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annika
Nuovo Utente
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Inserito il - 09/12/2007 : 10:41:54
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La Bilancella di Carloforte
Caratteristiche delle bilancelle di Carloforte sono le forme slanciate e ben aperte delle ordinate;
Furono spesso impiegate per il trasporto delle merci tra la Sardegna e il continente e viceversa; quelle adibite al trasporto raggiungevano lunghezze comprese tra i 10 e i 12 metri e venivano anche denominate ‘fregatine’.
Dopo il 1850 con l’inizio dello sfruttamento dei giacimenti metalliferi dell’iglesiente, ebbero notevole impulso sull’isola le costruzioni navali di questa tipologia, che alla fine del secolo costituirono a Carloforte una flotta di circa 200 bilancelle dalle 10 alle 20 tonnellate di portata, unitamente ad una ventina di battelli e ad una cinquantina di barche da pesca.
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calafuria
Salottino
Utente Medio
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Inserito il - 09/12/2007 : 13:19:27
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| calafuria ha scritto:
Volevo fare un appello a tutti i Paradisolani del Sarrabus e non se cortesemente in possesso di foto delle miniere di argento di questo stupendo angolo della Sardegna con la preghiera di postarle. Grazie.
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Zone di particolare interesse:
Monte Narba; Baccu Arrodas; S'Acqua Arrubia; Flumendosa - S.Vito; Mindarrì - S'Arrideli; Masaloni - San Priamo; Tacconis - Rio Ollastu; Brabaisu - Is Luargius; Burcei; Tuviois - Monte Genis; Sinnai; Sarrabus meridionale.
Grazie a tutti.
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annika
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calafuria
Salottino
Utente Medio
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Inserito il - 10/12/2007 : 09:44:38
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Grazie Anny. Le foto e le documentazioni dei Paradisolani saranno bene accette.
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calafuria
Salottino
Utente Medio
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Inserito il - 13/12/2007 : 18:08:23
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Torniamo indietro nel tempo.
La metallurgia in epoca nuragica.
Sono presenti nel forum diversi archeologi e studenti in archeologia, è graditissimo il loro intervento.
Lo stagno veniva in epoca nuragica importato dalla Cornovaglia e dall’Etruria, il rame invece era ben presente nell’Isola ed estratto dalla miniere in loco. Il mio riferimento è in relazione alle origini dell’attività mineraria in Sardegna e la realizzazione dei famosissimi bronzetti nuragici con la tecnica della cera persa.
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calafuria
Salottino
Utente Medio
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Inserito il - 13/12/2007 : 19:51:42
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La particolarità artistica della civiltà nuragica è rappresentata dalle statuette denominate ''bronzetti'' circa 500 quelli autentici. Le statuette furono realizzate con la tecnica della cera persa, creando il bronzo con la fusione del rame locale e dello stagno importato. I principi nuragici controllavano sia le officine che le miniere.
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kigula
Moderatore
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Inserito il - 13/12/2007 : 23:06:01
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I Nuragici sono noti per la loro bravura nella lavorazione dei metalli, coi quali realizzarono oggetti di vario tipo, dalle armi ai famosi bronzetti. Essi sfruttarono in parte le risorse minerarie della stessa Sardegna e in parte altre di provenienza esterna. Il metallo più utilizzato sembra essere il rame, sia solo che in lega con lo stagno o con arsenico. I ritrovamenti dimostrano che oltre al rame sardo, per esempio dei giacimenti di Funtana Raminosa presso Gadoni o di quelli dell'Iglesiente, veniva utilizzato rame proveniente da altre aree del Mediterraneo comeCipro. Le tecniche di estrazione e lavorazione di questo metallo arrivarono in Sardegna dall'Oriente, dove la metallurgia iniziò molto tempo prima, e si diffusero e perfezionarono nell'isola gradualmente. Poichè il rame da solo non è molto resistente veniva mercolato ad altri metalli per ottenere leghe più forti. La più diffusa è il bronzo, che si ottiene unendo il rame con lo stagno, ma pare che i Nuragici, come altri popoli, utilizzassero anche una lega di rame e arsenico. Lo stagno non è presente in Sardegna perciò doveva essere importato dall'esterno, anche se è più difficile stabilire da dove. La tradizione parla delle famose isole Cassiteridi la cui identificazione è però dubbia, ma molto probabilmente proveniva dalle isole britanniche, dalla Germania, dalla penisola iberica e dall'Anatolia.
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Tranquillo
Salottino
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Ironic Man
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Inserito il - 13/12/2007 : 23:13:04
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| kigula ha scritto:
I Nuragici sono noti per la loro bravura nella lavorazione dei metalli |
Le Nuragiche, invece, sono note per la loro bravura nell'ingurgitare dei mitili.
Perdonate l'incursione demente in questa meravigliosa discussione ma.. non ho resistito... Per questo, e per stare in tema, Babbo Natale e la Befana, mi porteranno carbone.
.................................................................................................... A Natale vorrei tanto esser un cannibale: che pacchia,son tutti più buoni!!! ....................................................................................................
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Nuragica
Moderatore
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Inserito il - 13/12/2007 : 23:49:49
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| Tranquillo ha scritto:
| kigula ha scritto:
I Nuragici sono noti per la loro bravura nella lavorazione dei metalli |
Le Nuragiche, invece, sono note per la loro bravura nell'ingurgitare dei mitili.
Perdonate l'incursione demente in questa meravigliosa discussione ma.. non ho resistito... Per questo, e per stare in tema, Babbo Natale e la Befana, mi porteranno carbone.
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Carbone sia!!!
_________________________________________________ ... vegno del loco ove tornar disio
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calafuria
Salottino
Utente Medio
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Inserito il - 14/12/2007 : 00:23:52
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| kigula ha scritto:
I Nuragici sono noti per la loro bravura nella lavorazione dei metalli, coi quali realizzarono oggetti di vario tipo, dalle armi ai famosi bronzetti. Essi sfruttarono in parte le risorse minerarie della stessa Sardegna e in parte altre di provenienza esterna. Il metallo più utilizzato sembra essere il rame, sia solo che in lega con lo stagno o con arsenico. I ritrovamenti dimostrano che oltre al rame sardo, per esempio dei giacimenti di Funtana Raminosa presso Gadoni o di quelli dell'Iglesiente, veniva utilizzato rame proveniente da altre aree del Mediterraneo comeCipro. Le tecniche di estrazione e lavorazione di questo metallo arrivarono in Sardegna dall'Oriente, dove la metallurgia iniziò molto tempo prima, e si diffusero e perfezionarono nell'isola gradualmente. Poichè il rame da solo non è molto resistente veniva mercolato ad altri metalli per ottenere leghe più forti. La più diffusa è il bronzo, che si ottiene unendo il rame con lo stagno, ma pare che i Nuragici, come altri popoli, utilizzassero anche una lega di rame e arsenico. Lo stagno non è presente in Sardegna perciò doveva essere importato dall'esterno, anche se è più difficile stabilire da dove. La tradizione parla delle famose isole Cassiteridi la cui identificazione è però dubbia, ma molto probabilmente proveniva dalle isole britanniche, dalla Germania, dalla penisola iberica e dall'Anatolia.
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Ti ringrazio per aver risposto all'appello e per la competenza sull'argomento.
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calafuria
Salottino
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Inserito il - 14/12/2007 : 13:25:12
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| Tranquillo ha scritto:
| kigula ha scritto:
I Nuragici sono noti per la loro bravura nella lavorazione dei metalli |
Per questo, e per stare in tema, Babbo Natale e la Befana, mi porteranno carbone.
.................................................................................................... A Natale vorrei tanto esser un cannibale: che pacchia,son tutti più buoni!!! ....................................................................................................
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Carbon-coke.
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calafuria
Salottino
Utente Medio
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Inserito il - 14/12/2007 : 13:49:34
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Minerali grezzi e residui di fusione sono stati rinvenuti ad Abini e Forraxi Nioi, probabilmente si tratta delle fonderie primarie. Si ottenevano oggetti metallici partendo dal minerale grezzo e nel caso del rame e del piombo estratto localmente dai minatori nuragici. Oltre il rame ed il piombo veniva lavorato dai nuragici anche il ferro erano invece poco note le tecniche di lavorazione dell'argento e dell'oro. Peccato, con le miniere d'argento del Sarrabus avrebbero potuto stupirci.
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calafuria
Salottino
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Inserito il - 14/12/2007 : 13:56:41
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Del rame, in tempi più recenti veniva estratto dalla miniera di Calabona nei pressi di Alghero.
Miniera Calabona fine anni 80 (ruderi).
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calafuria
Salottino
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Inserito il - 14/12/2007 : 13:59:18
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Piazzale della miniera e veduta verso Alghero, fine anni 80.
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kigula
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Inserito il - 14/12/2007 : 20:59:28
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Non ho parlato degli altri metalli lavorati in età nuragica, ma ci ha pensato Calafuria. Importante il piombo, che veniva estratto dalla galena, abbondante nel Sud dell'isola. Questo metallo era particolarmente apprezzato dai Nuragici che lo utilizzarono per vari scopi, dalla realizzazione di piccoli oggetti al'ambito delle loro costruzioni per saldare fra loro grossi blocchi di pietra con le cosiddette "grappe". Le grappe di piombo venivano usate anche per restaurare i vasi, soprattutto di grandi dimensioni. L'inizio dell'estrazione e lavorazione del ferro, molto più complicata rispetto a quella del rame e del bronzo, costituì un grande progresso per la civiltà nuragica, ma convisse per lungo tempo con la tecnologia del bronzo. Il ferro veniva estratto dai giacimenti dell'isola e lavorato in diverse zone. Con questo metallo vennero prodotte armi e utensili molto più resistenti ed efficienti di quelli bronzei. Molte armi e oggetti di ferro ritrovati nell'isola sono in realtà di provenienza esterna, in particolare della penisola iberica, e vennero spesso utilizzati come modelli per le produzioni locali. Sembra che la Sardegna veicolasse il traffico di strumenti in ferro dalla penisola iberica verso la costa tirrenica della penisola italiana. Per quanto riguarda l'oro e l'argento seppur conosciuti dai Nuragici non rimangono che scarse testimonianze del loro utilizzo, forse per il possibile recupero e riutilizzo in epoca successiva o forse anche per il poco interesse dei Nuragici nei confronti di questi metalli nobili.
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