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euneada
Salottino
Utente Attivo
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Inserito il - 16/04/2008 : 19:05:06
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... piu' tardi.... ora devo andare.....
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ziama
Salottino
Utente Maestro
AmBASCIUatrice in USA
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Inserito il - 16/04/2008 : 21:54:56
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| Tranquillo ha scritto:
In attesa che Turritano posti il proseguimento della poesia in campidanese,
proseguo io con il ricordo della prima notte da emigrato....
Che strano colore il buio della notte, che ti accoglie, diffidente, nel tuo nuovo letto.
Che strano sapore il silenzio della notte, lontano dal tuo mondo vicino al tuo sogno.
Che strana sensazione il freddo della notte, che ti congela il cuore, affannoso di ricordi.
Che strana poesia l'alba dopo la notte, che rende indistinguibili ricordi e sogni.
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Troppo presa dalla mie cose....quasi quasi mancavo pure questa!! Bella Tranqui!!... E soprattutto VERA!
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Santa Mariedda - Senorbi
..un altro meraviglioso angolo di Sardegna
Siamo sardi Siamo spagnoli, africani, fenici, cartaginesi, romani, arabi, pisani, bizantini, piemontesi. Siamo le ginestre d'oro giallo che spiovono sui sentieri rocciosi come grandi lampade accese. Siamo la solitudine selvaggia, il silenzio immenso e profondo, lo splendore del cielo, il bianco fiore del cisto. Siamo il regno ininterrotto del lentisco, delle onde che ruscellano i graniti antichi, della rosa canina, del vento, dell'immensità del mare. Siamo una terra antica di lunghi silenzi, di orizzonti ampi e puri, di piante fosche, di montagne bruciate dal sole e dalla vendetta. Noi siamo sardi. Grazia Deledda. |
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Turritano
Utente Virtuoso
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Inserito il - 16/04/2008 : 22:51:03
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| ziama ha scritto:
Mamma e papa’, Che aspettate il mio arrivo col cuore colmo di gioia, che non vedete l’ora di potermi riabbracciare e fare le coccole, come se fossi improvvisamente tornata bambina, come se gli anni non fossero mai passati. ...
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Ziama, sei sensibile e commovente, lo sapevo, perciò questa esplosione di sentimenti (che è POESIA PURA), non mi sorprende e ti capisco. Torna a casa, Ziama!
Turritano
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Le dominazioni passano ... i Sardi restano! |
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ziama
Salottino
Utente Maestro
AmBASCIUatrice in USA
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Inserito il - 16/04/2008 : 22:53:59
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| Turritano ha scritto:
| ziama ha scritto:
Mamma e papa’, Che aspettate il mio arrivo col cuore colmo di gioia, che non vedete l’ora di potermi riabbracciare e fare le coccole, come se fossi improvvisamente tornata bambina, come se gli anni non fossero mai passati. ...
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Ziama, sei sensibile e commovente, lo sapevo, perciò questa esplosione di sentimenti (che è POESIA PURA), non mi sorprende e ti capisco. Torna a casa, Ziama!
Turritano
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Meno male che non mi hai detto TORNA A CASA LASSIE!!!! (scusa...volevo sdrammatizzare...troppe lacrime oggi!!)
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Santa Mariedda - Senorbi
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asia
Salottino
Utente Senior
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Inserito il - 16/04/2008 : 22:55:21
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| ziama ha scritto:
Beh....avevo le lacrime agli occhi mentre la scrivevo, ho le lacrime agli occhi mentre rispondo a te ora.. Oiiaa su coru....non e' facile e per quanto e' stata comunque una mia scelta, per quanto non mi sia mai pentita.... Non e' facile stare lontano da loro!
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Ed è per questo che ti ammiro ancora di più. Ciò che hai scritto... tutto quello che hai scritto è lirismo puro, anche se si tratta di prosa. Ami l'America, Ziama... e ne sei orgogliosa.
Ma hai la Sardegna nel cuore. I love you, my little sweet woman!
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Modificato da - asia in data 16/04/2008 23:00:05 |
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ziama
Salottino
Utente Maestro
AmBASCIUatrice in USA
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Inserito il - 16/04/2008 : 22:59:22
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Grazie Asia.... sai... nonostante la sofferenza che la lontananza provoca, sentire l'orgoglio nella voce di mio padre che parla di noi....e' gioia pura! Certo, sarebbe comunque orgoglioso anche se fossimo rimasti li..... Ma io ho preso da lui lo spirito d'avventura, il "prendi e vai dove ti porta il cuore", la valigia sempre pronta per l'ennesimo viaggio.... E lui vede in me e vive tramite me, cio' che a causa dei tempi, dei luoghi e della situazione, non ha potuto vivere lui!
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Santa Mariedda - Senorbi
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veronzica
Salottino
Utente Medio
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Inserito il - 16/04/2008 : 23:19:55
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| ziama ha scritto:
Grazie Asia.... sai... nonostante la sofferenza che la lontananza provoca, sentire l'orgoglio nella voce di mio padre che parla di noi....e' gioia pura! Certo, sarebbe comunque orgoglioso anche se fossimo rimasti li..... Ma io ho preso da lui lo spirito d'avventura, il "prendi e vai dove ti porta il cuore", la valigia sempre pronta per l'ennesimo viaggio.... E lui vede in me e vive tramite me, cio' che a causa dei tempi, dei luoghi e della situazione, non ha potuto vivere lui!
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Ziama.. capisco benissimo quel che dici... anche i miei genitori vivono, infondo, una nuova vita, attraverso quella mia e di mio fratello... mi piace...mi fa sentire apprezzata..ma al tempo stesso è una cosa che mi spaventa...perchè sò..che le delusioni...sono al cubo!!!
Veronzica
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Turritano
Utente Virtuoso
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Inserito il - 17/04/2008 : 09:09:46
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| ziama ha scritto:
Grazie Asia.... sai... nonostante la sofferenza che la lontananza provoca, sentire l'orgoglio nella voce di mio padre che parla di noi....e' gioia pura! Certo, sarebbe comunque orgoglioso anche se fossimo rimasti li..... Ma io ho preso da lui lo spirito d'avventura, il "prendi e vai dove ti porta il cuore", la valigia sempre pronta per l'ennesimo viaggio.... |
S'è per quello, non c'è (anzi non c'era) nessuno più zingaro di me, sempre con la mente oltre il mare (l'Italia mi attraeva poco, però) e la valigia sempre pronta, con grande dispiacere di mamma (babbo la prendeva con più filosofia). Fortunatamente ho conosciuto una ragazza (mia moglie) abbastanza presto, ed ho ripreso abitudini "stanziali" (senza rimpianti e senza rimorsi), se no, chi sa dove sarei stato in questo momento, però sempre con la Sardegna (e Sassari) nel cuore! Ciao Turritano
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scizia
Salottino
Utente Medio
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Inserito il - 17/04/2008 : 19:19:43
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[quote]ziama ha scritto:
Mamma e papa’, Che aspettate il mio arrivo col cuore colmo di gioia, che non vedete l’ora di potermi riabbracciare e fare le coccole, come se fossi improvvisamente tornata bambina, come se gli anni non fossero mai passati. Il tempo sembra essersi fermato
ciao ziama quando leggo queste coe il mio cuore inizia a sanguinare perche' sono le stesse cose che provo io ma non riesco ne a scriverle ne a dirle quindi mi tengo tutto dentro................. amo i miei con tutto il cuore
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il mio mare |
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Mirko
Salottino
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Inserito il - 17/04/2008 : 20:19:19
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Preparerò anche io le mie sensazioni.complimenti a tutti
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Turritano
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Inserito il - 19/04/2008 : 21:41:11
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Ripropongo la poesia del poeta campidanese Faustino Onnis, completa di traduzione Questa poesia è composta di sei parti, ma nel testo in mio possesso inspiegabilmente ne manca una (la seconda) sostituita da puntini! “Premio Ozieri 1965” Poesia in Campidanese (2° premio)
CRAS 1 Cras, o fillus, eis a torrai gratzias. Cras; Candu sa terra nostra benedìtta -de ì lambrigas e su sudori nostu de ghì prima de nos ha crettiu, sunfrìu, penàu, prantu po su bellòri arèsti de custu puinu de pedra sanguingia chi sa tentu bivèndu che murvòins me’ i’ medàus spànaus, spedrius n coddus e canàbi de monti, n gutturu’ di arrìu, n cuccurus e mitzas, e abì sa terra fia prus pagu susùnca po podi campài e bivi’n sabètu chi arrennescèssidi su bisu de is antìgus chi ianta postu su fromèntu po sa cotta chi nos oi seus nforrèndu po fillus e nebòdi’ nostus –adài mudàu facci, eis a torrai gratzias.
2 ……………………………..? ……………………………..? ……………………………..?
3 Cras; candu no eus a prangi prus cumenti fadèus oi, i fradi’ nostu’ pru’ bellus spedrìus n tottu su mundu cumènt ‘ cains arròppaus, -pedrullàris andend’ e logu n logu po un pitzicòrru e pain- a indugiai scusròxius poi s atrus; né i sorri nosta’ bonas antèssi prus allènsa murrungiàdas in domu ‘e meris susùncas, né trastullud’ e iogu de genti millindràda e tottu vizius. Ma faiènas che abis e che abis tittu a ua scussùra S’ant’a setzi a is trabaxius de ferru Chi seus approntèndu po issas Po chi traballinti e bivanta, no prus srebidòras, ma meris de issas e tottu n logu nostu, eis a torrai gratzias
4 Cras; candu, tottus, mannos e pittius s’ant’accattàai ca i malis no si sananta cun mangiucys di erba proffettosa ammèsturàda de a farra de corru abrabàu ne a bre o a chistions tontas, ma cum arrimedius chi giunti, eis a torrai gratzias.
5 Cras; candu no prus avèsu a su chi Deus faidi, su sardu nòu cun gana e cun sentìdu ad a fai scendìai sa terra nosta de su chi srepi po bivi, e nci ad èssi abbundanzia e beinstài e tottus ant èssi biatzus senz’e meris, eis a torrai gratzias, e s’eis a benedixi. Is affressadòris insaras no ant’a cantai prus su fami, s’abbosòngiu, sa tritura e su disisperu de sa terra nosta, ne su prantu, ne su prantu po i’ tirria’ grais. Ne is arrevesas istruntzas chi scadrancibanta i baccas.
6 Ma ant’a cantài su spantu arrennèsciu po gana de i’ sardus tostorrudus chi anti crettiu e tentu fidi in sa bundàdi, sa passienzia, sas valentia de is traballàntis e su passàu ad a parri ua notti de cogus sudrus. E ad èssi barillòca e prexu omnia dì Po festas’ bellas n paxis.
Faustino Onnis
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Turritano
Utente Virtuoso
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Inserito il - 19/04/2008 : 21:43:14
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Ecco la traduzione: DOMANI 1 Domani, o figli ci ringrazierete. Domani; quando la nostra terra benedetta dalle lacrime e dal sudore nostro, - dalle lacrime e dal sudore di chi prima di noi ha creduto, sofferto, penato, pianto per la bellezza selvaggia di questa manciata di pietre sanguigne che ci ha tenuto in vita come mufloni, negli ovili sparsi, sperduti in cime e forre di montagna, in gole di fiumi, in colli e sorgenti, e dove la terra era meno avara per poter campare e vivere nell’attesa che si realizzasse il sogno degli antichi che prepararono il lievito per il pane che noi oggi stiamo infornando per i nostri figli e nipoti - avrà mutato aspetto, ci renderete grazie.
2 ……………………………. ……………………………. …………………………….
3 Domani: quando non piangeremo più come stiamo facendo oggi, i nostri fratelli migliori sperduti in tutto il mondo come cani randagi, - vagabondi che vanno di terra in terra per un tozzo di pane - a cogliere tesori per gli altri; né le nostre brave sorelle saranno più ospiti mal tollerate in case di padrone egoiste, né trastulli e il diletto di gente immorale e piena di vizi. Ma laboriose come api, come api a sciami si sederanno ai telai meccanici che stiamo preparando per loro, perché lavorino e vivano non più serve ma padrone di loro stesse nella nostra terra, ci renderete grazie.
4 Domani; quando tutti, grandi e giovani si accorgeranno che i mali non si guariscono con intrusi di erbe miracolose mischiate con corna di pecora, né a preci o con stupidi ragionamenti, ma con rimedi che giovano, ci renderete grazie.
5 Domani; quando non più pago di quel che dona Dio, il sardo nuovo con volontà e coscienza farà partorire alla nostra terra il necessario per vivere, e ci sarà abbondanza e benessere e tutti saranno produttori senza padroni, ci renderete grazie e ci benedirete. I poeti allora non canteranno più la fame, il bisogno, la tristezza e la disperazione della nostra terra, né il pianto per i gravi vendette, né controversie ignobili con sgarrettamento di bestiame.
6 Ma canteranno il miracolo realizzato per volontà dei sardi tenaci che hanno creduto e avuto fede nella bontà, pazienza, valore dei lavoratori e il passato sembrerà una note di stregoni sordi. E ogni giorno sarà impregnato e pieno di gioia per belle feste di pace. ----- Mi scuserete se c’è qualche errore, ma come si sa, io non sono campidanese. Turritano
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euneada
Salottino
Utente Attivo
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Inserito il - 26/04/2008 : 13:42:46
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| Turritano ha scritto:
Ecco la traduzione: DOMANI 1 Domani, o figli ci ringrazierete. Domani; quando la nostra terra benedetta dalle lacrime e dal sudore nostro, - dalle lacrime e dal sudore di chi prima di noi ha creduto, sofferto, penato, pianto per la bellezza selvaggia di questa manciata di pietre sanguigne che ci ha tenuto in vita come mufloni, negli ovili sparsi, sperduti in cime e forre di montagna, in gole di fiumi, in colli e sorgenti, e dove la terra era meno avara per poter campare e vivere nell’attesa che si realizzasse il sogno degli antichi che prepararono il lievito per il pane che noi oggi stiamo infornando per i nostri figli e nipoti - avrà mutato aspetto, ci renderete grazie.
2 ……………………………. ……………………………. …………………………….
3 Domani: quando non piangeremo più come stiamo facendo oggi, i nostri fratelli migliori sperduti in tutto il mondo come cani randagi, - vagabondi che vanno di terra in terra per un tozzo di pane - a cogliere tesori per gli altri; né le nostre brave sorelle saranno più ospiti mal tollerate in case di padrone egoiste, né trastulli e il diletto di gente immorale e piena di vizi. Ma laboriose come api, come api a sciami si sederanno ai telai meccanici che stiamo preparando per loro, perché lavorino e vivano non più serve ma padrone di loro stesse nella nostra terra, ci renderete grazie.
4 Domani; quando tutti, grandi e giovani si accorgeranno che i mali non si guariscono con intrusi di erbe miracolose mischiate con corna di pecora, né a preci o con stupidi ragionamenti, ma con rimedi che giovano, ci renderete grazie.
5 Domani; quando non più pago di quel che dona Dio, il sardo nuovo con volontà e coscienza farà partorire alla nostra terra il necessario per vivere, e ci sarà abbondanza e benessere e tutti saranno produttori senza padroni, ci renderete grazie e ci benedirete. I poeti allora non canteranno più la fame, il bisogno, la tristezza e la disperazione della nostra terra, né il pianto per i gravi vendette, né controversie ignobili con sgarrettamento di bestiame.
6 Ma canteranno il miracolo realizzato per volontà dei sardi tenaci che hanno creduto e avuto fede nella bontà, pazienza, valore dei lavoratori e il passato sembrerà una note di stregoni sordi. E ogni giorno sarà impregnato e pieno di gioia per belle feste di pace. ----- Mi scuserete se c’è qualche errore, ma come si sa, io non sono campidanese. Turritano
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.... mi stava sfuggendo..... Turritano , è meravigliosa...un racconto di sofferenza .... ma piena di speranza. Grazie, un abbraccio Euneada
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callas
Salottino
Utente Senior
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Inserito il - 18/02/2009 : 18:43:37
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L'odore della tua terra
Il cuore più pesante della valigia stessa. Gli occhi persi nella nuova realtà e ancora l'odore della tua terra addosso. Aspetti forse una mano amica forse il tuo domani e guardi ancora il tuo ieri... e vorresti fuggire ma il biglietto di sola andata è una catena di ferro che ti toglie il respiro... e l'urlo ti muore in gola. La guardi la terra che ami come tua madre come tua sorella come tua figlia come tua amante, tra le lacrime giuri che tornerai chissà... forse resterà un sogno il sogno che ti farà vivere la speranza di non essere dimenticato di non dimenticare. E l'odore della tua terra puntuale ti riempirà il cuore di lacrime.
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Golfo di Marinella
Porto Rotondo
..un altro meraviglioso angolo di Sardegna |
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Pia
Salottino
Utente Mentor
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Inserito il - 18/02/2009 : 18:55:42
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Bella Callas questa poesia. Mi chiedevo se potesse essere ancora attuale. Mi rispondo di sì. E non vedo visi solo di sardi, di siciliani, di calabresi. Visi che si riflettono nei loro figli seduti davanti a me nelle aule scolastiche. Vedo anche rumeni, marocchini, russi, iraniani, egiziani, nigeriani, e l'elenco può continuare in una miriade di visi slavi, magrebini, africani,....che incontro tutte le mattine sul tram, che incontro tutti i giorni nelle aule scolastiche, per strada, al mercato. Sì, la tua poesia è sempre attuale.
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Pedra Longa
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