Forum Sardegna - Gente che disprezza la sardegna...

ziama ha scritto:

cedro del Libano ha scritto:

Scusami...ma cio' che dici non ha nessun senso per me...
Prima cerchi di scusarlo a causa della sua giovane eta' ed ora tiri in ballo lotte operaie di 40 anni fa?

Avevo immaginato che avresti dato una rispsta cosi'..

Cio' indica che di emigrazione e delle conseguenze psicologiche e comportamentali che
porta in un animo umano non sai molto.

Per te emigrare è solo andare a vivere in un luogo diverso ed essere incapaci se non si riesce a trovare
quello che si cerca ed egoisti ed irriconoscenti se si osa criticare il paese ospitante.

Lui non sta pagando le colpe dei padri ,ma é un emigrato di 2 generazione,che ha tutti i problemi di un emograto che viene accolto dalla terra osiptante con tutti i pregiudizi
ed atteggiamenti riservati a tutti quelli che non sono del luogo e che vengono chiamati stranieri.

Sbagliato....
Anche perche per me la parola "emigrare" non esiste...Ne abbiamo parlato in lungo e in largo...
Un "immigrato" e' che non si sente a casa e continua a rimpiangere tutto quanto della sua terra d'origine.
Ovviamente io parlo delle mie esperienze personali ma non mi e' mai successo che in un luogo diverso da quello in cui sono nata sono stata trattata da "emigrante".
Ho saputo integrarmi in qualsiasi contesto perche' quella e' l'unica maniera per vivere bene. Quando e se non mi sono trovata bene, per qualsiasi ragione, ho preso il coraggio in mano e ho apportato dei cambiamenti.
Io non mi permetto di giudicare nessuno "incapace".
Ribadisco il mio concetto che se non stai bene nel luogo in cui ti trovi...beh....fai i bagagli e vai!!!
So benissimo che non e' semplice e non e' facile...Io stessa ho lasciato un lavoro, una casa, la mia terra perche' volevo qualcosa di diverso che non riuscivo a trovare in Sardegna.
E sapevo che avrei dovuto affrontare dei sacrifici, avrei dovuto ricominciare tutto dall'inizio.
Facile?? Neanche per idea, se tieni conto del fatto che ero in una terra straniera, non conoscevo la lingua e non conoscevo NESSUNO!
Niente amici nella terra in cui andavo (Ema, tu saresti invece avvantaggiato visto che hai tanti amici e parenti in Sardegna!!), niente di niente.
Ho fatto il lavori piu disparati...che nulla avevano a che fare con le mie esperienze lavorative.
Mi sono adattata, ho imparato cose nuove, ho fatto in modo che qualsiasi esperienza arricchisse il mio bagaglio culturale e lavorativo.

Prima di partire, avevo davanti due prospettive:

1) continuare a lamentarmi, essere insofferente a tutto cio' che mi circondava e vivere male ed infelice
2) rischiare il tutto e per tutto cercando di dare una svolta alla mia vita.

La prima sarebbe stata la via piu facile.
Lamentarsi non costa nulla.
Ho scelto la seconda, perche' di vita ne ho una sola e il mio tempo e' troppo prezioso per buttarlo via.