Forum Sardegna - Copricapi particolari e caratteristici
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Nota Bene: Un immenso patrimonio culturale e tradizionale Sardo è il canto a poesia o gara poetica. La sua origine (non della gara ma dell'improvvisazione) si perde nella notte dei tempi. La gara vera e propria sul palco, pare sia nata a Ozieri nel settembre 1896 in occasione della festa in onore della Madonna del Rimedio. L'ideatore fu Antonio Cubeddu, famoso poeta locale nato a Ozieri nel 1863 e deceduto a Roma nel 1955 all'età di 92 anni. Fino ad allora la poesia era cantata o recitata nelle feste paesane, senza un palco, una giuria, un compenso economico e senza un invito ufficiale dagli organizzatori. In un ambiente prettamente maschile, cercarono fortuna, esibendosi sul palco anche due donne, Caterina Porcu di Ossi e Maria Farina di Osilo.



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sostro

Utente Medio


Inserito il - 18/07/2008 : 13:57:45  Link diretto a questa discussione  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di sostro Invia a sostro un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Con la speranza di non essere fuori tema, di dare voce a tutti gli utenti del forum, ho pensato che sarebbe bello aprire una discussione sui copri capi isolani che spesso sono l’elemento distintivo di ogni paese, parlandone nei particolari, postando fotografie e descrivendone le caratteristiche e illustrando la giusta posa. Senza distinzione di costumi del nord e o del sud, andando a discutere su un elemento in particolare del vestiario tradizionale, che spesso viene sostituito da acconciature pessime e poco dignitose per il paese che si intende rappresentare oltreché (spesso) ridicole e inadatte.
Per la gioia dei curiosi e degli appassionati… inizi pure chiunque!








Modificato da - sostro in Data 18/07/2008 13:59:00

 Regione Sardegna  ~ Prov.: Sassari  ~ Città: Sennori  ~  Messaggi: 188  ~  Membro dal: 27/05/2008  ~  Ultima visita: 28/09/2011

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Pigiamino

Utente Medio


Inserito il - 18/07/2008 : 15:27:32  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Pigiamino Invia a Pigiamino un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
bravo sostro, questo post mi piace!







 Regione Sardegna  ~ Prov.: Cagliari  ~ Città: Cagliari  ~  Messaggi: 282  ~  Membro dal: 09/05/2008  ~  Ultima visita: 13/02/2015 Torna all'inizio della Pagina

kolipo
Salottino
Utente Attivo


Inserito il - 20/07/2008 : 14:19:20  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di kolipo Invia a kolipo un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Allora riga in mezzo per le donne si o no?









 Regione Sardegna  ~ Prov.: Cagliari  ~ Città: Elmas  ~  Messaggi: 663  ~  Membro dal: 02/05/2007  ~  Ultima visita: 07/12/2013 Torna all'inizio della Pagina

sostro

Utente Medio


Inserito il - 20/07/2008 : 18:18:12  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di sostro Invia a sostro un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Riga inmezzo in che senso?







 Regione Sardegna  ~ Prov.: Sassari  ~ Città: Sennori  ~  Messaggi: 188  ~  Membro dal: 27/05/2008  ~  Ultima visita: 28/09/2011 Torna all'inizio della Pagina

Pigiamino

Utente Medio


Inserito il - 21/07/2008 : 09:36:58  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Pigiamino Invia a Pigiamino un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
kolipo ha scritto:

Allora riga in mezzo per le donne si o no?


decisamente si, ache se tavolta le ragazze non la fanno, secondo me anche l'acconciatura del capello ( ben raccolto con cuffia e riga in mezzo) è importante, ed è molto più bello si lo scialle o il fazzoletto o il velo sono leggermente più al centro della testa lasciando intravedere la riga in mezzo!








 Regione Sardegna  ~ Prov.: Cagliari  ~ Città: Cagliari  ~  Messaggi: 282  ~  Membro dal: 09/05/2008  ~  Ultima visita: 13/02/2015 Torna all'inizio della Pagina

babborcu
Salottino
Utente Virtuoso




Inserito il - 21/07/2008 : 09:46:35  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di babborcu Invia a babborcu un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
riga in mezzo: la pettinatura tradizionale ( che in ogni caso vuole fronte libera e capelli poco in vista..) è cambiata nel corso del tempo.. la pettinatura con lariga ( sa 'ia in mesu si dice a ittiri) è certamente antica... ma anche quella con tutti i capelli tirati indietro... più recente dappertutto la riga a un lato ( considerata di donne poco serie quando apparve)

credo che sostro volesse pero' andare oltre questo e parlare di certi copricapo ( sennori, meana, samugheo ecc e di molti altri) io sono a disposizione se mi date l'imput... ma per ordine comincerei a descrivere alcune pettinature( se volete) dorgali, bono, Oliena ecc...









 Regione Sardegna  ~ Prov.: Sassari  ~ Città: Sassari  ~  Messaggi: 4364  ~  Membro dal: 18/02/2008  ~  Ultima visita: 28/05/2012 Torna all'inizio della Pagina

Pigiamino

Utente Medio


Inserito il - 21/07/2008 : 09:59:51  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Pigiamino Invia a Pigiamino un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
visto che si è parlato di copricapi e tra questi è saltato fuori quello di samugheo, mi farebbe piacere sapere come fanno le donne di samugheo a mettrsi quei 7 fazzoletti che hanno??????







 Regione Sardegna  ~ Prov.: Cagliari  ~ Città: Cagliari  ~  Messaggi: 282  ~  Membro dal: 09/05/2008  ~  Ultima visita: 13/02/2015 Torna all'inizio della Pagina

Pigiamino

Utente Medio


Inserito il - 21/07/2008 : 10:04:49  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Pigiamino Invia a Pigiamino un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
il copricapo di cui parlo è questo:








 Regione Sardegna  ~ Prov.: Cagliari  ~ Città: Cagliari  ~  Messaggi: 282  ~  Membro dal: 09/05/2008  ~  Ultima visita: 13/02/2015 Torna all'inizio della Pagina

Nuragica

Moderatore




Inserito il - 21/07/2008 : 10:24:32  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Nuragica Invia a Nuragica un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Molto particolare il copricapo postato da Pigiamino...
Lo trovo molto bello..
Ho capito bene ?? E' composto da ben 7 fazzoletti??








  Firma di Nuragica 

Chiesa San Mauro - Monte Corona

Gesico (Ca)

..un altro meraviglioso angolo di Sardegna

 Regione Lombardia  ~ Città: trexentese inviata speciale nel nord Italia  ~  Messaggi: 15406  ~  Membro dal: 11/04/2006  ~  Ultima visita: 23/10/2020 Torna all'inizio della Pagina

babborcu
Salottino
Utente Virtuoso




Inserito il - 21/07/2008 : 11:37:21  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di babborcu Invia a babborcu un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
in origine pare che il copricapo di samugheo fosse formato da ben dodici fazzoletti, poi a fine ottocento erano gia sette ( esistono foto con donne che hanno dei testoni!!! probabilmente il posesso di tanti fazzoletti era uno staus simbol) dal 1900 si sono ridotti a quattro elementi ( tre fazzoletti ed un manticello) e a questa acconciatura si riferisce la foto: vi è un fazzoletto che lega i capelli a turbante, poi uno chiaro con fiorami o rose stampati con la diagonale arrotolata, poi il manticello di " loden 2 verde ricamato nella zona fronte, poi il grande fazzoletto stampato nei colori delle terre con le cocche arrotolate intrecciate sulla sommità della testa: è bellissimo e molto caratteristico.. come tutto il costume del resto ( lustrini di plastica ad esubero ,a parte)..








 Regione Sardegna  ~ Prov.: Sassari  ~ Città: Sassari  ~  Messaggi: 4364  ~  Membro dal: 18/02/2008  ~  Ultima visita: 28/05/2012 Torna all'inizio della Pagina

drFolk
Salottino
Utente Senior



Inserito il - 21/07/2008 : 12:03:32  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di drFolk Invia a drFolk un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Nel Bittese l'acconciatura si componeva nel seguente modo: le donne scriminavano i capelli con la riga centrale, e poi li separavani in quattro quadranti, con centro all'asterion, la sommità del cranio. Venivano realizzate due trecce, una per lato, avvolgendo le ciocche dei capelli con fettucce di pelle di gatto o nastri colorati (sas vettas o sas bittas): le trecce erano poi raccolte sotto una cuffia conica semirigida, sa caretta o su curcuddhu. Essa poteva essere di velluto rinforzata con cartone, o un semplice cartone sagomato che si incastrava allo chignon di trecce, su curcuruddhu. Sopra questa cuffia si poteva cingere la benda di lino bianco (giallo per il lutto), detta vela a Bitti e Lula, Benda a Orune. Essa poteva avere un lembo penzolante sull'omero sinistro, o essere completamente ravvolta e rimboccata sotto il mento. Per evitare che la cuffia tenesse sollevata, posteriormente, la benda, la si raccoglieva nel mezzo con uno spillo. In alternativa, le donne potevano indossare un fazzoletto di tibet ricamato in oro su un angolo raccogliendone i lembi sotto il mento, o indossare unbo scialle di seta viola a fiori coi lembi rimboccati o sciolti sule spalle. Singolare è l'uso a Orune di un fazzoletto di lino bianco operato a fiori, portato con le cocche sciolte e ben tese. A Orune le ciocche in cui si dividevano i capelli eran sei, le due anteriori circondavano la fronte, le tempie e le guance secondo la moda ottocentesca.

Oggi i gruppi folk, che reputano sa caretta troppo pesante, usano un accorgimento bruttarello e macchinoso. Tirano i capelli alle ragazze in una stretta coda di cavallo, raccogliendo le ciocche che sfuggono sulla fronte con delle fascette elastiche. Poi raccolgono questa coda in uno chignon rinforzato con dei fazzoletti, oppure ne fanno un cono con nastri ed elastici, in modo da appuntire l'apice del cranio e tenere sollevato lo scialle con le frange.


In antico la benda si associava ad un mantello, su manteddu a Orune, sa copertedda a Bitti.. e vorrei saperne qualcosa in più, dacchè certe ricostruzioni mi lascian perplesso.









Modificato da - drFolk in data 21/07/2008 12:06:10

  Firma di drFolk 
Lollove

Nuoro

..un altro meraviglioso angolo di Sardegna

 Regione Sardegna  ~ Città: Cagliari  ~  Messaggi: 1550  ~  Membro dal: 21/11/2007  ~  Ultima visita: 03/06/2020 Torna all'inizio della Pagina

babborcu
Salottino
Utente Virtuoso




Inserito il - 21/07/2008 : 12:48:57  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di babborcu Invia a babborcu un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
dr. folk: anche a me le coperteddas che sfilano lascino perplesso (siamo sicuri che le originali fossero in orbace??' e che avessero nastri ricamati e non operati???... questo per me risulta stranissimo) e i curcuddos o carettas erano sempre rinforzati con cartone???


siccome si descrive qul che si conosce descrivo il - i copricapo di ittiri

pettinatura : scriminatura centrale, capelli raccolti dietro la testa in due gruppi che formavano trecce, intrecciate fermate all'occipite con forcine metalliche,,, in antico con " spilloni in legno levigato ( su roccu) in caso di capelli diradati si ispessivano con fettucce scure intrecciate o con " sacchetti di stoffa imbottiti.. anche lana d'acciao ( che aderiva e faceva volume--- doveva comunque restare visibile soltanto una striscia di circa 2 cm sulla fronte e basta... in caso di lutto neppure quella..


si portava sempre s'iscoffia .. a sacchetto. legata con due fettucce dietro la nuca... per la quotidianità di calançà
scuro e per le feste di broccato o damasco dal 1930 anche di raso bianco ricamato..
questa era la base: in ambito quotidiano si sovrapponevano due fazzoletti, uno piegato a triangolo ( muncaloru a corru) e sopra uno disteso ( ispartu) spesso legato a fiocco sotto il mento ... sono fazzoletti commerciali, ma il superiore poteva essere di tela bianca( per il lutto lo si ingialliva con il fumo e al posto del fiocco lo si fermava con uno spillo... ad essi si sovrapponevano la gonna o il grembiale-copricapo.... per gala si sovrapponeva un velo di tulle bianco o di seta color avorio che cadeva libero sul dorso... in antico più spesso annodato sotto il mento...

in tempi più recenti ( anni 20 /30 ) scriminatura laterale ( sa 'ia a costazu)









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sostro

Utente Medio


Inserito il - 21/07/2008 : 13:48:04  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di sostro Invia a sostro un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Queste cose sembrano scontate nel momento in cui l'abito viene osservatto nella sua interezza... ma quanti accorgimenti nel vestirsi!
voglio sapere altro...








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babborcu
Salottino
Utente Virtuoso




Inserito il - 22/07/2008 : 09:12:58  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di babborcu Invia a babborcu un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
sostro ha ragione: vi sono tanti " segreti" , che non si improvvisano" nel modellare addosso ad una persona ( o a un manichino) l'abito tradizionale... perchè non ci dici qualcosa del copricapo ( così caratteristico) di sennori???








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sostro

Utente Medio


Inserito il - 22/07/2008 : 10:37:03  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di sostro Invia a sostro un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Scusate il ritardo, arrivo subito con il copricapo sennorese:
Unico nel suo stile e nella sua forma, credo sia frutto della creatività spagnola, eredità lasciataci dopo i lunghi anni di dominazione! Proprio per questo la sua datazione è incerta.
Era il copricapo tipico di tutti i giorni, indossato dalla donne inizialmente anche per sposare, poi sostituito dal velo di tulle ricamato di importazione osilese.
L’acconciatura non prevedeva una scriminatura centrale, ma si raccolgono i capelli in una alta crocchia, lasciando in vista una ciocca di capelli che cade sulla fronte. Si indossa dunque “su tuchè”. Una sorta di cuffia modellata sulla testa che raccoglie i capelli a modi bandana. Da sopra si indossa un fazzoletto (muncaloru de luisina) piegato a triangolo lasciando cadere la punta riccamente ricamata sulla schiena fino all’altezza delle scapole e facendo combaciare la punta dell’angolo con il centro della colonna vertebrale. Gli altri angoli, piegati a canone si fanno cadere avvolti delle spalle. Sotto la gola, fermato poi al centro del cranio, si posa il bavero. Una sorta di sottogola originariamente di tela binca rifinita con un pizzo, ora di tulle ricamato, che incornicia morbidamente il circolare del viso.
Infine si posa su biccu, un rettangolo di tela inizialmente semplice o lavarata sui lati minori con una striscia di intaglio o sfilato, ora spesso ricamati all’inverosimile, che viene “imadonadu” con diversi bagni d’amido e piegato secondo un modello che si tramanda da secoli, dando cosi dopo l’asciugatura il caratteristico aspetto a becco.
Anticamente si posava con solo tre spillo. Oggi invece s qualcuno aggiunge uno spillo sopra la tasta pigiando il biccu , che si modifica nella forma non più slanciata!
Postero delle immagini con le fasi di posa del biccu!








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babborcu
Salottino
Utente Virtuoso




Inserito il - 22/07/2008 : 11:02:54  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di babborcu Invia a babborcu un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
sostro: se spoglio il copricapo sennerese di tutte le decorazioni ed opelli (aggiunti nel corso della sua evoluzione) intravvedo un modello medioevale ( il soggolo , la pezzuola, l'uso della tela) considera che le acconciature delle suore erano quelle normali del medioevo.. non ritrovo nella moda spagnola simili cose... lo fa pensare solo la richhezza decorativa che tu sai recente---

il velo all'osilese toglie molto del suo fascino, secondo me, al costume... e quei veli da sposa con crestina che si portavano negli anni 50 60??' ( che spavento!!)









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