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CodicediSorres
Utente Medio
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Inserito il - 25/07/2008 : 19:03:54
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Mi sfugge un fatto, relativamente al problema cronologico della costruzione dei primi nuraghi e relativamente all'andamento demografico della popolazione isolana tra il 2000 a.C. e gli inizi della dominazione romana. E cioè, si osserva quanto sia veramente rilevante il numero di nuraghe costruiti, e attualmente ne sono stati censiti più di 7000 (ora non ho cifre a disposizione), senza contare quelli che probabilmente furono smantellati x ricavarne materiali da costruzione già in epoca della dom. romana, e forse ci sono altre costruzioni nuragiche ancora da riportare alla luce. Ma allora ci si pone la domanda di quanti abitanti erano associati a ciascun nuraghe x es verso il 500 a.C. Però allora sorge l'ulteriore quesito se in tale data tutti gli 8000 nuraghi erano non abbandonati, o se una parte considerevole era x così dire abbandonata (occorrerebbe spiegare cosa si intende x abbandonati, dato che ancora non si è fatta piena luce sulle loro funzioni). Tra l'altro se un certo numero di essi erano abbandonati, pur se agibili, allora c'è da chiedersi il motivo. Cmq nell'ipotesi che nel 500 a.C. tutti i circa 8000 nur. fossero "utilizzati", con un semplice rapporto si ha che a ciascuno di essi erano associate circa 20 persone, ipotizzando una popolazione di circa 160000 persone (esclusi fenici, punici e altri coloni). C'è da chiedersi se 20 persone per nuraghe siano molte o poche, considerando il tipo di società ed economia fin quì emersi da studi vari. Forse sono pochi x una costruzione così imponente. E allora sorgono dubbi rispetto all'andamento demografico nell'arco di tempo che va dal 500 a.C. fino a circa il 2000 a.C. E cioè ci si chiede se la popolazione fu mediamente stabile intorno ai circa 150000 - 160000 abitanti? Se così fosse allora il popolamento dell'isola, e dunque anche la costruz. dei primi nur., sarebbe avvenuto molto prima del 2000 a.C., dato che è improbabile uno sbarco simultaneo di centinaia di migliaia di persone contemporaneamente, verso il 2100 a.C. Invece se l'andamento demografico isolano tra il 2000 a.C. e il 500 a.C. fosse stato crescente, e con ciò anche il numero di nur., ciò significa che intorno al 2100 a.C. erano sbarcati nell'isola, in un tempo relativamente breve, nuclei di genti etnicamente e culturalmente affini, e in numero tale da superare la soglia critica relativa ad una possibile crescita demografica. Tale soglia critica dipende sia dal num. iniziale di ab. che dalla densità di ab. x kmq.
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CodicediSorres
Utente Medio
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Inserito il - 25/07/2008 : 19:14:33
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In sostanza il ragionamento precedente fa capire che per scoprire il periodo in cui furono costruiti i primi nuraghi, occorrerebbe sapere con suff. precisione l'andamento demografico tra il 500 a.C. fino a tornare indietro nei millenni precedenti, x es fino al 2500 a.C., ma anche oltre. Tale andamento demografico può essere dedotto dalla quantità di resti umani (idonei alle analisi biomediche) nei vari strati dei siti archeologici, unitamente all'utilizzo di sofisticati metodi di datazione dei reperti umani stessi. Cioè conviene, x quanto riguarda le analisi di datazione, porre l'attenzione sui resti umani, più che su altri tipi di reperti.
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Trambuccone
Salottino
Utente Senior
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Inserito il - 25/07/2008 : 22:36:04
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Caro CdS, il tuo post mi pare un po' caotico..... Questa poi non l'ho proprio capita: | all'andamento demografico nell'arco di tempo che va dal 500 a.C. fino a circa il 2000 a.C. |
Chi credi che utilizzasse i nuraghi nel 500 a.C.? T.
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CodicediSorres
Utente Medio
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Inserito il - 25/07/2008 : 23:01:37
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| Trambuccone ha scritto:
Caro CdS, il tuo post mi pare un po' caotico..... Questa poi non l'ho proprio capita: | all'andamento demografico nell'arco di tempo che va dal 500 a.C. fino a circa il 2000 a.C. |
Chi credi che utilizzasse i nuraghi nel 500 a.C.? T.
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Mi chiedevo se nei problemi di cronologia relativi alla datazione dei nur., si mettesse anche l'attenzione sull'andamento demografico in un arco di tempo sufficientemente lungo, anche x mettere in relazione tale andamento demografico con la costruzione dei nuraghe stessi. Non so se fossero abitati nel 500 a.C. i nur. Mi chiedo anche se fossero abitazioni stabili o fortezze temporanee. Mi sono ricordato che esistono i nur., o meglio, che esistono molti misteri su di essi, da quando sono nel forum. E cmq quello dei nur. è una delle materie in cui sono meno documentato.
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Trambuccone
Salottino
Utente Senior
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Inserito il - 25/07/2008 : 23:22:06
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Nell' arco di tempo da te indicato si sono succedute decine, se non centinaia di generazioni. Tieni presente che ufficialmente, si smette di costruire nuraghi nel 1200 a.C. Per conto mio, almeno due secoli prima. Quindi il 500 a.C. e i secoli precedenti fino ad almeno il 1200 non possono essere dati validi per uno studio demografico sui complessi turriti, tantomeno sulle torri singole o peggio ancora , i nuraghi a corridoio. Dovrebbe essere compito dei moderatori invitarti a leggere tutte le discussioni della sezione archeologia, in modo da incominciare ad ...infarinarti un po'......... Poi , se vuoi ne riparliamo. T.
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alfonso
Utente Medio
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Inserito il - 26/07/2008 : 08:25:51
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Se posso dare un contributo a questa discussione penso che si possa affermare che la datazione dei nuraghi e, soprattutto, della società nuragica (i nuraghi sono realizzati da donne e uomini in carne e ossa e non sono mere realizzazioni architettoniche autoriproducentesi) viene determinata dalla stratigrafia, cioè dal situarsi di ogni struttura architettonica in fasi determinabili attraverso delle successioni di operazioni che lasciano tracce concrete verificabili e databili. E la datazione deriva non da un unico elemento ma da una pluralità di sistemi (C 14 e fossili guida, o se preferiamo reperti) ripetuti in contesti diversi e in situazioni diverse. In altre parole tutte le datazioni più antiche della società nuragica e dei nuraghi riportano costantemente al Bronzo medio e a un ambito culturale un tempo noto come la Cultura di Bunnannaro, nelle sue fasi più avanzate. Stratigraficamente la cultura di Bunnannaro (che occupa il Bronzo antico e le fasi iniziali del Bronzo Medio) è sovrapposta con chiarezza alla precedente cultura di Monte Claro dell’Eneolitico o età del Rame. Questo è un limite invalicabile stratigraficamente, il che significa, in termini cronologici che la Civiltà nuragica non supera il secondo millennio a.C. Ovviamente i nuraghi e la società nuragica, non nascono dal nulla e non sono un elemento importato dall’esterno ma sono il punto di arrivo di un processo abbastanza lungo che ha il suo punto di partenza nelle modificazioni avvenute nell’eneolitico, o probabilmente già nel tardo neolitico con la comparsa dei primi oggetti di metallo e dell’evolversi della società verso forme di gerarchizzazione e di “spartizione” del territorio. E’ un processo lungo che avrà il punto culminante con l’apparire di personalità emergenti, detentrici di qualche potere e dotate del controllo delle risorse e delle armi. La manifestazione più eclatante di questo fenomeno, che non riguarda solo la Sardegna, sono le muraglie (tra cui M. Baranta), che non sono nuraghi, né come tecnica né come forma, anche se possono avere torri; e le società che le producono non sono nuragiche (pensiamo ad esempio alle radicali differenze nella cultura materiale e nei costumi funerari). Qui però sono presenti alcuni elementi che ritroviamo nel mondo nuragico: ripartizione territoriale, controllo del territorio, con il privilegiamento di punti emergenti o comunque strategici. Questo porta tra l’altro alle sovrapposizioni, talvolta, di siti nuragici con siti Monte Claro e la conseguente intromissione di “cocci” Monte Claro in strati nuragici (Trambuccone ricorda che uno strato archeologico si data con il reperto più recente non con quello più antico). E’ un processo che diventa sempre più chiaro, quello dalle muraglie ai nuraghi, ma non era né necessario, né indispensabile, nel senso che probabilmente i percorsi evolutivi delle società delle muraglie sono stati tanti e solo alcuni sono proseguiti fino all’esplosione del Bronzo medio. Poteva andare anche diversamente; da qui forse il pullulare di tipologie delle prime costruzioni nuragiche (nuraghi a corridoio, protonuraghi, pseudonuraghi, nomi equivoci da un punto di vista architettonico, ma chiarissimi nell’indicare la pluralità di strade percorse, non riconducibili a una linearità evoluzionista, un po’ ottocentesca). Sulle datazioni assolute bisogna fare anche un po’ di chiarezza visto che ogni volta che si parla di origine di nuraghi si ritorna a Duos Nuraghes e alla sua datazione alta, che però non corrisponde con la contestualizzazione stratigrafica e presenta dei margini di oscillazione talmente alti da renderla non significativa. Solo due osservazioni: primo ogni datazione al C 14 è una data post quem, ciò significa che si data la morte dell’organismo e non del suo utilizzo che è, evidentemente successivo, spesso di molto successivo nel caso dei legni; secondo ogni reperto datato deve essere contestualizzato, ciò significa che non basta trovarlo in uno strato, deve essere coerente con quello strato: se tutti gli indicatori mi danno Bronzo medio, la datazione anomala diventa non congrua e bisogna spiegarla; talvolta la spiegazione è semplice, ogni strato è prodotto da un operazione, nel caso degli strati basali dei nuraghi, sono lavorazioni che implicano rimozione e successivo accumulo di terra, quindi il materiale organico (così come i famosi “cocci M. Claro”) finisce trasferito in strati successivi. E’ un fenomeno abbastanza frequente. Altre volte, e negli scavi americani francamente troppo spesso, l’associazione non è molto chiara e le informazioni fornite lo sono ancor meno. Per un’analisi critica delle datazioni al C14 vi consiglio la lettura di un articolo molto ben fatto, dove tra l’altro viene messa in luce proprio l’inattendibilità di varie datazioni, comprese quelle più antiche di Borore: A. Rubinos, M. Ruiz-Gálvez, El proyecto Pranemuru y la cronología radiocarbónica para la edad del Bronce en Cerdeña, «Trabajos de Prehistoria» 60, n. 2, 2003, pp. 91-115, che è reperibile on-line.
P.S. Per Trambuccone, su che base riporti la fine dei nuraghi al 1400?
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alfonso alfonsostiglitz@libero.it |
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kigula
Moderatore
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Inserito il - 26/07/2008 : 13:53:44
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| CODICEdiSORRES ha scritto:
Mi chiedevo se nei problemi di cronologia relativi alla datazione dei nur., si mettesse anche l'attenzione sull'andamento demografico in un arco di tempo sufficientemente lungo, anche x mettere in relazione tale andamento demografico con la costruzione dei nuraghe stessi. Non so se fossero abitati nel 500 a.C. i nur. Mi chiedo anche se fossero abitazioni stabili o fortezze temporanee. Mi sono ricordato che esistono i nur., o meglio, che esistono molti misteri su di essi, da quando sono nel forum. E cmq quello dei nur. è una delle materie in cui sono meno documentato.
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Non preoccuparti Codice, qui non ci sono solo esperti, è una discussione aperta a tutti. Non è requisito obbligatorio sapere tutto sui nuraghi e ogni domanda è legittima finchè non si va troppo fuori tema.
Perchè chiedi se si da peso all'andamento demografico negli studi sulla datazione dei nuraghi? Lo dici pensando che l'aumentare dei nuraghi corrisponda ad un aumento della popolazione?
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kigula
Moderatore
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Inserito il - 26/07/2008 : 14:06:46
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Per continuare a filare dritti in questa bella discussione urge ricordare che questo non è un forum di esperti, ma aperto a tutti. Per intervenire in una discussione non è necessario sapere tutto sull'argomento o aver letto tutte le altre, chiunque può dire cosa pensa riguardo un certo argomento.
Non tutti abbiamo la stessa formazione, le stesse conoscenze, all'archeologia ci si avvicina anche per curiosità e quando si inizia è anche probabile che non si sappia nulla. Cerchiamo di capire i limiti altrui oltre che i nostri.
Non è certo compito del moderatore nè di nessuno invitare i nuovi arrivati a leggersi le altre discussioni per entrare "preparati", questa non è un'interrogazione, un'esame, un convegno d'esperti, ma una semplice discussione tra persone interessate.
Per le prossime volte vi chiedo cortesemente di essere più gentili coi nuovi arrivati o con chi sa pochissimo sul tema. C'è posto per tutto e per tutti, anche per gli errori!
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CodicediSorres
Utente Medio
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Inserito il - 26/07/2008 : 14:40:35
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| kigula ha scritto:
Per continuare a filare dritti in questa bella discussione urge ricordare che questo non è un forum di esperti, ma aperto a tutti. Per intervenire in una discussione non è necessario sapere tutto sull'argomento o aver letto tutte le altre, chiunque può dire cosa pensa riguardo un certo argomento.
Non tutti abbiamo la stessa formazione, le stesse conoscenze, all'archeologia ci si avvicina anche per curiosità e quando si inizia è anche probabile che non si sappia nulla. Cerchiamo di capire i limiti altrui oltre che i nostri.
Non è certo compito del moderatore nè di nessuno invitare i nuovi arrivati a leggersi le altre discussioni per entrare "preparati", questa non è un'interrogazione, un'esame, un convegno d'esperti, ma una semplice discussione tra persone interessate.
Per le prossime volte vi chiedo cortesemente di essere più gentili coi nuovi arrivati o con chi sa pochissimo sul tema. C'è posto per tutto e per tutti, anche per gli errori!
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Grazie x il msg precedente. Cmq in effetti questo dei nur. è uno degli argomenti in cui sono meno documentato, e così entrando in questa discussione, e nelle altre collegate, posso farmi un'idea più completa su tale argomento. In riferimento al problema cronologico dei nur., si, intendevo dire che forse c'è una corrispondenza tra andamento demografico e numero di nuraghe costruiti. Anche se questa non è una regola, dato che molti probabilmente furono abbandonati nel corso dei secoli, pur se agibili.
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Trambuccone
Salottino
Utente Senior
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Inserito il - 26/07/2008 : 18:20:04
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| Cmq in effetti questo dei nur. è uno degli argomenti in cui sono meno documentato, e così entrando in questa discussione, e nelle altre collegate, posso farmi un'idea più completa su tale argomento. |
Grazie CdS! Il mio post era mirato a suscitare una risposta di questo tipo! Mi fa molto piacere che tu abbia deciso di seguire il mio suggerimento. Ciao T.
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CodicediSorres
Utente Medio
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Inserito il - 26/07/2008 : 19:23:26
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| Trambuccone ha scritto:
| Cmq in effetti questo dei nur. è uno degli argomenti in cui sono meno documentato, e così entrando in questa discussione, e nelle altre collegate, posso farmi un'idea più completa su tale argomento. |
Grazie CdS! Il mio post era mirato a suscitare una risposta di questo tipo! Mi fa molto piacere che tu abbia deciso di seguire il mio suggerimento. Ciao T.
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È sottinteso che in questo forum, nelle varie e innumerevoli discussini, ci sono utenti che sono particolarmente documentati relativamente a un certo tipo di argomenti, così gli altri utenti entrando in tali discussioni possono farsi una idea più completa di argomenti x loro meno conosciuti. Magari scrivendo post in cui esprimono i loro dubbi, o esprimendo le loro teorie (che magari non tengono conto di fatti consistenti, dato l'argomento poco conosciuto da essi). O anche certi utenti magari possono inserire post con errori e dubbi esagerati ad arte, in modo da vivacizzare la discussione e provocare risposte con concetti che chiariscano l'argomento x chi è un pò digiuno.
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kigula
Moderatore
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Inserito il - 26/07/2008 : 19:38:06
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Ah, così va meglio
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francesco7
Utente Medio
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Inserito il - 27/07/2008 : 08:49:34
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Ciao, Alfonso e ben tornato. Dici : | Ovviamente i nuraghi e la società nuragica, non nascono dal nulla e non sono un elemento importato dall’esterno ma sono il punto di arrivo di un processo abbastanza lungo che ha il suo punto di partenza nelle modificazioni avvenute nell’eneolitico, o probabilmente già nel tardo neolitico con la comparsa dei primi oggetti di metallo e dell’evolversi della società verso forme di gerarchizzazione e di “spartizione” del territorio. E’ un processo lungo che avrà il punto culminante con l’apparire di personalità emergenti, detentrici di qualche potere e dotate del controllo delle risorse e delle armi. La manifestazione più eclatante di questo fenomeno, che non riguarda solo la Sardegna, sono le muraglie (tra cui M. Baranta), che non sono nuraghi, né come tecnica né come forma, anche se possono avere torri; e le società che le producono non sono nuragiche (pensiamo ad esempio alle radicali differenze nella cultura materiale e nei costumi funerari). Qui però sono presenti alcuni elementi che ritroviamo nel mondo nuragico: ripartizione territoriale, controllo del territorio, con il privilegiamento di punti emergenti o comunque strategici. |
Sono d’accordo con te, sul fatto che le Muraglie esprimano continuità con i Nuraghi.
Lo sono meno quando parli di armi, potere, gerarchizzazione, ecc. Armi non ce ne sono, se non “randelli” di olivastro ( molto più efficaci, a dire il vero, di sporadici coltelli di rame ). Il potere, il controllo del territorio e delle risorse, come viene esercitato ? Da sempre l’uso della forza è stato indispensabile.
Ma così non si rischia di ritornare alla funzione “guerrafondaia” che si voleva escludere anche per i Nuraghi ?
Secondo me, le Muraglie non sono niente di tutto questo.
Grazie ancora, per la consueta chiarezza.
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tholoi
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Inserito il - 29/07/2008 : 14:54:07
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Vorrei aggiungere qualche precisazione, intanto penso che Marcellos faccia riferimento alla grata del pozzo posto sul cortile, il pozzo della torre "D" non presenta nessuna grata. Il pozzo della torre "D" presenta un tamburo, almeno nella parte in alto, di forma quadrata. Inoltre è importante osservare che tra il piano basso di calpestio del pozzo, pavimentato, parte una piccola scala di quattro scalini che porta all'angusto corridoio di raccordo che collega il grande corridoio tra le torri "D" e "C" e dall'altra parte il grande corridoio tra "D" e "B". Sulla seconda foto postata da Marcellos, possono vedersi in alto a sx due dei quattro scalini. La presenza di questa scala e del corridoio di raccordo, porta a pensare che almeno il concetto del progetto di costruzione delle tre torri e relativi corridoi-gallerie può essere considerata coeva. Per concludere i "piccoli" corridoi di raccordo fra i "grandi" corridoi sono tre, e tutti e tre servono per percorrere i corridoi-gallerie senza mai entrare all'interno delle tre torri, con l'eccezione di quello sopra descritto che invece permette con le scale di raggiungere il pozzo. Per una migliore lettura, consiglio di osservare la planimetria presente a pag.12 della guida di Ercole Contu reperibile qui: http://www.sardegnacultura.it/docum...02093835.pdf
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Modificato da - tholoi in data 29/07/2008 15:00:45 |
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tholoi - neroargento.com |
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tholoi
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Inserito il - 31/07/2008 : 15:08:12
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...ho tirato giù l'articolo indicato da Alfonso, in "ispanico"... ...non è che per caso kigula na ha una versione tradotta ?
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tholoi - neroargento.com |
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