scuola, e quando tutto sarà pronto inserirò il link e così potrete constatare con quanto entusiasmo è stato fatto tutto questo. Vi assicuro che non ho sprecato un'ora di tempo per dire che una parola si pronuncia in un modo e si scrive in un altro, eppure certi bambini hanno recitato meglio dei loro genitori. Perché anche i genitori hanno recitato in sardo per presentare le scene e collocarle nella storia e nel tempo.
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Bellissima la tua iniziativa Albertina!!! Ma perchè solo i tuoi alunni devono essere i fortunati? Stimolare l'interesse e la curiosità è fuori discussione... ma non possiamo lasciare che il tutto sia demandato alla buona volontà del singolo...ragion per cui a tutti gli alunni deve essere data l'opportunità di apprendere la lingua e la cultura sarda!
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Albertina
Salottino
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Inserito il - 09/08/2008 : 08:58:28
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| Turritano ha scritto: Oh, finalmente una risposta chiara. Però permetti delle legittime osservazioni Nessuno mette in discussione quanto hai detto: tutte le materie si dovrebbero insegnare in modo piacevole e coinvolgente, non c’è dubbio. Ma l’italiano, l’inglese il francese ece ecc. non si insegnano forse con regole rigide? Perché la stessa regola non dovrebbe valere per il Sardo? Senza regole si può insegnare qualcosa ma non si arriva a niente. Di certo non è così che si valorizza e si tutela la Lingua Sarda, come invece è scritto nella Costituzione Italiana. Turritano
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Io faccio un po' di differenza, nel senso che la lingua inglese è indispensabile per la comunicazione tra persone di nazioni diverse; mentre la lingua sarda è indispensabile per il recupero della memoria storica. Da queste differenze scaturiscono differenti forme di insegnamento.
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Modificato da - Petru2007 in data 10/08/2008 21:31:57 |
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Turritano
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Inserito il - 09/08/2008 : 13:38:14
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Bene, una differenza discriminatoria che non serve proprio a nulla. La lingua Sarda serve per il recupero della memoria ma non solo: va salvaguardata di per se. (uffa, ma ti devo ancora dire che c'è scritto nella attuale Costituzione Italiana?) e per essere insegnata seriamente ha bisogno di regole certe, come tutte la altre materie. Non è una storiella che può essere rivisitata e soggetta alla libera interpretazione. Turritano
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Modificato da - Petru2007 in data 10/08/2008 21:32:22 |
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alepazzi
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Inserito il - 09/08/2008 : 14:01:38
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| Albertina ha scritto:
Io faccio un po' di differenza, nel senso che la lingua inglese è indispensabile per la comunicazione tra persone di nazioni diverse; mentre la lingua sarda è indispensabile per il recupero della memoria storica. Da queste differenze scaturiscono differenti forme di insegnamento.
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sono pienamente d'accordo con te abertina! ci dovrebbero essere più insegnanti come te...
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Albertina
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Inserito il - 09/08/2008 : 14:40:06
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Ale, non stiamo discutendo sulla bravura di un insegnante, ma sul modo di insegnare la lingua e la cultura sarda. Io vedo la lingua sarda strettamente connessa con la storia, la geografia, la ricerca sul territorio, le espressioni poetiche, il teatro popolare e via dicendo, più che un arido insegnamento di regole rigide sul modo di scrivere unico delle infinite varianti.
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Modificato da - Petru2007 in data 10/08/2008 21:33:07 |
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