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asia
Salottino
Utente Senior
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Inserito il - 24/01/2008 : 12:20:13
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Per capire meglio certe dinamiche, sarebbe utile vedere il documentario "biutiful cauntri": la violenza sotterranea ed invisibile delle ecomafie raccontata come in un reportage di guerra.
Voci ed immagini da una terra violata, consumata dall'alleanza fra un nord "operoso" e senza scrupoli e le nuove forme della criminalità organizzata, raccontata con immagini inedite del traffico illecito dei rifiuti e -per la prima volta sullo schermo- intercettazione telefoniche che svelano l'arroganza, la violenza ed il cinismo degli ecocriminali.
Ecco uno stralcio agghiacciante... che ci aiuta a capire quale Campania stiamo aiutando.
http://it.youtube.com/watch?v=TkPQ31d6U7k
C'è sempre un angolo di silenzio nelle più sincere confessioni delle donne
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Modificato da - asia in data 24/01/2008 12:22:03 |
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n/a
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Inserito il - 24/01/2008 : 12:30:03
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Il silenzio degli innocenti!!
E con quella bella leggina nuova Pecoraro Scanio .... Io gli farei mangiare i pesci in salamoia nei Fanghi tossici...giusto per testare per primo
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asia
Salottino
Utente Senior
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Inserito il - 24/01/2008 : 12:36:57
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| Valeria3 ha scritto:
Il silenzio degli innocenti!!
E con quella bella leggina nuova Pecoraro Scanio .... Io gli farei mangiare i pesci in salamoia nei Fanghi tossici...giusto per testare per primo
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Pecunia non olet.
C'è sempre un angolo di silenzio nelle più sincere confessioni delle donne
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Turritano
Utente Virtuoso
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Inserito il - 24/01/2008 : 22:07:11
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SARDEGNA, MONDEZZAIO D'ITALIA! ecco perchè i campani non vogliono aprire nuove discariche né ampliare le vecchie in casa loro: sanno benissimo che a due passi (si fa per dire) c'è la Sardegna, IL MONDEZZAIO D'ITALIA! Grazie Soro!
Tzi bidimmu alla Torrese!
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John tutor
Salottino
Utente Senior
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Inserito il - 24/01/2008 : 22:52:56
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Ma è sospesa la petizione? e si, oggi non è giornata!!!
NDA
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asia
Salottino
Utente Senior
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Inserito il - 25/01/2008 : 01:43:05
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Esiste, come è facile intuire, una correlazione tra emergenza rifiuti e aumento di patologie tumorali e malformazioni. Il direttore dell'Istituto Nazionale dei tumori di Napoli sostiene che la mortalità, nelle zone critiche (Nola, Acerra e Marigliano), è aumentata del 10%. Si registra un'impennata dei tumori al polmone, al pancreas, alla vescica e al fegato. Le malformazioni infantili al SNC (sistema nervoso centrale) sono cresciute dell'83% e quelle al palato del 98%.
Però un docente di oncologia medica dell'università di Napoli sostiene che fa più danno incenerire i sacchetti prodotti da tre famiglie che 200 tonnellate di immondizia bruciata in un termovalorizzatore costruito a norma. Il problema è che i due termovalorizzatori sardi, soprattutto quello di Tossilo, appartengono -ciliegina sul pattume- alla famiglia degli inceneritori. Con tutte le conseguenze del caso.
C'è sempre un angolo di silenzio nelle più sincere confessioni delle donne
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Modificato da - asia in data 25/01/2008 01:43:53 |
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n/a
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Inserito il - 25/01/2008 : 10:23:01
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http://www.peacelink.it/ecologia/a/24713.html Ecco come dal Messico la stampa straniera interpreta le vicende campane Napoli, dove l'immondizia é oro Proponiamo la traduzione di un lucido articolo pubblicato il 7 gennaio su LaJornada in merito alla questione rifiuti campana 11 gennaio 2008 - Matteo Dean (traduzione dell’articolo pubblicato su La Jornada) Fonte: http://www.jornada.unam.mx Da oltre una settimana, le strade di Napoli sono piene di rifiuti. Ad ogni angolo, in ogni spazio anche del centro storico della cittá, i rifiuti riempono marciapiedi, sbarrano il passo alla passeggita domenicale, bloccano le strade, impediscono l'entrata agli uffici, alle case ed alle scuole. E fin qui nessuna novitá. Quella che é stata l'emergenza dieci anni fa e che il governó pensó bene di risolvere inviando, nel 1994, un commissario speciale del governo centrale perché risolvesse il problema, oggi é diventata la normalitá di una vita contaminata dai rifiuti presenti ovunque e dal fumo generato dagli incendi criminali che cercano di comporre il problema. Peró oggi la gente é stanca. E protesta.
Cercare spiegazioni e responsabilitá é compito difficile. E non perché non vi siano, piuttosto perché son troppe e molto radicalizzate. Grosso modo possiamo indicare tre aree di responsabilitá diretta in tutto questo disastro che oggi preoccupa il governo piú per l'immagine che offre la cittá in vista del Foro Universale delle Culture (che sará ospitato quest'anno proprio dalla cittá partenopea con un investimento pubblico/privato da capogiro), che per i risultati di tale situazione (secondo dati OMS, il tasso di tumori in Campania é un 12% piú elevato che nel resto del paese).
"La munnezza è oro", diceva il collaboratore di giustizia, l'ex camorrista Nunzio Perrella, agli inizi degli anni '90. Lo diceva 20 anni fa e nessun fece niente. E' qui il primo responsabile: la mafia, che da queste parti si chiama Camorra.'O Sistema', come anche la si chiama, guadagna con il business dei rifiuti circa un miliardo di euro l'anno, tra fondi statali ed europei che riesce ad intercettare e il servizio di smaltimento dei rifiuti che offre. Un affare completo che serve un po' a tutti. Un esempio su tutti: se lo smaltimento dei rifiuti tossici - i piú pericolosi - costa tra i 20 e i 60 centesimi al chilo, la Camorra é capace di offrire il medesimo servizio a soli 10 centesimi. Come? Interrando.
La Campania oggi é la piú grande discarica europea e conserva sottoterra una quantitá tale di rifiuti che tirarla fuori dagli improvvisati depositi permetterebbe di formare una montagna alta 14 km su una base di tre ettari. Rifiuti, la cui maggior parte sono generati dalla produzione industriale del nord Italia e dei paesi europei.
Abbiamo qui il secondo grande responsabile di questa situazione: l'industria e, in generale, un sistema produttivo incapace di generare beni senza contaminare (si calcola che l'81% dei rifiuti europei sono di origine industriale). Il silenzio degli industriali italiani in questi giorni attribuisce una precisa responsabilitá a coloro che per decenni hanno accettato forme piú snelle di risolvere i problemi dei rifiuti...e oggi si girano dall'altra parte (magari cercando altri luoghi dove interrare rifiuti). Il tutto con l'assenza di coloro che governano la regione ed il paese.
Ed ecco il terzo colpevole: la politica. Parlavamo di assenza, ma forse è corretto dire colpa. Perché il silenzio e il beneplacito della classe politica locale e nazionale puzzano piú che l'olezzo che oggi aleggia su Napoli. Due amministrazioni locali di centrosinistra non sono state capaci di affrontare il problema, nonostante gli enormi investimenti realizzati dal Governo italiano e dall'Unione Europea. La presenza di un commissario straordinario non ha potuto risolvere il problema. Corruzione e collusione sono i due termini che oggi si associano ai politici di mezzo paese che hanno provato, secondo loro, a risolvere la questione.
Oggi la crisi esplode ancora. Di nuovo la rabbia di centinaia di migliaia di cittadini esplode nelle strade di Napoli. Il rimedio trovato dall'attuale governo - aprire nuovamente la vecchia discarica di Pianura, nella periferia della cittá - non piace alla popolazione. La gente vuole soluzioni integrali, non paliativi. E mentre organizza le proteste, blocca le strade, impedisce il lavoro nei pubblici uffici, sequestra autobus, si scaglia contro il governo, costruisce reti di mutuo soccorso che si impegnano nella raccolta differenziata e nel riciclaggio, Romano Prodi, primo ministro italiano, chiama alla calma e promette una "soluzione definitiva". Quale? Aprire altre discariche ed impulsare inceneritori di ultima generazione. E se la popolazione non vuole la discarica di Pianura, come sta dimostrando in questi giorni con i blocchi, il governo manda la polizia e non scarta la possibilitá di inviare l'esercito (richiesto a gran voce dalla destra). Come giá dimostrato troppe volte, anche qui il governo non ascolta l'opinione pubblica e manda specialisti foranei protetti dalle truppe.
La gente intanto resiste e si organizza. Perché qui non si tratta di interrare altri rifiuti, piuttosto di interrogare una societá e un modello di produzione e di consumo che si reggono sullo slogan "usa e getta", che forse appartiene ad altri tempi, quelli della societá di consumo. Oggi la societá é cambiata e la gente di Napoli, che da sempre ha potuto trovare lavoro e reddito quasi solo nelle file della Camorra, sa che oggi viviamo nella societá della precarietá e da questa si esce solo organizzandosi per conto proprio.
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Modificato da - n/a in data 25/01/2008 10:25:16 |
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annika
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Inserito il - 25/01/2008 : 10:28:44
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| john tutor ha scritto:
Ma è sospesa la petizione? e si, oggi non è giornata!!!
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John...tranquillo e' attivissima......forse era solo un attimo di black-out.
ho controllato ora e' ok.....
Attuali 1847 firme....
SdM
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Modificato da - annika in data 25/01/2008 10:29:57 |
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Baballotto
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Inserito il - 26/01/2008 : 21:42:56
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Ho visto su striscia che in campania è stato attivato un numero verde 800 911 111 dove i campani possono chiamare per richiedere i danni per l'inquinamento dei rifiuti. Visto che invece questi rifiuti sono stati mandati ad inquinare in Sardegna allora i danneggiati sono anche i Sardi, io chiamerei quel numero e pretenderei il risarcimanto, ma se proprio devo dirla, non si potrebbe organizzare un comitato e come quello del numero sucitato anche in Sardegna e chiedere veramente i danni per la parte di inquinamento prodotta da quei rifiuti??? Mi sembra una cosa molto democratica che metterebbe daccordo quelli Contrari ai rifiuti con quelli a favore della solidarietà verso i fratelli campani.... i primi chiamano, fanno richiesta e se va bene si prendono i soldi di risarcimento, gli altri non occorre che chiamino e non succederà niente idea assurda?? però intanto i campani l'hanno messa i atto
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Albertina
Salottino
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Inserito il - 26/01/2008 : 21:48:45
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| baballotto ha scritto:
Ho visto su striscia che in campania è stato attivato un numero verde 800 911 111 dove i campani possono chiamare per richiedere i danni per l'inquinamento dei rifiuti. Visto che invece questi rifiuti sono stati mandati ad inquinare in Sardegna allora i danneggiati sono anche i Sardi, io chiamerei quel numero e pretenderei il risarcimanto, ma se proprio devo dirla, non si potrebbe organizzare un comitato e come quello del numero sucitato anche in Sardegna e chiedere veramente i danni per la parte di inquinamento prodotta da quei rifiuti??? Mi sembra una cosa molto democratica che metterebbe daccordo quelli Contrari ai rifiuti con quelli a favore della solidarietà verso i fratelli campani.... i primi chiamano, fanno richiesta e se va bene si prendono i soldi di risarcimento, gli altri non occorre che chiamino e non succederà niente idea assurda?? però intanto i campani l'hanno messa i atto
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Beh, si. Perché non vengano usati due pesi e due misure. Che non accada che, oltre a esserci presi i rifiuti, dobbiamo anche pagare per risarcire i danni subiti dai fratelli campani. In sardo diciamo " A pitzus de is corrus cincu soddus" Dopo che ci hanno fatto la beffa, ci fanno mettere pure di tasca!
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annika
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Inserito il - 28/01/2008 : 14:58:19
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A proposito di "spese extra".........
vi racconto un po' di gossip.....legato comunque all'argomento principale della discussione......
In pratica..(in una nota pasticceria....che per ovvi motivi non menzionero' e neppure il luogo..) Ogni Domenica incontro il nostro Caro Governatore......umanamente persona affabile,gentile,disponibile con tutti,anche sorridente !!!....... La domenica appena trascorsa...e' arrivato puntuale....pero' c'e' una novita'.....e' arrivato accompagnato da due Body-Guard.. (????) cosa significhera' ? e chi paghera' codesti ?........ C'entrera' col fatto dei "rifiuti dalla Campania" ?
Mah !!!!!!
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"I confini ? esistono eccome !!! " Nei miei viaggi ne' ho incontrati molti..e stanno tutti nella mente degli uomini. (Lizard) |
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Kerku
Nuovo Utente
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Inserito il - 28/01/2008 : 15:52:24
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Salve a tutti, son nuovo di questo forum, ho cercato di leggerne le parti più salienti ed interessanti ed è facile capire che il pensiero generale e più diffuso è quello di gente che si sente assoggettata ad uno Stato che si ricorda della Sardegna per le scorie di qualche anno fà e per i rifiuti dalla Campania di oggi (oltre che per la costa smeralda). In parte tale discorso è vero, la storia ci insegna, già dai savoia, quando sfruttando l'ignoranza ed aimè le divisioni interne fra Sardi stessi, fecero scempio delle foreste dell'isola per farne traversine di quella che fu la linea ferroviaria dello Stato, ferrovie che la Sardegna non ha mai visto (quantomeno degne di tale nome) e così via. Oggi ci ritroviamo davanti ad un'emergenza (che tale non è), che rischia non solo di danneggiare Napoli (come se c'è ne fosse bisogno, visto tutti i problemi che ha), ma sopratutto di danneggiare l'Italia e tutto ciò che ne consegue. A me pare proprio che il problema non sia solo politico-camorristico, ma anche sociale, ci sono luoghi dove lo Stato non esiste, se non per chiedere, dove le più normali regole di uno Stato democratico vengono sistematicamente ignorate, non può essere che la così detta emergenza rifiuti ( se così si può chiamare qualcosa che dura da 14 anni), sia solo frutto di una cattiva gestione, ma io mi chiedo solo oggi i campani si sono accorti di quello che stava succedendo e perchè non si riesce a fare una politica seria per la raccolta differenziata, perchè i campani dopo 14 anni di commissariamento e soldi statali buttati all'aria (soldi di tutti non solo dei campani), hanno fatto rimostranze energiche e per quale motivo non vogliono che si riaprano nuove discariche nel loro territorio come a dire le discariche si ma non a casa mia (troppo comodo), si vuole di nuovo scaricare su altri territori o continuare a pagare la Germania per smaltire i rifiuti della Campania?!?! Capisco l'emergenza, ma qui mi sembra una presa per i fondelli. E' anche vero del resto che molte industrie del nord e non hanno scaricato i rifiuti (con il beneplacito della camorra) lungo le discariche della Campania (Pianura su tutte) e che in Campania è pieno di gente onesta che nulla ha a che fare con questi magheggi, ma stiamo attenti non dobbiamo fare in modo che questa diventi una scusa per evitare di risolvere i problemi con i soliti progetti tampone all'italiana maniera, anche la Campania dovrà al più presto dotarsi di un sistema di raccolta differenziata che gli consenta di ridurre la loro dipendenza dalle discariche ed all'Italia di risparmiare i soldi per portare li rifiuti all'estero. La Sardegna da canto suo ha fatto la sua parte, si può non essere dello stesso parere del governatore Soru ( in fondo lui ha sbagliato nel metodo, come spesso fà), ma lo spettacolo a cui tutta Italia e non ha assistito la sera degli scontri davanti alla chiesa di Bonaria sono veramente vergognosi, si vedeva lontano un miglio che era tutto organizzato e quei signori erano solo teppisti (pagati o no si vedrà), essere di destra non significa per forza portare una bandiera nera e tirare molotov alla casa di Soru. Attenti cari Sardi, su questa e altre faccende si stà facendo un bel pò di confusione e qualcuno vuole sguazzarci dentro.
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sarrabus72
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pisittu
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Inserito il - 28/01/2008 : 20:41:03
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avete visto ,in campania stanno continuando a bloccare l'apertura di nuove discariche,hanno paura dei pericoli per la salute,de gennaro è diperato! Lancio un'appello ai sardi,prendiamoci più rifiuti,dobbiamo salvaguardare la salute dei campani,tanto dalla ciminiera del casic esce chanel n°5,e con le ceneri della combustione ci possiamo concimare i pomodori e le rose!
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http://www.teleindipendentzia.net/ Nelle strategie economiche italiane ,la Sardegna per la sua posizione geografica ha un ruolo infimo, il fatto che la Sardegna si sviluppi ha ben poche ricadute vantaggiose per l' Italia perciò è ovvio che puntino ad altro. E pensa che io nemmeno gliene faccio una colpa: è nel loro sacrosanto interesse massimizzare gli sforzi altrove.
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annika
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Inserito il - 28/01/2008 : 20:48:50
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| pisittu ha scritto:
avete visto ,in campania stanno continuando a bloccare l'apertura di nuove discariche,hanno paura dei pericoli per la salute,de gennaro è diperato! Lancio un'appello ai sardi,prendiamoci più rifiuti,dobbiamo salvaguardare la salute dei campani,tanto dalla ciminiera del casic esce chanel n°5,e con le ceneri della combustione ci possiamo concimare i pomodori e le rose!
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Almeno lì...la Polizia non "carica"........ e comunque i "Campani" fanno fronte comune.....diversamente dai Sardi.......
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