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Pier Paolo Saba
Salottino
Utente Attivo
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Inserito il - 01/12/2007 : 11:06:53
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Inserito il - 29/11/2007 : 18:14:15 da Agresti in rif. a Rosmery. -------------------------------------------------------------------------------- rosmary, tante volte abbiamo visto quell'attrezzo..
in diverse discussioni, quindi temo che dovremmo continuare dove abbiamo iniziato
Nonostante mi fossi riproposto di non pubblicare altre Leggende.. in attesa della conferma dell'Editore... Il tema così stimolante mi induce a proporre la mia versione su : S'ACCABADORA. Augurandomi che vi piaccia... A tutti, buona lettura!!
Leggende di Sardegna di P.Paolo Saba
S'ACCABADORA
Lo scalpiccio dei passi risuonava sul selciato di un viottolo del paese, netto e distinto, nonostante le folate di vento gelido che lo spazzava mentre facevano fremere le chiome degli alberi sia all'interno dei cortili, ma soprattutto sulle strade dove qualche pozzanghera persisteva quantunque la pioggia fosse cessata da un pezzo. Era una notte d'autunno inoltrato ed oramai alle porte dell'inverno, per cui, data l'ora tarda, solo qualche cammino rilasciava un sottile filo di fumo come segnale che si stava spegnendo.... la gente già dormiva e non si vedeva più una luce che trasparisse dagli scurini, oramai chiusi.
Normalmente alla fine d'autunno, quando il sole tramontando presto lascia spazio all'oscurità che avanza inesorabile, quando la gente è rientrata finalmente a casa, dopo una cena frugale si accosta al caminetto e si sofferma per raccontare qualche storia tra le mille diverse che normalmente si rievocavano prima di mandare a letto i bambini ai quali rintuzzavano le coperte e li lasciavano a giocare con la fantasia prima che prendessero sonno. I genitori, a questo punto, sprangavano porte e finestre e andavano anch'essi a dormire. Era consuetudine, ma non tutti la rispettavano, alcuni come in quella notte poco piacevole, era ancora sveglio e tendeva l'orecchio per sentire i passi che sembrava s'avvicinassero.
Da un lato all'altro del paese che era abbarbicato e si inerpicava sul costone della montagna, periodicamente, si sentivano questi passi che, soprattutto la notte, facevano accapponare la pelle... erano passi, leggeri ma veloci, passi di donna, che la gente aveva imparato a riconoscere... erano i suoi, quelli de...s'Accabadora, la donna che si aggirava furtiva anche quella notte.
Era stata chiamata per compiere un dovere e, lei, non mancava mai agli appuntamenti.
Intanto, giunta in prossimità della casa, l'unica illuminata in quella stretta viuzza, si rassettò la gonna e con lo scialle nero che le copriva la testa ed il volto, lasciando intravvedere solamente gli occhi nerissimi, sistemato il fagotto che portava con se, bussa alla porticina alcuni colpi convenuti e subito la porta si apre come per incanto. La casa e piena di gente tutta seduta intorno alla sala d'ingresso dove troneggia un grande tavolo, alla sua vista i presenti si segnano con la croce la fronte, le spalle ed il peto con timore reverenziale, mentre lei con passo veloce si dirigge verso la stanza da letto sul quale é disteso un uomo, il padrone di casa, malato oramai da tempo colpito da: Su Mali Mandiadori. La moglie di costui esce dalla stanza e, lei, s'accabbadora chiusa la porta a chiave si avvicina al sofferente, poggia sul letto il suo pesante fardello ed apertolo ne tira suori un pesante martellacio di legno ricavato da una grossa radice di olivo selvatico. Prende il cuscino e lo piggia fortemente sulla facia del malato sperando che muoia subito per soffocamento, ma visto che offre resistenza, con una forza inaspettata lo rivolta faccia a terra e, presa Sa Mazzocca (sorta di mazuolo in legno) gli assesta un paio di colpi sulla nuca facendolo stramazzare. L'uomo é oramai esanime, morto. Rimesso a posto lo strumento di morte, legatasi il fardello a tracolla, dopo esersi rimessa in ordine ed assicìuratasi che sia complettamente irriconoscinbile, aperta la porta, esce velocemente come era entrata, mentre, sulla soglia di casa viene raggiunta dalla padrona di casa che le porge un fazzoletto contenenete la cifra che avrebbe pagato questo “speciale” servizio.
Certo è un sistema detestabile, barbaro. Un modo, questo, accettato e velatamente richiesto dalle famiglie che dovevano sostenere un malato in fase terminale, deve Su Mali Mandiadori è chiaramente un Cancro, quel male che divora lentissimamente, in taluni casi, e per il quale a tutt'oggi non esiste una cura sicura. Il terribile male che porta tanta sofferenza in chi ne è colpito, e nella famiglia che deve assistre il proprio congiunto senza poter lenire le sue pene.
Nell'ultimo periodo abbiamo seguito diversi casi che hanno discusso di Eutanasia e di malati terminali... ed ancora si discutte sull'applicazione legale di questa pratica.... Si può togliere la vita ad un altro essere umano? Certamente NO!, questo è assassinio, ed è punito dalla legge oltre che dalla morale civile.... Ma, non è altretanto incivile e sadicamente barbaro lasciare su un letto di sofferenze indicibili certi pazienti? Questo non giustifica certo la figura dell'Accabadora che aggiva in modo altretanto barbaro e cruento.... ma, certamente invita alla riflessione circa le condizioni psicofisiche sia dello stesso paziente, sia della famiglia che lo vede spegniersi tra dolori allucinanti senza poter intervenire fattivamente.. Questa è la morale....Dalla preistoria ad oggi... storie di ordinaria inciviltà
Che la figura dell'Accabadora sia antichissima, è testimoniato da una vasta letteratura e riferita ulteriormente dalle Leggende popolari che si sono tramandate nei secoli. L'ultimo caso che si sia registrato in sardegna non è lontanissimo, si è registrato infatti, circa mezzo secolo fa, e di questo fatto ne conservo ancora la memoria... tra l'altro era stato pubblicato, ovviamente, persino dai giornali.
Pier Paolo Saba
Olbia 16 Novembre 2007
SHRD.
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rosmery
Utente Attivo
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Inserito il - 01/12/2007 : 12:20:25
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Un racconto veramente allucinante,più gelante di qualsiasi film giallo di nostri tempi.Ci sono due cose che mi sconvolgono di più in questa storia. Il primo e che in Sardegna,era affermata come una cosa normale questo rito di eutanasia.! il secondo è che ha effettuarlo era un donna........ Le donne avevano un certo potere ....maschile più degli uomini.Erano più sadiche degli uomini.....Tutto mi ricollega mentalmente,ad Eleonora d'Arborea.Comandava,aveva imposto nella carta de logu delle leggi molto dure e a volte sadiche.....sopratutto contro gli uomini.Forse la Sardegna a quei tempi era uno dei pochi paesi dove la donna era rispettata e che aveva anche comando. Mi sà che a quei tempi in fin fine comandavano più le donne degli uomini.Le donne avevano il potere!Non mi riconosco in questa veste,ma di una cosa son sicura,la vera donna Sarda,è così se guardiamo bene le cose.Laboriosa più dell'uomo,a volte coraggiosa,più dell'uomo,affronta di più le situazioni brutte......prende in mano le redini insomma.......... E comunque io non sò proprio se scegliere di dire che era una pratica giusta o meno........l'eutanasia penso che sia il dubbio più grande che ognuno di noi ha.......praticarla o meno se la persona che ami che sta soffrendo in atroci dolori ti chiede di effettuarla?????
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Maria Giovanna
Salottino
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Inserito il - 01/12/2007 : 15:00:58
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Sicuramente i modi de S'accabbadora rispecchiano una reltà arcaica, dura ma le motivazioni sono pratiche così come richiedeva la vita di allora.Non era facile mantenere un malato soprattutto economicamente nè per i familiari vederlo soffrire senza poter far niente per alleviare tali sofferenze.Il racconto riporta un fatto che sembra disumano ma l'atteggiamento della moglie del malato è forse meno egoista di tanti parenti che oggi pensando al propio dolore per la perdita di un caro senza soffermarsi a pensare allo stato del malato.Chi accetterebbe di arrivare lentamente,indignitosamente e dolorosamente alla morte? Forse l'eutanasia è meno disumana della malattia.
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Ammutadori
Salottino
Utente Senior
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Pier Paolo Saba
Salottino
Utente Attivo
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Inserito il - 03/12/2007 : 17:21:59
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| rosmery ha scritto:
Un racconto veramente allucinante,più gelante di qualsiasi film giallo di nostri tempi.Ci sono due cose che mi sconvolgono di più in questa storia. Il primo e che in Sardegna,era affermata come una cosa normale questo rito di eutanasia.! il secondo è che ha effettuarlo era un donna........ Le donne avevano un certo potere ....
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| Inserito il - 01/12/2007,da: Maria Giovanna....Sicuramente i modi de S'accabbadora rispecchiano una reltà arcaica, dura ma le motivazioni sono pratiche così come richiedeva la vita di allora.Non era facile mantenere un malato soprattutto economicamente nè per i familiari vederlo soffrire senza poter far niente per alleviare tali sofferenze.Il racconto riporta un fatto che sembra disumano ma l'atteggiamento della moglie del malato è forse meno egoista di tanti parenti che oggi pensando al propio dolore per la perdita di un caro senza soffermarsi a pensare allo stato del malato.Chi accetterebbe di arrivare lentamente,indignitosamente e dolorosamente alla morte? Forse l'eutanasia è meno disumana della malattia. |
| Inserito il - Oggi : 09:48:24 da: Ammutadori..... Bel racconto.... sono daccordo con ciò che scrive Maria Giovanna
Saludi e Trigu. |
**Innanzi tutto grazie per la partecipazione. Rendere una storia "un Triller", è pienna soddisfazione.... Ricreare e descrivere l'ambiente, dove tali scene si sono ripetute inalterate per centinaia d'anni è doveroso. In questo modo la memoria storica stabilizza le proprie radici, rendendola inestirpabile... indelebile.
Allora, quando le donne, "di potere indiscusso, e... forti nell'animo e nel carattere" erano le uniche che seguivano e portavano avanti questo macabro rituale, nessuno si opponeva, anzi... Is Accabadoras eranano ben accette ed "attese" dalla famiglia che viveva un dramma così inusitato, la dove: SU MALI MANDIADORI, spesso trascinava il malatto-paziente(?) per mesi o per lunghi anni, senza che niente di niente potesse lenire le attrocci sofferenze che era costretto a sopportare... Si!, era una cosa "Normale", allora. L'Eutanasia, il metodo che, tagliando il cordone ombelicale accorciava drasticamente il tempo-spazio --- Vita-Morte... era aspettato ed invocato come liberazione dalla sofferenza.. Allora, quando solo l'intervento de S'Accabadora, permetteva la continuita e soprattutto la ripresa di una vita normale..... Essa... era la, ...presente!**
SHRD.
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Ammutadori
Salottino
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Inserito il - 03/12/2007 : 18:10:32
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Credo che cmq aldilà del fatto che poneva fine alle sofferenze del malato e della famiglia, la chiesa l'abbia demonizzata come fa con tutto il resto che non segue le sue regole... quindi presumo che alla fine non fosse poi così ben vista dal resto della popolazione, magari trattata alla stregua di una portatrice di male.... o no...
Saludi e Trigu http://www.contusu.it http://www.3stops.com http://www.flickr.com/photos/amuttau/
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redent
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Inserito il - 04/12/2007 : 11:21:51
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Ciao a tutti, credo che s'accabadora sia molto presente anche oggi. naturalmente ha una figura diversa, nn ha il volto celato da un vecchio fazzoletto,"muncadori de conca" ma indossi invece un candido camice, conosco persone che lavorano in ospedale, tante storie vengono riportate ed esasperate dai giornali e dalle televisioni,di altre invece nn si sà nulla, credo inoltre che nn si possa giudicare nessuno, solo chi vive certe situazioni sà cosa si prova, nel mio caso davanti ad un malato terminale, ho pregato tanto tanto, chiedevo a Dio di porre fine a quelle sofferenze, anche se ero e sono consapevole che tali sofferenze avevano lo scopo di purificare l'anima prima della partenza. .........
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Modificato da - Petru2007 in data 04/12/2007 13:47:12 |
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Albertina
Salottino
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Inserito il - 04/12/2007 : 21:00:15
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| redent ha scritto:
Ciao a tutti, credo che s'accabadora sia molto presente anche oggi. naturalmente ha una figura diversa, nn ha il volto celato da un vecchio fazzoletto,"muncadori de conca" ma indossi invece un candido camice, conosco persone che lavorano in ospedale, tante storie vengono riportate ed esasperate dai giornali e dalle televisioni,di altre invece nn si sà nulla, credo inoltre che nn si possa giudicare nessuno, solo chi vive certe situazioni sà cosa si prova, nel mio caso davanti ad un malato terminale, ho pregato tanto tanto, chiedevo a Dio di porre fine a quelle sofferenze, anche se ero e sono consapevole che tali sofferenze avevano lo scopo di purificare l'anima prima della partenza. .........
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Io mi sono trovata in certe situazioni disperate. Ho sempre e solo pregato. E che ne posso sapere io dei fini e degli scopi per i quali il Signore ci dà da sperimentare le sofferenze? Credo forse che io ami una persona più di Dio? L'amore di Dio è più grande del mio amore e questa convinzione mi aggrappa a Dio nella preghiera perché mi aiuti a vedere quel che Lui vede, ad amare come Lui ama. E mi convinco che la vita è solamente un passaggio, un tunnel, superato il quale si passa ad altra vita. Forse stiamo andando un po' fuori argomento e me ne scuso con gli amici del forum, ma anche leggende popolari recano il marchio della nostra fede e lo tramandano alle generazioni future. Quando capiterà anch'io ne posterò qualcuna dove la fede ha fatto le sue scelte il difesa della vita.
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Ammutadori
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Pier Paolo Saba
Salottino
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Inserito il - 11/12/2007 : 10:37:15
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| Albertina ha scritto:
| redent ha scritto:
Ciao a tutti, credo che s'accabadora sia molto presente anche oggi. naturalmente ha una figura diversa, nn ha il volto celato da un vecchio fazzoletto,"muncadori de conca" ma indossi invece un candido camice, conosco persone che lavorano in ospedale, tante storie vengono riportate ed esasperate dai giornali e dalle televisioni,di altre invece nn si sà nulla, credo inoltre che nn si possa giudicare nessuno, solo chi vive certe situazioni sà cosa si prova, nel mio caso davanti ad un malato terminale, ho pregato tanto tanto, chiedevo a Dio di porre fine a quelle sofferenze, anche se ero e sono consapevole che tali sofferenze avevano lo scopo di purificare l'anima prima della partenza. |
.........Caro Redent, sono d'accordo sull'uso del camice bianco usato al posto de "su muncadori de conca", quale "abito" indossato per nascondere la stessa identica figura,così come possiamo immaginare di quanti altri casi si verifichino all'esterno degli ospedali, luoghi di sofferenza, spesso non lenita totalmente la dove la morte è sempre in aguato, la dove spesso è aiutata a mietere le sue vitttime. Per non scalfire la tua fede, non mi azzardo ad entrare in tema ma, ti invito a seguire cosa propongo ad Albertina.... Cordialmente.... P.Paolo
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Io mi sono trovata in certe situazioni disperate. Ho sempre e solo pregato. E che ne posso sapere io dei fini e degli scopi per i quali il Signore ci dà da sperimentare le sofferenze? Credo forse che io ami una persona più di Dio? L'amore di Dio è più grande del mio amore e questa convinzione mi aggrappa a Dio nella preghiera perché mi aiuti a vedere quel che Lui vede, ad amare come Lui ama. E mi convinco che la vita è solamente un passaggio, un tunnel, superato il quale si passa ad altra vita. Forse stiamo andando un po' fuori argomento e me ne scuso con gli amici del forum, ma anche leggende popolari recano il marchio della nostra fede e lo tramandano alle generazioni future. Quando capiterà anch'io ne posterò qualcuna dove la fede ha fatto le sue scelte il difesa della vita. [/quote]
Risposta ad Albertina: Innanzi tutto mi scuso per il ritardo nel rispondere... Sono stato molto male in questi giorni scorsi.......Oggi riprendo con la speranza che si possa proseguire. Carissima Albertina, scantonare appena per magnificare il Signore, in un tema simile non se ne può fare a meno.... Io sono d'accordo.... ma, se vogliamo trattare questo argomento in specifico, se mi dai la conferma avrei anch'io da aggiungere il mio pensiero in tema. Credo che un tema così delicato debba essere aperto su una sezione "NEUTRALE"... immagino nel Salotino... Cosa ne pensi?[/quote]
X Ammutadori.... Giustamente fai bene a tenerti distante dalle "presunte" provocazioni- tentazioni, che rischiano di sfociare in intipatiche discussioni. Questo non vale per la mia persona ed all'occorrenza credo di poter urlare tutta la mia rabbia, quella che mi sta divorando inesorabilmente, per la quale, nessuno potrà impedirmidi esternarla quanto prima. A presto.
SHRD.
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Albertina
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Inserito il - 11/12/2007 : 21:10:19
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Riconosco di essere andata fuori argomento e chiedo scusa. Buona serata a tutti.
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redent
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Inserito il - 12/12/2007 : 00:16:27
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Credo allora di essere andata fuori tema anch'io ,la mia voleva solo essere un'osservazione.chiedo scusa. saluto tutti (Albertina ti abbraccio ) Redentina
| Albertina ha scritto:
Riconosco di essere andata fuori argomento e chiedo scusa. Buona serata a tutti.
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Ammutadori
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Muddy Waters
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Inserito il - 13/12/2007 : 21:42:31
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Sul tema dell'eutanasia vorrei fare alcune osservazioni. Mi colpisce il sadismo dei credenti che dichiarano che le sofferenze del moribondo servono a purificargli l'anima e dunque a compiacere e placare il sadismo della divinità. E infatti i credenti non si fanno scrupolo di infliggere quante più sofferenze possibili ai poveri ammalati, sempre con l'encomiabile scopo di purificargli l'anima.
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Albertina
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Inserito il - 13/12/2007 : 21:52:38
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Scusate, se io come credente rispondo a quest'ultimo intervento vado fuori tema? Oppure anche l'intervento di Muddy Wates è fuori argomento.
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Petru2007
Moderatore
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Inserito il - 13/12/2007 : 22:52:57
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Credo sia opportuno seguire l'esempio di Ammutadori... per non innescare inutili polemiche... che sicuramente porterebbero lontani da quello che è l'argomento, cioè l'Accabadora... questo personaggio sconcertante, emblema di un sistema di vita che ormai non esiste più... del resto mi pare che le posizioni di ognuno rispetto agli aspetti religiosi della questione siano ben chiare...
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