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Mirtina
Utente Medio
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Inserito il - 18/09/2008 : 16:09:24
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grazie grazie!!!!!! spero di rendere presto "perfetto" anche il mio, che purtroppo non è antico..
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"avremmo perduto la memoria stessa insieme alla lingua, se il dimenticare fosse in nostro potere così come il tacere" |
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ampuriesu
Utente Attivo
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Inserito il - 24/10/2008 : 16:07:08
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questo orecchino che vedete nella foto ha oltre 150 anni ed è una "pindina" così si chiamano in gallura e fa parte dei gioielli principali del costume di aggius. sono lunghi almeno 10 cm ma a secondo deli pezzi chi li compongono possono arrivare anche a 15cm. E' formato da "la mendula minori" che sarebbe la parte che si attacca al lobo dell'orecchio, la "rosetta manna" che sarebbe quella specie di farfalla se così la possiamo chiamare, la "mendula manna" che sarebbe quella goccia sfaccettata, "la rosetta minori" che in questa versione manca e che sarebbe quel quadrifoglio che si vede al centro di quella sorta di farfalla riportato da solo dopo la goccia e per finire la pallina che sarebbe la parte finale dell'orecchino. mi chiedevo... è un gioiello solo di aggius o della gallura oppure ne esistono simili in qualche altra zona della sardegna? io ne ho visto un'altro paio fuori della gallura e precisamente a Nulvi attaccate alle orecchie del simulacro della Madonna Assunta ma considerato l'oro che porta addosso potrebbe trattarsi di un ex voto donato da qualche gallurese. chi mi sa dare informazioni in merito? babborcu tu che mi sai dire?
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Modificato da - Petru2007 in data 25/10/2008 14:46:50 |
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Alenixedda
Nuovo Utente
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Inserito il - 23/11/2008 : 15:12:54
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| babborcu ha scritto:
amuleti talismani. oggetti che secondo il popolo hanno la prevalenteca pacità(per materiali, , forma, lavorazione, forza conferita dall'esecutore, provenienza di alcune componenti) di cacciare magicamente il male e/o attirare il bene In questi gioielli ( taloratalmente umili da uscire quasi dalla categoria) vi è anche una componente estetica, pratica e di amnifestazione di ricchezza e status..( come nei gioielli precedentemente descritti se ne intuiscono alcune magiche.). ma in maniera meno prevalente...
retaggio di credenze magiche o religiose di epoche passate e presenti e esito insieme della consapevolezza della difficoltà di controllare eventi negativi ( malattie, disgrazie, morte) pensiamo all'impossibilità di trovare ripari medici efficaci a moltissime malattie, anche banali, nel non lontanissimo passato e in una società povera, soggetta a" disgrazie" come la perdita del raccolto ecc.
la maggior parte degli amuleti sardi hanno una componente in argento... metallo lunare, accessibile al popolo e non caricato dell'aspetto negativo che a volte ha l'oro ( sterco del diavolo)... si riteneva, inoltre, che un accessivo luccicchio non scaciasse il male , ma anzi lo attirasse--- le altre componenti sono lepiù disparate: denti di animali, anche fossili, conchiglie, corallo, stoffe, materiali frammentati casualmente, vetro e cristallo, legno, terracotta.. ecc... la lavorazione, a volte rudimentale, compre tutte quelle tecniche gia indicate( laminazione, incisione, fusione, filigrana... ecc
Eè probabile che alcuni amuleti venissero "caricati" dopo l'esecuzione da persone esperte e/o benedetti inchiesa in talune comunità gli amuleti, per mantenere la loro funzione dovevano restare nascosti, per cui li si celava nei vestiti..
vado ora a descrivere alcuni tipi di amuleti talismani:
sabeggia, cocco, pinnadellu, abaneddu... è così definita una sferetta, una perla a botte, a volte anche allunfata trattenuta da un perno passante in argento, e spesso da due semicalotte ( a bottone) laterali, assicurati a due catenelle unite in altro da una maglina circolare... la perla può essere di vetro nero, lignite, legno, ambra, corallo ,granato , paste vitree azzurre o fiorite ( cocco color'e chelu , cocco froriu) grossi grani di incenswo.. ecc la lavorazione va da forme semplici ed essenziali ad elaborate corolle in filigrana con coralli e perline inseriti e a volte campanelli in argento o pemdenti piriformi in corallo o associazione con occhi di santa lucia ( vedi avanti)
tipico amuleto dell'infanzia ( si riteneva che avesse stornato il malocchio dal bimbo se cambiava colore o si rompeva)
ma anche, in talune comunità, usato dalle spose...
il significato magico attribuito alle pietre sferoidali è antichissimo,,, in età romana, medievale, presso gli arabi e in epoca e soprattutto rinascimentaleil lapis niger ( giavazzo, lignite, giaietto ) era ritenuto un efficace rimedio contro le malie..
presto altri amuleti !!!saluti... e chi ha immagini le posti !!! grazie
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In merito all'amuleto su coco, è possibile avere più informazioni? qualcuno può aiutarmi? Ne posto una foto, perchè magari cambia nome a seconda della zona in cui viene prodotto... Ho trovato poche informazioni sul web, se poteste aiutarmi ad averne di più precise ve ne sarei molto grata..
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Tizi
Salottino
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Inserito il - 23/11/2008 : 18:44:19
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ho scoperto adesso questo post e volevo fare i miei complimenti a babborcu per le informazioni e le spiegazioni che ci regali, bellissime anche le immagini dei gioielli sardi, io possiedo solo la fede sarda che mi ha regalato mia mamma.
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Panorama
Villa Sant' Antonio (Or)
..un altro meraviglioso angolo di Sardegna |
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babborcu
Salottino
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Inserito il - 24/11/2008 : 10:25:27
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aleniscedda... credo di aver sintetizzato tutte le informazioni sopra il cocco. per me pinnadellu... quello che mostri, così a pendente è una variazione attuale, solitamente avevano un parno orizzontale che li attraversava con due catenelle alle due estremità unite in alto da un anello..
Ampuriesu... sono gli orecchini galluresi per antonomasia... ne ho visto qualcuno a sedini.. ma.... e con le due sole menduledde.. a torpe' , e a bosa... probabilmente quando il corredo dei gioielli dei costumi era meno fisso erano più diffusi,, poi si sono " tipicizzati in gallura"... il fiocco da cui pendono orecchini o pendenti è di origine colta secentesca " fiocco sevigneè"... la tecnica con cui è eseguito il vostro fiocco si chiama lustrino e caratterzza altri gioielli galluresi, ma anche della baronia e di oliena.. è presente nell'italia meridiaonale.. H! ho vosto cose imparentate in corsica (rare mi dicevano) non è certamente strano pensando ai rapporti fra le due aree ciao
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babborcu
Salottino
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Inserito il - 10/02/2009 : 17:43:30
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un amico mi chiede di parlare dei gioielli dell'abito di gala femminile di Ittiri , meglio di qunto abbia fatto precedentemente.. cerco di accontentarlo:
su estire ruju, l'abito festivo e nuziale delle donne benestanti.. prevedeva, nella fase finale della sua evoluzione ( 1930 ) un complesso di ori fisso:
la camicia era chiusa al collo da due gemelli d'argento dorato. o d'oro " buttones de pettorra" . sono a forma di melagrana, uniti da un anello schiacciato(su juale):, eseguiti in filigrana a giorno disposta a spirali( a ghindalu) e o a spina di pesce ( a ischina de pische ) con accentuati effetti di trasparenza, sulla calotta anteriore sono saldati almeno due giri di piccoli granuli ( ranos) e , al centro un castone cilindrico ( turre ) che include una pietra o granto sempre rossi... più crescono dimensioni e peso ,da 2o a 50 grammi , da 3 a 6 cm. di diametro, maggiormente sono apprezzati.. . in quelli più grandi generalmente sono applicati anche rombi di metallo lucido,,, iscattas o iscarpittas... erano prodotti da orafi del posto, appartenenti alla famiglia morittu, di lontane origini bonorvesi, ma attivi a ittiri almeno dal 1870,,, l'esame delle fotografie antiche prova che le dimensioni dei bottoni siano cresciute notevolmente dai primi del novecento
bottoni simili, in argento, dieci per manica, ornano gli avambracci del corittu,,, due soltanto sono inseriti nelle asole, gli altro 8 pendono, poichè sono inseriti in ganzos a T , la cui barretta è detta ossu de mortu.. la forma è sempre di melagrana, più o meno schiacciata,, le dimensioni variano, come il peso... vengono localmente classificati come " piccoli 2-
4cm di diametro, medi 5-6 cm , e grandi 7-ed anche otto centimetri,, molti di questi pesano circa 1o,50 grammi e l'intiera bottoniera arriva a pesare 3 kgr!!! i più pregiati presentano le citate iscarpittas e alle due estremità due rosette di filigrana saldate (cun sa rosetta), non hanno mai pietre incastonate ma grossi granuli circondati da cordelle attorte di filigrana,,, poche famiglie posseggono bottoniere di filigrana d'oro che al posto del gancio a T presentano catenelle... in queste spesso sul castone cilindrico sono incise le iniziali della proprietaria
anche per questi bottoni ci sono le prove di progressivi arricchimenti,, in moltissime foto dei primi del 1900 i bottoni sono evidentemente più piccoli e non di rado di lamina traforata in due acquereli del Manca di mores degli inizi della seconda metà del 18oo i bottoni sono più piccoli e tutti inseriti nelle asole..
prossimamente dli altri gioielli ittiresi
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babborcu
Salottino
Utente Virtuoso
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Inserito il - 11/02/2009 : 09:47:19
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gli altri gioielli del corredo " fisso " di su esatire ruju erano gli orecchini a goccia , araccadas, in corallo rosso generalmente sfaccettato, montati su un cappuccetto conico d'oro a volte arricchito con cordelle di filigrana ( cun sa fune) e granulazione ( pibirinadu) questi pendenti erano assicurati a cerchi ( lorigas, o orecchini " a mandorla" con cornice d'oro ovale filigranata, corallo sfaccettato o cammeo di corallo (il massimo del lusso) cun sa cara de corallu accerada. Non si dovevano portare troppi anelli.. l'anello tipico, aneddu, era un pesante cerchio d'oro con un castone piatto sul quale erano incise le iniziali del fidanzato ( si riceveva , infatti al fidanzamento).. tutti questi gioielli erano di confezione locale
completavano la dotazione altri gioielli di importazione: un medaglione d'oro da collo , brojolo,da quattro a 10 cm di altezza, in lamina d'oro spesso rosso, con applicazioni saldate a stagno di fiori, ferri di cavallo, quadrifogli, volute sferette, ecc, a volte inciso a bulino,, era fissato ad un vellutino nero o ad una catena spesso a due giri.. una lunga collana d'oro 8 circa 1,50 m. , Cadena, cadena emma, di peso variabile 8 le più ricche pesano anche 2 etti, a forma di funicella, mediante un passante aureo scorrevole, munito di nappine oscillanti, era intrecciata a M sul petto:
per ottenere questa forma, un tempo non canonica ( si appuntava spesso su un lato) che ripete M V , monogramma della vergine, erano necessarie due spoille d'oro, fremmaglios, a losanga o a intreccio di volute e foglie.. un'altra spilla chiudeva al centro la sciarpetta copriseno
completavano l'insieme una, due o più grosse collane di corallo rosso , collanas de corallu a zumbos o piccadu, che la tradizione voleva infilate in fili metallici per ottenere una perfetta forma curva... e una, due o tre altre spille per fissare il velo alla cuffia copricapo
alla fine dell'ottocento il corredo era più sobrio, costituito quasi esclusivamente dai coralli e dai bottoni...
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ampuriesu
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Inserito il - 11/02/2009 : 10:08:13
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babbo.. un'araccadas molto antica ce l'ho io a casa. l'ho trovata in un vecchio tavolo a portafoglio di mia nonna dentro la scatola del cucito. tempo fa mi è caduta e si rotto il corallo che ho riattaccato con un goccio di colla quindi non si vede. la montatura invece è stata sostituita perchè rotto il gancetto.
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babborcu
Salottino
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Inserito il - 11/02/2009 : 11:59:01
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era un gioello anglonese? magari era il singolo di una coppia divisa per eredità.. capitava.. questo tipo di gioiello, comunque, rimanda alla mosa della fine del17oo.. come i cammei di corallo.. e si trova uguale identico in molte aree italiane ( lazio, marche, campania ecc) ed europeee ( provenza, spagna , catalogna.. ecc.. a volte costituiva il principale ornamento delletenute da balia presso le famiglie abbienti italiane... per il suo richiamo al mondo popolare.. cavolini che fortuna che hai!!! io ho individuato uno scomparto segreto in un vecchio mobile,, mi è venuta l'ansia da tesoro ,ma quando lo aperto c'erano dei sigari quasi in briciole !!!
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ampuriesu
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Inserito il - 11/02/2009 : 12:18:21
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babbò...era di mia nonna paterna quell'orecchino quindi anglonese puro (Sedini) anche se provenivano da Sedini ma hanno sempre vissuto a S. Maria Coghinas. In mezzo al filo se proprio lo vuoi sapere ho trovato anche due anelli che presumo non siano ne d'oro ne d'argento ma li tengo per ricordo dei nonni. uno è una fedina normale mentre l'altro è da uomo e ha la parte superiore piatta per l'incisione delle iniziali. sarà un'altro oggetto da farti vedere appena possibile. Ascò...perchè non ti organizzi e un sabato sera o domenica vieni a trovarmi a casa. almeno ho tutto sottomano e non devo traslocare mezzo mondo. che ne pensi? se poi mi avvisi con tempo ti invito anche a pranzo. magari si fa un bel piatto di suppa gadduresa o un bel piatto di pasta cu la mazzafrissa
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Modificato da - ampuriesu in data 11/02/2009 12:18:47 |
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babborcu
Salottino
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Inserito il - 11/02/2009 : 12:39:10
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ohi! ampurie' sto cercando di dimagrire disperatamente!! e quelle leccornie mi piacciono da impazzire... grazie davvero per il generosissimo l'invito.. sei gentile .. appena mi libero di alcuni impegni... ( concordo è meglio non trasportare i propri "Tesori!!" )...
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babborcu
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Inserito il - 11/02/2009 : 13:33:46
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oltre al bestire ruju a ittiri vi era un vestito da mezza festa.. che era la massima gala per le povere,,, su estire nieddu.. questo abito prevedeva "pochi " gioielli .. le araccadas,, i bottoni per la camicia erano di solito più piccoli e d'argento dorato, una sola collana di corallo, al massimo la spilla per chiudere la scirpetta... agli avambracci soltanto uno o due bottoni.... chi non li possedeva arrotolava le mancihe della camicia e del corittu sugli avambracci (a corittu pijadu).. non è inconsueto nelle foto di fine ottocento vedere questa foggia priva di qualsiasi gioiello... le vedove o chi era in lutto portavano al massimo due gemelli d'argento, di modeste dimensioni allo scollo, ma più spesso solo un laccetto nero.. così nell'abito feriale, che poteva comprendere al massimo i gemelli d'oro o d'argento dorato.. gli uomini se di classe sociale abbiente portavano un giubbetto rosso con due p quattro bottoni per manica (come quelli delle donne ) esistono foto antiche in cui è presente anche per il versante maschile tutta la bottoniera, ma di bottoni piccoli, solitamante in lamina ( a marzeddu)
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sostro
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Inserito il - 11/02/2009 : 14:32:58
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Io possiedo qualche gioello antico di Ittiri. Ho gli orecchini, non antichissimi ma riprodoti sul modello antico, ho sei bottoni da manica d'argento ormai brunito, ho i grossi gemelli da camicia d'oro con granata nella torretta e il girocollo in lamina d'oro bellissimo! se gradisci babbò posto il tutto per onorare il tuo Ittiri! p.s. ho anche qualche pezzo antico ittirese!
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ampuriesu
Utente Attivo
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Inserito il - 11/02/2009 : 14:55:36
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babborcu...questo è l'anemmo anzi gli anelli di cui ti parlavo. mi sai dire qualcosa in merito? poi posto l'orecchino di ittiri e altri due anelli .
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Modificato da - ampuriesu in data 11/02/2009 14:56:26 |
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ampuriesu
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Inserito il - 11/02/2009 : 14:58:54
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questo è l'orecchino di cui parlavo. Purtroppo cambiando la parte d'oro ha perso tutta la bellezza ma mamma lo voleva appendere alla catenina e con l'altro gancio sfigurava. l'ha rovinato
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